Rete Imprese Italia Modena: "Direzione giusta, ma sulle scorte di magazzino danneggiate il rimborso deve essere maggiore". L'invito è di passare dal 60% all'80%. "Opportuno inoltre prevedere misure di sostegno in vista della ripresa dei versamenti fiscali e contributivi sospesi fino al 31 ottobre 2014" -
Modena, 24 giugno 2014 -
Condivisibile secondo RETE Imprese Italia Modena – a cui aderiscono Confesercenti, Ascom-Confcommercio, Lapam-Confartigianato e CNA – la prima stesura dell'Ordinanza Regionale relativa alle pratiche per la concessione dei contributi destinati alle imprese gravate dai danni dell'alluvione del gennaio scorso. "Volendo esprimere un primo giudizio – afferma RETE – pare si voglia evitare, e questo è positivo, i diversi appesantimenti burocratici subiti dalle imprese per le domande di rimborso danni da sisma. Mentre si assicura anche una maggiore celerità nella liquidazione delle somme. Anche se riteniamo che la percentuale di rimborso per il ripristino delle scorte di magazzino debba essere elevata", elemento quest'ultimo che, unitamente alla previsione di una rateizzazione delle imposte e dei contributi sospesi fino al 31 ottobre prossimo, rappresentano la richiesta principale avanzata dalle associazioni imprenditoriali.
"Riteniamo inoltre positivo sia la Provincia, l'ente deputato ad esaminare le domande e quindi procedere alla liquidazione dei contributi: elemento che lascia intravedere il ripetersi della positiva esperienza avvenuta in occasione delle domande di delocalizzazione inoltrate a suo tempo dalle imprese colpite dal sisma. Così come il fatto che le perizie richieste relative ai danni siano asseverate e non giurate, allargando in questo modo la platea dei tecnici che possono eseguire i lavori e abbattendone i costi. Siamo a sottolineare però – evidenzia RETE - che la misura massima Destinata al rimborso delle scorte di magazzino danneggiate sia eccessivamente bassa considerato che rappresenta la voce che ha inciso maggiormente sui danni delle imprese 'alluvionate. In questo caso riteniamo un errore ricalcare l'Ordinanza 57 poiché le casistiche di danno occorse a causa del sisma sono diverse. Per cui chiediamo un incremento del totale del costo previsto in bozza d'Ordinanza: dal 60%, fino almeno all'80%."
"Occorrerà poi prevedere – conclude RETE - una misura di sostegno ulteriore alle imprese per la ripresa dei versamenti fiscali e contributivi sospesi fino 31 ottobre 2014. Il rischio è che molte imprese colpite non abbiano ancora a quella data ottenuto alcun rimborso danni, e debbano far fronte a pagamenti piuttosto consistenti. Visto e considerato che dovranno far fronte al versamento di IVA, contributi ed imposte per quasi tutto l'anno con conseguenti e prevedibili difficoltà finanziarie. Chiediamo pertanto alla Regione come pure ai Parlamentari di attivarsi ed impegnarsi in favore di misure di ulteriore proroga dei termini e quindi rateizzo a costo zero per le imprese così come avvenuto per tutte quelle colpite dal sisma nei tre anni successivi."
(Fonte: ufficio stampa Rete Imprese Italia Modena)
Rete Imprese: "Serve interpretazione autentica e corretta della norma che porta a due anni la durata dei finanziamenti per il pagamento delle imposte". "I parlamentari si attivino il prima possibile. L'ABI deve intervenire, affinché le banche sospendano quanto prima l'invio di lettere che invitano gli imprenditori a regolarizzarsi" -
Modena, 3 giugno 2014 -
Imprenditori della zona colpita dal terremoto invitati ad andare in banca per rinegoziare il piano di restituzione delle rate dei mutui accesi per il pagamento delle tasse: "Semplicemente inammissibile", dichiara RETE Imprese Italia Modena, a cui aderiscono Confesercenti, Ascom-Confcommercio, Lapam-Confartigianato e CNA. "L'articolo 3 bis del dl 4/2014, che inserisce la proroga di due anni nella restituzione del prestito acceso presso le banche per il pagamento delle tasse e dei contributi da parte dell'aziende colpite dal sisma – continua RETE - viene interpretato da parte di alcuni istituti di credito come una semplice diluizione in un maggior numero di rate della somma da restituire. Ragione per cui, ad alcuni imprenditori della zona del cratere, è già arrivata la richiesta di rivolgersi con celerità alla banca per la rinegoziazione del piano di restituzione, con la scadenza per la prima rata fissata a giugno 2014."
