Dopo il referendum dell'11 ottobre scorso, sancita la fusione tra i comuni di Polesine Parmense e Zibello. Il nuovo municipio sarà operativo dal 1^ gennaio 2016. Sancita l'unificazione di un territorio di 48,52 chilometri quadrati con una popolazione di circa 3.300 abitanti. Appello in Aula: "Tutelare il culatello". -
Parma, 19 novembre 2015 -
Voto unanime in Assemblea legislativa regionale sul via libera alla fusione tra i Comuni di Polesine Parmense e Zibello, in provincia di Parma. Il nuovo municipio, denominato Polesine Zibello, sarà operativo dal 1^ gennaio 2016.
Con il referendum dell'11 ottobre scorso e il voto di ieri in Aula viene sancita l'unificazione di un territorio di 48,52 chilometri quadrati con una popolazione di circa 3.300 abitanti. Il nuovo comune potrà contare su un contributo regionale ordinario annuale di 72 mila euro per 15 anni e su un contributo straordinario in conto capitale, a titolo di compartecipazione alle spese iniziali, pari a 120.000 euro all'anno per un triennio. Da aggiungere anche un contributo statale annuale del valore di circa 174 mila per un decennio.
Per il relatore di maggioranza, Alessandro Cardinali (Pd), "continua il processo riorganizzativo del territorio regionale", con "vantaggi tangibili per la cittadinanza". "Ci auguriamo- ha aggiunto nel suo intervento- un migliore utilizzo dei dipendenti e delle strutture comunali, migliori servizi con una minore spesa". Il consigliere ha poi ricordato che "il nuovo Comune andrà al voto nella primavera del 2016".
Il relatore di minoranza, Matteo Rancan (Ln), dichiarandosi favorevole alla fusione, ha ricordato che "il processo di unificazione dei due Comuni è voluto dal territorio, anche se ci saremmo attesi una maggiore affluenza al referendum". Infine, il consigliere ha chiesto "garanzie per il prodotto tipico zibellino, il culatello".
Sullo stesso tema è intervenuto anche Massimo Iotti (Pd), ricordando che "il culatello è un prodotto unico nella nostra regione". Sull'unificazione ha evidenziato che "il territorio ne trarrà dei vantaggi: maggiori contributi, un migliore utilizzo delle risorse, nuove opportunità per l'amministrazione". "Questa- ha concluso- è la strada giusta, altre realtà, in provincia di Parma, sono già pronte a seguirla".
Galeazzo Bignami (Fi), favorevole all'unificazione, ha manifestato "piena condivisione alla razionalizzazione delle strutture istituzionali".
Infine, Tommaso Foti (Fdi-An) ha auspicato "un coinvolgimento di quelle realtà che ancora non hanno intrapreso un processo di unificazione".
Il dibattito è stato chiuso dal presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini, il quale ha sottolineato che "le unificazioni non rappresentano solo un'opportunità economica, ma anche sociale, pensando ai servizi scolastici e socio-assistenziali", con "garanzie di risorse e incentivi, oltre ai vantaggi nella gestione del personale". Bonaccini ha poi voluto ricordare che "le unificazioni hanno seguito un percorso democratico", specificando che "le ultime otto consultazioni hanno avuto esito positivo". "Auspichiamo- ha concluso- di avvicinarci all'obiettivo di 300 Comuni in Emilia-Romagna".
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Un minuto di raccoglimento dopo le stragi del 13-14 novembre. La presidente dell'Assemblea: "Siamo qui per dire no alla violenza che ha colpito in Francia, che ha compiuto la strage al mercato di Beirut e abbattuto un aereo turistico russo in transito nei cieli del Sinai. Questa è l'ora della fermezza e della civiltà". -
Parma, 18 novembre 2015 -
"Siamo qui oggi per esprimere tutto il nostro sgomento e il profondo dolore provocato dai barbarici atti terroristici di Parigi, privi di ogni alito umano, che hanno provocato la morte di 129 persone e altre centinaia di feriti. Per loro, e per la stessa violenza che ha compiuto la strage al mercato di Beirut e abbattuto un aereo turistico russo in transito nei cieli del Sinai, vi chiedo un minuto di silenzioso raccoglimento". E col silenzio raccolto seguito alle parole della presidente Simonetta Saliera, l'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha ricordato e reso omaggio alle vittime degli attentati di Parigi del 13 e 14 novembre scorsi.
"A loro, vittime innocenti di una guerra non dichiarata- ha proseguito Saliera nel suo intervento in Aula- va il nostro cordoglio e la nostra pietà, alle loro famiglie, ovunque esse siano, va il nostro pensiero e il nostro sostegno morale e civile".
