Dopo la ristrutturazione dei locali interni che ospiteranno il Day hospital oncologico si procede al recupero della facciata,
con risorse reperite nell'ultimo bilancio di esercizio.
Si sono conclusi i lavori di ristrutturazione interna del Day hospital oncologico, al piano rialzato del Padiglione Cattani, con spazi riqualificati che offriranno ai pazienti e ai professionisti locali adeguati alla qualità del servizio e al carico di lavoro che devono assolvere. L'intervento, pari a 1.300.000 euro interamente sostenuto dall'Azienda Ospedaliero-Universitaria, ha consentito di realizzare 13 ambulatori medici; 7 ambulatori di somministrazione e 2 camere di degenza di day hospital. Al fine di migliorare l'accoglienza di pazienti e famigliari, all'esterno della struttura sono stati realizzati nuovi parcheggi, che andranno ad aumentare quelli esistenti, e saranno riservati esclusivamente ai pazienti in cura nel Centro oncologico.
Grazie alla gestione dei fondo sulle manutenzioni cicliche l'Azienda Ospedaliera ha reperito le risorse per poter iniziare anche la ristrutturazione della storica facciata del Padiglione Cattani. I lavori sono iniziati in questi giorni e si inseriscono in un progetto di recupero dei padiglioni storici come già avvenuto per la facciata del Padiglione maternità. Questo intervento consentirà di consegnare a personale e pazienti locali adeguati alle funzioni di cura e recuperare la facciata di un padiglione che, da tempo, richiedeva una manutenzione adeguata.
"Proprio in questi giorni – spiega Massimo Fabi direttore generale dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma – i nostri servizi insieme al personale dell'Oncologia stanno organizzando tempi e modalità dei trasferimenti, garantendo, come sempre facciamo, la continuità assistenziale dei nostri pazienti".
Il Day hospital oncologico al Cattani rappresenta un primo passo in vista della successiva costruzione del Polo oncologico integrato che riunirà in un'unica struttura, nuova e funzionale, in viale Volturno, tutti i reparti di area oncologica, tra cui la Radioterapia sulla quale - conclude Fabi – "abbiamo importanti investimenti in corso di realizzazione, tra cui la gara per l'acquisizione di un acceleratore lineare di ultima generazione grazie al finanziamento della Regione di oltre 2.000.000 di euro".
Fonte: Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma
L'Ospedale di Parma è centro di riferimento per l'applicazione di innovative tecniche di chirurgia mininvasiva: se ne parla in un convegno il 19 aprile.
Dalle nuove sale operatorie dell'Ospedale, dotate dei più alti standard tecnologici per la gestione delle immagini, un'equipe di chirurghi esperti eseguirà in diretta quattro interventi di chirurgia in ambito uro-oncologico. Grazie all'installazione delle telecamere dotate di un sistema sofisticato di videochirurgia, sarà possibile trasmettere le immagini dal comparto operatorio alla Sala congressi dell'Ospedale, dove i partecipanti potranno seguire via streaming ogni momento degli interventi, commentati da moderatori.
Protagoniste del video saranno le tecniche di laparoscopia che consentono di operare attraverso alcune piccole incisioni, decisamente meno invasive rispetto alla chirurgia tradizionale che comporta l'ampia apertura dell'addome. Si tratta appunto di interventi di chirurgia mininvasiva, di cui Parma è uno dei centri di riferimento: una pratica che permette la riduzione del dolore post operatorio, la rapida ripresa delle normali funzioni e delle proprie attività quotidiane, riducendo al minimo le complicanze dell'intervento.
Tutto questo al centro del congresso, giunto alla sua seconda edizione, dal titolo "Laparoscopy in Motion: Live Surgery", in programma giovedì 19 aprile dalle ore 8.30. L'iniziativa, aperta dal direttore generale Massimo Fabi, è organizzata dalla Struttura Complessa di Urologia dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, diretta da Umberto Vittorio Maestroni e vede la partecipazione di professionisti di chiara fama provenienti da diverse sedi.
Oltre all'esecuzione in diretta degli interventi, è previsto un momento di approfondimento scientifico con una tavola rotonda, moderata dalla giornalista Ilaria Notari, a cui parteciperanno alcuni tra i più illustri esponenti dell'urologia italiana, che si confronteranno sul ruolo del chirurgo tra tradizione e innovazione tecnologica, anche nell'ottica della formazione dei nuovi giovani urologi.
Ufficio Stampa Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma
Tante iniziative, l'impegno di tutta la provincia per l'obiettivo comune. Calamitiamo? Enrico Cheli e Orietta Berti: tante iniziative e testimonial a favore della Sala Operatoria del Futuro. I lavori termineranno in agosto. Il 21 dicembre Open Day all'Ospedale Civile.
Il 18 ottobre 2017 l'Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, insieme a Rock no War, ha lanciato la campagna di raccolta fondi Tutti insieme per la sala operatoria del futuro con l'obiettivo di realizzare all'Ospedale Civile di Baggiovara la Sala Ibrida della Provincia di Modena. Oggi, a sei mesi dal lancio della campagna, sono stati raccolti 620.000 euro, grazie a numerose iniziative e alla collaborazione di tutti. L'obiettivo della campagna è raggiungere il 1 milione di euro necessario ad acquistare l'angiografo digitale. Perché questo sogno diventi realtà, quindi, mancano ancora 380.000 euro. L'Azienda Ospedaliero - Universitaria ha disegnato la road map dei lavori edilizi e di impiantistica che cominceranno il 21 luglio per concludersi il 27 agosto 2018 e che verranno pagati dall'Azienda Ospedaliero – Universitaria per 1,2 milioni di euro.
Se tanto è stato fatto, la strada è ancora lunga: per questo motivo sono numerose le iniziative previste nei prossimi mesi per sostenere la campagna. Tra queste spiccano l'avvio di Calamitiamo? il supporto della grande distribuzione e l'impegno di molti testimonial che hanno deciso di sostenere la campagna. Tra loro, Maurizio Cheli e Orietta Berti, due storie diverse, unite dal progetto Sala Ibrida.
