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Eortè distribuisce i pacchi con i generi di prima necessità.

La cooperativa sociale Eortè di Soliera (aderente a Confcooperative Modena) è stata coinvolta nella gestione dei progetti di solidarietà alimentare avviati dai Comuni di Carpi e Soliera a seguito dell’ordinanza della Protezione Civile n. 658 del 29 marzo 2020.

Con questo provvedimento sono stati erogati fondi di emergenza per dare una risposta immediata a tutte le famiglie in difficoltà economica che necessitano di un aiuto concreto per far fronte ai propri bisogni quotidiani. «Il progetto ha tanti risvolti positivi per il territorio, a partire – spiega Roberto Zanoli, direttore di Eortè - dalla scelta di coinvolgere produttori locali, piccoli esercenti e altre realtà territoriali per favorire la filiera locale e corta, in un’ottica di economia solidale. È un segno concreto di attenzione all'economia del territorio gravemente colpita dal Covid-19. Un altro aspetto positivo è la meravigliosa risposta della solidarietà della cittadinanza italiana e straniera».

I Comuni di Carpi e Soliera hanno erogato buoni spesa e avviato un progetto per la distribuzione di pacchi contenenti generi alimentari di prima necessità. A Soliera nel week end di Pasqua si è svolta la prima distribuzione alimentare prevista per i beneficiari del bonus spesa, che ha interessato più di 300 famiglie solieresi.

Eortè ha gestito la logistica, coinvolgendo dodici realtà associative del territorio e più di 70 volontari. A Carpi la cooperativa è capofila del progetto insieme all’associazione di volontariato Porta Aperta. Entrambe sono impegnate nel coinvolgimento dei volontari, acquisti, raccolta, preparazione e distribuzione dei prodotti. Da oggi - venerdì 17 aprile - Eortè e Porta Aperta preparano i pacchi presso Carpi Fashion System, in via dell'Agricoltura 43.

Cittadini e imprese possono contribuire a queste forme di solidarietà, con un bonifico bancario o generi indispensabili per i quali è stato individuato un punto di raccolta e distribuzione. «L’attivazione di questi progetti è un segno tangibile della forza della rete della solidarietà nel territorio. Questa esperienza – conclude Zanoli – ci consente di acquisire nuove competenze e professionalità che saranno molto utili anche per il futuro».

Giovedì, 16 Aprile 2020 17:35

Covid19, Conad vicino agli ospedali modenesi

130.000 euro donati dai Soci e dai Collaboratori. Sino al 30 aprile anche i consumatori possono partecipare.

Conad vicino agli ospedali modenesi. I soci e i collaboratori dei punti vendita di Modena e Area Sud hanno donato 90.000 euro agli ospedali dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, cui si aggiungono i 40.000 donati dai soci e dai collaboratori dei punti vendita dell’Area Nord per gli Ospedali di Carpi e Mirandola dell’Azienda USL di Modena.

Per tutto il mese di aprile, i clienti potranno rispondere all’iniziativa messa in campo da Conad Nord Ovest e “unirsi” alla raccolta fondi facendo una donazione, a partire dal contributo minimo di 1 euro, al momento del pagamento della spesa alla cassa.

Un impegno condiviso e concreto per sostenere, con donazioni volontarie, gli ospedali della nostra provincia.

Conad Nord Ovest, da sempre al fianco delle comunità in cui opera attraverso la rete di punti vendita, in questa circostanza così grave, da subito si è attivata anche tramite i propri soci, riferimento di un’importante rete di solidarietà con enti ed associazioni locali.
Al loro impegno si aggiunge la raccolta fondi sui negozi presenti in tutta la provincia di Modena.

I fondi raccolti con la campagna Unisciti a noi saranno destinati all’acquisto di ciò che sarà ritenuto maggiormente necessario e primario dalla struttura ospedaliera, dai dispositivi di protezione individuale e medici alle attrezzature per affrontare l’emergenza sanitaria.

