Regione Emilia Romagna
Sito Ufficiale: http://www.regione.emilia-romagna.it/
Cresce "EmiliaRomagnaWiFi", la rete internet gratuita della Regione. Da luglio le nuove installazioni, con la realizzazione di 183 punti di accesso gratuiti 24 ore su 24 alla rete regionale.
Bologna -
Emilia-Romagna regione sempre più digitale e connessa per cittadini e turisti. Sono infatti quasi 4mila gli hotspot Wifi realizzati e operativi che garantiscono l'accesso gratuito a internet, senza registrazione e credenziali d'ingresso, sul territorio regionale, da Piacenza a Rimini. Uno ogni mille abitanti, attivi 24 ore su 24: per l'esattezza, 3.915 punti web collocati in biblioteche, scuole, municipi, musei, piazze, parchi e campi sportivi che registrano ogni giorno 80mila connessioni da dispositivi diversi, oltre 1 milione negli ultimi quattro mesi.
Emiliaromagnawifi, la rete internet gratuita della Regione
E adesso, a luglio, Emiliaromagnawifi, la rete internet gratuita della Regione cresce ancora con l'ingresso di tre nuove aree pubbliche che offriranno l'accesso libero 24 ore su 24: la prima è stata Piazza Costa e la vicina spiaggia di Cesenatico, in uno dei luoghi più frequentati di tutta la Riviera, che ha debuttato sulla rete con 7000 utenti lo scorso fine settimana in occasione della Notte rosa. Nelle prossime settimane seguiranno la piscina pubblica nel Comune di Lizzano in Belvedere, nel bolognese, un'area ricreativa di riferimento per diverse località dell'Appennino, e lo stadio "Dall'Ara" di Bologna, una delle strutture sportive più importanti del territorio.
La sperimentazione, avviata da Regione Emilia-Romagna e Lepida, mette in campo infrastrutture e tecnologie avanzate capaci di garantire la connessione ad un elevato numero di utenti in caso di eventi particolari, e non solo, con la realizzazione di 181 punti di accesso. Nello stadio bolognese, con una capacità di circa 36mila posti che possono arrivare fino a 55mila in occasione dei concerti, ne saranno attivati 175, 150 esterni e 25 interni. Nella piscina Conca del Sole di Vidiciatico, nel Comune di Lizzano in Belvedere, che diventa il nodo di smistamento dati informatico per vari comuni della montagna, sono previsti 2 punti di accesso tra interni e esterni, oltre a i quattro già installati a Cesenatico. E entro il 2021, EmiliaRomagnaWifi sarà in tutte le spiagge, stadio e piazze della regione.
Le nuove installazioni si affiancano alla rete dei quasi 4000 punti di accesso su banda ultralarga, uno ogni mille abitanti, previsti entro il 2020 dal piano regionale: dunque, una tabella di marcia che sulle installazioni degli hotspot viaggia in netto anticipo, grazie a un investimento complessivodi 5 milioni di euro, per navigare senza costi. I numeri sulle connessioni parlano chiaro: oltre un milione di dispositivi differenti collegati a tutti i punti negli ultimi quattro mesi, oltre 80mila quelli collegati in media ogni giorno e più di 2mila, in media, quelli serviti dai singoli punti.
Dati e progetti
Dati e progetti sono stati presentati oggi dall'assessore regionale alla Programmazione territoriale e Agenda digitale, Raffaele Donini e dal direttore generale di Lepida Spa, Gianluca Mazzini. Sono intervenuti anche i sindaci dei Comuni di Cesenatico (Fc), Matteo Gozzoli, di Lizzano in Belvedere (Bo), Elena Torri e per il Bologna Football Club l'amministratore delegato, Claudio Fenucci, e il direttore commerciale marketing, Christoph Winterling.
"Con largo anticipo sulla nostra tabella di marcia abbiamo quasi raggiunto l'obiettivo dei 4000 punti di accesso alla rete, attivi 24 ore al giorno e gratuiti, per i cittadini dell'Emilia-Romagna e di questo ringrazio tutti- ha affermato l'assessore Donini-. Con interventi come quelli che abbiamo presentato oggi che impattano su luoghi frequentati da tante persone contemporaneamente, cittadini, turisti, residenti, si apre una fase nuova, un salto di qualità nelle opere di infrastrutturazione pubblica. E con EmiliaRomagnaWifi abbiamo messo a punto uno strumento di crescita culturale ed economica alla portata di tutti, capace di dare risposte sia alle normali esigenze quotidiane che alle occasioni speciali. Un risultato questo di cui sono molto orgoglioso".
