Ziveri: “È il modo migliore per contrastare l’abusivismo e tenere sotto controllo le condizioni igienico sanitarie”
Parma 16 aprile 2020 - Il rischio di contagio da Covid-19 è oggi aggravato da un fenomeno che Confartigianato Benessere, già prima dell’esplodere dell’emergenza, ha più volte segnalato: l’abusivismo nei settori estetica e acconciatura. Infatti, a seguito della chiusura di queste attività si registra un ulteriore incremento di questa pratica che affligge il settore. Sono molti infatti i soggetti che, in seguito della prolungata chiusura delle attività regolari, approfittando dell’impennata della richiesta, stanno recandosi al domicilio del cliente in modo abusivo, aggravando le carenze dal punto di vista igienico-sanitario.
Anche per questa ragione, oltre che per mitigare l’evidente danno economico del settore e combattere il disagio crescente tra i cittadini, dai quali ogni giorno Confartigianato riceve telefonate per sapere quando riapriranno tali attività, Confartigianato Benessere chiede che si consenta la riapertura delle imprese di acconciatura e dei centri estetici, utili anche al mantenimento dello stato di benessere psico-fisico.
“La comunità scientifica ribadisce spesso l’importanza della cura di sé – spiega Michele Ziveri, membro della giunta nazionale di Confartigianato Benessere. Le donne, in generale, riescono meglio ad occuparsi del proprio corpo, anche grazie ai prodotti che i professionisti sono autorizzati a vendere e consegnare a domicilio, così non è per gli uomini. Fra le tante (minori) conseguenze dell’emergenza da Covid 19, ci sono anche uomini con strane e inusuali pettinature… O capelli lunghissimi oppure completamente rasati… Abbiamo visto tutti, per esempio, il fuori onda del Presidente Mattarella… Ma a parte le battute, mi sento di segnalare la problematica dell’abusivismo e di ciò che comporta a livello igienico sanitario, ancor di più in questo periodo. È complicatissimo porvi un freno oggi, se non consentendo la riapertura dei centri in regola. Per questo abbiamo studiato una serie di misure e confezionato una proposta che crediamo possa salvaguardare la salute di tutti”.
La condizione per la ripresa dell’attività dovrà essere l’applicazione di misure igienico-sanitarie e di modalità di lavoro che vanno a integrare le già stringenti disposizioni in materia che gli operatori rispettavano già prima del Covid-19, in ossequio delle leggi di settore e dei regolamenti regionali e comunali.
Confartigianato Benessere ritiene infatti che, ferme restando le disposizioni previste dal DPCM 11 marzo 2020, integrate dal protocollo condiviso sottoscritto tra Governo e parti sociali, le imprese regolari del settore siano in condizioni di sostenere una riorganizzazione delle attività e una parziale rimodulazione delle modalità di erogazione dei servizi stessi, che consenta di operare in sicurezza, tutelando la salute di tutti.
Nel documento presentato ci sono sia proposte di carattere organizzativo (dallo svolgimento delle attività esclusivamente su appuntamento alla delimitazione degli spazi con applicazione sul pavimento di scotch di colore ben visibile) che di carattere igienico-sanitario (dall’utilizzo mascherina, guanti, occhiali protettivi o visiera in plexiglas, all’igienizzazione delle postazioni di lavoro dopo ogni trattamento/servizio).
“Colgo l'occasione per dire che molte signore stanno chiedendo ai propri parrucchieri ed estetisti di acquistare on-line i prodotti abituali e questo può essere il momento per gli operatori di attrezzarsi con un sito internet, anche questo è un modo per non restare fermi e lavorare per la propria attività – conclude Ziveri”.
Ecobonus, lo sconto in fattura altera la concorrenza a danno delle pmi: anche a Parma oltre 9000 imprese e più di 27.000 addetti a rischio
Lo sconto in fattura per i lavori relativi a ecobonus e sismabonus rischia di distorcere la concorrenza a danno dei piccoli imprenditori. A dirlo non è più solo Confartigianato, ma anche l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che si è pronunciata riconoscendo e condividendo le ragioni espresse dalla Confederazione in merito all'articolo 10 del decreto "crescita".
