Piacenza, 5 maggio 2020 - Continua senza soste, e con l’adozione dei criteri di tutela e prudenza imposti dal Governo per la gestione dell’emergenza sanitaria, il lavoro di messa in sicurezza e di prevenzione del dissesto idrogeologico a cura del Consorzio di Bonifica di Piacenza.
I comuni montani interessati dagli interventi conclusi ad aprile, o in programma per le prossime settimane, sono: Gropparello, Ferriere, Lugagnano, Farini, Ponte dell’Olio, Vigolzone, Castell’Arquato, Alta Val Tidone, Bobbio, Ziano, Travo.
La Gilda degli insegnanti di Piacenza e Parma ha ricevuto ieri solo “per conoscenza”, unitamente alle altre rappresentanze del personale scolastico, la nota dell’Ufficio Scolastico Territoriale inerente il trattamento da riservare ai docenti dell’Istituto Tramello Cassinari di Piacenza, ciò a seguito della decisione di sottrarre a tale Istituto la sede di Bobbio.
In pratica professori che lavorano a Piacenza rischiano di andare coattivamente a Bobbio e quelli che sono lì di essere trasferiti a Piacenza, l’organico viene calcolato in maniera ragioneristica e non tenendo conto delle persone e degli studenti.
Attualmente l’Istituto è unico e sulla base di una graduatoria complessiva che non tiene conto di chi attualmente lavora a Bobbio e chi lavora a Piacenza, si deciderà quali sono i docenti che transiteranno nel nuovo Istituto Omnicomprensivo.
Una volontà politica che mai è stata oggetto di confronto tra le amministrazioni interessate e le legittime rappresentanze del corpo docente, in merito a questa grave mancanza, la Gilda degli Insegnanti sottolinea l’ingiustificabile comportamento dei referenti politici piacentini e dei loro eventuali ispiratori.
In una nota inviata al Presidente della Provincia, al Consigliere provinciale delegato all’Istruzione, all’Ufficio Scolastico Territoriale di Parma e Piacenza ed a quello Regionale oltre che a vari soggetti politici locali, firmata da Salvatore Pizzo Coordinatore della Gilda di Piacenza e Parma, si legge:
“L’efficacia delle decisioni che riguardano un settore delicato come la scuola richiedono il coinvolgimento delle parti sociali, collaborazione ed unità di intenti, modus operandi che in questo particolare momento sta attuando tutta la Pubblica Amministrazione ad eccezione del settore scolastico. Non vogliamo alimentare polemiche, ma non è possibile rimanere in silenzio di fronte a un comportamento istituzionalmente inaccettabile: sopprimere il confronto democratico con i docenti e il personale scolastico costituisce una grave mancanza della politica di cui daremo informazione alle centinaia di colleghi che noi rappresentiamo”.
SEDE DI PARMA: Borgo delle Colonne 32-43121 –
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SEDE DI PIACENZA: Via S. Marco, 22 – 29100 Piacenza
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Piacenza, 29 gennaio 2020 - Il Consorzio di Bonifica di Piacenza tutela, conserva e gestisce le acque all’interno del comprensorio provinciale e lo fa sia con personale e mezzi propri sia con affidamenti a ditte specializzate, quando necessario.
“Il nostro è un percorso costruito nel tempo e proiettato verso il futuro dove un grande sforzo ruota intorno alla manutenzione - spesso silenziosa ma diffusa e studiata - di impianti, manufatti, canali e strade rurali. Per quanto riguarda il territorio montano l’impegno del personale tecnico (Alex Bertonazzi, Monica Chiarelli, Gianluca Fulgoni ed Edoardo Rattotti) e operativo (Giorgio Sogni e Vito Spina) in forza, dimostra quanto il Consorzio tenga e creda in un approccio che preservi il territorio e lo rilanci assicurando a chi resta e a chi vuole tornare una migliore qualità della vita. Spesso gli interventi che portiamo a temine hanno un impatto relativo ma una ricaduta importante nel contesto in cui sono localizzati, perché la sicurezza di tante frazioni dipende dal deflusso delle acque che le attraversano e le circondano. Prova ne è, ad esempio, il lavoro fatto vicino a località Bonelli (di Bobbio) dove il personale operativo ha liberato una tubatura otturata e causa di tracimazione di acqua sulla strada adiacente con conseguente erosione della carreggiata; tipologia di intervento, quest’ultima, che la squadra di operativi della montagna effettua quasi quotidianamente ma che, in questo caso, è stata gratificata con una mail di ringraziamento da parte del residente di Bonelli che ha visto nell’intervento di Giorgio Sogni e del collega Vito Spina un lavoro lungimirante ed effettuato da quella squadra che con dedizione monitora il territorio e interviene dove necessario noncurante delle condizioni meteo e della fatica.
