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Presentata l'iniziativa benefica a favore del reparto di Neonatologia dell'Ospedale dei Bambini di Parma, promossa dalla Fondazione Teatro Regio di Parma e Parma Calcio 1913: un cd interpretato dal coro del Teatro Regio, diretto da Fabrizio Cassi, che propone la "Canzone dei Crusaders". -

Parma, 2 Dicembre 2015 - tutte le foto in galleria in fondo al testo ph. Francesca Bocchia -

Presentato ieri, all'interno del Ridotto del Teatro Regio di Parma, il progetto a sfondo benefico promosso dalla Fondazione Teatro Regio Parma e Parma Calcio 1913: il ricavato dell'iniziativa sarà interamente devoluto al reparto di Neonatologia dell'Ospedale dei Bambini di Parma.

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L'idea è nata da quelli che sono stati i Boys storici di Parma 1977, ovvero il gruppo ultras della Curva Nord dello stadio Ennio Tardini. Si tratta di un cd con l'interpretazione da parte del coro del Regio, diretto da Fabrizio Cassi, della 'Canzone dei Crusaders', l'inno della Nord del Tardini scritto negli Anni Ottanta.
Allo scopo solidale si affianca anche la volontà di recuperare e tramandare una tradizione che potrebbe perdersi, far conoscere alle nuove generazioni di tifosi crociali quello che è stato il grande passato della squadra cittadina.

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Presenti durante la Conferenza stampa di presentazione il Capitano Alessandro Lucarelli, il consigliere delegato del Parma Calcio 1913 Luca Carra, il mister Luigi Apolloni, il direttore generale del Teatro Regio Anna Maria Meo, il consulente per i progetti speciali del Teatro Regio Barbara Minghetti, il direttore del reparto di Neonatologia dell'Ospedale dei Bambini Cinzia Magnani, l'assessore Laura Maria Ferraris, Andrea Rinaldi per il coro del Teatro Regio, nonché i Boys Parma 1977 e Daniele Ferrari dei 'vecchi' Boys Parma 1977.
Il cd sarà messo in vendita, dalla prossima settimana, al prezzo di 10 Euro.

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Pubblicato in Cronaca Parma

'Diari di bordo', piccola, accogliente libreria nel centro di Parma, lancia il 'libro sospeso'. I parmigiani già l'anno scorso hanno donato 300 libri ai senzatetto tramite l'associazione onlus "Pane e vita". Un gesto di solidarietà per Natale, un regalo a chi non può permettersi di leggere. Ecco come fare per donare un libro. -

- di Alexa Kuhne - foto di Francesca Bocchia -

Parma, 28 novembre 2015 –

Quando Alice e Antonello hanno incominciato insieme il loro cammino nel magico mondo dei libri, dando vita a una piccola, accogliente libreria nella parte storica di Parma, pensavano a una scommessa coraggiosa che assecondava la passione per la scrittura di viaggio ma non immaginavano di raccogliere copiosamente anche i frutti del seme della solidarietà.
L'entusiasmo che ci mettono nel raccontare della loro iniziativa del 'libro sospeso' è come quello di un bambino che scarta un pacco sotto l'albero.

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E infatti, questo è il secondo Natale che i due colleghi - giornalista sarda Alice e intellettuale appassionato di letture di origini lucane Antonello – danno la possibilità ai loro clienti di lasciare pagato un volume, prendendo spunto dall'idea di successo nata a Napoli del 'caffè sospeso'. Nella città partenopea si è soliti offrire un espresso a un avventore sconosciuto che non può permetterselo. Nella libreria 'Diari di bordo' si può ordinare o far scegliere ai due librai una preziosa opera che verrà consegnata nelle mani di chi ha bisogno anche di cibo per la mente. Un gesto significativo che assume ancora più valore nei giorni delle festività natalizie.
L'anno scorso si è accesa, tra gli scaffali di questo negozio lontano miglia e miglia dagli inospitali e anonimi centri commerciali del libro, una inaspettata gara di solidarietà sono stati donati 300 libri.