"Siamo la prima Regione che ha un WiFi senza autenticazione grazie a una legge regionale- ha aggiunto Mazzini-. Il cittadino, il turista o in generale l'utente trova tra le reti offerte EmiliaRomagnaWiFi, si collega e inizia a navigare in luoghi di interesse pubblico, senza alcun vincolo, restrizione o complicazione. A volte fare le cose semplici è complicato, ma oggi che abbiamo costruito il percorso, la rete cresce a una velocità ben superiore alle nostre aspettative".
"Accogliamo con piacere questa iniziativa della Regione Emilia-Romagna- ha detto Fenucci-. La copertura wi-fi integrale migliorerà la fruizione dello stadio Dall'Ara da parte dei nostri tifosi, ampliando ulteriormente la gamma dei servizi offerti. Dalla prossima stagione chi verrà al Dall'Ara potrà connettersi in maniera gratuita: questo ci consentirà di fornire agli spettatori una serie di informazioni in tempo reale, anche grazie a una App ufficiale Bfc che contiamo di lanciare nel corso della prossima stagione, per favorire l'interazione con i nostri tifosi anche nel giorno della partita".
Il sindaco di Cesenatico, Gozzoli, ha ringraziato Regione e Lepida "per aver scelto Piazza Costa e l'arena del beach volley retrostante come uno dei punti della rete a banda ultralarga EmiliaRomagnaWifi, insieme al Comune di Lizzano e allo stadio Dall'Ara. Questo- ha ricordato- è uno dei punti centrali non solo di Cesenatico ma di tutta la costa romagnola, sede di numerose manifestazioni. Abbiamo scelto di iniziare a testare la nuova tecnologia durante il weekend della notte rosa e devo dire che già gli utenti ne sono stati entusiasti"
Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco Torri: "Ho apprezzato moltissimo la scelta della Regione e di Lepida di far rientrare il mio territorio in questo importante progetto. In attesa che il nostro comune possa essere coperto per intero dalla banda larga, dotare di accesso gratuito a internet la piscina comunale Conca del Sole di Vidiciatico, una meravigliosa struttura in un contesto naturale unico, frequentata da tantissime persone significa davvero creare un valore aggiunto alla nostra offerta turistica. Ringrazio quindi l'assessore Donini per la sensibilità dimostrata".
La rete EmiliaRomagnaWiFi: risultati e obiettivi
Sono 3.915 gli hotspot Wifi pubblici, gratuiti, senza restrizioni su banda ultralarga della rete regionale, la maggior parte attivati da Lepida.
Gran parte delle recenti attivazioni sono possibili grazie alla collaborazione con gli enti locali che, lo scorso anno, attraverso due bandi regionali, hanno proposto e collaborato alla realizzazione dei punti di accesso. Il primo bando ne ha messi a disposizione 1.103, di cui il 60% "indoor", cioè in biblioteche, scuole, municipi, musei, e il 40% "outdoor", quindi localizzati in piazze, parchi, campi sportivi, piscine. Al secondo bando sono stati candidati altri 725 punti, di cui 41% indoor e il 59% outdoor.
In regione sono presenti 860 installazioni nella provincia di Bologna; 233 nella provincia di Forlì-Cesena; 1.005 nel ferrarese; 975 nel modenese; 74 nella provincia di Piacenza; 130 nel parmense; 241 nel ravennate; 253 a Reggio Emilia; 144 nella provincia di Rimini.
Una spinta per dare la massima diffusione di punti WiFi della rete viene data dal collegamento con quelle degli ospedali. Le installazioni ad oggi più numerose si trovano nelle Aziende sanitarie e ospedaliere di Ferrara, che conta 932 punti di accesso, segue Modena con 300 punti e Bologna con 50.
