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La perturbazione ancora presente sul nostro territorio determinerà condizioni di maltempo ancora per la prima parte della giornata di sabato 24 febbraio.

Si avranno precipitazioni deboli a carattere nevoso a partire da quote collinari, con accumuli dell'ordine di 10-20 cm progressivi dalla collina alla montagna, in attenuazione ed esaurimento durante la giornata.

Possibili fenomeni di acqua mista a neve nella pianura centro-occidentale al primo mattino. Per il resto del territorio piogge deboli in progressivo esaurimento.

Nella mattinata persiste una ventilazione sostenuta lungo la fascia costiera e il mare con valori di intensità del vento forte dell'ordine di 50-61km/h. Il mare nelle prime ore del giorno risulterà agitato al largo (altezza pari a circa 3m) ; è prevista una temporanea attenuazione del moto ondoso nelle ore centrali del giorno e una nuova ripresa in serata ad iniziare dal largo.

Per approfondimenti sul contenuto del presente documento e la consultazione dei dati in tempo reale: https://allertameteo.regione.emilia-romagna.it 

Per ulteriori informazioni di carattere meteorologico:
Centro Funzionale Regione Emilia Romagna – Arpae Servizio Idro-Meteo-Clima https://www.arpae.it/sim/ 
tel: 051 649 7600 (segreteria telefonica previsioni)
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Per ulteriori informazioni di protezione civile:
Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile – Emilia Romagna http://protezionecivile.regione.emilia-romagna.it/ 
Centro Operativo Regionale lun. - sab. 08:00-20:00 - 051 527 4440/4200 Centralino Agenzia regionale attivo H24 - 051 527 4404
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(In allegato il bollettino n°25)

 

 

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Pubblicato in Ambiente Emilia

140 mezzi impiegati per pulire le strade. Qualche disagio al Passo del Bratello per ghiaccio, in via di soluzione nel pomeriggio. Frana nella notte sulla provinciale 28 a Varsi. La strada non è chiusa, Serpagli: "Su quel tratto lavori già appaltati per quasi 140 mila euro, in primavera saranno eseguiti."

Parma, 23 febbraio 2018 – La Provincia di Parma - Servizio Viabilità comunica che stamattina tutte le strade provinciali sono percorribili. Vengono impiegati da ieri tutti i 140 mezzi disponibili in base al Piano neve provinciale.

Qualche disagio al Passo del Bratello, dove la strada è ghiacciata, ma si prevede che il problema sarà risolto nel pomeriggio.

Si segnala inoltre una frana nella notte sulla Sp 28 in località Golotta, tra Varsi e Ponte Lamberti: la strada non è chiusa, ma parte della carreggiata è stata invasa da terra e neve. La ditta incaricata sta provvedendo a recarsi sul posto, e si prevede che entro sera la strada sarà liberata.

In merito a questo problema, il Delegato provinciale alla Viabilità Gianpaolo Serpagli spiega: "Per quel tratto di strada a fine 2017 la Provincia ha già appaltato un lavoro di 139 mila euro, per la sistemazione del versante e le reti paramassi, perché già un anno fa un masso era caduto sulla carreggiata. I lavori inizieranno a marzo – aprile, non appena la stagione lo consentirà. Un ringraziamento a tutto il Servizio Viabilità e agli appaltatori, che ancora una volta si sono dimostrati all'altezza della situazione rendendo, seppur con qualche normale disagio, i nostri 1400 km tutti percorribili"

(Foto SP-28 località Galotta tra Varsi e Ponte Lamberti)

Nuovo servizio di sgombero neve, i numeri da contattare in caso di necessità

Dal 15 novembre scorso, data di affidamento del servizio, la responsabilità degli interventi di sgombero dalla neve e spargimento di sale antighiaccio è in carico al raggruppamento temporaneo tra le imprese Marino Costruzioni Srl di San Zenone al Lambro (Mi) e Ices Srl di Arena Po (Pv).

In caso di necessità, si può contattare il call center allo 02-83635001 o il numero verde – attualmente in fase di attivazione – 800955070: è prevista la gestione di almeno 300 chiamate al giorno, con una reperibilità 24 ore su 24, per tutta la durata dell'evento meteorologico e per le 72 ore successive.

Pubblicato in Ambiente Piacenza
Giovedì, 30 Novembre 2017 16:22

Allerta Neve anche in pianura

Allerta Neve anche in pianura, venerdì 1 dicembre: i fenomeni più intensi sui settori occidentali della regione.

