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Il primo dei due colpi alla filiale BPER di Baggiovara è andato a vuoto. Nel secondo i malviventi hanno fatto esplodere con l'acetilene il bancomat delle Poste di via Emilia Est e sono scappati con la cassa. Ma le telecamere hanno ripreso l'auto utilizzate per i due colpi.

MODENA - Una notte di "straordinari", per la banda del Bancomat, che nella notte tra venerdì e sabato ha movimentato la notte modenese con ben due colpi, il primo dei quali andato a vuoto.
Attorno alla mezzanotte di venerdì, la banda, a bordo di un'auto scura, ha preso di mira la filiale della BPER di via Jacopo da Porto Sud, a Baggiovara. Le telecamere di videosorveglianza hanno ripreso la scena in cui si vede una "squadra" entrare in azione per scassinare lo sportello automatico. L'operazione richiede però più tempo del previsto. La banda prova anche a forzarlo e a scardinarlo dalla scatola d'acciaio, ma il bancomat resiste e, dopo un po', forse per timore di essere scoperti, i ladri decidono di lasciare perdere e di andarsene.

Insoddisfatti per essere rimasti a bocca asciutta, ci riprovano alcune ore dopo, attorno alle 3.30, prendendo di mira la filiale di Poste Italiane di via Emilia Est, all'angolo di via Da Palestrina. Per essere sicuri che questa volta il colpo vada a segno, questa volta utilizzano delle cariche di acetilene e fanno esplodere il bancomat. Il boato è enorme, fa tremare tutto lo stabile e sveglia il vicinato. Questa volta, la banca riesce a portare via la cassa piena di contanti e ad allontanarsi. Si stima che il bottino sia di diverse migliaia di euro.

La Squadra Mobile si è recata sul luogo dei due assalti e, insieme alla Polizia Scientifica, ha raccolto tracce di ogni genere per recuperare elementi utili all'identificazione dei membri della banda. Un valido aiuto sembra invece arrivare dalle riprese delle telecamere di videosorveglianza che, in entrambi i casi, hanno ripreso l'auto con dovizia di dettagli.

Pubblicato in Cronaca Modena

Oggi, personale della Squadra Amministrativa della Questura di Modena ha contestato l'illecito amministrativo di spettacoli o trattenimenti pubblici senza licenza ai titolari del bar ristorante "Puro Life", di via Tangenziale Nuova Estense n. 103, segnalandoli, altresì, all'Autorità Giudiziaria per il reato di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo.
Gli accertamenti sul bar locale, effettuati nella notte tra il 12 e il 13 gennaio scorso, hanno permesso di riscontrare elementi utili a definire un'attività abusiva di pubblico spettacolo del tutto incompatibile con l'attività di ristorazione. In particolare, era in corso una serata danzante con circa 300 persone, un D.J. set con intrattenitore e un vocalist. Le serate danzanti del venerdì sera erano sempre pubblicizzate sulla pagina Facebook ed Instagram del locale.
In relazione all'eventuale permanenza del reato, sarà richiesto alla Procura della Repubblica il sequestro preventivo di tutti i beni (consolle, impianto luci, ecc.) utilizzati per l'attività di pubblico spettacolo.
"Si tratta di una attività mirata a far rispettare le regole in materia di pubblico spettacolo – afferma il Questore Santarelli – a tutela dell'incolumità delle persone e a garanzia di un divertimento in totale sicurezza".

Modena, 9 febbraio 2018

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Il trasferimento in un'altra camera dell'Ospedale di Parma, per assecondare le volontà di una paziente musulmana: questo è quanto denunciato alla Gazzetta di Parma, dalla figlia dell'anziana trasferita di letto.

Secondo la donna, il trasferimento sarebbe scaturito dalle richieste della paziente di religione islamica che non poteva condividere la camera con suo fratello, venuto ad assistere la madre 89enne.

La direzione dell'Azienda ospedaliero-Universitaria per ora ha scelto di non pronunciarsi sulla vicenda.

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Importante operazione conclusa, nella serata di ieri, dalla Polizia di Stato che ha tratto in arresto in flagranza di reato un cittadino italiano M.B. di 37 anni responsabile di furto continuato aggravato presso l'abitazione del noto soprano Raina Kabaivanska da diversi anni residente a Modena e nota per essere stata una delle cantanti liriche più affermate del panorama mondiale.

