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Editoriale:  - Stato di dissesto o Stato in dissesto? - La rubrica di economia di impresa "La Bussola d'Impresa" - Lattiero caseario. Flessione marcata per il Parmigiano Reggiano- Dazi Usa: Il Consorzio Parmigiano Reggiano spinge per una risposta coesa da parte di tutto il sistema agrifood europeo -Gli Usa non applicheranno i dazi del 25% verso i prodotti italiani - Cereali e dintorni. Di merce non v’é carenza - “Manta River Project”: il primo progetto di ricerca scientifica italiana sulle microplastiche lungo il corso del fiume Po -

cibus_7_16feb2020-COP.jpgSOMMARIO Anno 19 - n° 07 16 febbraio 2020

1.1 editoriale
Stato di dissesto o Stato in dissesto?
2.1 dazi
Dazi Usa: Il Consorzio Parmigiano Reggiano spinge per una risposta coesa da parte di tutto il sistema agrifood europeo
3.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Flessione marcata per il Parmigiano Reggiano 
3.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Di merce non v’é carenza
5.1 cereali e dintorni tendenze.
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintoriìni
7.1 Parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano: nasce il nuovo sito web
7.2 formazione professionale Professione Casaro
8.1 eima bologna presentazione  EIMA International 2020, verso un'edizione “top”
9.1 Prezzo riferimento Reggio E.  Determinato il Prezzo a riferimento del latte.
9.2 fiume PO e microplastiche  “Manta River Project”: il primo progetto di ricerca scientifica italiana sulle microplastiche lungo il corso del fiume Po
10.1 ambiente e foreste  Campora (PR), i Carabinieri Forestali sequestrano una vasta area destinata a discarica abusiva.
11.1 imprese agroalimentari La Ministra Teresa Bellanova in visita a Parma alla Mulino Formaggi srl
12.1promozioni “vino” e partners
13.1 promozioni “birra” e partners

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Reggio Emilia, 15 febbraio 2020 - “Il Consorzio del Parmigiano Reggiano accoglie con entusiasmo la notizia che gli Usa hanno deciso di non alzare i dazi al 25% imposti lo scorso ottobre a vari prodotti europei. Abbiamo lavorato nella direzione giusta, facendo squadra con le altre Indicazioni Geografiche, credendo fermamente che la Commissione Europea fosse l’unico tavolo al quale portare avanti la negoziazione, evitando di disperdere energie portando avanti diversi interessi da parte delle singole classi di rappresentanza. Il Consorzio Parmigiano Reggiano ha mantenuto coeso e compatto il mondo delle Dop: si è reso promotore di una cordata, insieme al Ministero delle Politiche Agricole e al Parlamento Europeo, per far sì che ci fosse un grande supporto al commissario Phil Hogan e al negoziatore John Clarke affinché avessero l’appoggio delle Dop italiane coese e compatte per andare a negoziare con una maggiore forza e consapevolezza. Nervi saldi e credere di più nell’Europa come Istituzione: è questo l’approccio giusto per combattere una battaglia che è solo all’inizio e che vedrà il Parmigiano Reggiano in prima linea, considerando che il mercato americano rappresenta per noi il secondo mercato estero, con ben 10 mila tonnellate di prodotto esportato ogni anno ed enormi capacità di crescita. Negli ultimi mesi, il nostro prodotto ha subito oscillazioni di prezzo, legate a dinamiche speculative e influenzate indubbiamente anche dalle incertezze sulla situazione Oltreoceano. Il fatto che gli USA abbiano deciso di non incrementare ulteriormente i dazi sul nostro prodotto porterà sicuramente un clima più disteso e oggettivo e – ci auguriamo – un riequilibrio del mercato con un prezzo all’origine più alto” commenta Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano.

Il presidente Rabboni: “nuovi e rilevanti compiti per l’interprofessione” deposito dei contratti all’OI entro il 6 marzo

È stato sottoscritto il prezzo di riferimento per il pomodoro da industria del Nord Italia per la campagna 2020.

