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La manifestazione è promossa da ASEOP per far conoscere alla comunità il progetto per la costruzione di una moderna struttura che sorgerà in via Campi, destinata ad accogliere i familiari dei bambini ricoverati in Oncoematologia pediatrica -

Modena, 22 settembre 2014 -

Una lunga camminata nelle vie di Modena per far conoscere e raccogliere fondi a favore di un ambizioso progetto a sostegno dei bambini che devono sottoporsi a lunghe cure oncologiche. "Una corsa verso casa", così gli organizzatori hanno voluto chiamare la manifestazione podistica non competitiva che si terrà a Modena il 26 settembre, per sottolineare che lo scopo della gara è contribuire alla costruzione di una moderna struttura che sorgerà nei pressi del Policlinico, in via Campi, destinata ad accogliere i piccoli ricoverati in Oncoematologia pediatrica e i loro familiari.

L'iniziativa, una camminata ludico-motoria, è promossa da ASEOP, Associazione Sostegno Ematologia e Oncologia Pediatrica, col patrocinio di Comune e Policlinico di Modena e di "Trenta Ore per la Vita". L'obiettivo è prima di tutto far conoscere il progetto, farne apprezzare il valore e raccogliere ulteriori fondi per arrivare alla sua apertura entro la fine dell'anno prossimo. La nuova "Casa di Fausta", che prende il nome dalla compianta professoressa Fausta Massolo, avrà 15 appartamenti con biblioteca, spazio ludico interno, giardino, palestra per la riabilitazione, uffici e magazzino.

"Spesso il bambino e la sua famiglia alternano momenti di ricovero con momenti di controllo e terapie ambulatoriali ed in day hospital – spiega il prof. Paolo Paolucci, Direttore dell'Oncoematologia Pediatrica - Molti dei bambini in cura provengono da zone lontane da Modena, pertanto non è loro possibile tornare presso le proprie abitazioni durante i periodi che intercorrono fra un controllo e un ricovero. Sarebbe altamente dannoso per il bambino in terapia affrontare lunghi viaggi in quanto facilmente affaticabile e soggetto a infezioni". Da qui l'importanza anche dal punto di vista clinico del progetto assistenziale di ASEOP.

In questi anni l'affluenza di pazienti provenienti da fuori città e dall'estero è aumentata e ha reso inadeguata la struttura inaugurata nel 2008. "Per questo motivo – aggiunge Erio Bagni, Presidente di ASEOP – abbiamo deciso di lanciare la raccolta fondi per costruire la nuova Casa di Fausta, più grande e attrezzata che sorgerà nei pressi del Policlinico. Per realizzare questo sogno è necessario l'apporto di tutti, da qui l'idea di istituire questa camminata non competitiva per sensibilizzare l'opinione pubblica su questo nuovo progetto. Desidero ringraziare in anticipo il socio Filippo Franchini per il grande lavoro organizzativo, tutti i volontari e i partecipanti alla corsa che, in entrambi i suoi percorsi, passerà davanti al luogo in cui sorgerà la Casa di Fausta." Il diritto di superficie del terreno, appartenente ad ACER, è stato donato ad ASEOP dalla Provincia, mentre la nuda proprietà è passata al Comune. Il costo complessivo del progetto, arredi inclusi, è di 2 milioni di euro. Se tutto andrà secondo i piani, i lavori partiranno nel novembre 2014 e termineranno entro la fine del 2015.

"L'inaugurazione non porrà termine al progetto – conclude Bagni – Come già avviene per gli attuali appartamenti, infatti, ASEOP vuole offrire gratuitamente gli alloggi alle famiglie bisognose e quindi occorrerà finanziare la gestione dell'edificio con altre donazioni".

"Il 50% dei pazienti seguiti dall'Oncoematologia Pediatrica del Policlinico proviene da fuori provincia – spiega Licia Petropulacos, Direttore Generale del Policlinico – questo dato da una parte dimostra l'importanza a livello nazionale del nostro Centro, dall'altro pone problematiche di accoglienza che esistono però anche per le famiglie che abitano in provincia ed anche nel comune, in relazione ai bisogni peculiari che possono verificarsi. ASEOP con la sensibilità che da sempre l'ha contraddistinta ha saputo cogliere da tempo queste necessità. Per questo motivo, quando l'Associazione ci ha proposto di sostenere questa iniziativa e il progetto Casa di Fausta ho subito aderito con entusiasmo. Ringrazio sin da ora gli organizzatori e i partecipanti".

I percorsi
Il ritrovo è fissato nell'area d'ingresso del Policlinico il 26 settembre alle 17.30 (la partenza è in programma per le 18.30). Sono previsti due percorsi, entrambi non competitivi quindi aperti a tutti. Il primo di due chilometri di fatto girerà intorno al Policlinico, il secondo di sei chilometri si snoderà sino al Parco della Resistenza per poi ritornare al Policlinico.

Per partecipare
Per iscriversi sarà sufficiente versare 1,5 euro che danno diritto al pettorale di gara, al premio individuale di partecipazione, al ristoro finale e all'assistenza medica lungo il percorso. È possibile iscriversi presso la Sede di ASEOP del Policlinico sino alle ore 15 di venerdì oppure presso le tende delle società sportive e dei gruppi podistici il giorno stesso della manifestazione.