"Alla nostra Italia, a tutta l'Europa deve essere chiara la piena volontà di non cedere alla minaccia del terrorismo e alla semplificazione della paura. Questa è l'ora della fermezza e della civiltà- ha affermato la presidente dell'Assemblea legislativa-. È il momento in cui assicurare il massimo sostegno alle forze dell'ordine e alle forze dell'intelligence cui va il nostro apprezzamento e ringraziamento per l'opera di assicurare ad ogni cittadino il diretto alla sicurezza e alla libertà. Sicurezza e libertà, non si può rinunciare alla seconda in nome della prima- ha proseguito- sarebbe esattamente quello che i terroristi e gli ideologi della loro guerra vorrebbero: mettere nuovo carburante in quella macchina della paura che dal 2001 produce tensioni, nuove violenze, nuovi morti, nuove limitazioni dei nostri diritti. Servono interventi diplomatici anche duri verso i Paesi conniventi. La garanzia della libertà deve essere assicurata perché solo così potremo dire di non aver ceduto alla violenza".
"Siamo in presenza di eventi che mai abbiamo conosciuto nella nostra vita. Un movimento, con cellule in tutti i continenti, assassino e criminale che vuole radicalizzarsi per divenire Stato. Un movimento- ha affermato Saliera- che vuole spargere paura in tutto il mondo civilizzato e attraverso la paura, rendere insieme i luoghi del mondo. Vuole sgretolare la faticosa conquista di anni di convivenza civile, la solidarietà fra le persone e le genti dei popoli che condividono le gioie e i dolori della nostra madre terra. Ha una radicalizzata spinta fondamentalista che si proclama religiosa, ma in realtà tende a incrinare e a far sanguinare l'anima di ogni proprio credente, ad ottunderla, lasciandola senza respiro e senza parole. Non dobbiamo dimenticare o fingere di non sapere che l'Isis si sta facendo Stato e non è più solo un movimento ribelle. Uno scenario a cui non possiamo arrenderci. Un cupio dissolvi di quanto abbiamo conquistato in generazioni di lotte e avanzamento democratico, che non può essere cancellato dalla mano assassina di chi ha smarrito la via della civiltà, della umanità e della religione che predica la pace".
Ora "bisogna essere forti. Applicare con rigore e decisione le leggi e le misure di prevenzione e repressione. Nello stesso tempo dobbiamo accrescere il livello culturale dei nuovi cittadini immigrati per diffondere una maggiore conoscenza della follia stragista di chi usa una concezione fanatica della propria religione, rappresentata da una distorsione, dall'opportunistica interpretazione della parola del Corano". E la presidente dell'Assemblea cita Papa Francesco, quando dice che "le religioni, per chi crede e chi non crede, sono messaggi di amore e di uguaglianza universale. Nel nome di Dio si predica la pace e mai, mai la guerra. Chi dice e predica il contrario commette un crimine non solo verso l'umanità ma anche verso il proprio Dio. A noi, donne e uomini delle Istituzioni, spetta un compito difficile quanto irrinunciabile: non cedere mai alla paura, lottare ogni giorno, ogni ora del nostro mandato per affermare i valori della Costituzione".
E ancor più "dopo i recenti attacchi della guerra terroristica di Parigi, del Sinai, di Beirut è necessario rafforzare sempre di più l'Europa, nello sviluppo della sua unità politica fondata sui principi della libertà, della democrazia e del rispetto dei diritti fondamentali delle persone", conclude la presidente Saliera.
(Fonte: ufficio stampa regione ER)
Per una settimana per ricordare le vittime degli attentati terroristici di Parigi, le torri della Regione sono illuminate con i colori della bandiera della Francia, ogni giorno dalle 17,30 alle 7,30 del giorno successivo, da ieri e per i prossimi sette giorni.
E' l'omaggio alle vittime degli attentati di Parigi della Regione Emilia-Romagna, un segno di vicinanza alla Francia e un segno di impegno per ripudiare il terrorismo.
(fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Questionario voluto dalla Commissione Ue su come viene vissuta oggi l'Unione europea e avanzare proposte per rendere più fruibili i diritti di cittadinanza europea. C'è tempo fino al 7 dicembre. Sul sito dell'assemblea legislativa per partecipare a consultazione pubblica. saliera: "dite la vostra per una ue migliore". -
Parma, 10 novembre 2015 -
Europa, dite la vostra. L'Assemblea legislativa regionale invita i cittadini dell'Emilia-Romagna a partecipare alla consultazione pubblica promossa sul web dalla Commissione europea rispondendo al questionario su come viene percepita oggi l'Europa unita e su cosa potrebbero fare le istituzioni per rendere la vita più facile alle persone nell'esercizio dei diritti di cittadinanza europea. Partendo dalle proprie esperienza di vita, di studio o di lavoro, o anche semplicemente di viaggio in uno dei Paesi membri, rispondere alle domande porta sia a esprimere un giudizio su come attualmente venga vissuta l'Unione europea sia ad avanzare proposte per cambiare le cose.
