Visualizza articoli per tag: cultura

Venerdì, 05 Maggio 2017 11:11

Patti Smith incanta il Teatro Regio - FOTO

La poetessa del Rock ha entusiasmato il pubblico del Teatro Regio esibendosi con la figlia Jesse, il figlio Jackson e il chitarrista Tony Shanahan.

Il concerto si inserisce nella tre giorni parmigiana a Lei dedicata. L'icona del rock, cantante, compositrice, poetessa, fotografa e scrittrice, ha ricevuto ieri dall'Ateneo di Parma la laurea magistrale ad honorem in "Lettere Classiche e Moderne" all'Auditorium Paganini. Oggi, Patti Smith visiterà la mostra delle sue opere fotografiche Higher Learning, aperta al Palazzo del Governatore fino al 16 luglio insieme all'altra esposizione The NY Scene – arte, cultura e nuove avanguardie anni '70-'80, con immagini legate al clima intellettuale che la stessa Patti Smith ha vissuto nella New York degli anni Settanta e Ottanta. Sempre oggi, intorno alle 12.30, visiterà lo CSAC – Centro studi e Archivio della Comunicazione dell'Università di Parma, all'Abbazia di Valserena, insieme al Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo Dario Franceschini

Qui sotto le foto del concerto, ph. Francesca Bocchia

Pubblicato in Cronaca Parma

Il "Castello delle fiabe" come è stato definito, ora gestito dal Comune di Grizzana Morandi, è stato fondata nel 1850 dal conte Cesare Mattei. "Vita straordinaria di Primo Stefanelli" è la biografia dell'ultimo proprietario del Castello.

di Laura Corallo

"Vita straordinaria di Primo Stefanelli" è la biografia dell'ultimo proprietario del Castello Rocchetta Mattei, alle porte di Bologna, dal 2005 di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna. Il "Castello delle fiabe" come è stato definito, ora gestito dal Comune di Grizzana Morandi, è stato fondata nel 1850 dal conte Cesare Mattei, inventore dell'elettromeopatia, ed oggi rappresenta una delle principali mete turistiche dell'Emilia Romagna, con 60 mila visitatori all'anno.

Il libro è stato voluto dalla famiglia di Primo Stefanelli, i figli Antonietta e Giuseppe e i nipoti Paolo e in particolare Stefano, per tramandare la memoria dell'imprenditore, vissuto fino al 1989 e conosciuto da tutti come il "Mercantone", protagonista di una delle più importanti imprese economiche della valle del Reno a partire dagli anni Trenta e dalla sua rinascita nel secondo Novecento. L'autore del libro, lo storico Claudio Cappelletti racconta "il nome di Primo Stefanelli è legato indissolubilmente a quello del conte Cesare Mattei, fondatore della Rocchetta – spiega Cappelletti -. Stefanelli ha salvato il castello dal definitivo degrado e ha acquistato alcune proprietà che erano state del Conte. Ha avuto il merito di aprire la Rocchetta ai visitatori e offrire ospitalità al suo interno (il Castello era dotato di bar, ristorante e albergo). Negli anni Sessanta l'ha fatta conoscere attraverso un gran lavoro di promozione come opuscoli e cartoline". "Stefanelli è identificato come il proprietario della Rocchetta ma è molte altre cose, imprenditore in più settori – continua l'autore. I momenti più significativi della sua carriera sono la rappresentanza in zona della Singer dal 1934 e la casa del Mobilio, il commercio cioè dei mobili, poi ovviamente la Rocchetta e il Castello Carrobio di Massa Finalese mentre le difficoltà sono state la guerra e l'incendio del suo negozio nel 1947".

Famiglia Stefanelli

Oggi, al recupero della Rocchetta, durata sette anni ad opera della Fondazione Carisbo, nell'ambito di un progetto turistico e culturale funzionale alla valorizzazione della Valle del Reno, potrebbe aggiungersi un altro tassello. Antonietta Stefanelli, farmacista e figlia di Primo Stefanelli, ha proposto infatti la realizzazione di un orto botanico, che ha raccolto il favore del Sindaco di Grizzana Morandi, Graziella Leoni, all'interno del parco della Rocchetta, con tutte le piante che il Conte Cesare Mattei utilizzava per i suoi rimedi elettromeopatici. "Sarebbe un modo per portare avanti la ricerca dei rimedi delMattei, che grazie all'arte medica dell'elettromeopatia, ha attirato a Grizzana Moranti personaggi illustri e nobili da tutta Europa che venivano al Castello a curare i loro disturbi. Una disciplina nella quale Mattei era specialista e unico depositario dei suoi segreti".

Pubblicato in Cultura Emilia
Martedì, 18 Aprile 2017 15:57

Depero alla Fondazione Magnani Rocca - FOTO

Depero in più di 100 opere, in mostra presso la Fondazione Magnani Rocca. A raccontare "un artista che seppe dispensare meraviglia" Dinamico, poliedrico, brillante.