Come nasce il progetto della "Casa di Fausta"
Nel 2008, in occasione del proprio ventennale, ASEOP inaugurò la prima Casa di Fausta, intitolata alla fondatrice dell'oncoematologia pediatrica modenese e cofondatrice di ASEOP Fausta Massolo: sei appartamenti in via Campi per ospitare i bambini e le loro famiglie non residenti in città che necessitano di cure a lungo termine presso la Struttura Complessa di Oncoematologia Pediatrica del Policlinico. Da maggio 2008 a dicembre 2013 sono state ospitate 69 famiglie, di cui 51 per più di 50 giorni. Pazienti di diversa provenienza, alcuni da centri della provincia di Modena (Finale Emilia, Pievepelago, Pavullo, Rio Lunato, Marano, Sassuolo, Vignola), altri da fuori Regione (Brindisi, Crotone, Messina), e dall'estero (Albania, Cina, Burkina Faso, Eritrea, Marocco, India, Paraguay, Pakistan, Russia, Bielorussia, Ucraina).

La Nuova Casa di Fausta
La nuova struttura verrà realizzata in via Campi, vicino al Policlinico di Modena. Avrà 15 appartamenti (12 destinati a dimissioni protette, 3 destinati ai soli famigliari in visita), una biblioteca, uno spazio ludico interno, un giardino, una palestra per la riabilitazione, due uffici, un magazzino. "Gli alloggi potranno ospitare il bambino con uno o entrambi i genitori allo scopo di creare un ambiente famigliare che aiuti il bambino e la famiglia a trascorre nel modo migliore il lungo periodo di permanenza presso la nostra città. Negli alloggi inoltre le famiglie hanno a disposizione la propria cucina, un piccolo soggiorno e il bagno oltre ad una stanza da letto, il tutto ad uso individuale. L'idea dell'autonomia assoluta di ogni alloggio è maturata per limitare al massimo il contatto del bambino con persone potenzialmente infette" spiega Rita Malavolta di ASEOP. La struttura verrà dotata di sistemi informatici in rete con l'ospedale ed in particolare con lo Spazio scuola per consentire al bambino di proseguire il proprio percorso scolastico in diretta relazione con le insegnanti.

ASEOP: una breve carta di identità
L'Associazione per il Sostegno di Ematologia e Oncologia Pediatrica è oggi il punto di riferimento nella provincia di Modena per tante famiglie e uno stimolante interlocutore per medici e ricercatori, con obiettivi che nel tempo sono rimasti immutati:

- Aiutare i bambini affetti da patologie oncoematologiche e le loro famiglie anche offrendo strutture di accoglienza come, appunto, "La Casa di Fausta"

- Sensibilizzare e diffondere la conoscenza di tematiche specifiche quali le patologie, oncoematologiche e non, in età pediatrica.

- Estendere la conoscenza scientifica a personale medico ed infermieristico italiano e non, operante in ambito oncoematologico.

- Organizzare incontri aperti ai genitori, ai soci, ai medici di base, al personale infermieristico al fine di interagire a livello territoriale in modo concertato e collaborativo.

- Promuovere e sostenere la ricerca in ambito oncoematologico.

Chi era Fausta Massolo
Fausta Massolo (Arquata Scrivia (AL) 1935 – Modena 1999) si può considerare la fondatrice dell'Oncoematologia pediatrica a Modena e uno dei pionieri di questa disciplina a livello nazionale. Giunta a Modena nel 1963, nella Pediatria allora diretta da Renato Pachioli, nel 1968 registrò il primo successo terapeutico a Modena per un bambino affetto da tumore del sangue che aveva superato la fase acuta grazie a una cura farmacologica, allora, pionieristica. Lottò tutta la vita per ottenere cure migliori e per rendere il reparto adatto a quell'umanizzazione della cura che oggi è un concetto assodato ma che all'epoca era ancora una conquista da ottenere con grandi sforzi.

(Fonte: Ufficio Stampa Ausl Modena)

Domenica 21 settembre a Bibbiano torna "Look&Solidarietà" di CNA Impresa Sensibile. I professionisti della Val d'Enza non solo metteranno alla prova la loro abilità al servizio dei visitatori, ma daranno anche una prova importante della loro solidarietà -

Reggio Emilia, 18 settembre 2014 -

Domenica 21 settembre, dalle 9 alle 15, in un apposito spazio allestito nel Centro Diurno Anziani presso la Fiera di Bibbiano, il comitato CNA Impresa Sensibile torna a "Bibbiano Produce", la Fiera commerciale diventata, grazie alla sensibilità di professionisti e numerosi sponsor e imprese sensibili targati CNA, un appuntamento dedicato alla solidarietà e all'impegno sociale per una maggiore qualità di vita sul nostro territorio.

Si tratta di Look&Solidarietà, l'iniziativa giunta alla sua XXII edizione che vedrà impegnati acconciatori ed estetiste di Bibbiano al servizio dei visitatori che vorranno ritoccare, rinnovare o trasformare il proprio look con una duplice lodevole finalità: come tutti gli anni, infatti, il ricavato sarà interamente devoluto per raccogliere fondi per l'avvio di un appartamento destinato all'accoglienza temporanea di donne con bambini, l'avvio di un'esperienza di welfare di comunità, la realizzazione di orti sociali e l'assegnazione di borse di studio per valorizzare il volontariato da destinare agli studenti delle superiori dell'Istituto Silvio d'Arzo.

