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Nessuna variazione da rilievo per i caseari in concomitanza delle festività pasquali.

di Virgilio - Parma 8 aprile 2015 -

LATTE SPOT Il mese di marzo si è concluso con una leggera perdita di valore rispetto il prezzo medio registrato nel mese precedente. Con un -0,14% corrispondente a una media di 36,29 €/kg. il latte spot crudo nazionale rosicchia parte del recupero di valore registrato nel mese precedente (36,34€/kg.). Complessivamente il primo trimestre ha chiuso con -12,54% rispetto il 2014 (media annua = 41,38€/kg) considerando però che nel gennaio 2014 il prezzo era di ben 48,37€/kg. Così procedendo l'annata solare in corso, il prezzo medio 2015 arretrerebbe di oltre 5 anni. Il 2010, con un recupero del 21,89% sul 2009, chiuse con un prezzo medio di 38,19€/kg.

Latte Spot anni

BURRO E PANNA Contrariamente alle previsioni alla seduta di venerdì Santo, la Borsa di Parma non ha replicato al ribasso il listino del Burro Zangolato registrato a Reggio Emilia il 31 marzo (1,65€/kg) mantenendo quindi invariato i prezzo a 1,70€/kg. Nessuna quotazione invece per le altre piazze (Verona e Milano) in forza della ricorrenza di Pasquetta. Al momento quindi rimangono in vigore i listini dell'ottava precedente. Nello specifico il burro CEE è quotato a 3,10€/kg, 3,30€/kg il burro di centrifuga, 2,30€/kg il pastorizzato e 2,10 lo zangolato.

GRANA PADANO A causa delle festività Pasquali i listini del Grana Padano DOP non hanno subito variazioni. Listini che, come abbiamo avuto modo di confermare settimanalmente, sono invariati da molte settimane replicando da Novembre 2014 un prezzo medio di 6,40€/kg. il prodotto fresco con stagionatura di 9 mesi e oltre. 7,38€/kg è la media di marzo del 15 mesi di stagionatura che ha riportato i 4 centesimi guadagnati nel mese precedente rispetto il mese di gennaio.
In sintesi,le ultime quotazioni rilevate a Milano hanno confermato tra 6,35 e 6,45€/kg il prezzo all'ingrosso del 9 mesi di stagionatura e tra 7,05 e 7,70€/kg l'intervallo di prezzo relativamente al 15 mesi e oltre di stagionatura.

PARMIGIANO REGGIANO Nessuna variazione è intervenuta nella seduta borsistica di Parma alla vigilia di Pasqua confermando perciò i listini sia del 24 mesi di stagionatura sia del più fresco (12 mesi). Per il 12 mesi sono confermate le quotazioni tra 7,50 e 7,85€/kg. mentre per il 24 mesi i prezzi sono inchiodati da 9 settimane tra 8,75 e 9,10€/kg. Nonostante i piccoli segnali di ripresa che si sono manifestati sin da inizio d'anno, le quotazione medie del Parmigiano Reggiano 12 mesi del primo trimestre 2015 (7,58€/kg.) soffrono di un gap del -8,21% rispetto la media del 2014 (8,26€/kg).

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

(C.A.S.E.A.) - Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 14 5 aprile 2015

SOMMARIO Anno 14 - n° 14 5 aprile 2015 (scaricabile in formato pdf

1.1 editoriale Il silenzio della portinaia d'Europa. Perché non parli?
3.1 cereali In attesa dei dati USDA, si registra qualche segno meno.
4.1 Lattiero caseario Fine regime delle quote latte. Crolla il latte spot.
5.1 Quote Latte Latte a libero mercato. Dopo 32 anni finisce il regime delle quote latte.
5.2 Quote latte Quote latte parmigiano reggiano. Adesione in massa degli allevatori
6.1 economia Istat, la fiducia mai così alta dal 2002. Ma dove?
6.2 animali da compagnia Le ricette "Cruelty Free" di Michela Vittoria Brambilla.
7.1 agroalimentare Ismea. Previsioni settimanali.
9.1 promozioni Per Bacco che partner

Cibus 14 COP

Una liberazione o una liberalizzazione? Il tanto bistrattato e mal gestito regime comunitario di regolamentazione, comunemente e tristemente noto come regime "quote latte", rischia di venire presto rimpianto.

di Virgilio - Parma, 5 aprile 2015 -
Il mercato libero è una giungla e se non si è cresciuti e addestrati per affrontarlo può fare veramente male.

