Regione Emilia-Romagna

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Terremoto, agricoltura. Via libera da parte della Direzione generale Agricoltura di Bruxelles alla proroga per imprese agricole e agroindustriali per completare i lavori di ricostruzione. Bonaccini: "Decisione che porta equità tra le imprese". Ora il provvedimento va alla Commissione.

Bologna – Via libera da parte della Direzione generale agricoltura di Bruxelles al riconoscimento della proroga di un anno per le imprese agricole e agroindustriali per completare i lavori di ricostruzione e ripristino dei danni subiti dal sisma del maggio 2012. Ora l'ultimo passaggio, per completare l'iter europeo del provvedimento, sarà il vaglio del Collegio dei Commissari.
La decisione - che accoglie le richieste della Regione Emilia-Romagna ufficialmente presentate all'Ue dal Governo italiano - estende la durata degli aiuti per compensare i danni causati alle imprese del settore agro-industriale modificando di fatto i vincoli temporali fissati precedentemente sulla base dei vigenti orientamenti sugli aiuti di stato.

«Una buona e attesa notizia. Ringrazio il Ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina per l'importante lavoro svolto. E' una decisione, quella assunta dalla Direzione generale agricoltura e in attesa del vaglio finale da parte della Commissione, che consegna tranquillità ma soprattutto equità tra imprese del settore primario e le altre. Un chiaro beneficio- e il mio ringraziamento va a tutti coloro che lo hanno consentito - a un territorio così duramente colpito non solo dal sisma del maggio 2012 ma da ulteriori e successive calamità, come l'alluvione del gennaio 2014 e le trombe d'aria. A chi fa polemiche, noi rispondiamo con i fatti», ha commentato il presidente della Regione Emilia-Romagna e Commissario delegato alla ricostruzione Stefano Bonaccini.

La Dg Agricoltura ha accolto la richiesta – inviata dalla direzione generale del dipartimento delle Politiche europee ed internazionali e dello sviluppo rurale del ministero delle Politiche agricole - di fissare al 29 maggio 2017 il termine ultimo per il pagamento dei contributi alle aziende agricole danneggiate dal sisma. La presentazione delle domande per le imprese agricole resta fissata al 30 giugno 2015 (come per le altre imprese ) i lavori dovranno essere ultimati entro il 30 settembre 2016 per consentire la liquidazione la e rendicontazione entro maggio 2017 .
«Il provvedimento – sottolineano l'assessore alle Attività produttive e alla ricostruzione post sisma Palma Costi e l'assessore all'Agricoltura Simona Caselli - permette di mitigare la disparità di trattamento tra le imprese agricole e le altre imprese insita nelle decisioni comunitarie sugli aiuti di Stato». Infatti per le imprese agricole il saldo di tutti i contributi deve avvenire entro 4 anni dal verificarsi dell'evento, e quindi entro il maggio 2016, mentre per le altre imprese non era prevista alcuna scadenza per i saldi dei danni subiti. "Il provvedimento rappresenta quindi una decisione eccezionale della quale va ringraziata la Commissione europea che è andata in deroga alle regole vigenti sugli orientamenti comunitari del settore agricolo."

In attesa della decisione della Commissione europea sulla richiesta di proroga dei termini di pagamento, il Commissario Bonaccini aveva prorogato al 30 aprile i termini per le domande di contributo delle imprese agricole attive nei settori della produzione primaria, della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli compresi nell'Allegato I del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea. L'ordinanza commissariale però non variava il termine di esecuzione degli interventi fissato, da precedenti ordinanze, al 31 dicembre 2015 perché strettamente connesso ai termini per i pagamenti imposti dalla Commissione europea.

(Fonte Regione Emilia Romagna)

La mostra, che resterà aperta al pubblico fino al prossimo 4 maggio, è composta da centinaia di immagini, documenti e mappe d'archivio con didascalie informative, racconta la genesi delle protezioni antiaeree realizzate per difendere la popolazione civile nel corso dei conflitti del XX secolo. -

Parma, 21 aprile 2015 -

"A 70 anni dalla fine della guerra, sui muri delle nostre città sono ancora ben visibili i segni della paura del conflitto: indicazioni di rifugi antiaerei, di idranti, pozzi e cisterne, degli impianti di ventilazione, tutti simboli della crudeltà del conflitto mondiale. Abbiamo deciso di riproporre la mostra al pubblico in modo da ricordare l'orrore della guerra, le paure di ieri e quelle di oggi, con Paesi nostri vicini che vivono ogni giorno autentiche barbarie. E un pensiero va a chi soffre, a chi cerca una nuova vita, al rispetto delle persone e alla necessità che l'Europa assuma le decisioni giuste, nella consapevolezza che il mondo va al di là dei confini europei. Oggi, con questa iniziativa, vogliamo dare un senso sempre maggiore ai valori della Resistenza e della Liberazione, grazie ai quali gli italiani misero fine alla Seconda guerra mondiale, conquistando la libertà e riscattando la dignità del proprio Paese".

