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Editoriale:  - L’antifascismo fascista di una sinistra povera di ideologie e di idee - Lattiero caseario. niente di nuovo ..- Cereali e dintorni. I Mercati hanno spazio per riprendere quota. -  Urge liquidità, per non soccombere: il grido d’allarme del comparto metalmeccanico -L'Emilia-Romagna difende il Parmigiano Reggiano: ecco le 7 misure indicate dalla Regione - . Agricoltura. Prevenzione dissesto idrogeologico e pacchetto giovani: la Regione accoglie tutte le richieste .

Editoriale:  - Aperta, in ritardo, la pesca al tonno. - Lattiero caseario. Latte e Burro in risalita. - Cereali e dintorni. Borse finanziarie fiduciose ma mercati agricoli ancora sul fondo - Contro il deficit idrico in Val d’Enza le Bonifiche di Reggio e Parma si uniscono - Le proposte anti-crisi della Regione Emilia-Romagna per la suinicoltura. - Ripartono agriturismi e fattorie didattiche, centri estivi al via dall’8 giugno -

Editoriale:  - Avanti tutta, in ordine sparso! Branca, Branca, Branca... Leon, Leon Leon... Ehhhh HOP! - Lattiero caseario. Impennata del latte spot..-Cereali e dintorni. Attenzione ai fondi e al meteo. -  Terremoto in casa Coldiretti? - Barometro del Cema: si intravede una luce in fondo al tunnel - ...

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 19 - n° 20 17 maggio 2020 -
Editoriale:  - Coraggio, ma prudenza e soprattutto non dimentichiamoci di loro: i negozi sotto casa! - Lattiero caseario. Parmigiano Reggiano in flessione marcata - Cereali e dintorni. Mercati ancora incerti e confusione tra gli operatori - - Il mercato del vino nella distribuzione moderna tra Gennaio e Pasqua - Migranti: regolarizzazione per i soli lavoratori agricoli - Digitale per conquistare USA e CANADA: in campo agroalimentare e Meccanica - CIBUS rinviato a Maggio 2021. -

Editoriale:  - Lo “zampino” della Corte Costituzionale tedesca sull’operato UE. - Lattiero caseario. Grana Padano stabile  -Cereali e dintorni. mercati incerti e alta volatilità. - Il livello del Po fino a 40% in meno rispetto alla media stagionale - Agricoltura: al via il fondo covid-19 da 100 milioni previsto dal Cura Italia - Gli agricoltori reggiani sono in crisi: -

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 19 - n° 18 3 maggio 2020 -Editoriale:  - Col 54% di gradimento per Conte vuol dire che ormai siam “bolliti” -. Quasi tutti i listini in flessione  - Cereali e dintorni. mercati incerti e alta volatilità. - 2019: un anno record per valore alla produzione e per export del Parmigiano Reggiano. - Agricoltura 4.0: un mercato da 450 milioni di euro, in forte crescita - -

Editoriale:  - L'Unità, fallita! -Lattiero caseario. Precipita il burro.  - Cereali e dintorni. Tra incertezza e volatilità. - Assistenza diretta alla gestione aziendale durante e dopo l’emergenza sanitaria - FederUnacoma: l’agricoltura rischia la crisi per le mancate risposte del Governo - Davide contro Golia: il Consorzio Parmigiano Reggiano costringe il colosso americano Campbell’s a cambiare le sue etichette. -  

SOMMARIO Anno 19 - n° 17 26 aprile 2020
1.1 editoriale
L'Unità, fallita! 
3.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Precipita il burro.   
4.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Tra incertezza e volatilità.
6.1 cereali e dintorni tendenze.
7.1 cereali e dintorni Cereali
8.1 imprese e crisi  Assistenza diretta alla gestione aziendale durante e dopo l’emergenza sanitaria
9.1 parmigiano reggiano  Davide contro Golia: il Consorzio Parmigiano Reggiano costringe il colosso americano Campbell’s a cambiare le sue etichette. 
8.1 clima e rischio idrogeologico  Coldiretti, rischio idrogeologico su terreni aridi. In regione piogge regolari, a tratti intense, ma non dureranno.
9.1 macchine agricole FederUnacoma: l’agricoltura rischia la crisi per le mancate risposte del Governo
10.1promozioni “vino” e partners
11.1 promozioni “birra” e partners

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Domenica, 26 Aprile 2020 10:18

L'Unità, fallita! 