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"Regalare un libro – dice Antonello Saiz – significa ridare dignità ad una persona. Uno scritto è un potente mezzo di riscatto ed emancipazione".
Una iniziativa solidale che sta dimostrando di avere una forza dirompente, dicono i due ideatori: "quella del pensiero libero, della circolazione delle idee, della cura delle persone, non solo in quanto esseri viventi ma anche in quanto soggetti sensibili e pensanti".
Il modo è semplice, spiega Alice Pisu: "Si può anche ordinare (anche su internet) appositamente un volume che ci sembra significativo, per esempio uno a cui siamo legati perché nella nostra infanzia ci ha aiutati, un classico o uno scritto da cui si può trarre ispirazione, che aiuti a raggiungere un riscatto sociale".

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I libri sospesi scelti l'anno scorso dai parmigiani sono stati donati e poi distribuiti dall'associazione onlus "Pane e vita", che si occupa delle persone che vivono per strada, a Natale e in occasione del pranzo solidale di maggio.
L'iniziativa è sembrata bella e di valore sociale anche alla commissione istituita dal Cepell, Centro per il libro e per la lettura del Mibact, presieduta dal giornalista e scrittore Filippo La Porta. Così, il regalo di Natale lo hanno ricevuto anche Alice e Antonello che saranno a Roma, il 4 dicembre, a ritirare il loro premio alla fiera di Roma 'Più libri più liberi'.

Pubblicato in Cultura Parma
Martedì, 17 Novembre 2015 12:34

A Modena "Un goal per un sorriso"

Polizia di Stato modenese e "Modena FC" scendono in campo per la raccolta di fondi necessari all'acquisto di un sofisticato sistema EEG da donare al Reparto di Pediatria – Oncoematologia Pediatrica del Policlinico. L'ingresso sarà libero con possibilità di donazione. -

Modena, 17 novembre 2015 -

Mercoledì 25 novembre, alle ore 17.00, presso lo Stadio comunale "A. Braglia", avrà luogo "Un goal per un sorriso", incontro calcistico con finalità solidali, che vedrà in campo una rappresentativa della Polizia di Stato modenese e il "Modena FC".
L'iniziativa, patrocinata dal Comune di Modena, è stata organizzata dalla Questura in collaborazione con la società calcistica "Modena FC" e i network radiofonici "Radio Bruno" e "Radio Stella" e sarà resa possibile grazie al contributo di numerosi imprenditori modenesi.
L'obiettivo è una raccolta di fondi necessari per l'acquisto di un sofisticato sistema EEG da donare al Reparto di Pediatria – Oncoematologia Pediatrica del locale Policlinico.
Per coloro che vorranno assistere all'incontro calcistico, l'ingresso sarà libero con possibilità di donazione.

Pubblicato in Cronaca Modena

Un pomeriggio di sport e integrazione allo stadio Franchi di Parma. Sostegno Ovale Colorno e Canottieri Cremona Rugby si sono affrontati in campo in una partita di rugby integrato: un'avvincente partita sotto gli occhi dei giocatori delle Zebre, gli amici e il pubblico già presente allo stadio. -

Parma, 2 novembre 2015 - tutte le foto nella galleria in fondo alla pagina ph. Francesca Bocchia - 

Gli atleti special Olympics portano alla vittoria le Zebre. Grande pomeriggio di sport e integrazione, sabato, allo stadio Franchi di Parma. Le Zebre fanno scendere in campo gli atleti Special Olympics, ASD Sanseverina Parma, Sostegno Ovale Colorno, All Blacks Formigine, Scandiano basket, Canottieri Cremona Rugby: 45 atleti e 30 tra tecnici, volontari e famigliari.

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Prima del fischio d'inizio Sostegno Ovale Colorno e Canottieri Cremona Rugby si sono affrontati in campo in una partita di rugby integrato: atleti e partner hanno dato vita ad una avvincente partita sotto gli occhi dei giocatori delle Zebre, gli amici e il pubblico già presente allo stadio. Vittoria in campo per il Sostegno Ovale di Colorno, ma a vincere su tutto sono stati i grandi sorrisi abbracci e pacche sulle spalle. Poi tutti a tifare Zebre.

