Domenica, 08 Agosto 2021 06:06

Ma che GREEN CAOS! In evidenza

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Mentre cresce il sospetto della inutilità del Green Pass, si rafforza il dubbio che sia una operazione “ricattatoria” utile a superare il problema dell’obbligatorietà delle vaccinazioni, che troverebbe ostacoli anche di natura costituzionali. Infine i dati inquietanti delle terapie intensive, ben più occupate dello scorso anno, pur con dati assoluti ridotti, e Il timore di un nuovo autunno caldo e contagioso. 

Di Lamberto Colla Parma, 08 agosto2021 152° giorno dell'anno 2 dell'era  COVID-19 - domenica - 

“Anche un orologio rotto segna l’ora esatta due volte al giorno”. E’ questo il motto al quale i gufi si affidano per farsi belli nelle innumerevoli trasmissioni televisive nelle quali fan bella presenza. 

E allora ecco le previsioni catastrofiche di una sempre imminente ennesima ondata di contagi e sempre a sostegno dell’unica teoria in risposta al covid-19: il vaccino.

Così convinta la gran parte degli italiani (circa 70 milioni di dosi somministrate) e europei a inocularsi il salvavita, l’estate 2021 sta transitando con dati rassicuranti. Il generale Figliuolo, a suon di 500.000 dosi al giorno, sta vincendo la sua campagna vaccinale e il Green Pass è entrato in vigore per rendere impermeabile le aree a tasso d’assembramento rischioso.

Tutto bello! Direbbe un simpatico commentatore sportivo.

E invece NO, purtroppo.

 

Ancora una volta si trattano gli italiani da pecoroni (sarà per questo che l’obiettivo è l’immunità di gregge?) e stupidi, si tralasciano informazioni utili e si carica su di essi ogni pena pur di raggiungere gli obiettivi per poi scaricare la responsabilità su di loro e sulla contagiosità della nuova e prevedibile variante.  

Tanto, nessuno avrà mai la possibilità di sconfessare alcunché.

A questo punto facciamo alcune considerazioni.

Il GREEN PASS sarà valido per entrare in ristoranti, palestre, aerei, treni a alta velocità ma non sarà necessario per i treni regionali (utilizzati dai pendolari), i Bus che potranno portare sino all’80% della loro capacità.

Non sarà necessario se si consumeranno pasti seduti all’aperto o in piedi al bancone.

Sarà anche possibile che alcuni richiedano un tampone aggiornato per maggior sicurezza.

I ristoratori saranno equiparati ai pubblici ufficiali in quanto dovranno verificare la corrispondenza tra il certificato verde e l’identità del portatore.

Se si sgarrerà le sanzioni saranno pesanti per tutti, cliente e ristoratore.

Ben fatto! Dobbiamo mantenere il livello di sicurezza conquistato e difendere il basso tasso di contagio e di occupazione delle terapie intensive raggiunto con la campagna vaccinale.

Ma allora per quale ragione nel luglio 2021, con quasi il 50% di persone vaccinate, le terapie intensive sono ben più impegnate, pur  con numeri assoluti bassi, rispetto al luglio dell’anno precedente quando i vaccini ancora non c’erano, le mascherine all’aperto non erano obbligatorie e il Green Pass era ancora lontano dall’essere immaginato?

Non vorremmo mai che la vera cura fosse l’estate che, come da sempre è noto, inibisce lo sviluppo di malattie influenzali, covid compreso, e invece, nel prossimo autunno quando gli autobus, i metrò e i treni torneranno ad affollarsi di studenti e pendolari, diventeremo tutti “rossi” di rabbia e rinchiusi nelle nostre case a mangiarci il fegato in solitudine, o in cattiva compagnia, a contemplare le nostre attività economiche andare a pampogne!

Già perché è stato sorprendente intercettare la tabella che segue, dove si dimostra  come le terapie intensive, nello scorso mese di luglio, fossero così ben più occupate rispetto l’anno precedente.

2020_2021_terapie_intensive_luglio.jpeg

Nel timore che fosse una fake abbiamo cercato risposta nelle cronache ufficiali e, messe a confronto, abbiamo riscontrato la correttezza. Cosi da un articolo di La Repubblica dell’11 luglio 2020 sono confermati i dati della tabella e da una  informativa di ADN KRONOS altrettanto per quelli relativi al medesimo giorno ma dello scorso mese di luglio.

Infine, dulcis in fundo, giusto per alimentare le incertezze ecco sopraggiungere la notizia che con il vaccino tutto italiano e per di più realizzato con la partecipazione dello Stato di ReiThera, così come per quello sovietico Sputnik, ma nemmeno a chi avesse ricevuto una sola dose ove ne fosse necessaria una seconda, non viene rilasciato il Green Pass. 

La Commedia va in scena puntuale e il Dramma del prossimo autunno è già sold out per tutte le repliche.

 

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