"Visto e considerato dunque che – tiene ad evidenziare RETE Modena - di fronte agli atti intrapresi da parte di alcuni istituti di credito, non solo c'è il rischio quanto la seria possibilità di penalizzare ulteriormente le imprese che stanno solo ora e con fatica risollevandosi, chiediamo ai parlamentari di attivarsi immediatamente per ottenere la corretta ed autentica interpretazione della norma che di fatto ha portato a due anni la durata dei finanziamenti per il pagamento delle imposte per le imprese colpite dal sisma. E che quindi, la prima rata sia effettivamente fissata a partire dal 30 giugno 2015 in coerenza col provvedimento. Ci rivolgiamo inoltre alla Regione Emilia Romagna perché si attivi con la massima urgenza a tal senso ma anche pure e soprattutto nei confronti dell'ABI, affinché sia sospeso l'accordo siglato lunedì scorso 25 maggio 2014, in quanto a nostro avviso illegittimo e del tutto stravolgente la volontà del legislatore. Siano inoltre a chiedere e anche in questo caso con la massima urgenza, all'ABI di sollecitare gli istituti di credito affinché sospendano l'invio delle lettere in cui si invitano gli imprenditori terremotati alla ricontrattazione dei mutui relativi ai finanziamenti delle imposte sospese causa sisma."
"Oltre il 70% delle imprese della zona del cratere – ricorda RETE - al 30 giungo 2014 non avrà ancora ottenuto un solo euro di risarcimento per i danni subiti, considerata in primo luogo la lunghezza delle procedure Sfinge così come dell'appesantimento burocratico di tutto l'apparato risarcitorio. Quello sotto agli occhi di tutti, e qui lo sottolineiamo, è che risultano ancora fortemente esposte finanziariamente. Pur di non gettare la spugna e mantenere il lavoro hanno dovuto fare sforzi inauditi oltre che leva solamente sulle proprie risorse e non può essere che adesso vangano intimate di regolarizzarsi con le tasse sulla base di un'interpretazione data da ABI", conclude RETE.
(Fonte: ufficio stampa Rete Imprese MO)
Rete Imprese invita la Regione a mantenere fede all'impegno assunto di avviare i lavori per la messa in sicurezza del Nodo idraulico di Modena entro il prossimo mese di giugno -
Modena, 22 maggio 2014 -
Positivo secondo RETE Imprese Italia Modena – a cui aderiscono Confesercenti, Ascom-Confcommercio, Lapam-Confartigianato e CNA - quanto annunciato dalla Regione Emilia Romagna. Per voce del Presidente Vasco Errani e dell'Assessore alla Protezione Civile Paola Gazzolo, si è appreso che la Regione emetterà entro la fine di maggio 2014 le ordinanze relative alle modalità inerenti alle pratiche per la concessione dei contributi destinati a cittadini ed imprese gravate dai danni dell'alluvione del gennaio scorso. "Unica cosa – chiede RETE Imprese – ci sia l'impegno di evitare ogni sorta di appesantimento di tipo burocratico. Inoltre invitiamo la Regione di mantenere fede all'impegno di avviare a partire dal mese prossimo – giugno 2014 i lavori relativi alla messa in sicurezza del nodo idraulico di Modena. Cosicché da essere ultimatii entro l'autunno stagione considerata a rischio."
"Riteniamo che i cittadini e le imprese abbiano l'urgente necessità di ricevere i fondi che in gran parte hanno già anticipato per la bonifica dei locali, e la sostituzione di merci, arredi e attrezzature di lavoro danneggiati dall'alluvione del 20 gennaio scorso. C'è quindi la necessità pertanto – evidenzia RETE Imprese - che il sistema del riconoscimento dei danni e tutte le procedure per la liquidazione dei contributi, non assuma tutto il carico burocratico che sta rallentando le pratiche relative alla concessione di contributi a chi ha subito danni dal sisma. Visto e considerato soprattutto le peculiari caratteristiche di questi rimborsi (in questo caso non si tratta di intervenire sulla ricostruzione di immobili con conseguenti modifiche strutturali, bensì della sostituzione di macchinari, attrezzature, arredi e merci, operazioni che hanno una quantificazione economica molto più semplice), destinati a chi ha subito danni da alluvione. Ragione, per cui vorremmo quindi essere consultati in proposito al fine di poter dare un nostro concreto contributo, forti della grande esperienza maturata nella presentazione delle domande a SFINGE", conclude RETE Modena.
Secondo Rete Imprese Italia rimane poi da sciogliere il tema relativo alla fiscalità di vantaggio, a sostegno di un territorio soggetto a tanti eventi calamitosi in pochi mesi, una questione vitale per la sopravvivenza dei centri urbani.
