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Lunedi 17 marzo alle 11 il fondatore della Clinica Mobile, dottor Claudio Marcello Costa affiderà al suo successore "sul campo" dottor Michele Zasa e al fondatore del Centro Diagnostico Europeo - Poliambulatorio Dalla Rosa Prati di Parma Guido Dalla Rosa Prati la sua "creatura" che da 37 anni assiste ininterrottamente i piloti del Motomondiale e Superbike.


Parma, 12 marzo 2014 –

Lunedì 17 marzo il dottor Claudio Marcello Costa, il "dottorcosta", affiderà ufficialmente la sua creatura, la Clinica Mobile che da 37 anni assiste i piloti del Motomondiale e del Superbike, al dottor Michele Zasa e a Guido Dalla Rosa Prati, CEO del Centro Diagnostico Europeo – Poliambulatorio Dalla Rosa Prati di Parma, che da quest'anno diventerà la base operativa della Clinica Mobile nel Mondo.
La Clinica Mobile è un sofisticato ospedale viaggiante, dotato di ambulatorio chirurgico unità radiologica, macchinari fisioterapici (laser-terapia e magneto-terapia), aerosol, scorte di farmaci, integratori e alimenti, installati su di un Tir lungo ben 16 metri che da qualche giorno è già parcheggiato davanti al Centro Diagnostico Europeo – Poliambulatorio Dalla Rosa Prati di Parma. Poliambulatorio che, come detto, in virtù di un accordo fra il CEO della struttura sanitaria e fondatore Guido Dalla Rosa Prati e il dottor Costa da quest'anno sarà la "casa" della Clinica Mobile tra una competizione e l'altra.
Alla base della scelta del Centro Diagnostico Europeo di scendere in pista nel Motomondiale e nella Superbike gestendo la Clinica Mobile sta l'amore di Guido Dalla Rosa Prati per lo sport inteso come insieme di valori positivi, amore che in questo progetto specifico ha potuto coniugarsi con la sua vocazione imprenditoriale nell'ambito diagnostico-sanitario.


«Conosco e stimo il dottor Costa – spiega Guido Dalla Rosa Prati – da lui e dal suo staff abbiamo tanto da imparare e di lui ho sempre apprezzato e guardato con interesse nel corso degli anni il lavoro della sua creatura, la Clinica Mobile, sui circuiti della MotoGP e della Superbike».
Le trattative che hanno portato all'affidamento della gestione della Clinica Mobile al Centro Diagnostico Europeo hanno impegnato le parti nel corso dell'ultimo anno e si sono concluse con un passaggio di testimone che consentirà alla Clinica Mobile nel Mondo di proseguire nella sua missione, dando continuità ad un ruolo operativo fondamentale di servizio concreto ai piloti, agli staff, ai meccanici e a tutti coloro che frequentano per mestiere il paddock.«Non è facile – continua Guido Dalla Rosa Prati – garantire continuità al sogno di un uomo che ha profuso negli anni dedizione, competenza ed amore... In questa nostra nuova impresa vogliamo impiegare gli stessi identici elementi accanto naturalmente alle tecnologie migliori e sofisticate, alla ricerca e all'innovazione e all'aggiornamento costante delle metodologie terapeutiche adottate».

Nel corso di 37 anni di onorato servizio la Clinica Mobile ha consentito in ogni singola occasione ai centauri di ridurre notevolmente le conseguenze di differenti tipologie di infortuni o impatti forti, svolgendo in tempi da record operazioni di micro-chirurgia e trattamenti di riabilitazione immediata. Nei decenni, la clinica, si è trasformata in un punto di riferimento sanitario di tutto il Motomondiale e della Superbike diventando un vero e proprio luogo di aggregazione, quasi un seconda casa per i piloti che nello staff del "dottorcosta" hanno potuto trovare sostegno psicologico oltre che un innovativo e dotato servizio di Pronto Soccorso. Da tutto questo deriva l'appellativo del tutto guadagnato di "Angeli dei motociclisti" che il Motomondiale ha attribuito al dottor Costa e ai suoi uomini.
Come insegnato nel tempo dal "dottorcosta" anche a Guido Dalla Rosa Prati piace paragonare i piloti del Motomondiale ai cavalieri medioevali che si sfidavano a singolar tenzone nei tornei. La Clinica Mobile targata Dalla Rosa Prati assisterà questi cavalieri contemporanei che con la manopola del gas al posto della lancia entusiasmano le folle coinvolgendo anche in un processo di identificazione le nuove generazioni in questo sport.
La Clinica Mobile targata Dalla Rosa Prati che porterà il nome di Parma e delle sue eccellenze e tipicità del suo territorio in tutto il mondo accoglierà, accanto ai nomi più blasonati del Motomondiale, tanti giovani piloti di tutte le nazionalità alle prime esperienze che potranno ricevere così lo stesse identiche cure e le stesse attenzioni – ma anche conforto e calore – riservato ai campioni. Perché si sa, gli "Angeli dei motociclisti" non guardano al budget investito dagli sponsor, ma a quel che possono dare ad ognuno di loro.

