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Consorzio della Bonifica Parmense: messa in sicurezza la strada Roccamurata-Branzone. I lavori nel comune di Valmozzola, con un importo complessivo di 50 mila euro, sono stati finanziati con i fondi della Regione Emilia-Romagna.


Parma, 13 Settembre 2019 – Un prezioso ed essenziale contributo per la manutenzione e la messa in sicurezza del territorio montano dell’Alta Val Taro. E’ di 50 mila euro l’importo complessivo dei lavori che il Consorzio della Bonifica Parmense ha realizzato sulla strada di bonifica ‘Roccamurata-Branzone’ nel comune di Valmozzola. I tecnici specializzati del Consorzio hanno realizzato alcuni lavori di manutenzione straordinaria, che si sono resi necessari in seguito ad alcuni danni alla pavimentazione e ai cedimenti strutturali della strada.

I lavori sono stati finanziati con i fondi della Regione Emilia-Romagna, stanziati all’interno di un programma di opere pubbliche di bonifica e irrigazione per il triennio 2018-2019-2020, approvato con la delibera della Giunta Regionale del 25 giugno del 2018. Il riferimento è la Legge Regionale 42/1984. Nel dettaglio gli interventi del Consorzio della Bonifica Parmense sono stati: la realizzazione di drenaggi tradizionali in trincea, la realizzazione di un tratto di scogliera in massi, il ripristino del reticolato idraulico minore e il ripristino della pavimentazione stradale con conglomerato bitumoso.

Piacenza, 3 settembre 2019 - Quando la prevenzione trova efficacia.

“In territorio montano il presidio umano ha un ruolo chiave, oggi come non mai. In questo caso la segnalazione è partita da Adriano Fortinelli, agricoltore e tecnico di Coldiretti, che ha permesso di intervenire a prevenzione di una situazione di dissesto idrogeologico potenzialmente pericolosa” commenta Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza.
“La messa in sicurezza del tratto di strada interessato dal dissesto, oltre alla salvaguardia delle produzioni agricole locali, produrrà una significativa ricaduta positiva sulla valorizzazione e lo sviluppo del territorio” prosegue Antonio Vincini, sindaco del comune di Lugagnano Val d’Arda.

Dal sopralluogo tecnico era risultato evidente sia che l’attraversamento in località Faustina era completamente otturato da detriti sia che le acque piovane non regimate si stavano riversando sulla strada rendendo difficoltoso il passaggio degli automezzi. In aggiunta era emerso che il canale che corre in fregio alla strada per la località i Credali risultava particolarmente eroso e presentava numerosi cedimenti della sponda che interessavano anche la carreggiata.


Gli interventi realizzati sono consistiti nel rifacimento dell’attraversamento in località la Faustina mediante la sostituzione dei manufatti ammalorati, nel ripristino del manto stradale e nella sistemazione del canale tramite la realizzazione di salti di fondo in massi cementati per ridurre il deflusso dell’acqua e prevenire ulteriori fenomeni erosivi.

 

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Lugagnano prima dell'intervento

 

Ripristinata la funzionalità idraulica del Rio Grande in comune di Borgonovo Val Tidone.

Piacenza, 3 settembre 2019 - “Borgonovo è un paese che si è sviluppato sull’acqua. Canali come il Rio Grande sono passati dal portare risorsa agli opifici (per assicurarne la produttività), all’essere tombinati a favore delle nuove esigenze di sviluppo urbanistico mantenendo intatta la propria funzione (irrigua e di scolo). L’importanza dei lavori eseguiti sta nell’aver assicurato il regolare avvio della stagione irrigua volta (ora) quasi al termine e nell’aver permesso il corretto deflusso delle acque piovane. Aspetto, quest’ultimo, delicato e di primo piano” commenta Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica a cura dei cui tecnici sono stati eseguiti gli interventi. “Ringrazio il Consorzio per la tempestività e la professionalità con cui ha gestito l’intervento. Monitoraggio e prevenzione rimangono fondamentali” prosegue Pietro Mazzocchi, sindaco di Borgonovo.Nel mese di ottobre 2018 i primi interventi urgenti sono stati eseguiti nell’area comunale - in prossimità di Piazza De Cristoforis - a seguito delle criticità idrauliche emerse durante alcune regolazioni ordinarie.