I professionisti della Val d'Enza non solo metteranno alla prova la loro abilità, ma daranno anche una prova importante della loro solidarietà, insieme ad una sessantina di aziende e sponsor, Amministrazione comunale di Bibbiano compresa, che anche quest'anno, nonostante le difficoltà e il perdurare della crisi, non sono voluti mancare all'appuntamento con Look&Solidarietà. Il comitato CNA Impresa Sensibile sarà lieto di accogliere presso il suo stand tutti coloro che vorranno partecipare con entusiasmo ad una iniziativa bella ed originale per coniugare il ruolo economico dell'impresa con la sua funzione sociale, specchio di un territorio sensibile e attento in cui CNA si impegna a giocare un ruolo attivo e concreto.

Sempre domenica 21, inoltre, alle 10.30 nella Piazzetta Alimentari ci sarà la premiazione di un'imprenditrice nell'ambito di Bibbiano Produce.

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

"Rehabike 2014" arriva a Correggio per la seconda tappa della maratona ciclistica di solidarietà promossa dalla Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitazione -

Reggio Emilia, 16 settembre 2014 -

Farà sosta a Correggio, mercoledì 24 settembre, alle ore 15,30 circa, la carovana dei partecipanti a "Rehabike 2014", la maratona ciclistica di solidarietà promossa dalla Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitazione.
A Correggio, che all'interno dell'ospedale San Sebastiano vanta uno dei principali centri di riabilitazione intensiva e si avvale della forte presenza di volontariato, giungerà la seconda tappa, quella in partenza da Ferrara. La carovana dei ciclisti arriverà da Carpi, scortata dalla Polizia Municipale, percorrerà viale Saltini e giungerà in corso Mazzini, davanti al Municipio. I ciclisti saranno accolti dal sindaco e dalla cittadinanza per un saluto in sala del consiglio.
"Rehabike" è un'iniziativa di sensibilizzazione sul tema dei traumatismi del sistema nervoso, dovuti in particolare ad incidenti della strada, sul lavoro o domestici. Consiste in un viaggio a tappe, in bicicletta/handbike, che tocca le principali strutture riabilitative, da Treviso a Torino, e a cui partecipano sia persone con disabilità che normodotate.
"Siamo lieti di accogliere nelle nostra città questa maratona ciclistica", commenta il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi, "che ha lo scopo di promuovere la conoscenza e sensibilizzare la cittadinanza sui traumi e le relative conseguenze a seguito di incidenti. È importante favorire atteggiamenti di inclusione verso le persone con disabilità, anche attraverso l'attività fisica, a partire dalla scuola, e sensibilizzare la comunità sulla prevenzione quale strumento fondamentale di conoscenza e consapevolezza. Dopo aver ospitato, nelle scorse settimane, la Nazionale di calcio Amputati, accogliamo questa maratona con lo stesso spirito e la stessa attenzione in merito ai temi del diritto e delle pari opportunità".

(Fonte: Ufficio stampa Comune di Correggio)

Oltre 500 persone hanno partecipato alla charity dinner di ieri sera a FestaReggio, evento conclusivo della manifestazione per raccogliere fondi a favore di Ascmad Prora, Curare, Croce Verde e GRADE Onlus -

Reggio Emilia, 10 settembre 2014 -

Si è conclusa ieri sera - martedì 9 settembre - la prima edizione del festival "Viva. Solidarietà a Reggio Emilia", l'evento dedicato al volontariato all'interno dell'Arcispedale Santa Maria Nuova - IRCCS, promosso da Ascmad Prora Onlus, Croce Verde, CuraRE Onlus, GRADE Onlus.
Oltre 500 persone hanno preso parte alla charity dinner "Viva, con gusto", che si è svolta nei ristoranti "Il Mauriziano" e "Il Gambero Rosso" all'interno di FestaReggio, e sono stati venduti circa 3.000 biglietti della lotteria benefica "Viva la lotteria".

Presentata dal Direttore di Telereggio Mattia Mariani, la serata è stata l'occasione per ribadire ancora una volta l'importanza del volontariato all'interno della nostra comunità, mandando un forte segnale per esortare alla condivisione rivolto non solo al mondo della solidarietà, ma anche alla politica e ai cittadini dato anche il momento economico delicato come quello attuale. Alla cena erano presenti anche il Sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, la Presidente della Provincia Sonia Masini, il Consigliere Regionale dell'Emilia Romagna Roberta Mori, diversi professionisti dell'Arcispedale Santa Maria Nuova e vari esponenti del mondo della politica, dell'imprenditoria e di altre onlus del territorio. Un ringraziamento speciale va poi ai volontari di FestaReggio, che hanno contribuito alla riuscita della serata.