Ringraziamenti come questi sono la riprova di quanto il buon fare della bonifica sia riconosciuto e che ci sprona a fare sempre di più e meglio soprattutto in montagna, dove il comprensorio è più fragile (ma per certi versi anche più suggestivo) a tutela di abitanti ed attività”.
Queste le parole del Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza, Fausto Zermani, riferendosi all’attività in territorio montano a cura del personale operativo in forza all’ente.
La Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza ha chiesto un incontro urgente al dirigente dell'ufficio scolastico territoriale dopo aver appreso, solo a mezzo stampa, che sono state formalmente avviate le procedure per avviare il distacco della sede Bobbio dell'Istituto "Tramello Cassinari" e inserirla in un Istituto Omnicomprensivo che nascerebbe dall'unione con l'attuale Istituto comprensivo di Bobbio, che comprende le scuole dell'infanzia, primarie e di 1° grado che si trovano anche a Marsaglia, Perino, Ottone e Travo.
L'organico dei docenti del Tramello Cassinari è unificato, a prescindendo dall'ubicazione delle due sedi, per questo la Gilda chiede che venga che il nuovo assetto non intacchi la titolarità di tutti gli insegnanti, in primis di coloro che lavorando da sempre a Piacenza si potrebbero trovare tecnicamente in "esubero" a causa dell'amputazione della sede di Bobbio. Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Piacenza e Parma, a tal proposito fa presente che "La mancata concertazione che le parti politiche ed istituzionali coinvolte stanno adottando è grave, abbiamo segnalato la situazione anche ai comuni interessati, alla Provincia e lo stesso atto lo stiamo recapitando alle sedi piacentine dei partiti di maggioranza". Nei giorni scorsi la Gilda ha tenuto anche un'assemblea a Bobbio e i docenti che lì lavorano non hanno mostrato un'avversità preconcetta all'assetto che si vuole dare, il problema è salvaguardare i diritti dei professori di Piacenza, visto che giuridicamente l'organico è unico su tutto l'Istituto senza suddivisione per località. Inoltre sarebbe bene che i decisori politici si ponessero anche il problema della continuità didattica, il cambio di docenti sarebbe penalizzante per gli studenti.
Il borgo della Valtrebbia, nel piacentino, ha sbaragliato i 60 finalisti ed ha conquistato la prima posizione del “talent” di Rai Tre che mette in competizione i piccoli centri più suggestivi per storia, arte, cultura, bellezze paesaggistiche ed enogastronomia.
Piacenza -
Ernest Hemingway ha definito la Valtrebbia “la vallata più bella del mondo” e aveva ragione. Lo scorso 20 ottobre, Bobbio, piccolo e suggestivo centro del piacentino, ha conquistato la prima posizione del talent di Rai Tre “Il borgo dei borghi”, sbaragliando 60 candidati.
L’incoronazione di Bobbio a “Borgo dei borghi” è avvenuta nell’ambito della puntata finale, condotta da Camila Raznovich, Philippe Daverio, Mario Tozzi e Margherita Granbassi, il cui voto “di qualità” pesava per il 50%, mentre il restante 50% era in mano alla giuria popolare.
A conquistare le due giurie sono stati i diversi aspetti che si concentrano in questo piccolo borgo di appena 3500 abitanti che sorge sul fiume Trebbia, al confine con tre regioni, Emilia, Liguria e Toscana, dalle quali, nel corso dei secoli, ha assorbito la storia, la cultura e le tradizioni fino a trasformarle in un unico affascinante mix.
