Prezzi in flessione. Riportiamo alcune note interessanti che stanno circolando tra gli operatori.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 27 giugno 2018 -
Ieri sera il mercato ha continuato a scendere, seppure in modo contenuto e non univoco:
Il mercato, in questo momento (ore 9,36), è tutto in territorio positivo la volatilità è alta e i nervi degli operatori sono tesi. I pareri, le opinioni, le notizie si susseguono e a tal riguardo ne riportiamo due particolarmente significative:
"E' in essere un'altra presa di posizione del governo USA contro la Cina. Il Wall Street Journal ha riportato che sarebbero in studio norme impedire a quelle società possedute almeno al 25% da capitali cinesi di comprare compagnie impegnate in USA nella "tecnologia industriale significativa".
Se tale mossa fosse attuata vuol dire che non ci saranno ripensamenti prima del 06 luglio.
L'altra notizia che avrà peso in futuro è stata diffusa da Agricensus Brasile: "La Cina probabilmente cercherà di importare seme di soia da 68 paesi che si sono impegnati a unirsi alla sua iniziativa "One-belt-one-road" nei prossimi 15 anni, secondo un nuovo studio, in quanto il paese cerca di minimizzare l'eccessivo affidamento sulle importazioni statunitensi. Il rapporto, pubblicato martedì dal primo rapporto sullo sviluppo agricolo cinese dell'Accademia cinese delle scienze agricole (CAAS), illustra la strategia della Cina per il periodo compreso tra il 2020 e il 2035 e analizza i risultati potenziali. Il rapporto indica che la Cina darà priorità alla produzione interna di grano e riso con gli incentivi politici necessari, cercando al contempo di diversificare l'offerta di soia." Il conflitto commerciale tra Cina e Stati Uniti genera effetti negativi per entrambi i paesi. L'esportazione statunitense di prodotti agricoli verso la Cina declina e il benessere dei consumatori cinesi è influenzato negativamente dagli aumenti dei prezzi ", ha affermato l'accademia. Il risultato della simulazione per il periodo del 2020 e del 2035 mostra che "la tassazione bilaterale tra Stati Uniti e Cina farà sì che le esportazioni di prodotti agricoli statunitensi verso la Cina si riducano del 40%. Tra questi, l'esportazione di soia e altri prodotti diminuirà del 50% circa ". In risposta a questo scenario, la Cina spera di "rafforzare i commerci con paesi a una sola strada e aumentare l'importazione di sostituti di soia", ha affermato il CAAS. La Cina imporrà le importazioni statunitensi di semi di soia il 25% dal 6 luglio, quando uno scambio commerciale tra le due maggiori economie del mondo si trasformerà in una guerra commerciale. La Cina consuma circa un terzo di tutta la soia prodotta, mentre gli Stati Uniti producono circa la stessa quantità."
Per ora è ancora da classificarsi come nota fantasiosa ma potrebbe avere un fondo di verità.
Quindi, come al Circo, le difficoltà sono sempre più elevate e spesso si aumenta il rischio togliendo la rete.
Il mercato è sceso molto ma, se non ci saranno ripensamenti potrebbe perdere ancora dei punti, seppure è buona norma ricordare che i prezzi non sono comprimibili all'infinito, considerato che i costi di produzione esistono in tutto il globo.
Indicatori internazionali 27 giugno 2018
l'Indice dei noli è sceso sino a 1323 punti, il petrolio è a 71,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,16571
@Pastificio.Andalini #Pastificio.Andalini
(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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E' partita la schermaglia dei dazi tra USA e Cina. 25% sul valore è la percentuale che entrambi i contendenti hanno dichiarato di applicare alle rispettive liste di prodotti.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 18 giugno 2018 -
Gli USA hanno stilato un elenco di 1.102 prodotti, pari ad un valore di 34 miliardi di dollari, che saranno sottoposti a dazi sul 25% sul valore, decorreranno dal 6 luglio mentre per 284 (pari ad un valore di 16 miliardi di dollari) i dazi verranno applicati in un secondo momento.
