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Il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari esprime forte disappunto per l'ennesima battuta d'arresto sulla vicenda dell'IMU sui terreni montani e collinari per il 2014 e sollecita un intervento immediato del governo -

Roma, 22 gennaio 2015 -

Agrinsieme esprime il proprio sconcerto per l'ennesima battuta d'arresto sulla vicenda dell'IMU sui terreni montani e collinari per il 2014.

La decisione del TAR del Lazio che non proroga la sospensione del decreto ministeriale oltre il 21 gennaio, fa rivivere i criteri altimetrici per il pagamento dell'imposta entro il prossimo 26 gennaio, di cui al decreto legge n. 66/014, creando il caos per i versamenti che evidentemente non potranno essere realizzati in un lasso di tempo così ristretto.

"Il silenzio assordante del Governo, che nel Consiglio dei ministri di ieri non ha preso alcuna decisione sull'argomento – commenta il Coordinamento di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari - dimostra ancora di più l'indifferenza verso le legittime aspettative delle imprese agricole, per una revisione di un tributo che è considerato dalla stessa politica e dall'ANCI iniquo e vessatorio."

Agrinsieme chiede ai responsabili politici e ai ministri competenti dell'Economia e dell'Agricoltura un intervento immediato che proroghi la scadenza del pagamento in attesa di una riconsiderazione complessiva dei criteri di esenzione per i terreni agricoli delle zone montane.

(Fonte: ufficio stampa Agrinsieme)

Martedì, 20 Gennaio 2015 09:58

Imu agricola montana: sempre peggio?

Criteri inaccettabili e tempi ristrettissimi per pagare: protesta il presidente della Cia di Reggio Emilia Antenore Cervi -

Reggio Emilia, 20 gennaio 2015 -

"Abbiamo sollevato nel mese di dicembre il problema dei tempi ristrettissimi per il pagamento dell'IMU agricola relativa alle aree montane, ed ai criteri non condivisibili coi quali si andava a determinare (solo con l'altitudine del municipio) chi doveva pagare o meno. E' intervenuto poi il rinvio al 26 gennaio, ma com'era prevedibile la situazione non è migliorata, anzi rischia di essere peggiore" afferma il presidente della Cia reggiana, Antenore Cervi. "Questo perché, nonostante la disponibilità che ad esempio come coordinamento Agrinsieme abbiamo espresso a discutere ed individare in un tavolo tecnico criteri più oggettivi, a questo tavolo se è apprezzabile che si sia visto il Ministero agricolo ed il Parlamento si sia mosso a più riprese per ottenere una revisione della normativa, è mancata una volontà di dialogo da parte del Ministero delle Finanze".

E' poi intervenuta una sospensiva da parte del Tar del Lazio rispetto al pagamento, Tar che nel merito si pronuncerà mercoledì 21 gennaio, mentre si vocifera che il Consiglio dei Ministri – per evitare la bocciatura che sembra scontata da parte del Tar - adotterà appena prima una proposta di modifica del Mef: da indiscrezioni circolate risulta che i criteri restano altimetrici e varrebbe la classificazione Istat dei comuni montani.

"Restano quindi valide le critiche già fatte - afferma Cervi - si tratta sempre di un provvedimento assolutamente iniquo, sul quale occorrerebbe intervenire con misure correttive o alternative. Inoltre, avevamo ricordato a dicembre che c'erano allora solo 14 giorni per applicare una norma del tutto nuova, con pagamento in unica soluzione, contro le due rate concesse in genere per la stessa imposta; quindi una palese violazione del principio sancito nello "Statuto del contribuente" che vieta di prevedere adempimenti a carico dei contribuenti prima di 60 giorni dalla entrata in vigore di provvedimenti di attuazione di nuove leggi, e del principio costituzionale di eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge".
"Adesso però - riporta Cervi - sembra non vi sia intenzione di derogare dalla scadenza del 26 gennaio, o di concedere al massimo una manciata di giorni: una pretesa incredibile dato che le decisioni saranno prese dopo il 20, lasciando quindi pochi giorni (compreso un fine settimana!) al contribuente per fare i conti e provvedere".