A inizio anno è stata poi una ditta specializzata, mediante un’approfondita video ispezione, ad accertare la necessità di ulteriori interventi: alcuni, riguardanti semplici ostruzioni, sono stati risolti nei mesi scorsi dalle maestranze consortili; altri, invece, hanno richiesto l’impiego di mezzi speciali e di una ditta qualificata e sono da poco terminati.La criticità più complessa è risultata essere posizionata in prossimità dell’attraversamento del Rio Grande con la Strada Provinciale 11 per Mottaziana; in questo punto la sezione idraulica del Rio era quasi completamente occlusa da detriti e non vi erano adeguati pozzetti d’accesso per l’esecuzione dell’adeguata manutenzione.I lavori di ripristino hanno riguardato: la realizzazione di pozzetti di accesso al punto interessato dall'ostruzione; l’attività di spurgo con escavatori a risucchio per eliminare il materiale che ostruiva il canale; il ripristino dei manufatti idraulici per rendere possibile l’accesso per future ispezioni e manutenzioni.

Il Rio Grande è il canale principale irriguo e di scolo della Val Tidone; ha una lunghezza complessiva di circa 18 chilometri, e per un tragitto di circa 2 (chilometri) attraversa l’area urbana di Borgonovo in modo completamente tombinato.

La Bonifica Parmense interviene su tre canali contro il dissesto idrogeologico a protezione di 8500 ettari di territorio.

Tra Colorno e Sorbolo Mezzani risezionato il Gambina del Casale. A Torrile la posa di massi trachitici sul Galasso. Sullo Spelta (Traversetolo-Montechiarugolo) la supervisione ad un intervento effettuato dalla Provincia di Parma per una frana.

Pianura Parmense (PR) – Tre interventi degli uomini della Bonifica Parmense nella pianura parmense consentono al Consorzio di mettere al sicuro oltre 8500 ettari di territorio in provincia di Parma compresi nella zona pianeggiante e collinare di Traversetolo e Montechiarugolo – tra i torrenti Parma ed Enza – e quella dei comuni rivieraschi di Torrile e Sorbolo Mezzani.

Comprensori a forte vocazione agricola (cereali, frumento e ortaggi e numerosi vigneti), i cui prodotti del territorio sono annoverati tra le Eccellenze dell'agroalimentare internazionale; ma spesso a forte rischio idrogeologico e che, grazie all'operato dell'ente, beneficeranno della messa in sicurezza con l'arrivo della stagione irrigua.

Il primo intervento riguarda il Canale Galasso – nel Comune di Torrile – a difesa di Strada Mazzacavallo: sull'argine destro del canale – in un tratto di 80 metri – le maestranze consortili hanno operato la posa di massi trachitici sia sul fondo che sulla sponda interessata dalla frana. Il canale, che sfocia nel torrente Parma all'altezza di Colorno, serve un comprensorio di 2009 ettari.

Il secondo lavoro è il risezionamento del Canale Gambina del Casale, sito tra i Comuni di Colorno e Sorbolo Mezzani: un intervento su una lunghezza di ben 5650 metri, con pulizia dell'alveo e del fondo del cavo che, giungendo sino all'impianto di Bocca d'Enza, pone in sicurezza 4000 ettari di terre.

Infine la ripresa di una frana lunga 50 metri verificatasi sullo Spelta, canale prettamente irriguo su un territorio di 2300 ettari compreso tra i Comuni di Traversetolo e Montechiarugolo: l'intervento di ripristino, avvenuto con posa di massi trachitici a difesa della S.P. 95, è stato effettuato dalla Provincia di Parma sotto la supervisione del Consorzio della Bonifica Parmense.

 

Venerdì, 19 Aprile 2019 05:37

Terminati i lavori sul Rio Borla a Gragnano

Piacenza, 18 aprile 2019 - Terminati i lavori di adeguamento della sezione idraulica del Rio Borla in comune di Gragnano Trebbiense.