Parma, 18 aprile 2017

Dal 18 marzo al 2 luglio 2017 la Fondazione Magnani Rocca ospita una grande mostra dedicata a Fortunato Depero (Fondo 1892 – Rovereto 1960) nella Villa di Mamiano di Traversetolo, presso Parma. Oltre cento opere tra dipinti, le celebri tarsie in panno, i collage, disegni, abiti, mobili, progetti pubblicitari, per celebrare il geniale artefice di un'estetica innovativa che mette in comunicazione le discipline dell'arte, dalla pittura alla scultura, dall'architettura al design, al teatro.
La mostra è frutto della collaborazione istituzionale fra il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, e la Fondazione Magnani Rocca, ed è curata da Nicoletta Boschiero, già autrice di storiche ricognizioni su Depero, e Stefano Roffi, direttore scientifico della Fondazione.

Informazioni

Fondazione Magnani Rocca, via Fondazione Magnani Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma).
Dal 18 marzo al 2 luglio 2017. Aperto anche tutti i festivi. Orario: dal martedì al venerdì continuato 10-18 (la biglietteria chiude alle 17) – sabato, domenica e festivi continuato 10-19 (la biglietteria chiude alle 18). Lunedì chiuso, aperto lunedì di Pasqua, lunedì 24 aprile e lunedì 1° maggio. Ingresso: € 10,00 valido anche per le raccolte permanenti – € 5,00 per le scuole.

Informazioni e prenotazioni gruppi: tel. 0521 848327 / 848148 Fax 0521 848337 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.magnanirocca.it  Il martedì ore 15.30, il sabato ore 16.30 e la domenica e festivi ore 11.30, 16, 17, visita alla mostra e al confronto Cézanne/Morandi con guida specializzata; è possibile prenotare via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., oppure presentarsi all'ingresso del museo fino a esaurimento posti; costo € 15,00 (ingresso e guida).
Mostra e Catalogo (Silvana Editoriale) a cura di Nicoletta Boschiero e Stefano Roffi. Saggi in catalogo di Nicoletta Boschiero, Mauro Carrera, Matteo Fochessati, Alessandro Nigro, Stefano Roffi; apparati di Ilaria Cimonetti.

Sfoglia tutte le foto qui sotto, ph. Francesca Bocchia

Pubblicato in Cultura Parma

Sabato 22 aprile, alle 17.30, al Teatro Alberione di Modena va in scena un reading teatrale tratto dal libro della poetessa modenese Daniela Ori. Regia e sceneggiatura di Annibale Lino Fontana e le voci narranti di Fabio Clerici, Lino Fontana e Mikaela Modigliani.

Modena, 18 aprile 2017

Il Giorno che non c'è, la raccolta di liriche della poetessa modenese Daniela Ori (Edizioni Artestampa) diventa uno spettacolo teatrale per dare voce, anzi, voci, alle emozioni e alle mille sfaccettature dell'animo femminile. Sabato 22 aprile, l'appuntamento è alle 17.30 presso il Teatro Alberione di via Tre Febbraio, a Modena. La raccolta di liriche è suddivisa in sette parti: Amore, Magia, Donna, Ricordi, Figlia, Incanto e Ironia, ognuna delle quali conta cinque poesie, a cui si aggiunge, come epilogo, la lirica che dà il titolo al libro. La regia e la sceneggiatura del reading è di Annibale Lino Fontana, che sarà anche una delle voci narranti, insieme a Fabio Clerici, ecclettico scrittore milanese, e a Mikaela Modigliani.

Ecco che cosa ci ha anticipato il regista Annibale Lino Fontana.

Annibale Lino Fontana

Da dove nasce l'idea di creare uno spettacolo teatrale da una raccolta di liriche?
"Mi è sempre piaciuta l'dea che una raccolta di poesie fosse in realtà un racconto organico "destrutturato e meta emozionale". Chiarisco: una raccolta di poesie è sempre stata pensata dal pubblico come una serie di piccoli componimenti senza alcun legame tra loro, sebbene potessero avere una idea di fondo in comune. Ecco allora la mia idea: scoprire quel legame sotterraneo che unisce le varie composizioni, renderlo palese attraverso una serie di "cuciture" e scoprire le emozioni nuove che questa operazione può suscitare nell'ascoltatore. Spesso si è sentito dire che ascoltare la lettura di poesie fosse "roba da tagliarsi le vene". In parte ciò può essere vero, soprattutto se la lettura privilegia quella vena di melanconia che normalmente accompagna la lettura delle liriche. Per me, invece, le poesie sono dei racconti concentrati di emozioni: dolci, violente, ironiche, tragiche, passionali e così via. Ho voluto fare in modo che tutte queste emozioni emergessero attraverso una lettura più coinvolgente, dove il pubblico si sentisse parte del racconto. La lettura diventa così un racconto organico dove le poesie si fondono con le "cuciture" divenendo un nuovo componimento poetico, dove le singole liriche spariscono per creare qualche cosa di più grande"