Ringraziamo CONAD, i suoi Soci e i suoi Collaboratori per la sensibilità dimostrata nei confronti dei nostri ospedali – hanno commentato Sabrina Amerio, Direttore Amministrativo dell’AUSL di Modena e Lorenzo Broccoli, Direttore Amministrativo dell’AOU di Modena – e allo stesso modo ringraziamo tutti i consumatori che da qui sino al 30 aprile parteciperanno alla campagna: l’aiuto che ci state dando non andrà sprecato.

Mercoledì, 15 Aprile 2020 16:01

Moda, un distretto da salvare

Marco Gasparini, presidente di Federmoda CNA sulla situazione delle imprese modenesi del settore

Carpi, 14 aprile 2020. “Il settore della moda è tra quelli più colpiti dall’emergenza sanitaria. Proprio per questo occorre superare la logica dell’immediatezza per prepararsi alla ripartenza. Dobbiamo metterci davanti al virus”. È il presidente di CNA Federmoda Modena, Marco Gasparini, ad affrontare le tante criticità che il settore del tessile-abbigliamento sta attraversando a causa della crisi in corso.

“Non osiamo immaginare cosa potrebbe capitare al distretto carpigiano, se dovessimo saltare la consegna delle collezioni autunno-inverno 2020 e la presentazione della primavera-estate 2021”.

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“Abbiamo bisogno – continua Gasparini – di poter contare su un avvio graduale, con tutte le garanzie del caso per i lavoratori, che si basi sulle condizioni interne alle diverse aziende. Una riapertura selettiva del Paese partendo dalle provincie a minor tasso di contagio per la prima settimana per poi andare a riattivare l’intera filiera su tutto il territorio nazionale”.

“Peraltro, l’emergenza, con la vicenda della produzione interna di mascherine, ha dimostrato l’importanza della filiera e, in questo contesto, delle piccole imprese, per la loro elasticità produttiva, ma anche per le relazioni sindacali ed i valori etici che la contraddistinguono. È tutta la filiera, non solo le singole imprese, a dover essere preservata”.

Una filiera che, secondo CNA, necessità innanzitutto di liquidità: servono prestiti a tasso zero da restituire con una scadenza di 30 anni, l’unico modo per far fronte all’azzeramento del fatturato.
“Poi – continua il presidente di Federmoda Modena – è necessario programmare un ritorno sui mercati. Occorre definire un programma articolato di azioni sia attraverso strumenti tradizionali come fiere e missioni commerciali ma anche implementando la digitalizzazione delle imprese e adottando strumenti per favorire le connessioni attraverso piattaforme su web (b2b, b2c, videoconferenze, presentazioni, video, sfilate, eventi in streaming), visto che il distanziamento sociale continuerà per diverso tempo”.
Infine, secondo l’Associazione, dovrà essere posta grande attenzione per il futuro al made in Italy, ma anche privilegiando dal punto di vista istituzionale le produzioni nazionali.

“Ad esempio - conclude Gasparini - si potrebbero pensare anche misure che incentivino l’acquisto di produzioni italiane da parte del retail nazionale, potrebbe essere pensata una defiscalizzazione, o altra misura, per i negozi che acquistano collezioni tracciate secondo strumenti condivisi con il Ministero dello Sviluppo Economico”.

 

 

Non solo chiusure in attesa della ripresa delle attività

Sondaggio tra i 31 ristoratori aderenti al Consorzio Modena a Tavola. L’80% ha sospeso l’attività, ma c’è anche chi si è inventato il menù “antidepressivo” da consegnare ovviamente a casa e nel rigoroso rispetto delle regole. 

Si erano ritrovati il 3 marzo scorso, tutti insieme, capitanati da Massimo Bottura, per dare un messaggio pieno di positività, quando ancora l’emergenza sanitaria non era emersa in tutta la sua drammaticità e complessità. Dopo qualche giorno, anche i ristoratori del Consorzio Modena a Tavola, 31 in tutta la provincia, si erano dovuti arrendere, adeguandosi immediatamente alle regole restrittive volte a contenere il contagio, nell'interesse generale, con rigore e senso della comunità.