"Stiamo coinvolgendo tutti i parlamentari eletti nella nostra circoscrizione per dare maggiore forza al lavoro che a livello nazionale la Confederazione sta svolgendo – ha spiegato Leonardo Cassinelli, presidente di Confartigianato Parma. Dobbiamo assolutamente fare in modo che l'attuale impostazione della misura sull'ecobonus sia rivista al più presto, prima che l'Agenzia delle Entrate intervenga emanando il provvedimento di attuazione".
Anche secondo l'Antitrust la norma, nella sua attuale formulazione, potrebbe creare restrizioni della concorrenza nell'offerta di servizi di riqualificazione energetica a danno delle piccole e medie imprese, favorendo i soli operatori economici di più grandi dimensioni in grado, per maggiore solidità finanziaria, di applicare lo sconto pari al credito d'imposta spettante direttamente in fattura.
È evidente che c'è una discriminazione fra operatori concorrenti perché taluni non riusciranno a utilizzare, nelle proprie offerte di mercato, tutti i diversi meccanismi di incentivazione previsti per la domanda di lavori di efficientamentoenergetico. Questo meccanismo penalizza mezzo milione di micro e piccole imprese operanti nel settore, con 1,2 milioni di addetti, a livello nazionale e a livello locale, in provincia di Parma, sono più di 9000 le imprese coinvolte con oltre 27.000 addetti.
L'ufficio studi di Confartigianato Parma rileva che il 37,1% degli investimenti sostenuti da ecobonus si riferisce ai serramenti, il 16,9% alle caldaie a condensazione, il 15,9% a pareti verticali, il 14,5% a pareti orizzontali, il 6,7% a pompe di calore, il 3,8% a schermature solari, l'1,1% al solare termico e lo 0,5% a building automation.
Le imprese del 'sistema casa', per limitata capacità finanziaria e insufficiente capienza fiscale per compensare il credito d'imposta, non saranno dunque in grado di praticare lo sconto. Ciò a vantaggio delle grandi multiutility.
Fa tappa a Parma il magazine di Rai Uno "Top – Tutto quanto fa tendenza". In onda sabato 21 aprile, dopo "Ballando con le stelle"
Suggestioni parmigiane nella prossima puntata di "Top –Tutto quanto fa tendenza", il magazine di Rai Uno, in onda sabato 21 aprile, al termine di "Ballando con le stelle".
Il format è dedicato alla moda, al costume, alle tendenze e all'eccellenza del Made in Italy e l'inviata Francesca Lancini ha raccontato tre peculiarità cittadine.
A Parma, City of Gastronomy Unesco, la trasmissione non poteva non soffermarsi sul food.
La troupe, diretta dal regista Dario Migliardi, ha seguito la preparazione di un celebre primo piatto al ristorante Parizzi. E poi l'occhio della telecamera si è spostato ad osservare il primo grande passo della città verso "Parma città della Cultura 2020", con le immagini della mostra "Il terzo giorno".
Infine l'artigianato di qualità, con l'intervista a Lita Pirazzoli, titolare di Vanleo (che fa parte della squadra Confartigianato Imprese Parma), che ha raccontato la storia che sta dietro a un prodotto realizzato con un particolare filato, l'abito in "Van", frutto di una lunga ricerca tecnologica.
Confartigianato Imprese Parma celebra i 70 anni di attività con un gesto di solidarietà lungo un intero anno.
C'è una nuova adesione per Parma Facciamo Squadra: Confartigianato Imprese Parma ha scelto di sostenere il progetto e il benessere dei nostri bambini per l'intero arco dell'anno. La prima iniziativa sarà un grande concerto interpretato da Antonella Ruggiero, al Teatro Regio.
Ecco la dichiarazione del presidente Leonardo Cassinelli: "Confartigianato Imprese Parma quest'anno compie 70 anni: un traguardo importante che abbiamo deciso di celebrare assieme a tutta la città. Il compleanno è un momento in cui riflettere sui valori e gli ideali che hanno mosso un gruppo di piccoli imprenditori, nel 1948, all'indomani della guerra, a mettersi insieme, ad associarsi per affrontare con più forza il futuro. Di qui, il claim che ci accompagnerà tutto l'anno "Un futuro che inizia dalla nostra storia".