(Fonte: ufficio stampa Rete Imprese Modena)
Grave sottovalutazione dell'Esecutivo dei problemi gravanti su cittadini e imprese -
Modena, 21 maggio 2014 -
Rete Imprese Italia Modena – a cui aderiscono Confesercenti, Ascom-Confcommercio, Lapam-Confartigianato e CNA – giudica non sufficiente l'intenzione del Governo di intervenire per prorogare la scadenza di pagamento relativo alla prima rata della Tasi per i soli Comuni che entro il 23 maggio non avranno deliberato. "Sebbene eviti di far pagare acconti – afferma Rete Modena - quando il tributo non è dovuto, non risolve le difficoltà connesse al calcolo ed al versamento dell'imposta da effettuarsi in pochi giorni lavorativi."
"La mancanza di una proroga generalizzata del pagamento della prima rata TASI – continua Rete - denota una grave sottovalutazione, da parte del Governo, dei problemi gravanti su cittadini, imprese e su tutti gli operatori professionali che li assistono in fase di prima applicazione della nuova imposta TASI".
"Sono già state presentate al Ministro dell'Economia, le difficoltà operative che scaturiscono dalla miriade di aliquote d'imposta applicabili alle diverse tipologie di immobili. Ma, ancor di più, nella determinazione delle detrazioni spesso in funzione dei parametri più diversi (rendita catastale, utilizzo dell'immobile, carichi di famiglia ed altro ancora). E' per questo che riteniamo necessario e indispensabile prorogare la scadenza per tutti i contribuenti, in modo da permettere il corretto adempimento del pagamento senza incorrere in sanzioni e consentendo, altresì, ai Comuni di deliberare con criteri più ponderati e più semplici, senza il timore di non far quadrare i propri bilanci", conclude Rete Modena.
(Fonte: ufficio stampa Rete Imprese Modena)
Rete Imprese Italia per l'area di Modena: "Perché in via Montecuccoli? Meglio se rimane in centro, riqualificando la struttura esistente o ricollocandolo in uno dei tanti contenitori vuoti. Soluzione che consentirebbe ricadute positive anche per il cuore storico di Modena" -
Modena, 21 maggio 2014 -
"Anche se a pochissime ore dal voto di domenica prossima è difficile inseguire la grandine di risultati positivi le cui notizie arrivano alle varie forze politiche, non possiamo non notare l'informale comunicazione telefonica del presidente del Consiglio Matteo Renzi al sindaco di Modena, che informa di come siano state trovate le risorse per realizzare una nuova sede dell'istituto scolastico Carlo Sigonio, previsto in via Montecuccoli. La notizia, naturalmente, non può che far piacere anche perché la situazione del Sigonio è precaria ormai da anni. Ma... perché l'Amministrazione uscente propone una sede costruita ex novo proprio in via Montecuccoli?".
La domanda la pongono i presidenti delle quattro Associazioni imprenditoriali cittadine - Mauro Salvatori (Confesercenti), Silvia Manicardi (Lapam-Confartigianato), Nicola Fabbri (CNA) e Massimo Malpighi (Ascom-Confcommercio) – riunite in Rete Imprese Italia per l'area di Modena a proposito della decisione di investire sul liceo i fondi che lo Stato metterà a disposizione per sistemare una scuola in ogni provincia.
"Le argomentazioni portate (la fruibilità dei trasporti e la comodità) non ci convincono, a partire da due presupposti. Tutti i partiti, in questa campagna elettorale, stanno parlando di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente – proseguono i presidenti - senza quindi consumare nuovo territorio; inoltre tutti stanno ribadendo a più riprese che occorre promuovere e valorizzare il centro storico cittadino. Il liceo Sigonio, le 'vecchie' magistrali, ha sempre avuto sede in centro, in via Saragozza ed è abbastanza evidente come non si promuova il centro storico togliendo funzioni importanti, come è appunto un istituto superiore. Perché, allora, non pensare a ristrutturare la sede storica del Sigonio? Oppure, se questo non fosse possibile o se richiedesse un esborso economicamente non sostenibile, non ragionare di utilizzare uno dei (troppi) contenitori vuoti presenti nel centro di Modena? In questo modo – concludono – otterremmo un doppio importante obiettivo: sostenere il centro da una parte e non costruire su un'area attualmente priva di edifici dall'altra".
Rete imprese Italia città di Modena rivolge il quesito relativo al futuro dell'Istituto scolastico Carlo Sigonio anche ai candidati a Sindaco per il Comune di Modena, per conoscere la loro posizione a riguardo.
(Fonte: ufficio stampa Rete Impresa Modena)
Sassuolo ed imprese: un binomio inscindibile, cresciuto e consolidatosi nel corso dei decenni, che però ora risente della pesante crisi economica che ha investito anche il comprensorio.
