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 Di Chiara Marando – Sabato 05 Aprile 2014

Stimolante, godereccio, capace di stuzzicare i sensi e la mente. Il legame tra eros e cibo si perde nella notte dei tempi, il suo potere afrodisiaco è noto e venerato sin dall'antichità quando determinati alimenti erano visti come potenti antidoti per favorire la fertilità e la libido. Crostacei, ostriche, spezie, cioccolata, vino, frutta come fragole e fichi, oppure verdura apparentemente insignificante come il sedano, pare possiedano una segreta forza lussuriosa. Una connessione, quella tra tavola e talamo, che ha continuato a prosperare nel corso dei secoli e che, anche oggi, mantiene un alone di intrigante mistero.

Ma qual è il confine tra realtà ed immaginazione?

Argomento certamente complesso ma affrontato con la giusta leggerezza e creatività tra le pagine del libroSessanta sfumature di gola” di Michele Cogni ( Damster Edizioniwww.damster.it). Non un semplice elenco di cibi dal potere più o meno eccitante, ma un racconto che parte dai greci per arrivare fino a noi, con spiegazioni, aneddoti, etimologie, il tutto condito da ricette che prendono spunto da questi “miracolosi” ingredienti. Già, perché il loro vero segreto è quello di saper stimolare tutti i sensi contemporaneamente: la Vista deve essere stupita, l'Udito va coccolato con un'atmosfera ovattata ed intima, il Gusto trova la sua soddisfazione nell'assaporare le pietanze, l'Olfatto viene conquistato dal profumo dei piatti, e per quanto riguarda il Tatto, non dimentichiamoci che usare le mani per mangiare risulta estremamente erotico.

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Ad ogni capitolo corrisponde un alimento con altrettante proposte culinarie. Ci sono i Crostacei, deliziosi ed invitanti soprattutto se utilizzati in preparazioni come Aragosta alla Catalana, Linguine di Granchio oppure Paccheri ai Gamberi Rossi. Lo Champagne, poi, è ideale per una serata romantica e come tocco in più in un Risotto con gli Scampi o per Budino allo Champagne in salsa di frutti di bosco. Il Sedano, pianta ricca di aromi, è perfetto per cucinare un Potage alla Pompadour ed accompagnare le Seppie per un secondo appetitoso. E cosa dire dell'immancabile Peperoncino? Spezia energizzante che regala sapore ai Totani Ripieni e ad una raffinata Tartarre di Pescatrice. Questi però sono solo alcuni esempi delle idee curiose che troverete all'interno del libro, tutte da sperimentare a casa per rendere una cena piacevolmente “hot”.

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Se la magia di questi cibi sia reale chimica oppure semplice immaginazione non è dato sapere con certezza, si può dire invece che a rendere speciale una serata contribuisca l'insieme di emozioni che stimolano i nostri sensi accendendo il desiderio. Lo scrittore Michele Cogni è stato capace di descrivere questo processo in maniera molto convincete, ed io posso dire che anche in questo caso vale il detto “tentar non nuoce”...anzi.

Per info:

www.damster.it

 

Pubblicato in Cultura Emilia

 

Di Chiara Marando – Parma 29 Marzo 2014

Spesso bastano pochi chilometri per spostarsi dalla città e raggiungere delle oasi naturali in cui trascorrere una piacevole giornata lontano dal caos e dallo stress di tutti i giorni. Uno schiocco di dita e ci si ritrova catapultati in un universo fatto di natura, aria pulita, silenzio ed animali che vivono liberamente il loro ambiente.

A meno di un’ora da Parma, raggiungendo il paese di Scurano, nel Comune di Neviano degli Arduini, è situato l'incantevole Parco Provinciale del Monte Fuso, un’area montagnosa-collinare fatta di boschi, prati, itinerari e spazi attrezzati dove sostare con il camper e rilassarsi magari con un tranquillo pic-nic, il tutto avvolti in una dimensione come sospesa, per godere appieno del potere distensivo del paesaggio. Come per magia potrete ritrovarvi ad ammirare cervi, daini e mufloni che si riposano al sole o brucano l'erba, protetti da recinti faunistici appositamente studiati per preservare la loro integrità e quella dell'habitat naturale in cui prosperano.

