Fino al 23 marzo la mostra fotografica "Un mondo di donne" di Pier Luigi Montali presso l'Atrio delle Colonne del Palazzo Centrale dell'Università di Parma.
Parma, 8 marzo 2017
Nella sua carriera di fotografo freelance, il parmigiano Pier Luigi Montali, viaggiatore curioso e infaticabile, punta il suo obiettivo su brani sociali e culturali di vita vissuta e apre il nostro sguardo a diversi luoghi del pianeta, su squarci di quotidianità, in cui la donna è protagonista assoluta.
Concentrando la sua attenzione sulla figura femminile, delinea con garbata festività una universalità del pianeta donna e istituisce delle corrispondenze inaspettate tra esistenze vicine e lontane.
La mostra fotografica "Un mondo di donne" è stata inaugurata ieri, nell'Atrio delle Colonne del Palazzo Centrale dell'Ateneo (via Università 12). Presenti la Pro Rettrice dell'Ateneo a Didattica e Servizi agli Studenti Maria Cristina Ossiprandi, la Delegata del Rettore alle iniziative per studenti con disabilità, con disturbi specifici di apprendimento e fasce deboli Emilia Caronna, l'esperta d'arte Eles Iotti e l'autore Pier Luigi Montali.
L'iniziativa è stata ideata dal CSU – Centro Sociale Universitario dell'Ateneo con la collaborazione di Avis di Base, CUG - Comitato Unico di Garanzia e le Eli-Che nell'ambito del progetto congiunto "Con gli occhi delle donne", promosso da Università di Parma e Comune di Parma per celebrare il settantesimo anniversario del suffragio femminile in Italia.
La mostra, che si inserisce all'interno delle iniziative che si svolgono a Parma nel mese di marzo sulla figura femminile, sarà visitabile fino al 23 marzo presso l'Atrio delle Colonne del Palazzo Centrale dell'Ateneo (via Università 12) dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19, il sabato dalle 10 alle 12.
Pier Luigi Montali
Pier Luigi Montali, parmigiano di nascita, ha imparato a guardare da vicino il mondo, osservandolo dal fianco per raccogliere i segnali che parlano dell'uomo, sapendo catturare i valori che costruiscono le comunità, i gesti e le storie che costruiscono la vita dell'uomo, le similitudini molto più delle differenze che rendono il suo soggetto d'elezione – l'uomo, nelle sue varie attività quotidiane – se non un eroe un assoluto protagonista. Nato a Parma nel 1962, vive a Colorno (Parma) dal 1986. Qui con alcuni amici fonda il Gruppo Fotografico Color's Light di cui è il presidente. La fotografia è una passione che gli ha fatto ottenere diversi riconoscimenti sia in Italia che all'estero. Da alcuni anni opera come free-lance, ha all'attivo diverse collaborazioni con la Provincia di Parma, con diversi Comuni della provincia, nonché alcune testate giornalistiche. La sua fotografia semplice ma non banale ha la capacità di cogliere particolari e quei momenti apparentemente "normali" che in realtà danno un senso preciso ad ogni scatto. Ama il reportage e fotografare il paesaggio e l'architettura; gli piace documentare il territorio in cui è nato e vive, ma sa apprezzare anche i luoghi lontani dove con la fotografia cerca di interpretarne la cultura. Negli ultimi anni ha arricchito la propria esperienza fotografica avvicinandosi alla tecnica del diaporama (audiovisivi fotografici), con cui si è fatto apprezzare anche oltre confine; è stato infatti invitato ad importanti festival del settore.
Tutte le foto dell'inaugurazione qui sotto, clicca a lato di ogni foto per scorrere la galleria - Ph. Francesca Bocchia
La mostra fotografica dedicata al Palio di Parma è stata inaugurata giovedì presso l'Oratorio Sant'Ilario di via D'Azeglio e resterà aperta tutti i giorni fino al 19 marzo. Trentacinque gli scatti esposti, visibili tutti i giorni dalle ore 9.30 alle ore 12.00 e dalle ore 14.00 alle ore 18.00.
Le premiazioni e gli attestati per le migliori fotografie saranno consegnati il 19 marzo durante la festa di San Giuseppe.
Inaugurata la mostra "Le 100 facce della musica italiana": ideata e realizzata dal team di Rolling Stone con 100 ritratti firmati Giovanni Gastel. A Palazzo del Governatore fino al 19 marzo.