Sul sito dell'Assemblea legislativa www.assemblea.emr.it è stata aperta una sezione ad hoc – Europa dei cittadini? Io rispondo – che permette di accedere direttamente al questionario e nella quale la presidente dell'Assemblea legislativa, Simonetta Saliera, in un video invita a rispondere, partecipando così alla consultazione aperta ai cittadini.
Saliera, che rappresenta l'Emilia-Romagna nel Comitato delle Regioni (CdR), l'organo consultivo, composto da rappresentanti di enti locali e regionali di tutti i 28 Stati dell'Unione europea, che Commissione e Consiglio Ue devono sentire prima di decidere su temi di competenza delle amministrazioni locali e delle Regioni, per fare in modo che la legislazione europea tenga conto delle prospettive dei territori, rilancia la consultazione pubblica: "La partecipazione- spiega- è un ingrediente fondamentale della vita democratica al quale sentiamo di dover contribuire. Cittadinanza significa valori e diritti. Diciamo dunque la nostra e diamo il nostro apporto rispondendo al questionario. Sarà utile per costruire un'Europa migliore".
I cittadini dell'Unione europea godono di una serie di diritti importanti: da quello di spostarsi liberamente e risiedere all'interno della Ue al diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni europee e comunali in un altro paese Ue nel quale risiedono alle stesse condizioni dei cittadini di tale paese. Inoltre, hanno il diritto di non essere discriminati per motivi di nazionalità. La Commissione europea è impegnata a tutelare e rafforzare i loro diritti. Nel 2013 ha pubblicato una relazione sulla cittadinanza della Ue che elenca 12 azioni per aiutare i cittadini ad esercitare i loro diritti in sei settori chiave: rimuovere gli ostacoli per lavoratori, studenti e tirocinanti Ue; ridurre la burocrazia negli Stati membri; tutelare i membri più vulnerabili della società; eliminare gli ostacoli a fare acquisti nella Ue; fornire informazioni accessibili e mirate sui diritti nell'Unione europea e accrescere la partecipazione alla vita democratica della Ue.
"Questa consultazione – si legge nell'introduzione al questionario - offre la possibilità di condividere la vostra opinione e la vostra esperienza su questioni relative ai vostri diritti di cittadini della Ue nonché su cosa la Commissione europea potrebbe fare per rendere più semplice la vita ai cittadini quando esercitano i loro diritti nella Ue".
E' possibile rispondere fino al 7 dicembre.
(Fonte: ufficio stampa Regione ER)
Da lunedì 9 novembre, campagna di vaccinazione gratuita promossa dalla Regione Emilia-Romagna contro l'influenza. L'assessore Venturi agli anziani e alle persone con patologie croniche: "Vaccinatevi, non correte il rischio di affrontare le complicanze". L'invito rivolto anche ai professionisti sanitari. Al via la campagna informativa. -
Bologna, 6 novembre 2015 -
Parte, da lunedì 9 novembre, la campagna di vaccinazione gratuita promossa dalla Regione Emilia-Romagna contro l'influenza. Con un obiettivo preciso: proteggere le persone più fragili. Nella maggioranza dei casi, infatti, la malattia si risolve in pochi giorni, ma nelle persone con patologie croniche e negli anziani può provocare complicanze respiratorie serie, che possono richiedere il ricovero in ospedale.
Per proteggere queste persone bisogna ridurre le occasioni di contagio. "La possibilità di ammalarsi aumenta se le persone a rischio non si vaccinano e aumenta se non si vaccina chi le assiste – osserva l'assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi – . Lo scorso anno si sono vaccinate meno persone anziane e il risultato è che se ne sono ammalate molte di più. Purtroppo abbiamo dovuto registrare un aumento della mortalità. Il mio invito è: vaccinatevi, non correte il rischio di affrontare le complicanze. Ma l'invito è rivolto anche ai nostri professionisti sanitari, per il ruolo che hanno".
Il Servizio sanitario regionale garantisce la vaccinazione gratuita ad adulti e bambini con malattie croniche, anziani a partire dai 65 anni, operatori sanitari e personale di assistenza, addetti ai servizi essenziali, donatori di sangue, personale degli allevamenti e dei macelli.