30 novembre 2017 

Arriva aria fredda da ovest, domani, con associate precipitazioni piovose o nevose su gran parte della regione, in particolare sul settore emiliano.

Deboli precipitazioni nevose sono previste nelle Sottozone montane fra il bolognese e il piacentino, e collinari tra bolognese e reggiano. Allerta Gialla, invece, per le nevicate che interesseranno le aree di pianura tra piacentino e reggiano, con acqua mista a neve sulla pianura modenese.

L'Allerta, diffusa dall'Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, sulla base dei dati previsionali del Centro funzionale Arpae E-R., deriva da una situazione caratterizzata dal transito, per tutta la giornata di venerdì 1 dicembre, di un forte impulso di aria fredda che interesserà l'intero territorio regionale.

Il documento di Allerta contiene specifiche previsioni sui quantitativi di neve nelle 24 ore: nella collina piacentina e parmense tra 10 e 20 centimetri; nella pianura piacentina e parmense accumuli tra 5 e 10 cm; fra Parma e Bologna circa 5 cm, con quantitativi inferiori tanto più ci si sposta verso est.

Il fenomeno è definito stazionario nelle successive 24 ore, anche nella mattinata di sabato sono probabili deboli nevicate. In seguito, la situazione appare in sensibile miglioramento.

 

Pubblicato in Cronaca Emilia

Presentate le misure per incentivare la sicurezza stradale e prevenire il disagio dei reggiani: campagna informativa con Aci e Seta, info in tempo reale su social-media e portale Infoneve. Manghi: "Già stanziati 950.000 euro, pronti a intervenire 129 lame, 62 salatori e 2 frese".

Reggio Emilia, 22 novembre 2017

Anche quest'inverno la task-force della Provincia di Reggio Emilia è pronta a scattare per incrementare la sicurezza stradale e fronteggiare al meglio neve e ghiaccio: 129 lame, 62 salatori (con circa 2.000 tonnellate di sale già in magazzino) e 2 frese, oltre a 37 uomini, tra tecnici (6), sorveglianti (12) ed operai stradali (19), sono pronti per intervenire sui quasi mille chilometri di strade provinciali.

Come sempre – oltre al Comitato operativo viabilità che fa capo alla Prefettura - è previsto un sistema di coordinamento con la Protezione civile e le forze dell'ordine per il presidio delle strade nei momenti meteorologici più critici al fine di supportare gli automobilisti in difficoltà ed evitare il blocco alla circolazione, mentre attraverso i social media (il profilo Twitter e la pagina Facebook della Provincia) e l'apposito sito Infoneve sarà ancora possibile avere informazioni in tempo reale su meteo e percorribilità strade. Iniziata, infine, la consueta campagna informativa "Pronti per l'inverno" – in collaborazione con Aci e Seta – che attraverso 17.500 opuscoli distribuiti in stazioni di servizio, scuole e altri luoghi pubblici e spot radio-televisi diffonde da una decina d'anni buone pratiche tra gli automobilisti e incentiva l'utilizzo dei mezzi pubblici in caso di nevicate.

Il piano antineve della Provincia è stato illustrato questa mattina dal presidente Giammaria Manghi insieme al consigliere delegato alle Infrastrutture e Mobilità della Provincia di Reggio Emilia Marcello Moretti e al dirigente del Servizio Valerio Bussei e ai vertici dei partner della campagna informativa "Pronti per l'inverno": il presidente e il direttore di Aci Reggio Emilia Marco Franzoni e il responsabile Manutenzione e Direttore Esercizio filoviario di Seta Massimiliano Cantoni.

"La Provincia ha già stanziato 950.000 euro per il servizio neve, una dotazione decisamente importante, specie considerando la delicata situazione finanziaria delle Province, la cui adeguatezza dipenderà ovviamente anche dalla intensità e dalla frequenza dei fenomeni nevosi", ha detto il presidente della Provincia, Giammaria Manghi sottolineando come "gli ultimi due inverni siano stati abbastanza clementi, ma a volte basta unna nevicata particolarmente violenta per mettere in difficoltà un sistema: noi comunque riteniamo, nei limiti del possibile, di essere pronti e già il primo test in montagna dei giorni scorsi credo sia stato affrontato nel modo dovuto".