"Quando sei mesi fa abbiamo lanciato l'iniziativa non potevamo sapere quale sarebbe stata la adesione della comunità. – ha commentato Ivan Trenti, Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena – Oggi, dopo circa sei mesi, siamo qui per ringraziare tutti coloro che hanno lavorato sodo per questa campagna che ha davvero unito le anime migliori del nostro territorio: associazioni, professionisti, mondo industriale, cittadini. In tanti hanno raccolto il nostro invito con entusiasmo. Per questo è indispensabile fare insieme il punto della situazione e prendere un impegno pubblico per la realizzazione completa del progetto. Riteniamo importante ufficializzare oggi la "road map" dei lavori per dare a tutti quelli che si stanno impegnando e che si impegneranno la concretezza di quello che stiamo facendo."
I lavori di ristrutturazione necessari all'installazione della Sala Ibrida comporteranno la modifica di una zona del Blocco Operatorio principale dell'Ospedale Civile. I lavori entreranno nel vivo dal 21 luglio e per circa sei settimane l'attività chirurgica verrà effettuata presso le sale operatorie della Day-Surgery. Dopo il termine della prima fase di cantiere, il Blocco verrà riattivato, presumibilmente nei primi giorni di settembre; il resto dei lavori, che creeranno un minore disturbo all'attività chirurgica, verranno portati avanti fino al mese di dicembre. Il 21 dicembre ci sarà l'Open Day all'Ospedale di Baggiovara dove, finalmente, verrà mostrato l'angiografo, il frutto dell'impegno di tutti e, più in generale, la cittadinanza potrà visitare le strutture dell'ospedale. La nuova sala operatoria sarà un gioiello tecnologico all'avanguardia, un grande spazio che conterrà apparecchiature tra le quali un angiografo di grande potenza. In questo unico ambiente gli specialisti potranno effettuare una diagnosi immediata e contemporaneamente, senza spostare il paziente, agire per le fasi interventistiche e chirurgiche in modo rapido preciso e sicuro.
Sono tante le iniziative effettuate in questi mesi. Tra queste vanno ricordate la cena degli Auguri della Confimi Emilia Associazione delle Imprese Manifatturiere del territorio Emiliano, e la cena del 12 dicembre 2017 al Club La Meridiana a cura di ALMAD (Associazione per la Lotta alle Malattie dell'Apparato Digerente), condotta da Andrea Barbi. Di grande impatto è stata, dal 16 al 17 dicembre, la vendita migliaia di sacchetti di agrumi, grazie alla generosa offerta di Animo Calabria. Le arance sono state acquistate anche da molti dipendenti dell'Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena che hanno così voluto partecipare alla campagna di raccolta fondi. Il 21 dicembre, l'Ensemble Mandolinistico Estense, si è esibito in un concerto natalizio, nella hall dell'Ospedale Civile di Baggiovara. Sempre durante le feste natalizie e in occasione della Befana l'Associazione Magreta, Cultura e Solidarietà ha raccolto fondi per la Sala Ibrida tramite diverse iniziative tra cui la commedia teatrale della compagnia "Diritto e Rovescio" e la tombola della befana 2018. Il 23 gennaio 2018 è stata la volta della cena del Lions Club Wiligelmo, mentre il 26 gennaio c'è stata la cena organizzata da Borsari S.p.A Nonantola. Il 4 marzo il Circolo Paradisi di Vignola ha organizzato presso la propria sede un torneo di burraco in favore della Sala Ibrida. Il 20 marzo l'Auditorium Enzo Ferrari di Maranello ha ospitato una serata informativa, condotta dalla giornalista Federica Galli e dalla Strana Coppia, alla quale hanno partecipato 300 persone che hanno potuto conoscere la campagna di raccolta fondi. Il 22 di marzo è stata la volta della cena di gala organizzata dall'associazione Nord e Sud al ristorante La cartiera di Vignola. Domenica 8 aprile i Lions di Sassuolo, Vignola, Pavullo, Appennino EST, Formigine e Castelnuovo Rangone hanno organizzato, in occasione della Giornata Internazionale Lions, sei itinerari per conoscere meglio la storia di Modena e sostenere la Sala Ibrida.
"Sono stati mesi di grande attività – ha spiegato Maurizia Gherardi, Direttore del Servizio di Comunicazione – grazie alla passione dei singoli professionisti del comitato promotore e al supporto del mondo del volontariato e delle istituzioni. La campagna, però, non è conclusa. Anzi, si può dire che abbiamo conservato alcune importanti iniziative per il gran finale. La conferenza stampa di oggi è l'occasione per lanciare Calamitiamo? In questi giorni, sugli scaffali di diversi esercizi commerciali della nostra Provincia, cominciano ad apparire espositori di calamite che riproducono l'orchestra della Sala Ibrida. Si tratta di gadget pensati per tutti, per coloro che non hanno grandi possibilità ma vogliono mettere un piccolo mattoncino per la sala ibrida. Si tratta delle tipiche calamite da fissare, ad esempio, al frigorifero, per ricordo. Chi desidera avere questa calamita o regalarla a qualcuno può acquistarla e contribuire anche con questa iniziativa alla raccolta fondi per la sala operatoria del futuro." Le calamite sono state fornite dalla Margen SPA, dalla Carrozzeria Zanasi e da SICER e sono distribuite grazie alla collaborazione dell'Associazione Angela Serra, dell'Associazione ALMAD e dell'Associazione Regina Elena. Sono una quindicina a oggi gli esercizi in tutta la Provincia che hanno aderito all'iniziativa.
"Oltre alle calamite – conclude Maurizia Gherardi – abbiamo avuto la disponibilità di una serie di testimonial che hanno accettato di prestare il loro volto alla campagna. Oggi presentiamo i primi due testimonial, due personaggi diversi le cui storie sono state unite dalla campagna per la Sala Ibrida. Oggi conosciamo queste storie, vi posso anticipare che ne seguiranno altre". Maurizio Cheli, nato a Zocca, ha sentito parlare della campagna da un amico, paziente dell'Ospedale Civile e ha dato subito la sua disponibilità a promuovere la Sala Ibrida. Cheli, ingegnere aereospaziale e astronauta, ha visto nella tecnologia e nel lavoro di equipe della Sala Ibrida molte similitudini con una missione spaziale. Orietta Berti ha avuto un parente seguito all'Ospedale Civile di Baggiovara ed è stata questa sua esperienza personale a coinvolgere la cantante di Cavriago nel progetto.