L'uomo, da diverso tempo, si recava presso l'abitazione della Kabaivanska per prestare assistenza ad un familiare e nella giornata di ieri, grazie all'utilizzo di microtelecamere installate nell'abitazione, è stato ripreso mentre asportava il trentaquattrattesimo dipinto della collezione privata.
Nel corso della perquisizione sono stati rinvenuti, oltre ai 34 dipinti del soprano, altre 89 tele -tutte di autori contemporanei- recuperate nel corso della perquisizione domiciliare dell'uomo: il valore complessivo delle opere d'arte sarebbe di diverse centinaia di migliaia di euro.

Le attività finalizzate a consumare i furti sono probabilmente perdurate diversi mesi e non si esclude la possibilità che siano avvenuti in altre abitazioni dove l'uomo si recava per prestare assistenza.

Modena, 7 febbraio 2018

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Ieri mattina sono iniziati servizi straordinari di Controllo del Territorio della Polizia di Stato. Una grossa operazione finalizzata al contrasto dello spaccio di stupefacenti e dei reati in genere, in particolar modo nelle zone sensibli e presso gli istituti scolastici di Parma, nei quali, sempre più spesso, si verificano episodi di spaccio.
Il servizio è stato effettuato sotto il coordinamento del Dirigente dell'UPGSP della Questura di Parma con l'impiego, oltre che delle Volanti della Polizia di Stato in servizio sul territorio, anche da un'unità cinofila antidroga della Polizia di Stato, dalle pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia e dalla Polizia Municipale di Parma.

I controlli si sono concentrati in diverse aree cittadine, oggetto di segnalazioni tramite esposti da parte dei cittadini, quali Viale Vittoria, Via dei Mille, le aree verdi dei Parchi cittadini nonché, con la collaborazione dei dirigenti scolastici,fra cui l'Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore Pietro Giordani, l'I.t.i.s. "Leonardo da Vinci", il Liceo "Attilio Bertolucci".
Grazie al prezioso ausilio di Jago, un Poliziotto a quattro zampe del Reparto cinofili della Polizia di Stato di Bologna, sono stati rinvenuti vari involucri contenenti sostanza stupefacente nelle aree circostanti gli istituti scolastici.

Numerosi gli studenti, sia maggiorenni sia minorenni, fiutati dal cane antidroga in quanto i loro vestiti o i loro zaini risultavano "contaminati".

Importante è stata la collaborazione in tutte le scuole, fornita dagli insegnanti, dal personale parascolastico e da parte di quegli studenti che seguono le regole e, in qualche modo, contrastano il fenomeno dello spaccio. Questo progetto, che sarà attivato in via sistematica dalla Questura di Parma, ha lo scopo di impedire il dilagare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, e di educare le giovani generazioni alla legalità.

 

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Povertà: il Reddito di solidarietà affianca e integra la misura nazionale, il Reddito di inclusione, allargando la platea dei destinatari e includendo anche i nuclei senza minori, i lavoratori precari e quelli con basso o bassissimo reddito. In Emilia Romagna raggiunta quota 11 mila domande, 93 al giorno.

 

Ad oggi, in quattro mesi e mezzo di applicazione (dal 18 settembre 2017), sono 11mila le domande presentate per avere il Res, il Reddito di solidarietà introdotto dalla Regione Emilia-Romagna. Con una media di 93 per ogni giorno lavorativo, si conferma l'efficacia della misura regionale destinata alle persone che vivono in situazione di grave povertà, con un aiuto fino a 400 euro mensili per un anno per nuclei famigliari fino a 5 persone.

E' quanto rende noto la vicepresidente e assessore al welfare, Elisabetta Gualmini, intervenuta oggi in Commissione assembleare, dove ha fornito i dati sull'andamento del Res, ribadendo come la misura regionale, che affianca e integra quella nazionale (Reddito di inclusione), di fatto ne allarga la platea dei destinatari, includendo anche i nuclei senza minori, i lavoratori precari, quelli con basso o bassissimo reddito – i cosiddetti "working poor - o con figlio con disabilità. Infatti, già in dicembre sulle 2mila famiglie ammesse al Res dopo il via libera dall'Inps, circa la metà era composta da una sola persona e oltre i due terzi (69%) non aveva minori a carico.