Il periodo più opportuno per la vaccinazione antinfluenzale è compreso tra novembre e dicembre. Le vaccinazioni sono fatte dal medico e dal pediatra di famiglia e dai Servizi vaccinali dell'Azienda Usl. A sostegno dell'importanza della vaccinazione, parte in questi giorni una campagna regionale di informazione rivolta ai cittadini e agli operatori sanitari e socio-sanitari dal titolo "Non farti influenzare. Proteggi la tua salute". La campagna prevede uno spot radiofonico trasmesso dalle principali emittenti dell'Emilia-Romagna, una locandina (distribuita nelle sedi dei servizi vaccinali, negli Uffici relazioni con il pubblico, nei punti Cup, in ambulatori e in generale nelle sedi dei servizi delle Aziende sanitarie oltre che nelle farmacie del territorio), una pagina web su ER Salute, il sito web del Servizio sanitario dell'Emilia-Romagna, salute.regione.emilia-romagna.it/influenza. Per ulteriori informazioni, si può chiamare il numero verde gratuito del Servizio sanitario regionale 800 033.033, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17.30, il sabato dalle 8.30 alle 13.30.
I dati della stagione 2014-2015
Tra novembre 2014 e febbraio 2015 sono state 572.000 le persone colpite dall'influenza in Emilia-Romagna. La copertura rilevata a fine campagna nelle persone con età superiore a 65 anni è risultata pari al 50%, con un calo rilevante rispetto alla già bassa copertura (55,8%) raggiunta nella stagione precedente. Il calo è emerso anche tra le persone di età inferiore a 65 anni con patologie croniche: 101.225 le persone vaccinate rispetto alle 119.777 dell'anno prima (-15%).
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Ieri mattina in Regione firmato l'accordo per la rigenerazione e rivitalizzazione dei centri storici colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012 in attuazione dei Piani organici. I comuni con le zone rosse sono 14 di cui 13 con interventi all'interno del centro storico ai quali si aggiunge San Possidonio che ha perimetro centro storico molto esiguo e limitato agli edifici. L'assessore Costi: "Siamo riusciti, con la manovra di variazione di bilancio 2015, a finanziare tutti i Comuni. Un altro passo per la ricostruzione, non solo degli edifici ma anche della socialità". -
Bologna, 4 novembre 2015 –
Al via agli interventi inseriti nei piani organici dei centri storici di 24 Comuni colpiti dal sisma del 2012 per i quali la Regione, con risorse proprie, ha stanziato 18 milioni di euro. Ieri mattina in viale Aldo Moro i Comuni interessati (delle province di Bologna, Reggio Emilia, Ferrara e Modena) e l'assessore con delega alla ricostruzione post sisma Palma Costi hanno firmato l'accordo per la rigenerazione e rivitalizzazione dei centri storici colpiti dal sisma in attuazione dei Piani organici.
Dei 24 Comuni, 13 sono quelli che hanno previsto interventi in centri storici con "zone rosse" e sono: Camposanto, Carpi, Cavezzo, Cento, Concordia sulla Secchia, Crevalcore, Finale Emilia, Mirabello, Mirandola, Novi di Modena, Reggiolo, San Felice sul Panaro, Sant'Agostino, ai quali si aggiunge il comune di San Possidonio nel quale, pur essendo individuata la zona rossa, il centro storico è molto piccolo per cui gli interventi vanno a ricadere all'interno del centro urbano.
Tutti gli interventi finanziati puntano a favorire nella ricostruzione una nuova funzionalità del tessuto urbano che veda migliorata l'accessibilità e dei servizi di prossimità nell'ambito della nonché la riorganizzazione degli spazi pubblici e di relazione. Il tutto rafforzando l'identità dei luoghi per conservarne la morfologia urbana e per ricreare le condizioni di sicurezza e di vivibilità contrastando la perdita di attrattività.
«Siamo riusciti, con la manovra di variazione di bilancio 2015, a finanziare finanziare tutti i Comuni. Un altro passo per la ricostruzione, ma non solo degli edifici ma anche della socialità. Infatti rispetto agli obiettivi generali fissati dalla Giunta – sottolinea l'assessore Costi - risulta prioritario dai progetti presentati l'obiettivo dei Comuni di ricostruire anche l'identità dei territori attraverso interventi che generano di nuovi valori e servizi in grado di promuovere qualità e riattivare un ruolo attrattivo e vitale ai territori. Le trasformazioni si propongono di ripartire dai centri capoluoghi per ripensare ad una nuova struttura urbana per superare le maggiori criticità aprendosi anche ai territori limitrofi e mettendo in relazione i centri urbani con le potenzialità del territorio comunale nel suo complesso, in riferimento al patrimonio storico ed ambientale».