Da maggio a giugno la grande distribuzione, in collaborazione con ROCK NO WAR, parteciperà alla campagna di raccolta fondi, devolvendo una parte dell'incasso su alcuni prodotti alimentari tipici del nostro territorio – lambrusco, grana – che saranno identificati dall'etichetta della campagna. "In meno di otto mesi abbiamo raggiunto 620.000 euro – ha commentato Giorgio Amadessi, Presidente di ROCK NO WAR – un risultato di grande importanza sia per la cifra raggiunta, sia per la modalità di raccolta che ha visto convivere le grandi donazioni sia il contributo di tante associazioni e cittadini. Ciascuno ha donato ciò che riusciva per il bene comune. Una bella avventura che sta unendo un'intera Provincia intorno alla propria sanità pubblica. Questi benefattori verranno ringraziati ufficialmente il 29 giugno nel corso della cena di gala che organizziamo in Accademia con la Banca Interprovinciale di Modena, dove saranno presenti alcuni donatori e i testimonial". I 620.000 euro raccolti sono frutto della generosità di cittadini e grandi gruppi industriali e finanziari della Provincia. "Ciascuno ha donato ciò che poteva in una bellissima gara di solidarietà". Ha concluso Amadessi.
"In questi mesi c'è stato un forte impegno collettivo a favore dell'obiettivo, e vanno ringraziati tutte e tutti coloro che hanno sostenuto la causa, mettendo a disposizione la propria professionalità o elargendo piccole e grandi donazioni. Un grazie va all'intero territorio modenese, sempre instancabile per altruismo e generosità – ha concluso Gian Carlo Muzzarelli, Presidente della CTSS e Sindaco di Modena – e a Rock No War per il suo costante supporto. Ora siamo vicini a raggiungere il milione di euro, e invito quindi chi può a contribuire per tagliare il traguardo. L'impegno per una sanità moderna, con personale qualificato e sempre le migliori tecnologie a disposizione, è fondamentale per la qualità della vita nel nostro territorio e serve il contributo di tutti".
Cos'è la Sala Ibrida
La Sala Ibrida è una Sala Operatoria ad alta tecnologia, dove sono presenti diverse apparecchiature radiologiche tra le quali un angiografo di grande potenza. È un ambiente chirurgico, quindi sterile, un unico ambiente dove si può effettuare una diagnosi immediata e, contemporaneamente, senza spostare il paziente, si possono eseguire le procedure chirurgiche. Questo consente di agire con più precisione e sicurezza per il paziente, perché l'intervento chirurgico può essere adattato all'evolversi del quadro clinico, controllando il risultato in tempo reale.
Grazie alle professionalità e alle nuove tecnologie è possibile intervenire con tecniche ancora più mini-invasive, cioè basate su piccole incisioni chirurgiche che comportano la riduzione delle complicanze e un netto miglioramento dei tempi di recupero del paziente. Una caratteristica che aiuta i chirurghi a intervenire su un'importante percentuale di malati, che altrimenti sarebbe esclusa dalla possibilità di un'operazione.
Il vantaggio della Sala ibrida è legato quindi all'urgenza, all'emergenza e alla traumatologia: il paziente arriva direttamente in sala operatoria non c'è perdita di tempo perché la diagnosi e la cura sono quasi contemporanee. La sala ibrida consente anche di svolgere una vasta gamma di interventi anche nelle patologie complesse di tipo vascolare, cardiologiche, neurochirurgiche, urologiche e gastroenterologiche.
La nostra orchestra: il comitato promotore
Il Comitato promotore è composto da: Marco Barozzi, Direttore Medicina d'Urgenza e Pronto Soccorso, Elisabetta Bertellini, Direttore Anestesia e Rianimazione, Giampaolo Bianchi, Direttore Urologia, Rita Luisa Conigliaro, Direttore Endoscopia Digestiva, Giacomo Pavesi, Direttore Neurochirurgia, Micaela Piccoli, Direttore Chirurgia Generale, d'Urgenza e Nuove Tecnologie, Roberto Silingardi, Direttore Chirurgia Vascolare, Stefano Tondi, Direttore Cardiologia, Pietro Torricelli, Direttore Dipartimento Diagnostica per Immagini.
La campagna di raccolta fondi per l'acquisto dell'angiografo
Chiunque voglia e possa contribuire alla raccolta fondi può effettuare il proprio versamento tramite bonifico bancario sul conto corrente "Rock NO WAR ONLUS – SALA IBRIDA" IBAN IT 62 O 03395 66780 CC0020011937 Banca Interprovinciale – filiale di Formigine (in causale indicare: EROGAZIONE LIBERALE + nome/cognome indirizzo e C.F.) oppure Tramite PayPal con destinatario Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (nel messaggio aggiuntivo indicare: EROGAZIONE LIBERALE + nome/cognome indirizzo e C.F.). Grazie a ROCK NO WAR che usufruisce dei vantaggi fiscali delle ONLUS, sarà possibile recuperare parzialmente quanto donato in base alla normativa vigente. Tutti i dettagli sono disponibili sul sito web www.salaibridamodena.it e sul sito di ROCK NO WAR.
Fonte: Ufficio Stampa AOU di Modena
Porte aperte all'Ospedale di Parma per colloqui informativi individuali gratuiti. Gli incontri con gli specialisti del Maggiore dedicati alle donne in occasione dell'Open week. Prenotazioni telefoniche da mercoledì 11 a venerdì 13 aprile dalle ore 9 alle 13.
L'Ospedale di Parma apre le porte alle donne: i professionisti saranno a disposizione per offrire colloqui informativi individuali gratuiti, nella settimana compresa tra il 16 e il 22 aprile. L'iniziativa è promossa dall'osservatorio nazionale Onda e riservata agli ospedali italiani premiati con i bollini rosa per l'attenzione rivolte alle patologie femminili. Con questa iniziativa l'Ospedale di Parma attraverso i propri medici vuole avvicinare la popolazione femminile alle principali patologie che la riguardano, informandola sui percorsi di diagnosi e cura più appropriati.
