Giovedì, 29 Giugno 2023 07:09

Scie Chimiche: il termostato che ci avvelena In evidenza

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Parlare di questo tema si corre il rischio di venire bollati come complottisti, ma è difficile non notare che da tempo, il nostro cielo non è più blu.

Di Andrea Caldart Cagliari, 28 giugno 2023 (Quotidianoweb.it) - Quello che è particolarmente inquietante è che già a partire dal forum di Parigi del maggio 2022, si è sdoganato il dibattito pubblico sull’impiego della geoingegneria, ovvero le tecniche artificiali di modifica del clima per una riduzione “politica” di quello che, “politicamente”, viene considerato il surriscaldamento della terra.

Queste tecniche, se prima potevano avere le sembianze di una “guerra clandestina” enfatizzata dai complottisti appunto, oggi invece vengono “serenamente” proposte come il sogno dell’umanità di controllare il clima.

Ma questo “sogno” di chi è?

Più che un sogno è il lavoro di una “diplomazia” fatta di connessioni tra le strategie militari e interessi economici di poche persone che vogliono il controllo del clima e del nostro tempo, senza nemmeno preoccuparsi delle conseguenze che ne derivano, anche per loro.

Sono ex commissari europei, capi di stato o ministri dei paesi del nord e del sud del mondo, diplomatici di alto livello, i quali hanno detto: “La riduzione considerevole e rapida delle emissioni dev’essere l’obiettivo centrale di qualsiasi politica climatica, ma l’azione collettiva contro il surriscaldamento deve tenere conto di tutte le possibilità per ridurre attivamente i rischi”.

Sono così poi intervenuti gli scienziati di tutto il mondo che hanno aggiunto confusione dividendosi sulla questione del surriscaldamento terrestre tra chi dice che è vero e chi invece dice che non lo è.

Quello che invece è sotto gli occhi di tutti è che non ci sono più le bellissime giornate con il cielo di quel colore blu intenso, immortalato in molte fotografie che viaggiano nei in rete tramite i social, ma abbiamo sempre sopra la nostra testa quella nebbiolina opaca che non fa filtrare il colore del cielo.

È una scelta molto pericolosa quella di aver “liberato” il tabù della geoingegneria climatica iniettando alte concentrazioni di metalli neurotossici tanto che, l’On. Dario Stefano già nel 2014, propose un’interrogazione al Senato, preoccupato sull’inseminazione artificiale delle nuvole in Italia informando che, in Israele ad esempio, viene praticata dal 1961.

Le conseguenze sugli ecosistemi dello spargimento di questi materiali nell’aria che respiriamo sono inimmaginabili, in quanto sottopongono la vegetazione e la fauna a stress spaventosi per non parlare degli effetti sulla vita umana.

Portare un aereo piccolo o grande sopra le nostre teste a spargere quello che a tutti gli effetti si sta dimostrando distruttivo, comporta l’utilizzo di varie risorse umane, da chi pilota l’aereo, a chi carica il prodotto, a chi lo porta e lo fa passare all’interno degli spazi aeroportuali, ma tutte queste persone, non avranno genitori, fratelli, sorelle, non saranno padri o madri di famiglia?

Perché tutto quello che portano, caricano e disseminano, ricadrà anche su di loro e sui loro figli.

Le scienze fisico-chimiche indubbiamente sono un valore aggiunto per il progresso dell’uomo, ma non lo sono più quando sono in mano ad un manipolo di persone, una élite pericolosa che ne indirizza scopi e applicazioni.

Link utili:

https://parispeaceforum.org/en/initiatives/global-commission-on-governing-risks-from-climate-overshoot/

https://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/17/Sindisp/0/805557/index.html