La nostra filiera latte è tutto tranne che organizzata. Tra gli stessi allevatori rimasti a sventolare il tricolore sui bidoni del latte non c'è intesa e i risultati si sono visti e si continueranno a vedere, ovviamente nella negatività.
La mala gestio del regime delle quote latte nel lungo periodo di applicazione (1983) altro non ha fatto che avvantaggiare gli avversari mentre noi, invece di spendere bene il tempo riorganizzando le filiere produttive, si è investito in litigiosità.

Contenziosi per multe latte da pagare, sanatorie a gogo e ricorsi in decine di tribunali sono il frutto delle strategie di settore. Intanto, gli altri, hanno diligentemente osservato le norme e negli ultimi anni si sono persino permessi il lusso di aumentare le produzioni al fine di presentarsi al 1 aprile 2015 con una maggiore forza contrattuale.
L'Irlanda, ad esempio, nell'ultimo anno ha incrementato i volumi di latte del 20 per cento, Francia e Germania del 12-13 per cento mentre l'Italia del 1,5% a fronte di una produzione del 40-45% inferiore alle necessità d'auto consumo.

Con la liberalizzazione il mercato europeo è diventato ancor più appetibile e, proprio recentemente, Fonterra, la più grande cooperativa lattiera del mondo, dalla Nuova Zelanda è venuta a costruire il nido nei Paesi Bassi.

Mentre tutti fanno strategie noi invece a litigare e urlare che il nostro latte è buono come se fosse l'unico elemento necessario alla vendita.

Ma non basta, la forbice tra prezzo all'allevamento e prezzo al consumo, in questi 32 anni, anziché diminuire si è fortemente ampliata. Se in passato era sufficiente moltiplicare per due il prezzo alla stalla per ottenere il prezzo al consumo oggi è necessario moltiplicare per quattro.

Basti pensare che nell'ultimo anno il prezzo del latte è passato da 41 centesimi al litro (gennaio 2014) a 37 centesimi al litro mentre il prezzo al consumo è passato da 1,37 a 1,49€/litro per il latte fresco intero.

Il mercato così liberalizzato farà ulteriore selezione e nel frattempo ci porteremo dietro i vecchi contenziosi delle quote latte con una massa di multe da fare rabbrividire e quello che non macina il mercato lo macineranno le multe. La UE non ce la perdona più e diversi richiami a saldare i debiti (1,4 miliardi circa) sono arrivati anche recentemente per il pregresso riferito al periodo 1995-2009.

Una volta che salteranno le protezioni per il latte poco tempo e salteranno anche le protezioni della qualità dei nostri prodotti DOP di eccellenza Parmigiano Reggiano e Grana Padano in primi senza escludere il Pecorino Romano e via di seguito tutti gli altri.

Ancora pochi mesi e la fragilità del nostro sistema lattiero caseario si manifesterà con violenza a meno di un miracolo o che si faccia finalmente squadra coinvolgendo tutti, nessuno escluso, industriali compresi ovviamente.
Sarà invece più facile trovare da leggere nostalgiche poesie sui bei tempi delle vituperate quote latte.

Pubblicato in Agroalimentare Emilia


Mentre cessa il regime delle quote latte comunitarie, nuovo valore per i produttori del comprensorio con l'adesione alle quote stabilite dal Piano di regolazione dell'offerta proposto dal Consorzio e approvato dall'Assemblea dei caseifici.

Reggio Emilia - 1 aprile 2015 -

Mentre a livello europeo si scrive la parola "fine" sulle quote latte, il Consorzio del Parmigiano Reggiano realizza l'"en plein" per l'adesione degli allevatori alle quote latte da destinare alla trasformazione in formaggio Dop, la cui scadenza è stata fissata al 31 marzo 2015.

Istituite dall'Ente di tutela nel novembre scorso, le quote latte per il Parmigiano Reggiano sono state infatti sottoscritte, entro i termini, dal 98% degli oltre 3.200 allevamenti interessati e nei prossimi giorni è più che probabile il "ripescaggio" dei pochi che non hanno aderito entro il termine fissato al 31 marzo.

"In questo modo – sottolinea il Consorzio – non solo raggiunge la piena operatività lo strumento di regolazione dell'offerta varato un anno e mezzo fa dall'Assemblea dei caseifici, ma per gli allevatori si genera un nuovo valore economico proprio nel momento in cessano le quote latte europee".

