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Nigeriani sorpresi a consegnare droga ai ragazzi. In pieno giorno, nelle piazze più frequentate di Parma. I Carabinieri sono riusciti a bloccarne uno grazie al sequestro del cellulare. Fermato un secondo colto in flagranza di reato.

Parma, 18 maggio 2016

Un cellulare, una bici, roba da spacciare, un 'pacchetto clienti' niente male.
Tutto quello che serviva a un nigeriano di trent'anni, con piccoli precedenti per droga, per alimentare quotidianamente il suo redditizio traffico di stupefacenti.
Chi cercava hashish e marijuana in pronta consegna sapeva dove trovarla. Una telefona a quel numero sempre raggiungibile e l'africano partiva dalla sua postazione in Piazzale della Pace per raggiungere, velocemente in bicicletta, altri punti strategici, come il Barilla Center o piazzale della Croce o ancora, per i più esigenti, un domicilio.
Lo spaccio avveniva anche in pieno giorno nei giardini di Piazzale della Pace, in pieno centro, proprio dove i bambini giocano e gli anziani si intrattengono sulle panchine.
Ai controlli, alla gente, il pusher era abituato. Era già stato fermato e rilasciato perché trovato in possesso di piccoli quantitativi di droga: troppo pochi per poterlo incastrare. Eppure i carabinieri sono riusciti a bloccarlo grazie al sequestro del cellulare al quale giungevano centinaia di telefonate di richiesta di droga.
Dalle chiamate è partita l'indagine dei militari dell'Arma che, mettendo alle strette i titolari dei numeri telefonici, si sono fatti spiegare come avvenivano le consegne.
Con il trentenne è stato anche fermato, sempre per spaccio, un altro nigeriano di 26 anni colto in flagranza di reato mentre consegnava fumo a una ragazza, sempre in Piazzale della Pace. AK

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Mercoledì, 18 Maggio 2016 10:46

Lettera di insulti al Sindaco di Borgotaro

Una lettera piena di insulti ricevuta dal Sindaco di Borgotaro Diego Rossi. Il primo cittadino ha pubblicato l'immagine, replicando sul suo profilo Facebook.

Parma, 18 maggio 2016

"Quando si trasforma la politica in aggressione, si lascia spazio anche ad episodi come questi. noi restiamo invece convinti che ci si debba confrontare con le idee, sulle idee : la politica e' confronto, non scontro personale." queste le parole del Sindaco di Borgotaro pubblicate a commento della lettera sul suo profilo Facebook.

Minacce e insulti ricevute dal primo cittadino tramite una lettera in cui lo si accusa di essere "amico degli stranieri".

lettera insulti sindaco borgotaro 17maggio2016

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Lo scontro fra due auto ha visto coinvolte una Mini Cooper e una Bmw, verso le 22. I conducenti sono stati trasportati al Pronto Soccorso. La dinamica dell'incidente è al vaglio della Municipale.

Parma, 17 maggio 2016

Terribile incidente ieri sera, nella zona dello Stadio, verso le 21.45. E' successo in viale Partigiani D'Italia all'altezza di via Bellini, con dinamica ancora da chiarire. Coinvolte due auto: una Bmw 320 condotta da un giovane moldavo residente a Parma, proveniente dallo Stadio con direzione via Emilia Est entrato in collisione con una Mini Cooper, proveniente dalla via Emilia, condotta da un 37enne parmigiano che effettuava svolta a sinistra.

A seguito dell'impatto, la Bmw ha terminato la marcia sugli stalli di parcheggio del lato opposto della propria corsia di marcia, mentre la Mini Cooper dopo aver roteato su se stessa si è fermata a fianco di una pianta vicino all'imbocco di via Bellini.

Subito sul posto sono intervenuti i soccorsi. I conducenti sono stati trasportati al Pronto Soccorso dagli operatori del 118. Gravi le condizioni del 24enne moldavo.

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Venerdì, 13 Maggio 2016 13:33

Modena - Ha un malore e muore alla stazione

L'uomo, un 48 enne di origine reggiana, si trovava sul primo binario quando si è accasciato improvvisamente al suolo. Inutile l'intervento del 118. Disposta l'autopsia.

Modena, 13 maggio 2016

Si è accasciato improvvisamente al suolo, mentre era fermo sul primo binario della stazione di Modena. E' morto così un 48 enne residente del reggiano, di cui non sono state rese note le generalità. Erano circa le 23 quando una chiamata al 118 ha lanciato l'allarme, un uomo aveva avuto un malore. Immediati i soccorsi, che sono intervenuti sul posto con un'ambulanza e un'auto medica. Purtroppo, tutti i tentativi di rianimazione non sono andati a buon fine e il 48 è morto. E' stato quindi trasportato presso l'istituto di Medicina Legale del Policlinico per risalire alle cause della morte.

