"Gli Stati membri dell'UE hanno deciso di eliminare i controlli sulle persone alle frontiere terrestri interne con e tra la Bulgaria e la Romania a partire dal 1° gennaio 2025", ha dichiarato il Consiglio in un comunicato.
L'approvazione finale per l'ammissione di Bulgaria e Romania a Schengen deve essere data dai leader dell'UE durante il vertice che si terrà il 19-20 dicembre a Bruxelles, ma si tratta di una semplice formalità, dal momento che i Ministri degli Interni e della Giustizia hanno già approvato la decisione in Consiglio Europeo su indicazione dei leader degli Stati membri.
La Bulgaria e la Romania sono entrate a far parte dell'UE nel 2007, ma la loro ammissione a Schengen è stata rinviata in attesa della risoluzione di varie questioni, soprattutto per quanto riguarda la lotta alla corruzione. Inoltre, il processo si è fermato ed è stato messo in pausa dopo l'inizio della crisi migratoria europea nel 2015, ostacolato da alcuni Paesi, soprattutto Austria e Olanda, che hanno espresso forte preoccupazione in merito ai rischi di immigrazione clandestina e ordine pubblico.
Queste reticenze si sono andate smorzando negli ultimi anni, sia per l'impegno dei due Paesi a controllare le proprie frontiere esterne, che per fidelizzarli più strettamente nei confronti della UE in ottica antirussa, visto anche il risultato delle ultime elezioni presidenziali in Romania, dove il candidato meno ostile a Mosca ha raggiunto un consenso altissimo. Vicenda destabilizzante per l'establishment, che ha portato la Corte Costituzionale rumena al clamoroso, immotivato, antidemocratico e pericoloso espediente di annullamento del voto espresso dal Popolo.
Ad ogni modo, dopo anni di trattative complesse, i Ministri preposti hanno definitivamente stabilito di concedere ai due richiedenti l’ingresso nella Zona Schengen, che prevede libertà di movimento, in linea di massima senza controllo d’identità. La decisione è stata accolta positivamente dal mondo imprenditoriale italiano a Bucarest e a Sofia, anche in previsione di un aumento degli scambi economici tra l’Italia e i due Paesi sul Mar Nero.
Lo Spazio Schengen è stato creato nel 1985 da Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi e Germania, con l’accordo che prende il nome dall’omonima cittadina lussemburghese in cui lo hanno sottoscritto. Le norme sull’abolizione dei controlli alle frontiere interne, implicanti l’ampliamento della libera circolazione per i cittadini dei Paesi firmatari, sono state perfezionate e ulteriormente definite dalla Convenzione di Attuazione del 1990, anno in cui anche l'Italia ha sottoscritto l'accordo di adesione.
I suoi confini non coincidono però con quelli dell'Unione Europea: Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera, che non fanno parte dell'UE, sono infatti membri di Schengen. Al contrario Irlanda e Cipro, componenti dell'Unione, non vi hanno ancora aderito; mentre come abbiamo già detto Bulgaria e Romania vi entreranno pienamente solo il prossimo mese.
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