A qualche settimana dal lockdown la stragrande maggioranza di loro, l’80%, ha l’attività completamente ferma ma c’è anche chi si è da subito ingegnato per trovare soluzioni compatibili con la prosecuzione dell’attività, nel pieno rispetto delle regole stringenti attualmente in vigore. Ognuno ha fatto, sicuramente con difficoltà, la propria scelta cercando prima di tutto di rispettare le regole e di tutelare la salute. Tra chi ha deciso di tenere accesi i fornelli, sia pure con i fuochi al minimo, ci sono ad esempio lo storico ristorante di Carpi “L’incontro”, Il Calcagnino di Formigine, l’Osteria Emilia di Campogalliano, la Cucina del Museo e il Luppolo e l’Uva, entrambi di Modena. Ognuno di loro ha individuato una soluzione che si può a pieno titolo definire personale, perché profondamente legata alle caratteristiche del locale e della clientela che tradizionalmente lo frequenta. C’è in tutti e cinque i casi un denominatore comune: il desiderio di mantenere vivo il rapporto con la gente, portare nelle abitazioni e, almeno in alcuni casi, nelle aziende, quel calore che solo la buona tavola sa dare. Probabilmente anche per questo tutti i ristoratori che hanno deciso di continuare a cucinare preferiscono consegnare personalmente. Solo eccezionalmente si appoggiano a catene dedicate alla consegna a domicilio.

Per far sapere ai propri clienti della loro “apertura” tutti i ristoratori stanno facendo ampio uso dei canali digitali. Su Facebook, sui loro siti internet, attraverso Instagram, oppure riconvertendo le newsletter con cui ricordavano gli eventi e mettendo in evidenza le nuove opzioni a disposizione dei clienti. Da qualche giorno, per amplificare il messaggio alcuni hanno scelto di fare ricorso anche alla radio.

Ognuno a modo proprio
Entrando più nel dettaglio c’è chi come Paola Corradi, titolare della Cucina del Museo, che, dovendo scegliere di mettere in cassa integrazione i suoi collaboratori, ha prima arruolato la figlia, studentessa universitaria, per farsi aiutare sia in cucina sia nelle consegne. Successivamente ha pubblicato un menù completo con tante possibilità di scelta. “Noi siamo molto piccoli per cui ci rivolgiamo alle famiglie. Il riscontro è stato davvero positivo. Si tratta prevalentemente di clienti che già ci conoscono e che hanno molto apprezzato questa scelta. Abbiamo adattato il menù per trovare un punto di equilibrio tra la qualità, i tempi di consegna e la trasportabilità. Tutto in ogni caso viene preparato all'istante e subito consegnato a domicilio” racconta Paola.

Ancora più articolata è l’offerta de L’Incontro di Carpi, storico locale guidato da sempre da Gianfranco Zinani e dalla moglie. In questo caso hanno elaborato ben tre menù completi, uno per gli amanti della carne, scherzosamente ribattezzato Antidepressivo, un altro per gli amanti del pesce e infine una proposta definita vitaminica, rivolta a coloro che alla forma non vogliono rinunciare mai. 

È stata una piacevole sorpresa, la gente apprezza molto il servizio. L’altra sera ho fatto personal-mente una consegna e ho ricevuto un’accoglienza incredibile da una famiglia che per l’occasione si era vestita di tutto punto e aveva preparato una tavola sontuosamente apparecchiata. Mi hanno persino invitato ad entrare, ma ovviamente non è stato possibile. Le richieste, in questo caso per il pranzo, stanno arrivando anche dalle poche aziende che stanno proseguono la loro attività” spiega Carlo Gozzi, chef del ristorante carpigiano.