Durante tutta la durata del festival, sono state centinaia le persone che hanno deciso di affiancare Viva, prendendo parte ai tre eventi proposti (dal dibattito con Luca Vecchi e Carlo Lusenti, al concerto Viva&friends con Lassociazione, Violetta, Irene Fornaciari e Graziano Romani, fino alla cena benefica di ieri sera) e dimostrando di credere in una risorsa preziosa e insostituibile: il volontariato ospedaliero . è per sostenere quest'ultimo che, per la prima volta a Reggio Emilia, quattro onlus - che operano all'interno dell'Arcispedale Santa Maria Nuova - hanno unito le forze con l'obiettivo di amplificare il concetto di beneficenza, offrire nuovo valore aggiunto ai servizi sanitari e dare spazio a tutte le onlus dell'ospedale.

Il festival "Viva. Solidarietà a Reggio Emilia" ha dimostrato che il volontariato e la solidarietà insieme sono capaci di fare grandi cose per il bene comune. Ma per proseguire su questa strada solo quattro onlus non sono sufficienti: il desiderio è di poter ripetere l'esperienza di Viva anche nel 2015, riuscendo a coinvolgere tutte le circa 70 associazioni, che oggi operano all'interno dell'ospedale, per rendere Viva una realtà ben radicata sul territorio e per valorizzare il lavoro che con tanta fatica le onlus portano avanti e dal quale nascono risultati tangibili.

"Viva. Solidarietà a Reggio Emilia" è un evento organizzato da Ascmad Prora Onlus, Croce Verde, CuraRE Onlus, GRADE Onlus, con il patrocinio di Comune di Reggio Emilia, Provincia Reggio Emilia, Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova, Ausl Reggio Emilia, Fondazione Manodori, e con il contributo di Kaiti expansion, Bcl Ricambi Elettrodomestici, Pasticceria Poli, Stampatre, Cantine Riunite e La Collina-NaturaSì. Un ringraziamento speciale va ai volontari di FestaReggio per il loro prezioso contributo.

Per informazioni: www.vivareggioemilia.it Per fare una donazione a Viva: Banca CREDEM - IBAN IT 62 S 03032 12804 010000009308

(Fonte: Ufficio Stampa Kaiti expansion srl)

Martedì 9 settembre è il giorno del gran finale: una charity dinner per oltre 700 persone ha l'obiettivo di raccogliere fondi a favore di Ascmad Prora, Curare, Croce Verde e GRADE Onlus -

Reggio Emilia, 6 settembre 2014 -

Martedì 9 settembre è in arrivo il terzo e ultimo appuntamento della prima edizione di "Viva. Solidarietà a Reggio Emilia", l'evento dedicato al volontariato all'interno dell'Arcispedale Santa Maria Nuova - IRCCS, promosso da Ascmad Prora Onlus, Croce Verde, CuraRE Onlus, GRADE Onlus.

Dopo le prime due serate - dedicate a un dibattito sul tema del volontariato a Reggio Emilia e a un grande concerto benefico, che hanno visto la partecipazione di centinaia di persone - "Viva. Solidarietà a Reggio Emilia" ha in programma la charity dinner "Viva, con gusto": l'appuntamento - presentato dal Direttore di Telereggio Mattia Mariani e al quale parteciperà anche il Sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi - è fissato per martedì 9 settembre, alle ore 20, nei ristoranti "Il Mauriziano" e "Il Gambero Rosso" all'interno di FestaReggio dove oltre 700 commensali potranno cenare gustando piatti della tradizione reggiana e contribuire con una quota di 25 euro a persona alla raccolta fondi di Viva: il ricavato della serata, così come dei primi due appuntamenti, sarà destinato ad Ascmad Prora Onlus, Croce Verde, CuraRE Onlus, GRADE Onlus per finanziare progetti di ricerca e assistenza all'interno dell'Arcispedale Santa Maria Nuova - IRCCS.

Il menù di "Viva, con gusto" prevede sfogliatine agli asparagi e Parmigiano come antipasto, un primo a base di risotto al culatello e tortelli verdi, per poi proseguire con guanciale accompagnato da patate arrosto e cipolline in agrodolce, e concludere con torta farcita alla frutta come dessert. Il tutto annaffiato da lambrusco e malvasia.
Per partecipare alla charity dinner "Viva, con gusto" è necessario prenotare telefonando ai numeri: 0522.295585 (Ascmad Prora Onlus), 0522.286492 (Croce Verde), 342.8098898 (CuraRE Onlus), 0522.296888 (GRADE Onlus).

Durante la serata sarà possibile partecipare all'estrazione una lotteria benefica a sottoscrizione interna. Acquistando i biglietti di "Viva la lotteria" (6 biglietti a 5 euro) si parteciperà all'estrazione di fantastici premi messi in palio dagli sponsor di Viva BCL Ricambi, La Collina e NatutaSì, che saranno assegnati nel corso della cena.