"Invitiamo il Governo alla ragionevolezza -conclude Cervi-: non si può vessare ed indispettire il contribuente in questo modo. Anche gli uffici (nostri e dei commercialisti) sarebbero impossibilitati ad assistere adeguatamente gli agricoltori ed i proprietari interessati. A questo punto, come gesto estremo di protesta, potremmo anche indirizzarli ai comuni, che si troverebbero altrettanto in crisi!".
"Se il problema del Governo – come sembra - è di copertura di spese 2014, si potrebbe recuperare il 'tesoretto' di Federconsorzi di ben 400 milioni ed utilizzarli a copertura di questa IMU agricola; quei soldi infatti c'è sempre la tentazione di regalarli a qualcuno dentro il mondo agricolo, come accaduto a più riprese con la recente Legge di Stabilità, invece che a beneficio dell'intero mondo agricolo!".

La Cia reggiana ricorda che in base alle nuove regole fissate a dicembre, l'esenzione totale dall'IMU è limitata ai soli Comuni con altitudine superiore ai 600 metri sui livelli del mare; mentre in presenza di un'altitudine compresa fra i 281 e i 600 metri l'esclusione è limitata ai coltivatori diretti iscritti alla previdenza agricola e gli imprenditori agricoli professionali. In provincia sono quindi completamente esenti solo i terreni nei comuni di Busana, Castelnovo né Monti, Collagna, Ligonchio, Ramiseto, Toana, Villa Minozzo. Sono invece interessati dal provvedimento i proprietari di terreni non agricoltori nei comuni di Baiso, Carpineti, Casina, Vetto.

(Fonte: Uff. stampa e comunicazione Cia di Reggio Emilia)

Per le aliquote Imu sugli immobili strumentali spiccano i primi comuni virtuosi come Scandiano e Reggio al contrario di Montecchio -

Reggio Emilia, 5 agosto 2014 -

"È arrivato il momento per i Comuni di giocare a carte scoperte e approvare i bilanci previsionali 2014. CNA guarda con attenzione le decisioni delle amministrazioni in primis per quanto riguarda la tassazione sugli immobili. Da una prima fotografia, prendendo ad esempio i Comuni capo distretto, emerge che Scandiano, Correggio, Guastalla, Reggio Emilia, hanno recepito le sollecitazioni presentate dall'Associazione mantenendo pressoché inalterate le aliquote IMU su capannoni, laboratori, negozi e pubblici esercizi (Castelnovo Né Monti deve ancora deliberare), mentre Montecchio non ha dimostrato la stessa sensibilità".

Il Presidente di CNA Reggio Emilia Nunzio Dallari invita per questo motivo i Comuni che non hanno ancora deliberato a tener fede al patto tra enti locali e imprese presentato negli incontri territoriali con tutti i candidati sindaci, in occasione delle elezioni di maggio 2014.

"Prendiamo atto degli sforzi e delle mille difficoltà per razionalizzare le spese, considerando i tagli delle risorse ogni anno più ingenti da parte del Governo, che ha pensato bene di prorogare entro il 30 settembre l'approvazione dei bilanci a seguito delle elezioni. Tutto questo però non giustifica lo scaricare la tassazione sempre e solo sulle imprese".

"Riteniamo – continua Dallari - che prendere la scorciatoia dell'aumento Imu sugli immobili strumentali sia una scelta da contrastare perché, come abbiamo ribadito più volte, il capannone è la prima casa dell'imprenditore e tassarlo fino all'inverosimile in un momento di crisi come quello in cui ci troviamo non può che far crescere gli insoluti. Il risultato è che invece di aumentare le entrate dei Comuni crescono i crediti verso le imprese".

"Ricordiamoci – conclude il Presidente CNA - che un imprenditore onesto, che fa di tutto per mantenere in piedi la sua azienda nei momenti di difficoltà, preferisce pagare lo stipendio ai suoi dipendenti prima di pagare le tasse. E se le imprese sono strozzate dalla pressione fiscale, oltre che dalla mancanza di liquidità e dalla crisi dei consumi, chi è che può far girare l'economia?".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

E' stato approvato il bilancio di previsione 2014. Tra le agevolazioni offerte dall'Agenzia per l'Affitto e finanziate dal Comune, c'è anche uno sconto Imu pari al 43%. Niente aumenti anche per Irpef e spesa corrente. Su ogni cittadino pesano 71 euro di debito, mentre la media in regione è quasi 10 volte tanto.