Sulla importanza di "informare i cittadini, sia in maniera preventiva ricordando loro i corretti comportamenti da seguire, sia in tempo reale durante le nevicate", si è soffermato il consigliere provinciale delegato alle Infrastrutture e Mobilità Marcello Moretti, mentre presidente di Aci Reggio Emilia Marco Franzoni ha ribadito "il convinto sostegno dell'Automobile Club ad una campagna che si protrae da anni e che è molto legata alla nostra mission, che è quella di fornire in tanti campi, tra cui appunto la sicurezza e il corretto utilizzo dei mezzi, un prezioso sostegno agli automobilisti".

Altro storico partner della Provincia in "Pronti per l'inverno" è Seta, a sua volta pronta ad affrontare eventuali nevicate: "Anche questo anno mettiamo in campo ogni sforzo per garantire un servizio il più sicuro possibile - ha detto il responsabile Manutenzione e Direttore Esercizio filoviario di Seta Massimiliano Cantoni - Tutto il parco mezzi è dotato di pneumatici con uno spessore oltre 4 volte il minimo di legge e ovviamente di apposite gommature da neve per la montagna, anche se, come giustamente ricorda la campagna, in caso di nevicate particolarmente intense bisogna rendersi conto che rallentamenti e disagi sono a volte inevitabili".

Il dirigente del Servizio Infrastrutture della Provincia, Valerio Bussei, ha infine ricordato come "questo sia il secondo anno dell'appalto triennale per il servizio neve, pertanto tutte le ditte sono non solo attrezzate, ma anche ben rodate per intervenire al meglio nelle rispettive zone di competenza", sottolineando come "tutto il personale della Provincia, suddiviso in 12 zone, sia dotato di smartphone per essere aggiornato in tempo reale di eventuali allerta e anche per verificare, attraverso i 155 dispositivi di localizzazione Gps con gestionale Web, l'operatività dei mezzi antineve".

Info in tempo reale

Aggiornamenti in tempo reale sul traffico ed eventuali emergenze saranno assicurati come sempre attraverso il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE (hashtag #meteoRE #REneve) e la pagina Facebook. Da ormai quattroanni, inoltre, la Provincia ha attivato uno specifico portale (http://infoneve.provincia.re.it) con informazioni sullo stato della viabilità: predisposto con una versione ottimizzata anche per il mobile il portale Infoneve pubblica anche una mappa attraverso la quale sarà possibile monitorare il percorso dei mezzi antineve attivi sul territorio provinciale e tutti dotati di Gps. Il portale è a disposizione di tutti i Comuni reggiani e sarà uno strumento importante specie per i più piccoli che avranno in questo modo la possibilità di raggiungere il maggior numero di cittadini per ogni genere di comunicazione, comprese quelle (sempre richiestissime da parte delle famiglie) relative a eventuali chiusure delle scuole.

Ordinanze
La Provincia di Reggio Emilia ha inoltre emesso anche quest'anno un'ordinanza che prescrive, a partire dal 15 novembre e fino al 15 aprile prossimo, l'obbligo per i mezzi pesanti (con massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate) di essere muniti di pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o su ghiaccio o di avere a bordo sistemi antisdrucciolevoli. L'obbligo interessa alcuni tratti delle Strade provinciali e precisamente:

la Sp 37 Albinea-Pratissolo-Chiozza, dal centro abitato di Albinea alla rotatoria di Pratissolo di Scandiano;
la Sp 7 Pratissolo-Felina, dalla rotatoria di Pratissolo di Scandiano al centro abitato di Viano;
la Sp 486R di Montefiorino, dalla rotatoria in località Tressano di Castellarano fino al ponte sul torrente Dolo;
la Variante di Puianello nel tratto tra la rotatoria con la Sp 21 e quella con la Statale 63;
la Sp 63 Albinea-Casina, dal centro abitato di Albinea fino all'incrocio per Viano.

Sulla Sp 513R di Val D'Enza - dalla rotatoria con via di Vittorio in comune di San Polo al centro abitato di Castelnovo Monti - l'obbligo di sistemi antisdrucciolevoli a bordo o di pneumatici invernali montati è invece esteso a tutti i veicoli, sempre per il periodo compreso tra il 15 novembre e il prossimo 15 aprile.

Il provvedimento mira a evitare che i mezzi in difficoltà a causa di condizioni avverse – in particolare quelli pesanti - possano bloccare la circolazione rendendo anche difficoltoso, se non impossibile, lo svolgimento dei servizi di emergenza, pubblica utilità e sgombero neve. L'obbligo avrà validità anche oltre il periodo previsto, in concomitanza con il verificarsi di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio.

