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Giovedì, 19 Settembre 2019 17:02

Associazione mafiosa: 4 arresti di cui uno a Parma

Questa mattina la Squadra Mobile di Caltanissetta, con l’ausilio della Squadra Mobile di Parma, ha dato esecuzione a 4 ordinanze di applicazione di misura cautelare in carcere, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Caltanissetta, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura della Repubblica.

Sono finiti in carcere l’avvocato del Foro di Gela Grazio Ferrara, 39 anni; Rinzivillo Benedetto, 55 anni, imprenditore gelese attivo nel commercio delle carni; Incorvaia  Giuseppe, imprenditore di Licata (AG) in pensione, 73 anni; Zuppardo Emanuele, 62 anni, di fatto domiciliato a Parma. Tutti sono accusati di associazione mafiosa, aggravata dall’essere armata per avere fatto parte di cosa nostra, clan Rinzivillo.

Emanuele Zuppardo, attualmente sottoposto alla misura di prevenzione della libertà vigilata con obbligo di presentazione alla PG, è stato rintracciato e tratto in arresto presso la sua abitazione nella prima periferia di Parma, dove si era trasferito nel corso di quest’anno.

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Giovedì, 19 Settembre 2019 14:22

A Parma 10 nuovi autobus a metano

Sono stati inaugurati questa settimana 10 nuovi autobus a metano, in circolazione già da qualche giorno sulle strade cittadine di Parma. Si tratta di vetture modello LION’S CITY prodotte dalla tedesca MAN, lunghe 12 metri.

I nuovi MAN a metano sono in grado di trasportare fino a 91 persone, delle quali 29 sedute e le rimanenti in piedi. A bordo è presente una postazione a disposizione di passeggeri in carrozzina o, in alternativa, per le mamme con bimbi in passeggino.

Questi nuovi bus sono particolarmente ampi e confortevoli. Hanno il pianale completamente ribassato e senza gradini interni per un più facile accesso a bordo. Dispongono inoltre di una funzione che consente all’autobus di inclinarsi lateralmente quando giunge in fermata, così da ridurre l’altezza dello scalino d’ingresso a soli 24 centimetri. Il dispositivo rende più agevole l’accesso anche per i passeggeri con disabilità motorie in carrozzina poiché riduce sensibilmente il dislivello fra il pianale e il marciapiede e, di conseguenza, la pendenza della pedana a ribaltamento manuale da estrarre in corrispondenza della porta centrale in caso di necessità.

Il sistema d’aria condizionata del vano passeggeri è regolabile separatamente rispetto a quello del conducente, per garantire un viaggio più confortevole anche sulle tratte urbane, dove le fermate sono ravvicinate e le porte vengono aperte e chiuse con maggiore frequenza.

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I nuovi bus sono stati scelti con un’attenzione particolare all’ambiente. Oltre ad essere alimentati a gas metano, hanno emissioni gassose ampiamente inferiori ai limiti Euro 6. Con questo nuovo acquisto salgono quindi a 149 i mezzi urbani TEP a bassissimo impatto ambientale (Diesel Euro 6, EEV, a metano ed elettrici).

Dai prossimi giorni saranno in servizio a rotazione sulle principali linee di trasporto pubblico cittadine e su quelle prolungate alla prima cintura extraurbana.

L’acquisto dei 10 nuovi bus a metano ha comportato un investimento di oltre 2,3 milioni di euro, finanziati per una quota parte pari a 952.411 euro da un contributo POR FESR (Programma Operativo Regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale). Questo lotto è parte di un più ampio progetto di rinnovamento del parco mezzi del valore complessivo di 24 milioni di euro per il triennio 2018-2020.  Al termine di questo periodo saranno 86 in tutto i nuovi bus di nuova generazione messi in servizio a Parma e provincia.

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Mercoledì, 18 Settembre 2019 16:20

Parma - Il degrado del Parco di Via Milano - FOTO

Queste fotografie testimoniano la situazione di degrado del Parco dei Vetrai di via Milano. A mandarle è Matteo che a nome degli gli abitanti del quartiere San Leonardo di Parma ci scrive: "Innumerevoli volte è stato segnalato il problema agli organi competenti ma purtroppo non è cambiato nulla. Chiediamo un reale e concreto interessamento per il quartiere S. Leonardo perché ormai i residenti sono stremati."

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9-18-26-43-60-79 - Jolly 57 - SuperStar 35: questi sono i numeri vincenti di martedì 17 settembre 2019, grazie ai quali il fortunato giocatore della provincia di Parma si è aggiudicato il jackpot da 66,4 milioni di euro.