Modena, 15 maggio 2014 -
"Gli imprenditori con impegno, sacrificio e soprattutto col loro lavoro, cercano ogni giorno di mantenere aperta la finestra sul futuro, consapevoli del ruolo che rivestono per il territorio. Ci rivolgiamo pertanto, in vista dell'ormai imminente tornata elettorale ai candidati a Sindaco per il Comune di Sassuolo, perché c'è necessità di ridare slancio e nuova competitività. Per questo risulta importante a tal senso anche l'impegno concreto della politica nel sostegno al mondo delle imprese". È chiaro il messaggio che le Associazioni imprenditoriali Sassolesi aderenti a Rete imprese Italia – Confesercenti, Ascom-Confcommercio Fam, CNA, e Lapam-Confartigianato – lanciano ai candidati a Sindaco in occasione delle Amministrative 2014. Un messaggio che verte sì su problemi e criticità vissute da tutti settori produttivi, ma che vuol essere un contributo costruttivo, in termini di valutazioni e proposte ai futuri amministratori.
Molte i temi e quindi i quesiti posti sotto la lente dai rappresentanti sassolesi delle imprese, per i quali non solo chiedono risposte quanto piuttosto indicazioni concrete riguardo le modalità per superare le criticità creatisi. Ci sono la viabilità, la sicurezza, la burocrazia, il turismo, il centro storico, l'occupazione, il commercio, il sostegno alle imprese... e la gravosa imposizione fiscale. Argomento quest'ultimo da cui parte Carlo Alberto Valentini Direttore di Confesercenti per l'area di Sassuolo e attuale portavoce di Rete Imprese. "L'introduzione di TASI, TARI e IMU sugli immobili strumentali, corrispondono ad una serie di leve tributarie che se gestite tramite le aliquote massime possono significare la fine dell'attività (e tutto quello che ne potrebbe conseguire) per moltissime imprese sassolesi. Per questo siamo determinati a chiedere al futuro sindaco di non applicare la TASI, oltre che l'IMU medesima, sugli immobili strumentali d'impresa. Riguardo alla TARI invece riteniamo importante un confronto sui meccanismi di calcolo che portano alla determinazione della tariffa che - per alcune categorie - è oltremodo gravosa, in particolare se si è in presenza di aree o immobili di grandi dimensioni, dove però si producono rifiuti in quantità molto limitata. Qual è la posizione dei candidati a Sindaco – chiede Bigi - e come pensano di agire riguardo questo importante tema?"
Altro argomento in esame e su cui sono richieste risposte è quello inerente all'urbanistica commerciale e alla viabilità. "Considerata la crisi dei consumi – dichiara Marco Casolari Direttore di Ascom-Confcommercio-Fam area di Sassuolo – riteniamo siano da rivedere, in senso restrittivo, le scelte di programmazione commerciale elaborate negli anni 2000. Tra le quali anche il recupero commerciale del comparto Cisa-Cerdisa che allo stato attuale, il progetto non prevede insediamenti di esercizi di vicinato (negozi), ma solo medie superfici di vendita. Nel cercare di capire quel'è la posizione dei candidati a sindaco in proposito, sarebbe anche opportuno sapere quali saranno sempre in tema di urbanistica commerciale le intenzioni dei futuri amministratori riguardo la salvaguardia del centro storico e delle zone limitrofe al fine di evitare lo spostamento del baricentro commerciale verso strutture periferiche, come già accaduto in passato. E sempre in tema di centro storico con riferimento a piazza martiri Partigiani, considerata l'urgente necessità della sua messa in sicurezza per il transito pedonale, vorremmo sapere se saranno programmati a breve interventi a tal senso. Interventi che dovranno limitare al massimo i disagi per i frequentatori oltre che garantire parcheggi a sufficienza al suo accesso".
Il centro storico è l'argomento scelto anche da Matteo Spaggiari, presidente di Lapam-Confartigianato per l'area di Sassuolo, declinato però anche in termini di attrattività e turismo. "La crisi ha colpito duramente il commercio e di conseguenza l'attrattività del cuore di Sassuolo, dove la chiusura di negozi storici è progressiva e sempre più evidente. Anche il comparto più strettamente turistico e il commercio ambulante non sono rimasti indenni. In che modo dunque chi si accinge ad amministrare la città, intende reagire di fronte a questo declino, come mantenere e rafforzare l'indispensabile ed insostituibile ruolo di commercio sassolese e di quelle aziende a vocazione turistica? "L'incoming" o la creazione di percorsi culturali di grande richiamo possono essere realizzabili in modo concreto?"
