Regione Emilia Romagna
Sito Ufficiale: http://www.regione.emilia-romagna.it/
Al via le Giornate di Primavera FAI: sabato 24 e domenica 25 marzo porte aperte in Emilia-Romagna a 47 beni storici e artistici in 26 località. Visite guidate in lingue straniere e circa 2.000 studenti dei licei a far da 'ciceroni'. Tema prescelto, il Novecento.
Dal monastero benedettino di San Procolo a Bologna (l'ex Maternità) alla basilica di San Lorenzo a Monticelli d'Ongina, ma senza tralasciare Palazzo Malaspina a Bobbio, sempre nel piacentino, o la cripta di Sant'Ippolito a Brisighella, nel ravennate. Sarebbe lungo l'elenco delle eccellenze artistiche e naturalistiche dell'Emilia-Romagna. Luoghi che, così come in tutta Italia, in occasione delle tradizionali Giornate FAI di Primavera, in programma il 24 e 25 marzo e illustrate questa mattina nella sede della Regione, si aprono al grande pubblico. Palazzi, musei, residenze, parchi e siti di solito non accessibili ai visitatori.
In Emilia-Romagna i beni aperti sono 47 in 26 località con più di 2.000 studenti dei licei che faranno da "apprendisti ciceroni" alla scoperta delle bellezze del territorio. Inoltre, volontari del progetto "FAI Ponte tra Culture" proporranno visite speciali in spagnolo, russo, filippino, albanese, portoghese, ucraino, rumeno per chi non conosce la lingua italiana.
Il tema conduttore scelto dal FAI Emilia-Romagna è il Novecento, un secolo cruciale, straordinario, affascinante ma anche controverso. Una sorta di viaggio in una regione policentrica e che rimarrà tale anche dopo l'unificazione d'Italia.
La Chiesa di San Francesco del Prato a Parma
Questo l'itinerario a tema proposto dal FAI
Modena Villa Lonardi - Rimini Il Parco Fellini e il Grand Hotel - Riccione Villa Franceschi - Predappio Ex Casa del Fascio e dell'Ospitalità - Bologna Sede Storica della Scuola d'Ingegneria ed Architettura - Bologna Liceo Scientifico "Augusto Righi" - Forlì Palazzo della Prefettura - Imola Villa Muggia - Lugo itinerario artistico all'interno del Complesso del Carmine, Rocca Estense e Biblioteca Trisi - Bologna Spazio Carlo Scarpa - Bologna Sede Confindustria Emilia.
"Queste giornate sono il risultato di un lavoro straordinario del Fai, che riesce sempre a proporre nuovi e interessanti siti da scoprire o riscoprire", ha commentato l'assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti. "Il tema prescelto quest'anno si intreccia con le politiche portate avanti dalla nostra Regione, a partire dalla legge sulla Storia e la Memoria del '900, appunto, fino alla campagna dell'assessorato alla Cultura, realizzata in occasione dell'Anno europeo del patrimonio culturale e che ha come slogan 'Energie diffuse' a sottolineare il carattere policentrico di un territorio che da Piacenza alla Valmarecchia offre un patrimonio culturale di grandissimo livello".
"Come ha già dichiarato il presidente Fai nazionale, Andrea Carandini- ha aggiunto il presidente FAI Emilia-Romagna, Marina Senin Forni- il patrimonio culturale è costituito non da una somma di gioielli sparsi, ma da un tessuto continuo trapunto di pietre, più o meno preziose, cioè da un contesto nel quale le diverse specializzazioni – archeologia, antropologia, storia dell'arte e architettura - più che esaltare la loro separatezza devono cooperare tra loro, se vogliono rammendare e raccontare il manto, a più strati ma unico perché continuo, in cui il Paese è da millenni avvolto".
Fonte: Regione Emilia Romagna
La "Iolanda Gazzerro" si trasferisce nell'area riqualificata dell'Aem. La Regione ha investito nel complesso oltre 6 milioni di euro sostenendo progetti finanziati dai fondi europei Por-Fesr. L'assessore regionale Costi: "Nuova energia dall'industria culturale e ricreativa".