 

(Fonte: Ufficio Stampa Zenzero Comunicazione - Fotografie di Marco e Luigi Vasini)

Infermieri e nefrologi del Policlinico di Modena saranno impegnati per tutta la giornata presso il centro commerciale "Grand'Emilia" di via Emilia Ovest 1480 -

Modena, 12 marzo 2014 -

Domani, Giovedì 13 marzo, in occasione della Giornata Mondiale del Rene, che ha ottenuto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, dalle ore 9 alle 17 presso la galleria del centro commerciale "Grand'Emilia", i nefrologi e gli infermieri del Policlinico di Modena, saranno a disposizione di tutti i cittadini per fornire informazioni sulle malattie renali e sulla donazione degli organi. Per chi volesse, sarà anche possibile effettuare gratuitamente uno screening personalizzato: anamnesi, esame delle urine e misurazione della pressione arteriosa. Un efficace 'esame preventivo' per valutare il rischio di contrarre una malattia renale. Il punto informativo sarà presidiato dal nefrologo Marco Ballestri e dalla caposala Laura Bonaretti che coordineranno l'attività di tre medici e due infermieri che si avvicenderanno nel corso della giornata.

L'iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione dell'Associazione Italiana Donatori di Organi (AIDO), dell'Associazione nazionale emodializzati (ANED) e della direzione del centro commerciale "Grand'Emilia" che ha messo a disposizione lo spazio e il supporto logistico. "La malattia renale cronica – spiega il prof. Gianni Cappelli, Direttore della Struttura Complessa di Nefrologia e Dialisi del Policlinico – colpisce circa il 10% della popolazione mondiale e quindi costituisce una piaga di grande portata, tanto più che molte malattie renali hanno carattere progressivo e con il passare degli anni conducono all'insufficienza renale terminale con necessità di ricorrere alla dialisi o al trapianto di rene".

Il Policlinico partecipa da sette anni a questa iniziativa con risultati decisamente positivi. Dal 2007 sono stati sottoposti a screening nefrologico di base un numero di pazienti variabile da 90 a 110 per ogni giornata. L'analisi dei risultati ottenuti fino al 2011 ha confermato i dati attesi dalla letteratura: l'11% delle persone che si sono sottoposte ai test sono risultate portatrici di una patologia renale, mentre il 40% è risultato avere una ipertensione non ben controllata. Negli ultimi 2 anni la percentuale di persone con anomalie urinarie è salita al 24%; nel 25% dei casi è stata diagnosticata un'ipertensione arteriosa non nota e nel 9% dei casi è stata riscontrata una patologia renale con necessità di follow-up nefrologico. I fattori di rischio più frequenti si sono confermati essere l'ipertensione arteriosa (54,5%), l'ipercolesterolemia (37%) ed il fumo (10%). Gli accertamenti necessari sono sempre stati eseguiti in follow-up presso il Policlinico di Modena.

Ad oggi il Policlinico effettua annualmente più di 50mila dialisi e segue 650 pazienti che hanno perso le normali funzioni renali (di questi, i trapiantati sono 200). L'anno scorso il reparto diretto dal professor Cappelli ha effettuato più di seicento ricoveri in degenza ordinaria e 350 in Day Hospital dei quali circa il 60% provenienti da fuori regione.

In allegato la locandina scaricabile 

(Fonte: ufficio stampa Ausl MO)

 

Primo Centro specializzato socio-riabilitativo per ragazze con disturbi alimentari dell'Emilia Romagna, tra i pochi in Italia che adotta il metodo dell'alimentazione progressiva concordata con la dietista e abbina nel programma attività ricreative, di animazione e terapeutiche, gite ed escursioni. Guarire dai disturbi alimentari si può in un percorso interiore, di cambiamento, affiancati da medici, psicologi, dietisti ed esperti.

Nella Giornata Nazionale contro i Disturbi del Comportamento Alimentare 
sabato 15 marzo 2014.