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Qui si può decidere di organizzare un’escursione seguendo la ricca rete di percorsi che si snodano lungo la montagna, andare in bicicletta lungo le piste ciclabili e praticare il tiro con l’arco, perché il Parco è dotato di tutto il necessario per potersi divertire, sia per i più esperti che per i principianti che vogliono testare la loro mira per la prima volta. Inoltre, la location è perfetta per essere visitata a cavallo ed intraprendere attività di Orienteering, ovvero lo “sport dei boschi e dei parchi”, dove il campo sportivo è la natura stessa, con le sue difficoltà ed i suoi tracciati da scoprire. Fare tanto movimento e stare all’aria aperta stimola l’appetito quindi, quando la vostra pancia reclamerà attenzioni, dirigetevi senza timore verso il ristorante del Parco, una costruzione dal sapore rustico e dall’atmosfera accogliente dove potrete gustare le specialità della zona con un occhio attento alla cucina tipica dell’Appennino emiliano ed i suoi prodotti a “km zero”.

 

 

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Che si voglia fare una breve pausa o un pasto completo, le proposte del menù soddisfano ogni gusto: dai golosi crostini caldi, alle profumate bruschette fino agli ottimi salumi del territorio accompagnati dalla stuzzicante Torta Fritta. E ancora piatti della tradizione come i Cappelletti in brodo ed i Tortelli di erbetta con sugo ai funghi, oppure secondi di carne estremamente saporiti ed invitanti come i buonissimi Fusi di Pollo speziati serviti con patate al forno.

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Un menù che segue le stagioni senza rinunciare ai grandi classici che non possono mai mancare in tavola. Inutile dire che starà a voi preparavi ad essere delle “buone forchette”.

 

Per info:

www.montefuso.it

 

Bar-Ristorante Parco del Monte Fuso

Tel. 0521.840151

Cell. 347.5267602

 

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

A Pasqua la pelle fa una scorpacciata di cioccolato e mandorle, ma senza compromettere la linea, anzi! Alle Terme della Salvarola, si prepara un dolce weekend di relax sulle colline di Modena -

 

Modena, 22 marzo 2014 -

L’eterno dilemma di Pasqua: uovo o colomba? La buona notizia per i più golosi è che quest’anno le Terme della Salvarola, sulle colline di Modena, propongono sia il cioccolato sia le mandorle, ma senza rimpianti e soprattutto senza calorie. Sì, perché, i due dolci ingredienti non si mangiano, sono utilizzati nei trattamenti di benessere della proposta “Coccole alle mandorle e al cioccolato”. L’offerta comprende 1 pernottamento con prima colazione a buffet, 2 giornate di benessere da concedersi alla Spa Termale Balnea - dotata di 5 tra vasche e piscine di acqua termale a diverse temperature con idromassaggi e giochi d’acqua, camminamenti vascolari, sauna, bagno di vapore con aromi, luci colorate, zona relax, utilizzo della grande palestra cardiofitness e assistenza medica – e 1 massaggio alle mandorle e al cacao. Durante il trattamento si viene cosparsi con la mousse di cioccolato arricchita con olio alle mandorle, che idrata la pelle in profondità e la rende setosa, e si viene accarezzati con manualità dolci per un effetto decontratturante e rilassante (40 minuti). Dopo il trattamento segue la doccia. Il prezzo per persona è di 142 euro in camera doppia Classic con kit di cortesia (campioncini delle linee cosmetiche Terme Salvarola e ciabattine in regalo, accappatoi in uso).

Per farsi una sorpresa in più, si può provare un avvolgimento al miele, che svolge un effetto nutriente, al prezzo speciale di 49 euro (invece di 59).

 

Per informazioni: Terme della Salvarola 

Località Salvarola Terme, sulle colline di Modena

Tel. 0536.871788 

E-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.       

Sito web: www.termesalvarola.it/balnea

 

(Fonte: Ufficio stampa Ella Studio di Carla Soffritti & C.)

 

Venerdì, 01 Gennaio 2016 15:27

Goji “Bacche di lunga vita”

Conoscete le proprietà benefiche delle Bacche di Goji? Piccole perle rosse ricche di sostanze importantissime per l'equilibrio e l'armonia del nostro organismo. Ecco quali effetti positivi possono garantire, come utilizzarle e sfruttarne tutte le eccezionali proprietà.

Di Chiara Marando –

Venerdì 1 Gennaio 2016 -

La stagione invernale sta mettendo a dura prova le nostre difese immunitarie e spesso ci facciamo cogliere da stanchezza e torpore. In questi casi i consigli e le soluzioni si sprecano, ciclicamente le mode del momento propongono “mitologici” elisir di benessere e bellezza non sempre portatori di grandi risultati, così diventa sempre più complesso trovare un equilibrio corretto da cui farci ispirare.