Parma, 4 febbraio 2017
100 volti di grandi interpreti della musica italiana, ritratti d'autore firmati Giovanni Gastel. Un viaggio nella cultura popolare italiana che vede artisti quali Vasco e Paolo Conte, Ligabue e Francesco De Gregori, Mario Biondi e i Negramaro, Elisa e Giorgia, Zucchero, ma anche star dell'hip hop e del rap Emis Killa, Club Dogo, Fedez, J- Ax e Fabri Fibra. Decine gli artisti, i cantautori, i musicisti, i cantanti, ma tra loro anche gli autori, come Mogol e i dj, su tutti Claudio Cecchetto.
Il progetto ideato e realizzato dal team di Rolling Stone, punto di riferimento della pop culture contemporanea, con la produzione esecutiva di Ankamoki, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Parma è stato inaugurato ieri nelle sale del primo piano di Palazzo del Governatore di Parma è sarà visibile fino al 19 marzo prossimo.
Sguardi profondi, sorrisi luminosi, la semplicità di un gesto, il lavoro di Gastel racconta ed esprime l'anima e la personalità di ognuno dei personaggi immortalati: dalla popstar al rapper, dal discografico al gruppo rock, 100 ritratti che compongono il mappamondo artistico e definitivo della musica del nostro paese. Quello di Gastel non è un semplice progetto fotografico ma un vero e proprio atto di amore per la musica italiana, i volti e il suono di un paese meraviglioso come non si è mai visto.
La mostra si avvale della supervisione di Denis Curti che racconta come la produzione non sia stata semplicissima considerando anche i tempi assai ristretti di realizzazione. "Gastel ha voluto riprendere tutti i suoi 100 soggetti in studio.
Ha voluto guardarli negli occhi, parlare con loro ed essere certo che la sua luce a led, progettata per l'occasione, riflettesse negli occhi di ognuno. Ha voluto un segno distintivo e coerente. Ha voluto raccogliere i pensieri sparsi. I sorrisi precari. Ha cercato la fascinazione nella curiosità degli sguardi." ha raccontato.
Un numero speciale di Rolling Stone dedicato alla mostra è in vendita al prezzo speciale di € 1 al Bookshop di Palazzo del Governatore e verrà regalato ai primi 250 visitatori che da oggi, 4 febbraio, si recheranno alla Casa della Musica.
LE 100 FACCE DELLA MUSICA ITALIANA
Palazzo del Governatore - Piazza Giuseppe Garibaldi , Parma
4 febbraio 2017 – 19 marzo 2017
Orari di apertura: giovedì-domenica ore 11.00/ 19.00 - martedì e mercoledì su prenotazioni per gruppi e scolaresche (min.18 pp)
Informazioni e prenotazione al pubblico
t. 0521 218035
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.facebook.com/Parmale100facce
Costo biglietti:
Intero € 5,00
Ridotto € 4,00 per gruppi e scolaresche (min.18 pp)
Ingresso gratuito, under 6, accompagnatori gruppi scolastici, accompagnatore disabile che presenti necessità, accompagnatore o guida per i gruppi prenotati, giornalisti iscritti all'albo, altre categorie o promozioni per sponsor convenzionati.
Tutte le foto dell'inaugurazione nella galleria in fondo alla pagina, ph. Francesca Bocchia
Ultimo appuntamento per la campagna benefica di Parmafotografica Sabato 17 dicembre presso il centro Barilla Center (lato Pasticceria San Biagio). Il ricavato sarà devoluto all'Associazione Giocamico onlus che opera nel reparto di Pediatria dell'Ospedale Maggiore.
Parma, 16 dicembre 2016
Per il quarto anno consecutivo, una miscellanza di oltre 200 scatti firmati da Antonio Mascolo, Direttore di Repubblica.Parma.it, da Riccardo Varini, Ivano Bolondi, Alberto Ghizzi Panizza e tanti altri per aiutare i bambini del reparto di Pediatria dell'Ospedale Maggiore di Parma. E' questa la mission 2016 di Parmafotografica che, dopo il successo della campagna benefica del 2015 a favore di AVIS ed Animal House ha deciso quest'anno di affiancare l'Associazione Giocamico onlus.