Bellezze artistiche, paesaggistiche, cultura, architettura, storia ed enogastronomia hanno conquistato il cuore dei giurati, affascinati dai suoi vicoli di ciottoli, le strade su cui si affacciano antichi portici, e poi ponti, conventi, chiese che riassumono l’eredità romana, longobarda e carolingia.
Tracce di un primo nucleo abitativo sul Trebbia si hanno infatti fin dal Neolitico, ma è nel 14 a.C, in epoca romana, che nasce l’antica Bobium. A lasciare un segno indelebile, tuttavia, è il monaco irlandese Colombano, che nel 614 fonda qui un monumentale monastero, tra i più grandi e importanti d’Italia, e non solo, con un complesso che include, tra gli altri edifici, una basilica affiancata dal porticato che la collega all’abbazia, oggi sede del museo e dello scriptorium.
Un altro simbolo di Bobbio è il suo ponte romanico, noto come Ponte del Diavolo o Gobbo, per il suo profilo arcuato e le sue undici arcate, l’una diversa dall’altra, che si susseguono lungo i 280 metri del monumento.
Suggestivo il centro storico, con le sue strade di ciotoli, dove valgono una visita Piazza San Francesco, il Monastero di San Francesco, in stile francescano rustico del XIII secolo con un chiostro del XV e la chiesa ricostruita in stile barocco nei primi anni del Settecento. Splendida anche la chiesa della Madonna dell’Aiuto del 1621.
Non dimentichiamo, poi, le bellezze paesaggistiche, con un fiume, il Trebbia, in gran parte balneabile, colline verdi su cui nascono le viti di Nebbiolo e Dolcetto e gli scorci del Monte Penice, che ogni anno, nel periodo estivo attraggono migliaia di turisti.
Bobbio, poi, è una delle mete gourmet più interessanti d’Italia per la gustosa commistione di prelibatezze della gastronomia piacentina, come i deliziosi salumi, tra cui coppa, salame e ciccioli e influenze di Liguria e Toscana. Tra i primi piatti spiccano gli anolini all’uovo, i pisarei e fasò, il riso alla zucca, la bomba di riso, i tortelli mentre, tra i secondi, spopola lo stracotto e altri piatti a base di carne.
Il borgo, poi, ha dato i natali al regista Marco Bellocchio, che ogni anno organizza qui un rinomato Festival del Cinema, attirando intellettuali, curiosi, appassionati e semplici turisti che contribuiscono a mantenere vitale questo piccolo gioiello della Valtrebbia.
Per la cronaca, ricordiamo che in finale sono arrivati i borghi di Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa (Sicilia) piazzatosi al secondo posto, al terzo Rotondella, in provincia di Matera (Basilicata), in quarta posizione Laigueglia, nel savonese (Liguria).
Torna anche quest’anno Una partita per la vita, iniziativa promossa da Admo, Aido, Avis, Città di Bobbio e Oratorio San G.Bosco in collaborazione con l’Azienda Usl di Piacenza. In memoria di Michele Lizzori si svolgerà un triangolare di calcio con la Nazionale italiana calcio trapiantati, una rappresentanza del 118 e una squadra di amministratori locali. L’evento prevede anche un momento di informazione sulla donazione di organi, tessuti e cellule e sull’attività di trapianto che si svolgono a Piacenza.
E' la sesta edizione della Festa dell'albero e della natura, patrocinata da Regione Emilia Romagna, Provincia di Piacenza e Città di Bobbio, ad inaugurare l'anno scolastico appena iniziato.
Sono 350 gli studenti dell'IC Bobbio che oggi, venerdì 21 settembre, hanno preso parte alla giornata dedicata al rispetto per l'ambiente e per la natura.
Alza bandiera, canto dell'inno nazionale e saluti delle autorità presenti ad apertura di una giornata emozionante, educativa e ricca di laboratori.
Dall'orienteering e il trekking alla messa a dimora di piante autoctone, dalle attività naturalistiche alla caccia al tesoro, senza tralasciare i laboratori di drone, pittura en plein air e argilla proposti dal Consorzio di Bonifica di Piacenza e a cura dell'associazione culturale Arti e Pensieri.