Come sarà articolato lo spettacolo?
"Sarà la rappresentazione di come si possa dialogare con se stessi attraverso alcuni componimenti poetici. Nella fattispecie vi è una specie di sdoppiamento di personalità. In ognuno di noi è presente una parte maschile ed una femminile ed è questo che porto in scena. Io rappresento la parte uomo-donna e c'è Mikaela Modigliani che rappresenta la parte donna-donna. Saremo come i cromosomi del DNA dell'autrice che assumono vita propria e combinandosi insieme daranno vita ad un nuovo essere autonomo. Ci saranno momenti in cui sarà l'anima ad avere il sopravvento, e altri dove, benché si tratti in fondo di un "reading", viene espressa la fisicità del racconto poetico. A volte, in maniera provocatoria, dico che la poesia deve essere anche violenza. Nel senso che la fisicità di una emozione deve essere presente nella lettura"

Quali sono state le difficoltà nel trasformare una raccolta di liriche in uno spettacolo teatrale?
"L'unico problema-sfida, in questo caso, è stato quello di immedesimarmi in un ruolo femminile. Sono pur sempre un maschio in cui la parte femminile tenta di prendere il sopravvento e diventa emergente e prioritaria. Il fatto che Daniela abbia strutturato il suo libro in capitoli con una particolare sequenza, in un primo momento, mi ha dato l'impressione di condizionarmi nella creazione del reading, ma mi sono subito ricreduto. Sicuramente è stato piacevole immaginare gli scenari, i personaggi, le emozioni presenti per poi evidenziare il tutto con la voce e con gesti. Sono felice di avere avuto questa opportunità".

Fabio Clerici, scrittore e regista, oltre a voce narrante, ha anche introdotto ogni sezione in cui è suddiviso Il giorno che non c'è, ponendosi come controparte maschile dell'autrice.

Fabio Clerici

Come ti sei rapportato con questa raccolta di liriche così fortemente femminile?
"Ritengo che ognuno di noi coltivi spazi emotivi maschili e femminili e in particolar modo in ambito artistico è necessario addentrarsi nelle pieghe di un vissuto diverso dal nostro, solo allora si può comprendere il fascino e lo stupore che dona l'universo femminile (nel mio caso) a volte apparentemente contradditorio ma ricco di quegli elementi che permettono alla diversità di divenire una fondamentale risorsa comu/nicativa. Con Daniela, amica e donna dalle molteplici stagioni emotive, mi sono lasciato cullare dal piacere di leggere le sue liriche e a mano a mano sgorgavano le emozioni, la penna correva sul foglio bianco dando voce a quel caleidoscopio di sensazioni che mi pervadeva. Il rapporto con quelle parole è stato subito magico, mi sono avventurato nel suo "bosco interiore", per viverne i profumi e i suoni".

C'è una parte del libro o una lirica che hai sentito più tua?
"Ogni lirica rappresenta una cellula del vissuto dell'autrice, creata seguendo le stagioni emotive, che si dilatano nel tempo e nello spazio. Sarebbe ingiusto privilegiare una lirica all'altra, perché sono tutti figlie della stessa madre. Una cosa però la posso dire, in questo libro trovo affascinanti tutte le poesie afferenti alla parte più intima dell'autrice: una su tutte quella che dona il titolo all'intera silloge "Il giorno che non c'è". Dovendo recensire questi versi li ho in un certo senso "adottati" e amati come se fossero miei".

Tu sei milanese, ma con Modena hai un legame particolare. Che cosa ti lega alla nostra città?
"Nel 2012, dopo il terremoto che ha colpito la Bassa modenese, ho partecipato a una missione di soccorso e rapportandomi con gli abitanti della zona sono rimasto colpito dalla loro filosofia di vita, dalla fierezza e umiltà dei gesti quotidiani e dall'attaccamento alla loro terra, segno di profonde radici piantate in quelle campagne violentate. Da quella esperienza è nato un libro, un doveroso tributo a un legame che è divenuto indissolubile".

L'evento è promosso dall'Associazione Culturale "I Semi Neri"  www.semineri.it  in collaborazione con il Centro Culturale Giacomo Alberione www.centroalberionemodena.it ed è a ingresso libero.

INFO
Centro Culturale Alberione, tel 059/236853 (lun-ven 16-19) o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Pubblicato in Cultura Modena

Ad aprire la rassegna di eventi "Aspettando la Mille Miglia" ideata dal Comune di Parma e Fiere di Parma, il Gran Premio auto storiche Terre di Canossa in programma il 21 aprile - A salutare le signore a quattro ruote la mattina del 21 maggio, i velivoli del Nucleo Aereo Acrobatico Parmense Srl e dell'Historical Aircraft Group che sorvoleranno il torrente Parma.

Parma, 14 aprile 2017

La Mille Miglia compie 90 anni dalla prima edizione del 1927 e si appresta a festeggiare questo importante traguardo anche a Parma, dove farà tappa per la terza volta sabato 20 maggio.