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Due parmigiani e quattro rumeni sono stati fermati dai Carabinieri di Parma perché ritenuti responsabili dell'omicidio di Mohamed Habassi. Sono accusati di concorso in omicidio con le aggravanti della premeditazione, della crudeltà e dell'aver approfittato di condizioni di tempo tali da ostacolare la privata difesa.

di Alexa Kuhne

Parma, 13 maggio 2016

Mohamed Habassi è stato accerchiato e torturato. Su di lui profonde e numerose ferite provocate da spranga e martello.
Nel lavandino della sua abitazione resti di un mignolo e di un alluce, strappatigli con una pinza a pappagallo. Habassi è stato trovato in un lago di sangue dai carabinieri, dopo che le sue urla, per una infinita serie di minuti, avevano squarciato la notte del 9 maggio nel centro di Basilicagoiano, alle porte di Parma.
Habassi, 34 anni, tunisino, con un passato alle spalle apparentemente tranquillo, aveva un figlio di sei anni che, dopo la morte della compagna, avvenuta qualche mese prima in seguito a un incidente stradale, aveva portato dalla nonna, al suo paese d'origine.
Nelle ultime 48 ore i militari dell'Arma hanno fermato 4 operai rumeni, di cui hanno fornito solo le iniziali, residenti a Sala Baganza, paese in cui c'è il Buddha bar - 'quartier generale' da cui sarebbe partita la spedizione punitiva - di proprietà di Luca Del Vasto, 46 anni, con precedenti per spaccio.

cc vert Copia

La ricostruzione del movente fatta dagli investigatori ha inizio proprio da quel locale e dal suo titolare e arriva dritta ai suoi amici, che avrebbero accettato di partecipare, per il rapporto che li legava al proprietario del bar, a quella 'missione' dissuasiva nei confronti della vittima. Con Del Vasto il 42enne Alessio Alberici, noto fumettista parmigiano.
Perché, pare, stando sempre a quanto dicono i carabinieri, che Habassi non si decidesse a lasciare l'appartamento, un tempo preso in affitto dalla sua convivente deceduta. Anzi: sembra che avesse un atteggiamento di sfida, arrogante e sfacciato e che non pagasse l'affitto alla compagna di Del Vasto, estranea ai fatti.
Questo il movente, l'impulso che avrebbe fatto armare i due amici di guanto in maglia d'acciaio, spranga, mazza da baseball, pinza pappagallo, che li avrebbe fatti salire sul fuoristrada di Del Vasto e che avrebbe convinto anche i 4 rumeni, caricati all'ultimo momento, a prendere parte alla spedizione.
Carichi e sotto effetto di alcol e droga, i sei si sarebbero diretti a casa di Habassi allo scopo di punirlo, di convincerlo con le cattive a lasciare l'appartamento. Lo avrebbero trovato con suo cugino che, sfuggito al massacro dalla finestra, ha chiesto aiuto ai vicini, facendo così intervenire le forze dell'ordine che, giunte poco dopo, hanno trovato Habassi già morto a causa di lesioni da corpi contundenti in diversi punti del corpo.
I sei, accusati di concorso in omicidio con le aggravanti della premeditazione, della crudeltà e dall'aver approfittato di condizioni di tempo tali da ostacolare la privata difesa, sono nel carcere di Parma.
Il cerchio pare essersi chiuso ma di questo fatto di cronaca sconcertano tanti aspetti. Può un movente come l'occupazione abusiva di un appartamento far armare sei persone e spingerle a torturare e massacrare un uomo fino ad ucciderlo? E può un legame fra sei persone essere così forte tanto da far decidere loro di mettere in atto, senza indugi, una spedizione punitiva che avrebbe avuto degli esiti tragici, visti mezzi di cui i sei si sarebbero muniti?

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Venerdì, 13 Maggio 2016 09:37

Guastalla - Muore in sala parto a 33 anni

Mamma perde la vita durante il parto all'Ospedale dei Guastalla. Salvo il bambino grazie ad un cesareo d'urgenza. Lascia il marito e un figlio di 4 anni.

Reggio Emilia, 13 maggio 2016

La donna è morta nell'Ospedale di Civile di Guastalla mentre stava dando alla luce il secondo figlio durante le prime fasi del travaglio.
La Direzione dell'Azienda USL, nell'esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia per la gravissima perdita, comunica che le condizione delle donna sono imprevedibilmente e improvvisamente diventate critiche durante le primissime fasi del travaglio per motivi che, a una prima analisi, non paiono correlabili al parto.