Il riferimento ovviamente non è al noto quotidiano della sinistra, peraltro sincero nella sua posizione di parte, ma all'unità tanto invocata dal Presidente della Repubblica. Ma tra balle e cose non dette l'unità politica non si trova. A rischio anche quella tra nord e sud. 
 
Di Lamberto Colla 26 aprile 2020 - 65esimo giorno dell'anno 1 dell'era  COVID-19 e 46° pandemico - domenica –  Il Presidente Sergio Mattarella non perde occasione per invocare l'unità, almeno per sconfiggere il comune nemico dal nome di un videogioco: Covid-19. 
 
Ma niente da fare. Tra balle raccontate da ogni schieramento a piccoli e grandi tradimenti consumati all'interno sia dell'opposizione sia della compagine governativa, tutto prosegue nel segno del caos, nella incertezza e nelle promesse mai mantenute e smentite a poche ore di distanza. 
 
Irresponsabili! Fa bene il Presidente Mattarella a richiamare, ma dovrebbe essere più incisivo, meno pacato nei suoi interventi verso gli uni e gli altri, richiamando all'ordine anche l'esercito di consulenti raramente d'accordo tra loro ma molto attratti dalla TV e dai media in genere, magari capaci di inventarsi qualche fake news da smontare, anche se era stata in precedenza una verità di un suo collega o della sua stessa precedente vita.  
 
Ormai si stanno raggiungendo limiti che potrebbero risultare pericolosi da valicare tra distanze sociali, distanze siderali tra politica e popolo, e ormai anche tra nord e sud.

Il Covid sta facendo uscire il peggio da tutti. Dal governatore campano che chiuderà ai veneti e lombardi al Feltri di Bergamo che provoca con la teoria della mancata diffusione al sud del covid-19 conseguenza dalla inoperosità della gente meridionale.  
 
Infine, se si aggiunge che a colpo d'occhio, e non solo, il governo della emergenza è a trazione "posteriore" (Conte, Arcuri, Colao &C.) il gioco è fatto e lo sforzo di Giuseppe Garibaldi potrebbe presto venir meno, soprattutto se dovesse passare l'ipotesi del commissariamento della Lombardia. 
 
Utile sarebbe invece che i tanti piloti della barca facessero un esame di coscienza e cominciassero a tacere e ad ascoltare molto di più il popolo e il loro Presidente Sergio Mattarella del quale riportiamo il discorso di ieri. 

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 25 aprile ha inviato il seguente messaggio: 


  
«Nella primavera del 1945 l’Europa vide la sconfitta del nazifascismo e dei suoi seguaci. 
  
L’idea di potenza, di superiorità di razza, di sopraffazione di un popolo contro l’altro, all’origine della seconda guerra mondiale, lasciò il posto a quella di cooperazione nella libertà e nella pace e, in coerenza con quella scelta, pochi anni dopo è nata la Comunità Europea. 
  
Oggi celebriamo il settantacinquesimo anniversario della Liberazione, data fondatrice della nostra esperienza democratica di cui la Repubblica è presidio con la sua Costituzione. 
  
La pandemia del virus che ha colpito i popoli del mondo ci costringe a celebrare questa giornata nelle nostre case. 
  
Ai familiari di ciascuna delle vittime vanno i sentimenti di partecipazione al lutto da parte della nostra comunità nazionale, così come va espressa riconoscenza a tutti coloro che si trovano in prima linea per combattere il virus e a quanti permettono il funzionamento di filiere produttive e di servizi essenziali. 
  
Manifestano uno spirito che onora la Repubblica e rafforza la solidarietà della nostra convivenza, nel segno della continuità dei valori che hanno reso straordinario il nostro Paese. 
  
In questo giorno richiamiamo con determinazione questi valori. Fare memoria della Resistenza, della lotta di Liberazione, di quelle pagine decisive della nostra storia, dei coraggiosi che vi ebbero parte, resistendo all’oppressione, rischiando per la libertà di tutti, significa ribadire i valori di libertà, giustizia e coesione sociale, che ne furono alla base, sentendoci uniti intorno al Tricolore. 
  
Nasceva allora una nuova Italia e il nostro popolo, a partire da una condizione di grande sofferenza, unito intorno a valori morali e civili di portata universale, ha saputo costruire il proprio futuro. 
  
Con tenacia, con spirito di sacrificio e senso di appartenenza alla comunità nazionale, l’Italia ha superato ostacoli che sembravano insormontabili. 
  
