Venerdì, 25 Marzo 2022 06:23

Ventitre anni fa: il Kosovo, ovvero quando la NATO cambiò volto In evidenza

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Novi Sad bombardata Novi Sad bombardata

Di Daniele Trabucco (*) 24 marzo 2022 - Il 23 marzo 1999 iniziava il bombardamento della Nato nel Kosovo giustificato dal genocidio della minoranza etnica e linguistica albanese da parte delle autorità della (allora) Repubblica federale di Jugoslavia, ma in assenza di qualunque legittimazione internazionale.

La risoluzione n. 1244/1999, che pose il Kosovo sotto l'amministrazione provvisoria dell'ONU e autorizzava la presenza di una forza di mantenimento della pace sotto la guida della NATO, intervenne a "copertura" di un intervento militare già concluso.

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(Rifugiati albanesi - 1999 - PH. Jonuz Kola)

Ora, il diritto ad una "ingerenza umanitaria" in uno Stato sovrano, quale la Jugoslavia, richiedeva necessariamente l'autorizzazione del Consiglio di Sicurezza al fine di evitare aggressioni pretestuose che sono state utilizzate per "sperimentare", da parte degli Stati Uniti d'America, una nuova strategia militare funzionale ad un ruolo non più solo difensivo della NATO, soprattutto dopo la caduta del Muro di Berlino nel 1989, la dissoluzione dell'U.R.S.S. e la fine del Patto di Varsavia nel 1991.

La "ridefinizione in termini etici" delle relazioni internazionali, iniziata nel 1999 con il Kosovo, ha posto le premesse affinché l'Alleanza Atlantica del Nord iniziasse a sottrarsi agli stessi vincoli posti dal diritto internazionale.

Visto che il meccanismo di funzionamento dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, dal 1945 ad oggi, non assicura né saggezza politica, né autonomia decisionale, tanto l'Unione Europea, dietro condizionamento americano, quanto la NATO hanno cercato di dotarsi di "processi" sempre più interventisti ed intrusivi come l'allargamento verso l'Europa orientale, una delle cause dello scoppio della guerra russo-ucraina.

La "Partnership for Peace", firmata il 28 maggio 2002 con la Russia (vertice di Pratica di Mare), non ha certamente risolto i problemi in ragione del suo carattere asimmetrico, poiché  Mosca è stata relegata al ruolo di "un ambiguo interlocutore". Ed ora....

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(Missile Tomahawk lanciato dalla US Navy - photo by Petty Officer 3rd Class Renso)

 

 

 

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(*) prof. Daniele Trabucco. Associato di Diritto Costituzionale italiano e comparato presso la Libera Accademia degli Studi di Bellinzona (Svizzera)/UNIB – Centro Studi Superiore INDEF (Istituto di Neuroscienze Dinamiche «Erich Fromm»). Dottore di Ricerca in Istituzioni di Diritto Pubblico. Professore a contratto in Diritto Internazionale presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici/Istituto ad Ordinamento universitario «Prospero Moisè Loria» di Milano.