Parma, 10 marzo 2014 -

Anoressia, bulimia, disturbi alimentari binge eating: temi e problematiche all'ordine del giorno per tanti genitori che si trovano a voler comprendere il disagio di una figlia, nascosto ed esplicato attraverso un difficile rapporto con il cibo. Come fare per affrontare il problema?

Il messaggio di speranza – a fronte di statistiche nazionali ed europee che lanciano continui segnali di allarme sull'aumento statistico di problematiche connesse al cibo (solo in Emilia Romagna con una popolazione femminile in fascia d'età 14/24 anni di 194.000 soggetti circa parliamo di circa 19.400 potenziali persone affette da DCA di cui poco meno di 4.000 potrebbero necessitare di trattamenti anche residenziali) – arriva in occasione della Giornata Nazionale sui Disturbi del Comportamento Alimentare (sabato 15 marzo 2014) dal primo centro specializzato socio-riabilitativo per ragazze con disturbi alimentari dell'Emilia Romagna: "In volo" in provincia di Parma, a Pellegrino Parmense (www.involodca.it) accreditato dal SSN e convenzionato con l'Ausl di Parma.

Di fatto indossa il fiocco lilla, simbolo di sensibilizzazione, tutto l'anno. Ha carattere riabilitativo ed è l'unica struttura in regione Emilia Romagna – ed una delle poche in Italia - che adotta il metodo dell'alimentazione progressiva concordata dal paziente con la dietista sotto la supervisione progettuale del dottor Pierandrea Salvo: proprio perchè ogni ragazza, ogni persona resta sempre e comunque protagonista della propria vita.
Il tutto viene abbinato – se valutato dal tutor e se rientra nel programma riabilitativo teso a valorizzare anche l'eventuale tempo libero delle ragazze all'interno della struttura – a possibili attività creative che diano stimoli in presenza del "vuoto psicofisico": ad esempio yoga, danzaterapia, pitturoterapia, musicoterapia, pet therapy, gite ed escusioni in compagnia con il tutor. E per le ragazze in età scolare si studia, anche con lezioni a distanza per non perdere il rapporto importante con la scuola.

Le insidie per tante bambine, ragazzine pre-adolescenti, giovani donne arrivano dal web, dai modelli comportamentali filtrati dalla società, da un immaginario condizionato e dal vissuto che ciascuno porta con sè.

Il presidente Roberto Berselli commenta i dati: "Solo in Emilia Romagna con una popolazione femminile in fascia d'età 14/24 anni di 194.000 soggetti parliamo di circa 19.400 potenziali persone affette da DCA di cui poco meno di 4.000 potrebbero necessitare di trattamenti anche residenziali. Un numero quindi veramente significativo. Tenuto anche conto dell'elevato livello di mortalità di questa malattia".
"Secondo i dati più recenti della Conferenza Nazionale di Consenso sui DCA (2012) pur non avendo il nostro paese una rilevazione precisa dell'incidenza dei dca sulla popolazione si stima che questa sia di circa il 10% nella fascia d'età 14/24 anni e di questa un 20% risulta refrattario al solo intervento ambulatoriale. Sulla popolazione generale l'incidenza è invece del 3%".

Guarire si può: nell'anima, nella mente e in un giusto peso corporeo laddove la vera bellezza è armonia interiore e salute. Significa riscoprire se stessi e la forza interiore che ognuno racchiude.

Il mondo, noi stessi, gli altri sono relazioni positive da riscoprire o ricostruire, così come il rapporto con il cibo è relazione, è un linguaggio, è la nostra vita. Tanto che nelle gite programmate di gruppo con l'operatore di turno si effettua in autonomia il proprio pasto (sempre concordato col dietista): perchè la libertà è vita.

La struttura "In volo" conta su 20 posti letto residenziali. Ha già in cura ragazze dai 14 ai 25 anni di media. Ma le età delle donne che si sono rivolte al centro arriva anche ai 50 anni. Le persone che scelgono il Centro "In Volo provengono un po' da tutta Italia: possono provenire da precedenti percorsi ambulatoriali o ricoveri veri e propri nei casi più complessi di anoressie nervose.

In un cammino di ritrovata speranza il cibo piano piano non è più tabù nè nemico ed il proprio volto naturale è un ritrovato motivo di orgoglio.

Al Centro "In volo" si possono rivolgere i genitori che vogliono ridare la vita ai figli, i medici di base che hanno bisogno di un consiglio o che si trovano ad indicare luoghi di sostegno per chi ha disturbi alimentari, tutti i giovani che si rendono conto di avere un problema che mette a rischio la salute e chi vuole provare a consigliare un percorso di guarigione a un'amica, a una sorella, a una collega, a una figlia.