I progetti mettono al centro principalmente temi quali il miglioramento del sistema di accessibilità (dalla progettazione di spazi pubblici di relazione, alla nuova viabilità e alla mobilità "lenta" ciclo-pedonale), la qualificazione dei servizi (da nuovi spazi pubblici alla qualificazione dei sotto servizi e a servizi smart) e la riorganizzazione delle attività economiche (dai mercati alle attività private).
In allegato la tabella con gli interventi Comune per comune
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
In aumento tutti i dati di Riviera, città d'arte, montagna e località termali. Bonaccini: "Un milione e mezzo di presenze in più sono un dato molto rilevante. Il turismo è un settore strategico in cui aumentare investimenti e posti di lavoro". Corsini: "Investimenti per cogliere e rilanciare la ripresa che c'è stata". Torreggiani: "La sfida è rinnovare l'offerta e trovare le formule migliori per attrarre nuovi turisti". +3,6% di presenze, arrivi +5,8%. L'analisi dell'Osservatorio turistico regionale. -
Parma, 29 ottobre 2015 –
Cresce il turismo in Emilia-Romagna. Tutti positivi i dati in Riviera, nelle città d'arte, in montagna e nelle località termali. Dopo anni di flessione e stagnazione, il 2015 vede in aumento il movimento turistico registrato nelle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere dell'Emilia-Romagna, come rilevato dall'Osservatorio turistico regionale, frutto della collaborazione tra la Regione e Unioncamere.
Complessivamente, l'industria turistica dell'Emilia-Romagna chiude i primi nove mesi dell'anno con circa 43 milioni e mezzo di presenze turistiche, aumentate del 3,6% rispetto ai circa 42 milioni registrati lo scorso anno. Maggiore è poi la percentuale di incremento degli arrivi, pari al 5,8% in più rispetto allo scorso anno (dai 7,3 milioni del 2014 si è passati ai 7,7 dell'anno in corso).
"Un milione e mezzo di presenze in più sono un dato molto rilevante", ha sottolineato il presidente della Regione Stefano Bonaccini nel corso della conferenza stampa di presentazione dei dati, insieme all'assessore regionale al Turismo Andrea Corsini e al presidente di Unioncamere Emilia-Romagna Maurizio Torreggiani. "Avevamo scommesso sul turismo come settore strategico in cui aumentare investimenti e posti di lavoro, siamo sulla strada giusta", ha detto il presidente. "Abbiamo investito tanto su Expo, portando il meglio che possiamo offrire da Piacenza a Rimini, e siamo stati la regione più apprezzata per qualità e quantità. Ora faremo nuovi investimenti, per promuovere tutta la straordinaria gamma di opportunità che l'Emilia-Romagna può offrire, e una nuova legge regionale in materia per adeguarci al cambiamento e spingere ancor di più sul turismo come elemento di aiuto alla crescita. Insieme a questo serve anche un impegno del Paese perché l'Italia si promuova nel mondo".
"Il 2015 rappresenta l'anno della ripartenza dell'economia turistica regionale - ha spiegato Corsini - ora il nostro obiettivo è farne un asset di sviluppo strategico fondamentale. Investiremo 10 milioni per la promocommercializzazione (attraverso Apt e le Unioni di prodotto) sui mercati internazionali e nazionali, con un focus sui mercati tedeschi per cogliere e rilanciare la ripresa che c'è stata. Dopo la costa e i grandi parchi tematici, ora lanceremo una nuova campagna sul distretto dell'Appennino bianco e verde, e punteremo sulla promozione delle nostre tre eccellenze: Food Valley, Motor Valley e Wellness Valley". L'assessore Corsini ha poi ricordato anche i 20 milioni che la Regione investirà per la riqualificazione degli alberghi. "I primi bandi saranno presentati fra un mese", ha detto.
"I segnali di crescita che arrivano dal turismo vanno a sommarsi a quelli dell'industria manifatturiera sospinta dall'export", ha affermato Torreggiani. "Per l'Emilia-Romagna la sfida è saper rinnovare l'offerta e trovare le formule migliori per attrarre nuovi turisti stranieri. La rinnovata collaborazione tra Regione e Unioncamere, in materia di turismo, mira a mettere a sistema tutti i dati a disposizione per costruire una fotografia completa, aggiornata e tempestiva e per affrontare le sfide competitive di un comparto in continua evoluzione".