Le energie positive che seppero sprigionarsi in quel momento portarono alla rinascita. Il popolo italiano riprese in mano il proprio destino. La ricostruzione cambiò il volto del nostro Paese e lo rese moderno, più giusto, conquistando rispetto e considerazione nel contesto internazionale, dotandosi di antidoti contro il rigenerarsi di quei germi di odio e follia che avevano nutrito la scellerata avventura nazifascista. 
  
Nella nostra democrazia la dialettica e il contrasto delle opinioni non hanno mai, nei decenni, incrinato l’esigenza di unità del popolo italiano, divenuta essa stessa prerogativa della nostra identità. E dunque avvertiamo la consapevolezza di un comune destino come una riserva etica, di straordinario valore civile e istituzionale. L’abbiamo vista manifestarsi, nel sentirsi responsabili verso la propria comunità, ogni volta che eventi dolorosi hanno messo alla prova la capacità e la volontà di ripresa dei nostri territori. 
  
Cari concittadini, la nostra peculiarità nel saper superare le avversità deve accompagnarci anche oggi, nella dura prova di una malattia che ha spezzato tante vite. Per dedicarci al recupero di una piena sicurezza per la salute e a una azione di rilancio e di rinnovata capacità di progettazione economica e sociale. A questa impresa siamo chiamati tutti, istituzioni e cittadini, forze politiche, forze sociali ed economiche, professionisti, intellettuali, operatori di ogni settore. 
  
Insieme possiamo farcela e lo stiamo dimostrando. 
  
Viva l’Italia! Viva la Liberazione! Viva la Repubblica!»   
  
  
Roma, 25/04/2020 

Pubblicato in Politica Emilia
Domenica, 19 Aprile 2020 10:46

"C'era una volta un virus tanto buonino…”

In questa pandemia il caos e la disinformazione hanno regnato soprattutto nelle stanze del potere e sui media mainstream, e vorrebbero invece mettere il bavaglio a quelli che cantano fuori dal coro. Segnali inquietanti di limitazione del diritto d'opinione che andrebbero a sommarsi alla libertà individuale soppressa da quasi due mesi.
 
Di Lamberto Colla 19 aprile 2020 - 58esimo giorno dell'anno 1 dell'era  COVID-19 e 39° pandemico - Domenica.
 
"C'era una volta un virus tanto buonino, che dalla Cina era venuto a farsi un giretto nel più Bel Paese al mondo…"  Potrebbe iniziare così la favola che le prossime generazioni racconteranno ai loro bimbi prima di metterli a letto.
 
Ma è anche la favoletta che hanno raccontato a noi mentendo sapendo di mentire, per poi coprire il disastro con la "bugia" del "E' una cosa straordinaria, ha preso tutti impreparati" e per finire, pur montando una catasta di cadaveri portati via da colonne di camion militari, "il modello Italia  adesso è osservato da tutto il mondo".
 
Un modello d'alta ingegneria che ha necessitato di oltre 300 consulenti alle dirette dipendenze del Premier per scalare la classifica delle inefficienze e dei contagi, dei morti e soprattutto per sottolineare la "straordinaria difficoltà". E così il comitato tecnico scientifico, il primo a insediarsi al posto del governo, ha partorito il "lockdown", il solito incomprensibile parolone anglofono utile a addolcire la pillola della carcerazione domiciliare. Un modello unico dall'efficacia straordinaria, già utilizzato con successo dai nostri avi per la peste e altre epidemie del passato, anche di manzoniana memoria, e che se non ha perfettamente funzionato è solo colpa dei runner  solisti in piena campagna, delle mamme col passeggino e dei cani che portano in giro i loro fedeli umani.
 
La favola iniziava raccontando che il nostro servizio sanitario era così performante che non avrebbe fatto permeare nessun virus. E' tanto vero che il virus hanno cercato di farlo sfogare proprio all'interno di un importante ospedale milanese, ma purtroppo è fuggito anche da lì, oltre che da Wuhan.
 
A gennaio quindi  ci raccontavano la bella favoletta che il coronavirus era "meno invasivo di una influenza" e all'Orco di Salvini" intimavano di   non creare inutili quanto irresponsabili allarmismi. Ancora a metà febbraio con l'hastag #Milanononsiferma, replicato in molte altre città come ad esempio la ex Capitale Italiana della Cultura Parma2020 #Parmanonsiferma, si è contagiato, con un cordiale aperitivo nella "Milano da Bere" dei Navigli,  il Governatore del Lazio e plenipotenziario del PD, la spina dorsale del Governo, che ancor prima di Boris Johnson, è stato quindi punito dall'unico vero, democratico e sincero soggetto della favoletta: il VIRUS.
 