A esprimere soddisfazione è Patrizia Calza, Sindaco di Gragnano: "Presentiamo oggi un intervento sollecitato dalla popolazione locale che oltre a rispondere a esigenze di adeguamento idraulico rappresenta un tassello importante dell'azione di riqualificazione urbana che l'amministrazione comunale ha portato avanti in ogni frazione del territorio. A nome della cittadinanza un grazie al Presidente e ai funzionari del Consorzio di Bonifica che si sono messi prontamente a disposizione".
Continua Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza: "Con questo intervento di canalizzazione abbiamo reso compatibile lo sgrondo delle acque alle nuove esigenze di sviluppo urbanistico".

L'intervento, segnalato dal Comune di Gragnano, e inserito nel programma triennale dei lavori pubblici consortili 2018-2020, è consistito nell'intubamento per circa 40 metri del tratto di canale Rio Borla a monte dell'abitato di Campremoldo Sotto in corrispondenza della piazza centrale.
Nello specifico l'opera progettata ha compreso: il tubaggio della sezione di canale con elementi scatolari, una soletta in calcestruzzo armato a protezione del Rio in prossimità della strada comunale e l'opera di sistemazione della vegetazione ripariale.

Il Progetto esecutivo, redatto internamente al Consorzio, è a firma dell'ingegner Chiara Celada con la collaborazione dell'ingegner Debora Siviero.
A seguire la realizzazione dei lavori il geometra Simone Razza, responsabile della zona operativa del Tidone.

Il Rio Borla è parte del sistema di canali promiscui (utili sia all'irrigazione che allo scolo delle acque) di Sinistra Trebbia e ha uno sviluppo complessivo di circa 11 chilometri; esso inizia dal manufatto partitore a Tuna di Gazzola, interseca i Rivi Bianco, Sforzesco e Nurone e prosegue in direzione nord fino al centro abitato di Campremoldo Sotto.
A presentare l'intervento: Patrizia Calza con Natalino Foletti e Cristian Rapetti (rispettivamente Sindaco, geometra e operaio del comune di Gragnano Trebbiense), Fausto Zermani con Attilio Sfolcini, Chiara Celada e Simone Razza (rispettivamente Presidente, amministratore, progettista e tecnico del Consorzio di Bonifica di Piacenza) e alcuni cittadini gragnanesi.

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Il Governo premia il progetto Consorzio di Bonifica da 7 milioni di euro

Parma – 11 Aprile 2019 - Il Piano straordinario degli Invasi licenziato dal Governo e declinato sui territori dall'Autorità Distrettuale del Fiume Po premia il progetto del Consorzio di Bonifica Parmense volto a realizzare un nuovo e tecnologicamente avanzato impianto di sollevamento delle acque dal Po in località Ongina.

L'attuale impianto idrovoro situato nel Comune parmense di Polesine Zibello sarà completamente rifatto a servizio di un comprensorio irriguo sempre più ampio che sarà essenziale per l'irrigazione di una superficie per lo più di colture di pregio particolarmente estesa di oltre 8.000 ettari.

Gli interventi progettati dai tecnici della Bonifica Parmense si rendono assolutamente necessari per alcune ragioni primarie: il continuo abbassamento del livello idrometrico del Fiume Po nell'ultimo decennio con conseguente calo delle portate visti i periodi sempre più siccitosi e la struttura dell'attuale impianto piuttosto datata che non consente un proporzionale e adeguato abbassamento delle pompe idrovore al livello dei flussi dell'acqua.

La scelta progettuale è quindi stata quella di realizzare un impianto di pre-sollevamento del tutto nuovo, in prossimità dell'esistente (dotato di due innovative elettropompe con portata paria 1.650 litri al secondo), con condotte di mandata collegate a quelle esistenti mediante collegamenti in acciaio; tra le novità tecniche più rilevanti dell'opera si evidenzia quella che consentirà di attingere ai livelli maggiori di prelievo dal Po rispetto a quelli attuali consentendo così una disponibilità di risorsa irrigua per il comparto agricolo anche in periodi fortemente critici.