La settimana in rosa prevede appuntamenti in diverse aree di cura: endocrinologia, geriatria, dermatologia, oncologia, diabetologia, neurologia e medicina della riproduzione. Per partecipare ai colloqui individuali è necessario prenotarsi telefonicamente nelle giornate di mercoledì 11, giovedì 12 venerdì 13 aprile dalle ore 9.00 alle ore 13.00 al numero 0521.702568. I posti disponibili sono limitati.
Si parte lunedì 16 aprile con il primo degli incontri di diabetologia tenuti da Elisabetta Dall'Aglio presso gli ambulatori al primo piano della Clinica medica (pad. 26) dove si terranno anche gli incontri successivi sempre alla stessa ora (11.30) nei giorni del 16, 17, 19 e 20 aprile. Giovedì 19 aprile sarà invece possibile prenotare i colloqui con Alessandra Dei Cas, alle ore 9, e con Maria Grazia Magotti alle ore 14, sempre negli ambulatori al primo piano della Clinica medica.
Numerosi gli incontri per l'area geriatrica che si terranno al 1° piano del padiglione Barbieri, nel pomeriggio. Si inizia lunedì 16 con Maria Modugno all'ambulatorio di Geriatria; mercoledì 18 e venerdì 20 sarà a disposizione Anna Nardelli; mentre Fulvio Lauretani incontrerà le persone interessate giovedì 19 e venerdì 20 pomeriggio e sabato alle ore 9, nell'Ambulatorio disturbi cognitivi e motori al 1° piano del Barbieri.
Sono concentrati nel pomeriggio di martedì 17 aprile gli incontri dell'area endocrinologica con i professionisti Simona Cataldo, Roberta Minelli, Graziano Ceresini e Michela Marina. Al momento della prenotazione telefonica verrà comunicata la sede dell'incontro.
Mercoledì 18 aprile l'équipe di dermatologia diretta da Claudio Feliciani offre consulti gratuiti, a partire dalle ore 16 agli ambulatori al 3° piano del padiglione Cattani.
Nella stessa giornata, alle ore 10, la neurologia con il prof. Franco Granella ha organizzato gli incontri al femminile presso l'ambulatorio n. 166 al 3° piano del padiglione Barbieri.
Ancora mercoledì 18 aprile alle ore 15 e sabato 21 aprile alle ore 10 i dottori Lorenzo Barusi e Luca Levati forniranno informazione sulla medicina della riproduzione presso l'ambulatorio n.5 al 1° piano della Maternità.
Colloqui a cura del dottor Antonio Musolino e della dottoressa Cecilia D'Aloia per illustrare il percorso diagnostico terapeutico sulla patologia mammaria e sulla Brest Unit nei giorni di mercoledì 18 (ambulatorio n.5 pad. 23 Day Hospital Oncologico) e giovedì 19 aprile (ambulatorio n.1 Centro senologico Padiglione Centrale). Sempre a partire dalle 14.30.
Venerdì 20 aprile sarà il convegno coordinato da Tiziana Frusca, ad affrontare il tema "Terapia ormonale in età fertile: non solo contraccezione" ovvero quando i metodi contraccettivi sono al servizio di una migliore qualità della vita perché la terapia ormonale è anche una potente arma nelle mani della ginecologia per trattare i comuni sintomi di stai patologici e disfunzionali delle donne. Il convegno si terrà presso l'Hotel San Marco di Pontetaro dalle 8.30 alle 18, ed è aperto alla cittadinanza.
Le iniziative di Open Week sono coordinate da Gabriella Raise, con la collaborazione di Patrizia Lai, della struttura semplice dipartimentale Governo clinico, gestione del rischio, qualità e accreditamento diretta da Giovanna Campaniello.
Al momento della prenotazione telefonica (al numero 0521.702568) verranno forniti ulteriori dettagli dell'iniziativa.
Il Maggiore è stato premiato con tre "Bollini Rosa", il massimo premio a cui può aspirare un'azienda sanitaria. Il numero di Bollini Rosa viene assegnato sulla base di tre criteri valutativi: presenza di servizi nell'ambito delle specialità di maggior rilevo clinico ed epidemiologico per la popolazione femminile; appropriatezza del percorso diagnostico-terapeutico, in relazione alle esigenze e alle caratteristiche psico-fisiche della donna; presenza di servizi per l'accoglienza della paziente e per la tutela della sua dignità. Referenti aziendali del progetto "Bollini Rosa" sono Giovanna Campaniello, responsabile del Governo clinico, gestione del rischio e coordinamento qualità e accreditamento e Gabriella Raise, dirigente medico del Governo clinico.
Fonte: Azienda ospedaliero-universitaria di Parma
Dipartimento interaziendale di Emergenza-Urgenza di Parma: nato dall'integrazione delle strutture dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria e dell'Ausl che consolida il forte legame esistente con l'Università di Parma.
Parma, 5 aprile 2018
Presa in carico tempestiva e specialistica del paziente, appropriatezza dei percorsi clinici e qualità delle cure: questo è il dipartimento interaziendale di Emergenza-Urgenza della provincia di Parma. Un dipartimento nato dall'integrazione delle strutture dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria e dell'Ausl che consolida il forte legame esistente con l'Università di Parma. A guidare la squadra dei professionisti il primario del Pronto Soccorso e Medicina d'urgenza Gianfranco Cervellin.
Il dipartimento è stato presentato ieri nella sala congressi del Maggiore dai direttori generali di Azienda Ospedaliero-Universitaria e Azienda Usl, Massimo Fabi e Elena Saccenti, insieme al Rettore dell'Università di Parma Paolo Andrei.
"Il dipartimento di Emergenza Urgenza - spiega Massimo Fabi - è frutto di una storia che parte da lontano e che vede Parma, oggi come ieri, raggiungere obiettivi importanti, nell'ottica di un miglioramento continuo nella qualità della cura e dell'assistenza. Un traguardo conquistato grazie all'impegno e alla dedizione di tutti professionisti e all'impulso della Regione e dell'Assessore alle politiche per la salute Sergio Venturi. Con l'istituzione del dipartimento – conclude Fabi - mettiamo a sistema tutte le competenze presenti all'interno delle Aziende sanitarie e proseguiamo un percorso già avviato in campo tecnico e amministrativo che stiamo portando avanti con l'integrazione delle competenze cliniche e assistenziali".