Per originalità e inventiva spiccano poi le proposte di Davide Forghieri della Osteria Emilia che nemmeno in questa occasione ha rinunciato al suo estro. Le soluzioni da lui proposte si dividono in piatti completi già pronti, o in soluzioni in cui l’ultimo tocco viene lasciato al cliente. Nel caso dei tortellini ad esempio, in una apposita vaschetta ci sono i tortellini, a parte il brodo e il parmigiano reggiano. “Tutto viene preparato espresso, utilizzando vaschette termiche sigillate con atmosfera modificata. In questo modo qualità e sicurezza sono garantite” spiega Davide Forghieri.

L’ultimo che si è aggiunto, sul piano cronologico, è il Calcagnino di Formigine. Loro in questa fase sono partiti proponendo un menù di Pasqua “ma stiamo già pensando di allargare l’offerta vista la buona accoglienza ricevuta” raccontano Claudio e Barbara.

A concludere questa breve rassegna Stefano Corghi che, oltre ad essere lo chef del Ristorante modenese il Luppolo e l’Uva, è anche presidente del Consorzio Modena a Tavola. La prima cosa che evidenzia è il calore umano e l’apprezzamento che questo tipo di iniziative stanno riscuotendo. “Le persone quando arriviamo a consegnare il pasto che hanno ordinato manifesta nei nostri confronti una grande gratitudine. È evidente che c’è voglia di normalità, di fare due chiacchiere in serenità” racconta Corghi tracciando un primo piccolo bilancio della sua esperienza personale.

Per quanto possa apparire paradossale, alcune aziende, che mi hanno chiesto di servire loro il pasto di mezzogiorno, mi hanno raccontato che stanno riscoprendo il piacere della pausa del pranzo di mezzogiorno, troppo spesso consumato in fretta, magari in piedi, mangiando un panino. Certo sono piccoli segnali, sicuramente insufficienti, ma l’emergenza, come sempre accade, obbliga a delle riflessioni e spinge a trovare soluzioni alternative che, magari, potranno essere valide anche quando avremo superato questa fase così complicata. Da soli però difficilmente riusciremo a rialzarci e a ripartire. Per questo confidiamo anche in aiuti e sostegni da parte del Governo e delle amministrazioni locali” conclude il presidente del Consorzio Modena a Tavola Stefano Corghi.

Ausili assorbenti. Per tutelare la salute dei cittadini la Ausl di MODENA ha predisposto la chiusura al pubblico dei distretti sanitari, causa Covid-19.

Serenity garantirà il servizio di consulenza infermieristica da remoto agli utenti per attivazioni del servizio a domicilio, richiesta di informazioni e modifiche della fornitura

• Con questo servizio, garantito in remoto ai contatti indicati, Serenity offre supporto alle AUSL e continuità di servizio agli utenti.
• Gli utenti che ancora non usufruiscono del servizio a domicilio sono pregati di rivolgersi ai contatti indicati
• Nonostante Covid-19 il servizio di consegna domiciliare è garantito da Serenity con regolarità

Vista la situazione particolare creata da Covid-19, Serenity è impegnata nel fornire il massimo supporto alle AUSL, insieme alla continuità del servizio ai propri utenti. Per questo motivo l’azienda ritiene utile fornire alcune informazioni di servizio.

Dopo le necessarie limitazioni al pubblico nei distretti sanitari della Ausl di Modena causa Coronavirus, per evitare il sovraffollamento delle sale di attesa, Serenity continua a garantire il servizio infermieristico agli utenti per attivazioni della consegna degli ausili assorbenti a domicilio, richiesta di informazioni, modifiche della fornitura e assistenza in generale.
A causa di tali limitazioni il servizio viene ora erogato in remoto ai seguenti contatti:

Sede di Modena
Tel. 059.438200
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Lunedì – Mercoledì - Venerdì dalle 9.00 alle 12.00

Sede di Castelfranco Emilia
Tel. 059.929351
Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Martedì dalle 14.00 alle 17.00

Sede di Mirandola
Tel. 0535.602169
Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Martedì – Mercoledì dalle 8.30 alle 11.30

Sede di Carpi
Tel. 059.659972
Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Lunedì – Mercoledì dalle 14.00 alle 18.00