I dati comparto per comparto
Tra gli elementi generali, stabile e rassicurante la crescita del movimento autostradale, dato considerato emblematico di una "ripresa economica" e in grado di avvalorare gli altri indicatori positivi. Nel dettaglio, è aumentato il numero degli autoveicoli in uscita ai caselli autostradali della Riviera dell'Emilia-Romagna: +3,3% nel periodo gennaio-settembre 2015 rispetto allo scorso anno, con i picchi di Cattolica (+6,0%) e Riccione (+5,7%). In aumento anche il numero dei turisti arrivati in regione in aereo: da gennaio a settembre 2015 l'Aeroporto Marconi di Bologna ha registrato 5.238.299 passeggeri complessivi, con una crescita del +3,3% rispetto al 2014.
La Riviera dell'Emilia-Romagna
Riparte il turismo balneare, sia italiano che internazionale, grazie ad una stagione meteo favorevole, al mare in ottime condizioni, a servizi collaudati e a una serie di grandi eventi e iniziative ad hoc.
Nel periodo gennaio-settembre nella Riviera dell'Emilia-Romagna la domanda italiana ha registrato un incremento del +9,6% degli arrivi e del +5,4% delle presenze.
La componente internazionale della domanda, nello stesso periodo, ha registrato una crescita sia per gli arrivi (+1,6%) sia per le presenze (+0,3%), nonostante il crollo del mercato russo (-45,8%) che nel recente passato ha rappresentato una delle fonti principali di internazionalizzazione regionale. Al netto del movimento dalla Russia, i mercati internazionali hanno prodotto alla fine di settembre un aumento del 10% degli arrivi e del 6,1% delle presenze. Sono cresciuti in particolare i turisti "tradizionali" dell'Europa continentale: Germania (+1,8%), Francia (+8,9%), Svizzera (+2,1%) e Olanda (+3,7%).
Nel complesso, le cifre della stagione estiva 2015 indicano per la Riviera un inalterato livello di attrattività (confermato dall'incremento del +6,7% degli arrivi complessivi) e una ripresa del movimento totale (+3,6% delle presenze). Quanto ai ricavi, la combinazione tra l'aumento delle presenze italiane e internazionali e la crescita dei prezzi durante l'alta stagione, ha prodotto un giro d'affari dell'industria dell'ospitalità della Riviera superiore di almeno il 5-7% rispetto allo scorso anno.
Le città d'arte e d'affari
In uno scenario nazionale caratterizzato da una ripresa del movimento nelle maggiori città d'arte e d'affari italiane, i segnali di crescita del mercato alberghiero evidenziano un sostanziale e diffuso aumento dell'occupazione di camere, a fronte anche di una ripresa del prezzo medio di vendita.
Complessivamente il bilancio del periodo gennaio-settembre 2015 nelle maggiori città d'arte e d'affari dell'Emilia-Romagna presenta un incremento del +2,1% degli arrivi e del +2,7% delle presenze. Per quanto riguarda l'internazionalizzazione, la clientela in arrivo dall'estero cresce del 3,8%, le presenze salgono del 4,3%, grazie agli ottimi risultati ottenuti a Parma, Modena, Bologna e Ferrara. Nel 2015 la quota di internazionalizzazione delle città d'arte e cultura è del 39,9% sul totale delle presenze.
Nel caso di Bologna e Modena, anche nel 2015 gli operatori hanno beneficiato delle crescenti opportunità generate dai voli in arrivo sullo scalo bolognese, mentre negli altri capoluoghi lungo la via Emilia l'incremento dell'occupazione delle camere è stato favorito dal movimento verso Expo.
L'Appennino
Il turismo sportivo, estivo, tipico delle località appenniniche dell'Emilia-Romagna, che presentava da alcune stagioni segnali di rallentamento, ha registrato un'inversione di tendenza soprattutto grazie alla favorevole situazione climatica dell'estate 2015.
Trend positivo per tutto il sistema appenninico, che nei primi nove mesi dell'anno ha fatto registrare un significativo +13,4% di arrivi e +5,7% di presenze. Sono in particolare i turisti stranieri a produrre gli incrementi più interessanti conun +31% di arrivi e +21,3% di presenze. In crescita, in particolare, tedeschi, francesi, inglesi e belgi.
Le località termali
In un anno che ha ridato slancio e ossigeno al sistema turistico regionale, anche l'offerta termale dell'Emilia-Romagna ha evidenziato segnali di ripresa.
Grazie al recente sviluppo dei centri benessere d'albergo e alle proposte di alcuni stabilimenti termali, che hanno arricchito l'offerta con cure più dolci e trattamenti legati al wellness, cresce il numero di turisti che frequenta le località termali per fini esclusivamente terapeutici.
Alla fine di settembre, il comparto termale dell'Emilia Romagna ha registrato un +6,9% di arrivi e un +1,9% di presenze. A trainare la crescita sono stati soprattutto i flussi internazionali (+21,3% di presenze).