"Spinti da quegli stessi valori, abbiamo scelto di sostenere il progetto di Parma Facciamo Squadra a favore dei bambini in difficoltà. I bambini di oggi sono il futuro della nostra società e noi vorremmo che tutti avessero le stesse opportunità di crescita, di studio, di gioco. Siamo molto orgogliosi del sostegno che, da tanti anni, Forum Solidarietà sta dando ai meno fortunati, attraverso Parma Facciamo Squadra.
Per tutto l'anno raccoglieremo i fondi e, a questo proposito, abbiamo aperto un conto corrente specifico. Il primo momento in cui si potrà dare un contributo sarà proprio alla nostra festa, sabato 17 febbraio al Teatro Regio, al concerto che vedrà protagonista la cantautrice Antonella Ruggiero".
Ogni donazione sarà moltiplicata per quattro da Fondazione Cariparma, Barilla e Chiesi Farmaceutici che aggiungeranno un euro per ogni euro raccolto. Per saperne di più www.parmafacciamosquadra.it
Da Parma una nutrita delegazione di imprenditori e dirigenti dell'associazione, guidata dal presidente provinciale Leonardo Cassinelli si è recata all'Auditorium della Conciliazione di Roma per assistere all'assemblea.
Parma, 29 giugno 2016
Si è parlato di lavoro e pressione fiscale all'assemblea nazionale di Confartigianato che quest'anno festeggiava il 70° compleanno, con un ospite d'eccezione: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Anche da Parma una nutrita delegazione di imprenditori e dirigenti dell'associazione, guidata dal presidente provinciale Leonardo Cassinelli si è recata all'Auditorium della Conciliazione di Roma per assistere all'assemblea.
Dalla relazione di Merletti, presidente nazionale è emerso un dato non nuovo: nel 2016 gli italiani pagano 28 miliardi in più di tasse rispetto alla media dei cittadini dell'Eurozona e per le imprese il gap fiscale Italia-Europa è ancora più ampio: il total tax rate è pari al 64,8%, il più alto nell'Ue.
«Come andiamo denunciando da tempo - ha spiegato Cassinelli - alla crescita della pressione fiscale ha contribuito il prelievo a livello locale e anche nel parmense ne sappiamo qualcosa: tra il 2011 e il 2015 le imposte dirette e indirette di tutte le amministrazioni pubbliche sono aumentate in media del 6%, trainate dall'incremento del 27,2% dei 5 principali tributi locali cioè Irap, addizionali Irpef, Imu e Tasi. Il punto è che a fronte di questi rincari non godiamo di servizi qualificati».
A parlare d'innovazione è stato il ministro del Lavoro Poletti che ha spiegato alla foltissima platea che gli imprenditori italiani riusciranno a farcela nei mercati globali se saranno capaci di mettere a valore ciò che si fa, innovando, partendo dall'alternanza tra scuola e lavoro, un tema questo molto caro all'associazione. Il ministro ha sottolineato il ruolo delle imprese, soggetti che offrono vere occasioni di occupazione e di realizzazione delle persone.
Accanto al Capo dello Stato, hanno assistito ai lavori la presidente della Camera, Laura Boldrini, e la vicepresidente del Senato, Valeria Fedeli. Per il Governo, oltre al ministro Poletti, era presente il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti. All'Assemblea hanno partecipato, inoltre, numerosi esponenti delle istituzioni e i rappresentanti delle forze economiche e sociali del Paese.
(Fonte: Ufficio stampa Confartigianato Imprese Apla Parma)
Aumentano del 2,8% le imprese produttrici di biciclette. Parma nel suo piccolo presenta circa 20 imprese sul territorio comunale e 50 sparse per il resto della provincia.
Parma, 31 maggio 2016
Gli italiani sono da sempre dei grandi appassionati di "due ruote", vuoi per i grandi eroi del ciclismo, vuoi per il clima temperato o semplicemente per le bellissime città e per gli splendidi paesaggi da cui si trovano circondati ogni giorno. A dimostrazione che questa 'liaison' non si è esaurita, dal 2013 a oggi, secondo uno studio di Confartigianato, le imprese che producono, riparano e noleggiano biciclette sono 3.043 e danno a lavoro a 7.815 addetti, mostrando una crescita del 2,8%; di queste aziende il 32% sono di piccole dimensioni e molto spesso sono artigiane. Più della metà di queste imprese si trovano in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, ovvero le regioni con più ciclisti. Parma nel suo piccolo presenta circa 20 imprese sul territorio comunale e 50 sparse per il resto della provincia.