Dal 1998 la onlus è presente nei Reparti Pediatrici dell'Ospedale dei Bambini di Parma e porta avanti attività ludico-espressivo-relazionali grazie al lavoro di volontari che nel corso degli anni sono diventati sempre più numerosi. Un'equipe di 10 professionisti si occupa della formazione dei volontari, del coordinamento di tutte le attività di gioco e dei progetti specifici per il sostegno dei bambini e delle loro famiglie in momenti particolari della loro permanenza in ospedale.
La campagna benefica di Parmafotografica, si chiude domani, Sabato 17 dicembre presso il centro Barilla Center (lato Pasticceria San Biagio).
I fondi raccolti dalla vendita delle foto verranno poi consegnati al presidente della Onlus Corrado Vecchi.
I fotografi che hanno aderito all'iniziativa sono: Alberto Ghizzi Panizza, Alex Liverani di Forli, Alfio Ansaloni di Reggio Emilia, Andrea Franchi, Andrea Gatti, Antonio Mascolo, Cesare Petrolini, Cristiano Bonasera, Damiano Durante, Daniele Accorsi di Perugia, Elisa Degiovanni, gli amici del gruppo fotografico di Tresana, Ivano Bolondi, Loretta Costa, Luigi Nicolini, Marco Finelli Nero Levrini di Reggo Emilia, Nicola Zanichelli, Oreste Zinelli, Otto Moretti, Paolo Bevilacqua, Ramona Partelli, Riccardo Varini, Roberto Carnevali di Modena, Roberto Perotti, Stefano Cavazzini, I soci di Parmafotografica e molti altri. Le immagini sono visibili sia sul sito www.parmafotografica.it che sulla pagina di Fb www.facebook.com/parmafotografica e nell'evento.
Alcune delle foto in mostra
ph. Antonio Mascolo
ph. Mariella Pomelli
Altre foto nella galleria a fondo pagina
La campagna benefica di Parmafotografica: sabato 3 dicembre mostra e vendita fotografica sotto i portici di via Mazzini e al bar Bistrò di Piazza Garibaldi. Con il patrocinio del Comune di Parma. Il ricavato sarà devoluto all'Associazione Giocamico onlus che opera nel reparto di Pediatria dell'Ospedale Maggiore.
Parma, 2 dicembre 2016
Per il quarto anno consecutivo, una miscellanza di oltre 200 scatti firmati da Antonio Mascolo, Direttore di Repubblica.Parma.it, da Riccardo Varini, Ivano Bolondi, Alberto Ghizzi Panizza e tanti altri per aiutare i bambini del reparto di Pediatria dell'Ospedale Maggiore di Parma. E' questa la mission 2016 di Parmafotografica che, dopo il successo della campagna benefica del 2015 a favore di AVIS ed Animal House ha deciso quest'anno di affiancare l'Associazione Giocamico onlus.
Dal 1998 la onlus è presente nei Reparti Pediatrici dell'Ospedale dei Bambini di Parma e porta avanti attività ludico-espressivo-relazionali grazie al lavoro di volontari che nel corso degli anni sono diventati sempre più numerosi. Un'equipe di 10 professionisti si occupa della formazione dei volontari, del coordinamento di tutte le attività di gioco e dei progetti specifici per il sostegno dei bambini e delle loro famiglie in momenti particolari della loro permanenza in ospedale.
La campagna benefica di Parmafotografica, partita sabato scorso al centro Commerciale Euro Torri, continua domani, Sabato 3 dicembre spostandosi in centro sotto i portici di via Mazzini e al bar Bistrò in Piazza Garibaldi (sempre dalle 10 alle 20) per chiudere Sabato 17 dicembre presso il centro Barilla Center (lato Pasticceria San Biagio).
I fondi raccolti dalla vendita delle foto verranno poi consegnati al presidente della Onlus Corrado Vecchi.
I fotografi che hanno aderito all'iniziativa sono: Alberto Ghizzi Panizza, Alex Liverani di Forli, Alfio Ansaloni di Reggio Emilia, Andrea Franchi, Andrea Gatti, Antonio Mascolo, Cesare Petrolini, Cristiano Bonasera, Damiano Durante, Daniele Accorsi di Perugia, Elisa Degiovanni, gli amici del gruppo fotografico di Tresana, Ivano Bolondi, Loretta Costa, Luigi Nicolini, Marco Finelli Nero Levrini di Reggo Emilia, Nicola Zanichelli, Oreste Zinelli, Otto Moretti, Paolo Bevilacqua, Ramona Partelli, Riccardo Varini, Roberto Carnevali di Modena, Roberto Perotti, Stefano Cavazzini, I soci di Parmafotografica e molti altri. Le immagini sono visibili sia sul sito www.parmafotografica.it che sulla pagina di Fb www.facebook.com/parmafotografica e nell'evento.