Grande festa a Basilicagoiano, nella frazione di Montechiarugolo, dove è stata giocata la schedina contenente i sei numeri vincenti della combinazione grazie a una schedina precompilata da 5 euro, acquistata presso la ricevitoria “Tabacchi e non solo” di via Parma 61.

E ora in paese non si parla che del vincitore, per capire chi possa essere il fortunato.

La vincita del jackpot di ieri sera è la numero 122 della storia del Superenalotto ed è avvenuta a poche settimane da quella di 209 milioni di Lodi, entrata nella storia come la più alta di sempre.

L’Emilia Romagna raggiunge quota 13 vincite del jackpot, confermandosi terza nella classifica delle regioni più fortunate con i premi del Superenalotto, preceduta da Campania con 18 e Lazio con 16. 

Nella provincia di Parma, un altro jackpot era stato sbancato il 9 febbraio 2010: in quell'occasione il premio fu di 69,5 milioni di euro.

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Nella mattinata odierna il Questore di Modena ha ricevuto i cinque Vice Ispettori della Polizia di Stato, vincitori di concorso interno, rientrati a Modena dopo aver frequentato l'11° corso di formazione, della durata di tre mesi, presso la Scuola della Polizia di Stato di Piacenza e il C.A.P.S. di Cesena.

Nel dare il benvenuto ai neo Vice ispettori, il dott. Agricola ha espresso le più vive congratulazioni, augurando loro un buon lavoro.

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Nella giornata di ieri, personale del Commissariato di P.S. di Carpi, nell’ambito di mirati servizi ha effettuato, con l’ausilio della Polizia Municipale, controlli in otto appartamenti locati a cittadini stranieri, dove era stata segnalata la presenza di occupanti non in regola con le norme in materia di immigrazione

L’attività svolta ha permesso di identificare 14 persone, di cui 12 stranieri e 3 con precedenti di Polizia.

Nel corso del predetto servizio è stata contestata ad un cittadino di nazionalità pakistana la violazione di cui all’art. 7 del Decreto legislativo 286/98 e successive modifiche ed integrazioni, per aver ospitato, oltre le 48 ore, un connazionale, senza averne dato comunicazione alla Autorità di P.S..

In uno degli appartamenti controllati, ricavato al piano terra di un condominio, è stato rilevato un abuso edilizio in quanto era stata variata la destinazione d’uso da ufficio/magazzino ad abitazione. Per tale violazione procederà il locale Comando Polizia Municipale.

Complessivamente sono state identificate 66 persone, di cui 29 di nazionalità straniera, e controllate 12 veicoli.

 

 

 

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Emersa una storia di abusi e violenze. Il 39 enne era stato accompagnato dallo stesso aguzzino al pronto soccorso dell’ospedale di Mirandola lo scorso 3 settembre, ma le sue condizioni erano così gravi che era stato trasferito al Ramazzini di Carpi, dove aveva subito tre interventi e dove è ancora ricoverato per una sepsi. La Polizia è riuscita a ricostruire una brutta storia di abusi e violenze, sessuali, fisiche e psicologiche che andavano avanti da anni. 

Mirandola (MO) –

Svolta nella vicenda dell’uomo di 39 anni, residente a Mirandola, che lo scorso 3 settembre era stato ricoverato in ospedale con lesioni gravissime in seguito a una violenza sessuale, che, secondo il suo racconto, era avvenuta in un parco nel ferrarese.

A portarlo al pronto soccorso dell’ospedale di Mirandola era stato proprio il suo carnefice, un 38 enne di origine napoletana, proprietario della casa che il mirandolese aveva preso in affitto e titolare della ditta di tinteggiature dove la vittima lavora.

Le condizioni dell’uomo, arrivato al nosocomio mirandolese sanguinante e quasi incapace di muoversi, avevano reso necessario il trasferimento al Ramazzini di Carpi, dove era stato sottoposto a ben tre interventi chirurgici ed è tutt’ora in cura per una sepsi. Non solo, nel corso del ricovero, sono emerse diverse “cicatrici” agli organi interni e una frattura pregressa a un braccio. 

Solo quando l’uomo si è risvegliato dal coma farmacologico, gli inquirenti del Commissariato di Mirandola e della Squadra Mobile sono riusciti a parlare con lui, ma anche con amici e conoscenti dell’uomo. Piano piano è emerso un quadro sconcertante, una storia di violenza psicologica, fisica e sessuale che legava la vittima al suo carnefice e datore di lavoro e che durava da almeno 24 mesi

Pare, infatti, che il 39 enne fosse completamente succube del suo padrone di casa e datore di lavoro, che non solo sfogava sistematicamente su di lui i peggiori istinti, ma era arrivato a manovrare completamente la sua vita. Non solo non gli pagava gli stipendi dovuti, ma amministrava il denaro della vittima, controllandone ogni aspetto dell’esistenza, acquistando sigarette e alimenti a sua discrezione. 