E forse non è un caso che il primo centro specializzato per ragazze con disturbi alimentari dell'Emilia Romagna sia in provincia di Parma, proprio in zona Food Valley, in quella terra dove il tema di una corretta nutrizione si abbina al concetto di un sano stile di vita e a prodotti di qualità frutto della campagna. Quella stessa qualità a cui tendono i servizi ed i programmi riabilitativi del Centro "In volo" a Pellegrino Parmense, un paese del primo Appennino, cittaslow famosa per il pane di grani antichi. Novità 2014 sarà proprio un corso sul pane ed il laboratorio "Fare il pane" dove con le proprie mani le ragazze impasteranno quella farina che dà sostanza.

I primi sintomi possono comparire nelle ragazzine già a 11 anni: si tratta di campanelli d'allarme che spesso in famiglia o a scuola vengono sottovalutati. Gli esperti invitano i genitori ad essere più vigili preventivamente e ad intervenire in caso di segnali evidenti: "L'importante è non aspettare a chiedere aiuto agli psicologi e alle associazioni di aiuto - commenta Paolo Chierchia psicologo e coordinatore del Centro "In Volo" – una corretta nutrizione è una cosa seria: di anoressia si muore, si è rischio infarto elevato; di bulimia si distrugge il nostro organismo. E con i disturbi alimentari si disgregano anche i rapporti. I professionisti di "In volo" – dietisti, psicologi, psichiatri – sono qui per aiutare le persone e favorirne la presa di coscienza. La residenza In Volo si inserisce a completamento della rete territoriale della Ausl di Parma e del sistema regionale di cura dei DCA per quei casi di disturbi del comportamento alimentare per i quali risulti appropriata l'accoglienza residenziale. I disturbi del comportamento alimentare si caratterizzano per un alterato rapporto con il cibo e con il proprio corpo tale da compromettere la qualità della vita e delle relazioni della persona. Sono catalogati come DCA sindromi come anoressia, bulimia, BED (disturbo da alimentazione incontrollata) e disturbi alimentari atipici. Queste patologie rappresentano un problema di notevole gravità, con un incremento costante, soprattutto in età adolescenziale.

Il progetto "In Volo" nasce dall'esperienza dell'associazione Sulle ALI delle MENTI, da oltre un decennio attiva nel campo della prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare, e del Centro di Solidarietà L'Orizzonte di Parma, punto di riferimento nella prevenzione e cura dei disagi personali e sociali, e si propone come risorsa per un bacino di utenza regionale e nazionale.

La Residenza Socio-Riabilitativa "In Volo" rappresenta è delle poche realtà italiane che utilizza il metodo della riabilitazione nutrizionale progressiva: in cosa consiste? "Una tecnica riabilitativa specifica che si fonda sulla ricerca di adesione ad un percorso nutrizionale personalizzato e progressivo, che comprende lo svolgimento di svariate attività cliniche, l'utilizzo di farmaci (solo se necessario), il costante monitoraggio delle condizioni organiche e l'erogazione delle terapie mediche necessarie. Inoltre è una delle poche strutture che prevede un modello riabilitativo estensivo e che accoglie persone con problematiche di binge eating disorders".

Una struttura pensata per rieducare e stimolare gli ospiti ad attività capaci di riempire un vuoto psico-fisico, con l'obiettivo ultimo della re-integrazione sociale. In quest'ottica è di fondamentale importanza il mantenimento dell'ospite nel percorso scolare. Per questo il Centro In Volo offre la possibilità di proseguire gli studi grazie all'attivazione di procedure di scuola a distanza.

"Le nostre figlie stanno pagando un prezzo troppo alto per la nostra incapacità di rinunciare a questa società dell'immagine che piega al nostro desiderio di apparire la salute di tante ragazze ed ultimamente anche di molti ragazzi. Mai come nell'anoressia vi è una responsabilità collettiva a cui non possiamo sottrarci" conclude il Presidente di In Volo Roberto Berselli.

Per maggiori informazioni:
www.involodca.it

(Fonte: Ufficio stampa IN VOLO)

 

 

L'associazione Bicinsieme FIAB-Parma organizza per domenica 9 marzo la ciclo-escursione a Tortiano e la ciclabile della Fata Bema -

Parma, 7 marzo 2014 -

L'associazione Bicinsieme FIAB-Parma organizza per il 9 marzo la ciclo-escursione a Tortiano e la ciclabile della Fata Bema.
Cartografia cartina Parma in bici n°10
Luogo di partenza via Bizzozero 15
Orario ritrovo 8,45 partenza 9,00
Ritorno ore 13 circa
Km 45 complessivi
Difficoltà facile
Tipo di percorso su ciclabile (sterrato) e strade a basso traffico
Tipo di bici cicloturismo o MTB, no bici da corsa
Capogita Nadia A 347/0355414

In caso di maltempo la gita verrà rinviata a nuova data.