Tante le attività, ma unico il tema: dare radici al futuro e permettere alle nuove generazioni di conoscere l'ambiente in cui vivono ed essere, un domani, cittadini attivi e coscienziosi.
Radici degli alberi ma anche radici delle persone a simboleggiare l'attaccamento a un territorio da conoscere, vivere e ripopolare.
Tra le autorità erano presenti Roberto Pasquali (Sindaco di Bobbio), Gianluca Muscatello (Capitano della Compagnia dei Carabinieri di Bobbio) e il Vice Comandante Amerigo Filippi (Corpo Carabinieri Forestali) a sottolineare l'importanza dell'amore per il proprio territorio.
A seguire Lodovico Albasi (Sindaco di Travo e Presidente dell'Unione Montana Valli Trebbia e Luretta) che ha ringraziato Marco Labirio, vero amante della vallata, per la passione con cui da anni riesce a coinvolgere le istituzioni e creare momenti di autentica condivisione.
Presente anche Elena Murelli, deputato parlamentare, a ricordare che i bambini sono le radici del futuro e che sarà loro compito manutenere il nostro territorio bello com'è oggi.
A concludere, l'intervento del Dirigente Scolastico dell'IC Bobbio, Luigi Garioni, che ha augurato ai suoi studenti di far crescere l'amore per l'ambiente come un seme nel proprio cuore.
Tra gli altri presenti anche: Fausto Zermani (Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza), Mirella Ragalli (comune di Marsaglia), Marco Crotti e Rosanna Porcari (Coldiretti Piacenza), Adele Mazzari (Ex Dirigente Scolastico IC Bobbio), Nicoletta Guerci (Kardios), lo sci club Bobbio, la FISO, Ra famiglia Bubieiza, ArteTre, il CAI, il Consorzio Fitosanitario della provincia di Piacenza, Truck and Trail, l'Associazione Nazionale di Orientireering, ecc.
Infine, un importante ringraziamento va ai volontari e al Gruppo degli Alpini di Bobbio che, instancabili come sempre, hanno aiutato alla buona riuscita della giornata.
Nuovo servizio WiFi gratuito, facile e sicuro negli uffici postali. I cittadini possono accedere alla rete internet con pc, smartphone o tablet. In Emilia Romagna gli uffici postali con il servizio WiFi sono attualmente 200, di cui 14 nel Piacentino.
Piacenza, 6 dicembre 2016
Una realtà postale, quella dell'hinterland piacentino, più digitale ma anche più moderna e facile per i cittadini, le imprese e la Pubblica Amministrazione: è l'obiettivo principale di Poste Italiane con il lancio del nuovo servizio WiFi gratuito, facile e sicuro negli uffici postali.
Il collegamento gratuito alla rete internet è stato attivato nei giorni scorsi anche negli uffici postali di Piazza San Francesco a Bobbio e Piazza Cristoforo Colombo a Bettola. E' a disposizione della clientela un hot spot gratuito che ha il vantaggio di migliorare la Customer Experience e dà la possibilità di svolgere alcune attività propedeutiche ai servizi richiesti. E' stato inoltre già pianificato il progressivo ampliamento del numero degli uffici abilitati nel territorio provinciale.
In Emilia Romagna gli uffici postali con il servizio WiFi sono attualmente 200, di cui 14 nel Piacentino (10 nel capoluogo) e saliranno ulteriormente nei prossimi mesi.
Accedere alla rete all'interno degli uffici postali è semplice e a portata di click: basta infatti registrarsi comunicando il proprio numero di telefono mobile al quale verrà inviato un messaggio con le credenziali per l'accesso al WiFi. A quel punto, attraverso smartphone, tablet o pc sarà possibile navigare su internet, dialogare sui social network o lavorare in attesa del proprio turno allo sportello.
