Le domande di Vittorio Dall’Aglio, presidente dell’associazione di Confcommercio hanno riguardato infrastrutture, accessibilità, sicurezza, semplificazione, tassazione, turismo, riqualificazione del mercato della Ghiaia, investimenti strutturali per il commercio, grandi insediamenti commerciali e infine un appello al voto.
“Per quanto riguarda le infrastrutture - ha dichiarato Vignali - Parma oggi è completamente isolata e inaccessibile: la Cispadana è finanziata ma non qui, la pedemontana idem, la Tibre finisce in un prato, la Pontremolese è ferma a 10 anni fa e anche per la via Emilia bis esisteva un progetto che è stato lasciato invecchiare nei cassetti del Comune. Poi bisogna chiudere l’anello della tangenziale. Per quanto riguarda la fermata dell’AV si sono persi 10 anni. Quando, come speriamo, sarà realizzata alle Fiere, dovrà essere collegata alla città così come all’aeroporto, oggi ancora isolati”. Una proposta da approfondire “è, per esempio, la tramvia leggera presente nel programma di Dario Costi" – ha detto Vignali a margine dell’incontro.
Parlando di accessibilità, Vignali ha proposto un nuovo piano parcheggi: “Sono sguarnite le zone sud e ovest. Servono due nuovi scambiatori in zona Villetta e San Leonardo. Il parcheggio della Ghiaia è utilizzato solo al 20%. Contestualmente deve essere potenziato il trasporto pubblico. Servono navette veloci dagli scambiatori al centro”.
“Sicurezza e decoro sono stati molto sottovalutati negli ulti dieci anni. Degrado e desertificazione vanno di pari passo: non dobbiamo permettere che altre saracinesche si abbassino”.
Sulla semplificazione Vignali ha spiegato: “Il Comune è diventato un fortino inaccessibile, anche per gli addetti ai lavori e prima non era così. Noi vogliamo andare verso un sistema di autocertificazione, nel quale la funzione del Comune sarà solo quella di controllo, pensiamo di ripristinare lo sportello unico delle imprese”.
Sulla tassazioni Vignali ha dichiarato di voler ridurre sia Tari che Imu e Irpef: “quest’ultima è ai livelli più alti fra le province dell’Emilia Romagna. Abbiamo intenzione anche di abbassare la Cosap: i dehor sono un presidio di socialità e di sicurezza”.
“Dobbiamo dire no e fermare lo sviluppo delle grandi superfici commerciali che distruggono il commercio di vicinato. Noi punteremo nuovamente sui sette centri commerciali naturali e la Ghiaia deve diventare un grande mercato alimentare coperto sul modello di Barcellona. Creeremo una società mista pubblico privato che dovrà promuovere il brand Parma. Dobbiamo migliorare lo Iat che non funziona e istituire un’agenzia per il turismo. Punteremo su grandi eventi, sui temi forti per la città: la cultura e il food – ha concluso Vignali”.