Il tema su cui concentra l'attenzione Francesco Stagi, presidente CNA per Sassuolo è quello invece dell'Unione dei Comuni. "Riteniamo che, l'allargamento dell'Unione a otto, con l'entrata dei tre comuni montani debba essere un nuovo stimolo per dare un'accelerazione concreta a questo processo di unificazione. Visto e considerato che, per noi, la razionalizzazione delle risorse fino ad oggi impiegate in un'ottica di efficienza e di efficacia, da perseguire con la riduzione della burocrazia per i cittadini e per le imprese, non solo è importante ma indispensabile. Chiediamo pertanto se da parte della prossima amministrazione comunale ci sarà l'impegno concreto a lavorare anzitutto sull'armonizzazione dei regolamenti comunali. Esigiamo non ci siano più differenze – in taluni casi anche macroscopiche - tra comuni limitrofi nell'applicazione di norme o di tributi (pensiamo ai regolamenti edilizi o di applicazione delle imposte locali). Inoltre vorremmo sapere se possiamo attenderci finalmente la gestione da parte dell'Unione fondamentali come i Servizi Sociali, la Polizia Municipale (rimuovendo l'eccezione di Sassuolo) e lo Sportello Unico per le Attività Produttive".
"Invitiamo i candidati a Sindaco per il comune di Sassuolo a rispondere a questi quesiti. Come abbiamo già saputo fare in passato, occorre unire le forze per ridare competitività alla nostra realtà – ha concluso Valentini – e in questo il ruolo della politica è fondamentale. Le prossime elezioni amministrative sono una tappa importante per Sassuolo sia nel processo di rinnovamento degli organi elettivi, che nella programmazione delle scelte politiche future. Chi andrà a rappresentare i cittadini e le imprese, dovrà assumersi la responsabilità di dare il proprio contributo. Rete Imprese Italia vuole continuare ad essere interlocutore attivo e propositivo con le Istituzioni comunali e con chi sarà chiamato a rappresentarle, portando all'attenzione del dibattito pubblico tutto il valore della propria rappresentanza e delle proprie idee".
(Fonte: ufficio stampa Rete Imprese Italia)
“Premiato l’impegno delle Associazioni. Rimane aperta la partita della fiscalità di vantaggio” -
Modena, 14 maggio 2014 -
“Una notizia positiva quella arrivata ieri da Roma e inerente alla pubblicazione del Decreto che stanzia 210 milioni per chi ha subito danni in conseguenza dell’alluvione del 19 gennaio. Attendiamo di conoscere tempestivamente dalla Regione in che modo sarà normata la procedura di riconoscimento danni, augurandoci che vengano superate quelle pastoie burocratiche che stanno condizionando gli indennizzi post terremoto”. È questo il commento di Rete Imprese Italia Modena all’indomani della pubblicazione del decreto che definisce le risorse e gli indirizzi per gli indennizzi relativi all’alluvione del Secchia e al tornado del 2013. Un risultato che premia l’impegno profuso dalle Associazioni – Confesercenti, Ascom-Confcommercio Fam, CNA, Lapam-Confartigianato - in questo senso.
“Certo dispiace – continuano le Associazioni di Rete – che non sia stata presa in considerazione l’ipotesi dell’autocertificazione e auspichiamo che per asseverazione non si intenda necessariamente la perizia, che ha causato diversi problemi nel caso del sisma. Auspichiamo, inoltre, che la Regione possa considerare l’ipotesi di stabilire linee di pagamento rapide, alla stregua di quanto fatto dalla Camera di Commercio di Modena, perché soprattutto le imprese più piccole soffrono in modo particolare la mancanza di liquidità”.
Secondo Confesercenti, Ascom Confcommercio Fam, Lapam-Licom e Cna occorre immediatamente porre in essere anche le azioni necessarie per la manutenzione del territorio. “La tromba d’aria del 30 aprile ha dimostrato quanto siamo esposti a eventi climatici improvvisi ed acuti. Occorre, quindi, non lasciare nulla al caso e intervenire per limitare preventivamente i danni, oltre che per stabilire piani di monitoraggio e eventuale evacuazione come sta emergendo nei dibattitti elettorali che si sono tenuti nei comuni a maggior rischio idrogeologico”.
Secondo Rete Imprese Italia rimane poi da sciogliere il tema relativo alla fiscalità di vantaggio, a sostegno di un territorio soggetto a tanti eventi calamitosi in pochi mesi, una questione vitale per la sopravvivenza dei centri urbani.
(Fonte: ufficio stampa Rete Imprese Italia)
Ai candidati a sindaco del territorio: le proposte delle imprese per il rilancio dell’economia modenese -
Modena, 11 aprile 2014 -
“La priorità è ridare slancio e nuova competitività al territorio modenese, oggi in affanno. Dal canto nostro come imprenditori ce la stiamo mettendo tutta. Ma occorre anche il fondamentale sostegno della politica”. È questo il messaggio che le Associazioni modenesi aderenti a Rete Imprese Italia – Confesercenti, Ascom-Confcommercio Fam, CNA, e Lapam-Confartigianato - rivolgono ai candidati a sindaco in occasione delle Elezioni Amministrative 2014. Un messaggio focalizzato sì sui problemi e le criticità vissute da tutti i settori produttivi del territorio, capoluogo in testa, ma che vuol essere un contributo costruttivo, in termini di valutazioni e proposte ai futuri amministratori.