La Provincia di Reggio Emilia ricorda infine che come ogni anno – dall'1 ottobre al 30 maggio – è obbligatorio per tutti i veicoli il transito con pneumatici da neve o catene sulla Sp 18 Busana-Ligonchio-Passo Pradarena nel tratto fra l'incrocio con la Sp 91 verso Vaglie (ponte Rossendola) fino al Passo Pradarena.

(Fonte: Provincia di Reggio Emilia)

La Provincia di Parma – Servizio Viabilità comunica che il Piano Neve ha funzionato e tutte le strade provinciali sono percorribili.

Dove è nevicato, tutti i mezzi disponibili e tutti gli operatori sono usciti, dove si sono formate situazioni di viscidità è stato sparso il ghiaietto, le strade ora sono pulite.

"La neve quest'anno è caduta molto presto, ma non ci siamo fatti trovare impreparati – afferma il Delegato provinciale alla Viabilità Gianpaolo Serpagli – Abbiamo contenuto i disagi al minimo. I disagi che si sono verificati sono stati causati per lo più dal fatto che gli utenti non erano attrezzati con gomme da neve e catene, visto che l'obbligo scatta il 14 novembre."

Le strade provinciali sono quindi sgombre, a parte qualche caso in cui i camion scivolando hanno ostruito la carreggiata; qualche problema l'hanno dato anche gli alberi a bordo strada: la neve pesante ha piegato e in alcuni casi ha anche rotto rami e piante, che sono cadute sulla carreggiata.

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Provincia di Parma - Ufficio stampa

Una sequenza lunghissima di circostanze straordinarie tutte concentrate in un territorio ristretto e in un arco di tempo quasi contemporaneo, hanno generato una tragedia che apparterrebbe più al genere letterario e cinematografico piuttosto che alla dura e pura realtà.

di Lamberto Colla Parma 29 gennaio 2017
Lo scenario nel quale maturerà la tragedia di "Rigopiano", l'Hotel dei Vip che poco dopo le 16,00 del 19 gennaio è stato travolto da una valanga di tali dimensioni e forza da farlo ruotare e spostare di 10 metri (100.000 tonnellate di massa nevosa arricchita di alberi raccolti sul percorso) , è quella del terremoto del centr'Italia che, dalla notte precedente si è risvegliato scaricando altra energia dando luogo , in rapida sequenza, a 4 scosse di magnitudo attorno a 5 gradi.

Ma non è tutto.
Una straordinaria precipitazione nevosa sta imperversando in zona e i diversi piani neve non sembrano essere in grado di contrastare l'evento e così il manto nevoso cresce a vista d'occhio, le frazioni marginali cominciano a essere isolate, un gigantesco albero si abbatte su un imponente traliccio dell'alta tensione e nel giro di pochi giorni sono decine le frazioni isolate , al buio e con scarse, se non addirittura nulle, possibilità di comunicazione. Nel frattempo la centrale operativa di Pescara e la macchina dei soccorsi è posta sotto pressione da un altro evento straordinario, l'esondazione del fiume Pescara avvenuta il giorno precedente (18 gennaio).

Intanto al "Rigopiano" la neve cresce e rende impraticabile la strada. La maggior parte degli ospiti vorrebbe andarsene spaventati dalle 4 scosse di terremoto e dalla neve che sta "soffocando" ogni cosa. Ma la "turbina" della Provincia è in riparazione e l'altra, quella dell'ANAS, è a venti chilometri intenta a aprire altre vie di comunicazione stradale.

20170120-vvff-farindola3E così accade la tragedia, quella che nessuno si attendeva e che è difficile da credere e riscontrare causa le condizioni meteo, le vie e canali di comunicazione interrotti e le emergenze sisma, esondazione e precipitazione nevosa senza precedenti che incombono sull'apparato di smistamento dei soccorsi. Il caso volle che persino il direttore dell'albergo, casualmente fuori servizio e quindi non nella struttura, involontariamente depistò la sala operativa con quel "mo' chattato con l'albergo" (di fatto era un'ora prima, quindi pochi minuti prima della slavina) alimentando l'ipotesi del falso allarme, lanciato dai tantissimi cretini e mitomani che in queste tragiche crescono come i funghi.

Purtroppo non è così e quando un volontario "crede" alle parole del cuoco, miracolosamente salvo perché momentaneamente fuori dall'albergo a cercare medicinale sull'auto, la squadra di soccorso non può fare nulla. Il buio e la tempesta non consentono agli elicotteri di alzarsi in volo e così, due eroici fondisti, con le pelli di foca sotto gli sci, partono alla volta dell'Hotel che raggiungeranno 6 ore dopo e otto dopo l'evento.