Reggio Emilia, 24 luglio 2014 – di Ivan Rocchi

Lunedì scorso il consiglio comunale di Casalgrande (RE) ha approvato il bilancio di previsione 2014. Tra le ultime novità introdotte dal Comune, c'è anche uno sconto Imu del 43% per chi decida di mettere in affitto un'abitazione non occupata.

L'agevolazione va a sommarsi agli altri vantaggi e garanzie proposti dall'Agenzia per l'Affitto, sostenuta appunto dal Comune: l'individuazione di inquilini economicamente affidabili, la copertura degli eventuali rischi di morosità mediante l'attivazione di un apposito fondo di garanzia finanziato dal Comune, il rimborso delle spese legali in caso di contenzioso, la copertura assicurativa per eventuali danni all'immobile e al mobilio.

L'impegno preso dal Comune ha un costo, ma servirà a dare maggiore sicurezza agli affittuari e a dare una boccata di ossigeno al settore. E anche se quest'anno Casalgrande riceverà minori trasferimenti per quasi 2 milioni di euro, e gli oneri di urbanizzazione a giugno ammontavano a soli 65.000 euro, la nuova Giunta guidata dal sindaco Alberto Vaccari ha tenuto fermi alcuni punti importanti.

Oltre allo sconto sull'Imu, non si registrano aumenti per l'addizionale Irpef. E la spesa corrente non subirà alcun incremento, mentre i cittadini casalgrandesi spenderanno meno: 475 euro ad abitante contro i 477 del 2013. Scende anche la spesa del personale dell'ente, che passa da 3.593.000 euro del 2013 ai 3.581.000 del 2014.

E in calo è anche l'indebitamento per abitante, facendo rientrare Casalgrande tra i Comuni più virtuosi della nostra regione. Infatti su ogni cittadino pesano 71 euro di debito, mentre la cifra media in Emilia-Romagna è di 698 euro.

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia
Lunedì, 30 Giugno 2014 17:11

Parma - Nuova proroga per IMU e TASI

Nessuna sanzione fino al 16 luglio in caso di mancato o insufficiente versamento del tributo si per la Tasi che per l'Imu -

Parma, 30 giugno 2014 -

Il Comune di Parma aveva già disposto di prorogare il termine per il pagamento della TASI (Tributo Servizi Indivisibili) fino al 30 giugno. Ed ora anche il Governo, comprendendo il rischio derivato dall'ingorgo fiscale per molti contribuenti, tramite una risoluzione del Ministero dell'Economia e Finanze, ha disposto l'inapplicabilità – fino al 16 luglio prossimo - di sanzioni e interessi in caso di mancato o insufficiente versamento del tributo. La deroga vale sia per la Tasi che per l'Imu.

L'assessore ai tributi del Comune di Parma Marco Ferretti ha quindi chiesto agli uffici di predisporre una delibera di Giunta con la quale recepire la risoluzione del Ministero dell'Economia e Finanze, prevedendo l'applicazione dell'art.10 dello Statuto del contribuente ed escludendo di conseguenza l'applicazione di sanzioni e interessi ai versamenti di IMU e TASI effettuati tardivamente, purchè il versamento avvenga entro il 16 luglio 2014.

(Fonte: Comune di Parma)

Pubblicato in Cronaca Parma

Da lunedì prossimo 9 giugno, le dichiarazioni IMU e le autocertificazioni IMU per godere dell'aliquota agevolata per gli affitti ed i comodati si presenteranno presso gli Sportelli Polifunzionali (QUIC) di Via Beverora.