A presentare il percorso e il ricco calendario di eventi che animerà la città a partire dal 21 aprile, il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, l' Assessore comunale al Turismo Cristiano Casa, Marcella Pedroni, Segretario Affari Generale di Fiere di Parma, Ilaria Dazzi Brand Manager di Mercanteinauto, e Giuseppe Cherubini Vicepresidente del Comitato Operativo Mille Miglia in occasione di un incontro che si è tenuto questa mattina in Municipio.

A Parma, Città Creativa della Gastronomia Unesco, l'arrivo della carovana è previsto nella serata del 20 maggio. Le auto, precedute da 50 esemplari del Mercede Benz Mille Miglia Challange 2017 e da 100 esemplari del Ferrari Tribute to Mille Miglia Mercedes-Benz, cui ancora una volta la "Freccia Rossa" dedica un suggestivo tributo, sbucheranno da via Emilia Est, dove troveranno ad accoglierli i commercianti di San Lazzaro. Le vetture si dirigeranno poi verso viale Basetti, via Mazzini e strada Garibaldi, per giungere intorno alle 20.30 circa alla passerella in piazza Duomo. La partenza è prevista il giorno seguente da piazzale Santa Croce, per proseguire verso Ponte Taro e Busseto, dove nella mattinata si vedranno sfrecciare le magnifiche vetture che raggiungeranno Brescia.

A sfilare nelle vie del centro storico 450 bolidi costruiti tra il 1927 e 1957. Tra questi una Mercedes-Benz SSK, omaggio alla storica vittoria colta nel 1931 da Rudolf Caracciola, primo pilota non italiano ad imporsi in un'edizione della Mille Miglia. Ed ancora le auto della collezione Bmw Group Classic e ben tre delle vetture più significative del Museo Storico Alfa Romeo di Arese. Vetture d'antan lontane dalla sofisticazione tecnologica dei nostri giorni dove il fascino si gioca su stile, design e le suggestioni di un mondo passato quando tutto era più slow. Un'alchimia che anche a Parma ha conquistato appassionati e non, grandi e bambini.

Nell'attesa che il leggendario serpentone delle signore a quattro ruote arrivi in città, tante le iniziative in programma, frutto della sinergia tra Comune e Fiere di Parma.

Il primo appuntamento di "Aspettando la Mille Miglia" sarà la gara di regolarità "Terre di Canossa International Classic Car Challenge" che, sotto la direzione di Scuderia Tricolore e Terre di Canossa Events, prenderà il via venerdì 21 aprile dal Parco Ducale la settima edizione. Da qui le 100 vetture storiche attraverseranno le strade di Emilia, Liguria e Toscana, in un affascinante viaggio alla scoperta dei territori che furono di Matilde di Canossa, per giungere all'Autodromo di Varano Melegari e proseguire verso il Golfo della Spezia.

Il week-end successivo sarà all'insegna dei raduni capaci di esaltare la bellezza senza tempo di vetture che hanno segnato diverse epoche. Sabato 22 aprile a Parma la scena sarà tutta per coupè, spider e barchette che hanno partecipato alle diverse edizioni della Mille Miglia e che faranno bella mostra di sé, su iniziativa del Club Ruote a Raggi. Domenica 23 spazio invece alle Fiat 500, che sfileranno per le vie del centro in un appuntamento a cura di Fiat 500 Club Italia.

Dal 24 aprile al 1° maggio, "Aspettando la Mille Miglia" apre invece al mondo dei camper e del turismo all'aria aperta. Il Registro Italiano dei Camper Storici, grazie alla collaborazione dell'Associazione "In Camper con Gusto" ed al patrocinio del Comune di Parma, organizza in piazza Garibaldi un'esposizione di caravan ed autocaravan storici per la giornata del 29 aprile.

A chiudere infine il programma di eventi, il Raduno dei velivoli storici, ideato da Vittorio Dalla Rosa Prati e Luigi Rossi, organizzato per le giornate di sabato 20 e domenica 21 maggio, con la collaborazione del Nucleo Aereo Acrobatico Parmense Srl e dell'Historical Aircraft Group. Ben 30 velivoli storici giungeranno a Parma nel pomeriggio di sabato con i piloti che si recheranno subito in piazza Duomo, dove assisteranno all'arrivo degli equipaggi della Mille Miglia. I velivoli ripartiranno domenica mattina, sorvolando il torrente Parma e dando così il saluto alle auto storiche che lasceranno la città.

Parma riserverà anche quest'anno una caloroso abbraccio alla Mille Miglia accogliendo la Freccia Rossa nella meravigliosa cornice di Piazza Duomo dove per l'occasione è stata allestita una vip lounge. Un'opportunità unica per assistere in prima fila all'arrivo della storica corsa automobilistica.
Un'esperienza magica, sponsorizzata da Silvano Romani, in cui tradizione culinaria e passione per i motori convengono e sorprendono appassionati e curiosi.

In Piazza Garibaldi sarà allestito il "Villaggio Mille Miglia" fin dalla mattina del 20 maggio,dove le auto della Scuderia Dallara faranno bella mostra sotto i Portici del Grano. Alcuni gazebo accoglieranno cittadini e turisti in attesa dell'arrivo delle vetture della Mille Miglia.