La Cina ha immediatamente reagito con un elenco di 545 prodotti (pari ad un valore di 34 miliardi di dollari), su cui verrà applicato un dazio del 25% sul valore, e per altri 50 prodotti (pari ad un valore di 16 miliardi) con applicazione idei dazi posticipata in un secondo momento.
Nell'elenco dei "cinesi" come previsto vi sono i semi di soia, il sorgo, la carne suina, la carne bovina, quella di pollo, prodotti caseari, succo d'arancia, frutta, pesci ecc...
Naturalmente sussiste la speranza che sopraggiungano ripensamenti entro il 6/7 oppure delle revisioni all'ultimo minuto. Per ora comunque l'atmosfera è pesante e i fondi di investimento, hanno preferito alleggerirsi su tutta la linea dando maggior peso al calo. Venerdì sera il mercato ha chiuso:
mentre stamattina l'andamento è stato misto: comparto soya in leggero recupero, comparto cereali in leggero calo.
L'Europa deve augurarsi che la Cina non cerchi sbocchi commerciali in acquisto per i cereali nei paesi d'influenza Russa.
I primi valori di farina di soya in uscita stamattina sul mercato sono stati: farina di soya 44% 360 e proteica 370€ luglio dicembre 362/372€ e il 2019 gennaio giugno proteica a 364 e luglio dicembre proteica 346 mentre la 44 per un anno 343. partenza porti.
Sul mercato interno si segnala un sensibile calo dei cruscami i cui valori sono quindi appetibili aggirandosi sui 128-130€ sul disponibile e 135 sul luglio-dicembre. L'orzo è in preda alla problematica del peso specifico, che risulta essere molto leggero, il mais instabile in base alle voglie di vendita per fare spazio ai cereali estivi.
Per le bioenergie abbiamo disponibilità di mais bianco e di seme di girasole scondizionato. Chi fosse interessato a queste commodities può contattare Mario Boggini al +39 338 6067872.
Indicatori internazionali 18 giugno 2018
l'Indice dei noli è salito sino a 1445 punti, il petrolio è a 64,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,15803
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
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Editoriale: - Ma che splendidi alleati (4) - Lattiero caseari. Alle stelle il latte spot. - #FARM RUN. Le novità 2018 presentate a "Il Noce" - Ilaria Bertinelli, la "cuoca poliglotta," ovvero come fare di necessità virtù. - Cereali e dintorni. In calo le previsioni di grano.
SOMMARIO Anno 17 - n° 24 17 giugno 2018
1.1 editoriale
Ma che splendidi alleati (4)
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Alle stelle il latte spot.
3.1 sport all'aria aperta #FARM RUN. Le novità 2018 presentate a "Il Noce"
4.1 diete speciali Ilaria Bertinelli, la "cuoca poliglotta," ovvero come fare di necessità virtù.
5.1 salute e benessere Integratore alimentare ritirato in via precauzionale
5.2 Farm Run Le antiche Terme di Salsomaggiore e Tabiano per il terzo anno saranno al fianco della Farm Run
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. L'incertezza non tende a attenuarsi.
7.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. In calo le previsioni di grano.
8.1 crisi idrica Fabbisogno idrico e crisi. Nuovo summit al Consorzio di Bonifica Parmense
8.2 salute e benessere Un buon motivo per bere il caffè
9.1 BRANDS Ipsos: il Parmigiano Reggiano è il primo marchio DOP al mondo per influenza
10.1 ospitalita' sport FARM RUN #FARM RUN. L'ospitalità si chiama INC Hotels
10.2 enogastronomia Serata Stellata a Arte & Gusto di Parma
11.1 miele Sull'appennino bolognese il polo di produzione di miele più grande d'Europa,
12.1promozioni "vino" e partners
13.1 promozioni "birra" e partners(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)
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I dati diffusi da USDA nelle scorse ore erano mediamente rialzisti. Le stime di fine raccolta in USA sono, per corn e seme di soya, più basse del previsto.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 13 giugno 2018
Le sorprese più grandi possono arrivare dal grano in quanto l'USDA ha condiviso e avvallato le previsioni dei cali di produzione da parte di Russia/Ucraina/Kazakistan. Infatti, la produzione di quei paesi è uscita a 123,74 milioni di tonnellate contro 127,44 dell'USDA di maggio (e i 142,22 del 2017/18). Il calo è tutto imputabile alla Russia la cui produzione è stata stimata a 68,50 contro 72 di maggio (era 85 quella del 2017/18).