" I lavori previsti – ha precisato il direttore generale Fabrizio Useri – comprenderanno diversi interventi provvisionali costituiti per l'insediamento del cantiere e realizzazione della viabilità provvisoria, scavi di sbancamento e asportazione della scogliera esistente. Successivamente realizzeremo le diaframmature in cemento armato , edificheremo il nuovo manufatto comprensivo delle due elettropompe di portata 1.650 l/s e di tutta l'impiantistica elettromeccanica necessaria al loro funzionamento, compreso un nuovo quadro elettrico".

Un'opera che ha avuto un iter molto accurato e che conferma gli efficienti livelli di capacità progettuale dell'ente di bonifica. "

Questo finanziamento – ha rimarcato il presidente della Bonifica Parmense Luigi Spinazzi – proietta l'estesa area servita nel futuro fornendo al contempo nuove garanzie grazie ad un impianto innovativo che riuscirà a far fronte alle esigenze di un territorio a fortissima vocazione agricola che ne ha assoluto bisogno. Per il Consorzio di Bonifica Parmense che rappresento e per tutto lo staff è un grande risultato".

Verso il Contratto di fiume Parma - Baganza | MERCOLEDÌ 3 APRILE, ore 18:00 a FELINO (PR

Si invitano i cittadini, le associazioni, gli enti pubblici e privati dei comuni di Berceto, Calestano, Collecchio, Felino, Parma, Sala Baganza e Terenzo a partecipare all'incontro che si terra' presso la

SALA CIVICA "R. AMORETTI" (via Filippo Corridoni, 2 - Felino, PR)
MERCOLEDÌ 3 APRILE, ORE 18:00

L'incontro con il pubblico rappresenta una risorsa fondamentale per il processo del Contratto di Fiume, in grado di offrire una conoscenza capillare e puntuale del territorio. Le informazioni raccolte durante la fase di partecipazione pubblica andranno ad integrarsi e ad aggiungersi a quelle individuati nella prima fase di ascolto, creando un quadro dettagliato dello stato di fatto del bacino Parma-Baganza su cui individuare le opportunità progettuali e le modalità di intervento attraverso il Contratto di Fiume.

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Pubblicato in Dove andiamo? Parma

La Bonifica Parmense prosegue nel proprio programma di restauro conservativo delle strutture consortili finalizzato al miglioramento delle funzioni e delle tecnologie

Busseto (PR) – Il Consorzio della Bonifica Parmense ha completato un'opera di rilevante riqualificazione dell'impianto del Corsetto, nel Comune di Busseto, riuscendo a migliorarne in un sol colpo funzione specifica e innovazione tecnologica dei mezzi impiegati.

L'intervento sull'impianto idrovoro – che serve anche la zona del Comune di Polesine Zibello, ha consentito al contempo di riportare il manufatto al colore originale della stessa struttura e di ottimizzare ed incrementare il potenziale tecnologico a beneficio della gestione delle acque in uno snodo in cui i canali di bonifica Ardella, Rodella e Valle si riversano nel Fiume Po.

L'impianto è al servizio di un territorio di 700 ettari e al suo interno sono installate due pompe idrovore della portata di 1500 litri/secondo l'una, per una potenza totale di 3000 litri/secondo.

Piacenza, 24 gennaio 2019 -  Si è riunito stamattina, presso la sede del Consorzio di Bonifica di Piacenza, il Nucleo Tecnico Politico per la Montagna - all'uopo istituito - per valutare il programma di interventi sul dissesto idrogeologico con le risorse derivanti dalla contribuenza montana, così come stabilito dall'art. 3 della Legge Regionale n. 7 del 6 luglio 2012.

All'incontro di stamane, per valutare il piano degli interventi per il 2019, e rappresentare l'intero comprensorio montano, sono stati invitati i Presidenti di Unione Comuni Montani Alta Val d'Arda, Unione Montana Alta Val Nure, Unione Montana Valli Trebbia e Luretta, Unione Montana Val Nure e Val Chero e i sindaci dei comuni di Alta Val Tidone, Pianello Val Tidone, Ziano Piacentino, Borgonovo Val Tidone, Agazzano, Gazzola, Rivergaro e Alseno; sindaci, questi ultimi, invitati in quanto il territorio da loro amministrato non è compreso nelle unioni dei comuni sopracitati ma ricade nel comprensorio montano.
Erano presenti il Sindaco di Bettola Paolo Negri (Presidente Unione Montana Alta Val Nure), il Vicesindaco di Gropparello Graziano Stomboli (Unione Val Nure e Val Chero), l'Assessore Andrea Aradelli con il tecnico Luigi Maserati di Alta Val Tidone, l'Assessore di Rivergaro Pietro Martini, il Sindaco di Coli Luigi Bertuzzi e il Sindaco di Morfasso Paolo Calestani in qualità di consiglieri del Consorzio di Bonifica di Piacenza.