E già, perché della pericolosità "loro" già sapevano tant'è che il 31 gennaio (pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del 1 febbraio 2020) venne messo nero su bianco dal Governo che nei successivi 6 mesi ci sarebbe stata una grave emergenza sanitaria. Ma niente, la divulgazione del decreto manco per idea, e anzi il 29 gennaio per il  Ministro Speranza (Sanità) non c'è alcun pericolo. “C’è un bombardamento mediatico tale che le persone reagiscono, ma in questo momento nel nostro Paese non c’è alcuna emergenza e non c’è una necessità” di procurarsi mascherine protettive. Ad assicurarlo il ministro della Salute, Roberto Speranza, ad Adnkronos Live. Quello che dobbiamo fare – ha aggiunto – è provare a costruire le condizioni per cui il Paese fa tutto quello che è possibile per alzare il livello di attenzione, ma al tempo stesso bisogna evitare un allarmismo che dal nostro punto di vista è eccessivo”.
 
Probabilmente aveva anch'egli ascoltato quelli che sarebbero poi diventati il comitato tecnico scientifico, i guru e padroni della pandemia e di noi stessi. Un primo gruppo di tecnici, probabilmente insufficienti, che sono stati affiancati dal super commissario Arcuri, che avrebbe dovuto requisire e trasformare le fabbriche per produrre quanto di necessario all'interno dei confini italici, un progetto di "autarchia" (forse sarebbe meglio dirlo in inglese ma è troppo simile all'italiano: autarchy) stranamente di mussoliniana  memoria, poi seguito dal "comitato per le fake news", quindi dal club dei 17 di Colao, gli specialisti della ripartenza, economica e sociale orfani però di un imprenditore. Ma se ne contano quasi una decina di comitati e forse qualcuno è ancora da scoprire per circa 300 tecnici qualificati.
 
"Task Force" a go-go per cosa? Per esser gli ultimi al mondo a aprire, gli ultimi a erogare finanziamenti, peraltro non a fondo perduto bensì a debito, nonostante la campagna di propaganda governativa che martellavano sulla inaudita quantità di liquidità messa a disposizione, 400 e passa miliardi, una potenza di fuoco mai vista prima, vantava Conte dal suo pulpito televisivo, dei quali a oggi si è visto solo la miccia spenta. Una garanzia sui prestiti che verrà anche poco sfruttata grazie, si fa per dire, alla burocrazia, il vero salvagente del governo.
 
Le favolette che ci hanno raccontato hanno finito per far partire un contagio straordinario e un altrettanto straordinario numero di decessi, tra i quali quasi 130 medici che montano a quasi 160 se si contano gli infermieri. Le promesse di pinocchio sugli aiuti alle imprese fanno sempre parte del disegno di "sedare" una popolazione che ancora vuol credere alla "Bella e alla Bestia" e alle altre favole dal finale “E vissero felici e contenti...”, che per di più è reputata responsabile della diffusione del contagio pur stando chiusa in casa a sopportare un Governo ombra di tecnici che è supportato da un Parlamento "ombra" di oltre 300 consulenti che non si capisce cosa stiano facendo.
 
In tutto questo bailamme di comunicazioni, volutamente tendenziose o addirittura false sapendo che lo sono, dobbiamo pure sorbirci la storiella degli "editori seri" quelli che le fake news non le diffondono. 
E allora Sepulveda è morto causa "cent'anni di solitudine" e un "Burioni prima maniera che assevera che non ci sarebbe stato alcun contagio a quello di seconda generazione che cavalca principescamente l’idea “che bisogna chiudere tutto".
 
Le fake news di Stato sono perciò concesse e dovranno invece esser perseguite le "opinioni" contrarie al pensiero supremo di “Conte & C.” perché qualcuno, qualche irreprensibile tecnico della task force contro le fake news, deciderà che sono delle falsità e perciò alienabili, dimenticando che l'articolo 21 della Costituzione preserva il diritto di opinione.
 