“Valutazioni e proposte quelle delle imprese – esordisce Massimo Silingardi, Presidente di Confesercenti e attuale portavoce di Rete Imprese Italia per Modena - che, non possono prescindere dallo scenario economico nazionale le cui pesanti ripercussioni, continuano a manifestarsi e ad aggravarsi anche nella nostra provincia, in tutti i settori, con la disoccupazione, intorno all’8% e la domanda interna ferma.. Senza contare inoltre, il combinarsi degli effetti negativi di sisma e alluvione: che determinano ancora oggi e per chissà quanto tempo, strascichi pesanti sulla vita di imprese e famiglie rendendo il futuro oltremodo incerto. Sono molte le imprese che hanno compiuto sforzi enormi, malgrado le difficoltà pur di andare avanti. Nonostante le difficoltà finanziarie e di accesso al credito, dovendo fare i conti con procedure complicate, la burocrazia…ma la ripresa stenta a decollare Se la recessione risulta ‘tecnicamente’ finita, restano enormi problemi in ambito locale: il ripristino del PIL perduto richiederà anni così come la ricostruzione dell'indotto produttivo e occupazionale. In alcuni settori del commercio tradizionale la perdita di attività e quindi di occupati saranno da considerarsi definitive. Situazione che nel complesso lascia intravedere il rischio di ripercussioni anche, sulla tenuta sociale del territorio. per questo c’è la necessità di agire, di ridisegnare il welfare locale, intervenire su burocrazia, semplificazione e riduzione della tassazione locale. Ma occorre anzitutto Incentivare e sostenere le imprese e riportare il confronto sul ruolo economico e sociale svolto dalla MPMI (Micro, Piccola e Media Impresa) modenese”.
“E' risaputo che imposizione fiscale e burocrazia sono per le MPMI ormai a livelli insostenibili – spiega Umberto Venturi, Presidente di CNA Modena – per questo le scelte, da parte delle Amministrazioni locali vanno riviste. In primo luogo riteniamo che occorra con determinazione progettare e programmare, forme di esternalizzazione, di sussidiarietà, di integrazione con partner privati nelle modalità di erogazione dei servizi pubblici. Come dimostrano esperienze condotte in alcuni territori, si possono realizzare importanti economie e processi di modernizzazione. La semplificazione amministrativa inoltre deve diventare una priorità per la Pubblica Amministrazione. Così come è necessario ripensare alla funzionalità degli sportelli unici, che non hanno ancora dato i risultati sperati. Da considerare anche le opportunità che potrebbero derivare dalla fusione tra i comuni a partire da minori spese e maggiori risorse per comunità locali e imprese”. Ma è sull'imposizione fiscale che si concentra Venturi: “Gli immobili di proprietà delle imprese ove si svolge attività lavorativa debbano essere esclusi dall'IMU o da altre imposizioni patrimoniali, perché già sottoposti a tassazione sul reddito d'impresa. Discorso analogo per la TASI, che graverà sia sul possessore che sull'utilizzatore dell'immobile. Il suo effetto combinato con l'IMU darà luogo all'ennesimo incremento della tassazione. Chiediamo ai Comuni la non applicazione della TASI sui beni strumentali d'impresa come ha fatto il Comune di Modena. Quanto alla
TARI riteniamo non più rimandabile un confronto con le Amministrazioni. C'è l'esigenza di rivedere i meccanismi che determinano la tariffa per alcune categorie ingiustamente gravate. Siamo quindi disponibili ad affiancare i comuni in un percorso di risistemazione e riordino dell'intera materia con proposte, ed assunzioni di responsabilità”.
“La MPMI commerciale, ha risentito pesantemente della crisi: calo degli occupati, mancanza di liquidità, difficoltà di accesso al credito, forte flessione delle vendite, con la recessione che sta influenzando profondamente i consumi. Non è più possibile pensare al commercio in una ottica di ulteriore espansione – spiega Giorgio Vecchi vice presidente provinciale di Ascom-Confcommercio Fam - occorre imboccare la strada della qualificazione dell’esistente. Guardando allo sviluppo e alla valorizzazione dei centri storici non si potrà più prescindere dall’efficacia dell'integrazione tra funzioni commerciali e intrattenimento; dall’importanza di azioni volte alla riqualificazione urbana; dalla necessità di forme di gestione unitaria pubblico/privata degli interventi di valorizzazione. Sarà poi indispensabile focalizzare l’attenzione sugli aspetti di natura promozionale, distinguendo promozione commerciale da quella tout-court del centro. C'è poi il tema dell'accessibilità ai centri storici, per le imprese come pure per i consumatori: il trasporto pubblico è da migliorare, ma occorrono anche parcheggi auto in numero adeguato. Occorre, poi destinare risorse finalizzate al sostengo del commercio nelle zone periferiche per migliorarne l’offerta e prevenire forme di degrado urbano”. Altro aspetto su cui interviene Vecchi, il turismo, “Un settore, che potrebbe avere buoni margini di crescita economica per il territorio. Sarà opportuno ripensare città e territorio in chiave turistica, sviluppando piani di promozione e comunicazione adeguati. Questo comporterà anche la messa in campo di politiche di marketing, tese a delineare in modo chiaro e riconoscibile l’identità del prodotto modenese. Occorre poi investire in percorsi formativi e sostenere la crescita competitiva delle imprese.. Ma prima di tutto sarà fondamentale l'impegno da parte dei Comuni ad abolire la tassa di soggiorno”.