E se invece di tentare miracolose soluzioni ci limitassimo a provare quei preziosi rimedi che la natura ci mette a disposizione?

Ormai è da qualche tempo che anche da noi si sente parlare delle Bacche di Goji, ma non tutti sanno esattamente di cosa si tratti. Bene, sappiate che queste bacche rosse sono dei piccoli scrigni di sostanze importantissime per il benessere del nostro organismo.

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Ma andiamo con ordine. Il Goji è una pianta che ha origine negli altopiani asiatici di Cina, Tibet e Mongolia e tra le varietà esistenti la più ricercata è quella “Xing Dal” che, crescendo in terreni incontaminati e coltivati con metodi ancora artigianali, riesce a mantenere intatte le proprietà nutritive dei suoi frutti. Ricche di vitamine, minerali e amminoacidi, sono una fonte di proteine, lipidi (compresi gli ormai noti Omega 3 e 6), carboidrati, zuccheri, calcio, rame, sodio, fosforo, ferro, potassio, magnesio, e luteina.

Quali benefici possono portare al nostro organismo?

Gli Omega 3 e 6 sono ottimi per regolare la pressione sanguigna, il colesterolo ed i trigliceridi. Ferro, fosforo e rame aiutano il corretto funzionamento del metabolismo, mentre il calcio, come ci è stato detto fin da bambini, è importante per le ossa e per i denti. Tutti gli sportivi sanno bene che per aiutare lo sviluppo dei loro muscoli ed aumentare la resistenza devono fare scorta di potassio e magnesio.

Inutile dire che le vitamine proteggono dai radicali liberi ed hanno proprietà antiossidanti, infine non dimentichiamoci della luteina, essenziale per gli occhi.

Tutto questo concentrato in semplici bacche dal gusto dolce che si possono consumare quotidianamente, quasi fossero uno snack: si trovano essiccate ed hanno l'aspetto simile a quello dell'uva sultanina, sono gustose sia mangiate sole che unite a yogurt, gelato, insalate o come tocco in più in cucina per preparazioni sfiziose.

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Come sempre, anche in questo caso non bisogna abusarne, quindi evitate di superare la quantità giornaliera consigliata che si aggira intorno ai 30 grammi (per gli adulti).Anche se totalmente naturali sono comunquecontroindicateper persone che soffrono di determinate patologie, per saperne di più cliccate qui

Sono difficili da reperire?

Tutt'altro, ormai trovarle in commercio è molto semplice, basta andare in erboristeria o in negozi specializzati in prodotti naturali rigorosamente, biologici così da essere certi della provenienza e della salubrità.

 

Per info:

www.bacchegoji.net

 

Lunedì, 03 Marzo 2014 10:51

Il "Simposio delle donne" alle Fiere di Parma

L'8 e il 9 marzo presso le Fiere di Parma, un weekend fatto di sorellanza, di consapevolezza, di conoscenza e di divertimento creato da Donne, con le Donne e per le Donne...

Parma, 3 marzo 2014 -

Conferenze e workshop di approfondimento con 21 relatrici, autrici ed esperte che ci condurranno in un viaggio dentro noi stesse alla riscoperta della femminilità!
Due ricche giornate all'insegna del benessere, dello star bene e della crescita personale, che si svolgeranno nei locali delle Fiere di Parma, entrata EST auditorium Pietro Barilla. Il biglietto di partecipazione al Simposio delle Donne pagato in anticipo è valido anche per l'ingresso al Mercante in Fiera che si terrà nelle stesse giornate presso i padiglioni delle Fiere di Parma (nella stessa struttura del Simposio, ma con un'entrata a se stante).

Un'occasione per vivere la festa della donna nel pieno spirito dell'amorevole sorellanza che ci collega alle donne di ogni tempo e luogo.

Il Simposio approda a Parma alla sua terza edizione (una a Salsomaggiore terme e l'altra a Jesolo nel 2013) portando grandi conoscenze e immensa consapevolezza!

Sul sito il programma dettagliato delle due giornate, compreso lo spettacolo di musical e burlesque, www.simposiodelledonne.com

Il 10% delle offerte raccolte durante l'evento verrà devoluto all'associazione Pangea Onlus (che si prende cura di donne disagiate e in difficoltà in Italia, India e Afganistan: www.pangeaonlus.org).