"La scelta di attribuire direttamente agli allevatori (e non ai caseifici) le quote latte da destinare a Parmigiano Reggiano – prosegue il Consorzio – è nata proprio con questo duplice obiettivo: organizzare meglio la programmazione dell'offerta e, contemporaneamente, sostenere gli allevatori nel momento in cui le quote latte comunitarie, che sono state oggetto anche di consistenti investimenti, perdono ogni valore".

"Questo passaggio – osserva il Consorzio – crea dunque un patrimonio nuovo per le aziende del comprensorio e, contemporaneamente, evidenzia ancor di più il legame del nostro prodotto con il territorio, creando le condizioni, anche in prospettiva, per un miglior governo dell'intera filiera".

"La vastissima adesione ottenuta, che va oltre ogni più rosea aspettativa di inizio 2015 – sottolinea l'Ente di tutela - rappresenta pertanto una importantissima risposta "dalla base" alla crisi di prezzo già in atto da diversi mesi e che sta determinando una modulazione al ribasso delle quantità".

"Evidentemente – conclude il Consorzio – è stato compreso fino in fondo il significato di disporre direttamente, come allevatori, di quote latte per Parmigiano Reggiano, in piena coerenza con gli obiettivi del Pacchetto Latte che ha introdotto la programmazione dell'offerta per "assicurare un equo tenore di vita ai produttori di latte rafforzando il loro potere contrattuale nei confronti dei trasformatori".

(Fonte Consorzio Parmigiano Reggiano 31 marzo 2015)

Burro stazionario salvo lo zangolato reggiano che perde 5 centesimi. Crollo delle creme a uso alimentare. Parmigiano Reggiano in leggero recupero.

di Virgilio - Parma 1 aprile 2015 -

LATTE SPOT Nuova era per il latte. inizia la nuova campagna lattiera senza le "famigerate Quote Latte". Crollano i listini del latte spot sia nazionale (-2,82%) ma soprattutto il pastorizzato estero che lascia sul campo il - 4,55% (31,96 - 32,99 €/1000 litri latte) sulla piazza veronese .Il latte crudo spot nazionale ha fissato il prezzo nell'intervallo tra 35,05 e 36,09€/ 100 litri di latte.

BURRO E PANNA Conferma invece per tutti i listini. Dopo l'inesorabile ascesa dei prezzi del burro, da quattro settimane il burro si trova in fase di assoluta immobilità. Nello specifico il burro CEE replica i 3,10€/kg, 3,30€/kg per il burro di centrifuga, 2,30€/kg per il pastorizzato e 2,10 per lo zangolato. Perde invece 5 ventesimi (1,65€/kg) il burro zangolato a Reggio Emilia e con ogni probabilità alla prossima seduta della borsa parmense - venerdì 3/4 - verrà confermato il nuovo listino. peggio è andata alla crema di latte a uso alimentare che a Milano ha ceduto il -4,94% retrocedendo a 1,54€/kg ovvero al prezzo dello scorso 9 febbraio. Leggermente più contenuto il ridimensionamento della panna a uso alimentare quotata alla borsa scaldare (-1,85% ) che posiziona il listino tra 1,57 e 1,62€/kg.

Crema latte MI

GRANA PADANO Nessuna variazione riscontrata per il Grana Padano DOP. Tra 6,35 e 6,45€/kg il prezzo all'ingrosso del 9 mesi di stagionatura e tra 7,05 e 7,70€/kg l'intervallo di prezzo relativamente al 15 mesi e oltre di stagionatura. La media del primo trimestre 2015 è attorno a 7,37€/kg contro la media 2014 di 7,76€/kg (-5,08%)

PARMIGIANO REGGIANO Ancora fermi i listini del 24 mesi di stagionatura mentre il fresco (12 mesi) dopo una settimana di sospensione riprende, seppure leggermente, a crescere. Con un +0,33% il 12 mesi è stato quotato tra 7,50 e 7,85€/kg. Stabili, da nove settimane i listini del "parmigiano" di 24 mesi che conferma le quotazioni comprese tra 8,75 e 9,10€/kg. Nonostante la ripresa la quotazione media del Parmigiano Reggiano 12 mesi del primo trimestre 2015 (7,58€/kg.) soffre di un gap del -8,31% rispetto la media del 2014 (8,26€/kg).