Alcune delle foto in mostra
ph. Antonio Mascolo
ph. Mariella Pomelli
Altre foto nella galleria a fondo pagina
La campagna benefica di Parmafotografica parte Sabato 26 novembre al centro Commerciale Euro Torri dove, dalle 10 alle 20 verrà allestita una mostra e vendita fotografica. Con il patrocinio del Comune di Parma. Il ricavato sarà devoluto all'Associazione Giocamico onlus che opera nel reparto di Pediatria dell'Ospedale Maggiore.
Parma, 24 novembre 2016
Per il quarto anno consecutivo, una miscellanza di oltre 200 scatti firmati da Antonio Mascolo, Direttore di Repubblica.Parma.it, da Riccardo Varini, Ivano Bolondi, Alberto Ghizzi Panizza e tanti altri per aiutare i bambini del reparto di Pediatria dell'Ospedale Maggiore di Parma. E' questa la mission 2016 di Parmafotografica che, dopo il successo della campagna benefica del 2015 a favore di AVIS ed Animal House ha deciso quest'anno di affiancare l'Associazione Giocamico onlus.
Dal 1998 la onlus è presente nei Reparti Pediatrici dell'Ospedale dei Bambini di Parma e porta avanti attività ludico-espressivo-relazionali grazie al lavoro di volontari che nel corso degli anni sono diventati sempre più numerosi. Un'equipe di 10 professionisti si occupa della formazione dei volontari, del coordinamento di tutte le attività di gioco e dei progetti specifici per il sostegno dei bambini e delle loro famiglie in momenti particolari della loro permanenza in ospedale.
La campagna benefica di Parmafotografica parte Sabato 26 novembre al centro Commerciale Euro Torri dove, dalle 10 alle 20 verrà allestita una mostra e vendita fotografica.
Si continua Sabato 3 dicembre sotto i portici di via Mazzini e al bar Bistrò ( sempre dalle 10 alle 20) per chiudere Sabato 17 dicembre presso il centro Barilla Center (lato Pasticceria San Biagio).
I fondi raccolti dalla vendita delle foto verranno consegnati al presidente della Onlus Corrado Vecchi di cui sarà data comunicazione di luogo e giorno
I fotografi che hanno aderito all'iniziativa sono: Alberto Ghizzi Panizza, Alex Liverani di Forli, Alfio Ansaloni di Reggio Emilia, Andrea Franchi, Andrea Gatti, Antonio Mascolo, Cesare Petrolini, Cristiano Bonasera, Damiano Durante, Daniele Accorsi di Perugia, Elisa Degiovanni, gli amici del gruppo fotografico di Tresana, Ivano Bolondi, Loretta Costa, Luigi Nicolini, Marco Finelli Nero Levrini di Reggo Emilia, Nicola Zanichelli, Oreste Zinelli, Otto Moretti, Paolo Bevilacqua, Ramona Partelli, Riccardo Varini, Roberto Carnevali di Modena, Roberto Perotti, Stefano Cavazzini, I soci di Parmafotografica e molti altri. Le immagini sono visibili sia sul sito www.parmafotografica.it che sulla pagina di Fb www.facebook.com/parmafotografica e nell'evento.
Alcune delle foto in mostra
ph. Antonio Mascolo
ph. Mariella Pomelli
ph. Stefano Cavazzini
Wiki Loves Monuments. 2° posto, cinque foto finaliste e il primato degli uploaders. L'Emilia Romagna conquista il podio nazionale, aggiudicandosi il secondo posto, con Wiki Loves Monuments 2016, il photo-contest digitale più grande al mondo che coinvolge trenta Paesi.
Altre quattro le immagini arrivate in finale per l'Emilia Romagna, che si distingue anche per il primato degli uploaders – Delle 20.562 immagini caricate dagli utenti italiani su Wikipedia il 30% proviene dall'Emilia Romagna – Attribuiti anche i premi del concorso fotografico parallelo riservato ai "monumenti stellati", ovvero alle migliori eccellenze artistiche regionali secondo il Touring Club Italiano, nato dalla collaborazione tra Apt, Unione Prodotto Città d'Arte e Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo.