 

(Fonte: ufficio stampa N.A.M.E. - New Awareness Meetings and Events)

 

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

 

Il Collegio italiano di osteopatia http://www.scuolaosteopatia.it nasce dall’idea di due osteopati di parma, che nel 1994 fondano, con il supporto di alcuni Docenti della Facolta’ di Medicina e Chirurgia dell’Universita’ degli Studi di Parma, la Scuola di osteopatia. Sede storica dell’attivita’ didattica e’ Bologna, dove si svolge il corso Part Time che costituisce la grande esperienza professionale sviluppatasi attraverso quasi un ventennio.

Dal 2011, a Parma, e’ attivo anche il corso con formula Full Time, che rappresenta l’ampliamento dell’offerta formativa, proiettata verso una sempre maggiore affermazione della professione osteopatica in italia.

Con la collaborazione di Franco Guolo, Direttore Didattico dal 2003, e di un team di Docenti altamente qualificati, C.I.O. si impegna a mantenere ed implementare l’altissimo standard qualitativo nella formazione in Osteopatia, senza mai tralasciare l’importanza del valore umano che da sempre lo contraddistingue. L’obiettivo dei corsi è quello di formare Osteopati professionisti che possano inserirsi con competenza e sicurezza nel mondo del lavoro. Lo Studente del corso di osteopatia deve quindi affinare la sensibilità palpatoria, attraverso il perfezionamento dell’abilità manuale ma anche acquisire approfondite conoscenze e competenze in ambito biomedico, biomeccanico, biochimico e fisiologico.

E’ inoltre  necessaria l’acquisizione di nozioni di fisiopatologia, clinica medica, radiologia e farmacologia.

Il percorso formativo è volto a fornire allo Studente solide basi scientifiche e preparazione metodologico-culturale e tecnica di alto livello.

Elemento fondamentale per l’efficacia della didattica è l’insegnamento affidato a Docenti esperti e selezionati. I corsi delle materie scientifiche e biomediche sono tenuti da Docenti universitari, medici specialisti e altri professionisti.

Le materie osteopatiche vengono insegnate da Osteopati membri del Registro degli Osteopati d’Italia (R.O.I.). Il percorso formativo in Osteopatia può essere strutturato con formula Full Time o Part Time, a seconda del titolo di studio richiesto per l’ammissione. In entrambi i casi, al completamento degli studi, si consegue il Diploma di Osteopatia (D.O.) riconosciuto dal R.O.I. (Registro degli Osteopati d’Italia).

Le classi sono composte da un numero limitato di partecipanti, che permette di monitorare e supportare individualmente gli allievi nel loro percorso di studi. Al primo anno di corso, il numero massimo di Studenti ammessi è di 30 per il Corso Full Time e di 50 per il Corso Part Time. Gli Studenti hanno a disposizione numerosi strumenti che facilitano l’apprendimento e lo studio individuale. Ciascuna aula è dotata di videoproiettore e di un lettino per la pratica ogni due allievi. Per le lezioni sono disponibili modelli anatomici di dimensioni reali dello scheletro e dei visceri. È presente una biblioteca, che comprende importanti pubblicazioni in ambito scientifico e osteopatico, che possono essere consultate in loco o prese in prestito.

Presso la sede di Parma è disponibile anche la connessione wi-fi free alla rete internet. Altro strumento fondamentale è la Web Library, spazio on-line riservato agli iscritti al corso, dove viene messo a disposizione il materiale didattico rilasciato dai Docenti e dove sono reperibili tutte le comunicazioni relative allo svolgimento dell’anno formativo, che garantiscono un completo e comodo accesso alle informazioni.

Qui tutte le informazioni per il corso osteopatia part time

Qui tutte le informazioni per il corso osteopatia full time

Per maggiori informazioni:

CIO s.r.l. Collegio Italiano di Osteopatia

Sede Legale: Via Borsari, 18/a - 43126 Parma

Tel + 39 0521 771190 - Fax + 39 0521 799446 –

Mobile + 39 340 0614437

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Lunedì, 17 Febbraio 2014 11:29

Simposio delle Donne: 8/9 Marzo 2014

 

Auditorium Pietro Barilla presso Fiere di Parma

 

Parma 17 Febbraio 2014 -- --



SIMPOSIO DELLE DONNE

Conferenze e workshop di approfondimento con 21 relatrici ed esperte che ti condurranno in un viaggio dentro te stessa alla riscoperta della femminilità!
Due ricche giornate all'insegna del benessere, dello star bene e della crescita personale. 

Un'occasione per vivere la festa della donna nel pieno spirito dell'amorevole sorellanza che ci collega alle donne di ogni tempo e luogo. 