"Viva. Solidarietà a Reggio Emilia" è un evento organizzato da Ascmad Prora Onlus, Croce Verde, CuraRE Onlus, GRADE Onlus, con il patrocinio di Comune di Reggio Emilia, Provincia Reggio Emilia, Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova, Ausl Reggio Emilia, Fondazione Manodori, e con il contributo di Kaiti expansion, Bcl Ricambi Elettrodomestici, Pasticceria Poli, Stampatre, Cantine Riunite e La Collina-NaturaSì. Un ringraziamento speciale va ai volontari di FestaReggio per il loro prezioso contributo. Per informazioni: www.vivareggioemilia.it

Per fare una donazione a Viva: Banca CREDEM - IBAN IT 62 S 03032 12804 010000009308

(Fonte: Ufficio Stampa Kaiti expansion srl)

L'iniziativa dedicata al volontariato all'interno dell'Arcispedale Santa Maria Nuova prenderà il via venerdì 29 agosto con un dibattito, proseguirà domenica 31 agosto con un concerto e si concluderà martedì 9 settembre con una charity dinner -

Reggio Emilia, 28 agosto 2014 -

Manca davvero poco per "Viva. Solidarietà a Reggio Emilia", la tre giorni organizzata da Ascmad Prora Onlus, Croce Verde, CuraRE Onlus, GRADE Onlus, con il patrocinio di Comune di Reggio Emilia, Provincia Reggio Emilia, Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova, Ausl Reggio Emilia, Fondazione Manodori. L'iniziativa dedicata al volontariato all'interno dell'Arcispedale Santa Maria Nuova - IRCCS prenderà il via venerdì 29 agosto con un dibattito, proseguirà domenica 31 agosto con un concerto e si concluderà martedì 9 settembre con una charity dinner.

L'obiettivo è quello di avviare un percorso di riflessione sulla necessità di unire le forze per raccogliere fondi da investire in strutture, strumenti e servizi all'avanguardia, in grado di dare nuove risposte assistenziali all'interno dell'ospedale. Per questo, le quattro onlus hanno dato vita a questo festival della solidarietà, che oltre al prezioso sostegno di istituzioni e sponsor, ha incontrato anche il fondamentale contributo dei volontari di "FestaReggio": saranno infatti gli spazi della festa provinciale del Pd, al Campovolo di Reggio Emilia, a ospitare tutti gli eventi.

Il programma di "Viva" - il cui logo è stato disegnato dal celebre artista reggiano Davide Benati - prevede per venerdì 29 agosto (ore 21, Tenda centrale di FestaReggio) un dibattito a ingresso libero sul tema "Volontariato e solidarietà a Reggio Emilia", moderato dal direttore di TeleReggio Mattia Mariani. Tra i relatori, alcuni ospiti d'eccezione come il Sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e l'Assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia Romagna Carlo Lusenti. L'invito è stato esteso anche al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio.

Domenica 31 agosto l'Arena spettacoli accoglierà gli artisti di "Viva & friends" (ore 21, ingresso 10 euro). Sul palco, per beneficenza, saliranno i nove membri de Lassociazione, il gruppo folkrock che dall'Appennino reggiano ha raggiunto una popolarità nazionale con una simbiosi perfetta tra tradizione ed energia, acustica ed elettrica. Ma Marco Mattia Cilloni, Gigi Cavalli Cocchi, Giorgio Riccardo Galassi, Francesco Ottani e gli altri componenti della band non saranno soli: Violetta Zironi, Irene Fornaciari e Graziano Romani sono gli ospiti d'eccezione che si esibiranno in alcuni brani del repertorio del gruppo. Rumors dicono anche di sorprese in grado di rendere davvero unica una serata già speciale.

Martedì 9 settembre, gran finale con una charity dinner nei ristoranti "Il Mauriziano" e "Il Gambero Rosso" (ore 20, quota a persona 25 euro). I volontari di FestaReggio si occuperanno di 700 commensali che potranno cenare gustando piatti della tradizione reggiana e contribuire così alla raccolta fondi delle onlus. Il menù della serata prevede sfogliatine agli asparagi e Parmigiano come antipasto, risotto al culatello e tortelli verdi come primo piatto, guanciale con patate arrosto e cipolline in agrodolce come secondo e zuppa inglese, per chiudere. Il tutto annaffiato da lambrusco e malvasia.

Il ricavato della tre giorni "Viva. Solidarietà a Reggio Emilia" sarà utilizzato per finanziare progetti di ricerca e assistenza all'interno dell'Arcispedale Santa Maria Nuova - IRCCS.

Viva è un progetto unico nel suo genere per la sinergia che si è venuta a creare tra le onlus coinvolte. "La collaborazione - ha commentato il Dott. Giovanni Fornaciari, Direttore dell'Unità Operativa di Medicina III - Gastroenterologia dell'Azienda Ospedaliera S. Maria Nuova e Presidente di Ascmad Prora - non può che esaltare il nostro lavoro e dimostrare come nella comunità reggiana la solidarietà sia da sempre uno stile di vita". Dello stesso parere anche Livio Vacondio, Presidente Pubblica Assistenza Croce Verde Reggio Emilia e Albinea, che ha sottolineato quanto Viva "rafforzi la nostra coesione verso il sociale e cementi l'impegno per il futuro della nostra comunità". L'idea di una comunità coesa e attenta al sociale è sostenuta anche da Deanna Ferretti Veroni, Presidente di CuraRE Onlus: "il volontariato sociale - ha detto - è un tratto connotativo del territorio reggiano e caratterizza tante iniziative volte a promuovere il benessere e la qualità del vivere a Reggio Emilia". All'interno di Viva poi "c'è il segno della reggianità - ha aggiunto il Dott. Francesco Merli, Direttore del Reparto di Ematologia dell'Azienda Ospedaliera S. Maria Nuova e Referente di GRADE onlus - non intesa come chiusura, ma come impegno "insieme" a sostegno della parte più debole della comunità. Spero che l'anno prossimo - ha concluso Merli - altre associazioni, tra le tante che operano in ospedale, possano raccogliere il testimone di questo impegno condiviso".