" Per Parma la Mille Miglia è un'importante opportunità, un esempio tra i più rappresentativi del Made in Italy. Quest'anno la Mille Miglia festeggia i 90 anni e Parma che compie quest'anno 2.200 anni dalla sua fondazioni, si appresta ad accoglierla, sabato 20 maggio, come tappa per il terzo anno consecutivo – ha dichiarato l'assessore al Turismo Cristiano Casa - Sarà una grande festa, un'occasione speciale per promuovere il nostro territorio. Oggi vogliamo presentare il percorso che valorizzerà le nostre bellezze storico, culturali, gastronomiche e gli eventi che avranno luogo prima del 20 maggio "Aspettando la Mille Miglia" e che proseguiranno anche dopo la partenza dei bolidi con un evento in programma per la giornata del 27 maggio organizzato, in occasione della commemorazione di "San Filippo Neri" fondatore della Congregazione della Carità, con l'Azienda dei Servizi alla Persona del Comune di Parma – Ad Personam – e l'Associazione Veicoli Storici di Parma".

"Abbiamo partecipato anche quest'anno con entusiasmo alla macchina organizzativa della Mille Miglia in città, consapevoli dello straordinario fascino che questa manifestazione internazionale continua ad esercitare nei confronti di un'ampia fetta di pubblico, di appassionati e non solo – ha dichiarato Ilaria Dazzi, Brand Manager di Mercanteinauto e Mercanteinfiera -; intendiamo così valorizzare l'impegno del polo fieristico sempre più in sinergia con il territorio, con l'obiettivo di esaltarne le eccellenze che sa esprimere e tra queste sicuramente il mondo dei motori".

Pubblicato in Cultura Parma

Mantova Outlet Village partner di MantovaDanza2017. La nobile arte performativa protagonista nella città mantovana.

Ritorna in città MantovaDanza2017: 27, 28, 29, 30 aprile e 1 maggio, un festival che riunisce nella città lombarda grandi coreografi e ballerini internazionali, scuole di danza e talenti provenienti da tutta Italia. Organizzato dal Comitato Mantova Danza, e da anni punto d'incontro sia per un pubblico esperto che per lo spettatore incuriosito, questo 10° anniversario si arricchisce con nuove performance e premi molto importanti come quello assegnato al 1° classificato del Concorso per Compagnie, Gruppi o Crew Emergenti che avrà come ambito riconoscimento una importante borsa di studio offerta proprio da Mantova Outlet Village. Oltre ai premi, interessanti e di grande prestigio saranno gli ospiti che si occuperanno sia degli stage, occasione di crescita per i ballerini più giovani e per chi si affaccia ai palcoscenici professionali, sia della giuria, quest'anno composta da:

LUCA MASALA, Direttore dell'Académie Princesse Grace di Monte-Carlo
OLIVER MATZ, Direttore della Tanz Akademie Zürich
LAURA COMI, Direttrice della Scuola di Danza del Teatro dell'Opera di Roma
SUSAN QUINN, Direttrice di SEAD – Salzburg Experimental Academy of Dance
NATHALIE GAUBERT-CALABRO, Young Talent Scout per Codarts – Rotterdam
ADI SALANT, Co-Direttrice della Batsheva Dance Company – Tel Aviv
VITTORIA DE FERRARI SAPETTO, Coreografa ed Esaminatrice per SEAD
LAURA aka NALA, Ballerina con Criminalz Crew, Undercover & Swaggers
JIMMY YUDAT, Coreografo & Ballerino con Yudat Crew
CARLOS KAMIZELE, Coreografo & Ballerino con Mnai's Crew

Di grande risonanza saranno le 3 audizioni (esclusiva in Italia quella tenuta da SEAD) programmate per questa edizione nei giorni di sabato 29 e domenica 30 aprile: accesso alle maggiori Accademie Internazionali di Monte-Carlo (Académie Princesse Grace), Zurigo (Tanz Akademie Zürich) e Salisburgo (Salzburg Experimental Academy of Dance).

Grandi Ospiti anche al Gala di Danza Internazionale di venerdi 28 aprile al Teatro Sociale di Piazza Cavalotti: si esibiranno compagnie, solisti e primi ballerini da Berlino, Mosca, Parigi, Roma.

A fronte di un programma di così alta levatura e richiamo, Mantova Outlet Village è onorata di poter supportare come partner un'iniziativa di prestigio come MantovaDanza2017, un evento che porta in città tantissime persone e amanti della danza da tutta Italia e che riconferma l'impegno della città di Mantova e nello specifico del Village come luogo dove si respirano arte e cultura. Non è una manifestazione rivolta solo agli addetti ai lavori ma aperta a tutta la cittadinanza. Una rassegna che ogni anno cresce e si fa internazionale, mentre crescono anche i giovani talenti in gara e il programma della manifestazione.
Questa edizione della kermesse racconta ancor di più il valore di Mantova come vero e proprio teatro all'aperto della disciplina che più di tutte esprime il movimento del corpo umano.