Le produzioni degli altri Stati più importanti per la produzione del grano, quali Australia/Canada/Argentina, sono rimaste invariate rispetto alle previsioni di maggio, così come pure quella degli USA è rimasta praticamente invariata (49,74 contro 49,57). Alcontrario quella della UE è diminuita di 1 milione di tonnellate: 149,40 contro 150,40.
Sui semi di soia invece sorprende che l'USDA continui a non diminuire le sue stime sull'esportazione dagli USA: sono sempre l'11% in più di quelle della scorsa campagna. Forse l'USDA non ha timori sui problemi politici di USA/Cina. La produzione Argentina è stata ridotta 37 milioni di tonnellate, era 39 in maggio e 57,80 quella della campagna precedente. E' stata aumentata la produzione brasiliana a 119, era 117 in maggio e 114,10 quella della campagna precedente.
Il mercato quindi ha così chiuso in serata del 12 giugno:
Con grande meraviglia il mercato telematico della mattinata seguente stava trattando tutto in territorio negativo. Il seme da meno 7 a meno 9 punti, (centesimi di dollaro per bushel) la farina da 2 a 3 dollari meno per tonnellata corta,(per trasformala moltiplicare per 1.1023) il mais meno 1 punto, e sorpresa il grano da meno 5 a meno 7,75 punti.
Poco da commentare sul mercato interno. Il grano è sempre in tensione, il mais segnato dalle vendite di stoccatori e produttori che devono fare spazio al grano e all'orzo (quest'ultimo non si prevede di qualità). Il calo dei cruscami potrebbe essere una occasione imperdibile.. Il calo delle farina di soya è determinato da una penuria di merce che sta per finire, e il calo della farina di soya convenzionale è principalmente sostenuto da una guerra a tre tra produttori.
Per le bioenergie nulla di nuova sotto il sole. Chi fosse interessato vi è disponibilità di mais bianco macchiato, tossinato e di seme di girasole scondizionato. Per informazioni contattare dottor Mario Boggini +39 338 606787.
Indicatori internazionali 13 giugno 2018
l'Indice dei noli è salito sino a 1391 punti, il petrolio è a 66,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,1732
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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A fronte dell'indebolimento del seme e della farina, resta comunque la resistenza del grano, in quanto sussiste pessimismo sulle produzioni Ucraine e Russe.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 11 giugno 2018 -
Il mercato, condizionato dalle varie tensioni dei dazi, è sceso ancora. La notizia che il Messico, uno dei principali importatori di carne suina dagli USA, abbia intenzione di imporre un dazio all'import ha fatto infatti ridimensionare i valori di mercato, ed ecco che il seme è sceso sotto i 1000 punti e la farina si avvicina ai 350 dollari per tonnellata corta, anche grano e mais in ridimensionamento.
A fronte dell'indebolimento del seme e della farina, resta comunque la resistenza del grano, in quanto sussiste pessimismo sulle produzioni Ucraine e Russe. Si stimano infatti 120 milioni di tonnellate contro le 142 della precedente campagna.
Sul mercato interno:
Troppo presto per dare dei valori. In queste circostanze occorre prendere al balzo queste occasioni e, se del caso, valutare i futuri a 6/12 mesi. Venerdì un primario importatore quotava:
- farina di rsoya proteica partenza porto di Ravenna 393€ alla tonnellata sul caricabile, 389€ sulla seconda quindicina di giugno, il luglio-settembre 383€ e l'ottobre-dicembre 360 € per il 2019 gennaio-giugno 375€ e il luglio-dicembre 360€. questi valori sul 2019 si stanno avvicinando a soglie di interesse per delle parziali coperture.
Gli operatori auspicano una farina di soya ancora più bassa, ma occorre porre molta attenzione a quello che può scatenare il grano, che quando rincara trascina tutto il mercato delle Materie Prime Agricole.