L'edizione 2014 di "Viva. Solidarietà a Reggio Emilia" infatti è il numero zero di una manifestazione che aspira a diventare un appuntamento fisso per la città, puntando ad "abbracciare" e coinvolgere nel progetto tutte le circa 70 associazioni che oggi operano all'interno dell'ospedale, realizzando così l'obiettivo della massima collaborazione possibile per massimizzare i benefici per tutta la comunità.

Per prevendita biglietti concerto e prenotazioni charity dinner:
0522.295585 (Ascmad Prora Onlus), 0522.286492 (Croce Verde), 342.8098898 (CuraRE Onlus), 0522.296888 (GRADE Onlus).

Per informazioni: www.vivareggioemilia.it

Per fare una donazione a Viva:
Banca CREDEM - IBAN IT 62 S 03032 12804 010000009308

"Viva. Solidarietà a Reggio Emilia" è un evento organizzato da Ascmad Prora Onlus, Croce Verde, CuraRE Onlus, GRADE Onlus, con il patrocinio di Comune di Reggio Emilia, Provincia Reggio Emilia, Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova, Ausl Reggio Emilia, Fondazione Manodori, e con il contributo di Kaiti expansion, Bcl Ricambi Elettrodomestici, Pasticceria Poli, Stampatre, Cantine Riunite e La Collina-NaturaSì.

Le onlus di Viva

Ascmad Prora Onlus
È una storica associazione di volontariato, fondata nel 1984 a Reggio Emilia, per lo studio e la cura delle malattie dell'apparato digerente e per sostenere progetti per la Radioterapia. Da 30 anni raccoglie fondi a sostegno dei reparti di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, Medicina III e Radioterapia Oncologica dell'Arcispedale S. Maria Nuova - IRCSS, contribuendo ad arricchirli di attrezzature e tecnologie di elevato livello e importanza per l'attività ospedaliera. Attualmente lavora per la raccolta fondi a favore del nuovo reparto di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, il progetto sostenuto dalla campagna pubblicitaria "IO MI IMPEGNO".

Croce Verde
Nata nel 1914, è l'associazione più longeva del territorio. Nel 2014 festeggia i primi 100 anni di storia nel segno dell'assistenza e della solidarietà con quasi 600 volontari che oggi dedicano tempo, impegno e passione a favore del servizio pubblico. Da sempre svolge servizi di emergenza-urgenza in convenzione con il 118 Reggio Soccorso, di accompagnamento intra-ospedaliero e di trasporti programmati non urgenti in ambulanza, senza dimenticare il trasporto di dializzati autosufficienti e i trasferimenti a lunga percorrenza sul territorio nazionale e UE.

CuraRE Onlus
Nasce nel 2011 a Reggio Emilia per promuovere incontri ed eventi volti a raccogliere fondi, a far conoscere il progetto e a creare il giusto coinvolgimento della comunità nella condivisione di un obiettivo: contribuire alla realizzazione del MIRE (Maternità Infanzia Reggio Emilia), la nuova struttura all'interno dell'Arcispedale S. Maria Nuova-IRCSS, di fondamentale importanza per il futuro dell'assistenza provinciale in ambito neonatale, pediatrico, ostetrico, ginecologico, neuropsichiatria infantile e genetica. Ospiterà un centro per la cura di tutte le patologie oncologiche ginecologiche e uno per la procreazione medicalmente assistita, promuovendo la ricerca e la formazione.

GRADE Onlus
Nata nel 1989 a Reggio Emilia, da 25 anni sostiene l'attività clinica del Reparto di Ematologia dell'Arcispedale Santa Maria Nuova - IRCSS e la ricerca, finanziando figure professionali e progetti. Formata da medici, infermieri, personale del Reparto, ex malati e famiglie, dal 2009 è impegnata nella raccolta fondi a favore del CO-RE, il futuro Centro Oncoematologico di Reggio Emilia: la struttura sarà inaugurata nel 2015 e rappresenterà un polo di eccellenza per tutto il nord Italia nella lotta contro le patologie oncologiche.

(Fonte: ufficio stampa Kaiti expansion)

Domenica, 17 Agosto 2014 13:44

Kamlalaf, visita all'ospedale di Yoff, in Senegal

Dove la solidarietà supplisce alla carenza di fondi.

Prosegue il viaggio in Senegal dei cinque piacentini che, nell'ambito del progetto Kamlalaf, con l'associazione Diaspora Yoff stanno visitando il Paese africano. Segue il resoconto di Daniela Patelli, Noemi D'Agostino, Lorenzo Magnani, Margherita Rettagliata e Letizia Bonvini, accompagnati nel viaggio da Diagne Tagoulé e Logane Samba.

