L’ASSOCIAZIONE “VIVERE SAN LAZZARO - LUBIANA” DENUNCIA L’ABBANDONO E L’INDIFFERENZA DELLE ISTITUZIONI NEI CONFRONTI DEI PROBLEMI DI MOBILITA’ E INFRASTRUTTURE DELLA CITTA’
L'associazione “Vivere San Lazzaro - Lubiana”, per voce del suo presidente Aldo Rizzoli, torna a denunciare il totale abbandono e disinteresse delle istituzioni nei confronti delle infrastrutture della nostra città.
“Mi trovo completamente in disaccordo su quanto comunicato da Effetto Parma in merito al piano sulle infrastrutture per la nostra città.
Innanzitutto ci tengo a sottolineare come questo piano venga presentato al termine del mandato amministrativo. Effetto Parma aveva 10 anni per realizzare queste ed altre infrastrutture di cui la città è carente. I progetti si presentano all’inizio di un cammino, non alla fine di un mandato quando invece sarebbe il momento di fare il bilancio su quanto è stato fatto e quanto invece è stato disatteso.
Questo soprattutto alla luce del fatto che in questi 10 lunghi anni non si è stati in grado di chiudere ad est l'anello della tangenziale che era stata completata dall’ex Sindaco Vignali con la realizzazione degli ultimi due sottopassaggi di via Budellungo e via Emilia Ovest. Oltre alla chiusura dell’anello e in attesa della via Emilia Bis bisognava in questi anni prolungare la tangenziale almeno fino a dopo l’abitato di San Prospero (come le precedenti amministrazioni avevano fatto ad ovest), liberando la frazione e via Emilia est dal traffico intenso e ormai insostenibile per gli abitanti, con tutti i relativi problemi di disagio causati dallo smog e dalla mobilità congestionata.
A questo proposito faccio presente che da più di 10 anni esiste il progetto che va proprio nella direzione di unire la tangenziale est con la nord sgravando il tratto della via Emilia davanti all’ex Salamini della funzione impropria di tangenziale.
Per tutte queste ragioni credo che Effetto Parma, oggi più che mai, invece che presentare nuovi fantomatici progetti, debba fare un approfondito esame di coscienza per capire tutto quello che l’amministrazione avrebbe potuto fare per la nostra città nel corso degli anni e che invece attende ancora di essere realizzato”.
L’ASSOCIAZIONE “RINASCE L’OLTRETORRENTE” TORNA AD INVOCARE A GRAN VOCE INTERVENTI TEMPESTIVI PER RIPRISTINARE LA SICUREZZA NELLE STRADE DEI NOSTRI QUARTIERI
Nella serata di giovedì 3 febbraio 2022 il gruppo di impegno sociale San Lazzaro – Lubiana si è presentato a un pubblico numeroso di residenti e commercianti presso il ristorante Arte e Gusto di via Emilia Est.
Riceviamo dal comitato Manifesto san Leonardo e pubblichiamo la lettera trasmessa alcuni giorni fa al Comune di Parma. (in allegato una esplicativa galleria immagini)
ALL’ASSESSORATO ALL’ URBANISTICA
ALL’ASSESSORATO ALLE POLITICHE DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
DEL COMUNE DI PARMA
e p.c. Consiglieri Comunali
e p.c. CCV San Leonardo e Cortile San Martino
e p.c. COMMISSIONE PAESAGGISTICA
e p.c. Rete Parma Verde
e p.c. Associazioni Ambientaliste
Nel corso di questi anni abbiamo costantemente evidenziato come il nostro quartiere sia afflitto da molteplici problematiche: inquinamento ambientale, criminalità organizzata e non, riqualificazioni iniziate, ma ancora incomplete a distanza di più di un decennio, traffico veicolare di passaggio, pesante presenza di centri commerciali di grandi dimensioni ad interesse sovra-comunale, supermercati e non ultima quella della salute dei cittadini (insalubrità da inquinamento).
Con queste premesse ci saremmo aspettati una forte presa di posizione e di salvaguardia anche attraverso il nuovo PSC: IL REALE STOP AL CONSUMO DI SUOLO è una delle più urgenti necessità per la difesa dei beni comuni e della qualità di vita attuale e delle generazioni future.
