Editoriale: La libertà di stampa e di opinione è solo di sinistra?. - Flessione per crema e panna., - Cereali e dintorni. Mercati, il cambio la fa da padrone. Superata quota 1,20 - Basko ritira Penne Bio e Profiteroles a titolo precauzionale - Ministero Salute: richiamato lotto di formaggio "Taleggio" per sospetta presenza di Listeria monocytogenes - Esselunga ritira uno specifico lotto di funghi champignon. Data di scadenza errata.
SOMMARIO Anno 16 - n° 36 10 settembre 2017
1.1 editoriale
La libertà di stampa e di opinione è solo di sinistra?.
2.1 lattiero caseario Flessione per crema e panna.,
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati incerti con alcuni segnali rialzisti.
4.1 sicurezza alimentare Basko ritira Penne Bio e Profiteroles a titolo precauzionale
4.2 sicurezza alimentare Erba velenosa negli spinaci
5.1 Pomodoro Pomodoro. Rabboni: "Bene etichettatura anche per i derivati".
5.2 sicurezza alimentare Ministero Salute: richiamato lotto di formaggio "Taleggio" per sospetta presenza di Listeria monocytogenes
6.1 pomodoro filiera Il Consorzio Casalasco del Pomodoro acquista lo storico marchio De Rica
6.2 alimentazione e salute Elogio della gruviera
7.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati, il cambio la fa da padrone. Superata quota 1,20
8.1 imprese giovanili Ancora in calo le imprese giovanili. Crescono le agricole.
8.2 sicurezza alimentare Esselunga ritira uno specifico lotto di funghi champignon. Data di scadenza errata
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)
(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)
(Scarica il PDF alla sezione allegati)
Il "politicamente corretto" ci condurrà a comperare il "Chinino" nelle "Privative di Sali e Tabacchi"?. L'Ordine dei Giornalisti dovrebbe difendere la libertà, senza "se" e senza "ma", di opinione e di stampa.
di Lamberto Colla Parma 10 settembre 2017 - All'indomani del caso della bimba di Trento, deceduta per avere contratto la malaria, "Il Tempo" titolava "Ecco la malaria degli immigranti".
Non è sembrato vero, ai cultori della demagogia, ai falsi buonisti di poter balzare in cattedra a bacchettare il giornale romano.
Addirittura si è invocato l'articolo 21 della Costituzione spingendo taluni - di cui non vogliamo fare pubblicità - a sostenere che "le posizioni di intolleranza sono fuori dalla società, e come tali, non hanno nessun diritto — nemmeno la libertà di essere espresse", piuttosto che per aver violato la legge Mancino del 25 giugno 1993 contro gesti, azioni e slogan nazifascisti, e per violazione dell'articolo 658 del Codice penale, per procurato allarme.
Insomma uno scandalo! E al Tempo arriveranno denunce da ogni parte, tant'è che il giorno seguente e in tono provocatorio, la testata romana ha aperto la prima pagina con tre punti di sospensione invitando a fare "loro" il titolo di apertura (vedi foto di copertina).
Alcune considerazioni
A Gino Strada (fondatore di Emergency) è concesso di dare dello "Sbirro" al Ministro Minniti, insultando il capo del dicastero e indirettamente tutte le forze dell'ordine, a un giornale invece non è concesso di esprime quell'opinione, che peraltro rappresenta il pensiero di tantissimi e per di più suffragata dalla Circolare del Ministero della Salute del 27 dicembre 2016 "Il 70% dei casi si sono verificati nel genere maschile e il 45% nella fascia di età 24-44 anni. Tra i cittadini italiani si sono riscontrati il 20% dei casi di cui il 41% in viaggio per lavoro, il 22% per turismo, il 21 % per volontariato/missione religiosa.
Gli stranieri rappresentano l'80%, per quanto riguarda quest'ultimi l'81% dei casi sono da registrarsi tra immigrati regolarmente residenti in Italia e tornati nel paese di origine in visita a parenti ed amici, definiti in letteratura come Visiting Relatives and Friends e indicati con l'acronimo VRFs, il 13% tra immigrati al primo ingresso." .
Inoltre, per le legge del contrappasso, se a "Il Tempo" vogliono far scontare di avere violato l'art. 21, sarebbe doveroso, che gli stessi giustizieri, gli immacolati perbenisti, in ragione del fatto che la nostra Repubblica è fondata sul Lavoro (articolo 1 della Costituzione), dovrebbero denunciare quei dirigenti apicali che hanno bandito concorsi pubblici (costo medio di 100.000€/giorno per concorso) ma che alla fine non hanno assunto i vincitori, alimentando la lista dei sospesi che oggi somma a ben 150.000 unità.
O i ruoli non erano da ricoprire, per cui c'è stato esclusivo spreco di denaro pubblico, o i servizi pubblici sono sottorganico con conseguente inefficienza dei servizi stessi. O forse entrambe le ipotesi sono vere!
Concludendo non vorrei che, a causa dei "politicamente corretti", si tornasse a comperare il "Chinino" nelle "privative" di Sali e Tabacchi.
----------------&---------------
(per seguire gli "Editoriali" clicca qui)