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Tra il primo e secondo tempo sono stati premiati dal presidente delle Zebre, Gianluca Romanini, gli atleti dell'Emila Romagna che hanno partecipato ai Giochi Mondiali di Los Angeles: Mirco Lanfranchi 5 classificato nel calcio a cinque di A.S.D. Sanseverina Parma, Elena Biolchini medaglia d'oro nel singolo e bronzo nel doppio di bowling, Davide Scardovelli bronzo El basket. A Los Angeles la delegazione italiana era composta da 101 atleti e da 45 tra tecnici e accompagnatori.

 

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Mercoledì, 05 Agosto 2015 13:39

A Pavullo la 5a Festa Provinciale dell'Aseop

Il 6/7/8 e 9 agosto quattro giorni dedicati alla famiglia e al volontariato all'insegna di spettacoli, intrattenimenti e gastronomia per contribuire al finanziamento della "Casa di Fausta". -

Modena, 5 agosto 2015 -

Da giovedì 6 a domenica 9 agosto, Pavullo ospita per la quinta volta, la festa provinciale dell'Aseop, l'associazione che opera a sostegno dell'ematologia e dell'oncologia pediatrica. La manifestazione è nata su iniziativa del gruppo amici dell'Aseop di Pavullo con l'assenso del consiglio direttivo dell'associazione, per cercare, attraverso un grande evento a carattere aggregativo, di sensibilizzare e diffondere la conoscenza dell'associazione, oltre che per raccogliere fondi necessari a sostenere i progetti già avviati. La grande sfida che Aseop sta attualmente affrontando, con il sostegno di "Trenta ore per la Vita", oltre che di altri finanziamenti, è la costruzione della "Casa di Fausta", un edificio costituito da 13 nuclei abitativi indipendenti, una biblioteca, un'area ludica interna ed esterna, una palestra per la riabilitazione motoria e due uffici. Un progetto ambizioso, di grande importanza per le famiglie ed i bambini che si trovano a vivere il dramma della malattia e che potranno vivere in un ambiente il più simile possibile a quello di casa. Ubicata in area adiacente al Policlinico di Modena, la Casa di Fausta rappresenta una sfida difficile, che necessita dell'impegno di tutti per essere vinta. L'iniziativa, quindi, è dedicata proprio alla famiglia, perché è la famiglia a essere coinvolta in prima persona e a vedersi cambiare la vita in modo radicale, quando un bambino si ammala di una grave patologia ematica od oncologica.

La manifestazione si svolgerà nel pieno centro di Pavullo, occupando il piazzale parrocchiale, piazzale San Bartolomeo, e la piazza del Municipio, piazza Montecuccoli. Tanto spazio sarà dedicato ai bambini. Sarà allestito un grande Baby Park, aperto tutte le sere e sabato e domenica anche al pomeriggio, attrezzato con gonfiabili, un laboratorio di colori e manipolazione e truccabimbi. Ci saranno le Waterball, meravigliose sfere dentro le quali i bimbi potranno roteare sull'acqua di una piscina, mentre i pomeriggi di sabato e domenica saranno dedicati a "GiocAseop": tornei di bigliardino, dama e giochi vari. Gli stand gastronomici, con apertura dalle 19, proporranno i prodotti tipici locali: crescentine, umidi di carne e funghi, gnocco fritto, polenta, borlenghi, gramigna, tortelloni e grigliata di carne. Con una gestione separata, saranno proposte crescentine, borlenghi, e gnocco fritto senza glutine e senza lattosio. Per gli adulti, poi, sono previsti grandi spettacoli serali, tutti gratuiti, all'insegna della musica e del divertimento. Si comincia giovedì 6 con la "Serata tradizionale Pavullese", animata dal "Coro Voci del Frignano" e dal "Gruppo Folcloristico Pavullese". Venerdì 7 la compagnia Bit proporrà "La Fabbrica dei Sogni", un musical ballato e cantato dal vivo dedicato alle famiglia, con incantevoli cambi di costume. Sabato sera, dopo il successo dello scorso anno, tornano gli "OI&B" la coinvolgente cover band con il tributo a Zucchero. Domenica alle 21, la conclusione della festa sarà affidata a due tribute band "Combricola del Blasco" e "Tra Liga e realtà". Due gruppi, due concerti, due grandi artisti a confronto sul palco; un viaggio emozionante attraverso le canzoni di Vasco Rossi e Ligabue.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Pavullo del Frignano)