Modena, 19 marzo 2018
Una nuova casa nella vecchia fabbrica dell'energia di Modena. La "Scuola di teatro Iolanda Gazzerro", laboratorio permanente per gli attori di Emilia-Romagna Teatro Fondazione (Ert), si trasferisce dall'ex chiesa di San Paolo all'ex Centrale Aem in viale Buon Pastore, dopo il recupero e la riconversione dello spazio industriale. Alla presentazione della nuova sede modenese della scuola e delle attività formative 2017-18, sono intervenuti il sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, l'assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi, il presidente Emilia-Romagna Teatro Fondazione Giuliano Barbolini, il direttore della scuola di teatro "Iolanda Gazzerro" Claudio Longhi, nonché Francesco Gazzerro, presidente dell'omonima associazione.
La struttura recuperata, costruita nel 1912, è stata la sede di Aem, Aziende elettriche municipalizzate, punto di trasformazione dell'elettricità che arrivava dalla vicina centrale Adige Garda per l'alimentazione della rete tramviaria cittadina. Nel 2017 il complesso industriale è stato riqualificato e l'intervento di rigenerazione urbana proseguirà nell'adiacente ex Centrale Enel, nel contesto del più ampio intervento di recupero del comparto ex Amcm. Su questo progetto la Regione ha investito oltre 6 milioni di euro di fondi europei sugli assi "Città sostenibili, intelligenti e attrattive, valorizzazione delle risorse culturali e promozione della low carbon economy".
"Una rigenerazione urbana- ha detto l'assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi- che recupera e rilancia un pezzo di storia della città contribuendo ad alimentare interessi culturali e turistici e ad aumentare l'attrattività del nostro territorio. L'insediamento della scuola di teatro di Ert in questo spazio innovativo comincia a dare forma al grande progetto del 'Laboratorio Aperto' sul tema cultura, spettacolo, creatività. L'obiettivo è creare un polo aperto al pubblico, uno spazio in cui fare impresa e punto di incontro perprofessionisti, start up e istituzioni, aperto ai cittadini che avrà ricadute positive anche in termini di occupazione".
Al primo piano dello storico edificio ha trovato sede la Scuola di Teatro di Ert, diretta da Claudio Longhi, con il corso "Allievo attore", secondo livello di un percorso professionalizzante triennale. La Scuola, che deve il suo nome a Iolanda Gazzerro in memoria del suo contributo per la formazione e per la passione per l'arte e per il teatro, nasce nel 2015 con l'obiettivo di formare interpreti internazionali, forti di una tradizione scenica nazionale, capaci di affrontare anche mondi teatrali diversi senza rinunciare alla propria identità. Giovani artisti in grado di rispondere al ruolo che l'attore, investito di nuove responsabilità etiche, estetiche e culturali, è chiamato ad assumere oggi: non solo ottimi professionisti dello spettacolo ma anche operatori-cittadini attivi, in grado di farsi carico della promozione culturale nel proprio territorio e nelle comunità locali ma anche all'estero.
L'offerta formativa di Ert Fondazione si articola su due livelli di intervento. Il primo è un percorso professionalizzante triennale dedicato a giovanissimi aspiranti attori, che si propone di fornire agli allievi competenze altamente qualificate per affrontare la complessità del mondo teatrale contemporaneo. Un percorso di specializzazione, proposto a cadenza annuale, dedicato a giovani attori già professionisti, affidato ogni volta a un maestro internazionale che li conduca fino alla messa in scena di uno spettacolo.
I corsi della Scuola sono approvati dalla Regione Emilia-Romagna e co-finanziati dal Fondo sociale europeo, finanziamento che consente di fornire un servizio gratuito per gli allievi, selezionati con bando pubblico, e sono realizzati in partenariato con Università di Bologna, Fondazione Cineteca di Bologna, Fondazione Collegio San Carlo di Modena e Fondazione teatro Comunale di Modena.
Fonte: Regione ER
Maltempo. Ancora allerte arancione e gialla per piogge e frane: sotto controllo le piene dei fiumi. Quindici persone evacuate tra il bolognese e il riminese con la frana di Gaggio Montano (Bo) osservata speciale.
Bologna, 12 marzo 2018
Ancora un week end di maltempo in Emilia-Romagna che tra domenica 11 marzo e oggi ha visto cadere in ampie zone della regione, soprattutto sulla fascia appenninica centro occidentale, pioggia per più di 50 mm in sei ore con punte superiori a 70 mm.