Ad aggiudicarsi il 2° posto nazionale della V edizione di Wiki Loves Monuments ( www.wikilovesmonuments.it ) è l'Emilia Romagna con l'immagine dei Trepponti al tramonto di Comacchio (FE), scattata da Nbisi, secondo il parere della giuria tecnica del più grande photo-contest digitale al mondo. Un'edizione da record per l'Emilia Romagna non solo per il prestigio del podio, ma anche per la quantità e la qualità delle fotografie in gara. Delle 190 semifinaliste ben 70 arrivano dall'Emilia Romagna che si è distinta a livello nazionale per la significativa partecipazione al contest, con immagini provenienti dalle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini, frutto di un'intensa attività di promozione dell'APT e della collaborazione con il MiBACT-Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo che ha capillarmente mappato il patrimonio culturale da valorizzare su www.patrimonioculturale-er.it.
Nella classifica delle dieci finaliste si sono ben piazzate anche la fotografia del Castello di Torrechiara (PR), di Lara Zanarini, al 6° posto, l'immagine di Marco Boschetti della Sala Nuti della Biblioteca Malatestiana di Cesena (FC) in 7° posizione, seguita all'8° dalla foto panoramica della Rocca di Brisighella (RA), realizzata da Paolo Forconi e, infine, decimo posto per la fotografia di Piazza Maggiore (Bologna) ripresa da Ugeorge durante una manifestazione di beneficenza.
Delle 20.573 foto in concorso quest'anno per l'Italia, il 30%, ovvero 6283 immagini, sono il frutto dell'attività di ben 262 utenti attivi in Emilia Romagna, regione al primo posto per uploading che hanno partecipato a questa edizione (984 i fotografi, tra professionisti e fotoamatori), che tramite la loro partecipazione a Wiki Loves Monuments hanno così contributo alla valorizzazione e promozione del patrimonio e artistico-culturale del territorio, tramite i canali digitali, grandi alleati della strategia di sviluppo turistico regionale. I vincitori del concorso nazionale sono stati scelti dalla giuria di qualità istituita da Wikipedia Italia, che include anche il noto fotografo Franco Fontana.
Per scaricare la 2° classificata e le altre 4 immagini arrivate in finale
https://www.dropbox.com/sh/ujwxnrmsbmaj4he/AAD5sW3NEMSdoQ-Dl2WBuYfra?dl=0
Per scaricare le prime 10 classificate 2016
http://wikilovesmonuments.wikimedia.it/i-vincitori-del-2016/
La classifica dei monumenti più fotografati in Emilia Romagna
Dei 681 monumenti "liberati", cioè resi fotografabili quest'anno in tutta la regione per Wiki Loves Monuments (la lista completa su http://wikilovesmonuments.wikimedia.it/wlm2016-liste-monumenti-ed-elenco-enti/emilia-romagna/ ), risulta essere stata la Pinacoteca Nazionale di Bologna il soggetto più fotografato, 1095 foto raccolte nelle sue due sedi di via Belle Arti (ben 895 scatti caricati on line per il concorso) e di Palazzo Pepoli Campogrande. Altrettanta popolarità per Ravenna, dove tra il Museo nazionale, la Pinacoteca di Ravenna e la Basilica di Sant'Apollinare in Classe (RA), sono state scattate nell'insieme 1265 fotografie. Spiccano tra i monumenti più fotografati anche l'Abbazia di S. Maria di Pomposa (FE) e Museo di Casa Romei a Ferrara rispettivamente in gara con 254 e 253 immagini, la Fortezza di San Leo (RN) con 111 foto in gara, Palazzo Tozzoni ad Imola (BO) con 112 fotografie all'attivo, la Biblioteca Malatestiana di Cesena (FC) con 75 immagini in concorso. In totale sono state 2761 le fotografie scattate a questi dieci siti, ovvero il 44% del totale delle immagini pervenute dall'Emilia Romagna.