Di miglioramento dei livelli di qualità con un "coordinamento tra il Pronto soccorso di Parma e le strutture di Pronto soccorso dell'ospedale di Vaio e di Borgo Taro" parla il direttore generale di Azienda Usl Elena Saccenti, che rimarca "il lavoro svolto dall'emergenza territoriale e l'implementazione delle postazioni per l'elisoccorso, attuate dalla Regione".
"Competenza e concretezza contraddistinguono la nascita del dipartimento che – spiega Paolo Andrei – vede l'Università e il dipartimento di Medicina e Chirurgia proseguire un lavoro iniziato da Loris Borghi, con l'ateneo e la scuola di specializzazione in emergenza-urgenza a fianco dei professionisti del Maggiore e dell'Ausl".
Un coordinamento unico, dunque, con la scelta del più adeguato percorso clinico assistenziale per garantire la giusta assistenza ad ogni paziente, nel giusto ospedale e nel tempo giusto. "La razionalizzazione dei percorsi clinici è uno dei nostri obiettivi - spiega il neo direttore Gianfranco Cervellin, nominato all'unanimità a capo del dipartimento. "Ringrazio i direttori delle Aziende sanitarie – ha dichiarato Cervellin - e tutti i professionisti del dipartimento per la fiducia che hanno voluto accordarmi e per la qualità e la competenza che quotidianamente offrono nei loro reparti".
A fianco del neo direttore hanno presentato il nuovo dipartimento i direttori: Gianni Rastelli Pronto soccorso e Medicina d'urgenza Ospedale di Vaio; Sandra Rossi 1°anestesia e Rianimazione; Fausto Catena Chirurgia d'Urgenza; Adriano Furlan Centrale operativa 118 Emilia Ovest; Ermanno Giombelli Neurochirurgia. Insieme ai direttori di struttura complessa erano presenti il responsabile del Punto di primo intervento dell'Ospedale di Borgotaro Melchior Franco Carzedda e i responsabili dei programmi per le Attività interventistiche in neuroradiologia Roberto Menozzi, Attività di procurement Stefano Lunardi e Percorso stroke care Umberto Scoditti.
Fonte: Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma
Stefano Chiesa, in ricordo della moglie Lella Ruggieri, sostiene l'Azienda Ospedaliero-Universitaria per formare all'estero un giovane ricercatore.
Parma, 29 marzo 2018
Un premio per la ricerca, questa la volontà di Stefano Chiesa per ricordare la moglie Lucianella Ruggieri scomparsa a soli 36 anni dopo aver combattuto una malattia oncologica "usando come scudo il sorriso e l'amore per la vita e come spada la scienza medica e l'impegno di medici e professionisti", dice Stefano Chiesa.
Forte di questo insegnamento l'associazione che prende il suo nome ha deciso di istituire, in accordo con l'Azienda Ospedaliero-Universitaria, un premio "Il Sorriso di Lella per la ricerca", dell'importo di 10mila euro, che verrà destinato a sostenere un giovane ricercatore desideroso di recarsi all'estero per un periodo di formazione, sviluppando un progetto di studio in ambito oncologico.
"Il mio obiettivo – ha spiegato Stefano Chiesa, presidente dell'associazione – è trasmettere la forza di Lella che aveva sconfitto il cancro da bambina riuscendo a guarire, lo ha sconfitto poi da giovane sposa nonostante il male l'abbia portata via. E dico che lo ha sconfitto perché non si è mai arresa, perché ha continuato a coltivare sogni e speranze anche durante la malattia". "Ma vorrei sottolineare con forza che il premio è frutto dell'impegno di tante persone e di tante associazioni, perché solo insieme si può sconfiggere il drago". Al suo fianco, infatti, il sindaco di Traversetolo Simone Dall'Orto, il corpo dei Vigili del Fuoco con il caporeparto Lucio Biggi e il funzionario Fabrizio Finoli, il Team bike Filippelli Vecchia Parma con Luca Chiesa e la sua biciletta.
E l'associazione traversetolese combatte la malattia premiando la ricerca oncologica, così come aveva destinato al reparto di Oncologia medica del Maggiore, e in particolare al dottor Vittorio Franciosi che aveva assistito Lella nella sua battaglia, la donazione di due anni fa.
"Ci fa davvero piacere aprire questo bando che guarda ai giovani ricercatori in un confronto con le esperienze oltre i nostri confini. E' un modo per farli sentire parte della comunità, che riconosce il loro impegno e il valore del loro operato", ha dichiarato il direttore generale dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Massimo Fabi nell'accettare la donazione per la ricerca.
"Lo considero un riconoscimento alla qualità dell'assistenza dell'Oncologia medica del Maggiore – ha ribadito il direttore Francesco Leonardi - un reparto in cui giovani ricercatori stanno portando avanti studi di livello internazionale".
"Fare ricerca in Italia è molto difficile – ha concluso Caterina Caminiti direttore Unità operativa Ricerca e Innovazione del Maggiore - e negli ultimi anni i finanziamenti si sono ridotti, in particolare quelli pubblici. Spesso i ricercatori sono precari o lavorano gratis, vanno incoraggiati, e queste iniziative sono uno strumento prezioso". Da parte dei professionisti dell'Azienda il grazie corale all'associazione per il sostegno alla ricerca sviluppata dai ricercatori del Maggiore.
Fonte: Azienda ospedaliero-universitaria di Parma
PROGETTO H 24: RINNOVO DEL PROTOCOLLO D'INTESA PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO IN EMERGENZA - URGENZA NELL'AMBITO TERRITORIALE DEL COMUNE DI NOCETO E ZONE LIMITROFE TRA L'AZIENDA USL DI PARMA - L'ASSISTENZA PUBBLICA CROCE VERDE DI NOCETO ED IL COMUNE DI NOCETO. ANNO 2018
Un mezzo di soccorso, un equipaggio professionalmente qualificato a disposizione dei cittadini di Noceto e delle zone limitrofe 24 ore su 24 per ogni giorno dell'anno: questo il progetto H24, sorto nel 2007 e di cui lo scorso anno ricorreva il decennale, inserito nel contesto dei servizi disciplinati dalla convenzione sul Sistema 118 (nel rispetto della convenzione quadro fra le Aziende Sanitarie della provincia, le associazioni di Pubblica Assistenza e la Croce Rossa Italiana) e frutto della collaborazione fra l'Amministrazione Comunale, la Croce Verde di Noceto e l'AUSL che viene da allora sistematicamente rinnovato.