Le domande del Reddito di solidarietà per ogni provincia

Riguardo al numero delle famiglie che sinora hanno inoltrato domanda ai servizi sociali della regione, secondo la stima aggiornata dall'Università di Modena e Reggio-Emilia (periodo 18 settembre scorso-18 gennaio di quest'anno), esse rappresentano lo 0,47% del totale di quelle residenti in Emilia-Romagna (1.997.372 in totale). A livello territoriale, il maggior numero di domande si registra nella provincia di Bologna (2.346 domande su 482.861 famiglie residenti), segue l'ambito provinciale di Modena (1.533 domande su 300.584 famiglie), mentre le province "meno bisognose", o partite con l'accettazione delle domande in tempi successivi alla data formale di avvio, sono Piacenza con 484 domande (129.581 famiglie residenti) e Forlì-Cesena, da cui provengono 714 domande (170.042 famiglie residenti).

Queste le cifre nelle altre province: Ravenna con 931 domande (178.069 famiglie residenti); Reggio Emilia (875 su 226.354 famiglie residenti); Ferrara (848 su 161.528 famiglie); Rimini (838 su 144.903 famiglie residenti); Parma (784 per 203.450 famiglie residenti).

Chi richiede il Reddito di solidarietà

Riguardo al profilo di coloro che richiedono il Res, le informazioni di dettaglio restano per ora quelle relative a due mesi fa. I richiedenti si dividono pressoché alla pari fra uomini (50,6%) e donne (49,4%), persone con più di 45 anni (65,7%) e nella gran parte dei casi (69%) senza minori a carico. E' la fotografia di chi è stato ammesso al Res, persone che vivono in situazione di grave povertà, che faticano ad arrivare a fine mese, spesso con in comune il dramma della disoccupazione.

Perché il il Reddito di solidarietà

Sono due le misure di contrasto alla povertà previste: il Reddito di inclusione sociale (Rei), attiva su tutto il territorio nazionale da dicembre 2017, e il Res, voluto dalla Regione Emilia-Romagna. Poiché il Rei si rivolge ad una platea di beneficiari non esaustiva rispetto alle caratteristiche del fenomeno povertà in Emilia-Romagna, la scelta della Regione è stata quella di ampliarla in un'ottica universalista, includendo anche i nuclei senza minori o con figlio disabile. Una decisione assunta anche per ottimizzare l'utilizzo delle risorse nazionali e regionali disponibili: infatti, il Reddito di solidarietà è pensato in modo tale da collocare sui provvedimenti nazionali (Rei) tutti i beneficiari attribuibili a questa misura, così da non "sovraccaricare" le risorse del Res. E in merito alle risorse totalmente erogate dalla Regione, si tratta di 35 milioni di euro l'anno fino al 2020. /Ti.Ga

 

Fonte: Regione Emilia Romagna 

Nei giorni scorsi, personale del Nucleo Volanti della Questura di Parma, diretto dal Commissario Capo Pasquale Cusano, ha arrestato un cittadino italiano per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni, perpetrati, sotto gli occhi del figlio, ai danni della compagna.

L'uomo, in preda ad un raptus di follia, dopo aver divelto la porta d'ingresso dell'appartamento della compagna, ha iniziato a percuotere la compagna in presenza del figlio di otto anni.
La donna, approfittando di un momento di distrazione dell'uomo, si è rifugiata insieme al bambino nell'appartamento dei vicini di casa che, udendo il trambusto al piano di sopra, hanno prontamente richiesto un intervento della Polizia. La Volante giunta prontamente sul posto, ha intercettato l'uomo evidentemente alterato, sulle scale condominiali, arrestandolo.

La vittima delle percosse, con evidenti tumefazioni al volto e al corpo, è stata trasportata dal personale sanitario presso l'Ospedale per ricevere le cure del caso, giudicate guaribili in 15 giorni.
Il bambino, che non ha riportato lesioni, era fortemente scosso per la scena alla quale aveva assistito.
L'arrestato è stato condotto in carcere, dove è tuttora recluso.

Parma, 6 febbraio 2018

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Indagine della guardia di Finanza sulla Banca Popolare di Vicenza eseguito dal nucleo di polizia economico-finanziaria: sequestro preventivo del profitto illecito per l'importo di oltre 106 milioni di euro nei confronti della banca attualmente in liquidazione coatta amministrativa.