"Monumenti Stellati", i vincitori dei premi speciali
Sempre nell'ambito di Wiki Loves Monuments quest'anno l'Emilia Romagna, grazie alla collaborazione tra APT, MiBACT e Unione Prodotto Città d'Arte, ha aggiunto un contest speciale che ha messo al centro dell'obiettivo ben 73 "monumenti stellati", ovvero eccellenze culturali e artistiche regionali contrassegnate da un asterisco nella Guida d'Italia, la mitica guida "Rossa" edita dal Touring Club Italiano. Ai primi tre classificati sono andati altrettanti premi offerti rispettivamente da Touring, MiBACT e APT Servizi. Conquista il primo posto Simone Lugarini, con questa foto del Castello di Canossa (RE) https://commons.wikimedia.org/wiki/File:La_rocca_di_Canossa.jpg#/media/File:La_rocca_di_Canossa.jpg , e si aggiudica un voucher per 2 persone per una giornata nel Parmense comprensiva di visita al Castello di Torrechiara, degustazione tipica in un prosciuttificio e pranzo a km zero dentro le mura del castello.
Il secondo posto va allo scatto della Basilica di San Pietro a Bologna https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Cattedrale_di_S._Pietro,_interno.jpg#/media/File:Cattedrale_di_S._Pietro,_interno.jpg , realizzato da Ugeorge, che vince una selezione di cataloghi fotografici dedicati ai tesori regionali, offerta dal Mibact.
Infine, terza classificata Lana Zanarini con la sua fotografia del Castello di Torrechiara -https://commons.wikimedia.org/wiki/Commons:Wiki_Loves_Monuments_2016_in_Italy/Emilia-Romagna/Special_prize/Round_2#/media/File:Torrechiara_di_mattina.jpg - a cui va una copia della Guida Rossa Emilia Romagna di Touring Club Italia.
Tutte le immagini caricate on line per il contest regionale riservato agli stellati al link https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Images_from_Wiki_Loves_Monuments_2016_in_Italy_-_Emilia-Romagna/Special_prize
La lista completa delle immagini che hanno partecipato al concorso nazionale è disponibile su www.wikilovesmonuments.it , tutte le fotografie regionali in gara sono consultabili sulla sezione di Wikimedia dedicata all'Emilia Romagna https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Images_from_Wiki_Loves_Monuments_2016_in_Italy_-_Emilia-Romagna .
(Galleria immagini in fondo pagina)
A Palazzo Pigorini la mostra Robert Capa in Italia 1943 – 1944, dedicata al grande fotoreporter di guerra, con immagini che raccontano gli anni della seconda guerra mondiale in Italia.
Parma, 23 ottobre 2016
Sino al 15 gennaio, Palazzo Pigorini ospita la mostra Robert Capa in Italia 1943 – 1944, dedicata al grande fotoreporter di guerra, con immagini che raccontano gli anni della seconda guerra mondiale in Italia. La mostra, è organizzata e prodotta dalla Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia in collaborazione con il Museo Nazionale Ungherese di Budapest, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Parma, il patrocinio della Regione Emilia Romagna ed il supporto del Lions Club Parma Maria Luigia.
L'esposizione è curata da Beatrix Lengyel e promossa dal Ministero delle Risorse Umane d'Ungheria, dal Consolato Onorario Ungherese di Bologna, e dall'Associazione Culturale Italia-Ungheria e presenta 78 immagini in bianco e nero scattate da Capa in Italia nel biennio 1943 – 44.
Tutte le foto di Francesca Bocchia nella galleria in fondo alla pagina
La mostra a Parma, ora in corso, su Ferré-Comte ci offre lo spunto per ricordare un grande nome della moda italiana. Con il suo stile tra neoclassico e contemporaneo Gianfranco Ferré non solo ha segnato un'epoca, ma è tuttora un riferimento importantissimo nella "storia della moda". Da non perdere la mostra "Dettagli" in abbinamento alle immagini suggestive create dal fotografo Comte.
Di Renata Gorreri
Maria Luigia D'Austria, seconda moglie di Napoleone, non era certo stata educata per regnare, tuttavia con la sua sensibilità, la sua cultura e il suo amore per l'arte e il suo popolo, ha lasciato un indelebile ricordo nei territori che furono il Ducato di Parma e Piacenza.
Gianfranco Ferrè, architetto, artista, stilista, un genio della struttura, si è affermato nel mondo della moda per la sua creatività e la sua capacità di attingere anche ai particolari delle mode del passato, destoricizzandoli e rendendoli contemporanei.
Michel Comte, fotografo e artista che interpreta le emozioni in chiave poetica ed ama accompagnare le sue fotografie anche con installazioni scultoree e di luce.
Ma che cos'hanno in comune una Duchessa, un grande stilista e un famoso fotografo? Il Neoclassico!