Il 10% delle offerte raccolte durante l'evento verrà devoluto all'associazione Pangea Onlus (che si prende cura di donne disagiate e in difficoltà in Italia, India e Afganistan: www.pangeaonlus.org

Le relatrici sono disponibili durante l'evento per interviste, video, commenti con media e stampa.

L'organizzazione è disponibile già da ora e durante l'evento per interviste, video, informazioni, approfondimenti.

Per informazioni: 
SERENA SIRINI
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
Tel. 3889485788 - 3489813605

Locandina Simposio gde1

Giovedì, 16 Gennaio 2014 12:36

Parma, Circuito provinciale Trail Running 2014

Nove gare podistiche in ambiente dalla Pedemontana all'Appennino: 
l'inaugurazione domenica a Sala Baganza con il "Winter trail Golf Club La Rocca" -

Parma, 16 gennaio 2014

Correre immersi nella natura, tra paesaggi suggestivi e territori poco frequentati, scoprendo tradizioni e tipicità enogastronomiche. È questo l'obiettivo del Circuito provinciale Trail Running 2014, il calendario di gare podistiche di resistenza in ambiente, lungo percorsi alternativi di collina e montagna. Nove gare che da gennaio a settembre animeranno la nostra provincia, con appuntamenti in altrettanti luoghi del territorio.
Si parte domenica 19 gennaio a Sala Baganza con il tradizionale "Winter trail Golf Club La Rocca", per poi proseguire a Borgotaro, Scurano, Pellegrino Parmense, Ranzano, fino alla tappa fuori provincia di 125 km di Pontremoli-Bobbio, e concludere il calendario il 28 settembre a San Michele Tiorre con il "Trail del salame", come anticipato nella conferenza stampa di presentazione della manifestazione.
«Il calendario provinciale del Trail running nasce non solo come opportunità sportiva, ma anche come strumento di promozione territoriale e di diffusione di corretti stili di vita – ha spiegato Rocco Ghidini, responsabile area Atletica Uisp Parma -, senza dimenticare l'aspetto della sicurezza, caratteristica fondamentale nella definizione di ogni singolo percorso».
A molti trail sono inoltre abbinate camminate non competitive ed escursioni, adatte anche a un pubblico non abituato a gare sportive e percorsi pensati appositamente per i più piccoli, come i Baby trail. È il caso della "Strafuso Trail running" di Scurano, del "Trail Running Pan e Formai Alta Val Stirone" di Pellegrino, del "Trail della Valle dei Cavalieri" di Ranzano, del "Summer Trail del Prosciutto" di Sala Baganza e del "Trail del Salame" di San Michele Tiorre che prevedono, oltre alla gara podistica, itinerari alternativi di pochi chilometri per offrire a tutti la possibilità di partecipare alla manifestazione sportiva.
«Parma è una delle poche province in Italia che vanta una forte vocazione al trail – ha aggiunto Fabrizio Foglia dell'Atletica Casone Noceto e rappresentate delle società sportive organizzatrici dell'evento -. Con questa manifestazione vogliamo infatti promuovere lo sport in natura, cercando di attrarre atleti provenienti anche da altri territori». Solo lo scorso anno il circuito provinciale del Trail running ha coinvolto oltre 1800 podisti che hanno corso dalla collina all'Appennino, grazie a una serie di prove spettacolari a diretto contatto con la natura.
Il circuito provinciale Trail Running Parma 2014 presenta inoltre due importanti novità. Da quest'anno potranno partecipare tutti gli atleti maggiorenni con certificato medico agonistico per l'atletica leggera in corso di validità, senza l' obbligo di tesseramento ad enti, federazioni o società sportive. Inoltre, molte delle gare in programma rientrano anche nel "Primo calendario Trail Emilia Uisp", un campionato interprovinciale con classifica dedicata ai soli tesserati Uisp.
Per entrare nella classifica finale del nuovo circuito provinciale occorre terminare almeno 6 gare delle 9 in cartellone. Al completamento del calendario sarà stilata la classifica generale, tenendo in considerazione i punteggi dei migliori 7 trail e riconoscendo un bonus di 40 punti per ogni gara aggiuntiva conclusa.
«Siamo felici di fare parte, come sponsor tecnico, di questo importante evento sportivo – ha concluso Stefano Roncarati dell'Erreà – continuando la collaborazione da tempo avviata con Uisp e con altre società organizzatrici della manifestazione».