"Dolcemente abili": le ricette dei disabili de "La Girandola" in un libro presentato a Eataly Piacenza. -

Piacenza, 15 Luglio 2015 -

Realizzare dolci è un'esperienza che coinvolge più sensi: il piacere di affondare le mani nella pasta morbida, l'abbraccio intenso del profumo di cannella oppure il tepore sprigionato da una delizia appena sfornata. Il tutto completato dal gusto appagante di una torta che esplode di sapore in bocca.

Anche per i ragazzi disabili che frequentano il Centro Socio Riabilitativo Diurno "La Girandola" di Piacenza è così: grazie al laboratorio di cucina, che un gruppo di operatori della cooperativa Coopselios ha deciso di proporre nei mesi passati.

Un lavoro intenso culminato con la presentazione del libro "Dolcemente Abili" in una location d'eccezione come Eataly di Piacenza: un libro di ricette dolci del laboratorio di cucina del "La Girandola" gestito da Coopselios.
Alla presentazione erano presenti gli assessori comunali Stefano Cugini e Tiziana Albasi insieme ad una nutrita delegazione di ospiti, operatori e familiari del centro. La pubblicazione è nata dall'idea di raccontare l'esperienza di un laboratorio di cucina speciale, che ha offerto ai ragazzi disabili nuove opportunità di espressione e gioia.

"E' bello - ha evidenziato l'assessore Cugini - vedere persone, come i familiari e gli operatori delle associazioni, che mettono animo, sforzo, professionalità e competenza anche in un momento non facile". Allo stesso modo la collega Albasi ha voluto mettere in luce l'idea di creare un testo "per testimoniare un lavoro fatto di piccoli gesti ma importantissimi che prevede amore, passione e fatica".
"Il libro rappresenta da un lato il ricordo dell'esperienza fatta, un segno tangibile dell'amore e della dedizione impiegate ma soprattutto si tratta di un arricchimento delle competenze dei ragazzi del centro. Il libro è in vendita nelle librerie e nelle edicole di Piacenza e il ricavato sarà utilizzato per acquistare attrezzature e materiale utile per il centro" ha spiegato Ester Schiaffonati, direttore di area Piacenza-Parma per Coopselios. Ventiquattro ragazzi divisi in gruppi da sei persone in base alle diverse disabilità che in tanti momenti gioiosi hanno imparato nuove attività manuali come mescolare, impastare e riconoscere nuovi gusti. "Tutti gesti che per noi possono essere scontati e quotidiani, ma che per una persona disabile non lo sono affatto".

Pubblicato in Cronaca Piacenza
Lunedì, 13 Luglio 2015 15:43

Sei bambini Sahrawi ospiti a Novellara

Domani l'incontro con la Giunta e la sottoscrizione del Patto d'amicizia con Daira di Mahbes - Smara. I bambini provengono dai campi profughi situati nel sud dell'Algeria. -

Novellara, 13 luglio 2014 –

6 bambine e bambini sahrawi, tra i nove ed i dieci anni, provenienti dai campi profughi situati nel sud dell'Algeria sono giunti a Novellara ospiti di cinque famiglie del paese fino al 18 luglio. Per Novellara è il secondo anno di vera e propria accoglienza, ospitalità e adesione al progetto "JAIMA TENDA", dell' Associazione Jaima Sahrawi di Reggio Emilia giunto alla XVI edizione, dopo diversi anni di collaborazioni con l'amministrazione comunale (Novellara da sempre ha incontrato le delegazioni e ha offerto giornate di svago per i bambini).
Per rafforzare questo forte legame la Giunta ha approvato nella seduta di mercoledì 8 luglio il Patto d'amicizia tra l'ente e Daira di Mahbes – Smara (Repubblica Araba Sahrawi Democratica) condividendo l'obiettivo di promuovere i rapporti di amicizia tra il popolo italiano e quello Sahrawi.