Da quel momento il mondo viene a conoscenza dei 20, 30 40 (i numeri erano incerti) sepolti vivi nella "scatola ruotata" dell'Hotel dal quale non uscivano rumori, tantomeno voci.

Si inizia a scavare con i badili e con le mani senza riferimenti precisi perchè l'albergo era sepolto e perdipiù spostato e ruotato quindi non più allineato alla cartina in mano ai soccorritori.Nel frattempo riesce a arrivare la prima colonna di soccorsi, anch'essa in ritardo, in quanto, la turbina (quella che faceva da apripista alla colonna) è rimasta senza carburante durante il percorso verso l'Hotel.

Finalmente una nuvola di "Angeli", di "Eroi", di professionisti altamente qualificati, riesce a fare qualche buco nella struttura e, ostinatamente, a mettere in salvo 11 persone, le prime a distanza di ben 44 ore dall'ora "X".

Di questi 5-6 giorni di lavoro eroico abbiamo avuto una cronaca intensa, emozionante e tragicamente drammatica, dove l'Italia intera ha fatto il "tifo" e si è commossa per questi ragazzi che sono andati oltre l'umano, rischiando la loro vita per salvare quella di altri (la scossa sismica era sempre in agguato e avrebbe potuto fare muovere ancor più la struttura che sarebbe diventata una tomba anche per i soccorritori che vi si erano calati dentro).

Ma si sa, gli eroi fanno paura al potere, e così l'"intellighenzia" della macchina preventiva e di soccorso, sentitasi un po' troppo messa in disparte, ha pensato bene di fare una profezia tanto "malefica" quanto inopportuna, giusto per alimetare ancora un po' di tensione e paura. Grandi Rischi annuncia che la "Diga di Campotosto a rischio effetto Vajont" aggiungendo, per dare ancor maggior vigore alla informativa, che la nuova faglia sismica si era aperta proprio sotto la diga e avrebbe potuto generato un sisma di magnitudo 7°, quindi oltre 30 volte più forte di quello del 24 agosto.
Qualcuno ancora sano di mente e con un residuo di pudore deve avere capito dell'inopportunità della comunicazione e così, poco dopo, il presidente di "Grandi Rischi" ha ritratta sostenendo che "il pericolo non è imminente".

Ma l'anatema ormai è lanciato e di lì a poco un Elisoccorso del 118, partito da Penne alla volta di una operazione di recupero di un infortunato sulle piste da sci, sfidando le difficili condizioni climatiche del Gran Sasso, si schianta contro un parete rocciosa e altre sei vittime si aggiungono al conto di questi giorni. Due dei componenti di quell'equipaggio si eran da poco avvicendati tra gli "Angeli eroici" impegnati nelle operazioni di soccorso estremo di "Rigopiano", dove ancora si scavava con mani e badile.

Se non è Sfiga questa!

Di responsabilità ne verranno accertate ma, oggettivamente, in quelle condizioni difficile che non potessero accadere errori.

Quello che invece risulta difficile credere è che la macchina dei soccorsi sia stata tracciata da due grandi e coraggiosi fondisti. Possibile che nemmeno una motoslitta o un gatto delle nevi fosse disponibile per raggiungere, molto più rapidamente, il luogo della slavina?

Per quanto eccezionale possa essere stato l'evento atmosferico, la zona è pur sempre a alta tradizione sciistica (30 i km di piste) e benché non siano le Dolomiti, la struttura e le attrezzature e i piani di intervento di emergenza avrebbero dovuto, almeno a logica, condividere molte cose.

Al momento non resta che pregare per gli scomparsi e ringraziare e ammirare quei grandi e anonimi uomini che hanno concluso dei salvataggi nelle condizioni più estreme che potessero casualmente combinarsi, riuscendo a far rinascere 11 persone delle quali 4 bimbi .

Commentare invece gli sciacallaggi politici e il comportamento di "Grandi Rischi" è impossibile perché si rischierebbe la galera.

Con un mega e fortunatamente sdoganato "Ma Vaffa", esprimo il mio sentimento "pubblico" verso costoro e credo di essere allineato ai pensieri della maggior parte di voi, almeno di quelli che non credono più alle favole belle.


(Foto e Video VV.FF. : http://www.vigilfuoco.tv/news/category/abruzzo )

Pubblicato in Politica Emilia
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