Piacenza, 6 giugno 2014 -

Si aggiungono così altri servizi a quelli già numerosi lavorati dagli sportelli polifunzionali, consentendo al cittadino di avere sempre più un unico punto di contatto con l'Amministrazione comunale.
L'obiettivo dichiarato è quello di semplificare ed offrire servizi sempre più efficienti anche in termini di accessibilità nella consegna delle istanze dei cittadini, potendo contare sulla multicanalità (fax, mail, sportelli, web) e su una gestione anche degli appuntamenti; novità introdotta nello scorso mese di novembre e che ha avuto un riscontro altamente positivo di tutti coloro che, per varie ragioni, desiderano ottimizzare al massimo i tempi di permanenza presso gli uffici comunali.
Gli sportelli del QUIC – Sportelli Polifunzionali (Viale Beverora, 57 - piano terra) sono aperti tutti i giorni dal lunedì al sabato e osservano i seguenti orari:
lunedì, martedì (su appuntamento) e giovedì dalle 8,15 alle 17,00; mercoledì e venerdì dalle 8,15 alle 13,30; sabato (su appuntamento) dalle 8,15 alle 12,15.
Per fissare un appuntamento è possibile utilizzare tre diverse modalità:
telefonando allo 0523/492.492;
presentandosi di persona allo sportello del QUIC o dell'URP di Piazza Cavalli
utilizzando la piattaforma online presente sul sito www.comune.piacenza.it
In caso di presentazione delle autocertificazioni tramite fax o e-mail, i riferimenti sono: fax. 0523/492558 - email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Sia le autocertificazioni che le dichiarazioni IMU, pertanto, non dovranno più essere consegnate presso gli uffici del Servizio Entrate.
Al fine di agevolare la presentazione delle autocertificazioni e dichiarazioni IMU da parte degli studi professionali e dei CAAF, gli stessi potranno effettuare la consegna dei moduli il martedì mattina al QUIC, previa prenotazione dell'appuntamento da effettuarsi secondo le modalità indicate in precedenza.
Si ricorda che occorre presentare le autocertificazioni IMU per godere delle seguenti aliquote agevolate:
0,76% (nel caso di immobili di proprietà di persone fisiche locati a canone libero a soggetti che vi risiedono e vi dimorano)
0,40% (nel caso di immobili di proprietà di persone fisiche locati a canone concordato a soggetti che vi risiedono e vi dimorano, o a studenti universitari e lavoratori non residenti)
0,72% (nel caso di un solo immobile di proprietà di persone fisiche concesso in comodato gratuito a parenti entro il secondo grado che vi risiedono e vi dimorano).
Si ricorda che la scadenza di presentazione delle autocertificazioni è variata rispetto all'anno 2013: non più a 90 giorni dal verificarsi dell'evento, ma entro la scadenza del saldo di imposta (16 dicembre).
Per il 2014, nel caso di contratti di locazione a canone libero, il contribuente potrà godere del beneficio dell'aliquota ridotta dello 0,76% per un solo immobile locato. Nel solo caso di variazione dei dati concernenti l'immobile locato ad aliquota ridotta, occorrerà presentare autocertificazione, ai sensi del D.P.R. n. 445/2000, entro la scadenza del saldo di imposta.
Si avvisa, inoltre, che dal mese di giugno, all'atto della presentazione presso il QUIC della domanda di cambio di residenza, il richiedente dovrà produrre, oltre alla documentazione necessaria per la domanda stessa, anche il modello di dichiarazione TARI (tributo sui rifiuti) – utenze domestiche, al fine dell'acquisizione dei dati necessari, compresi quelli catastali, per l'invio degli avvisi di pagamento del tributo.
Questa nuova procedura rientra nell'ambito del progetto di semplificazione fortemente voluto dall'Amministrazione comunale, grazie al quale i cittadini, come in questo caso, non devono più consegnare la dichiarazione a IREN, ma possono provvedere direttamente depositando entrambe le richieste agli sportelli del QUIC.
Tutta la modulistica è disponibile presso la sede di Via Beverora e sul sito istituzionale dell'Ente.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

Martedì, 14 Gennaio 2014 08:35

Piacenza e Mini Imu

 

Mini Imu, scadenza venerdì 24 gennaio. "Istruzioni per l’uso."

 

Piacenza 14 Gennaio 2014 ----

Come confermato dal Governo in questi giorni, sarà venerdì 24 gennaio il termine ultimo per il pagamento della cosiddetta “mini Imu”, relativa agli immobili per cui è stata soppressa, con il decreto legge n. 133 del 30 novembre 2013, la seconda rata Imu per l’anno appena trascorso. 

Il Comune di Piacenza ha deliberato, per il 2013, l’aliquota dello 0,48%, laddove la normativa statale ha stabilito l’aliquota base dell’imposta pari allo 0,4% per l’abitazione principale e le relative pertinenze. L’importo da versare sarà quindi pari al 40% della differenza tra l’imposta calcolata con l’aliquota dello 0,48% e quella calcolata con l’aliquota dello 0,40%. 