Piacenza, 17 agosto 2014 - "Il forte senso di coesione sociale che abbiamo avvertito durante i primi giorni del soggiorno a Yoff si dimostra anche più concreto di come immaginavamo.
La visita all'ospedale è stata illuminante in tal senso: all'interno della piccola struttura parte dei medici e del personale sanitario lavora volontariamente e, poiché i mezzi dello stato sono limitati, sono il Comune e il Consiglio dei saggi a contribuire alle spese. Su 152 persone che lavorano nell'ospedale, 70 ricevono un contributo dall'Amministrazione comunale. Due anni fa è stato aperto il reparto di Chirurgia e molti sforzi ed energie vengono spesi per rendere sempre più efficiente il padiglione della Maternità. Una media di 350 donne, proveniente anche da altre regioni e da Dakar, viene assistita ogni mese durante il parto, con una quota di circa 120 cesarei.
L'ospedale di Yoff riceve mensilmente materiale sanitario, parte del quale viene distribuito ad una rete di quattro ospedali più piccoli. Grazie ad una raccolta fondi il gruppo di Diaspora Yoff è riuscito a dare un contributo che, per quanto sia modesto, viene accolto con grande riconoscenza: laddove lo Stato non ha mezzi per fronteggiare tutte le necessità, l'impegno della comunità e l'aiuto del singolo diventano fondamentali. Spesso chi non ha i mezzi per curarsi viene aiutato dalla famiglia e dagli amici.
Dunque si agisce, e lo si fa con grande energia, perché i problemi sono tanti e la popolazione è in crescita costante. Noi parliamo con queste persone e pensiamo alla nostra realtà, dove i mezzi sono forse più consistenti rispetto a quelli in Paesi in via di sviluppo, eppure assistiamo alla chiusura delle guardie mediche nei piccoli centri e a tagli sulle spese più concrete. Ci chiediamo quindi se una gestione locale, più diretta, possa in determinati casi essere grande efficienza e perché no, un modello esemplare".

(Fonte Provincia di Piacenza)

Giovedì, 14 Agosto 2014 08:20

Kamlalaf, l'Uganda di Vincenzo

Nelle righe che seguono, il racconto del viaggio in Uganda con Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo vissuto da Vincenzo Salluzzo, tra i partecipanti all'edizione 2014 del progetto Kamlalaf che, accompagnati da Paolo Strona, hanno visitato il Paese tra la capitale Kampala e l'arida regione del Karamoja.

Piacenza, 14 agosto 2014 - Ripenso a poche settimane fa, pieno di aspettative e inconsapevole di tutto. Avevo immaginato che questa realtà mi avrebbe sconvolto e cambiato, ma non immaginavo così tanto. Pensavo di essere pronto all'incontro, allo scambio, alla condivisione, ma quando si tratta dell'Africa non lo si è mai abbastanza, nemmeno dopo anni. In realtà non ho ancora avuto tempo di metabolizzare cosa ho visto, sentito e toccato. È accaduto così in fretta, di corsa, sguardo dopo sguardo, sorriso dopo sorriso, incredulità, stupore ed amarezza. Voglia di migliorare, aiutare ed essere presente, con la consapevolezza che tutto scorrerà con il suo tempo regolare, una volta tornato in Italia. L'Italia, che Paese lontano. Non conosco ancora la terra in cui vivo e già ne voglio scoprire un'altra? No, questa savana infinita richiede pazienza e a tempo debito sarà capace di rispondere a molte domande semplicissime.
Ricordo che appena ho toccato il suolo africano, stremato dalle quattordici ore di volo, ciò che desideravo era solamente dormire, ma i miei occhi erano attratti ed attenti a scrutare dal finestrino della jeep quello che sarebbe stato il mio scenario di vita per tre settimane. Sono passati giorni in cui sono stato lontano da tutto e tutti, sto scoprendo una terra sconosciuta, sto conoscendo me stesso. Un ragazzo che sempre si mette in gioco ed ora ha deciso di farlo senza tirarsi indietro, anche se con passi troppo grandi forse per lui.
L'aiuto ai Missionaries of the Poor, i giochi alla Great Valley School, i pomeriggi spesi cercando invano di capire come renderti utile o semplicemente come sorridere nel modo più sincero possibile. Si, ciò che in queste settimane ho deciso di fare è sorridere sempre, mostrarmi allegro, perché quei bambini hanno bisogno di affetto e quei ragazzi di sicurezze. Mi bastano pochi secondi per fissare in mente occhi colmi di insoddisfazione, gratitudine, rabbia e penso a quanto in fondo siamo uguali ma diversi allo stesso tempo. Per la prima volta mi sono ritrovato seduto all'alba in un kral accanto ad una popolazione coperta solo da una coperta che sa di povertà e tradizione. Mai avrei immaginato di camminare per le arterie di una città, Kampala, perdendomi anche solo con lo sguardo, mai ero riuscito a vedere così chiare le costellazioni ed esprimere undici desideri per undici stelle cadenti nell'arco di un'ora. Il mio desiderio egoistico? Essere felice! Ma da giorni a questa parte non riesco ad esserlo a pieno a causa di quei bimbi che corrono senza meta, con magliette lacerate, su cigli di strade impercorribili, rosse, secche e fangose allo stesso tempo.
Come riusciamo? Come riusciamo a preoccuparci di apparire, quando qualcuno in un altro continente vive in capanne di fango e paglia o addirittura non vive affatto per il riso ed il posho non abbastanza sufficienti a sfamare una bocca. La realtà è questa, ne porto la triste testimonianza, le gocce di sudore e le cicatrici sul cuore. È tutto vero, sei muzungu, sei ricco, sei dannatamente potente, navighi in fiumi di soldi, quando adolescenti alla tua semplice richiesta di restare in fila per ricevere dei biscotti, ti assalgono perchè vivono di quello, di acqua portata con taniche dal peso improponibile sulla testa. Ebbene si, non dimentico nulla e riporto tutto. Calzano scarpe che rimediano da pneumatici, vivono ad un metro di distanza l'uno dall'altro, litigano ma sanno essere solidali, forti e calorosi. Ad ogni mercato, villaggio o scuola sembra di entrare direttamente in casa loro, cantano, ballano per te, ti sorridono, ti studiano, per loro sei amico con una carezza, fratello con un abbraccio e loro salvatore per una penna ed un quaderno donati. Sì, la cultura si può sostenere ed il progresso favorire, ma per quanto? Per tutta una vita, basta costanza e determinazione.
L'Africa ti accoglie tra la sua gente, le sue tradizioni, la sua musica, il suo ritmo, i suoi colori, i suoi tramonti. Ti rapisce, uccide, provi dolore, gridi, piangi ma poi ti rialzi, rinasci e vivi. Ti senti finalmente vivo e consapevole come mai in diciott'anni. Cos'ha significato per me la permanenza tra le mura di Africa Mission? È vivere sentendoti a casa, anche lontano da essa. È combattere, lottare per te e chi crede che alla fine anno dopo anno qualcosa cambierà, in fondo anche solo un sorriso riempie l'anima, testato! Dura un secondo? Si è vero, tecnicamente è così ma quello stesso secondo rimane incastrato dentro quel cuore che mi ha portato a conoscere il mondo. Personalmente credo nelle nuove generazioni, ripongo le mie speranze nella formazione e informazione. Dal fresco progetto del Centro giovanile del distretto di Moroto "Youth is the engine of the world" ("La gioventù è il motore del mondo") traggo ispirazione lasciando un messaggio: plasmiamolo, questo mondo, in modo tale che possa ospitarci tutti, insieme nonostante il colore della pelle.
Vincenzo Salluzzo

