Di Francesco Graziano Bologna, 18 agosto 2023 - Dopo la parentesi albanese, ospite del Presidente Rama che più volte nei mesi passati l’aveva pubblicamente invitata, Giorgia Meloni, da quanto filtra, sarebbe di rientro in Puglia.
Con la famiglia, la Presidente del Consiglio era arrivato a Valona ad inizio settimana.
Il ferragosto della leader di FdI è trascorso con un’uscita in mare a bordo di un motoscafo come documentano alcune immagini che immortalano la sorella della premier, Arianna, e suo marito, il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida. Dopo i tre giorni albanesi adesso il ritorno in terra di Puglia dove il Capo dell’esecutivo continuerà le sue vacanze.
Le polemiche politiche, oltrepassato questo torrido ferragosto, però non vanno in vacanza e le questioni da affrontare sul tavolo sono parecchie: dall’aumento del salario minimo a 9 euro lordi l’ora che secondo le stime del Cnel riguarderebbe all’incirca tra i 60 e i 90.000 lavoratori tutti concentrati sembrerebbe in tre settori, ossia pulizie, vigilanza e assistenza nelle Rsa; fino all’eterno problema degli sbarchi che rispetto all’anno scorso sono raddoppiati passando da all’incirca quasi 49.000 ai 101.000 dei primi mesi del 2023 ( A onor del vero non aiuta la crisi che in questo periodo stanno affrontando Paesi come la Tunisia e il Niger)
Proprio su questa questione e sugli altri argomenti “caldi” si è concentrato l’attacco velato o frontale dipende dalle chiavi di lettura di ciascuno, del Presidente dell’Emilia Romagna Bonaccini il quale, in visita alle saline di Cervia, ha lamentato l’esiguità dei fondi messi a disposizione dal Governo a favore della ricostruzione dopo i disastri causati dal clima e dalle esondazioni che hanno distrutto case e fabbriche.
“ Non vorrei che dietro a tutto ciò ci sia una volontà politica” avrebbe detto il subcommissario all’emergenza il quale, da alcune voci dal sen fuggite, lo dipingono come inviperito per non aver ricevuto direttamente lui l’incarico di commissario poi andato – come si sa – a Francesco Paolo Figliuolo.
Pronta la dichiarazione di circostanza tesa a non gettare benzina sul fuoco: “Con Figliuolo ci sentiamo quotidianamente, è un galantuomo e ci fidiamo ciecamente di lui”.
Altro fronte polemico- come si accennava- questa volta sul fronte interno dei Dem oltre che con gli avversari alla guida di Palazzo Chigi e Palazzo Madama, riguarda la questione migranti con la presa d’atto del numero uno della Regione, aspirante segretario del Pd poi battuto dalla rivale Schlein, che il problema dei troppi disperati in arrivo sulle nostre coste sta diventando di difficile gestione.
I maligni sussurrano che dietro a queste lamentele ci sia una sottile polemica con la Schlein che non avrebbe voluto Bonaccini in un ruolo apicale per non dargli troppa visibilità, a ben vedere un tentativo, quello della leader piddina fallito perché non manca giorno in cui non venga ripresa dai giornali una dichiarazione del suo rivale allo scranno più alto del Partito fondato da Veltroni.
Staremo a vedere quello che succederà, sui fondi per la ricostruzione il Governo ha assicurato che arriveranno altre risorse; sul problema dell’immigrazione incontrollata l’unica via d’uscita possibile è che Schlein e Bonaccini si mettano d’accorso su una linea comune lasciando da parte eventuali dissapori, l’una predica una Mare nostrum europea, peraltro appoggiata in questo anche dalla Cei, mentre l’altro sembra remare in una direzione opposta.
Ma si sa quello della sinistra di dividersi è un vizio atavico che durerà fino a quando avrà vita la sinistra o quella che viene ritenuta tale.