“Mi congratulo con la parte agricola e con la parte industriale – commenta Tiberio Rabboni, presidente dell’Organizzazione interprofessionale OI Pomodoro da industria del Nord Italia che, come noto, per legge non può prendere parte alla trattativa né comunicare i contenuti dell’accordo - per un contratto tempestivo rispetto al calendario colturale e denso di novità positive per quanto riguarda gli obiettivi di programmazione produttiva per allineare e stabilizzare le forniture agricole ai reali fabbisogni industriali e dei mercati. A questo proposito l'accordo quadro introduce un nuovo e più significativo ruolo per l'organizzazione interprofessionale vista la programmazione, concordata fra Op ed industrie di trasformazione, che ha fissato obiettivi massimi di superficie e di quantità per la dotazione di ogni singola Op. All’OI del Nord Italia, che ha fornito un supporto tecnico fondamentale nella fase di definizione degli obiettivi di programmazione, è confermato il compito di ricezione del deposito dei contratti entro il 6 marzo e attribuito il nuovo e centrale incarico di verifica delle condizioni stabilite dalla programmazione. L'eventuale mancato rispetto degli impegni (per superficie e quantità eccedenti) comporterà delle trattenute economiche che andranno a formare un fondo, gestito dall’OI, per lo sviluppo della filiera. È una novità importante ed attesa che qualifica ulteriormente la nostra organizzazione come soggetto superpartes di garanzia e che rafforzerà l'efficienza e la coesione operativa di tutta la filiera del Nord Italia”.

Per la prima volta, il Consorzio parteciperà con uno stand autonomo situato nello spazio B1-34 della Hall 1.

Reggio Emilia, 10 febbraio 2020 – Dal 16 al 20 febbraio il Consorzio del Parmigiano Reggiano vola a Dubai per Gulfood, la grande fiera internazionale dedicata al settore alimentare che ogni anno raduna più di 5mila espositori e 100mila visitatori da oltre 200 paesi del mondo. Per la prima volta, il Consorzio parteciperà con il proprio stand autonomo (nelle precedenti edizioni era in quota Afidop), situato nello spazio B1-34 della Hall 1 del Dubai World Trade Center.

L’area del Golfo rappresenta uno snodo strategico per l’agroalimentare italiano, in parte come porta d’accesso ai mercati mediorientali ma soprattutto poiché include essa stessa alcuni dei paesi con i redditi pro capite più alti del mondo. Mercati destinati ad avere un peso specifico ancora maggiore grazie a Expo Dubai 2020 – inaugurazione il 20 ottobre 2020 - per la quale si attende un flusso di 25 milioni di visitatori.

La partecipazione a Gulfood si inquadra in un progetto triennale avviato dal Consorzio per sviluppare le potenzialità di mercato nell’area del Golfo, partendo dalle 105 tonnellate di prodotto esportate qui nel 2018. Una ricerca Hirux/Nielsen commissionata ad hoc dal Consorzio ha evidenziato come i consumatori confondano il Parmigiano Reggiano con il generico parmesan. Tanto che, se si considera il giro d’affari dei formaggi a pasta dura nei tre Paesi target (Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita e Kuwait), solo il 30% del mercato appartiene al Parmigiano Reggiano mentre il restante 70% al parmesan.

“La strategia del Consorzio – afferma il presidente Nicola Bertinelli - punta a educare i consumatori arabi alle specificità del Parmigiano Reggiano, un formaggio che si distingue per la selezione degli ingredienti migliori e 100% naturali e il rispetto della stessa ricetta da mille anni”.

Il primo passo del progetto menzionato da Bertinelli è coinciso con il lancio di una campagna pubblicitaria su larga scala in Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Kuwait: il primo spot è andato in onda sui canali Pan Arab e Pan Asia negli ultimi mesi del 2019 mentre il prossimo sarà on air a fine 2020. In parallelo è stata avviata una campagna web su YouTube, Facebook e Instagram per intercettare quanti più consumatori possibili, inclusi i numerosissimi expat che a Dubai costituiscono oltre il 70% della popolazione.

Editoriale:  - Bye Bye United Kingdom, le parole di Farage dovrebbero far riflettere -5 Febbraio, Giornata Internazionale contro gli sprechi alimentari. I Francesi i più virtuosi ma a "Parma non si spreca". - Lattiero caseario. Prezzi stabili su tutti i fronti  - Cereali e dintorni. Mercato telematico in territorio positivo. - Determinato il Prezzo a riferimento del latte - Mucca pazza, primo caso in Svizzera dal 2012. -

 

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SOMMARIO Anno 19 - n° 06 09 febbraio 2020

1.1 editoriale
Bye Bye United Kingdom, le parole di Farage dovrebbero far riflettere
2.1 Etica e cibo
5 Febbraio, Giornata Internazionale contro gli sprechi alimentari. I Francesi i più virtuosi ma a "Parma non si spreca".
3.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Prezzi stabili su tutti i fronti 
3.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Timori di pandemia.
5.1 cereali e dintorni tendenze.
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercato telematico in territorio positivo.
7.1 cimice asiatica Cimice asiatica: giovedì 6 febbraio convegno su ricerca e tecniche di difesa
7.2 pomodoro export Consorzio Casalasco: +17% grazie all’export
8.1 fieragricola verona  Mercato macchine agricole, un quadro disomogeneo.
9.1 Prezzo riferimento Reggio E.  Determinato il Prezzo a riferimento del latte.
9.2 fiume taro  Taro: incontro al Distretto del PO
10.1 zootecnia  Mucca pazza, primo caso in Svizzera dal 2012.
11.1 aceto balsamico Tris di Medaglie e ingresso nei Top50 per l’oro nero
dell’Aceto Balsamico del Duca
12.1promozioni “vino” e partners
13.1 promozioni “birra” e partners

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La Camera di Commercio mette in campo nuove azioni per supportare le imprese della filiera agroalimentare ad aprire nuovi canali commerciali negli Stati Uniti e in Canada.