Nel concreto questo patto vuole garantire che i rapporti di conoscenza, di solidarietà e di amicizia già sperimentati siano animati e consolidati, ipotizzando future modalità di scambio di esperienze e di relazioni. Il patto è inoltre un modo per sostenere e ricordare le rivendicazioni della popolazione Sahrawi che nell'ambito delle Istituzioni e del Diritto Internazionali lotta pacificamente per la liberazione del Sahara Occidentale e l'autodeterminazione sancita dall' Onu nel 1991. Il patto sarà formalmente sottoscritto dal Sindaco Elena Carletti e dal rappresentante fronte Polisario in Italia Fatima Mafhoud durante l'incontro che la Giunta novellarese avrà con i bambini martedì 14 luglio alle ore 18.00 in Sala del Consiglio.

Nel frattempo queste bambine e bambini continuano la loro esperienza tra Novellara, i campi gioco e località di mare, alla quale si aggiungono gli opportuni screening sanitari offerti dalla Regione Emilia Romagna. Il progetto è reso possibile grazie ad una fitta rete di solidarietà: dalla Casa della Carità che ospita l'accompagnatore sahrawi al Dott. Gaiuffi dell'Antica farmacia di Novellara che ha aderito al progetto "Farmacia" per organizzare un laboratorio di auto produzione di farmaci essenziali, finanziato dalla Regione Emilia Romagna.

(ufficio stampa: Comune di Novellara)

Cibo invenduto raccolto e destinate alle mense per i poveri grazie al progetto della Caritas di Piacenza-Bobbio e dell'Unione Commercianti di Piacenza che ha assicurato, nel 2014, 58.000 pasti per i poveri per un valore complessivo di 215.000 euro. -

Piacenza, 10 luglio 2015 -

Grazie a Piacenza Solidale, il progetto di recupero e donazione dei cibi invenduti nel circuito della grande distribuzione piacentina nato nel 2008 sono stati raccolte nel 2014, 82 tonnellate di derrate alimentari che hanno consentito l'erogazione di 58.000 pasti alle persone in condizioni di disagio sociale per un valore complessivo di 215.000 euro.

IL progetto è stato presentato ieri in Piazzetta Piacenza a Expo, in un incontro che ha visto la partecipazione di Monsignor Gianni Ambrosio, Vescovo della Diocesi di Piacenza-Bobbio, l'Onorevole Paola De Micheli, sottosegretario del Ministero dell'Economia, Giuseppe Chiodaroli, direttore della Caritas Diocesana di Piacenza-Bobbio e il direttore dell'Unione Commercianti di Piacenza, Giovanni Struzzola.

Piacenza Solidale nasce nel 2008 quando l'Unione Commercianti di Piacenza e la Caritas decidono di unirsi, insieme al Comune e alla Provincia di Piacenza, al Rotary Club, alla Fondazione Piacenza e Vigevano, all'Ausl, a Iren e a Sol.Co. per dare vita, di concerto con le aziende produttrici e la grande distribuzione a un circuito che recuperi i beni alimentari freschi rimasti invenduti per destinarli alle mense che si occupano di assistere le fasce più svantaggiate della società e combattere lo spreco di cibo.

La gestione logistica è affidata alla Caritas che si occupa di recuperare quotidianamente quegli alimenti ormai prossimi alla scadenza che i centri della grande distribuzione non possono più proporre al pubblico ma che risultano perfettamente commestibili. Questi prodotti vengono poi distribuiti alle mense e alle associazioni di volontariato o agli enti ecclesiastici che ogni giorno assicurano un pasto a chi non può permetterselo.