Diverse le tipologie di immobili interessate

- l’abitazione principale e le relative pertinenze (una per categoria catastale C/2, C/6 e C/7);

- la casa coniugale assegnata al coniuge a seguito di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio;

- l’unità immobiliare, con pertinenze ammesse, di proprietà o in usufrutto a persone anziane o disabili che spostino la residenza in istituti di ricovero, purché l’abitazione non risulti locata; 

- l’unità immobiliare, e pertinenze ammesse, di proprietà o in usufrutto a cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato, purché l’abitazione non risulti locata;

- le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale dai soci assegnatari, con relative pertinenze;

- gli immobili iscritti o iscrivibili nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, non concessi in locazione e in possesso di personale in servizio permanente nelle Forze Armate, nelle Forze di Polizia a ordinamento militare o civile, nel Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, o a personale appartenente alla carriera prefettizia.

 

Negli ultimi due casi in elenco, per i quali l’assimilazione ad abitazione principale decorre dal 1° luglio 2013, il calcolo va effettuato solo per il 2° semestre dell’anno. Sono sempre escluse, invece, le categorie catastali A/1, A/8, A/9, per le quali si era già dovuto versare il saldo Imu entro il 16 dicembre scorso, e i terreni agricoli, per i quali l’Amministrazione comunale non ha elevato l’aliquota di base prevista dallo Stato, pari allo 0,76 per mille. 

Il versamento della “mini Imu” deve avvenire avvalendosi del modello F24, con arrotondamento all’euro per difetto se la frazione è pari o inferiore a 49 centesimi, o per eccesso se superiore a tale importo.

Occorre inoltre tenere conto che il Comune di Piacenza ha stabilito nel Regolamento Imu che non si dia corso al versamento dell’imposta se l’importo complessivamente dovuto per l’anno è uguale o inferiore a 12 euro

Collegandosi al sito web www.comune.piacenza.it, in home page e nella sezione “Imu ed altre imposte – Imu”, è disponibile una “Guida alla Mini-Imu”, nonché un programma di calcolo che, oltre ad effettuare il conteggio dell’imposta dovuta, consente la stampa del modello F24 da utilizzare per il pagamento dell’imposta presso gli sportelli bancari o gli uffici postali.

(Comune di Piacenza)

 

La scadenza è venerdì 24 gennaio: si paga con il proprio modulo F 24, non arriva nessun bollettino -

Modena, 10 gennaio 2014 -

E' disponibile sul sito internet del Comune di Modena la guida, elaborata dall'ufficio Tributi, per calcolare la Mini Imu, cioè l'imposta da pagare entro venerdì 24 gennaio che è relativa al 2013 ed è stata introdotta dopo la decisione del governo di non fare pagare l'Imu sull'abitazione principale. La Mini Imu è applicata solo per i Comuni che avevano stabilito aliquote superiori a quella standard del 4 per mille.

La Mini Imu, infatti, rappresenta il 40 per cento della differenza tra l'Imu dovuta nel proprio Comune (5,2 per mille a Modena) e quella che sarebbe stata applicata con l'aliquota standard, considerando anche le detrazioni.

Non è previsto l'invio di alcun bollettino e ogni cittadino dovrà provvedere come al solito a compilare il proprio modulo F24, anche se relativo a cifre molto basse, magari rivolgendosi ai Caf o ai commercialisti. Per informazioni: tel. 059 2032614, www.comune.modena.it/tributi/imu/mini-imu. E' disponibile anche il motore per il calcolo automatico dell'imposta.

La guida precisa per ogni categoria di immobili quali sono le aliquote di riferimento sulla base delle quali effettuare il calcolo e indica il codice tributo da utilizzare nel modello F 24: dall'abitazione principale, a quelle a proprietà indivisa, fino ai terreni agricoli. La Mini Imu non è dovuta quando l'aliquota comunale coincide o è inferiore a quella standard, come è il caso a Modena degli alloggi regolarmente assegnati dagli Istituti autonomi delle case popolari o dei fabbricati rurali a uso strumentale.

(Fonte: Comune di Modena)

 

La scadenza a stretto giro è destinata a generare errori e problemi. L’appello di R.E TE. ai Comuni: niente sanzioni per chi sbaglia -

Modena, 3 dicembre 2013 -

L’IMU continua a gettare scompiglio nelle vite dei cittadini e delle imprese: non soltanto con gli importi, spesso ingenti, ma anche con modalità che rendono praticamente impossibile rispettare scadenze e adempimenti. L’IMU su seconda casa e beni strumentali, ad esempio, seguirà un “iter-lampo” destinato a creare enormi problemi.