Il Calendario provinciale Trail running 2014 è organizzato dalle società sportive: Asd 3T Valtaro, G.E.S. Gruppo Escursionistico Salese, Asd Lupi d'Appennino, Asd Appennino Freemind, Pro Loco di Pellegrino Parmense, Circolo Anspi di Ranzano, Asd Uassaganà, Circolo Sociale San Michele Tiorre con la collaborazione di Uisp Parma, il patrocinio di Provincia di Parma e il contributo di Erreà Sport.

In allegato la locandina scaricabile

Tutte le informazioni relative al circuito, il regolamento e la classifica sono disponibili sul sito www.uisp.it/parma

(Fonte: Ufficio stampa Uisp Parma)

 

 

 

E’ stato emesso dalla Regione Emilia-Romagna l’ultimo mandato di pagamento per gli allevatori interessati dagli abbattimenti per l’influenza aviaria.

 

Bologna, dicembre 2013

L’importo totale degli indennizzi pagati agli allevatori supera i 9 milioni (9.483.010 euro, per l’esattezza). Tutti i pagamenti non hanno superato i 90 giorni dalla conclusione delle operazioni di abbattimento e distruzione degli animali contagiati.  

E’ stato indennizzato il valore degli animali, delle uova e dei mangimi distrutti sia negli allevamenti sede di focolaio, sia in quelli dove c’era un sospetto di infezione, sia in quelli svuotati per evitare la diffusione del virus.  

Dalla vigilia di ferragosto al 21 settembre scorso sono stati interessati, in momenti temporali diversi, ben 18 allevamenti di galline ovaiole e tacchini di dimensioni differenti, da poche unità a 600.000 capi.   

“Concludere le operazioni di pagamento in tempi così brevi – hanno dichiarato l’assessore alle Politiche per salute, Carlo Lusenti, e all’Agricoltura, Tiberio Rabboni – è stato possibile grazie all’impegno di tutto il sistema regionale: dalle Aziende sanitarie, dove sono state raccolte e valutate le richieste di indennizzo, ai sindaci dei Comuni interessati che hanno dovuto emettere gli atti di riconoscimento dei contributi pubblici, fino ai tecnici dei due assessorati”. 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 12 Gennaio 2014 09:10

Intolleranza al lattosio, non solo “latte”

 

 

"Non solo latte" o meglio il latte presente anche in alimenti insospettabili come certi farmaci. 

 

di LGC -- 

 

 Parma, 07 gennaio 2014 - L’intolleranza al lattosio è un disturbi dell’alimentazione, peraltro neanche troppo diffuso in Italia, dovuto alla parziale o totale incapacità di “digerire” (idrolisi)  dello  zucchero, lattosio appunto, in galattosio e glucosio che sono le due forme assorbibili dall’organismo umano. 

 

L’enzima capace di scindere lo zucchero specifico è il lattasi e non viene prodotto direttamente dall’organismo bensì dalla flora microbica che si annida nell’intestino crasso. 

Tutte le cause, grandi o piccole, che determinano stress nell’intestino determinano una alterazione della flora che può portare a intolleranza temporanea da lattosio.

Ma nei soggetti nei quali l’intolleranza fosse conclamata, allora anche le più piccole dosi di lattosio presente negli alimenti può determinare disturbi come meteorismo, flatulenza, diarrea e dimagrimento.

Quindi è opportuno controllare le etichette di tutti gli alimenti e non solo, anche medicinali, per accertarsi della assenza del lattosio.

Infatti alcuni medicinali utilizzano il latte sia allo scopo di favorire il gusto sia per accelerare l’assorbimento del principio attivo. 

Nel caffè solubile e in altri alimenti preparati come purè di patate, viene utilizzato per rendere maggiormente gradevole il prodotto e per rendere la soluzione meglio pronta all’uso senza i cosiddetti grumi.

Ma il lattosio si può trovare anche in prodotti ancor più insospettabili: alcol e margarina.

Nella prima categoria, il lattosio, può rientrare in quei prodotti alcolici cremosi e nell’etichetta si potrà leggere “panna o latte” mentre addirittura nella margarina, nota per essere un surrogato del burro e per di più di origine vegetale, può rientrare il lattosio per “assomigliare” ancor più al gusto di “burro”. Su quest’ultimo prodotto molto ci sarebbe da dire sulla digeribilità e quindi sulle sua azioni nutrizionali che magari riserveremo a altro e  specifico articolo.

In conclusione, per difendersi da queste piccole o grandi insidie, è sempre meglio leggere attentamente tutte le etichette. Si possono fare delle interessanti scoperte. Non è tutto oro ciò che luccica.