Il manifatturiero è il tema su cui focalizza l’attenzione Erio Luigi Munari, Presidente provinciale di Lapam-Confartigianato: “La crisi dei mercati globali ha messo in ginocchio l’industria manifatturiera locale. Terremoto e alluvione hanno poi ulteriormente aggravato la situazione. Un territorio come quello Modenese non può però stare alla finestra e guardare cosa succede sperando che le cose migliorino. Il patrimonio di conoscenza, la specializzazione, i distretti, le reti, l’export, la formazione, la ricerca, sono elementi ancora fortemente, territoriali. Ed è qui, sul territorio, insieme alle imprese manifatturiere che si riesce a creare quel terreno fertile su cui si basa la competitività modenese. I sindaci non possono ignorare l’importanza di questi fattori. La situazione attuale non ci concede più ritardi o rinvii. Dobbiamo essere consapevoli dell’importanza del manifatturiero quale fattore di crescita, sviluppo, ricchezza”. Elementi questi cruciali anche in tema di sicurezza e legalità, “Da affrontare in una visione integrata: dal presidio del territorio, al recupero delle aree urbane degradate, all'affermazione delle condizioni di vivibilità. Rispetto al presidio del territorio e all'attività di investigazione e contrasto alla criminalità riteniamo debba essere lo Stato a garantire la sicurezza dei cittadini. Necessario quindi un rafforzamento degli organici di polizia e magistratura soprattutto nel contrasto della criminalità organizzata. Occorre inoltre procedere all'adeguamento agli standard regionali degli organici delle polizie municipali in tutti i comuni, proseguendo al contempo sulla strada della formazione di corpi intercomunali nei territori. Quanto all'abusivismo riteniamo che le Amministrazioni debbono porsi a difesa della legalità e della trasparenza, attivando attraverso la Polizia Municipale tutti i controlli necessari per legittimare il regolare esercizio delle attività, segnalando alla Guardia di finanza i casi in cui si produce illegittimamente reddito.
“Come abbiamo già saputo fare in passato, occorre unire le forze per ridare competitività al nostro territorio – conclude Silingardi – e in questo il ruolo della politica è fondamentale. Le prossime elezioni amministrative sono una tappa importante per la collettività modenese sia nel processo di rinnovamento degli organi elettivi, che nella programmazione delle scelte politiche future. Chi andrà a rappresentare i cittadini e le imprese, dovrà assumersi la responsabilità di dare il proprio contributo affinché si ripristinino le condizioni per ricostruire quel benessere basato su rispetto delle regole, attenzione al sociale e grande capacità imprenditoriale che hanno contribuito alla crescita del nostro territorio. La buona politica, e non le sterili contrapposizioni, risulta indispensabile per qualsiasi progetto di crescita sano, stabile e rispettoso delle persona. Rete Imprese Italia vuole continuare ad essere interlocutore attivo e propositivo con le Istituzioni comunali e con chi sarà chiamato a rappresentarle, portando all'attenzione del dibattito pubblico tutto il valore della propria rappresentanza e delle proprie idee.
(fonte: ufficio stampa Rete Imprese Modena)
“Possibili ricadute importanti in chiave turistica e non solo. Ma pensare anche ad una presenza permanente del Palatipico in centro storico” -
Modena, 9 aprile 2014 -
“Una proposta accattivante ed al tempo stesso dal potenziale grande impatto. Non solo in proiezione EXPO 2015, ma anche in relazione alla valorizzazione di Piazza Roma e di riflesso dell'intero centro storico. Senza trascurare le ricadute che potrebbe avere in termini di promozione turistica della città e del territorio modenese”. E’ questa la posizione di Rete Imprese Italia Modena – a cui aderiscono Confesercenti, Ascom-Confcomemrcio Fam, Lapam-Confartigianato e Cna – nei confronti della proposta avanzata dal presidente della Camera di Commercio di Maurizio Torreggiani.
