A Cura del dott. Luca Fusaro (*) 10 marzo 2022 - Il monitoraggio, nella settimana 03-09 marzo, rileva un’ulteriore diminuzione dei nuovi casi (-5,2%) e degli ospedalizzati (-13,6%): -14,3% di pazienti ricoverati in area medica, +1,6% nelle terapie intensive. I posti letto occupati in area medica sono il 12,1%, in terapia intensiva il 7,2%. Incidenza da 348 a 330 e tasso di positività da 12% a 12,3%. Hanno ricevuto almeno una dose di vaccino il 93% degli over 12 e il 95,5% degli over 50.
Il trend dei nuovi casi è in discesa da 6 settimane: 14.635 i contagi segnalati (-5,2%).
Scende il numero degli attualmente positivi da 31.991 a 28.134 (-12,1%).
Il 95,9% dei casi attivi è in isolamento domiciliare (n. 26.977), il 3,9% ricoverato con sintomi (n. 1.093), lo 0,2% in terapia intensiva (n. 64).
Si registrano 182 ospedalizzati in meno da 1.339 a 1.157 (-13,6%). I posti letto occupati in area medica passano da 1.276 a 1.093 (-14,3%) e quelli in terapia intensiva da 63 a 64 (+1,6%). Il numero di persone in isolamento domiciliare passa da 30.652 a 26.977 (-12%).
I guariti settimanali sono 18.399 su un totale di 1.160.553 da inizio pandemia.
I decessi passano da 128 a 93 (-27,3%).
In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:
- nuovi casi settimanali: da 15.444 a 14.635 (-5,2%);
- casi attualmente positivi: da 31.991 a 28.134 (-12,1%);
- persone in isolamento domiciliare: da 30.652 a 26.977 (-12%);
- decessi: da 128 a 93 (-27,3%);
- ospedalizzati: da 1.339 a 1.157 (-13,6%);
- ricoveri in terapia intensiva: da 63 a 64 (+1,6%);
- pazienti ricoverati con sintomi: da 1.276 a 1.093 (-14,3%).
Incidenza settimanale per 100.000 abitanti e occupazione posti letto COVID
L’incidenza settimanale per 100.000 abitanti scende da 348 a 330. I posti letto occupati in area medica sono il 12,1% (1.093 su 9.001), in terapia intensiva il 7,2% (64 su 889).
Col decreto-legge 23 luglio 2021 n. 105 pubblicato in GU n. 175 del 23-7-2021 cambiano i parametri. Si resta in zona bianca se si registrano meno di 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti. In caso di contagi settimanali tra 50 e 150 ogni 100mila abitanti per restare in zona bianca è necessario che il tasso di occupazione delle terapie intensive non superi il 10% o che il tasso di occupazione dei reparti ospedalieri non superi il 15%. Se i due parametri sono entrambi superati si passa in fascia gialla. Scatta la zona gialla anche se i casi settimanali superano i 150 settimanali ogni 100mila abitanti ma il tasso di occupazione delle rianimazioni non supera il 20% oppure quello dei reparti ordinari non supera il 30%. Scatta l’arancione se entrambi i parametri sono superati. La zona rossa è attivata nei territori dove l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 150 casi ogni 100mila e si verificano entrambe queste condizioni: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica supera il 40% e quello in terapia intensiva supera il 30%.
Testing e tasso di positività
Il numero dei tamponi settimanali passa da 128.361 a 118.911 (-7,4%), in media 16.987 al giorno.
Il tasso di positività è un indicatore della diffusione di una epidemia. Viene definito come il rapporto tra il numero di positivi rispetto ai tamponi effettuati. Un’altra possibile definizione considera i “casi testati” al posto dei tamponi. La ragione di questa definizione alternativa è dovuta al fatto che il numero di tamponi include anche quelli di controllo effettuati per accertare la guarigione di un soggetto positivo.
In Emilia-Romagna il tasso di positività, calcolato sui tamponi, cresce da 12% a 12,3%.
La diminuzione dei casi settimanali da 15.444 a 14.635 (-5,2%) è dovuta esclusivamente alla riduzione dell’attività di testing (-7,4% di tamponi). Si riscontra, infatti, un aumento della circolazione del virus come dimostra il tasso di positività che passa da 12% a 12,3%.
Vaccini
Nota metodologica: nel calcolo delle percentuali dei vaccinati utilizzo come dato non l’intera popolazione regionale ma la platea interessata ossia i soggetti ≥ 12 anni che secondo i dati dell’Istat sulla popolazione residente al 1° gennaio 2021 è pari a 3.998.681.
Al 9 marzo (aggiornamento ore 06:17) l’1,2% della popolazione over 12 è in attesa della 2ᵃ dose (n. 46.087), il 91,9% ha effettuato la 2ᵃ dose o “monodose” Jannsen (n. 3.672.895), il 7% non ha ricevuto alcuna dose (n. 279.699), il 93% ha ricevuto almeno una dose di vaccino (n. 3.718.982), il 72,1% ha completato il ciclo vaccinale 3ᵃ dose (n. 2.884.869).
Gli over 50 che hanno effettuato la 2ᵃ dose o “monodose” Jannsen sono 1.966.169 su 2.075.562 (94,7%), 1.982.873 hanno ricevuto almeno una dose (95,5%), 16.704 sono in attesa della 2ᵃ dose (0,8%), 92.689 non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino (4,5%), l’84,9% ha completato il ciclo vaccinale 3ᵃ dose (n. 1.761.293).
Vediamo in dettaglio la percentuale di vaccinati per fasce di età.
Sono 2.884.869 (+26.470) le persone che hanno ricevuto la terza dose pari al 72,1% della popolazione over 12 e al 78,5% di coloro che hanno effettuato la 2ᵃ dose o monodose Johnson & Johnson - Jannsen. Sono 1.761.293 su 2.075.562 (84,9%) gli over 50 che hanno ricevuto la dose booster pari all’89,6% di coloro che hanno ricevuto le prime due (n. 1.966.169). Al 1° Gennaio 2021 (Fonte Istat pop. residente) i bambini da 5 a 11 anni sono 276.203, quelli in attesa di seconda dose sono 15.969, con 2ᵃ dose 83.140, senza alcuna dose 177.094 (64,1%).
(*) Autore analisi-