5 febbraio 2018

Questa mattina, i finanzieri del Nucleo di Polizia EconomicoFinanziaria di Vicenza, su incarico della locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione, nei confronti della "Banca Popolare di Vicenza S.p.A. in liquidazione coatta amministrativa", ad un sequestro preventivo ai fini della confisca in via diretta per l'importo di 106 milioni di euro, nell'ambito della nota indagine penale concernente le responsabilità individuate nella gestione del citato Istituto bancario berico, che versa attualmente nella fase dell'udienza preliminare.

Si tratta dell'originario provvedimento di sequestro disposto, dal G.I.P. presso il Tribunale di Vicenza, riguardante il profitto del reato contestato di ostacolo all'esercizio delle funzioni di vigilanza della CONSOB che è stato posto in essere in occasione dell'operazione di aumento di capitale compiuta dalla banca popolare nel 2014.

In particolare, in esecuzione del citato provvedimento, la polizia economico-finanziaria ha sottoposto a sequestro, per l'importo di 106 milioni di euro, disponibilità finanziarie giacenti su un rapporto di conto corrente acceso presso la filiale di Milano di un Istituto di credito nazionale ed intestato alla menzionata "Banca Popolare di Vicenza S.p.A. in liquidazione coatta amministrativa", derivanti dalla pregressa liquidazione di asset rimasti nel patrimonio della banca popolare.

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Il giornalista, corrispondente della Gazzetta di Modena e cronista di SassuoloOggi se n'è andato all'improvviso, a soli 25 anni, a causa di un infarto fulminante che lo ha colpito mentre era in redazione.

Di Manuela Fiorini

SASSUOLO – Un grave lutto ha colpito il mondo del giornalismo modenese. Se ne è andato, in maniera tragica e improvvisa, a soli 25 anni, Andrea Gilioli, corrispondente della Gazzetta di Modena e cronista di SassuoloOggi.

A stroncare la vita del giovane giornalista sarebbe stato un infarto fulminante, che lo ha colpito nella serata di ieri, mentre si trovava presso la redazione di SassuoloOggi, in Piazza Garibaldi. Qui il giovane aveva appena finito di scrivere un servizio e si apprestava a seguire il Consiglio Comunale serale. Il malore fatale lo ha colpito proprio mentre svolgeva il lavoro che amava. Lo hanno trovato senza vita i colleghi, questa mattina. Lascia la mamma Giovanna e il papà Oreste.

Andrea Gilioli si era laureato in Giurisprudenza lo scorso marzo e da diversi anni era un cronista stimato e puntuale. Al cordoglio dei colleghi e degli amici si aggiunge quello del sindaco di Sassuolo Claudio Pistoni: "Una tragedia, inspiegabile quanto dolorosa, ancor di più perché ha colpito un ragazzo giovanissimo, preparato e corretto, attento e scrupoloso, un amico. Andrea lascia un vuoto enorme a Sassuolo, tra le tante persone che gli hanno voluto bene e tra tutta la società a cui mancherà la sua penna puntuale e la sua cronaca attenta. Alla mamma Giovanna e al papà Oreste, a tutta la famiglia ed ai tantissimi amici, vanno le più sincere e sentite condoglianze a nome di tutta l'Amministrazione Comunale e dell'intera città di Sassuolo".

Anche il sindaco di Formigine Maria Costi, a nome di tutta l'amministrazione comunale e di tutta la città esprime le più sentite condoglianze alla famiglia, ai colleghi e agli amici di Andrea: "Andrea era uno di noi, cresciuto a Corlo", ha ricordato il sindaco Costi, "ho avuto modo di conoscerlo ancora bambino, quando già dimostrava quella passione per la scrittura, per il suo territorio e i nostri valori, che lo hanno portato a diventare un giovane giornalista di belle prospettive, competente e sempre corretto. Oltre a leggere i suoi articoli sulla Gazzetta di Modena, avevamo tutti salutato con favore la sua nuova avventura professionale con il sito Formigine Oggi. Come ogni giovane morte, anche quella di Andrea lascia esterrefatti, con un senso di vuoto difficile anche solo da descrivere. Formigine si stringe intorno alla famiglia e a tutti quanti hanno avuto la fortuna di conoscere Andrea, in un dolore che è quello di un'intera comunità".

Anche la redazione della Gazzetta dell'Emilia partecipa al dolore di amici e familiari per la scomparsa del giovane collega.