(Fonte Comune di Piacenza)

Mercoledì, 13 Agosto 2014 09:48

Riolunato, torna la "Festa dello Sport"

Stasera dalle ore 17 a Riolunato torna l'appuntamento con la "Festa dello Sport".

Riolunato 13 agosto 2014 -  L'evento, nato per autofinanziare l' U.S. Riolunato di calcio e per coprire i costi di trasferte e attività sportiva per i più piccoli, avrà luogo presso il Centro Sportivo La Vallona.

Quest'anno, però, la Festa dello Sport avrà un valore aggiunto con "I Giochi Sotto il Campanile" che, a Riolunato, vedranno la terza puntata, dopo quelle di Fiumalbo (vittoria a Montecreto ) e Fanano (vittoria di Fiumalbo), con Fanano in cima alla classifica generale di questa grande manifestazione di giochi tradizionali che vede impegnati Fanano, Fiumalbo, Montecreto e, appunto, Riolunato. Ultima tappa prevista a Montecreto, come gran finale, sabato 30 di agosto, dove ci sarà la premiazione finale della vincitrice de "I Giochi sotto il Campanile".

A seguire musica con i Layout e stand gastronomici con le bontà locali.

(Fonte Ufficio Stampa Valli del Cimone)


Nella chiesa di San Vittore, mercoledi 13 alle 18,30, la messa in suffragio dei tre uomini che persero la vita.
Piacenza 12 agosto 2014 -- --
Nell'ottavo anniversario della tragedia aerea che il 13 agosto 2006 coinvolse il cargo Air Algerie precipitato nei pressi della Besurica, l'Amministrazione comunale deporrà un omaggio floreale ai piedi della stele commemorativa collocata nell'area verde di via Marzioli, in onore delle tre vittime: il comandante Abdou Mohamed, il co-pilota Mohamed Taieb Bederina, il tecnico di bordo Mustafa Kadid.
Anche quest'anno, come già avvenuto nel 2013, i familiari che solitamente partecipavano alla cerimonia istituzionale hanno comunicato l'impossibilità di essere presenti a Piacenza. Non si terrà, quindi, un vero e proprio momento celebrativo, "ma – sottolinea il sindaco Paolo Dosi – in quel tributo floreale, simbolico e sincero, è racchiuso un ricordo commosso, che non si affievolisce".
Come di consueto, nella chiesa parrocchiale di San Vittore sarà officiata dal parroco don Franco Capelli, mercoledì 13 alle 18.30, una santa messa in suffragio dei tre uomini che hanno perso la vita in quella drammatica circostanza. A rappresentare l'Amministrazione comunale, nell'occasione della cerimonia religiosa, sarà l'assessore al Bilancio Luigi Gazzola.
(Fonte Comune di Piacenza)

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