Nell'ambito delle celebrazioni per il bicentenario dell'arrivo di Maria Luigia a Parma è stata organizzata un'esposizione molto particolare. Si articola su due livelli. Al primo si trovano 60 splendidi capi selezionati e messi a disposizione dalla Fondazione Gianfranco Ferrè.
Lo stilista ha sempre manifestato ammirazione per le grandi donne della Storia e anche se non si può dire che Maria Luigia sia stata tra le sue predilette, nel suo stile possiamo vedere chiaramente molti richiami gusti e ai dettagli dell'abbigliamento dell'epoca. Quindi via libera alle camicie scolpite e destrutturate, alle lunghe file di bottoncini, ai polsi importanti, ai lacci inattesi. Poi le crinoline che lo stilista ha utilizzato per creare un abito, oppure una gonna, i cappotti e le cappe del Prêt à Porter anni '90, ma ancora così attuali, i pizzi, le ruches, i ricami dorati, i dettagli orientaleggianti, così di moda all'epoca di Maria Luigia.
Al secondo piano si trova l'esposizione dei lavori fotografici di Michel Comte. Qui il lavoro è concettuale e di interpretazione. Con le sue installazioni Comte vuole rappresentare il neoclassicismo come un passato da reinterpretare alla luce della Storia, anche quella più recente e tragica. Per fare questo le sue opere fotografiche – elaborate su tela - sono accompagnate da installazioni scultoree, luci e suoni, per rendere più vivida ed emozionante la visita. Si tratta di un'interpretazione personale del neoclassicismo che, in quanto simbolo, può anche andare in frantumi, ma la sua bellezza artistica rimane per sempre.
Una mostra dalle proposte decisamente trasversali: assolutamente da non perdere.
CREDTIS : thenonblonde.com – amica.it – affaritaliani.it – pgfstyle.com – bonvivre.ch – vogue.it
A Palazzo Pigorini la mostra Robert Capa in Italia 1943 – 1944, dedicata al grande fotoreporter di guerra, con immagini che raccontano gli anni della seconda guerra mondiale in Italia.
Parma, 7 ottobre 2016
Da oggi Palazzo Pigorini ospita la mostra Robert Capa in Italia 1943 – 1944, dedicata al grande fotoreporter di guerra, con immagini che raccontano gli anni della seconda guerra mondiale in Italia. La mostra, visitabile sino al 15 gennaio 2017, è organizzata e prodotta dalla Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia in collaborazione con il Museo Nazionale Ungherese di Budapest, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Parma, il patrocinio della Regione Emilia Romagna ed il supporto del Lions Club Parma Maria Luigia.
L'esposizione è curata da Beatrix Lengyel e promossa dal Ministero delle Risorse Umane d'Ungheria, dal Consolato Onorario Ungherese di Bologna, e dall'Associazione Culturale Italia-Ungheria e presenta 78 immagini in bianco e nero scattate da Capa in Italia nel biennio 1943 – 44.
"Sono orgogliosa di sottolineare – ha detto l'assessore alla Cultura Laura Maria Ferraris – il significativo apporto del Lions Club Parma Maria Luigia per questa mostra che rappresenta una meravigliosa occasione per la nostra città. In tempi difficili la presenza di realtà associative di Parma che facciano rete con gli enti e le realtà del territorio è fondamentale per ottenere risultati preziosi come questa mostra: una esposizione di scatti ritraenti una emozionante quotidianità".
"La mostra fotografica di Capa – ha sottolineato Erzsebet Miliczky, console d'Ungheria per la Regione Emilia Romagna – è dedicata a rappresentare gli orrori della guerra attraverso il vissuto dei civili e attraverso i paesi ridotti in macerie: uno straordinario modo per tener viva la memoria di tutti sugli orrori della guerra".
"Sostenere questa esposizione di elevato valore artistico - ha detto Ilaria de Goracuchi, presidente Lions Club Parma Maria Luigia – rappresenta per il Lions Club Parma Maria Luigia una forma di promozione della pace, fondamento sul quale si basa la nostra associazione. Anche per questo la sosteniamo con tanto convincimento".
Claudio de Polo Saibanti, presidente Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia, ha delineato il profilo di Robert Capa e i motivi della nascita della mostra, sottolineando l'importanza delle fotografie, espressioni artistiche dalle quali lasciarsi coinvolgere, ma anche fondamentali documenti storici da contestualizzare.
