Regione Emilia Romagna
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Interrogazione alla Giunta di Galeazzo Bignami (Fi) per chiedere di fare chiarezza sul caso: "Perché non è stato considerato infortunio sul lavoro?" -
Modena, 16 luglio 2015 -
Il caso di due vigili del fuoco del comando di Parma, impegnati il 31 gennaio 2014 nell'emergenza alluvione in provincia di Modena, ai quali, a seguito di un ricovero ospedaliero dovuto a un malore causato dal pranzo approntato dalla Protezione civile locale, è stato richiesto, dall'Azienda ospedaliero universitaria di Modena, il pagamento del ticket, è stato portato all'attenzione della Giunta regionale, tramite un'interrogazione, da Galeazzo Bignami (Fi).
Ai due vigili del fuoco, evidenzia il consigliere, "uno dimesso dal policlinico di Modena nella medesima giornata, l'altro uscito il giorno seguente firmando apposito richiesta, sarebbe pervenuta la richiesta del pagamento del ticket sanitario, paria a 81,46 euro, per l'accesso al pronto soccorso". Il Comando dei Vigili del fuoco di Parma, sottolinea il capogruppo Fi, "dato che i due vigili si trovavano in missione, avrebbe richiesto la cancellazione dei ticket, ottenendo in risposta che la richiesta riguardava il pagamento del ticket del solo vigile ricoverato, dato che, sulla base delle norme regionali, il periodo di osservazione era stato superiore alle sei ore".
Bignami, pertanto, chiede alla Giunta regionale "se intenda fare chiarezza sul caso, fornendo spiegazioni sul motivo per cui l'accaduto non sia stato considerato 'infortunio sul lavoro', rientrando in tal modo nella casistica che la Regione esenta dal pagamento di ticket". Domanda, inoltre, "se non ritenga di fare chiarezza in merito a chi competa la tutela dei servitori dello Stato, come i vigili del fuoco, o di altre forze di sicurezza nei contesti operativi d'emergenza e se intenda avviare una seria riflessione sul piano normativo che consenta di valutare l'eventuale estensione della copertura assicurativa Inail anche al personale del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco".
(Tutti gli atti consiliari – interrogazioni, interpellanze, risoluzioni, progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell'Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(lg)
(fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Chiusura dei grandi campi, si va verso altre soluzioni abitative. La vicepresidente Gualmini: "Ci siamo adeguati a normative europee già esistenti. Per noi fondamentali legalità e responsabilizzazione". -
Bologna, 15 luglio 2015 -
Nuove soluzioni abitative per arrivare alla chiusura, "senza se e senza ma", dei grandi campi nomadi "dove è più facile che si concentrino conflitti, tensioni sociali, condizioni igieniche non tollerabili". Quella dell'abitare è senza dubbio una delle voci principali del progetto di legge sull'inclusione sociale di Rom e Sinti, approvato oggi dall'Assemblea legislativa. "Si è concluso finalmente l'iter di questo progetto di legge per noi molto importante – ha commentato Elisabetta Gualmini, vicepresidente della Regione e assessore alle Politiche di Welfare – , che ha abrogato una norma del 1988, ormai ampiamente superata". La nuova legge "recepisce delle norme internazionali, sia le raccomandazioni dell'Onu su Rom e Sinti, sia la Strategia europea sull'inclusione sociale di queste comunità. Quindi – sottolinea Gualmini – ci siamo adeguati a normative già esistenti. E' un aspetto che mi preme chiarire, per sgombrare il campo da equivoci e pregiudizi".
Le comunità Rom e Sinti rappresentano attualmente lo 0,06% della popolazione complessiva dell'Emilia-Romagna, e sono perlopiù cittadini italiani. Quattro i grandi temi considerati dalla legge: lavoro, scuola e istruzione, salute, abitare. Per quanto riguarda l'abitare, vengono indicate alternative ai grandi campi, "a rischio di ghettizzazione – ha ribadito la vicepresidente – e che quindi vanno assolutamente chiusi": da un lato aree molto piccole, pubbliche e private, a carattere familiare, "dove ci sia un padre di famiglia che paga le proprie utenze, come succede per tutti i cittadini, in un'ottica di piena legalità e responsabilità".
Altre alternative sono gli alloggi sul mercato, oppure gli alloggi popolari, "laddove ci siano i requisiti, validi per tutti i cittadini, per accedere alle graduatorie". Grande attenzione va al tema della scuola e della formazione, canale privilegiato per l'inclusione: la Regione favorisce, coerentemente con la normativa in materia, parità di accesso all'educazione, all'istruzione scolastica e universitaria, alla formazione professionale. Dal punto di vista della salute, la Regione garantisce l'accesso alle prestazioni sanitarie e l'assistenza a Rom e Sinti in conformità con quanto previsto dalla normativa in vigore, anche attraverso équipe multiprofessionali della rete territoriale dei servizi.
"L'iter di questa legge è stato lungo e complesso -prosegue Elisabetta Gualmini- ma mi preme sottolineare come si sia concluso con il contributo di tutti, minoranze comprese, che voglio ringraziare per l'apporto, in alcuni casi migliorativo, che hanno saputo esprimere. Questa legge costituisce una scommessa, conclude la vicepresidente, sono assolutamente consapevole che non sarà tutto facile né immediato ma controlleremo seriamente che vengano raggiunti risultati efficaci". /CV
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Giornata di incontri tra la struttura tecnica del Commissario e i professionisti per facilitare l'accesso ai contributi per le imprese. -
Modena, 14 luglio 2015 –
Oggi a Novi di Modena (Mo) è in corso di svolgimento il terzo "Liquidation Day", giornata di incontri dedicata a facilitare l'accesso ai contributi alle imprese danneggiate dal sisma del 2012.
Dalle 10,30 e fino alle ore 17 tecnici della struttura commissariale, dopo una breve introduzione su temi generali, incontrano i professionisti nella sala Arci Taverna di Novi, su cinque punti di ascolto contemporanei per una quarantina di incontri prenotati su appuntamento.
I "Liquidation Day" sono organizzati da Struttura tecnica Commissariale, Regione Emilia-Romagna, Anci Emilia-Romagna e Comuni dell'area colpita dal sisma, in collaborazione con Ordini e Collegi professionali presenti al "Tavolo tecnico della ricostruzione post-sisma 2012".
(fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)