Inutili sono stati i tempestivi interventi per salvare la giovane, mentre il taglio cesareo d'emergenza ha permesso di salvare il bambino. Le condizioni del neonato, trasferito con attivazione dello STEN (Servizio di Trasporto di Emergenza Neonatale) e attualmente ricoverato nel Reparto di Neonatologia dell'Ospedale di Reggio Emilia, non destano preoccupazioni. È stata attivata immediatamente, come da prassi, una valutazione interna del percorso clinico-assistenziale ed è stato richiesto un riscontro diagnostico per accertare le cause di questo evento così drammatico.

L'Ausl informa che in Emilia-Romagna e in Italia la mortalità materna per cause legate al parto è un evento estremamente raro, ma purtroppo possibile (circa 1 caso ogni 10.000 parti), spesso associato ad eventi imprevedibili, improvvisi e non prevenibili. Negli ospedali reggiani delle due aziende sanitarie avvengono mediamente 5.000 parti/anno.

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Giovedì, 12 Maggio 2016 10:36

Pizzarotti e Ferraris indagati: atto dovuto?

Nomine al Regio, il sindaco Pizzarotti e l'assessore alla Cultura Ferraris risultano indagati per abuso d'ufficio. L'inchiesta sulle nomine ha preso il via da alcune segnalazioni fatte anche dal senatore del Pd Giorgio Pagliari.

Parma, 12 maggio 2016

Il sindaco Federico Pizzarotti ha risposto questa mattina con comunicato stampa, che le indagini a suo carico sono 'atto dovuto'.
Il suo nome, insieme a quello dell'assessore alla Cultura Laura Ferraris, è comparso tra quelli di un'inchiesta sulle designazioni ai vertici del Teatro Regio.
I nomi del Primo cittadino di Parma a 5 Stelle Federico Pizzarotti e l'assessore alla Cultura Laura Ferraris sarebbero, secondo il pm Giuseppe Amara, ricollegabili ad Anna Maria Meo, direttore generale del Regio e a Barbara Minghetti, consulente allo sviluppo e ai progetti speciali. L'inchiesta sulle nomine ha preso il via da alcune segnalazioni fatte anche dal senatore del Pd Giorgio Pagliari.
Con sindaco e assessore sono iscritti nel registro degli indagati anche i tre membri del consiglio di amministrazione che votarono le nomine: Giuseppe Albenzio, Silvio Grimaldeschi e Marco Alberto Valenti.
Questa mattina Pizzarotti ha risposto di essere tranquillo perché è "un atto dovuto che rispetto pienamente. Era già emerso ci fossero indagini in corso in ragione degli esposti del senatore PD Pagliari. Sarà utile per chiarire la vicenda, con la Procura consueto atteggiamento collaborativo. Il mio impegno continua senza esitazione".
Due giorni fa, un altro sindaco 5 stelle si è trovato coinvolto in una inchesta che riguarda un'azienda che smaltisce i rifiuti.
Secondo quanto riporta il Tirreno, che cita fonti investigative, il sindaco di Livorno Filippo Nogarin è iscritto nel registro degli indagati per tre ipotesi di reato: bancarotta fraudolenta, abuso d'ufficio e falso in bilancio.
Nogarin si difende con un post su facebook, specificando che la bancarotta resta l'unico reato di cui sia a conoscenza.

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I Carabinieri hanno fermato due parmigiani e quattro stranieri dell'Est Europa. Proseguono le indagini. Uno dei possibili moventi sembrerebbe lo sfratto per l'affitto mai pagato.

Parma, 12 maggio 2016

Un raid punitivo per l'affitto non pagato?
Questo sembrerebbe uno dei moventi secondo le ultime indagini. La violenza inaudita è costata la vita a Mohamed Habassi, 32 anni, di origini africane ucciso nella notte tra il 9 ed il 10 maggio a Basilicagoiano, in provincia di Parma.
I Carabinieri hanno fermato due parmigiani, uno convivente della padrona di casa e quattro stranieri dell'Est Europa.
Un'ora di sevizie attuate con mazze da baseball e spranghe di ferro per far lasciare all'uomo l'appartamento, ma le ipotesi al vaglio degli inquirenti sembrerebbero anche quelle legate allo spaccio o al prestito di soldi. Una brutalità dai risvolti raccapriccianti. Durante le torture, all'uomo sarebbero anche state tagliate due dita, gettate nel lavandino.

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L'uomo sarebbe stato ucciso dopo una violenta lite. Le grida nella notte sono state avvertite dai vicini. Ci sarebbe un uomo fermato per essere interrogato.