Il progetto è disciplinato da un apposito protocollo siglato fra i tre enti a sancire una sinergia che si sviluppa su più livelli.
La Croce Verde di Noceto, di cui nel 2009 si è celebrato il centenario dalla fondazione, si impegna a garantire sia un mezzo da adibire a trasporto in emergenza sia l'equipaggio, 24 ore su 24 tutti i giorni dell'anno, coordinandosi con il servizio 118.
Il progetto risponde alla gestione delle emergenze su due livelli fra loro integrati: il primo costituito dalla gestione della richiesta di soccorso e relativo intervento medico sul territorio, il secondo dal trasporto e dalla ricezione del paziente in una struttura facente parte della rete di emergenza, individuata sulla base della patologia diagnosticata, in un intervento mirato e tempestivo.
Anche nel 2018 è stata data continuità alla misura della quota di compartecipazione ai costi del progetto da parte dell'Amministrazione Comunale e dell'Azienda USL, che garantiscono alla Croce Verde 18mila Euro ciascuna – ricordando che fino all'anno 2016 era fissata in Euro 15mila - a titolo di rimborso annuo per le spese sostenute.
Nella convenzione continua ad essere garantito l'impegno, inserito già dal 2014 , da parte della Croce Verde alla consegna settimanale nella sede di via Passo Buole 4 a Noceto nelle giornate di lunedì e giovedì dalle ore 14,00 alle ore 18,30 – ai pazienti sottoposti a terapia anticoagulante - dei referti dei loro esami di laboratorio, monitoraggio assolutamente indispensabile per chi soffre di questo tipo di patologie.
Il sindaco Fecci "Si rinnova una sinergia importante fra istituzioni, AUSL e Croce Verde per continuare a garantire un servizio di fondamentale importanza per il cittadino, la salute è un diritto primario, che va promosso e salvaguardato in assoluto. Entro l'anno si completerà la Casa della Salute, un presidio che sono certo innalzerà ulteriormente la qualità dei servizi in ambito sanitario , frutto di un lavoro intenso su più livelli per offrire un servizio il più possibile rispondente a requisiti di funzionalità ed efficienza"
L'assessore Bertolani "Con il rinnovo del protocollo F 24 si rinnova la sinergia salda e fruttuosa fra le istituzioni , è importante che ogni anno allo stesso modo ne venga riproposta informazione alla cittadinanza. Voglio sottolineare inoltre l'impegno professionalmente qualificato della locale Croce Verde ed orientato su una vasta gamma di attività, una risorsa preziosa per il territorio"
Elena Saccenti direttore generale AUSL Parma "Torniamo a siglare oggi un impegno che dal 2007 sistematicamente si rinnova e riqualifica per offrire un servizio che si è strutturato e rappresenta uno dei volti di un sistema - quello di emergenza urgenza - che a livello provinciale opera in maniera capillare e proficua, un autentico valore aggiunto per il territorio. Mi unisco alle parole del Sindaco nel fare un cenno alla Casa della Salute, che sarà approntata a Noceto entro la fine dell'anno, un intervento molto significativo che testimonia la trama delle relazioni e della progettualità che le varie istituzioni – sociosanitarie, locali, di volontariato – hanno messo in campo a favore della cittadinanza "
Ettore Brianti, direttore sanitario AUSl Parma "Quello del trasporto in emergenza è un accordo molto importante che come si diceva sancisce una sinergia fruttuosa e forte fra le varie istituzioni che a vario titolo operano sul territorio. Il volontariato è una risorsa sempre più qualificata che consente di abbattere i costi del sistema. L'AUSL ha potenziato l'offerta in materia sanitaria, ricordo ad esempio il servizio del volo notturno che , sfruttando tecnologie nuove mutuate dal settore militare, , consentirà di raggiungere più agevolmente le aree montane e comunque quelle di più difficile accesso"
Giuseppe Cattoi vicepresidente Croce Verde Noceto "Il 2019 segnerò il traguardo dei 110 anni dalla fondazione della Croce Verde, un'associazione dall'indubbio valore storico sul territorio. Sono solo 5 le associazioni fra le 112 comprese all'interno dell'ANPAS a poter vantare un tale radicamento sui territori di riferimento. L'appello che anche in questa sede mi sento di fare alla cittadinanza è quello di unirsi a noi volontari perché quello che la Croce Verde porta avanti è un servizio di grande valore sociale e sanitario per il quale servono sempre nuove forze"
Giovanni Gelmini, direttore f.f. distretto di Fidenza e direttore dipartimento cure primarie:
"Il servizio reso presso la sede della Croce Verde del ritiro dei referti per i pazienti sottoposti a terapia anticoagulante funziona molto bene e rappresenta veramente un agevole punto di riferimento per quanti necessitano di questo monitoraggio, fondamentale nella loro patologia. Il mezzo di soccorso h 24 con personale qualificato, i defibrillatori rappresentano ottimi esempi di quanto l'assistenza in emergenza si stia evolvendo , l' obiettivo – tangibile – è quello di riuscire a salvare sempre più vite umane"
Presenti:
Fabio Fecci, sindaco Comune di Noceto
Elena Saccenti, direttore generale AUSL Parma
Ettore Brianti, direttore sanitario AUSL Parma
Giovanni Gelmini, direttore f.f. distretto di Fidenza e direttore dipartimento cure primarie
Antonio Negri – coordinatore delle emergenze
Roberto Casetti – già responsabile infermieristico dipartimento di emergenza-urgenza
Giuseppe Cattoi – Vicepresidente Croce Verde Noceto
Continuano le assunzioni dell'Azienda USL di Parma a potenziamento dell'organico dell'Ospedale Santa Maria di Borgotaro. L'Unità Operativa (U.O.) interessata è la Medicina interna, che dal primo marzo scorso conta un nuovo medico: Veronica Rendo, trentacinquenne nata a La Spezia, residente a Parma.