(Fonte: Poste Italiane)
A Bobbio (Pc) un vernissage per 899 opere d'arte. Una straordinaria collezione inaugurata alla presenza del presidente della Regione Stefano Bonaccini. Quadri e sculture donati da Rosa Mazzolini e sistemati per la fruizione grazie a un contributo della Regione Emilia-Romagna. -
Piacenza, 24 novembre 2015 -
Una straordinaria collezione d'arte che grazie al contributo della Regione ora è disponibile per la libera fruizione. Si tratta della collezione Mazzolini, che comprende 899 opere, fra cui 872 quadri e 27 sculture, firmate da nomi di rilievo dell'arte del '900. Pezzi unici di grande rilevanza che vanno da Giorgio De Chirico a Massimo Campigli, da Mario Sironi, a Lucio Fontana. Il nuovo spazio espositivo nel museo di San Colombano ospiterà stabilmente le opere "I gladiatori" di De Chirico, "Concetto spaziale" i Lucio Fontana, "L'Opera Astratta" di Piero Manzoni, "I bersaglieri" di Mario Sironi, "I Fiori" di Filippo De Pisis e le sculture in terracotta di Luigi Scanavino e "Il Cristo sulla Croce" di Lucio Fontana; le altre ruoteranno ogni 4 mesi.
All'inaugurazione di ieri mattina a Bobbio, in provincia di Piacenza, il presidente della Regione Stefano Bonaccini. La collezione è' stata donata da Rosa Mazzolini alla Diocesi di Piacenza dieci anni fa, ma solo negli ultimi mesi si è reso possibile collocare in ambienti adeguati anche grazie alla Regione Emilia-Romagna, che ha contribuito con 47.000 euro.
Cibo invenduto raccolto e destinate alle mense per i poveri grazie al progetto della Caritas di Piacenza-Bobbio e dell'Unione Commercianti di Piacenza che ha assicurato, nel 2014, 58.000 pasti per i poveri per un valore complessivo di 215.000 euro. -
Piacenza, 10 luglio 2015 -
Grazie a Piacenza Solidale, il progetto di recupero e donazione dei cibi invenduti nel circuito della grande distribuzione piacentina nato nel 2008 sono stati raccolte nel 2014, 82 tonnellate di derrate alimentari che hanno consentito l'erogazione di 58.000 pasti alle persone in condizioni di disagio sociale per un valore complessivo di 215.000 euro.
IL progetto è stato presentato ieri in Piazzetta Piacenza a Expo, in un incontro che ha visto la partecipazione di Monsignor Gianni Ambrosio, Vescovo della Diocesi di Piacenza-Bobbio, l'Onorevole Paola De Micheli, sottosegretario del Ministero dell'Economia, Giuseppe Chiodaroli, direttore della Caritas Diocesana di Piacenza-Bobbio e il direttore dell'Unione Commercianti di Piacenza, Giovanni Struzzola.
Piacenza Solidale nasce nel 2008 quando l'Unione Commercianti di Piacenza e la Caritas decidono di unirsi, insieme al Comune e alla Provincia di Piacenza, al Rotary Club, alla Fondazione Piacenza e Vigevano, all'Ausl, a Iren e a Sol.Co. per dare vita, di concerto con le aziende produttrici e la grande distribuzione a un circuito che recuperi i beni alimentari freschi rimasti invenduti per destinarli alle mense che si occupano di assistere le fasce più svantaggiate della società e combattere lo spreco di cibo.
La gestione logistica è affidata alla Caritas che si occupa di recuperare quotidianamente quegli alimenti ormai prossimi alla scadenza che i centri della grande distribuzione non possono più proporre al pubblico ma che risultano perfettamente commestibili. Questi prodotti vengono poi distribuiti alle mense e alle associazioni di volontariato o agli enti ecclesiastici che ogni giorno assicurano un pasto a chi non può permetterselo.
Negli anni, anche a fronte del peggioramento della crisi economica, il progetto è cresciuto e con esso i numeri dei prodotti recuperati. Nel 2012 sono state raccolte 98 tonnellate di cibo, nel 2013 la quantità è scesa a 81 tonnellate - calo in parte dovuto alle promozioni sui cibi in scadenza operate da alcuni supermercati - mentre nell'ultimo anno sono stati raccolti 82.357 kg. Il valore complessivo di donazione è salito dai 177.871 euro del 2013 ai 215.290 del 2014.