Facciamo un rapido riassunto della vicenda per capire meglio che cosa, malgrado tutti, accadrà: lo scorso 30 novembre i comuni hanno dovuto stabilire e deliberare l’aliquota di loro competenza, ovvero la percentuale di ciascun versamento su seconda casa e beni strumentali che spetta loro; in seguito alla delibera, essi hanno appena nove giorni – fino lunedì 9 dicembre – per pubblicare la delibera e renderla effettiva. A quel punto, quanti giorni restano a cittadini ed imprese per calcolare e infine pagare l’IMU sui propri beni? La risposta è: appena sette, di cui quattro sostanzialmente utili. Il prossimo 16 dicembre – lunedì, ancora una volta – imprese e cittadini dovranno aver calcolato gli importi esatti e provveduto al pagamento.

Le Associazioni unite in Rete Imprese Italia, ognuna delle quali si impegna quotidianamente per aiutare le imprese a rispettare scadenze e adempimenti burocratici, traggono un lungo respiro e si preparano a un’autentica maratona; e non può essere diversa la situazione di tutte quelle imprese che in brevissimo tempo dovranno azzeccare i calcoli, preparare i bonifici ed infine effettuarli. Una vicenda che ancora una volta affianca al tema della vessazione burocratica da parte dello Stato quello dell’assoluta mancanza di rispetto verso il contribuente. Un atteggiamento analogo da parte di un’impresa privata, nei confronti di un suo cliente o fornitore, produrrebbe danni immediati quali la perdita della commessa o del cliente stesso.

Mentre i cittadini si adeguano, le Associazioni firmatarie di questo comunicato chiedono almeno alle Amministrazioni Comunali di garantire loro e alle loro imprese di poter correggere il calcolo delle aliquote da pagare senza incorrere in sanzioni, nel caso in cui la fretta li induca in errore. Una proposta sensata potrebbe essere la possibilità di eseguire le eventuali correzioni, senza sanzioni, in occasione del versamento della prima rata 2014, nel prossimo mese di giugno.


(Fonte: L’Ufficio Stampa CNA Modena)

 

Modena, 18 settembre 2013
 
Venturi: "Gli immobili strumentali devono essere esentati dall'Imu. Ed attenzione alla Service tax: per una riforma fiscale vera non basta cambiare nome ai tributi esistenti" -
"Non avere escluso dall'Imu capannoni, laboratori, negozi e alberghi, per quest'anno ancora equiparati alle abitazioni di lusso, è un grosso errore che, nella situazione attuale, rende le imprese più vulnerabili. Queste ultime, infatti, rischieranno di superare il non invidiabile traguardo del 68% di imposizione sulle imprese". Lo afferma Umberto Venturi, presidente di turno di Rete Imprese Italia per la provincia di Modena.
"E' inaccettabile che si continui a tassare in maniera così pesante gli immobili strumentali. Si tratta di una palese iniquità ai danni di chi contribuisce nei fatti al benessere sociale ed economico della comunità. E' per questo che chiediamo l'esenzione dell'Imu per gli immobili commerciali, artigianali e manifatturieri. Non basta, infatti, aver abolito l'Imu sugli immobili invenduti". "Anche le modalità per rifinanziare gli ammortizzatori in deroga – continua Venturi - appaiono non condivisibili. Ancora una volta sono le imprese, attraverso il prelievo delle risorse destinate alla decontribuzione del costo del lavoro, a sostenere una prestazione che dovrebbe gravare sulla fiscalità generale".
Insomma, anche nel caso degli ammortizzatori in deroga, si alzano tasse per reperire risorse. "Ecco perché – conclude Venturi – vigileremo sia in sede nazionale che locale, affinché l'impianto della Service tax, la nuova imposta sui servizi comunali che scatterà nel 2014, non penalizzi le imprese, come sta accadendo per la vicenda Imu. "La storia recente del federalismo – spiega Venturi – dovrebbe avere reso evidente a tutti che la tassazione locale è inesorabilmente cresciuta anno su anno ed è venuto il momento di procedere a una vera e propria rivisitazione di tutti i tributi locali al fine di evitare ingiustificate duplicazioni. Per una riforma vera della tassazione locale non basta cambiare nome ai tributi esistenti".
 
(Fonte: Ufficio Stampa CNA Modena)
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