"Specialista in medicina Interna – spiega Michele Meschi, direttore dell'U.O. di Medicina interna – la dottoressa Rendo ha acquisito esperienza in ambito di emergenza-urgenza ed ha una formazione specifica nella diagnostica ecografica vascolare. L'U.O. è articolata in aree omogenee, dove sono ricoverate persone in base alla gravità dei loro bisogni, con l'obiettivo di coniugare meglio sicurezza, efficacia, qualità dell'assistenza ed efficienza dei processi. La professionista, in particolare, verrà impegnata nella gestione del paziente all'arrivo in reparto in fase acuta della malattia, fino alla stabilizzazione dei sintomi".
Le assunzioni programmate all'U.O. di Medicina interna non sono terminate, dopo quelle di Tiziana Pasquariello, in servizio dal febbraio scorso e di Veronica Rendo è infatti previsto l'arrivo di un altro medico internista e di 1 cardiologo, oltre a 1 infermiere e 2 operatori tecnici, a supporto anche dello sviluppo del Punto di primo intervento.
Oltre a queste, il piano assunzioni concordato con la Regione Emilia-Romagna prevede un incremento del personale di ulteriori 2 medici, 10 infermieri, 3 fisioterapisti, di cui uno già assunto e 1 ostetrica destinati ad altri reparti e servizi.
AUSL di Parma
Sciopero generale nazionale per l'intera giornata dell'8 marzo e sciopero nazionale di due ore, inizio turno, nella giornata del 12 marzo. Saranno garantiti i servizi minimi essenziali, mentre le attività programmabili potranno subire riduzioni conseguenti all'adesione allo sciopero
Si informa che USI-Unione sindacale italiana, Slai Cobas per il Sindacato di Classe e Confederazione USB-Unione Sindacale di Base e USB pubblico impiego, hanno proclamato lo sciopero nazionale per l'intera giornata dell'8marzo 2018 del personale appartenente a tutti i comparti pubblici, privati e cooperativi, comprendente i lavoratori a tempo indeterminato, determinato, con contratti precari e atipici.
Sempre nella giornata dell'8 marzo, l'Associazione sindacale CUB Sanità Italiana ha proclamato sciopero generale del comparto pubblico e privato afferente il settore della Sanità e del Socio-Sanitario-Educativo-Assistenziale, di 24 ore, interi turni.
Per il giorno 12 marzo l'Organizzazioni sindacale FSI USAE ha proclamato sciopero nazionale di due ore, all'inizio di ogni turno, del personale del comparto del Servizio Sanitario Nazionale.
Gli scioperi, potenzialmente, coinvolgono tutto il personale del Servizio Sanitario Nazionale.
Come prevedono le norme vigenti saranno garantiti i servizi minimi essenziali e in particolare le urgenze, mentre le attività programmabili potranno subire riduzioni conseguenti all'adesione agli scioperi.
Sempre più elisoccorso in Emilia-Romagna: altre 142 elisuperfici operative nel biennio 2018-2019, di cui oltre la metà in zone montane. Si passa dalle 17 attuali a 159 nell'intero territorio regionale. A Reggio Emilia in totale saranno 21. La mappa dei punti di atterraggio da Piacenza a Rimini
Altre 142 aree per il decollo e l'atterraggio delle eliambulanze su tutto il territorio regionale, anche di notte, di cui oltre la metà (83) in zone montane e un nuovo elicottero dotato di tecnologia NVG (Night Vision Goggles, visori a intensificazione di luce) che consentirà di utilizzare anche basi di atterraggio non illuminate. Tutto ciò allo scopo di arrivare in tempi sempre più rapidi e sempre più vicino alle persone che hanno bisogno di ricevere un soccorso sanitario tempestivo, in condizioni di emergenza, in cui anche qualche minuto può fare la differenza. L'elisoccorso in Emilia-Romagna nel 2017 ha effettuato 3mila 213 missioni e 1.960 ore di volo. Nato nel 1986 con la prima base, quella di Bologna, a giugno 2017 è stato esteso alle ore notturne (con 17 aree a disposizione per il decollo e l'atterraggio) e ora viene ulteriormente ampliato e rafforzato.
Solo tre mesi fa, nello scorso mese di novembre, l'elisuperficie di Castelnovo né Monti era stata autorizzata dall'Ente nazionale per l'aviazione civile (ENAC) per il volo notturno. I costi di adeguamento dell'elisuperficie sono stati interamente sostenuti dall'Azienda Usl e ammontano a circa 300mila euro. La recente dotazione consente un più rapido trasferimento di pazienti con patologie complesse tempo-dipendenti (cardiache, neurologiche, politraumi, etc) verso i principali centri di riferimento quali gli ospedali di Reggio Emilia, Modena, Bologna e Parma.
Ora al termine di un percorso di condivisione tra Regione, Ausl e Conferenze territoriali socio-sanitarie è stato raggiunto un accordo per individuare 142 nuove aree che diventeranno operative nel biennio 2018-2019.
Al termine di questo periodo l'Emilia-Romagna potrà contare complessivamente su 159 superfici attrezzate per l'elisoccorso, anche notturno, comprese quelle ospedaliere. Grazie a questa intesa alla provincia di Reggio Emilia saranno attribuite 19 nuove aree che si vanno ad aggiungere a quella di Reggio presso l'ospedale Santa Maria Nuova e a quella di Castelnovo né Monti, per un totale a fine biennio di 21. Già all'inizio dell'estate inoltre, l'elicottero oggi in servizio anche di notte sarà sostituito con un nuovo mezzo dotato di visori a intensificazione di luce, tecnologia militare adattata all'uso civile, che permetterà l'utilizzo del mezzo anche su aree di atterraggio non illuminate.