Sede di Vignola
Tel. 059.777074
Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Martedì dalle 9.00 alle 12.00 - Mercoledì dalle 15.00 alle 17.00

Sede di Pavullo
Tel. 0536.29111
Giovedì dalle 14.30 alle 18.00

Sede di Sassuolo
Tel. 0536.863671
Lunedì dalle 13.00 alle 18.30 - Mercoledì 8.00 alle 12.30

Per informazioni sulle consegne è attivo il numero verde 800 719702 dalle 9.00 – 13.00 e dalle 14.30 alle 18.00

Serenity invita tutti gli utenti, a maggior ragione in questo momento, a seguire le indicazioni e contattare i riferimenti indicati in caso di necessità, così da poter continuare ad usufruire del servizio e al tempo stesso lasciare i distretti AUSL concentrati a gestire la situazione creata da Covid-19.

Esponenti dei SI-Cobas denunciati, in due diverse occasioni, per inottemperanza al DPCM 8 marzo 2020.

2- La Polizia di Stato denuncia in stato di libertà 8 esponenti dei Si-Cobas per violenza privata e per inottemperanza al DPCM 8 marzo 2020.

Nella mattinata odierna, personale della D.I.G.O.S della Questura di Modena è intervenuto presso la ditta “Emiliana Serbatoi” ubicata nel comune di Campogalliano in largo Maestri del Lavoro in quanto un gruppo di manifestanti appartenenti ai Si-Cobas stava protestando contro la proprietà attuando il blocco dei mezzi in entrata e uscita dallo stabilimento.
Gli operatori di polizia dopo aver proceduto all’identificazione dei manifestanti hanno più volte intimato loro di cessare la protesta anche in virtù delle norme legate all’emergenza COVID-19, senza però riuscirci.
Per quanto sopra sul posto si è reso necessario l’impiego di alcune squadre del Reparto Mobile di Bologna che unitamente al personale DIGOS e delle Volanti hanno proceduto all’accompagnamento degli 8 attivisti in Questura per gli accertamenti di rito.
I manifestanti sono stati quindi deferiti all’Autorità Giudiziaria per i reati di Violenza Privata e per inottemperanza al DPCM 8 Marzo 2020, mentre il promotore della protesta anche per riunione non autorizzata.

 

1- La Polizia di Stato deferisce in stato di libertà 8 lavoratori dei “Si-Cobas” inottemperanti al D.P.C.M del 08.03.2020.

Nella mattinata del 12 marzo u.s, personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Carpi è intervenuto presso lo stabilimento di macellazione carni “ O.P.A.S”, sito in via Guastalla n.21/A a Carpi, in quanto 8 lavoratori appartenenti alla sigla sindacale “Si –Cobas” stavano protestando a seguito dell’infortunio mortale occorso ad un operario della medesima ditta nei giorni precedenti.
Gli operatori di polizia dopo aver proceduto all’identificazione dei manifestanti, ha proceduto al deferimento degli stessi all’Autorità Giudiziaria, in quanto inottemperanti alle misure urgenti in materia di gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 contenute nel DPCM del 8 marzo 2020.

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Carpi 11 marzo 2020 - Nella giornata di ieri, personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha denunciato in stato di libertà un ragazzo sedicenne residente a Lecco, responsabile del reato di molestie, tramite social network whats app, nei confronti di una ragazza tredicenne di Rolo, i cui genitori sono titolari di una azienda nel carpigiano.

A seguito della denuncia di questi ultimi si è accertato che il sedicenne, nel mese di febbraio, aveva contattato la ragazza chiedendole di accedere alle foto c.d. private del profilo instagram, ma al suo rifiuto, ha iniziato ad assillarla con numerosi messaggi, ingenerando nella giovane nei suoi genitori uno stato di timore.

La preoccupazione dei familiari era accresciuta dal fatto che non avevano contezza di chi fosse il soggetto, temendo addirittura potesse trattarsi di un adulto. Si sono, pertanto, determinati a sporgere denuncia.