Negli anni, anche a fronte del peggioramento della crisi economica, il progetto è cresciuto e con esso i numeri dei prodotti recuperati. Nel 2012 sono state raccolte 98 tonnellate di cibo, nel 2013 la quantità è scesa a 81 tonnellate - calo in parte dovuto alle promozioni sui cibi in scadenza operate da alcuni supermercati - mentre nell'ultimo anno sono stati raccolti 82.357 kg. Il valore complessivo di donazione è salito dai 177.871 euro del 2013 ai 215.290 del 2014.

"Piacenza Solidale consente di recuperare migliaia di euro di cibo che andrebbero distrutti - afferma Monsignor Gianni Ambrosio, vescovo della Diocesi di Piacenza-Bobbio - evitando lo spreco e andando incontro alle esigenze e alle necessità dei bisognosi, sollecitando anche la popolazione a impegnarsi in questo senso. E' la dimostrazione che là dove c'è un cuore buono si possono fare grandi cose ed è molto importante presentarlo qui a Expo, dedicato proprio al cibo, che come ha affermato anche il Papa è un simbolo della Creazione e merita quindi rispetto".

"Tre settimane fa qui a Expo si è svolto un tavolo contro lo spreco alimentare coordinato dal Ministero dell'Agricoltura al quale ho voluto che partecipasse anche il Ministero dell'Ecomomia per annunciare un'iniziativa di cui il governo si è fatto promotore - spiega il sottosegretario all'Economia Paola De Micheli - ovvero una nuova legge per arrivare alla burocrazia fiscale zero per le donazioni fino a 15.000 euro mentre oggi il tetto è a 5.000. Vogliamo far passare il messaggio che donare è più vantaggioso che sprecare."

"Abbiamo recuperato 82 tonnellate di cibo destinato al macero e lo abbiamo trasformato in gesto di civiltà e solidarietà - afferma Giuseppe Chiodaroli, direttore della Caritas diocesana di Piacenza-Bobbio - questa è la dimostrazione che anche a Piacenza una rete di più soggetti può funzionare e che la sensibilità e l'attenzione delle istituzioni possono concretizzarsi nei gesti. Quest'anno il progetto assume un significato ancora più profondo con la presentazione a Expo che è dedicata proprio ai temi del cibo e dello spreco. Nel nostro piccolo, in questi anni abbiamo ridotto lo spreco e riempito non soltanto lo stomaco dei più bisognosi ma anche il cuore".

"Per me è una grande soddisfazione che questo progetto prosegua e che oggi arrivi a Expo - spiega Giovanni Struzzola, direttore del'Unione Commercianti di Piacenza - sei anni fa, dopo aver visto una fila di persone in attesa di ricevere un pasto al Cottolengo di Torino e aver letto che a Piacenza tanti anziani rovistavano tra gli scarti della grande distribuzione ho pensato di proporre questo progetto che negli anni è cresciuto notevolmente senza mai riscontrare problemi. Una soddisfazione ancora più grande portarlo all'Expo i cui temi centrali sono proprio il cibo e la lotta allo spreco. Speriamo che la nostra esperienza possa servire da modello ad altre città".

Piazzetta Piacenza a Expo 2015

Piazzetta Piacenza è la vetrina di Piacenza – tra le poche provincie italiane ad avere uno spazio dedicato all'Esposizione Universale di Milano – e del Piacentino a Expo 2015. Un luogo che ha come fulcro la "Grande Zolla", progettata da un gruppo di giovani architetti piacentini under 35 del Politecnico di Milano e dell'Ordine degli Architetti di Piacenza, che riproduce idealmente una zolla di terreno locale con le stratificazioni geologiche e il cui pavimento mette al centro il fiume Po e i suoi affluenti, offrendo ai visitatori l'impressione di poterci camminare sopra. Piazzetta Piacenza è lo spazio in cui il territorio piacentino si racconta, svelando al mondo le sue eccellenze enogastronomiche, il suo patrimonio storico-culturale e un tessuto economico-sociale pulsante. La Piazzetta è il cuore del progetto "Piacenza per Expo per Piacenza" ideato dall'Associazione Temporanea di Scopo Piacenza per EXPO 2015, composta da 18 Associazioni di categoria del sistema economico piacentino, e a cui partecipano Istituzioni Pubbliche, Enti, Istituti Bancari, Organizzazione economiche e Università con l'obiettivo di promuovere il territorio piacentino sfruttando l'irripetibile opportunità offerta da Expo 2015.
Per saperne di più: www.experiencepiacenza.it 