Il mais sembra abbia già finito la sua fase di rincaro, influenzato probabilmente dall'arrivo dell'orzo e dall'avvicinarsi del raccolto del grano ma sui mercati esteri, dove Orzo e Grano arrivano generalmente più tardi, la situazione non cambia. Il mais "comunitario" (rumeno/bulgaro), per il giugno, venerdì era quotato ad euro 175 contro 173 di giovedì, mentre il luglio non era quotato.
L'ottobre/novembre/dicembre erano quotati ad euro 167 contro 166. Persiste la scarsità di cruscami che quotano ancora prezzi alti sia per la zootecnia che per le bioenergie.
Nulla di nuovo da segnalare nel mercato delle bioenergie, dove continua la vana caccia al mais tossinato e a cruscami a basso costo. Ancora disponibile il seme di girasole scondizionato ma con il 35% 40% di olio. Entro breve saranno disponibili gli avanzi di lavorazione del mais dolce, con valori intorno ai 25 € alla tonnellata se nel raggio di 80 km dal luogo di produzione. Chi fosse interessato a queste commodities può contattare Mario Boggini al +39 338 6067872.
Indicatori internazionali 11 giugno 2018
l'Indice dei noli è salito sino a 1391 punti, il petrolio è a 65,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,18042
@Pastificio.Andalini
(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Editoriale: - Che confusione! Peggio il PD o la NATO? - Lattiero caseari. Impennata del latte - Le nocciole Mortarella nel regno della mortadella - Farm Run 2018 - Invito a partecipare alla conferenza stampa di Presentazione - Cereali e dintorni. Perdura l'incertezza sui mercati, C.V.D.
SOMMARIO Anno 17 - n° 23 10 giugno 2018
1.1 editoriale
Che confusione! Peggio il PD o la NATO?
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Impennata del latte.
3.1 Nocciole a FICO Le nocciole Mortarella nel regno della mortadella
4.1 Sport e benessere Farm Run 2018 - Invito a partecipare alla conferenza stampa di Presentazione
5.1 Farm Run "La Barchetta" conferma l'ospitalità per gli atleti della #FARM RUN
5.2 Farm Run Prosciutteria & Wine Ponterecchio è pronto per accogliere gli atleti della #FarmRun 2018
5.3 Farm Run Il ristorante Parma Rotta affiancherà la #FarmRun anche quest'anno con una sorpresa per gli atleti e accompagnatori.
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Perdura l'incertezza sui mercati.
7.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Perdura l'incertezza sui mercati, C.V.D.
8.1 allerta alimentare Allerta Alimentare - Insalate miste provenienti dall'Italia contaminate con salmonella enterica.
8.2 lambrusco Alla Cantina Paltrinieri primo appuntamento di Rosso Rubino
9.1 city of gastronomy City of Gastronomy Festival - le foto
9.2 sport e benessere #FARM RUN 2018. Il Parmigiano Reggiano è main sponsor
10.1 consumi alimentari Consumi - Italia spaccata
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners
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Come Volevasi Dimostrare. La situazione sui mercati è sempre molto incerta e, molto probabilmente, rimarrà tale sino a quando la "guerra fredda" dei dazi non avrà fine.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 5 giugno 2018
Appena ieri scrivevamo che "La situazione sui mercati rimane sempre incerta e, molto probabilmente, rimarrà tale sino a quando la "guerra fredda" dei dazi non avrà fine".
E' stato sufficiente che la delegazione Americana lascisse Pechino, e da nessuna parte giungesse alcuna dichiarazione, per indurre il mercato a pensare al peggio. Inoltre l'effetto meteo sembra schiarirsi, almeno in USA, e ecco pronta la reazione:
Ma nonostante il calo, che comunque è apprezzabile, i fondi non hanno ancora cambiato la loro posizione e la ragione è forse riconducibile ad alcune stime che danno gli stock di fine raccolto in riduzione per il grano e per il mais.
In genere quando s'infiamma il mercato del grano sono problemi per tutte le materie prime.
Nel mercato interno da segnalare che ieri ha avuto in inizio una "battaglia" sulla farina di soya e conseguente ridimensionamento sensibilmente.
Troppo presto per trarre delle considerazioni ma, in queste occasioni, potrebbe essere conveniente cavalcare la speculazione valutando i futuri a 6 12 mesi.