Robert Capa
Considerato da alcuni il padre del fotogiornalismo, da altri colui che al fotogiornalismo ha dato una nuova veste e una nuova direzione, Robert Capa (Budapest, 1913 – Thái Binh, Vietnam, 1954) pur non essendo un soldato, visse la maggior parte della sua vita sui campi di battaglia, vicino alla scena, spesso al dolore, a documentare i fatti: "se le tue fotografie non sono all'altezza, non eri abbastanza vicino", ha confessato più volte.
In oltre vent'anni di attività ha seguito i cinque maggiori conflitti mondiali: la guerra civile spagnola, la guerra sino-giapponese, la seconda guerra mondiale, la guerra araboisraeliana del 1948 e la prima guerra d'Indocina.
A settanta anni di distanza, la mostra racconta lo sbarco degli Alleati in Italia con una selezione di fotografie provenienti dalla serie Robert Capa Master Selection III conservata a Budapest e acquisita dal Museo Nazionale Ungherese tra la fine del 2008 e l'inizio del 2009. La serie, composta da 937 fotografie scattate da Capa in 23 paesi di 4 continenti, è una delle tre Master Selection realizzate da Cornell, fratello di Robert Capa, anch'egli fotografo, e da Richard Whelan, biografo di Capa, all'inizio degli anni Novanta e oggi conservate a New York, Tokyo e Budapest. Le serie, identiche tra loro e denominate Master Selection I, II e III, provengono dalla collezione dell'International Center of Photography di New York, dove è conservata l'eredità di Capa.
Esiliato dall'Ungheria nel 1931, Robert Capa inizia la sua attività di fotoreporter a Berlino e diventa famoso per le sue fotografie scattate durante la guerra civile spagnola tra il 1936 il 1939. Quando arriva in Italia come corrispondente di guerra, ritrae la vita dei soldati e dei civili, dallo sbarco in Sicilia fino ad Anzio: un viaggio fotografico, con scatti che vanno dal luglio 1943 al febbraio 1944 per rivelare, con un'umanità priva di retorica, le tante facce della guerra spingendosi fin dentro il cuore del conflitto.
Le immagini colpiscono ancora oggi per la loro immediatezza e per l'empatia che scatenano in chi le guarda. Lo spiega perfettamente lo scrittore John Steinbeck in occasione della pubblicazione commemorativa di alcune fotografie di Robert Capa: "Capa sapeva cosa cercare e cosa farne dopo averlo trovato. Sapeva, ad esempio, che non si può ritrarre la guerra, perché è soprattutto un'emozione. Ma lui è riuscito a fotografare quell'emozione conoscendola da vicino".
Ed è così che Capa racconta la resa di Palermo, la posta centrale di Napoli distrutta da una bomba ad orologeria o il funerale delle giovanissime vittime delle famose Quattro Giornate di Napoli. E ancora, vicino a Montecassino, la gente che fugge dalle montagne dove impazzano i combattimenti e i soldati alleati accolti a Monreale dalla gente o in perlustrazione in campi opachi di fumo, fermo immagine di una guerra dove cercano – nelle brevi pause – anche il recupero di brandelli di umanità.
Settantotto fotografie per mostrare una guerra fatta di gente comune, di piccoli paesi uguali in tutto il mondo ridotti in macerie, di soldati e civili, vittime di una stessa strage. L'obiettivo di Robert Capa tratta tutti con la stessa solidarietà, fermando la paura, l'attesa, l'attimo prima dello sparo, il riposo, la speranza.
Così Ernest Hemingway, nel ricordare la scomparsa, descrive il fotografo: " Ѐ stato un buon amico e un grande e coraggiosissimo fotografo. Era talmente vivo che uno deve mettercela tutta per pensarlo morto".
Accompagna la mostra un catalogo con testi di Beatrix Lengyel, Ilona Stemlerné Balog, Éva Fisli e Luigi Tomassini, bilingue italiano/inglese, di 192 pagine e 80 fotografie. È una coedizione Museo Nazionale Ungherese di Budapest e Fratelli Alinari, Fondazione per la Storia della Fotografia, prezzo di copertina 35 euro, prezzo speciale in mostra 30€.
ORARI APERTURA e INFO BIGLIETTI:
da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00, chiusa il lunedì
biglietto intero: 8 € biglietto ridotto 6 € (gruppi min. 10 persone, militari, ragazzi/studenti under 18, over 65 anni, universitari, famiglie) biglietto scuole 4 €
Biglietteria: 0521.218967
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