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Alla Messa pontificale, celebrata nella Chiesa di San Francesco, hanno assistito, seduti in prima fila, il ministro della salute Beatrice Lorenzin, capolista PD, i deputati Matteo Richetti ed Edoardo Patriarca e il sanatore Stefano Vaccari, tutti del PD. Migliaia, invece, i modenesi che hanno invaso il centro storico per la tradizionale fiera, tra piadine, palloncini e "ciocapiàt".

Di Manuela Fiorini

MODENA – A vederli lì, schierati in prima fila, silenziosi e attenti, veniva da pensare che fossero venuti a chiedere la grazia a San Geminiano in vista delle elezioni del prossimo 4 marzo. In occasione della Messa pontificale nel giorno del Santo Patrono di Modena, infatti, la prima fila della Chiesa di San Francesco, che ha ospitato la funzione al posto della Cattedrale, oggetto di un importante recupero, era occupata dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin della Lista Civica Popolare, capolista del PD, dal deputato Edoardo Patriarca, candidato del PD a Carpi, dal senatore Stefano Vaccari, capolista sempre PD nella Bassa, e dal deputato Matteo Richetti, che aspira al Senato. Se gli ultimi tre sono volti modenesi, a sorpresa ha fatto la sua comparsa la Lorenzin, che pare abbia approfittato proprio della festa del patrono, non senza qualche polemica, per presentarsi ai modenesi in qualità di candidata del centrosinistra.

"Questa terra ha bisogno di essere aiutata ad essere valorizzata sempre di più", ha detto la Ministra. "In questi anni ho preso il modello emiliano come modello della sanità a livello nazionale". Poi, prendendo spunto dall'omelia del vescovo Erio Castellucci, che ha avuto come tema centrale l'immigrazione, si è tornato a parlare di ius soli: "Un provvedimento che, se andremo al Governo", riporremmo tra i primi punti della nuova legislatura, ma riportandolo sui binari del dialogo e fuori dallo scontro politico", ha dichiarato la Lorenzin.

Altro momento storico religioso, il corteo dei valletti in livrea con i colori giallo e blu della città di Modena, che alle 10.30 sfilato dallo scalone del Palazzo Comunale alla cripta del Duomo per portare in offerta al sepolcro del Santo Patrono i ceri e l'olio per la lampada perenne. Al corteo hanno preso parte anche il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e la presidente del Consiglio Comunale Francesca Maletti, insieme ad altri rappresentanti delle istituzioni. La banda cittadina ha poi guidato la sfilata da Piazzetta delle Ova, alla via Emilia e a Corso Duomo, per poi giungere in Canalchiaro e alla Chiesa di San Francesco.

Sono stati migliaia, invece, i modenesi che, nonostante i lavori di restauro che stanno interessando il Duomo, hanno atteso pazientemente di entrare nella cattedrale per rendere omaggio alle reliquie di San Geminiano, esposte ai fedeli come ogni anno.
Poi, la marea di gente si è riversata nelle vie del centro storico prendendo d'assalto le oltre 500 bancarelle, complice una giornata nuvolosa, ma decisamente non fredda. Curiosando qua e là, non potevano mancare la tradizionale piadina con la porchetta o la salsiccia, o in versione "vegetariana" con verdure e squacquerone. E poi profumi deliziosi di dolci, tra zucchero filato, frutta secca caramellata, sfogliatine all'anice, fragole e mele caramellate.

Immancabili anche i "ciocapiàt", bancarelle dove veri e propri showman tengono banco testando la resistenza di porcellane indistruttibili. E poi, padelle, le inossidabili scope allungabili per imprigionare anche le ragnatele annidate nei soffitti più alte, la scopa rotante, la spugna miracolosa e gli "outlet" per gli amici a quattro zampe.
Di tanto in tanto, un palloncino colorato prende la via del cielo, mentre tutti, con il naso all'insù, ne seguono il percorso, finché non sparisce tra le nuvole.

Ma San Geminiano vuol dire anche Corrida. Professionisti e amatori si sono dati appuntamento per la tradizionale corsa che si rinnova da ormai 44 anni. E nel fiume umano che colora l'anello che abbraccio il centro storico, c'è chi all'abbigliamento tecnico preferisce una parrucca colorata, chi corre con accanto l'amico peloso, chi spinge un passeggino e chi ci prova ad arrivare in fondo indossando i roller.

 

Pubblicato in Cronaca Modena
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