A Cura del dott. Luca Fusaro (*) 3 marzo 2022 - Il monitoraggio, nella settimana 24 febbraio-02 marzo, rileva una ulteriore diminuzione dei nuovi casi (-24,7%) e degli ospedalizzati (-22,6%): -21,7% di pazienti ricoverati in area medica, -37,6% nelle terapie intensive. I posti letto occupati in area medica sono il 14,2%, in terapia intensiva il 7,1%. Incidenza da 462 a 348 e tasso di positività da 12,9% a 12%. Hanno ricevuto almeno una dose di vaccino il 93% degli over 12 e il 95,5% degli over 50.
Il trend dei nuovi casi è in discesa da 5 settimane: 15.444 i contagi segnalati (-24,7%). In sole 5 settimane la riduzione dei contagi è stata dell’87,7%.
Scende il numero degli attualmente positivi da 44.512 a 31.991 (-28,1%).
Il 95,8% dei casi attivi è in isolamento domiciliare (n. 30.652), il 4% ricoverato con sintomi (n. 1.276), lo 0,2% in terapia intensiva (n. 63).
Si registrano 392 ospedalizzati in meno da 1.731 a 1.339 (-22,6%). I posti letto occupati in area medica passano da 1.630 a 1.276 (-21,7%) e quelli in terapia intensiva da 101 a 63 (-37,6%). Il numero di persone in isolamento domiciliare passa da 42.781 a 30.652 (-28,4%).
I guariti settimanali sono 27.837 su un totale di 1.142.154 da inizio pandemia.
I decessi passano da 172 a 128 (-25,6%).
In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:
- nuovi casi settimanali: da 20.506 a 15.444 (-24,7%);
- casi attualmente positivi: da 44.512 a 31.991 (-28,1%);
- persone in isolamento domiciliare: da 42.781 a 30.652 (-28,4%);
- decessi: da 172 a 128 (-25,6%);
- ospedalizzati: da 1.731 a 1.339 (-22,6%);
- ricoveri in terapia intensiva: da 101 a 63 (-37,6%);
- pazienti ricoverati con sintomi: da 1.630 a 1.276 (-21,7%).
Incidenza settimanale per 100.000 abitanti e occupazione posti letto COVID
L’incidenza settimanale per 100.000 abitanti scende da 462 a 348. I posti letto occupati in area medica sono il 14,2% (1.276 su 9.001), in terapia intensiva il 7,1% (63 su 889).
Col decreto-legge 23 luglio 2021 n. 105 pubblicato in GU n. 175 del 23-7-2021 cambiano i parametri. Si resta in zona bianca se si registrano meno di 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti. In caso di contagi settimanali tra 50 e 150 ogni 100mila abitanti per restare in zona bianca è necessario che il tasso di occupazione delle terapie intensive non superi il 10% o che il tasso di occupazione dei reparti ospedalieri non superi il 15%. Se i due parametri sono entrambi superati si passa in fascia gialla. Scatta la zona gialla anche se i casi settimanali superano i 150 settimanali ogni 100mila abitanti ma il tasso di occupazione delle rianimazioni non supera il 20% oppure quello dei reparti ordinari non supera il 30%. Scatta l’arancione se entrambi i parametri sono superati. La zona rossa è attivata nei territori dove l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 150 casi ogni 100mila e si verificano entrambe queste condizioni: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica supera il 40% e quello in terapia intensiva supera il 30%.
Testing e tasso di positività
Il numero dei tamponi settimanali passa da 158.723 a 128.361 (-19,1%), in media 18.337 al giorno.
Il tasso di positività è un indicatore della diffusione di una epidemia. Viene definito come il rapporto tra il numero di positivi rispetto ai tamponi effettuati. Un’altra possibile definizione considera i “casi testati” al posto dei tamponi. La ragione di questa definizione alternativa è dovuta al fatto che il numero di tamponi include anche quelli di controllo effettuati per accertare la guarigione di un soggetto positivo.
In Emilia-Romagna il tasso di positività, calcolato sui tamponi, scende da 12,9% a 12%.
La diminuzione dei casi settimanali da 20.506 a 15.444 (-24,7%) è dovuta in parte alla riduzione dell’attività di testing (-19,1% di tamponi) e in parte alla minore circolazione del virus come dimostra il tasso di positività che passa da 12,9% a 12%.
Vaccini
Nota metodologica: nel calcolo delle percentuali dei vaccinati utilizzo come dato non l’intera popolazione regionale ma la platea interessata ossia i soggetti ≥ 12 anni che secondo i dati dell’Istat sulla popolazione residente al 1° gennaio 2021 è pari a 3.998.681.
Al 1° marzo (aggiornamento ore 19:15) l’1,3% della popolazione over 12 è in attesa della 2ᵃ dose (n. 50.909), il 91,7% ha effettuato la 2ᵃ dose o “monodose” Jannsen (n. 3.666.932), il 7% non ha ricevuto alcuna dose (n. 280.840), il 93% ha ricevuto almeno una dose di vaccino (n. 3.717.841), il 71,5% ha completato il ciclo vaccinale 3ᵃ dose (n. 2.858.399).
Gli over 50 che hanno effettuato la 2ᵃ dose o “monodose” Jannsen sono 1.963.543 su 2.075.562 (94,6%), 1.982.625 hanno ricevuto almeno una dose (95,5%), 19.082 sono in attesa della 2ᵃ dose (0,9%), 92.937 non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino (4,5%), l’84,6% ha completato il ciclo vaccinale 3ᵃ dose (n. 1.754.921).
Vediamo in dettaglio la percentuale di vaccinati per fasce di età.
Sono 2.858.399 (+37.914) le persone che hanno ricevuto la terza dose pari al 71,5% della popolazione over 12 e al 78% di coloro che hanno effettuato la 2ᵃ dose o monodose Johnson & Johnson - Jannsen. Sono 1.754.921 su 2.075.562 (84,6%) gli over 50 che hanno ricevuto la dose booster pari all’89,4% di coloro che hanno ricevuto le prime due (n. 1.963.543). Al 1° Gennaio 2021 (Fonte Istat pop. residente) i bambini da 5 a 11 anni sono 276.203, quelli in attesa di seconda dose sono 19.680, con 2ᵃ dose 79.002, senza alcuna dose 177.521 (64,3%).
(*) Autore analisi-