Comunque, in generale, i mercati odierni avranno un impronta ribassista.
Nulla di diverso da segnalare nel mercato delle bioenergie, se non un quantitativo di seme di Colza inquinato da diserbante e seme girasole scondizionato ma con il 35% 40% di olio e a breve saranno disponibili gli avanzi di lavorazione del mais dolce, con valori intorno ai 25 € alla tonnellata se consegnati nel raggio di 80 km dal luogo di produzione. (Chi fosse interessato a queste commodities può prendere contatto con Mario Boggini - +39 338 6067872)
Indicatori internazionali 5 giugno 2018
l'Indice dei noli è salito sino a 1193 punti, il petrolio è a 65,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,16911
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La situazione sui mercati rimane sempre incerta e, molto probabilmente, rimarrà tale sino a quando la "guerra fredda" dei dazi non avrà fine.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 4 giugno 2018
Per meglio comprendere il mercato è necessario analizzare i dati usciti venerdì sera, inerenti le posizioni dei fondi di investimento, che dimostra la posizione complessivamente rialzisti sul corn, sul seme di soia, sulla farina di soia.
Sul corn i Fondi hanno un "lungo" di 202.427 contratti rispetto a 199.070 della scorsa settimana. Quindi rialzisti.
Sul seme hanno un " lungo" di +107.098 contro +98.128, anche in questo caso rialzisti.
Sulla farina hanno un "lungo" di +112.788 contro +113.297 anche qui rialzisti.
Sul grano hanno un lungo di + 15.315 contro un corto di - 1.685 e qui decisamente hanno cambiato atteggiamento e sono rialzisti. Sull'olio hanno un "corto" di - 61.817 contro - 47.249 quindi hanno accorciato le loro scoperture.
Quando il mercato del grano s'infiamma, i problemi generalmente si riflettono anche sulle altre materie prime.
Il 2017 aveva ben abituato gli operatori con prezzi golosi ma poi, a gennaio, è cambiato tutto e ora da diverse settimane il mercato è allineato su valori medio alti con l'aggravante del tasso di cambio sfavorevole. Al nervosismo determinato dalla "guerra fredda" e dalla variabile cambio, occorre aggiungere, le molteplici variabili meteo.
Il mercato interno non mostra segnali di cambiamento: proteici ancora cari e scarsità di merce per farina di soya proteica e normale caricabile (ma nel mese la situazione della farina di soya dovrebbe riequilibrarsi con i cospicui arrivi); continua la penuria di farina colza e girasole a basso tono proteico, ma anche in questo caso vi sono spiragli di miglioramento a medio termine. Scarsità ancora per semola di mais e distiller sia di mais che di grano, per i cruscami, che comunque si sono stabilizzati, e ancora per diversi fibrosi. Mais ben tenuto, grano caro, orzo di difficile reperimento, una situazione che però dovrebbe volgere al termine entro 7, forse 10 giorni.
La variabile di disturbo potrebbe arrivare dal mais nazionale che scarseggia.
Sul pronto la farina di soya proteica caricabile quota 410/412€ tonnellata, mentre per i futuri la farina di soya per il 2019 che quota: 373 la normale e 382 la proteica partenza ai porti sul primo semestre, mentre per il secondo quota 347 la normale e 356 la proteica.
Nulla di diverso da segnalare per il mercato delle bioenergie, se non un quantitativo di seme di Colza inquinato da diserbante. A breve saranno disponibili gli avanzi di lavorazione del mais dolce, con valori intorno ai 25 € alla tonnellata entro un raggio di 80 km dal luogo di produzione.
Indicatori internazionali 4 giugno 2018
l'Indice dei noli è salito sino a 1156 punti, il petrolio è a 66,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,1692
@Pastificio.Andalini
(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Editoriale: - Habemus Imperium! - Scandali d'oltralpe - Lattiero caseari. Latte spot e burro in costante crescita. - Diga di Mignano - La visita del Prefetto - Cereali e dintorni. Continua la "Guerra Fredda" dei dazi, ma non solo. - Bacino PO - sottoscritta l'intesa che rafforza la pianificazione strategica.