 

Descrizione

Il Comune di Montechiarugolo nel 2013 ha vinto il premio di "Comune più virtuoso d'Italia" con un ampio progetto a tutela dell'ambiente e della qualità della vita che prevedeva anche la realizzazione di questa ciclabile inaugurata nello scorso settembre.
Da Parma a Monticelli, poi San Geminiano dove incontreremo l'Assessore all'Ambiente di Montechiarugolo o un suo incaricato che ci guiderà nel percorso lungo le casse di espansione (diventate un'interessante zona naturalistica), i laghetti dell'Enza, il castello di Montechiarugolo fino all'arrivo a Tortiano.
Rientro sulla ciclabile di Basilicagoiano/Monticelli.
Per chi vuole conoscere la storia della fata Bema www.castellodimontechiarugolo.it

Non soci Bicinsieme iscrizione 3 euro (ass RC e infortuni)
Bici in ordine, camera d'aria di scorta, giubbetto ad alta visibilità, casco consigliato

Si ricorda che l'associazione non è un'agenzia di viaggi:
- il capogita ha funzione organizzativa, decide il percorso, i tempi e le soste
- i partecipanti sono tenuti a rispettare il codice della strada e a collaborare alla buona riuscita della gita.

 

(Fonte: Associazione Bicinsieme Fiab Parma)

 

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

Prevenzione in primo piano, quest'anno, nella giornata internazionale dedicata alle donne con due appuntamenti promossi dall'Azienda Usl di Piacenza per domani, sabato 8 marzo -

Piacenza, 7 marzo 2014 -

L'Azienda Usl di Piacenza promuove per l'8 marzo un incontro incentrato sui tumori femminili, con l'obiettivo di sensibilizzare la popolazione e potenziare la formazione interna degli operatori. Per la stessa giornata, nel pomeriggio, è in calendario un secondo evento, dedicato al tema delle terapie alternative, preziose per il benessere dei pazienti, in particolare quelli in cura per un tumore.


CONVEGNO SUI TUMORI FEMMINILI
La mattina, con apertura alle ore 9, è dedicata alla prevenzione dei tumori femminili e si svolge nella sala Colonne dell'ospedale di Piacenza. Il focus è sul cancro al seno e sulle neoplasie ginecologiche. L'evento scientifico è promosso dal dipartimento di Oncoematologia e vede il coinvolgimento delle equipe multidisciplinari, con particolare riferimento alla prevenzione e quindi alla fase diagnostica. I lavori sono introdotti da Luigi Cavanna, direttore del dipartimento di Oncoematologia, e dal primario di Ginecologia e Ostetricia Marco Zannini.
La prima parte della mattina è dedicata al tumore al seno. Gli oncologi Elisa Anselmi, Massimo Ambroggi e Manuela Proietto forniscono un quadro preciso della frequenza e la distribuzione della malattia, con particolare riferimento all'ambito locale.
Giorgio Celoni, responsabile di Radiologia senologica, illustra i numeri dello screening mammografico. Daniela Favari ed Ernestina Umili raccontano il ruolo dell'infermiere. L'oncologa Rosa Porzio pone quindi l'attenzione sui pazienti a rischio genetico, per i quali è previsto un apposito percorso diagnostico e di controllo. Infine, Fabio Fornari, direttore del dipartimento di Medicina generale, propone una riflessione sulla Gastroenterologia al femminile. Moderano Egidio Carella, direttore del dipartimento delle Funzioni radiologiche, ed Emanuele Michieletti, primario di Radiologia.
La seconda parte è invece incentrata sui tumori dell'ovaio e dell'utero e si apre con una fotografia della diffusione di queste patologie curata dalle oncologhe Claudia Biasini e Livia Bidin. Cristiana Pavesi, responsabile assistenziale del dipartimento Materno infantile, interviene invece sul ruolo dell'ostetrica nella prevenzione. La parola passa poi ai ginecologi: di prevenzione del tumore del collo dell'utero parla Federico Amone, Bruno Arena di quella del corpo dell'utero e Marco Balestri dell'ovaio. Modera Carlo Paties, primario di Anatomia patologica.


