A Cura del dott. Luca Fusaro (*) 24 febbraio 2022 - Il monitoraggio, nella settimana 17-23 febbraio, rileva una ulteriore diminuzione dei nuovi casi (-31,1%) e degli ospedalizzati (-15%): -15,6% di pazienti ricoverati in area medica, -3,8% nelle terapie intensive. I posti letto occupati in area medica sono il 18,1%, in terapia intensiva l’11,4%. Incidenza da 670 a 462 e tasso di positività da 13,6% a 12,9%. Hanno ricevuto almeno una dose di vaccino il 92,9% degli over 12 e il 95,5% degli over 50.
Il trend dei nuovi casi è in discesa da 4 settimane: 20.506 i contagi segnalati (-31,1%). In sole 4 settimane la riduzione dei contagi è stata dell’83,7%.
Scende il numero degli attualmente positivi da 71.956 a 44.512 (-38,1%).
Il 96,1% dei casi attivi è in isolamento domiciliare (n. 42.781), il 3,7% ricoverato con sintomi (n. 1.630), lo 0,2% in terapia intensiva (n. 101).
Si registrano 305 ospedalizzati in meno da 2.036 a 1.731 (-15%). I posti letto occupati in area medica passano da 1.931 a 1.630 (-15,6%) e quelli in terapia intensiva da 105 a 101 (-3,8%). Il numero di persone in isolamento domiciliare passa da 69.920 a 42.781 (-38,8%).
I guariti settimanali sono 47.778 su un totale di 1.114.317 da inizio pandemia.
I decessi passano da 220 a 172 (-21,8%).
In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:
- nuovi casi settimanali: da 29.742 a 20.506 (-31,1%);
- casi attualmente positivi: da 71.956 a 44.512 (-38,1%);
- persone in isolamento domiciliare: da 69.920 a 42.781 (-38,8%);
- decessi: da 220 a 172 (-21,8%);
- ospedalizzati: da 2.036 a 1.731 (-15%);
- ricoveri in terapia intensiva: da 105 a 101 (-3,8%);
- pazienti ricoverati con sintomi: da 1.931 a 1.630 (-15,6%).
Incidenza settimanale per 100.000 abitanti e occupazione posti letto COVID
L’incidenza settimanale per 100.000 abitanti scende da 670 a 462. I posti letto occupati in area medica sono il 18,1% (1.630 su 9.001), in terapia intensiva l’11,4% (101 su 889).
Col decreto-legge 23 luglio 2021 n. 105 pubblicato in GU n. 175 del 23-7-2021 cambiano i parametri. Si resta in zona bianca se si registrano meno di 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti. In caso di contagi settimanali tra 50 e 150 ogni 100mila abitanti per restare in zona bianca è necessario che il tasso di occupazione delle terapie intensive non superi il 10% o che il tasso di occupazione dei reparti ospedalieri non superi il 15%. Se i due parametri sono entrambi superati si passa in fascia gialla. Scatta la zona gialla anche se i casi settimanali superano i 150 settimanali ogni 100mila abitanti ma il tasso di occupazione delle rianimazioni non supera il 20% oppure quello dei reparti ordinari non supera il 30%. Scatta l’arancione se entrambi i parametri sono superati. La zona rossa è attivata nei territori dove l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 150 casi ogni 100mila e si verificano entrambe queste condizioni: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica supera il 40% e quello in terapia intensiva supera il 30%.
Testing e tasso di positività
Il numero dei tamponi settimanali passa da 219.342 a 158.723 (-27,6%), in media 22.675 al giorno.
Il tasso di positività è un indicatore della diffusione di una epidemia. Viene definito come il rapporto tra il numero di positivi rispetto ai tamponi effettuati. Un’altra possibile definizione considera i “casi testati” al posto dei tamponi. La ragione di questa definizione alternativa è dovuta al fatto che il numero di tamponi include anche quelli di controllo effettuati per accertare la guarigione di un soggetto positivo.
In Emilia-Romagna il tasso di positività, calcolato sui tamponi, scende da 13,6% a 12,9%.
La diminuzione dei casi settimanali da 29.742 a 20.506 (-31,1%) è dovuta in parte alla riduzione dell’attività di testing (-27,6% di tamponi) e in parte alla minore circolazione del virus come dimostra il tasso di positività che passa da 13,6% a 12,9%.
Vaccini
Nota metodologica: nel calcolo delle percentuali dei vaccinati utilizzo come dato non l’intera popolazione regionale ma la platea interessata ossia i soggetti ≥ 12 anni che secondo i dati dell’Istat sulla popolazione residente al 1° gennaio 2021 è pari a 3.998.681.
Al 23 febbraio (aggiornamento ore 06:17) l’1,5% della popolazione over 12 è in attesa della 2ᵃ dose (n. 59.700), il 91,4% ha effettuato la 2ᵃ dose o “monodose” Jannsen (n. 3.656.671), il 7,1% non ha ricevuto alcuna dose (n. 282.310), il 92,9% ha ricevuto almeno una dose di vaccino (n. 3.716.371), il 70,5% ha completato il ciclo vaccinale 3ᵃ dose (n. 2.820.485).
Gli over 50 che hanno effettuato la 2ᵃ dose o “monodose” Jannsen sono 1.958.710 su 2.075.562 (94,4%), 1.982.212 hanno ricevuto almeno una dose (95,5%), 23.502 sono in attesa della 2ᵃ dose (1,1%), 93.350 non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino (4,5%), l’84,1% ha completato il ciclo vaccinale 3ᵃ dose (n. 1.744.994).
Vediamo in dettaglio la percentuale di vaccinati per fasce di età.
Sono 2.820.485 (+43.389) le persone che hanno ricevuto la terza dose pari al 70,5% della popolazione over 12 e al 77,1% di coloro che hanno effettuato la 2ᵃ dose o monodose Johnson & Johnson - Jannsen. Sono 1.744.994 su 2.075.562 (84,1%) gli over 50 che hanno ricevuto la dose booster pari all’89,1% di coloro che hanno ricevuto le prime due (n. 1.958.710). Al 1° Gennaio 2021 (Fonte Istat pop. residente) i bambini da 5 a 11 anni sono 276.203, quelli in attesa di seconda dose sono 23.995, con 2ᵃ dose 73.756, senza alcuna dose 178.452 (64,6%).
(*) Autore analisi-