Mantova Outlet Village è una porta d'accesso alla città dei Gonzaga: Mantova. Il Villaggio si trova a meno di un'ora da Verona, in una posizione strategica fra le città d'arte italiane più note ed amate e fra queste Mantova che è stata insignita per il 2016 dal riconoscimento di Capitale Italiana per la Cultura. All'interno della struttura del Village, sotto i portici che richiamano il tipico borgo rinascimentale mantovano, con spazi espositivi vocati alla valorizzazione culturale, Mantova Outlet Village diventa il luogo ideale in cui vivere una shopping experience unica.

Mantova Outlet Village è parte della collezione Land of Fashion, cinque uniche shopping destination che si distribuiscono da nord a sud, lungo tutto il territorio italiano: Franciacorta Outlet Village e Mantova Outlet Village (Lombardia), Palmanova Outlet Village (Friuli), Valdichiana Outlet Village (Toscana) e Puglia Outlet Village (Puglia).
Collocati in regioni note per la loro storia e cultura, gli Outlet Village, gestiti da Multi Outlet Management Italy (filiale italiana del gruppo olandese Multi Mall Managent), offrono un mix esperienziale unico di shopping ed intrattenimento: 150 mila metri quadrati commerciali, di proprietà del Fondo americano Blackstone, che nel 2016 sono stati scelti da oltre 17 milioni di visitatori.

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

Sabato 15, domenica 16 e lunedì 17 aprile ingresso gratuito ai Musei civici, Galleria civica, Palazzina, Mata e Museo Figurina. Aperti Galleria Estense, Fondazione fotografia e Mef.

Modena, 13 aprile 2017

Le nuove mostre della Galleria Civica con Toccafondo alla Palazzina dei Giardini e "Arienti" e "Alfabeta" a Palazzo Santa Margherita dove, al Museo della Figurina, è vistabile anche "Parimpampùm"; "Effimera" al Mata con le nuove frontiere dell'arte. Sono solo alcune delle proposte per trascorrere il weekend di Pasqua a Modena in un itinerario d'arte contemporanea tra sedi vicine dove visitare mostre gratuite. Si aggiungono i Musei civici di Palazzo dei Musei, la Galleria Estense, Fondazione fotografia e il Mef. Sabato 15, domenica 16 e lunedì 17 marzo, infatti Modena offre a cittadini e visitatori l'occasione di viaggiare tra storia e cultura visitando esposizioni e musei aperti, molti dei quali a ingresso gratuito.

A Palazzo dei Musei in largo Sant'Agostino, la Galleria Estense, è aperta sabato dalle 8.30 alle 19. A Pasqua e Pasquetta apre al pubblico solo nel pomeriggio dalle 14 alle 19.30 (ingresso 4 euro) con due visite guidate a tema domenica alle 16 e alle 17.30 (Informazioni al tel. 059 4395715 www.gallerie-estensi.beniculturali.it).

Ai Musei civici al terzo piano (aperti a ingresso gratuito dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19) proseguono le mostre "Incubi e sogni di provincia. Giorgio Preti e le arti tra Modena e Reggio Emilia negli anni del miracolo economico" (fino al 24 aprile) e "Corrispondenze. Gli studenti di Fondazione Fotografia incontrano i Musei Civici".

"Incubi e sogni di provincia. Giorgio Preti", a cura di Stefano Bulgarelli, attraverso più di 150 opere fra dipinti, disegni, progetti, oggetti di design - con ricostruzioni di ambienti e supporti audio-video - affronta gli intrecci fra arte, cinema, letteratura, e società del boom economico. Un'occasione per rileggere l'arte degli anni Cinquanta - primi Sessanta tra informale e ritorno alla figura, e i diversi fenomeni culturali e storici, indici di una stagione segnata da forti cambiamenti e dalla nascita di una nuova identità giovanile www.museicivici.modena.it.

A Palazzo Santa Margherita, in corso Canalgrande 103, si possono visitare, con orario continuato dalle 10.30 alle 19 e a ingresso gratuito, le mostre "Stefano Arienti. Antipolvere" e "Alfabeta. 1979-1988" alla Galleria Civica, e "Parimpampùm. Le bambine magiche nelle figurine" al Museo della figurina.

"Antipolvere", a cura di Daniele De Luigi e Serena Goldoni, copre 25 anni di attività di Stefano Arienti (Asola 1961), uno dei più riconosciuti artisti italiani a livello internazionale, la cui ricerca prende le mosse da materiali, oggetti e immagini tratti da capolavori di grandi artisti del passato fino alle icone della cultura popolare. Giocando con esse l'artista compie alterazioni di forma che ne modificano il significato www.galleriacivicadimodena.it.

"Alfabeta", a cura di Francesca Mora, è dedicata alle 66 Prove d'artista realizzate da 49 autori per la storica rivista di informazione culturale "Alfabeta" tra il 1983 e il 1988. Il nucleo di opere su carta (disegni, collage, grafiche e foto), si presenta come un prezioso e raro spaccato di un fenomeno culturale importante, mosso dallo spirito della neoavanguardia www.galleriacivicadimodena.it.