Prendiamo positivamente atto della recente Delibera del Comune che recepisce gli indirizzi della Regione, ma dobbiamo evidenziare come nel nuovo PSC ( http://www.comune.parma.it/PianoStrutturaleComunale.aspx), che conferma le gravi carenze ambientali del Quartiere San Leonardo/Cortile San Martino (carenza alberi, rumore, calore, traffico …), siano ancora presenti moltissime aree di trasformazione urbana, cioè nuove aree di edificazione, nonostante la tanto declamata intenzione di ridurre il consumo del suolo.
Nel corso della seduta del Consiglio Comunale tenutasi il 22/7/2019, in cui è stato approvato il nuovo PSC, abbiamo ascoltato esponenti della maggioranza al governo della città, giudicare la delibera come “percorso virtuoso”, di passaggio “dall’espansione urbanistica alla riqualificazione urbana”, di retrocessione di aree edificabili a terreno agricolo, di creazione di … “polmoni verdi per garantire uno sviluppo armonico e sostenibile della nostra città”.
Abbiamo allora “ripercorso” il nostro quartiere e purtroppo abbiamo verificato che sono ancora tante le aree che in questo momento sono ancora verdi ma su cui compaiono cartelli “area edificabile”, e su quelle dove non ci sono cartelli incombe la pianificazione edilizia, magari con destinazione a nuovi supermercati oppure ad attività di ristorazione o magari centri commerciali? (vedi nostre foto e tavole PSC dal sito del Comune di Parma settore Pianificazione Territoriale).
Leggiamo sugli organi di informazione (Gazzetta di Parma 21/5/2019) che è stato tagliato il “60% delle previsioni di sviluppo urbanistico ereditate dal vecchio Piano Strutturale”, ma per quanto riguarda il Quartiere San Leonardo e Cortile San Martino (se si esclude una zona SPIP oltre l’Autostrada) non ci pare un PSC così futuristico ed ambientalistico: come detto, rimangono ampie previsioni di nuove aree edificabili in un quartiere che si può e si deve rigenerare senza consumo di suolo (riutilizzando tutte quelle aree già e non ancora oggetto di riqualificazione ma anche i diversi quartieri artigianali presenti che spesso presentano capannoni non utilizzati….). I recenti dati ISPRA sulla cementificazione del suolo parlano chiaro.
Da tempo viene promesso al quartiere un “patto per San Leonardo” in cui affrontare con un’attenzione multidisciplinare le problematicità del quartiere, ma analizzando il PSC ci sembra che sia stato predisposto un “Piatto per San Leonardo” al servizio della città.
Avevamo auspicato l’inizio di una vera rivoluzione ambientale che non si limitasse ad essere GREEN solo dirottando le auto dal centro alle periferie, verso i Centri Commerciali, facendo così diventare il nostro quartiere (richiamando l’area C di Milano) la nuova area CC (acronimo di Centri Commerciali).
Lo abbiamo più volte detto ma lo ripetiamo: è davvero IMPOSSIBILE “progettare la città, i quartieri in modo SOSTENIBILE FIN DA OGGI, senza aspettare un DOMANI INDEFINITO quando molto sarà già costruito e l’ambiente distrutto?
Anche per questi motivi chiediamo una ASSEMBLEA PUBBLICA per comprendere il futuro che ci aspetta ed una MORATORIA IMMEDIATA con l’obiettivo di mantenere integre tutte le aree verdi urbane e periurbane rimaste affinché il SUOLO, bene comune limitato e non rinnovabile, sia salvaguardato e con esso tutte le funzioni che ci offre e che sono insostituibili (produzione di cibo, depurazione delle acque di falda, stoccaggio di carbonio, conservazione della biodiversità….), in coerenza anche con la MOZIONE SUL CLIMA approvata dal Consiglio Comunale in data 22/7/2019.
PARMA CAPITALE VERDE EUROPEA è ancora lontana …………..
MANIFESTO PER SAN LEONARDO