Il metodo e i dati dell'indagine dell'Osservatorio turistico regionale
Il metodo di indagine e analisi dei dati sul turismo in regione prevede: la rivalutazione periodica delle statistiche ufficiali provenienti dagli uffici delle province dell'Emilia Romagna; l'elaborazione delle indicazioni fornite da un panel di oltre 1.300 operatori di tutti i comparti dell'offerta turistica regionale e i riscontri indiretti, come le uscite ai caselli autostradali, gli arrivi aeroportuali, le vendite di prodotti alimentari e bevande per l'industria dell'ospitalità, i dati sui consumi di energia elettrica e acqua, la raccolta di rifiuti solidi urbani ed altri.
Per disporre di dati quantitativi e qualitativi omogenei ancor più puntuali, la Giunta regionale ha deciso nei giorni scorsi di istituire un unico Osservatorio turistico regionale al servizio di questo settore strategico per l'Emilia-Romagna.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Lo spazio è animato da Cna e Confartigianato Emilia-Romagna. Costi: "Il bilancio a Expo è più che positivo e caratterizzato dalla presenza di tutti i territori emiliano romagnoli, di tante imprese, consorzi e associazioni di categoria nonché con l'abbinamento con le tante eccellenze del territorio dell'Emilia-Romagna" -
Parma, 2 ottobre 2015 –
Una serie di incontri con le imprese artigianali emiliano-romagnole, e i loro rappresentanti, presenti a Expo Milano 2015 nella Piazzetta ER, animata fino a oggi da Cna e Confartigianato Emilia-Romagna.
È questo quanto fatto nella giornata di ieri a Milano dall'assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi che ha partecipato - con il presidente regionale di Cna Paolo Govoni e il presidente regionale di Confartigianato Marco Granelli - ad un talk show sul progetto "Food Stories". L'iniziativa - promossa da Cna e Confartigianato dell'Emilia-Romagna – offre ai visitatori dell'Esposizione Universale storie delle produzioni tipiche e degli artigiani che ne sono protagonisti, le cui imprese appartengono ad alcune tra le più importanti filiere alimentari dell'Emilia-Romagna (salumi, paste ripiene, formaggi, pani e dolci).
«Le nostre realtà produttive, associative e istituzionali stanno ottenendo straordinari risultati. Siamo molto soddisfatti. Sta proseguendo – ha sottolineato l'assessore regionale Costi – il successo della Settimana di protagonismo. Il bilancio a Expo è più che positivo e caratterizzato dalla presenza di tutti i territori emiliano romagnoli, di tante imprese, consorzi e associazioni di categoria nonché con l'abbinamento con le tante eccellenze dell'Emilia-Romagna».
Il progetto "Food Stories" - promosso da Cna e Confartigianato dell'Emilia-Romagna e sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna – è stato realizzato in collaborazione con il Master Comet (Cultura Organizzazione Marketing dell'Enogastronomia Territoriale e del Prodotto Tipico) dell'Università di Parma e l'Accademia della Cucina.
(Fonte: ufficio stampa Regione ER)
Tariffazione puntuale, incentivi all'efficienza e disincentivi all'uso delle discariche, transito verso una "economia circolare". Gli obiettivi: differenziata al 73%, riduzione del 25% della produzione pro-capite, riciclaggio al 70%. Il presidente Bonaccini: "Una Legge che ci consolida come regione tra le più avanzate in Europa. Nel 2020 chiuderemo gran parte delle discariche e cominceremo a spegnere qualche inceneritore". Per l'assessore Gazzolo "si apre a una nuova visione nella gestione dei rifiuti, che diventeranno realmente risorsa. Ora subito il Piano regionale"-
Parma, 1 ottobre 2015 –
Una nuova visione nella gestione dei rifiuti per promuovere il riciclaggio e la prevenzione e per consegnare alle generazioni future un territorio più pulito, sano e stabile dal punto di vista economico. Uno strumento operativo per arrivare entro cinque anni, come stabilito, anche tramite tariffazione puntuale e incentivi ai Comuni virtuosi, agli obiettivi prefissati di una raccolta differenziata al 73%, alla riduzione del 25% della produzione pro-capite dei rifiuti urbani, al riciclaggio al 70%, al contenimento delle discariche, autosufficienza regionale. Entra nel vivo la nuova gestione dei rifiuti in Emilia-Romagna, con l'approvazione di una Legge con cui si segna un'ulteriore importante tappa del percorso svolto in questi ultimi anni, che ha portato come risultato finale a un progetto coerente con gli obiettivi comunitari.