Da alcune interviste, effettuate in vari negozi specializzati di Parma, emerge che i dati nazionali sono veri, in più è venuto alla luce che molte più persone si sono e si stanno avvicinando all'acquisto di biciclette e di accessori di qualità. La nostra città, anche in questo settore, è molto presente, con abilissimi artigiani in grado di creare biciclette uniche, reputate autentici gioielli.
Dal rapporto, emerge che nel 2015 sono circa 743mila gli italiani, con una età compresa tra i 45 e i 64 anni, che vanno al lavoro in bicicletta, 32mila in più rispetto al 2010. In città come Parma, Reggio Emilia, Ferrara, Bolzano e Pesaro i cittadini che la usano oscillano tra il 30 e il 40%, nemmeno le stagioni fredde e il maltempo sembrano fermarli dal prendere la loro fedele due ruote.
Dal 2008 al 2015 in Italia la densità media di piste ciclabili per città è aumentata di circa 5,2 km, per quanto riguarda Parma possiamo dire che la nostra rete ciclabile si estende per 127 km, ma a dispetto delle dimensioni pare non esserci un corretto uso da parte dei cittadini e i motivi sono, forse, il modo in cui è stata progettata, ma soprattutto la mancanza di segnaletica e di manutenzione.
La forza dell'Italia, in questo settore, è sicuramente l'innumerevole quantità di prodotti offerti, da quelli in serie per la grande distribuzione a quelli per un pubblico più esigente ed esperto. Il fatturato totale è di 1,2 miliardi di euro e anche all'estero questo nostro "saper fare" è molto apprezzato: nel 2015 l'export di biciclette e componentistica vale 617 milioni di euro, il 2,2% in più rispetto all'anno precedente. La Francia è il principale acquirente, ha importato materiale per 100 milioni di euro, pari al 16,2% dell'export. Seguono Germania con 89 milioni (14,4%), Regno Unito con 57 milioni (9,2%) e Spagna (7,4%).
Un altro aspetto da non sottovalutare è quello delle E-Bike, fenomeno che in Italia non si è ancora affermato, ma che all'estero sta crescendo a un ritmo sostenuto, basti pensare che le aziende italiane del settore biciclette elettriche hanno aumentato la produzione del 90,3% e ne hanno esportate il 166,9% in più rispetto all'anno precedente.
(Fonte: Ufficio stampa Confartigianato Imprese Apla Parma)
Mercoledì 10 febbraio alle 18 l'incontro 'Work life balance equilibrio personale e recupero delle energie' per riconoscere gli ostacoli che impediscono alla donna di lavorare con efficacia e tranquillità. L'appuntamento si terrà al Palace Hotel Maria Luigia in viale Mentana 140.
Parma, 8 febbraio 2016
Donne Impresa di Confartigianato Apla Parma, organizza, mercoledì 10 febbraio, l'incontro 'Work life balance equilibrio personale e recupero delle energie'.
L'incontro organizzato all'interno del più ampio progetto sulla valorizzazione della figura femminile, avrà per relatori lo psicologo Leonardo Milani e Michela Nestori, docente di psicologia del benessere dell'Istituto di psicologia del benessere di Ferrara.
L'obiettivo è di aiutare a riconoscere gli ostacoli che impediscono alla donna di lavorare con efficacia e tranquillità, fornendo gli strumenti per avere un approccio positivo verso la propria individualità femminile, gestire lo stress, recuperare le energie e ottimizzare il bilanciamento lavoro – famiglia. Perché la piena padronanza di sé stessi è fondamentale per raggiungere uno stato di serenità (benessere interiore e minori conflitti interpersonali), efficacia produttiva e maggior energia.
L'appuntamento si terrà al Palace Hotel Maria Luigia (viale Mentana 140) dalle 18.
(Fonte: Ufficio stampa Confartigianato Imprese Apla Parma)
Nuova procedura per le dimissioni volontarie e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro: un congegno complicato che costringerà le aziende a rincorrere i lavoratori che hanno deciso di andarsene, magari comunicandolo lo stesso giorno in cui se ne vanno, in barba alla procedura prevista.
