Prendiamo per buoni i deboli segnali di ripresa che Federtrasporto ha registrato nel secondo semestre del 2013.
Pensiamo positivo e confidiamo nella giovane esuberanza del nuovo premier, Matteo Renzi, affinché possa districarsi nella complessa maglia di lacci e lacciuoli della politica nostrana e fare veramente quello che ha promesso e soprattutto nei tempi dichiarati.
Intanto, giusto per non sbagliarsi, le accise sono aumentate come era stato programmato dal suo predecessore, l’Enrico letta che a sua volta aveva raccolto il testimone di Monti.
Sperare è indispensabile ma ascoltare il dibattito politico “deprime assai” come direbbe il mio amico napoletano. Prima furono le “mani in tasca” di Renzi, durante l’audizione al Senato, a tenere campo sui giornali poi le “canzoncine” a lui dedicate da una scuola del nord est. E su questi fatti totalmente insignificanti si è costruita una campagna mediatica di discredito da fare impallidire. Parlare di politica seria è vietato?
di L.G.C
(In Allegato Truck News gennaio febbraio 2014)
Confronto tra i prezzi del Petrolio (WTI) e della media del gasolio nazionale scorporato tra costo industriale, accise e IVA. (Ministero Sviluppo Economico - Dipartimento per l’Impresa)
Andamento ORO in confronto con il Petrolio WTI
Costi di esercizio di impresa - Ministero dei Trasporti Gennaio 2014 costo acquisto autocarro 75.000€ - percorrenza oltre 500 km - massa complessiva superiore a 26 tonnellate.
Dal 2010 le accise sono aumentate 10 volte e l’Iva due. Oltre alle famiglie, saranno colpite anche alcune categorie professionali come i taxisti, gli autonoleggiatori, gli agenti di commercio e i trasportatori.
Mestre, 26 febbraio 2014 -
Brutte notizie per gli automobilisti italiani: da sabato 1° marzo scatta un nuovo aumento delle accise sui carburanti. Per questo motivo, segnala la CGIA, dal prossimo week-end fare il pieno alla nostra autovettura costerà un po’ di più. L’incremento medio annuo in capo a una famiglia italiana con un’auto a benzina che percorre mediamente 15.000 Km all’anno sarà di 13 euro, mentre per un’autovettura alimentata a gasolio l’aumento sarà di 17 euro.
Si tratta di ritocchi, sottolinea la CGIA, tutto sommato abbastanza contenuti. Tuttavia, è bene ricordare che una famiglia con un’auto alimentata a benzina con una percorrenza annua di 15.000 Km quest’anno sborserà 257 euro in più rispetto al 2010. Nel caso di automobile diesel, invece, l’incremento rispetto a quattro anni fa sarà addirittura di 388 euro.
Questi aumenti sono riconducibili al fatto che in questi ultimi cinque anni le accise sui carburanti sono state ritoccate ben 10 volte, mentre l’Iva è stata aumentata due volte.
Il ritocco che scatterà sabato prossimo, fa notare la CGIA, è stato previsto dal cosiddetto “Decreto del fare”, approvato dal Governo Letta nel giugno dell’anno scorso. Questo aumento delle accise, pari a 2,40 euro ogni 1.000 litri consumati, garantirà, secondo le stime, 75 milioni di euro di gettito che finanzierà alcuni interventi per il rilancio dell’economia (nuova legge Sabatini, conferma del credito di imposta per il settore cinematografico, rilancio della nautica e della produttività del sistema portuale).
“Oltre alle famiglie – segnala il segretario della CGIA Giuseppe Bortolussi – questi aumenti interesseranno le categorie che utilizzano professionalmente un mezzo di trasporto. Mi riferisco, in particolar modo, ai taxisti, agli autonoleggiatori, agli agenti di commercio e ai trasportatori. Ricordo che l’80 per cento circa delle merci italiane viaggia su gomma. E’ vero che grazie al rimborso delle accise gli autotrasportatori, ad esempio, possono recuperare gli aumenti fiscali che subiscono alla pompa; tuttavia, bisognerà vigilare affinché i prezzi dei prodotti che giungeranno sugli scaffali di negozi e supermercati non subiscano degli aumenti ingiustificati”.
Sul web il video viral che racconta la storia dei venticinque Iveco Daily che percorrono ogni giorno i terreni impervi del continente africano. Dal Sudafrica alla Namibia.
Una mattina di ordinaria quotidianità di un Iveco Daily, versione minibus, in Sudafrica: partenza alle 6 da Soweto, direzione Johannesburg. La prima tappa effettuata dal veicolo è alle 6.45, alla periferia di Johannesburg per caricare i passeggeri diretti in Namibia. Dalla città ai terreni impervi, talvolta desertici, della savana. Animali selvatici, guadi da attraversare e un contachilometri che incalza verso il 999.999esimo chilometro e che, inevitabilmente, raggiungerà il milione di chilometri.
È questo, in sintesi, quanto raccontato in immagini nel nuovo video viral “Iveco Daily. Come nuovo dopo un milione di chilometri” di Iveco, protagonista in Sudafrica di una storia tanto grandiosa quanto reale. Una storia che inizia ogni mattina in Sudafrica e finisce ogni notte in Namibia.
Storia comune a 25 mezzi in Africa
È la storia di sacrifici, emozioni e chilometri che hanno in comune venticinque Iveco Daily - prodotti In Europa nello stabilimento spagnolo Iveco di Valladolid - che ogni giorno percorrono i terreni impervi del continente africano. Un viaggio di mille chilometri per 365 giorni all’anno, un numero impressionante di strada che in soli tre anni sorpassa il milione di chilometri. Nel video, un Team di tecnici Iveco Service arriva tempestivamente sul posto a “soccorrere” l’autista del veicolo, sconcertato alla vista di sei zeri consecutivi sul display del contachilometri, per un finale divertente e inaspettato.
