COS’È pagoPA
E’ un sistema di pagamenti elettronici realizzato per rendere più semplice, sicuro e trasparente qualsiasi pagamento verso la Pubblica Amministrazione.
Non è un sito dove pagare, ma una nuova modalità per eseguire i pagamenti verso la Pubblica Amministrazione in modalità standardizzata, tramite i Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) aderenti. Si possono effettuare i pagamenti direttamente sul sito o sull’applicazione mobile o attraverso i canali sia fisici che online di banche e altri Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP), come ad esempio:
- Presso le agenzie della banca, stampando dal sito i modelli Mav
- Utilizzando l’home banking del PSP (riconoscibili dai loghi CBILL o pagoPA)
- Presso gli sportelli bancomat abilitati delle banche
- Presso i punti vendita di SISAL, Lottomatica e Banca 5
- Presso gli Uffici Postali.
COSA POSSO PAGARE CON pagoPA
Tributi, tasse, utenze, rette, quote associative, bolli e qualsiasi altro tipo di pagamento verso le Pubbliche Amministrazioni centrali e locali, le aziende a partecipazione pubblica, le scuole, le università, le ASL.
CHI PUÒ RICEVERE PAGAMENTI TRAMITE pagoPA
Tutti gli Enti della Pubblica Amministrazione, tutte le società a controllo pubblico e le società private che forniscono servizi al cittadino che aderiscono all’iniziativa.
VANTAGGI PER I CITTADINI
Poter fruire di un sistema di pagamento semplice, standardizzato, affidabile, utilizzando più canali di pagamento possibili, con trasparenza dei costi delle commissioni.
Uniformità dell’avviso cartaceo e possibilità di avvisare il cittadino digitalmente sui canali che preferisce (notifiche sull’app o sul sito del PSP scelto, SMS o mail).
Certezza del debito dovuto, con possibilità di ottenere l’attualizzazione dell’importo (ovvero l’importo da pagare è sempre quello valido e richiesto dalla PA. Se l’importo varia nel tempo per interessi di mora o altro, su pagoPA viene sempre aggiornato). Semplicità e velocità del processo: basta inserire il codice di avviso (IUV Identificativo Unico Versamento) per pagare e ricevere la quietanza liberatoria, cioè la certezza che la PA ha incassato il tributo e non potranno esserci verifiche o accertamenti successivi.