POMERIGGIO CON AMOP
Nel pomeriggio l'Associazione piacentina malato oncologico (Amop) invita tutte le donne in sala Colonne per trascorrere qualche ora insieme.
Alle 15 e 30 saranno presentate le attività del gruppo Benessere, che vengono proposte ai pazienti in cura nel dipartimento di Oncoematologia. Si tratta di una serie di iniziative non mediche di supporto ai pazienti (che spaziano dai massaggi alla Tam The, dallo Shiatsu alle attività di acquaticità, passando per il giardinaggio, la cucina, la moda, il ballo e lo Yoga) gratuite e realizzate grazie a uno straordinario dispiegamento di volontari, ciascuno qualificato nel proprio settore.
Sfilata vintage
Alle ore 16 si svolgerà una sfilata di abiti vintage che vedrà come protagoniste una trentina di pazienti. Gli abiti sono stati messi a disposizione da Graziella Trecordi; il trucco sarà curato da Giorgia Biselli e le acconciature da Elena Meli.
L'aperitivo
Alle ore 17 il pomeriggio si concluderà con un aperitivo offerto dal gruppo Amop di Pontenure.

 

 

(Fonte: ufficio stampa Ausl Pc)

 

In provincia di Modena le persone affette dalle due patologie sono circa 35mila. È soprattutto alla cura di questo gruppo di pazienti, che si rivolge il V meeting internazionale sull'asma, la BPCO" organizzato a Modena dal 6 al 8 marzo -

 

Modena, 5 marzo 2014 -

L'asma è una malattia che colpisce circa 300 milioni di persone al mondo, oltre 5milioni gli italiani affetti da questa patologia cronica e 24 milioni quelle colpite da Broncopatia Cronico Ostruttiva (BPCO). Si tratta di numeri importanti per due patologie legate dalla caratteristica di cronicità e dal fatto che esiste una fascia importante di pazienti (il 30%) che è affetta da entrambe le malattie. È soprattutto alla cura di questo gruppo di pazienti, che si rivolge il V meeting internazionale sull'asma, la BPCO" organizzato a Modena dal 6 al 8 marzo presso l'Hotel Fini (via Emilia Est) dalla Struttura Complessa di Malattie dell'Apparato Respiratorio del Policlinico, diretta dal prof. Leonardo Fabbri, da GOLD (Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease) e da GINA (Global Initiative iN Asthma). L'incontro sarà l'occasione per fare il punto, con esperti italiani e stranieri, sulle cure e la diagnosi delle malattie respiratorie croniche.

Il prof. Leonardo Fabbri è coautore delle nuove linee guida che verranno presentato al Convegno, anche nella versione italiana, sulla Diagnosi, il Trattamento e la Prevenzione della BPCO e dell'asma. Esse introducono un approccio più individualizzato per i pazienti che presentano contemporaneamente sintomi e segni sia di asma che di BPCO (Asthma and COPD Overlap Syndrome, ACOS). Il meeting vede la partecipazione di esperti a italiani e stranieri che si occuperanno degli aspetti clinici e farmacologici delle malattie polmonari oltre che le terapie basate su cellule staminali, con l'intervento del prof. Michele De Luca, responsabile del Centro di Medicina Rigenerative dell'Ateneo modenese - reggiano.

La BPCO è una patologia polmonare progressiva e costituisce la terza causa di morte al mondo, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità. I suoi sintomi comprendono tosse cronica, espettorazione progressiva e soprattutto dispnea (cioè mancanza di respiro) prima da sforzo e poi progressivamente anche a riposo. "In presenza di tosse, catarro, affanno dopo uno sforzo fisico – consiglia il prof. Leonardo Fabbri – soprattutto se si fuma o si è fumato molto è opportuno parlarne al medico e sottoporsi ai test. Purtroppo la consapevolezza in materia di BPCO è assai scarsa: se venisse fatta a tutti una spirometria, troveremmo un buon 10-20 per cento di malati che non sospettano affatto di esserlo". Si stima che nella provincia di Modena siano colpiti da asma e da BPCO 35.000 soggetti. Secondo queste stime vi sarebbero quindi circa 10.000 pazienti con sovrapposte asma e BPCO. Nelle forme miste di BPCO ed asma, a questi sintomi cronici si sovrappongono crisi ricorrenti di dispnea respiro sibilante tipici dell'asma.

Per BPCO ed asma sono disponibili trattamenti che alleviano i sintomi come la dispnea e riducono gravità e frequenza delle riacutizzazioni in modo che i pazienti possano partecipare più pienamente alla vita quotidiana. Presso la Struttura Complessa di Malattie dell'Apparato Respiratorio del Policlinico, vi è una equipe multidisciplinare dedicata sia a pazienti asmatici che a BPCO, ivi compresi quelli con comorbidità cardiovascolari, grazie and ampi e, produttivi rapporti di collaborazione fra pneumologi e cardiologi.