La presidente dell'Assemblea legislativa, Simonetta Saliera, ha inaugurato questa mattina negli spazi all'ingresso della sede dell'Assemblea, in viale Aldo Moro 50, a Bologna, la mostra "Memorie sotterranee - I rifugi antiaerei a Bologna", realizzata in collaborazione con l'Ibc, l'Istituto regionale per i beni culturali. L'apertura della rassegna avviene oggi, 21 aprile, in occasione del 70esimo anniversario della Liberazione di Bologna e in vista del 25 aprile, 70esimo anniversario della Liberazione d'Italia. Con Saliera, Angelo Varni, presidente dell'Ibc, i membri dell'Ufficio di Presidenza, il vicepresidente dell'Assemblea, Fabio Rainieri, e Matteo Rancan, i consiglieri regionali Luciana Serri, Massimo Iotti, Giuseppe Paruolo, Silvia Prodi e Francesca Marchetti, i curatori della mostra, Vito Paticchia e Massimo Brunelli.

La mostra, che resterà aperta al pubblico fino al prossimo 4 maggio, è composta da centinaia di immagini a colori e bianco e nero e documenti e mappe d'archivio con didascalie informative e racconta la genesi delle protezioni antiaeree realizzate per difendere la popolazione civile nel corso dei conflitti del XX secolo. Ne emerge - segnalano i curatori - "una convinta escalation della guerra ai civili, una sorta di modalità militare che si affianca purtroppo alle strategie di volta in volta adottate dai comandi dei vari eserciti che si combattevano. Da un certo periodo in poi, la guerra non sarà solo scontro diretto e violento tra soldati, ma coinvolgerà in maniera calcolata e brutale tutta la popolazione civile". "70 anni di pace- ha aggiunto Angelo Varni- non ci devono far dimenticare che la guerra è attorno a noi. La vitalità della storia e l'eredità del passato continuano a dirci di non ricadere negli errori già fatti".

All'inaugurazione della rassegna hanno partecipato anche studenti di scuole superiori bolognesi e studenti delle scuole per adulti e stranieri. "È fondamentale tenere viva la memoria- ha sottolineato Saliera- per tramandare i valori costituzionali e democratici nati nella Resistenza e nel rifiuto della guerra. Bisogna ricordare che la Resistenza diede vita ad una Costituente che varò la nostra Costituzione, la carta fondamentale dei diritti e dei doveri per la convivenza, nata appunto da una convergenza fra persone che la pensavano diversamente ma che già nell'aver combattuto a fianco degli alleati si erano uniti in nome dei valori della libertà e della democrazia; una Costituzione in cui ogni cittadino si può riconoscere. Valori- ha chiuso la presidente dell'Assemblea legislativa- che sono ancora ben vivi oggi e che rappresentano un faro sicuro per la travagliata vita del nostro Paese".

Il catalogo della mostra è on line sul portale dell'Assemblea legislativa, al link: www.assemblea.emr.it/pdf/rifugi/view

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

L' interrogazione di Andrea Bertani (M5s) alla Giunta sulla riorganizzazione del Corpo forestale dello Stato e l'eventuale riassorbimento di competenze e funzioni in quelle delle altre Forze di polizia. -

Parma, 31 marzo 2015 -

La ventilata riorganizzazione del Corpo forestale dello Stato e l'eventuale riassorbimento di competenze e funzioni in quelle delle altre Forze di polizia, secondo le previsioni del disegno di legge "Riorganizzazione delle Amministrazioni Pubbliche" del 23 luglio 2014, è oggetto di un'interrogazione di Andrea Bertani (M5s).

Il disegno di legge proposto dal Governo, sottolinea l'esponente M5s, "andrebbe nella direzione di sopprimere il Corpo forestale, le cui funzioni sarebbero, presumibilmente, assorbite in quelle delle altre Forze di polizia o di altri enti pubblici, con il risultato di smembrare l'univocità di competenze in materia di tutela ambientale e del territorio agreste e rurale che lo caratterizzano".

In Emilia-Romagna, ricorda il consigliere, "il Corpo forestale opera, d'intesa con la Regione, nell'ambito del controllo dell'ambiente e della prevenzione e gestione delle emergenze" e, "pur garantendo un servizio eccellente, presenta una rilevante carenza di organico (410 unità rispetto alle 641 della pianta organica) particolarmente allarmante nelle province di Ferrara, Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Rimini".

Considerato che l'azione del Corpo forestale è oggi indispensabile anche nella lotta all'inquinamento ambientale e nel contrasto alle sofisticazioni agro alimentari, "chiedo alla Giunta", conclude Bertani, "di intervenire sul Governo e in Conferenza Stato Regioni e Unificata affinché il Corpo forestale non sia soppresso ma, anzi, venga rafforzato attraverso l'assorbimento di personale proveniente da altre pubbliche amministrazioni".

(lg)

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

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