SOMMARIO
Anno 17 - n° 22 3 giugno 2018
1.1 editoriale - Habemus Imperium!
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Latte spot e burro in costante crescita.
3.1 VINO E SCANDALI Scandali d'oltralpe
4.1 Sport e benessere L'Osteria del Teatro in campo con la #FarmRun 2018.
4.2 Sport e benessere L'Osteria dei Servi "Tifa" #FarmRun 2018.
4.3 ACQUA Valore e tutela dell'acqua, il Caso DMV
5.2 ambiente Diga di Mignano - La visita del Prefetto
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Continua la "Guerra Fredda" dei dazi, ma non solo.
7.1 Indicazioni geografiche Dalle IG richiesta di maggiori controlli e sanzioni "risolutive" per chi trasgredisce
8.1 ambiente Bacino PO - sottoscritta l'intesa che rafforza la pianificazione strategica.
8.2 Giustizia Consorzio Agrario di Parma - tutti assolti perché "Il fatto non sussiste"
9.1 ambiente - acqua Collaudo della diga di Mignano Raggiunta la quota massima autorizzata: al via la tracimazione controllata
9.2 ambiente - acqua Collaudo della diga di Mignano (PC) - Prosegue la tracimazione: l'acqua è arrivata nell'Arda
10.1 crisi autotrasporto Autotrasporto - CNA FITA: L'Italia porti le imposte sotto il 50% del costo
11.1promozioni "vino" e partners
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Alla notizia che gli USA imporrebbero dazi per 25 miliardi di dollari ai prodotti provenienti dalla Cina, il mercato si è buttato sul segno negativo.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 30 maggio 2018 -
Continua la "guerra fredda" dei dazi sospesi. Ieri il mercato, per gran parte della giornata, è stato in territorio positivo. Poi la notizia che a partire dalla metà di giugno gli USA imporrebbero dazi per 25miliardi sulle importazioni dei prodotti dalla Cina e tutto si è modificato:
Comunque con il grano così forte restano scarse le ipotesi di crolli. In genere il grano in fase ascendente condiziona il mercato. Due settimane fa quotava 488 punti, ed ora 536 per varie ragioni climatiche e per le stime produttive.
La situazione finanziaria è pesante, il nostro Paese potrebbe dare il via ad una crisi pesante dell'Euro zona, nel prossimo G7, che si terrà in Canada nel fine settimana, anche la situazione Italia è entrata nell'agenda dei lavori.
Al nervosismo provocato dalla "guerra fredda" si è aggiunta l'aggravante della volatilità dell'indice di cambio €/$, ora dobbiamo sommare anche le variabili meteo, che stanno sconvolgendo anche i più esperti.
Infatti, oltre al fatto che dopo cinque anni di crescita ininterrotta delle scorte mondiali di grano, le previsioni sono per un ridimensionamento, a cui va aggiunto che la produzione mondiale di orzo, per quanto in aumento, non sarebbe comunque in grado di soddisfare i bisogni.
Il mercato interno è immutato: proteici cari e scarsità di merce per farina di soya proteica e normale caricabile; mais ben tenuto, grano caro, orzo di difficile reperimento.
Sui futuri, la farina di soya per il 2019 ieri quotava 388 la normale e 397 la proteica partenza ai porti sul primo semestre, mentre per il secondo quotava 361 la normale e 370 la proteica valori ben tenuti e poco golosi sia al consumo che al commercio. Nulla di nuovo da segnalare per il mercato delle bioenergie, fatto salvo un quantitativo di seme di girasole scondizionato con il 35% 40% di olio a disposizione per questo settore, dove al momento la domanda è superiore all'offerta.
Se alle tante variabili sopra descritte aggiungiamo la nostra confusione e incertezza governativa, con i fianchi scoperti alla speculazione internazionale, ben si comprende quanto difficile sia muoversi sia sulle commodities che sui cambi e anche sulla finanza.
"Una nave in tempesta senza nocchiere"
Indicatori internazionali 30 maggio 2018
l'Indice dei noli è sceso sino a 1057 punti, il petrolio è sceso a 66,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,15735
@Pastificio.Andalini
(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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