Pubblicato in Cronaca Piacenza

Sabato 11 luglio alla Casa della Musica di Parma, due virtuosi della musica classica in concerto, Enrico Pace e Sung Won Yang. L'evento, realizzato dal Casalmaggiore International Music Festival in collaborazione con la Casa della Musica e Amurt Parma -Associazione di volontariato che aiuta i bambini di tutto il mondo - è patrocinato dal Comune di Parma. I fondi raccolti con il biglietto di ingresso saranno destinati alla ricostruzione delle scuole in Nepal. -

Parma, 9 luglio 2015 -

Sarà un appuntamento di musica e solidarietà quello che accenderà la serata di sabato 11 luglio alle ore 21.15 alla Casa della Musica di Parma.
Enrico Pace, uno dei migliori pianisti italiani contemporanei e il violoncellista coreano Sung-Won Yang saranno infatti protagonisti del concerto organizzato dal Casalmaggiore International Music Festival - rassegna concertistica che porta nelle location più suggestive delle terre del Po 130 giovani talenti della musica classica provenienti da tutto il mondo - in collaborazione con Amurt Parma per raccogliere fondi a favore dei bambini del Nepal.
Cornice del concerto, il quattrocentesco Palazzo Cusani sede della prestigiosa Casa della Musica, concerto che che per circa due ore accompagnerà il pubblico in un viaggio immaginario chiamato Beethoven.

"Siamo onorati della rinnovata collaborazione con la Casa della Musica di Parma - afferma Angelo Porzani Presidente del Festival di Casalmaggiore - una collaborazione che auspico possa consolidarsi nella convinzione che fare networking' sia la strategia vincente per la valorizzazione della cultura e dei nostri territori".
"Quando l'arte, in particolare la musica, si mette a disposizione di chi ha bisogno, si possono creare grandi sinergie. Stiamo sostenendo l'emergenza Nepal fin dai primi giorni dopo il disastro - continua Paolo Bocchi, Presidente di Amurt - e quella di sabato sera rappresenta una straordinaria opportunità per dare ulteriore impulso alla nostra attività di raccolta fondi a favore dei bambini di quelle terre. Un ringraziamento quindi ai due artisti e agli organizzatori del Casalmaggiore International Music Festival che hanno aderito con generosità a questa iniziativa".

La serata di Parma, patrocinata dal Comune di Parma, con ingresso a pagamento (euro 10), si inserisce in una rassegna che è un vero e proprio unicum nel panorama dei festival europei dedicati alla musica classica: un percorso di perfezionamento focalizzato sull'affinamento delle capacità di esecuzione "dal vivo", messe alla prova con un'esibizione al giorno grazie ad un format che coniuga il più alto livello di training artistico con l'esperienza delle performance quotidiane.

Un programma che attira a Casalmaggiore oltre ad un centinaio di musicisti dalla Corea del sud a Taiwan, dall'Australia alla Cina, dal Kazakistan all' Uzbekistan, e ancora Argentina, Cina, Usa Gran Bretagna e Islanda e importanti collaborazioni come l' Eckhardt Gramattè Foundation che invia proprio nella cittadina casalasca i vincitori del suo prestigioso concorso.
Non è un quindi un caso che l'edizione 2015 accolga tra i suoi allievi uno dei più straordinari giovani talenti dell'attuale panorama pianistico come Ryan Wang, canadese di origine cinese, che a soli 7 anni ha già incantato le platee di tutto il mondo. La Carnegie Hall di New York, il Kay Meek Theater di Vancouver e un tour in Cina con la Shanghai Symphony Orchestra sono le tappe già toccate dalla sua incredibile bravura. Una carriera che ha del sensazionale dove l'innocenza dell'infanzia incontra l'esperienza artistica.
Il festival, con una antologia di brani che va da Scarlatti a Mozart, da Chopin a Stravinsky e Bartók torna in terra emiliana a Priorato domenica 12 luglio. Altre importanti tappe sono Sabbioneta (21 Luglio) città patrimonio dell'Unesco, a Cremona all'Auditorium "Arvedi" del Museo del Violino (23 Luglio).
L'ingresso per i concerti del Festival di Casalmaggiore è gratuito. Per informazioni di dettaglio sul programma www.casalmaggiorefestival.com 