Inoltre, per ampliare la rete è stata avviata l'iniziativa "Adotta un punto EmiliaRomagnaWiFi", una sponsorizzazione regionale per promuovere nuove interconnessioni, incrociando la digitalizzazione privata con quella pubblica. Infine, la rete regionale è al centro dei progetti nazionali grazie all'intesa con il ministero dello Sviluppo economico per attuare una sinergia conItalia-Wifi ed parteciperà al bando europeo WiFi4EU previsto per il prossimo autunno. Online la mappa dei punti WiFi presenti in Emilia-Romagna./Eli.Co.
Fonte: Regione Emilia Romagna
Sanità. La Regione abolisce il superticket: risparmio di 22 milioni di euro l'anno per i cittadini dell'Emilia-Romagna. E niente pagamento del ticket base da 23 euro sulle prime visite per le famiglie numerose, con due o più figli:il primo provvedimento di questo tipo in Italia.
Bologna - Superticket addio in Emilia-Romagna, dove la Giunta regionale guidata dal presidente Stefano Bonaccini ha deciso di abolire la tassa aggiuntiva su farmaci (fino a 2 euro a confezione, con tetto massimo di 4 euro a ricetta) e prestazioni specialistiche (fino a 10 euro ognuna), dagli esami di laboratorio a quelli radiologici, con un risparmio per gli emiliano-romagnoli di 22 milioni di euro l'anno, rafforzando il carattere pubblico e universalistico del sistema sanitario regionale.
Attualmente pagata sulla base di quattro scaglioni di reddito familiare, verrà cancellata per le due fasce comprese tra i 36mila e i 100mila euro (non si paga già al di sotto dei 36mila), andando ad interessare 900 mila cittadini, e resterà in vigore solo per i redditi superiori ai 100mila euro annui. Infatti, la Giunta ha deciso che le risorse incamerate dal superticket per i soli redditi alti verranno investite su una ulteriore misura - la prima di questo tipo in Italia - stavolta per aiutare le famiglie numerose, ovvero le coppie con due o più figli, per le quali verrà abolito il pagamento del ticket base da 23 euro sulle prime visite specialistiche: un beneficio per circa 330 mila famiglie emiliano-romagnole, pari a 1,5 milioni di residenti, di cui potranno avvalersi sia i genitori sia i figli.
E nulla cambierà per chi è già esente, che continuerà a non pagare la tassa aggiuntiva e neppure il ticket base per le specifiche esenzioni.
L'abolizione del superticket, introdotto dal Governo nazionale nel 2011, e quella del ticket per la prima visita a favore delle coppie con due figli o più entrerà in vigore dal 1^ gennaio 2019, per una manovra coperta interamente da fondi regionali. Si tratta di quasi 33 milioni di euro: i 22 milioni l'anno che entrano dal superticket destinato a sparire, e che quindi non saranno più a carico dei cittadini emiliano-romagnoli ma del bilancio regionale, e 10,6 milioni di euro necessari per togliere il ticket sulle prime visite per i nuclei familiari numerosi, in parte coperti dagli 8 milioni che entreranno dal superticket per i redditi superiori ai 100mila euro annui, cifra che comunque la Regione dovrà garantire dal proprio bilancio.
Le nuove misure sono state illustrate questa mattina dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dall'assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, e dalla direttrice generale alla Cura della persona, salute e welfare, Kyriakoula Petropulacos.
"Sono e siamo particolarmente orgogliosi per una decisione che va incontro ai cittadini e alle famiglie dell'Emilia-Romagna, abbassando il loro carico fiscale- afferma il presidente Bonaccini-. In particolare, riducendo i costi per l'acquisto di farmaci e l'accesso a prestazioni sanitarie: quando si riesce a garantire un servizio sanitario di alta qualità facendo risparmiare persone e utenti vuole dire che la strada intrapresa è quella giusta. Una strada passata prima per la razionalizzazione della spesa, senza che si siano intaccati efficienza ed efficacia, con 445 milioni di euro risparmiati grazie alla centrale unica per gli acquisti nella pubblica amministrazione nell'ultimo triennio, di cui oltre 370 proprio nella sanità, poi per gli investimenti in edilizia sanitaria, per rinnovare gli spazi e costruirne di nuovi, e nel potenziamento degli organici e la lotta al precariato, con oltre 5mila assunzioni e stabilizzazioni negli ultimi due anni di medici, infermieri e operatori sanitari. Una Regione virtuosa e con i conti in ordine che ora può permettersi di guardare ai bisogni dei propri cittadini e di trovare, per quei bisogni, risposte concrete. Continueremo a farlo attraverso i fatti, insieme, condividendo con le parti sociali e i territori le misure e i progetti più importanti- chiude Bonaccini- così come abbiamo fatto e stiamo facendo nel Patto per il Lavoro e con la richiesta di regionalismo differenziato per avere una maggiore autonomia, per una Emilia-Romagna capace di continuare a crescere riuscendo però ad aiutare chi più ha bisogno".