Pensate non sia vero? Allora prendiamo a esempio il caso di David Puente Debunker di Open (rivista di Mentana) e componente della Task Force contro le fake news, che stigmatizza le opinioni di altri giornalisti schierati, pensa lui, dalla parte "sovranista", tra i quali inserisce anche Giulietto Chiesa e la sua Pandora TV perché ospiterebbe personaggi controversi e Vittorio Sgarbi  perché in Parlamento (luogo principe della libertà di espressione) ha sostenuto tesi negazioniste sul coronavirus e avrebbe chiesto di indagare Bonafede. Poi c'è Andrea Purgatori, anchorman de La7, che aveva mandato in onda un video che mostrava l'assalto col drone al convoglio del  generale iraniano Qassem Soleimani, che altro non era che un videogioco, narrato come se fosse il racconto "video verità", piuttosto che la ex ministra Beatrice Lorenzin che prima da Vespa e poi a "Piazza Pulita" raccontava della epidemia di morbillo di 200 e 270 bambini di Sua Maestà deceduti, poi accertato che addirittura in un anno i decessi erano stati pari a zero. In tutti questi casi, nessuna rettifica dai giornalisti e dagli editori, salvo le scuse del TGCOM24 per l'errore di associare lo scrittore Luis Sepulveda al romanzo di Garcia Marquez Cent'anni di Solitudine.
 
E questi sarebbero, insieme a una schiera lunghissima di tanti altri che vengono al momento risparmiati, i detentori della verità e addirittura i censori delle opinioni altrui?
 
Passi la limitazione di libertà per il bene collettivo e comunque per un periodo circoscritto, ma che non si metta il bavaglio alla informazione e soprattutto alle opinione di chicchessia. E' la stessa Costituzione che lo prevede all'articolo 21!
 
E che i "benpensanti" sinistri si mettano la coscienza in pace! La bocca, sin che è attaccata al cervello, non smetterà mai di parlare.
Meglio invece che facciano una revisione e riconnettano essi stessi i neuroni all'apparato boccale per esprime una loro autonoma opinione e non solo per deglutire, faticosamente a causa di un disturbo di salivazione dovuto a un eccesso di generosità…
 
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LINK:
Sepulveda muore in cent'anni di solitudine (scuse di TGCOM24: https://www.tgcom24.mediaset.it/cultura/sepulveda-le-nostre-scuse-per-il-titolo-sbagliato_17329113-202002a.shtml)
 
Il ministero della verità: https://youtu.be/mvDrRYvqBfo
 

Speranza: https://www.secoloditalia.it/2020/01/coronavirus-il-ministro-speranza-tranquillizza-gli-italiani-potete-mangiare-cibi-cinesi/
 
Galli: https://www.sanitainformazione.it/salute/coronavirus-galli-direttore-malattie-infettive-sacco-primi-indicatori-positivi-da-due-giorni-in-cina-cresce-meno-in-italia-soli-tre-casi-importati/
Galli: No allarmismi - https://www.youtube.com/watch?v=f_367gz8KF0

 
Burioni: https://www.adnkronos.com/salute/2020/02/02/virus-burioni-italia-rischio-zero_4dqZ5UUAKtxSKUIhRYlvqJ.html
 
Video Burioni contro burioni: https://www.youtube.com/watch?v=CqaMrZDqMHU&feature=share&fbclid=IwAR02UyG4xa0wwP5hCX7dCqVbciCMbu6M5y00iHAHGT5Xvn0ZQgxob1mYcfY
 
I Comitati "Task Forse" https://www.linkiesta.it/2020/04/coronavirus-conte-task-force-musil/
 
Morti di stato GDE: https://www.gazzettadellemilia.it/politica/item/27025-morti-di-stato-a-fine-gennaio-conte-firma-decreto-in-cui-annuncia-6-mesi-di-emergenza-sanitaria.html
 


 
... l’Italia s’è desta e “andrà tutto bene”!

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Pubblicato in Politica Emilia

Editoriale:  - "C'era una volta un virus tanto buonino… “ - Lattiero caseario. Latte e materie grasse in forte discesa. - Cereali e dintorni. Il Covid sta mettendo a dura prova la tenuta dei mercati - Coronavirus: con il Cura Italia, le imprese agricole potranno accedere in maniera diretta al fondo di garanzia - In Emilia-Romagna la manodopera stagionale per l'agricoltura si cerca online. -

SOMMARIO Anno 19 - n° 16 19 aprile 2020
1.1 editoriale
"C'era una volta un virus tanto buonino… “
3.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Latte e materie grasse in forte discesa.   
4.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il Covid sta mettendo a dura prova la tenuta dei mercati.
6.1 cereali e dintorni tendenze.
7.1 cereali e dintorni Cereali
8.1 coronavirus e manodopera  Coronavirus. In Emilia-Romagna la manodopera stagionale per l'agricoltura si cerca online.
9.1 agricoltura e fondo covid-19 Coronavirus: con il Cura Italia, le imprese agricole potranno accedere in maniera diretta al fondo di garanzia
10.1promozioni “vino” e partners
11.1 promozioni “birra” e partners

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