Le Associazioni ritengono che la proposta rappresenti uno stimolo fondamentale per definire una strategia di sviluppo per il centro. Finalizzata a tenere assieme le sue diverse funzioni, a promuoverle e a favorire un’immagine differente: di città proiettata nel futuro, moderna e dai tratti europei.
“Lo stesso dibattito su piazza Roma e su come valorizzarla subisce in questo modo un’accelerazione: il Palatipico, coniugato, come sosteniamo da tempo, ad un pieno recupero del Palazzo Ducale ad una vocazione più turistica - che preveda aggiunge Rete Modena oltre agli interventi necessari al restauro delle sue parti interne più pregiate, anche la possibilità di aprire il tratto di collegamento tra la piazza e corso Vittorio Emanuele - rappresentano nel loro insieme la ‘proposta forte’ in grado di controbilanciare la perdita di posti auto che "oggettivamente" ha indebolito l’accessibilità al centro”.
“Positiva dunque l’intuizione del Palatipico nel cuore storico di Modena. Qualora poi questa scelta diventasse effettiva e quindi concreta, riteniamo che il Palatipico dovrebbe strategicamente trovare posto anche dopo l’Expo in centro. Scegliendo dunque per la sua collocazione un altro contesto nel centro cittadino, data la presenza di contenitori pregiati e sufficientemente capienti per ospitare una struttura del genere”.
“Si tratta di temi importanti – conclude Rete Imprese – che ci auguriamo possano trovare spazio nella fase elettorale perché il conseguente dibattito chiarisca ai modenesi quale città e in particolare quali strategie di rilancio del centro storico hanno in mente i tanti candidati a Sindaco”.
(Fonte: ufficio stampa Rete Imprese Italia)
“Risarcimenti rapidi e fiscalità di vantaggio: occorre un decreto ad hoc nel più breve tempo possibile” -
Modena, 3 aprile 2014 -
“Un decreto a breve per risarcimenti rapidi e fiscalità di vantaggio” E’ stato questo il leit motiv dell’incontro svoltosi in Regione lo scorso 27 marzo 2014 tra le Associazioni imprenditoriali che aderiscono a Rete Imprese Italia Modena – Confesercenti, Ascom Confcommercio Fam, Lapam-Licom e Cna - e l’Assessore Regionale alle Attività Economiche Giancarlo Muzzarelli. I rappresentanti degli imprenditori hanno rimarcato la necessità di un rapido rimborso dei danni subiti dalle imprese danneggiate dall’alluvione, nonché dell'istituzione di una fiscalità di vantaggio che possa mettere l’intera economia del territorio colpito prima dal sisma del 2012 e poi dall’alluvione del 19 e 20 gennaio scorso, in condizioni di ripartire.
“Prendiamo atto l’impegno del Governo, dietro le forti pressioni della Regione Emilia Romagna e dei Parlamentari Modenesi, ad incrementare il fondo stanziato per la ricostruzione dopo il sisma del 2012 che sarà quindi esteso anche alle popolazioni ed alle imprese alluvionate - afferma Massimo Silingardi Presidente Portavoce di Rete Imprese Italia Modena – ma occorre fare presto e chiediamo che nel più breve tempo possibile venga approvato un decreto ad hoc, per approntare queste misure”. Tale fondo sarà poi molto probabilmente a disposizione della Regione che dovrà emettere le apposite ordinanze al fine di consentire la presentazione delle domande. Sul medesimo tema si è poi affrontata la spinosa questione relativa alla burocrazia, che per le Associazioni non dovrà appesantire l’iter ed allungare quindi i tempi dei rimborsi alle imprese. L’Assessore Muzzarelli ha rassicurato le Associazioni circa un forte snellimento delle procedure rispetto a quelle decisamente farraginose utilizzate per le richieste di contributo sul sisma.
Sul tema della fiscalità di vantaggio le Associazioni hanno preso atto positivamente della proroga della scadenza delle imposte e contributi al 31/10. A quella data sarà in dirittura di arrivo la Legge di Stabilità che potrebbe essere il contenitore adatto alla costituzione di Zone Franche Urbane. “Ma visto che le imprese devono avere certezze per programmare la propria attività – ha dichiarato Massimo Silingardi - devono anche conoscere a breve su quali fiscalità di vantaggio potranno fondare le loro strategie per la ripresa”. Rete Imprese ha quindi chiesto di istituire le Zone Franche Urbane e le conseguenti misure di reale abbassamento della pressione fiscale e contributiva, con un apposito decreto ad hoc che coinvolga anche le aree colpite dal sisma. “Il modello da seguire dovrà essere quello adottato nel 2012 per la città dell’Aquila”, hanno dichiarato i rappresentanti di Rete Imprese Italia.
(Fonte: ufficio stampa Rete Imprese Modena)
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