Da qui alla fine dell'anno, la Regione sarà impegnata nel completare il percorso formale necessario all'abolizione del superticket, compreso l'allineamento con la legge di bilancio 2019 dello Stato, e alla messa a punto del regolamento applicativo necessario all'esenzione del pagamento del ticket sulle prime visite per i nuclei familiari numerosi, per la piena entrata in vigore delle decisioni prese dal 1^ gennaio prossimo.
"Si tratta di uno sforzo economico straordinario, di una decisione che avrà per i cittadini dell'Emilia-Romagna una ricaduta tangibile, consistente e garantita nel tempo- sottolinea l'assessore Venturi-. Continuiamo a lavorare per una sanità all'avanguardia, che migliori sempre più i livelli di assistenza e i servizi, ma che al tempo stesso sia capace di ottimizzare l'uso delle risorse. Con questo provvedimento continuiamo a tutelare le fasce meno abbienti della popolazione, agevolando contemporaneamente le famiglie numerose e quella grandissima parte di cittadini che si colloca negli scaglioni di reddito intermedi. Insomma, questa è l'idea di sanità, welfare e lavoro su cui abbiamo iniziato a lavorare dal primo giorno del nostro mandato, perché nessuno deve essere lasciato indietro".
Cosa si paga adesso e cosa cambia
In Emilia-Romagna, a differenza di altre Regioni che applicano un'unica cifra uguale per tutti, il superticket sui farmaci è stato introdotto in base a fasce di reddito progressive: il primo scaglione (R1) fino ai 36.152 euro esente; il secondo (R2) tra i 36.153 e i 70.000 euro prevedeva un contributo di un 1 euro a confezione con un tetto massimo di 2 euro per ricetta; il terzo (R3) per i redditi tra i 70.0001 e i 100 mila euro pagava 2 euro a confezione con tetto per ricetta massimo di 4 euro e il quarto (R4), per i redditi superiori ai 100 mila euro, contribuiva con 3 euro a confezione e un tetto massimo di 6 euro.
Con la decisione della Regione, il superticket sarà abolito per tutti i redditi fino a 100 mila euro.
Anche per le prestazioni specialistiche, il superticket era stato introdotto e modulato in base al reddito, prevedendo contributi pari a: 0 euro fino a 36.152 euro; 5 euro tra 36.153 e 70.000 euro; 10 euro tra 70.001 a 100.000 euro; 15 euro oltre i 100.000 euro.
Il superticket è abolito per tutti i redditi fino a 100 mila euro.
Per le coppie con 2 o più figli oltre al superticket, verrà abolito anche il ticket "base" sulle prime visite (23 euro) per genitori e figli.
Fonte: Regione Emilia Romagna
Welfare. Inaugurato a Podenzano, nel piacentino, un nuovo centro diurno per disabili. Dalla Regione un contributo di oltre 230mila euro. La struttura si aggiunge ai 168 centri socio-riabilitativi diurni accreditati già esistenti in Emilia-Romagna. Potrà impegnare in attività educative e ricreative 15 persone.
Piacenza -
Dalla rieducazione motoria allo svolgimento di attività ricreative, manuali, culturali per migliorare l'autonomia delle persone disabili e consentire loro di sentirsi parte attiva della comunità. Sono alcuni dei servizi offerti dal nuovo centro diurno per disabili realizzato a Podenzano, nel piacentino, inaugurato ieri pomeriggio dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini.