"Parimpampùm" al Museo della Figurina di Modena mette in mostra le figurine dell'incantevole Creamy, Magica magica Emi, Sandy dai mille colori, Lulù l'angelo dei fiori, Magica Doremi, Sailor Moon e altre. Non potevano mancare le bambine magiche dei cartoni animati giapponesi (e non solo) con una loro sezione specifica, nella fortunata mostra "80-90. Televisione, musica e sport in figurina" a cura di Francesca Fontana e Thelma Gramolelli www.museodellafigurina.it.

Alla Palazzina dei Giardini Ducali, con orario continuato dalle 10.30 alle 19.30 e ingresso gratuito, è visitabile la mostra "Gianluigi Toccafondo. L'immagine in movimento", un allestimento, con nuove illustrazioni per un racconto inedito dello scrittore modenese Ugo Cornia, che presenta oltre mille disegni e opere relative all'attività dell'artista legata alle animazioni www.galleriacivicadimodena.it.

Al Mata di via Manifattura Tabacchi si può visitare a ingresso libero l'edizione 2017 della mostra "Effimera. Suoni, luci, visioni" a cura di Fulvio Chimento e Luca Panaro e in collaborazione con la Galleria Civica di Modena, che propone opere di Carlo Bernardini, Sarah Ciracì e Roberto Pugliese. www.mata.modena.it.

Al Foro Boario Fondazione fotografia, in via Bono da Nonantola, aperto sabato e domenica dalle 11 alle 19 e lunedì dalle 15 alle 19 (ingresso 10 euro), si può visitare "Ten Years old. 2007-2017: il racconto del mondo nelle opere delle collezioni fotografiche della Fondazione Cassa di risparmio di Modena" che espone alcuni gioielli tratti dalle due raccolte, quella italiana e quella internazionale: 250 opere di 95 autori www.fondazionefotografia.org.

Il Mef, Museo Enzo Ferrari, in via Paolo Ferrari, è aperto dalle 9.30 alle 19 con la mostra "Driving with the Stars" (ingresso 15 euro). È un omaggio, attraverso le auto e le vicende dei protagonisti dello sport, della cultura, dell'industria e dello spettacolo, a coloro che guidano una Ferrari. musei.ferrari.com/it/modena  

Informazioni on line su www.visitmodena.it 

(Fonte: Comune di Modena)

Pubblicato in Dove andiamo? Modena

Martedì 11 aprile, alle 20.30, la rassegna "La Scrittura si tinge di giallo" si conclude con l'ultimo romanzo, il sedicesimo, di Luigi Guicciardi, che vede il protagonista alle prese con una serie di morti sospette. E, a fare da sfondo, una Modena più cupa e misteriosa di come la conosciamo.

Di Manuela Fiorini

Modena, 10 aprile 2017

Una morte che ha tutta l'aria di essere dovuta a un malore, un gioco erotico finito male, un suicidio assai anomalo e un delitto del passato che ritorna con i suoi fantasmi. E, a fare da sfondo, una Modena più cupa, arrabbiata e misteriosa, diversa, ma assai simile a quella che conosciamo. C'è tutto questo, e molto altro, nell'ultimo romanzo, il sedicesimo con protagonista il commissario Cataldo, del prolifico autore modenese Luigi Guicciardi, che martedì 11 aprile, alle 20.30, sarà alla Rocca di Vignola per l'appuntamento conclusivo della rassegna La scrittura si tinge di giallo. In questa nuova avventura, Cataldo indagherà insieme alla giovane poliziotta Lea Ghedini, sua allieva di un tempo. Il romanzo, infatti, si apre con la morte misteriosa proprio della madre di Lea.

Abbiamo fatto due chiacchere con l'autore.

LuigiGuicciardi-autore-romanzo

In questo nuovo romanzo che rapporto c'è tra Cataldo e Lea?
"È un rapporto particolare e un po' complesso. Lei vede nel suo superiore il professionista esperto, maturo, che incute soggezione, ma che al tempo stesso è disponibile all'aiuto, al coinvolgimento umano, alla critica diretta, a volte anche al rimprovero, però sempre costruttivo. Lui invece vede in lei – oltre alle doti professionali – qualcosa di sé quand'era all'inizio della carriera: la voglia di progredire, l'impegno nel lavoro, il desiderio di guadagnarsi sul campo stima e consenso. Alla fine però in lui comincerà ad affiorare, seppur inconsapevolmente, un atteggiamento diverso, di cui l'ultima scena può esser già indicativa".

Come è cambiato Cataldo in questo libro rispetto ai precedenti che lo vedono protagonista?
"In questo romanzo, il sedicesimo della serie, Cataldo torna a investigare dopo una forzata convalescenza a Serramazzoni, imposta da una grave ferita riportata, a cui si è aggiunta la separazione dalla moglie, che lo ha lasciato per un avvocato calabrese e si è portata con sé i due bambini. Ora, quindi, è un uomo solo, più malinconico e riflessivo, che tiene a bada i ricordi e i rimpianti col lavoro e con una relazione che trascina un po' stancamente. Sul piano professionale, invece, è al culmine della sua maturità, soprattutto per l'esperienza sviluppata e per la conoscenza ormai completa che ha di Modena e dei modenesi".