 

 

(Fonte: ufficio stampa Ausl Modena)

 

Un'iniziativa dell'Azienda USL in collaborazione con l'Associazione Fuori di Teatro. L'appuntamento è per giovedì 6 marzo in via Berenini 151 -

 

Parma, 4 marzo 2014 -

Dopo la positiva esperienza dello scorso anno, il Centro di Salute Mentale e il Servizio Sociale - Area Disabili Distretto di Fidenza dell'Azienda USL promuovono l'edizione 2014 del Laboratorio teatrale.

Il laboratorio è condotto da Marcello Savi dell'Associazione TraAttori con le tecniche del teatro d'improvvisazione, basato quindi sull'ascolto, sull'attenzione e sulla disponibilità alle proposte degli altri e alla creazione collettiva. Nella metodologia del lavoro l'aspetto ludico permette di sdrammatizzare le resistenze psicologiche che si possono manifestare nell'interazione con gli altri, fornendo interessanti presupposti sia per la libera espressione di sé, sia per lo studio di testi d'autore.

Il laboratorio è rivolto, oltre che agli utenti dei due Servizi, a tutti i cittadini che hanno il desiderio di condividere questo percorso che si pone come obiettivi di favorire, attraverso il gioco teatrale, la socializzazione al di là di stereotipi e pregiudizi e di diffondere una cultura di inclusione sociale.

Sono ancora disponibili alcuni posti. Chi è interessato, può presentarsi giovedì 6 marzo nella sala C di via Berenini n. 151 alle ore 17.30. La partecipazione è gratuita. Gli incontri proseguono a cadenza settimanale, il giovedì, dalle 17.30 alle 19.30. Per ulteriori informazioni, è possibile telefonare a Roberta Panizza al numero 0524.515429-515463.

E' un'iniziativa realizzata in collaborazione con l'Associazione Fuori di Teatro.

(Fonte: Ufficio stampa Ausl Parma)

 

Il mini corso sarà tenuto dal personale esperto della Croce Azzurra e avrà luogo martedì 4 marzo -

 

Boretto, 3 marzo 2014 -

Un incontro per apprendere le basi del primo soccorso pediatrico: sarà questo l'obiettivo dell'appuntamento organizzato dal Comune di Boretto e dalla P.A.S. Croce Azzurra sul tema "Manovre salvavita pediatriche" per il prossimo martedì 4 marzo 2014.
Nel corso della serata verranno illustrate le manovre pediatriche di rianimazione e disostruzione vie aeree: un modo concreto per aiutare i più piccoli in caso di incidenti tra le mura domestiche o nelle scuole, situazioni critiche che se, non prontamente trattate, potrebbero trasformarsi in arresti respiratori e cardiaci.

Poche e semplici mosse che possono cambiare una vita: secondo i dati dell'ISTAT, infatti circa il 27% delle morti classificate come "accidentali", nei bambini da 0 a 4 anni, avviene per soffocamento causato dall'inalazione di un "corpo estraneo" e/o cibo. Una percentuale sostenuta, che scende lievemente passando nelle fasce di età successive, ma che comunque rimane tra le più significative tra le varie cause accidentali.
L'incontro si svolgerà a partire dalle ore 20.30 presso Villa Vecchi (Centro Medico), in via Giovanni XXIII 62.

(Fonte: ufficio stampa Kaiti)

 

Lunedì, 03 Marzo 2014 10:51

Il "Simposio delle donne" alle Fiere di Parma

L'8 e il 9 marzo presso le Fiere di Parma, un weekend fatto di sorellanza, di consapevolezza, di conoscenza e di divertimento creato da Donne, con le Donne e per le Donne...

Parma, 3 marzo 2014 -

Conferenze e workshop di approfondimento con 21 relatrici, autrici ed esperte che ci condurranno in un viaggio dentro noi stesse alla riscoperta della femminilità!
Due ricche giornate all'insegna del benessere, dello star bene e della crescita personale, che si svolgeranno nei locali delle Fiere di Parma, entrata EST auditorium Pietro Barilla. Il biglietto di partecipazione al Simposio delle Donne pagato in anticipo è valido anche per l'ingresso al Mercante in Fiera che si terrà nelle stesse giornate presso i padiglioni delle Fiere di Parma (nella stessa struttura del Simposio, ma con un'entrata a se stante).

Un'occasione per vivere la festa della donna nel pieno spirito dell'amorevole sorellanza che ci collega alle donne di ogni tempo e luogo.