La Regione Emilia-Romagna vuole transitare da un modello economico lineare basato sullo sfruttamento delle risorse naturali, senza alcuna prospettiva legata al riuso o a ripristino delle stesse, a una "economia circolare" in cui non vi siano prodotti di scarto e in cui le materie vengono costantemente riutilizzate. Economia circolare significa inoltre bloccare le risorse sul territorio a favore dell'occupazione, dello sviluppo economico e della sostenibilità locale. E per far ciò individua strumenti quali la tariffazione puntuale, attraverso cui si paga per quanto si conferisce, e mette in campo incentivi rivolti ai Comuni che inviano meno rifiuti allo smaltimento e premialità per le imprese. Il passaggio ad un'economia circolare è al centro dell'agenda per l'efficienza delle risorse stabilita nell'ambito della "strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva".
Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini: "Questa Legge è per noi un impegno concreto, un contributo tra i più avanzati del Paese in quest'ambito che proviene da una regione, la nostra, tra le pochissime in Italia a non essere mai andata in emergenza rifiuti grazie a politiche serie. Ora, il nostro futuro parla di superamento della maggior parte delle discariche nel 2020, come chiede l'Unione europea, di politiche che permettano di raggiungere risultati inediti in termini di qualità della vita e dell'ambiente. Virtuosità che nel 2020 ci porteranno anche a cominciare a spegnere qualche inceneritore".
"Grazie a questa Legge, costruita con un ruolo determinante della società regionale e di Consigli comunali e provinciali – ha commentato l'assessore regionale alle Politiche ambientali, Paola Gazzolo -, l'attenzione si sposta sulla parte a monte del filiera del rifiuto e non quella terminale, affrontando i temi del contrasto allo spreco, della riduzione del rifiuto, della raccolta e dell'industrializzazione del riciclo, del passaggio a un'economia circolare in cui il rifiuto diventa realmente risorsa. La Giunta, inoltre, metterà risorse proprie per fare in modo che il Fondo a sostegno delle gestioni virtuose sia non inferiore ai 10 milioni di euro. Ora subito il Piano regionale, dove andremo a recepire e tradurre nella pratica gli obiettivi di questa Legge".
Gli strumenti: tariffazione puntuale
Un importante strumento per raggiungere gli obiettivi di riduzione della produzione di rifiuti e di riciclaggio è la tariffazione puntuale, ovvero sistemi attraverso i quali si paga per quanto si conferisce. Tariffa puntuale significa equità contributiva, in quanto si pagherà in relazione all'effettivo servizio erogato e non in base ai metri quadri o al numero dei componenti della famiglia, e responsabilizzazione dei cittadini attraverso l'applicazione del principio «chi inquina paga». La legge rinvia a specifiche linee guida che dovranno essere adottate da parte dell'Agenzia territoriale dell'Emilia Romagna per i servizi idrici e rifiuti (Atersir) , al fine dell'applicazione della tariffazione puntuale nel territorio regionale, con priorità per le utenze non domestiche
Premi all'efficienza e disincentivi all'uso delle discariche
La legge prevede la costituzione presso l'Atersir di un fondo a sostegno delle gestioni meritorie, relativamente agli utenti dei comuni che abbiano raggiunto una determinata quantità pro capite di produzione di rifiuto urbano non inviato a riciclaggio, e a sostegno della trasformazione del servizio con modelli innovativi di raccolta tesi a incrementare i rifiuti da destinare a riciclaggio nonché per la realizzazione dei centri comunali per il riuso. Uno dei criteri di efficienza, in base al quale valutare i vari sistemi di gestione sarà la riduzione dei rifiuti non inviati a riciclaggio. Di fatto sono virtuosi il cittadino e il Comune che invia complessivamente meno rifiuti a smaltimento. Questo parametro viene assunto come riferimento per la ripartizione del fondo incentivante previsto nel progetto di legge. La Legge, inoltre, disincentiva l'uso della discarica e l'incenerimento senza recupero di energia. Sono quindi rivisti in aumento gli importi dell'ecotassa per lo smaltimento. La revisione sarà graduale, con un primo step al 2017 e uno successivo al 2020.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Su proposta della presidente Saliera, momento di raccoglimento in Aula per Luigi Albertelli, Luigi Agnelli e Filippo Agnelli, che risulta ancora disperso. -
Parma, 29 settembre 2015 -
In apertura dei lavori, l'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha ricordato questa mattina con un minuto di silenzio Luigi Albertelli e Luigi Agnelli, vittime dell'alluvione che ha colpito le province di Piacenza e Parma la notte del 13 settembre scorso, e Filippo Agnelli, che ad oggi risulta ancora disperso dopo l'evento calamitoso.
È stata la presidente dell'Assemblea legislativa, Simonetta Saliera, a chiedere all'Aula un momento di raccoglimento per le vittime.
(fonte: ufficio stampa Regione ER)
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