L'edificio, costruito dove prima sorgevano i vecchi ambulatori dell'Azienda sanitaria, in via Cesare Battisti, potrà accogliere durante il giorno e in presenza di educatori e tutor fino a 15 persone, in età adulta e affette da diversi gradi e tipologie di disabilità (motorie, psichiche o relazionali). Per realizzare la struttura sono stati investiti quasi 463 mila euro: poco meno di 233.000 dalla Regione, e l'importo rimanente (230.000 euro) dalla cooperativa sociale AuroraDomus,che gestiràil Centro.
"Una nuova e bella struttura, che amplia la rete regionale di assistenza socio-sanitaria della nostra regione e che questa Giunta, anno dopo anno, intervento dopo intervento, ha contribuito significativamente a rafforzare- ha sottolineato Bonaccini al taglio del nastro-. Il tema della disabilità e la conquista di autonomia e inclusione sociale delle persone che ne sono affette richiedono grande attenzione e sensibilità, innanzitutto da parte delle istituzioni, chiamate a dare risposte concrete ai bisogni delle persone più fragili. Noi cerchiamo di farlo da anni- ha aggiunto il presidente- attraverso il Fondo per la non autosufficienza, che tra tutte le Regioni in Italia finanziamo con maggiori risorse; ma anche con i contributi sul 'Dopo di noi', fino all'impegno con cui a livello nazionale abbiamo chiesto e ottenuto, assieme a tanti amministratori del nostro territorio, il primo Fondo sui Caregiver. Continueremo a investire- ha concluso Bonaccini- nella dimensione culturale ed educativa dell'accoglienza e dell'inclusione delle persone diversamente abili in tutti gli ambiti della nostra società, perché nessuno ne resti ai margini".
All'inaugurazione erano presenti anche il presidente della Provincia di Piacenza, Francesco Rolleri, il sindaco di Podenzano, Alessandro Piva, il direttore del distretto di levante dell'Ausl di Piacenza, Rossana Ferrante e Daniela Chinosi, presidente della Cooperativa sociale Aurora Domus.
L'impegno della Regione per i disabili
Sono 168 i centri socio-riabilitativi diurni presenti in Emilia-Romagna, che offrono una disponibilità di 2.561 posti. Si tratta di servizi di piccole dimensioni, fortemente radicati sul territorio, che rispondono agli standard di qualità fissati delle norme regionali sull'accreditamento. Queste strutture hanno consentito la chiusura dei grandi istituiti di ricovero ancora presenti in molte altre regioni.
Sul piano dell'assistenza a disabili e anziani, l'Emilia-Romagna è la Regione con il Fondo regionale per la non autosufficienza - istituito nel 2004 - più alto in Italia: nel solo 2017 sono stati investiti oltre 478 milioni di euro, in aumento rispetto al 2016 (466 milioni), per lo sviluppo della rete dei servizi socio-sanitari, residenziali e semiresidenziali e la realizzazione di interventi di natura assistenziale ed economica. Ogni anno un terzo delle risorse del Fondo, più di 160 milioni, viene destinato a finanziare i servizi socio-sanitari per persone con disabilità. L'Emilia-Romagna, inoltre, è stata la prima Regione ad avere adottatouna legge specifica per i caregiver, coloro che assistono familiari o amici disabili e non autosufficienti, offrendone un riconoscimento giuridico sull'esempio di altri Paesi europei.
Garantire assistenza, indipendenza e autonomia ai familiari disabili rimasti privi di sostegno, perché orfani o con genitori ormai anziani è ciò che si prefigge la Regione con il programma di attuazione della legge nazionale sul 'Dopo di noi'. Per il triennio 2016-2018, all'Emilia-Romagna sono stati assegnati dallo Stato 13 milioni di euro; di questi, oltre 9 sono già stati destinati dalla Regione ai Comuni per l'acquisto o la ristrutturazione di appartamenti per disabili soli, oppure per l'avvio di nuove forme di coabitazione come case per piccoli gruppi(massimo 5 persone) o soluzioni di co-housing (un modo di abitare in comunità, che coniuga gli spazi privati con aree e servizi a uso comune). /Ti.Ga
Fonte: Regione ER