Impegnati a portare aiuto alla popolazione e nella sorveglianza idraulica 141 volontari di protezione civile (oltre 800 dal 21 febbraio) e i vigili del Fuoco che hanno risposto a una quarantina di chiamate tra segnalazioni di frane, alberi pericolanti e allagamenti.
Ancora osservata speciale la frana di Gaggio Montano nel bolognese che ha provocato la chiusura della linea ferroviaria Porrettana a causa dell'evoluzione della piena del Reno. L'entità reale del danno sarà valutabile solo dopo il ritorno dei livelli idrometrici a valori ordinari.
Il monitoraggio segnalava incrementi nella velocità di movimento del terreno che ora si attesta sui 200 mm/ora. Tra il pomeriggio e la sera di ieri è stato chiuso il cantiere e, come previsto dal Piano di protezione civile del Comune, sono state evacuate in via precauzionale altre nove persone (due erano già state allontanate nei giorni precedenti). A favorire le operazioni al lavoro anche una trentina di volontari di protezione civile del coordinamento di Bologna. La frana continua ad essere monitorata da tecnici dell'Area Reno Po di Volano dell'Agenzia, funzionari comunali, vigili del fuoco.
E un'altra frana, sempre nel comune e di Gaggio Montano, in località Campaccio, ha comportato l'interruzione della viabilità comunale.
Ancora nel bolognese è stata segnalata una frana in località Cà Bortolani di Montepastore, nel Comune di Monte San Pietro, al momento senza conseguenze.
Tra le altre situazioni critiche, a Lentigione, nel reggiano, dove a dicembre scorso è fuoriuscito l'Enza e l'argine appena ricostruito è in via di consolidamento, una trentina di volontari hanno lavorato sul fiume predisponendo circa 3.700 sacchetti di sabbia per i rialzi arginali e a presidio per la popolazione. I cittadini con abitazioni in prossimità degli argini sono stati seguiti e informati in tempo reale, anche dai volontari, sull'evoluzione della situazione.
Dal modenese sono giunte segnalazioni di dissesti e smottamenti a Palagano, Pavullo e Fanano, mentre nel riminese a Novafeltria (frana di Libiano) l'evoluzione del movimento franoso ha comportato la completa interruzione della viabilità con l'allontanamento di sei persone per l'isolamento di alcuni nuclei abitati. Altri dissesti si segnalano a Sant'Agata Feltria, Casteldelci, Pennabilli e Poggio Torriana.
Quasi tutti i corsi d'acqua dell'Emilia-Romagna hanno registrato superamenti di soglia tra la giornata e la notte di ieri. Nel dettaglio le piene hanno riguardato: Montone, Savio, Marecchia, Lamone, Bidente, Rabbi e Ronco (in Romagna), Reno e affluenti (Idice, Samoggia, Setta, Savena, Savena abbandonato, Quaderna), Secchia, Panaro, Enza, Parma, Baganza, Taro, Ceno, Cedra, Arda, Trebbia, Aveto.
Le piene stanno defluendo ovunque senza particolari problemi con il passaggio del colmo di piena del Reno dalla sezione di Cento, nel ferrarese, atteso nelle prime ore del pomeriggio.
Per tutta la giornata e per domani martedì 13 marzo (per la propagazione delle piene in corso), prosegue l'allerta arancione per criticità idraulica nella Pianura emiliana orientale e centrale e la Costa ferrarese (zone F e D) emessa dall'Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, sulla base dei dati previsionali del Centro funzionale Arpae E-R.
Le deboli precipitazioni (meno di 10 mm nelle 24 ore) attese domani su tutta l'Emilia-Romagna, con possibili rovesci sui rilievi centrali - insieme all'apporto della fusione della neve - fanno mantenere il codice giallo per le piene anche sui bacini romagnoli ed emiliani orientali, pianura e costa romagnola, pianura emiliana orientale e costa ferrarese (aree A, B, C, E). Le precipitazioni si prevedono in esaurimento a partire dal settore occidentale nel pomeriggio di domani.
Per quanto riguarda il rischio frane è ancora allerta gialla per tutte le aree di collina e montagna.
Regione ER