Pubblicato in Dove andiamo? Parma
Giovedì, 02 Luglio 2015 10:44

A Felino arrivano i piccoli Saharawi

L' accoglienza dei piccoli presso il Comune di Felino prevede oltre alle visite mediche, momenti ludici e sportivi. Sempre più numerose le dimostrazioni di solidarietà. -

Parma, 2 luglio 2015 -

Anche quest'anno, grazie al progetto di accoglienza dei bambini Saharawi che fa capo all'associazione Help For Children, finanziatrice del viaggio che provvede alle principali spese per l'ospitalità, i piccoli arriveranno in Italia.
Per l'undicesimo anno consecutivo, fra i Comuni ospitanti c'è anche Felino, dove all'arrivo saranno accolti in Municipio per la tradizionale cerimonia di benvenuto.

Il gruppo, composto da sei bambine e quattro bambini provenienti dalla regione africana del Saharawi (Marocco), arriveranno insieme a due accompagnatori e nel periodo di permanenza potranno usufruire di visite mediche, momenti ludici e sportivi, grazie all'associazione che organizza anche l'accoglienza presso le strutture di diversi comuni ed enti.

Ospiti del Comune di Felino, i bambini alloggeranno nelle aule del distaccamento della scuola secondaria di primo grado in via Roma fino al 19 luglio, per poi proseguire il viaggio in altri comuni italiani fino alla fine di agosto.

"Siamo felici di poter accogliere anche quest'anno il gruppo Saharawi e ringrazio l'associazione Help for children che con determinazione porta avanti da oltre un decennio questo progetto con sempre maggiore autonomia", afferma Maurizio Bertani, Sindaco di Felino. "Per l'ospitalità dei bimbi Saharawi – continua Bertani - il Comune quest'anno metterà a disposizione le aule del distaccamento della scuola media in quanto la scuola dell'infanzia di San Michele Tiorre, sede storica dei gruppo Saharawi, sarà impegnata con i centri estivi.".

Grazie al consolidato rapporto tra l'Associazione Help For Children e l'Ospedale di Parma, tutti i bambini saranno sottoposti agli accertamenti medici e pediatrici essenziali. Durante la loro permanenza a Felino, i bambini potranno divertirsi nelle piscine di Collecchio, Sala Baganza e Langhirano grazie alla disponibilità rispettivamente dei gestori degli impianti Egovillage e Joker Center e alla generosità dell'Avis di Langhirano. I bimbi saranno ospiti del Cral Tep a Gommaland a Parma e parteciperanno ad attività sportive e ludiche presso alcune aziende agricole e alcuni circoli di Felino e dintorni. Anche il Molino Grassi sostiene l'iniziativa e ospiterà il gruppo per un divertente pomeriggio presso la sua sede.

"Come sempre, l'arrivo dei Saharawi è accompagnato da tante dimostrazioni di solidarietà e generosità da parte di cittadini e aziende felinesi e di altri comuni limitrofi. I pasti per i bambini e per i loro accompagnatori saranno offerti dai circoli di San Michele Tiorre, Barbiano, San Michele Gatti, dalla polisportiva Il Poggio, dalla parrocchia di San Michele Tiorre, dai negozianti di via Carducci e da alcune aziende locali e di Parma che da anni sostengono economicamente questa iniziativa" aggiunge Bertani. "Non mancherà poi il contributo del Veloclub Felino e dell'associazione Fare Legna che supporteranno i volontari di Help for children nelle attività di svago organizzate per i bambini".

Pubblicato in Cronaca Parma
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