A fare il punto della situazione, per il Consorzio, Angela Zerga (Direttore Generale), Filippo Volpe (Direttore dell'Area Tecnica) e i tre geometri del Consorzio Gianluca Fulgoni, Edorado Rattotti e Alex Bertonazzi.
Dopo l'ultimo incontro del Nucleo del 4 dicembre era stato chiesto agli amministratori del territorio di montagna di inoltrare al Consorzio le proposte di intervento relative alla lotta al dissesto idrogeologico.
Da inizio dicembre ad oggi, i tecnici del Consorzio, una volta raccolte le segnalazioni, hanno provveduto a fare decine di sopralluoghi (con i sindaci o i tecnici dei comuni), documentarli con materiale fotografico, compilare le schede con la descrizione dei lavori da eseguire, fare una stima dei costi degli interventi e compilare un elenco degli stessi ordinato per priorità (stabilita secondo tre criteri: alta, media e bassa).
Sono state così compilate una quarantina di schede, illustrate dal Consorzio nell'incontro di stamattina.
La tipologia di interventi comprende: drenaggi, briglie, sistemazione di versanti, difese spondali e regimazione, pulizia e risagomatura di fossi.
Dopo la discussione di tutti gli interventi segnalati e valutati, i tecnici hanno proposto l'elenco degli interventi da realizzare con i fondi disponibili nel 2019, quelli da realizzare con eventuali economie derivanti dagli affidamenti e, infine, quelli attualmente non programmabili.

L'elenco, così ordinato, verrà, come da iter previsto, trasmesso entro il 31 gennaio alle Unioni dei comuni e all'Agenzia Regionale di Protezione Civile.
La possibilità di spesa, derivante dalla contribuzione per la bonifica montana per il 2019, da parte del Consorzio, è di 370.000 euro.
La realizzazione dei lavori è prevista nel corso del 2019 e al più tardi nel primo semestre del 2020.

In aggiunta a quanto emerso dal tavolo odierno, sempre per la montagna, prosegue anche il lavoro dei tecnici del Consorzio finalizzato alla presentazione di interventi volti alla prevenzione di danni da fenomeni franosi rispondenti al bando PSR 2014/2020 misura n. 5.1.01 (linea di finanziamento regionale indirizzata a investimenti in azione di prevenzione volte a ridurre le conseguenze delle calamità naturali e avversità climatiche – prevenzione danni da fenomeni franosi al potenziale produttivo agricolo).

Soddisfazione, da parte degli intervenuti, sulla metodologia applicata, organica e con visione d'insieme, in grado di poter monitorare complessivamente il territorio e poterne programmare gli interventi in base alle priorità.

Pubblicato in Ambiente Piacenza
Mercoledì, 23 Gennaio 2019 10:24

Fabbisogni idrici nell'area dell'Enza.

A seguito delle Convenzione stipulata con la Regione Emilia Romagna sulla base degli esiti del Tavolo Tecnico il 31 Gennaio 2019 alle ore 9,30, in via ufficiale, si terrà la presentazione della tabella di marcia delle attività progettuali per individuare le soluzioni possibili e praticabili in grado di soddisfare i fabbisogni idrici nell'area dell' Enza.

Il programma operativo ufficiale dei lavori di pianificazione - che saranno successivamente inviati alla Regione stessa - saranno svolti dall'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po-Ministero dell'Ambiente che illustrerà - per bocca del suo Segretario Generale Meuccio Berselli - il set di azioni ritenute di maggiore efficacia e sostenibilità sotto il profilo tecnico/economico/ambientale.

GIOVEDI' 31 GENNAIO 2019 - Ore 9,30 Vetto d'Enza (RE) -
Sala Pubblica Polivalente - Viale Italia, 2

 

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