Parma, 20 gennaio 2016
Il dl 151/2015, che attua i principi di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti in materia di lavoro previsti nel Jobs Act, definisce, tra l'altro, una nuova procedura per le dimissioni volontarie e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. L'intento della legge è quello di contrastare il fenomeno delle 'dimissioni in bianco', ma lo fa con un congegno complicato che costringerà le aziende a rincorrere i lavoratori che hanno deciso di andarsene, magari comunicandolo lo stesso giorno in cui se ne vanno, in barba alla procedura prevista.
Secondo Leonardo Cassinelli, presidente di Confartigianato Imprese Apla di Parma, «A leggere le nuove disposizioni, operative dal 12 marzo prossimo, si rimane perplessi nel constatare che un lavoratore, qualora decida volontariamente di dimettersi o concordi con il datore di lavoro una risoluzione consensuale, dovrà seguire un percorso a ostacoli del tutto irragionevole, soprattutto per chi è meno alfabetizzato a livello digitale».
Se il lavoratore decidesse di non fare da solo, dovrà rivolgersi a soggetti abilitati, inevitabilmente finendo per chiedere consulenza anche al proprio datore di lavoro, ai patronati, alle organizzazioni sindacali, agli enti bilaterali e alle commissioni di certificazione; in tale caso, però, per garantire l'effettiva volontà del lavoratore, si dovrà procedere alla firma digitale del modulo coi dati delle dimissioni, o dell'eventuale revoca.
Già la legge Fornero aveva previsto una nuova procedura per la comunicazione delle dimissioni, però con modalità sicuramente meno complicate e, soprattutto, congegnate in modo tale che se il lavoratore, presentata la lettera di dimissioni, per noncuranza non avesse provveduto alla loro convalida entro sette giorni, quelle dimissioni erano comunque efficaci.
«Oggi – osserva Cassinelli - esiste solo la procedura on line. Ci chiediamo cosa succederà nei casi in cui il lavoratore - soprattutto quelli extracomunitari che magari tornano nei Paesi d'origine si limiterà a presentare una semplice lettera di dimissioni, senza seguire il percorso telematico; le aziende saranno costrette, quasi implorandolo, a invitare il lavoratore ad attivare la procedura on line per dare efficacia alla propria volontà di dimettersi».
Ecco i passaggi che il lavoratore dovrà effettuare: richiedere, se non già posseduto, il codice pin all'Inps; registrarsi sul sito "cliclavoro.gov.it" e ottenere username e password; compilare un modulo telematico che contiene i dati del datore e del rapporto di lavoro e provvedere poi alla trasmissione del modulo di dimissioni o risoluzione consensuale del rapporto al datore di lavoro (nella sua casella Pec) e alla direzione territoriale del Lavoro. Il sistema provvederà automaticamente ad attribuire un codice alfanumerico che attesterà la data e l'ora di trasmissione del modulo. La procedura dovrà essere utilizzata anche nel caso in cui il lavoratore dovesse decidere, entro i sette giorni successivi, di revocare le proprie dimissioni.
(Fonte: Ufficio stampa Confartigianato Imprese Apla Parma)
Gli Italiani spendono 10,2 miliardi per raccolta rifiuti: + 22,6% in 5 anni. L'Emilia Romagna è sopra la media al 9° posto della classifica delle regioni con le tariffe più alte. A Parma, l'aumento per gli artigiani, dal 2012 a oggi, è quasi del 20%. -
Parma, 3 dicembre 2015 -
In Italia le tariffe per la raccolta dei rifiuti corrono ben più dell'inflazione: secondo una rilevazione di Confartigianato, negli ultimi cinque anni sono aumentate del 22,6%, vale a dire il 14,6% in più rispetto al tasso di inflazione (+8%) e il 12,8% in più rispetto alla crescita media del costo di questo servizio (+9,8%) registrata nell'eurozona.
Confartigianato ha calcolato il costo del servizio d'igiene urbana per le tasche di famiglie e imprenditori che in media, nel 2014, hanno pagato 168,14 euro pro capite, per un totale di 10,2 miliardi. Ma con una vera e propria impennata negli anni 2012-2015 che si è tradotta in un rincaro del 12,5%, nove volte e mezzo in più della crescita del costo della vita (+1,6%) e con una differenza del 7,4% in più rispetto alla media dei rincari nell'Eurozona fermi al +5,1%.