Il video è visualizzabile all’indirizzo: http://youtu.be/YL_2YBLt8B8 -
Il presidente di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, denuncia il taglio di 49 milioni di euro alle risorse per l'autotrasporto.
02 Marzo 2014 -
“Vergogna. Attraverso una manovra di palazzo, nel silenzio, la ragioneria dello Stato ha tagliato 49 milioni di euro dalle somme destinate all’autotrasporto. Diciannove di questi verranno defalcati dai 330 milioni di euro definiti nel protocollo sottoscritto tra Unatras e il ministro Lupi nel novembre scorso, i restanti 30 milioni erano destinati a finanziare il pagamento dell’Ecobonus che gli autotrasportatori siciliani attendono ormai da 4 anni. La categoria non potrà che rispondere in maniera ferma e determinata, non è possibile tollerare un tale furto operato peraltro di soppiatto senza coinvolgere le parti sociali che sempre si sono mostrate disponibili al dialogo. Pensiamo che tale mossa possa essere riferita al precedente governo Letta, e quindi facciamo appello al nuovo Esecutivo Renzi affinché convochi le sigle sindacali e faccia chiarezza su quanto accaduto operando per scongiurare il fermo dell’autotrasporto”. Lo dichiara il presidente di Fai-Conftrasporto, Paolo Uggè”.
Il Governo manterrà gli impegni presi
Pronta la replica del Ministro Lupi il quale rassicura il presidente circa gli impegni presi nello scorso novembre.
"Comprendo l'allarme lanciato da Paolo Uggè per l'annunciato decurtamento del fondo per l'autotrasporto. Già ieri ho affrontato il problema in Consiglio dei Ministri, i soldi dati all'autotrasporto verranno prontamente reintegrati. Con gli autotrasportatori c'è un dialogo responsabile iniziato sin da quando sono arrivato al Ministero e ci sono precisi impegni assunti. Un Governo che non mantiene i propri impegni non è un Governo serio. Io intendo esserlo".
Per Federtrasporto il II semestre 2013 concede qualche segnale di speranza.
di redazione -
Dopo aver chiuso il 2012 con una dinamica settoriale complessivamente in rosso, le indicazioni raccolte per la prima parte del 2013 mostrano per il trasporto merci un generale progresso misurato da tassi positivi per alcuni comparti del settore e dal rallentamento della discesa delle variazioni negative per altri. Sebbene i margini di incertezza sussistano, le informazioni disponibili per il prosieguo dell’anno confermano le tendenze messe in atto nella prima parte del 2013 e forniscono complessivamente qualche segnale di speranza, in linea con gli elementi positivi che si evincono dall’analisi sull’andamento dell’economia italiana illustrata nel terzo capitolo.
Relativamente al trasporto terrestre, anche l’analisi dell’andamento del traffico autostradale di veicoli pesanti descrive un comparto dove la tendenza decrescente rallenta nel 2013. Il numero di veicoli-km pesanti, costante nel 2011 ed in calo del 7,5% nel 2012, è risultato ancora in diminuzione nel primo semestre dell’anno in corso ma in misura più attenuata, -4%. I dati disponibili ad oggi sono in linea con tale tendenza. Infatti, considerando il periodo gennaio-settembre, il calo del traffico autostradale di veicoli pesanti in termini di veicoli-km si assottiglia ulteriormente e la variazione negativa si ferma al 3%. Passando all’autotrasporto, il quadro che emerge dalle indicazioni fornite dalle aziende sulla domanda è sempre negativo, nonostante qualche debole segnale positivo per il mercato internazionale. In questo caso, in termini di consuntivo per la prima parte del2013, la differenza fra i casi di crescita e quelli di diminuzione in termini di tonnellate è risultata nulla mentre era stata negativa ed elevata nello stesso periodo del 2012. (Indagine Federtrasporto)
Costi di esercizio di impresa - Ministero dei Trasporti Novembre 2013 costo acquisto autocarro 75.000€ - percorrenza oltre 500 km - massa complessiva superiore a 26 tonnellate.
Andamento ORO in confronto con il Petrolio WTI
Confronto tra i prezzi del Petrolio (WTI) e della media del gasolio nazionale scorporato tra costo industriale, accise e IVA. (Ministero Sviluppo Economico - Dipartimento per l’Impresa)
Finalmente siamo giunti al capolinea di questo 2013, quinto anno di crisi. La seconda recessione di questo ciclo sta volgendo a termine e 16.000 padroncini sono rimasti sul campo.
Altri, tanti altri cadranno sotto i “bombardamenti” di questa crisi che ci ha riportati rapidamente indietro di quasi trent’anni in termini di produzione industriale (1986), di 16 anni in ricavi pro-capite e al 2007 in PIL nazionale.
Numeri e valori che descrivono una “nuova Italia”. Dobbiamo abituarci a vivere diversamente che non vuol dire solo in modo più sobrio ma cambiare radicalmente gli stili di vita. Siamo in una nuova dimensione.
Ma di questa nuova situazione sembrano immuni i nostri politici e i privilegiati dei loro staff.
L’ultima viene dalla Regione Liguria che è riuscita a quantificare il “costo dello stress” dei suoi dirigenti in 13,02€ al giorno che all’anno diventano oltre 4.000€
Buone Feste a tutti e che il 2014 porti “buoni consigli” ai nostri “poco amati” amministratori. Altrimenti ... altro che “forconi”.
di Carlo Alberto Sala
(Allegato pdf di "Truck News 12/2013")