Il Simposio approda a Parma alla sua terza edizione (una a Salsomaggiore terme e l'altra a Jesolo nel 2013) portando grandi conoscenze e immensa consapevolezza!

Sul sito il programma dettagliato delle due giornate, compreso lo spettacolo di musical e burlesque, www.simposiodelledonne.com

Il 10% delle offerte raccolte durante l'evento verrà devoluto all'associazione Pangea Onlus (che si prende cura di donne disagiate e in difficoltà in Italia, India e Afganistan: www.pangeaonlus.org).

 

(Fonte: ufficio stampa N.A.M.E. - New Awareness Meetings and Events)

 

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

 

Il Collegio italiano di osteopatia http://www.scuolaosteopatia.it nasce dall’idea di due osteopati di parma, che nel 1994 fondano, con il supporto di alcuni Docenti della Facolta’ di Medicina e Chirurgia dell’Universita’ degli Studi di Parma, la Scuola di osteopatia. Sede storica dell’attivita’ didattica e’ Bologna, dove si svolge il corso Part Time che costituisce la grande esperienza professionale sviluppatasi attraverso quasi un ventennio.

Dal 2011, a Parma, e’ attivo anche il corso con formula Full Time, che rappresenta l’ampliamento dell’offerta formativa, proiettata verso una sempre maggiore affermazione della professione osteopatica in italia.

Con la collaborazione di Franco Guolo, Direttore Didattico dal 2003, e di un team di Docenti altamente qualificati, C.I.O. si impegna a mantenere ed implementare l’altissimo standard qualitativo nella formazione in Osteopatia, senza mai tralasciare l’importanza del valore umano che da sempre lo contraddistingue. L’obiettivo dei corsi è quello di formare Osteopati professionisti che possano inserirsi con competenza e sicurezza nel mondo del lavoro. Lo Studente del corso di osteopatia deve quindi affinare la sensibilità palpatoria, attraverso il perfezionamento dell’abilità manuale ma anche acquisire approfondite conoscenze e competenze in ambito biomedico, biomeccanico, biochimico e fisiologico.

E’ inoltre  necessaria l’acquisizione di nozioni di fisiopatologia, clinica medica, radiologia e farmacologia.

Il percorso formativo è volto a fornire allo Studente solide basi scientifiche e preparazione metodologico-culturale e tecnica di alto livello.

Elemento fondamentale per l’efficacia della didattica è l’insegnamento affidato a Docenti esperti e selezionati. I corsi delle materie scientifiche e biomediche sono tenuti da Docenti universitari, medici specialisti e altri professionisti.

Le materie osteopatiche vengono insegnate da Osteopati membri del Registro degli Osteopati d’Italia (R.O.I.). Il percorso formativo in Osteopatia può essere strutturato con formula Full Time o Part Time, a seconda del titolo di studio richiesto per l’ammissione. In entrambi i casi, al completamento degli studi, si consegue il Diploma di Osteopatia (D.O.) riconosciuto dal R.O.I. (Registro degli Osteopati d’Italia).

Le classi sono composte da un numero limitato di partecipanti, che permette di monitorare e supportare individualmente gli allievi nel loro percorso di studi. Al primo anno di corso, il numero massimo di Studenti ammessi è di 30 per il Corso Full Time e di 50 per il Corso Part Time. Gli Studenti hanno a disposizione numerosi strumenti che facilitano l’apprendimento e lo studio individuale. Ciascuna aula è dotata di videoproiettore e di un lettino per la pratica ogni due allievi. Per le lezioni sono disponibili modelli anatomici di dimensioni reali dello scheletro e dei visceri. È presente una biblioteca, che comprende importanti pubblicazioni in ambito scientifico e osteopatico, che possono essere consultate in loco o prese in prestito.

Presso la sede di Parma è disponibile anche la connessione wi-fi free alla rete internet. Altro strumento fondamentale è la Web Library, spazio on-line riservato agli iscritti al corso, dove viene messo a disposizione il materiale didattico rilasciato dai Docenti e dove sono reperibili tutte le comunicazioni relative allo svolgimento dell’anno formativo, che garantiscono un completo e comodo accesso alle informazioni.

Qui tutte le informazioni per il corso osteopatia part time

Qui tutte le informazioni per il corso osteopatia full time

Per maggiori informazioni:

CIO s.r.l. Collegio Italiano di Osteopatia

Sede Legale: Via Borsari, 18/a - 43126 Parma

Tel + 39 0521 771190 - Fax + 39 0521 799446 –

Mobile + 39 340 0614437

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