A conclusione delle indagini svolte dalla Polizia di Stato, coordinata dal sostituto procuratore Francesca Graziano, nei confronti del 38 enne è scattata la custodia cautelare in carcere con l’accusa di lesioni personali gravissime, maltrattamenti e violenza sessuale. La vittima, invece, è ancora ricoverata in ospedale dove sta proseguendo le cure per le lesioni interne e l’infezione, particolarmente estese. Difficile curare invece, le ferite dell’anima. Intanto, continuano le indagini per ricostruire questo rapporto “malato” tra vittima e carnefice e fare emergere ulteriori particolari che potrebbero aggravare la posizione del 38 enne arrestato.

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Una ricerca di nuovi bersagli per combattere i tumori resistenti alle terapie. Importante progetto frutto della collaborazione tra Ospedale Maggiore di Parma e Università, per lo studio sui carcinomi al colon retto.

Parma -

Ha preso avvio da alcuni mesi all’Ospedale Maggiore di Parma un progetto di ricerca per indagare i marcatori molecolari di resistenza dei carcinomi del colon retto alla terapia antitumorale con anti VEGF.

Il progetto è promosso dall'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e vede il coinvolgimento delle strutture di Oncologia Medica con la dottoressa Francesca Negri quale Principal Investigator, di Anatomia Patologica con il prof. Enrico Maria Silinie del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Parma con i professori Roberto Sala e Giuseppe Pedrazzi.

Il progetto ha l’obiettivo di indagare in vitro nuovi marcatori molecolari utili per una migliore definizione delle caratteristiche dei tumori del colon resistente alla terapia farmacologica (farmaci anti VEGF, fattore di crescita dell'endotelio vascolare). 

Si tratta di farmaci a bersaglio molecolare, approvati nel trattamento del carcinoma colorettale metastatico, che legandosi al VEGF bloccano la crescita di nuovi vasi sanguigni (angiogenesi). Come nel caso di altre terapie a bersaglio molecolare, anche per i farmaci antiangiogenetici, dopo un periodo variabile di trattamento, possono insorgere fenomeni di resistenza, ossia di mancata risposta alla terapia.

Con lo studio si intende indagare i meccanismi potenzialmente coinvolti nella resistenza al trattamento con farmaci anti VEGF per migliorare le conoscenze in merito ai tumori colorettali ed alla loro prognosi ed intraprendere nuovi approcci terapeutici specifici per la cura della malattia.

L'associazione SNUPI (Sostegno Nuove Patologie Intestinali), nata a sostegno della Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva diretta dal prof. Gian Luigi de' Angelis e che da anni è al fianco di pazienti affetti da patologie intestinali, ha messo a disposizione un contributo pari a 11mila euro a favore del progetto di ricerca.         

Alla conferenza di presentazione del progetto e della donazione erano presenti i professionisti che stanno portando avanti la ricerca insieme al direttore di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva, oltre al direttore dell’Oncologia medica Francesco Leonardi, al direttore sanitario dell’ Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ettore Brianti e al direttore generale del Maggiore Massimo Fabi che ha sottolineato il valore che portano le associazioni alla comunità ospedaliera quando sostengono progetti di ricerca che coinvolgano tante specialità e soprattutto giovani ricercatori “siete voi il carburante di un ospedale che vuole migliorare continuamente le cure per i pazienti”, ha concluso Fabi rivolgendosi a loro.

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Martedì, 17 Settembre 2019 14:02

Modena, trovato cadavere nel Parco delle Rimembranze

L’uomo, di circa 40 anni, era steso a terra sull’erba. Inutile l’intervento del 118 che ha potuto solo costatarne il decesso. Sul posto anche la Municipale. Si indaga sulle cause della morte.

Modena -

Il corpo senza vita di un uomo di età apparente di circa 40 anni, è stato rinvenuto questa mattina attorno alle 11 nel Parco delle Rimembranze, nei prezzi dei giochi per bambini, tra via Fogliani e l’area verde.

Inutile l’intervento del 118. I sanitari, giunti sul posto, non hanno potuto far altro che constatarne il decesso, avvenuto non molto tempo prima. Sul posto anche la Municipale, che ha circoscritto l’area del ritrovamento del cadavere, in attesa degli accertamenti di rito, che dovranno fare luce sulle cause della morte. 

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Presso gli uffici della Questura di Parma sono custodite due biciclette. Di seguito le foto delle biciclette in questione. I legittimi proprietari potranno presentarsi presso l'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico di Parma (tel. 0521/219546), muniti della relativa denuncia di furto, per ottenerne la restituzione.

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QUESTURA DI PARMA
Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico
Tel. 0521/219546

 

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