"Piacenza Solidale consente di recuperare migliaia di euro di cibo che andrebbero distrutti - afferma Monsignor Gianni Ambrosio, vescovo della Diocesi di Piacenza-Bobbio - evitando lo spreco e andando incontro alle esigenze e alle necessità dei bisognosi, sollecitando anche la popolazione a impegnarsi in questo senso. E' la dimostrazione che là dove c'è un cuore buono si possono fare grandi cose ed è molto importante presentarlo qui a Expo, dedicato proprio al cibo, che come ha affermato anche il Papa è un simbolo della Creazione e merita quindi rispetto".
"Tre settimane fa qui a Expo si è svolto un tavolo contro lo spreco alimentare coordinato dal Ministero dell'Agricoltura al quale ho voluto che partecipasse anche il Ministero dell'Ecomomia per annunciare un'iniziativa di cui il governo si è fatto promotore - spiega il sottosegretario all'Economia Paola De Micheli - ovvero una nuova legge per arrivare alla burocrazia fiscale zero per le donazioni fino a 15.000 euro mentre oggi il tetto è a 5.000. Vogliamo far passare il messaggio che donare è più vantaggioso che sprecare."
"Abbiamo recuperato 82 tonnellate di cibo destinato al macero e lo abbiamo trasformato in gesto di civiltà e solidarietà - afferma Giuseppe Chiodaroli, direttore della Caritas diocesana di Piacenza-Bobbio - questa è la dimostrazione che anche a Piacenza una rete di più soggetti può funzionare e che la sensibilità e l'attenzione delle istituzioni possono concretizzarsi nei gesti. Quest'anno il progetto assume un significato ancora più profondo con la presentazione a Expo che è dedicata proprio ai temi del cibo e dello spreco. Nel nostro piccolo, in questi anni abbiamo ridotto lo spreco e riempito non soltanto lo stomaco dei più bisognosi ma anche il cuore".
"Per me è una grande soddisfazione che questo progetto prosegua e che oggi arrivi a Expo - spiega Giovanni Struzzola, direttore del'Unione Commercianti di Piacenza - sei anni fa, dopo aver visto una fila di persone in attesa di ricevere un pasto al Cottolengo di Torino e aver letto che a Piacenza tanti anziani rovistavano tra gli scarti della grande distribuzione ho pensato di proporre questo progetto che negli anni è cresciuto notevolmente senza mai riscontrare problemi. Una soddisfazione ancora più grande portarlo all'Expo i cui temi centrali sono proprio il cibo e la lotta allo spreco. Speriamo che la nostra esperienza possa servire da modello ad altre città".
Piazzetta Piacenza a Expo 2015
Piazzetta Piacenza è la vetrina di Piacenza – tra le poche provincie italiane ad avere uno spazio dedicato all'Esposizione Universale di Milano – e del Piacentino a Expo 2015. Un luogo che ha come fulcro la "Grande Zolla", progettata da un gruppo di giovani architetti piacentini under 35 del Politecnico di Milano e dell'Ordine degli Architetti di Piacenza, che riproduce idealmente una zolla di terreno locale con le stratificazioni geologiche e il cui pavimento mette al centro il fiume Po e i suoi affluenti, offrendo ai visitatori l'impressione di poterci camminare sopra. Piazzetta Piacenza è lo spazio in cui il territorio piacentino si racconta, svelando al mondo le sue eccellenze enogastronomiche, il suo patrimonio storico-culturale e un tessuto economico-sociale pulsante. La Piazzetta è il cuore del progetto "Piacenza per Expo per Piacenza" ideato dall'Associazione Temporanea di Scopo Piacenza per EXPO 2015, composta da 18 Associazioni di categoria del sistema economico piacentino, e a cui partecipano Istituzioni Pubbliche, Enti, Istituti Bancari, Organizzazione economiche e Università con l'obiettivo di promuovere il territorio piacentino sfruttando l'irripetibile opportunità offerta da Expo 2015.
Per saperne di più: www.experiencepiacenza.it