Parma, 10 maggio 2016

Notte di terrore nel Parmense. A Basilicagoiano le urla strazianti di un uomo che sarebbe stato ucciso a badilate o con un'arma da taglio, hanno allertato i vicini. Sul posto i Carabinieri per i rilievi e le indagini, che stanno cercando di ricostruire la dinamica e lil numero di persone coinvolte. Ci sarebbe un uomo fermato per essere interrogato.
La vittima è Mohamed Habassi, 32 anni, di origini africane ucciso dopo una violenta lite.

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Inaugurato il Cibus dei record alla presenza dei Ministri Maurizio Martina e Beatrice Lorenzin, del Sottosegretario Ivan Scalfarotto e del Governatore Stefano Bonaccini. Oltre 3.000 aziende ospitate nei 7 padiglioni fieristici e 2000 buyer accreditati.

Di LGC

Parma, 10 maggio 2016 

Il presidente di Fiere di Parma, Gian Domenico Auricchio, apre la 18esima edizione di Cibus, "quella dei record come alcuni giornali l'hanno definita" è il commento di Auricchio, in coda ai ringraziamenti rivolti agli azionisti dell'Ente che "hanno messo nelle condizioni il Consiglio di fare altri e nuovi investimenti". Dal rifacimento dell'ingresso all'ammodernamento del padiglione 7, tutta una serie di interventi che hanno consentito di ospitare oltre 3.000 aziende. L'importanza della manifestazione parmense si misura anche dalla presenza di oltre 2000 buyer in forza del coinvolgimento del Ministero dello Sviluppo Economico e dell'ICE.

Per Luigi Pio Scordamaglia, presidente di Federalimentare, Cibus rappresenta il simbolo, il modello di riferimento dell'Agroalimentare e impersona quella sintesi del settore connesso a qualità, sicurezza e vocazione tradizionale ma al contempo proiettato enormemente all'export. "E' una manifestazione - sottolinea Scordamaglia - importante a fare comprendere al mondo quale sia il "Real Italia". Questo è un Governo, prosegue il presidente, che ha fatto del coordinamento un punto di forza della sua azione". In chiusura viene confermato che il brand Cibus e Federalimentare collaboreranno ancora per molti anni.

L'ambizione emiliano romagnola è di "competere con i Paesi più avanzati al mondo" è l'imperativo di Stefano Bonaccini, Governatore della Emilia Romagna, "serve una lotta dura contro la contraffazione" prosegue Bonaccini - un fenomeno che mette a rischio i frutti della tradizione e il lavoro di migliaia di produttori. In conclusione il Governatore anticipa che verranno estesi oltre i 4 anni i benefici fiscali per le aziende colpite dal terremoto e chiosa "Ci mancherebbe che CIBUS andasse in Lombardia che ha tanti primati ma la Food Valley è qui".

Bonaccini-stefano

"Abbiamo un nemico importante, l'Italian Sounding", sostiene Ivan Scalfarotto. Arginare il fenomeno dell'imitazione, che vale quasi il doppio dell'export nazionale, è la battaglia di tutte le battaglie. La ricetta secondo il sottosegretario allo sviluppo economico sta nel fare sistema e concentrarsi. Il Governo, conclude il parlamentare, non può dare la soluzione ma essere da stimolo affinché tutti gli attori operino nella stessa direzione.

Scalfarotto-Ivan

"L'esperienza di EXPO - interviene il Ministro Maurizio Martina - deve aiutarci a costruire un nuovo modello di collaborazione per costruire un avanzamento complessivo per il bene di tutti".

In sintesi, il Ministro sollecita l'Agricoltura e l'Industria a andare di pari passo nella medesima direzione. "Adesso tutti insieme abbiamo un impegno che va ben oltre le nostre rispettive rappresentanze" è la conclusione dell'intervento di Martina.

In linea con i colleghi onorevoli, la Ministra Beatrice Lorenzin sollecita a fare sistema e la salute passa necessariamente da una corretta alimentazione che diventa perciò il principale elemento di prevenzione. Infine, richiamando i frequenti blocchi alle importazioni dei nostri prodotti, la Ministra dichiara la necessità di "combattere i blocchi sanitari" troppo spesso utilizzati per limitare l'ingresso dei nostri prodotti agroalimentari senza che vi sia un reale problema alimentare. "Spero, conclude la Lorenzin, che nel prossimo CIBUS, ci possa essere anche il logo del Ministero della Salute" a fianco di quello di Cibus, è un logo che manca".

Martina-Maurizio

Pubblicato in Agroalimentare Parma
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