Aree di atterraggio e decollo delle eliambulanze nelle varie province
PIACENZA
Comuni in cui saranno attivate le nuove aree per il decollo e l'atterraggio anche notturno:
Farini, Ottone, Morfasso, Nibbiano, Rivergano, Castel San Giovanni, Fiorenzuola d'Arda, Vernasca, Corte Brugnatella, Monticelli d'Ongina, Ferriere, Pecorara, Zerba, Cerignale, San Giorgio Piacentino, Agazzano, Piacenza (ospedale)
Aree già attive di notte da giugno 2017:
Bobbio
PARMA
Comuni in cui saranno attivate le nuove aree per il decollo e l'atterraggio anche notturno:
Bedonia, Bardi, Berceto, Bore, Corniglio, Tornolo, Varsi, Monchio delle Corti, Varano de' Melegari, Pellegrino Parmense, Calestano, Tizzano Val Parma (Lagrimone), Neviano degli Arduini, Solignano, Busseto, Polesine Parmense/Zibello, Sissa/Trecasali, Palanzano, Fornovo di Taro, San Secondo Parmense, Fidenza (ospedale di Vaio)
Aree già attive di notte da giugno 2017:
Ospedale Parma, Ospedale Borgo Val di Taro
REGGIO EMILIA
Comuni in cui saranno attivate le nuove aree per il decollo e l'atterraggio anche notturno:
Carpineti, Vetto, Toano, Villa Minozzo, Villa Minozzo (Civago-Febio), Ventasso (Collagnana), Ventasso (Ligonchio), Ventasso (Busana), Ventasso (Ramiseto), Baiso, Ventasso (Succiso), Canossa, Casina, Toano (Cerredolo), Castelnovo ne' Monti (loc. La Gatta), San Polo d'Enza, Reggiolo, Brescello (Lentigione), Guastalla
Aree già attive di notte da giugno 2017:
Ospedale Reggio Emilia, Ospedale Castelnovo ne' Monti
MODENA
Comuni in cui saranno attivate le nuove aree per il decollo e l'atterraggio anche notturno:
Pieve Pelago, Finale Emilia, Fanano, Fiumalbo, Prignano sul Secchia, Serramazzoni, Carpi, Marano, San Martino Spino/Gavello, Zocca, Sassuolo, Novi, Nonantola, Sestola, San Felice sul Panaro, Campogalliano, Castelvetro, Sorbara, Frassinoro, Formigine, Mirandola
Aree già attive di notte da giugno 2017:
Policlinico Modena, Ospedale Baggiovara, Aeroporto Pavullo nel Frignano, Palagano, Montese
BOLOGNA e IMOLA
Comuni in cui saranno attivate le nuove aree per il decollo e l'atterraggio anche notturno:
Loiano, Monghidoro, Castiglione dei Pepoli, San Benedetto Val di Sambro, Lizzano in Belvedere, Vergato, Castel di Casio, Galliera, Monterenzio, Savigno, Molinella, Marzabotto, Budrio, Crevalcore, Bentivoglio, Medicina, Sassoleone, Borgo Tossignano, Castel del Rio, Imola, Mordano
Aree già attive di notte da giugno 2017:
Ospedale Maggiore di Bologna (2 elisuperfici), Gaggio Montano
FERRARA
Comuni in cui saranno attivate le nuove aree per il decollo e l'atterraggio anche notturno:
Goro, Jolanda di Savoia, Cento, Copparo, Bondeno, Argenta, Mesola, Portomaggiore, Tresigallo, Sant'Agostino, ospedale Ferrara (ex Sant'Anna), Poggio Renatico
Aree già attive di notte da giugno 2017:
Ospedale Ferrara - Cona, Ospedale Delta - Lagosanto
RAVENNA
Comuni in cui saranno attivate le nuove aree per il decollo e l'atterraggio anche notturno:
Brisighella, Casola Valsenio, Alfonsine, Lugo, Faenza, Russi, Cervia
Aree già attive di notte da giugno 2017:
Ospedale Ravenna
FORLI'-CESENA
Comuni in cui saranno attivate le nuove aree per il decollo e l'atterraggio anche notturno:
Santa Sofia, Rocca San Casciano, San Benedetto in Alpe, Modigliana, Bagno di Romagna, Premilcuore, Sogliano al Rubicone, Cesenatico, Mercato Saraceno, Verghereto, Meldola, Forlì (ospedale)
Aree già attive di notte da giugno 2017:
Ospedale Cesena
RIMINI
Comuni in cui saranno attivate le nuove aree per il decollo e l'atterraggio anche notturno:
Mondaino, Sant'Agata Feltria, Riccione, Ponte Verucchio, Cattolica, Sant'Arcangelo di Romagna, Morciano di Romagna, Casteldelci, San Leo, Bellaria, Novafeltria, Rimini (ospedale)
_________________________________________
Le tappe del servizio
1986: viene attivata a Bologna (ospedale Maggiore) la prima base di elisoccorso regionale, cui fanno seguito l'apertura della base di Ravenna (ospedale Santa Maria delle Croci, 4 luglio 1987) e di Parma (ospedale Maggiore, 17 luglio 1988). Nel 2000 si aggiunge quella di Pavullo nel Frignano (Modena), caratterizzata dalla presenza di un elicottero dotato di verricello e di personale, oltre a quello sanitario, appartenente al Soccorso alpino. Attualmente sono quattro gli elicotteri che prestano servizio sul territorio regionale.
2017: in volo anche di notte, pronte le prime 17 elisuperfici. Dal primo giugno 2017 si aggiunge un'importante novità: l'impiego di una eliambulanza 24 ore su 24 (con estensione del servizio della base di Bologna) e quindi anche di notte. L'avvio di questa nuova modalità ha coinciso con la realizzazione delle prime 17 aree idonee al decollo e all'atterraggio notturno degli elicotteri; ciò ha consentito di qualificare ancora di più il sistema di intervento per l'emergenza/urgenza, soprattutto a favore dei cittadini che vivono nelle località più decentrate. Con un investimento della Regione di 3,2 milioni di euro in più nel 2017.
Le prospettive future
Il progetto regionale prevede per i prossimi anni (2020-2021) un'ulteriore estensione della rete dei punti atterraggio notturni dell'elisoccorso, in modo da renderla ancora più capillare. Inoltre, grazie allo sviluppo tecnologico che consente agli elicotteri di nuova generazione di effettuare la navigazione in spazi aerei con livelli di accuratezza sempre più elevata, è in programma uno studio di fattibilità per creare rotte dedicate per il volo strumentale a bassa quota. Queste modalità operative, caratterizzate da elevati livelli di precisione e affidabilità, permetteranno di attivare l'elisoccorso regionale anche in condizioni meteorologiche critiche, tali per cui oggi non è consentito il servizio.
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