I sostegni sono racchiusi nel progetto “Implementare l’export della filiera dell’agrifood emiliano-romagnolo in USA e Canada”, che al centro dell’attenzione mette non solo i prodotti agroalimentari, ma tutta la filiera dell’agrifood e, quindi, anche i comparti trasversali della meccanica agricola, dei macchinari per l’industria alimentare in genere (food processing, packaging alimentare e catena del freddo).

Questo vasto mondo è chiamato ad essere protagonista delle attività del progetto, che prevedono sia un percorso di formazione e assistenza personalizzata 1to1 per l’elaborazione di una “strategia digitale di comunicazione” coerente con le caratteristiche e le esigenze dell’impresa sul mercato americano e canadese, sia attività mirate di ricerca partner su ciascuno dei due mercati target e la realizzazione di conference call con i contatti più promettenti (B2b Telematici).

Tutte le attività progettuali sono gratuite e aperte alle sole imprese aventi sede in Emilia-Romagna, che hanno tempo fino al 10 marzo per aderire.
Pur trattandosi di un percorso organico di supporto all’ingresso sui mercati di Usa e Canada, le aziende possono aderire a tutte le attività o solo ad una di esse, a seconda delle proprie necessità.

In caso di adesioni eccedenti il numero dei posti disponibili sarà data priorità alle imprese che aderiranno a tutte le azioni ed all’ordine cronologico di arrivo delle adesioni.
Il progetto è realizzato con il contributo della Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Bando Attività 4.1 PRAP 2012-2015 – VI^ Annualità.
Per maggiori informazioni: www.re.camcom.gov.it - Servizio Assistenza Imprese CCIAA di Reggio Emilia Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel. 0522 796511/528.

 

 

Pubblicato in Economia Reggio Emilia
Venerdì, 07 Febbraio 2020 08:17

Mucca pazza, primo caso in Svizzera dal 2012.

Lo ha comunicato l'Organizzazione mondiale della sanità animale (OIE). Trovata in una mucca abbattuta in una fattoria di Svitto. La patologia ha sempre esito letale per i bovini. L’infezione è in via di eradicazione in tutta Europa. L’Italia è in prima fila nella lotta alla malattia
 
Sono trascorsi 31 anni da quando in Inghilterra, in un laboratorio veterinario di Weybridge, venne diagnosticato in una mucca il primo caso di encefalopatia spongiforme bovina (BSE, Bovine Spongiform Encephalopathy), quello balzato agli onori della cronaca come il famigerato ‘morbo della mucca pazza', in grado di infettare anche l'essere umano. Da allora è stata affrontata una vera e propria epidemia, che nel corso degli anni, a causa del numero crescente di contagi e decessi, si è tradotta anche in alcuni bandi temporanei nella UE, come quello delle carni non disossate (la tipica bistecca fiorentina fu una delle ‘vittime') e delle farine animali per nutrire il bestiame.

Oggi si riteneva che l'encefalopatia spongiforme bovina fosse stata praticamente eradicata. E’ notizia di oggi che all'inizio dell'anno in Svizzera è stato segnalato un primo caso dal 2012 del morbo della mucca pazza. Una vacca di tredici anni di una fattoria di Einsiedeln (SZ) è stata soppressa il 23 gennaio perché presentava una forma atipica di encefalopatia spongiforme bovina (BSE), indica un comunicato dell'Organizzazione mondiale della sanità animale (OIE) diramato ieri sera. Campioni del tronco cerebrale sono stati prelevati per compiere delle analisi, precisa l'OIE.