Nel libro si riconoscono diversi luoghi di Modena, ma che Modena è quella di Cataldo?
"È appunto una Modena contemporanea, realistica, al cui mosaico ogni nuova inchiesta aggiunge un tassello in più: c'è stata, via via, la Modena popolare delle comunità di recupero dei tossici, dei profughi di guerra, del vizio del gioco e dell'usura, quella dorata dei gioielli e del collezionismo, poi quella dei rancori accademici, della chirurgia plastica, delle gallerie d'arte, dei licei e delle parrocchie, e ora quella della piccola borghesia e delle periferie (la Madonnina, la Sacca, la Crocetta). È una città che è cambiata, in tutti questi anni, di pari passo con l'evolversi e il mutare del protagonista che tante volte l'ha attraversata...".

Una tranquilla disperazione: come mai questo titolo? Possiamo dire, a posteriori, che nasconde il nome dell'assassino?
"È un'espressione di David Thoreau, uno scrittore americano dell'800; anzi, un ossimoro. L'ho scelto perché allude bene al fatto che nella vita s'incontrano molte persone che – dietro la maschera di comportamenti quieti e controllati – nascondono un sostrato segreto di ansie o di angosce (un po' come un altro mio titolo, Le stanze segrete, di tre anni fa). E, sì, può alludere all'identità dell'assassino...".

Cataldo in questo libro condivide la scena con Lea. La rivedremo nei prossimi romanzi?
"C'è già un giovane nella squadra di Cataldo: il sovrintendente Luca De Pasquale, di collaudata e affidabile intraprendenza. E proprio con lui, di pari grado, per gelosia e rivalità professionale, entrerà in competizione Lea, che quindi continuerà la sua vita (narrativa) anche nel prossimo romanzo".

Luigi Guicciardi
Una tranquilla disperazione
Cordero Editore – Collana Mosaico
232 pag – 15 euro

Presentazione martedì 11 aprile, ore 20.30 c/o Rocca di Vignola nell'ambito della rassegna La scrittura si tinge di giallo.

Pubblicato in Cultura Modena

Inaugurate al Palazzo del Governatore le due mostre di opere fotografiche con cui Parma apre il suo tributo a Patti Smith. 
Fino al 16 luglio, 120 scatti di Patti Smith e 150 immagini d'autore sulla New York degli anni Settanta e Ottanta: Galella, Ginsberg, Goldin, Gorgoni, Makos, Mapplethorpe, Warhol.

Parma, 8 aprile 2017

Saranno aperte al pubblico fino al 16 luglio, al Palazzo del Governatore di Parma, Higher Learning e The NY Scene – arte, cultura e nuove avanguardie anni '70-'80, le due grandi mostre di opere fotografiche con cui Parma dà avvio al suo omaggio di primavera all'icona del rock Patti Smith.

Ieri pomeriggio l'inaugurazione, aperta dai saluti del Sindaco Federico Pizzarotti, del Rettore dell'Università di Parma Loris Borghi, dell'Assessore alla Cultura del Comune di Parma Laura Maria Ferraris, e di Diego Saglia, Direttore del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell'Università di Parma. Presente all'appuntamento anche il fotografo Gianfranco Gorgoni.

Le mostre (l'una con circa 120 fotografie scattate da Patti Smith in giro per il mondo, l'altra con circa 150 immagini di grandi autori legate al clima intellettuale che la stessa Patti Smith ha vissuto a New York) costituiscono l'apertura del tributo di Parma all'artista americana, che all'inizio di maggio sarà in città per un'intensa "tre giorni": il 3 maggio riceverà la laurea magistrale ad honorem in Lettere classiche e moderne dall'Università, il 4 terrà il concerto Grateful al Teatro Regio e il 5 sarà al Palazzo del Governatore in visita alle esposizioni.

Sfoglia tutte le foto qui sotto, ph. Francesca Bocchia

Pubblicato in Cultura Parma

Vinicio Capossela con il suo tour "Ombra. Canzoni della Cupa e altri spaventi", ha portato, ieri sera, al Teatro Regio di Parma, la seconda parte dell'album "Canzoni della Cupa" e brani di repertorio legati a doppio filo all'immaginario oscuro e misterioso dell'Ombra. Molto più di un concerto, uno spettacolo di evocazioni immaginifiche fatte di riflessi e ombre che prendono forma su una scenografia di tulle e specchi, grazie al lavoro della scenografa e animatrice d'ombre Anusc Castiglioni, con piccole macchine sceniche costruite da Max Zanelli.

Sfoglia tutte le foto nella galleria qui sotto, ph. Francesca Bocchia

Pubblicato in Cultura Parma
È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"