L'Emilia-Romagna si piazza al 9° posto della classifica delle regioni con le tariffe più alte ed è sopra la media nazionale con 168,51 euro di spesa procapite.
L'ufficio studi Confartigianato Imprese Apla ha analizzato l'andamento delle tariffe, nel Comune di Parma, per categorie specifiche di attività artigianali come acconciatori ed estetiste, falegnami, idraulici, fabbri, elettricisti, carrozzieri, autoriparatori, elettrauto ma anche per le attività industriali con capannoni di produzione. Per ognuna di queste categorie, nel periodo 2012-2015, l'ufficio studi ha registrato un aumento del 19,84%.
«Ci stiamo domandando – ha dichiarato Leonardo Cassinelli, presidente di Confartigianato Imprese Apla Parma - qual è l'azienda che in quattro anni ha aumentato i propri ricavi del 20%, tenuto conto del periodo di recessione vissuto. Ma il servizio di raccolta è stato così migliorato da giustificare un aumento del genere? Per non parlare del fatto che i rincari sono ancora meno giustificati a fronte delle promesse fatte in occasione della costruzione dell'inceneritore che, secondo le teorie di tutti gli enti coinvolti, avrebbe consentito una riduzione consistente delle tariffe. Infine e lo abbiamo più volte ribadito, bisogna chiedersi per quale servizio pagano le imprese, visto che gran parte dei rifiuti che producono vengono smaltiti attraverso canali diversi dal servizio messo a disposizione dal Comune».
(Fonte: Ufficio stampa Confartigianato Imprese Apla Parma)
'Trasportabile' il pulmino Renault Trafic Passenger è stato dato in comodato gratuito da Ancos (Associazione nazionale comunità Sociali e sportive) di Confartigianato Persone all'Assistenza Pubblica – Parma Onlus. Può ospitare fino a 9 persone ed è dotato di pedana elettronica, il sollevatore Fiorella F360, per dare accoglienza a 2 sedie a rotelle. -
Parma, 23 novembre 2015 -
Può ospitare fino a 9 persone ed è dotato di pedana elettronica, il sollevatore Fiorella F360, per dare accoglienza a 2 sedie a rotelle: è 'Trasportabile' il pulmino Renault Trafic Passenger che Ancos (Associazione nazionale comunità Sociali e sportive) di Confartigianato Persone ha dato in comodato gratuito all'Assistenza Pubblica – Parma Onlus, lo storico ente di volontariato della città.
«Questo progetto permette di offrire un aiuto concreto a chi ha difficoltà motorie, perché il mezzo è equipaggiato. Vogliamo portare nella nostra città tutto l'impegno sociale di cui è capace la nostra confederazione. Abbiamo scelto l'Assistenza Pubblica perché svolge da molto tempo e con grande professionalità il servizio di trasporto disabili». Queste le parole di Mirella Magnani, presidente di Ancos Parma che, accompagnata da Ero Luigi Gualerzi, presidente Anap e da Leonardo Cassinelli, ha consegnato il pulmino a Luca Bellingeri, presidente dell'Assistenza Pubblica – Parma Onlus.
Non solo imprenditori dunque, perché anche fuori dall'azienda, i soci di Confartigianato Persone trovano numerose opportunità per impegnarsi in attività di utilità sociale e civile.
Molto orgoglioso di ricevere un nuovo mezzo il presidente Bellingeri, che ha spiegato: «È un motivo di vanto per noi essere stati presi in considerazione e poi scelti come destinatari di questo pulmino, e ringraziamo Ancos e Confartigianato per aver creduto in noi. Speriamo che questo sia solo l'inizio di una lunga e proficua collaborazione. All'anno noi facciamo tra i 17 e i 18.000 trasporti di disabili, in città, e questo pulmino ci aiuterà sicuramente a migliorare il nostro servizio e a renderlo più preciso e puntuale».
Il pulmino attrezzato è stato ottenuto grazie al 5 per 1000 donato all'Ancos (codice fiscale 07166871009).
(Fonte: Ufficio Stampa Confartigianato Imprese Apla Parma)