La successiva attività di indagine ha permesso di risalire al ragazzo, che ha in uso lo smartphone, la cui utenza è però intestata ai genitori.

Gli investigatori hanno appurato, con la collaborazione della Questura di Lecco, ove appunto risiede il sedicenne, che non vi era alcuna relazione tra vittima e molestatore, risultando verosimile che si fosse trattato di un contatto casuale, culminato con azioni intrusive nella sfera personale della ragazza.

 

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Venerdì, 28 Febbraio 2020 08:24

Acquista Play Station su E-Bay e viene truffato.

Acquista Play Station su E-Bay e viene truffato. Individuato e denunciato dalla Polizia di Stato.

Personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Carpi ha deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di truffa un cittadino italiano di anni 33 con a carico numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio.

Le indagini hanno avuto inizio a seguito della denuncia sporta presso i locali del Commissariato da parte di un uomo che aveva acquistato una consolle giochi marca Sony, modello Play Station 4, sul noto sito di e-commerce E-Bay e di non averla mai ricevuta.

Dopo aver acquisito tutti gli elementi utili alla conclusione dell’indagine, è stato individuato l’autore della truffa online il quale è stato identificato e deferito all’A.G.
Sono in corso ulteriori indagini volte all’individuazione di altre possibili vittime del raggiro.

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Domenica, 23 Febbraio 2020 09:25

Truffatore denunciato dalla Polizia di Stato

Personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha denunciato in stato di libertà un 43enne, residente nel cagliaritano, per il reato di truffa.

I fatti risalgono alla scorsa estate quando la vittima, un uomo residente a Carpi, aveva prenotato, su un noto sito di annunci on line, un’offerta di locazione per un appartamento turistico in località Lido Adriano (RA), versando la somma di euro 300,00, quale caparra.

Dopo il pagamento, il locatore si era reso irreperibile.

Appurato che le utenze telefoniche utilizzate per pubblicizzare l’offerta erano fittizie, gli agenti del Commissariato, a seguito di approfondite indagini, sono riusciti a risalire all’intestatario della carta di credito “Poste Pay Evolution” su cui era stato versato l’accredito.

È stato così individuato l’autore dell’illecito, soggetto già noto per i numerosi precedenti a proprio carico, in particolare reati di truffa, attualmente detenuto presso la Casa Circondariale di Bologna per rapina.

 

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Nella mattinata di sabato 15 febbraio scorso, personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha denunciato in stato di libertà uno studente del quinto anno dell’istituto tecnico “Leonardo Da Vinci”, il quale poche ore prima, con un coltello a serramanico, aveva minacciato un coetaneo dell’istituto professionale “Vallauri”.

L’episodio è avvenuto davanti ad un bar, che si trova nei pressi dei due istituti scolastici.

La vicenda trae origine da un diverbio avvenuto il giorno precedente al termine delle lezioni, tra il giovane del “Vallauri” ed un ragazzo di Rio Saliceto, studente dell’istituto commerciale “Meucci”, nonché compagno di classe della fidanzata del primo.

Al termine della discussione una donna, anche lei residente a Rio Saliceto e totalmente estranea alla vicenda, era intervenuta a difesa del ragazzo del Meucci e ne era nata una lite, risoltasi con l’arrivo di una Volante del Commissariato.

Il giorno successivo lo studente del “Vallauri”, prima di entrare in istituto, è stato avvicinato dal giovane frequentante il 5° anno dell’Istituto Tecnico “Da Vinci”, fidanzato della sorella dello studente del “Meucci”, con cui il giorno prima vi era stata la discussione, minacciandolo con il coltello di non infastidire più l’amico.

Avuta notizia di quanto accaduto, gli agenti si sono posti immediatamente alla ricerca del giovane armato di coltello, che è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di minaccia aggravata e porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere. Il coltello è stato sottoposto a sequestro.

 

 

Pubblicato in Cronaca Modena
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