Il primo caso di BSE, che ha sempre esito letale, nella Confederazione risale al 1990. All'epoca l'epizoozia si era diffusa a causa dell'alimentazione dei bovini con farine animali in cui i prioni, alla base della patologia, non erano inattivati. L'agente infettivo è una proteina modificata detta appunto prione che colpisce i centri nervosi dell'animale. Questa proteina subisce una modificazione permanente della sua conformazione che provoca un danno irreversibile nella proteina presente normalmente nelle cellule sane del cervello. Ciò produce un'aggregazione tra le proteine che risulta nella formazione di dense placche fibrose. Al microscopio, queste ultime appaiono come "buchi", dando alla sezione osservata il caratteristico aspetto "a spugna" della materia cerebrale. Il fenomeno produce a livello clinico un deterioramento delle condizioni fisiche e mentali dell'animale. L’Italia, secondo il Comitato permanente della catena alimentare dell'Unione europea, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,  è un paese “a rischio trascurabile”, mentre è in fase di eradicazione in tutta Europa. Drastico il calo di contagi registrato dal 2001 al 2012: da 2016 ad appena 16 casi.
( 6 febbraio 2020 )
 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Editoriale:  -  Coincidenze inquietanti; quando la fantasia anticipa la realtà! - Lattiero caseario. In flessione il Parmigiano Reggiano - Cereali e dintorni. La Cina e il mondo in balia del coronavirus. - 29 gennaio - 1 febbraio: 114esima edizione di Fieragricola Verona - Fieragricola, Nobili spa ha portato a Verona tutte le più recenti novità. - Bonaccini: "Tana libera tutti" - -

cibus_5_2feb2020_COP.jpgSOMMARIO Anno 19 - n° 05 02 febbraio 2020
1.1 editoriale
Coincidenze inquietanti; quando la fantasia anticipa la realtà!
3.1 lattiero caseario Lattiero caseario. In flessione il Parmigiano Reggiano
3.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati in depressione e incerti.
5.1 cereali e dintorni tendenze.
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. La Cina e il mondo in balia del coronavirus.
7.1 vivisezione Animalisti sotto i portici del Grano con le maschere di Anonymous - foto di Emiliano Zampella
7.2 No Fake Food Lattiero-caseario, arrivano i 17 milioni chiesti dalla cooperazione
8.1 fieragricola verona  29 gennaio - 1 febbraio: 114esima edizione di Fieragricola Verona.
9.1 Prezzo riferimento Reggio E.  Determinato il Prezzo a riferimento del latte.
9.2 fieragricola verona  Fieragricola: svelati i vincitori del premio innovazione 2020
10.1 fieragricola verona  Fieragricola, Nobili spa ha portato a Verona tutte le più recenti novità.
11.1 elezioni emilia romagna Bonaccini: "Tana libera tutti"
12.1promozioni “vino” e partners
13.1 promozioni “birra” e partners

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 19 - n° 04 26 gennaio 2020 -
Editoriale:  -  A Bruxelles tutto tace e lo spread dov’è finito?- Lattiero caseario. Invariate le due principali DOP. - Cereali e dintorni. Cinesi attendisti: favoriscono la speculazione. - Torna il pericolo della processionaria, occhio a bambini nei parchi e cani. - Un Po d'AMare fa tappa a Parma con l'installazione di barriere anti rifiuti sul PO a Sacca. - Uova contaminate, aumenta il numero dei richiami - i lotti -

cibus_4_26gen2020_cop.jpgSOMMARIO Anno 19 - n° 04 26 gennaio 2020
1.1 editoriale
 A Bruxelles tutto tace e lo spread dov’è finito?
3.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Invariate le due principali DOP.
3.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati: fatti, non date!
5.1 cereali e dintorni tendenze.
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Cinesi attendisti: favoriscono la speculazione.
7.1 sicurezza sanitaria Torna il pericolo della processionaria, occhio a bambini nei parchi e cani.
7.2 No Fake Food #EmiliaRomagna2030, 4° Open Day di Opera2030
8.1 ambiente e rifiuti  Un Po d'AMare fa tappa a Parma con l'installazione di barriere anti rifiuti sul PO a Sacca.
9.1 salute e sicurezza alimentare Uova contaminate, aumenta il numero dei richiami - i lotti
10.1promozioni “vino” e partners
11.1 promozioni “birra” e partners

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NOTA UFFICIALE DEL GRUPPO AMADORI

Cesena, 24 gennaio - Al fine di tutelare al meglio i consumatori, si comunica che nella giornata di martedì 22 gennaio GESCO Sca ha attivato le procedure interne di ritiro e richiamo di uova fresche da agricoltura biologica, identificate con il Lotto 5528139926 e commercializzate ad alcuni Clienti fra il 15 e il 18 gennaio.

Il Lotto è composto da tre referenze, fra cui la confezione di 4 uova biologiche a marchio Amadori.

Il richiamo a scopo cautelativo si è reso necessario a causa di una sospetta contaminazione microbiologica, ipotizzata dall’ASL di competenza a seguito di una positività rilevata in un allevamento di filiera.
GESCO ha sospeso immediatamente ogni rapporto commerciale con l’allevamento in questione, interrompendo la fornitura di uova provenienti da questa azienda.

 

 

 

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(22 gennaio 2020)

 

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