(in galleria immagini i grafici CLAL)

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 13 29 marzo 2015


SOMMARIO Anno 14 - n° 13 29 marzo 2015

(in allegato il documento scaricabile in pdf)


1.1 editoriale Miracolo italiano: Expo 2015
2.1 Speciale vinitaly Vinitaly 2015: un'ottima annata
3.1 cereali e materie prime (2) Comincia a farsi sentire il peso dei raccolti sud americani.
4.1 export e tutela L'Europa deve difendere la qualità per competere sui mercati
5.1 cereali e materie prime (1) mercato infiammato
6.1 Lattiero caseario Listini stabili su tutti i fronti
7.1 italian sounding Reggio Emilia chiede al Governo più tutela internazionale per il Parmigiano Reggiano
7.2 speciale vinitaly Torna a volare il mercato interno delle Cantine Lungarotti
8.1 export russia Crollo dell'export verso la Russia
8.2 speciale vinitaly Bevitori alla guida tremate. L'autovelox si è montato l'alcoltest
9.1 speciale vinitaly Le idee stravaganti e qui il tasso alcolico non c'entra
10.1 lavoro Street Food, come "aprire" una cucina su 4 ruote
11.1 speciale vinitaly Le creazioni di luce che seducono i wine blogger
11.2 prezzi origine Ismea, più 0,4% i prezzi agricoli a febbraio
12.1 speciale vinitaly Inaugurato il 49° Vinitaly con il Ministro Martina e una grandissima affluenza di pubblico.
12.2 speciale vinitaly Vinitaly, una grande festa italiana
13.1 speciale vinitaly Vinitaly, Valpolicella e Parmigiano insieme
14.1 promozioni Per Bacco che promozioni e che Partner

A Milano cede leggermente solo la crema a uso alimentare.

di Virgilio, 25 marzo 2015 -

LATTE SPOT Il debole rimbalzo registrato nella scorsa settimana non ha avuto seguito nella tredicesima dell'anno. Alla borsa merci di Verona sono stati confermati i prezzi sia del latte crudo spot nazionale (36,90-37,12€/100 litri di latte), sia del latte intero spot pastorizzato di provenienza estera (33,51 e 34,54€/100 litri di latte).

BURRO E PANNA Per la terza settimana consecutiva i listini del burro si mantengono saldi alla quotazione del 2 marzo scorso. Nello specifico il burro CEE replica i 3,10€/kg, 3,30€/kg per il burro di centrifuga, 2,30€/kg per il pastorizzato e 2,10 per lo zangolato.
Fermo a 1,70€/kg anche il burro zangolato quotato a Parma.
Ha ripreso, invece, a retrocedere il listino della crema a uso alimentare cedendo sulla piazza di milano 4 centesimi (1,62 €/kg). Tra 1,60 e 1,65€/kg la panna a uso alimentare veronese che , al contrario, ha mantenuto le quotazioni della precedente ottava.

GRANA PADANO Listini ancora perfettamente in linea con le quotazioni delle precedenti settimane. Nessuna variazione registrata alla borsa Milano. Tra 6,35 e 6,45€/kg il prezzo all'ingrosso del 9 mesi di stagionatura e tra 7,05 e 7,70€/kg l'intervallo di prezzo relativamente al 15 mesi e oltre di stagionatura.

PARMIGIANO REGGIANO Sono 15 i centesimi recuperati dal Parmigiano Reggiano "fresco" da inizio d'anno. I listini della prestigiosa DOP, nella 12esima settimana, si sono perciò arrestati tra 7,45 e 7,85 €/kg relativamente al 12 mesi di stagionatura. Stabili, da otto settimane i listini del "parmigiano" di 24 mesi d'invecchiamento che conferma le quotazioni comprese tra 8,75 e 9,10€/kg.

 

GP cibus PRRE cibus

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 12 22 marzo 2015

SOMMARIO Anno 14 - n° 12 22 marzo 2015

(Formato pdf scaricabile allegato)
1.1 editoriale Parola d'ordine, boicottare. Evviva la libertà di pensiero!
2.1 cereali e materie prime (2) Materie prime, tendenze rialziste.
3.1 parmigiano reggiano La corsa degli allevatori per la "quota latte parmigiano reggiano"
4.1 cereali e materie prime (1) Materie prime, un mercato sconquassato. Il confronto con un anno fa.
5.1 Lattiero caseario Deboli segnali di ripresa per il Parmigiano Reggiano
6.1 mais & soia Mais & Soia: marzo 2015
7.1 vinitaly eventi Il Valpollicella diventa Vegan
7.2 aspettando vinitaly Lungarotti: Vino, Cultura e Giovani. Al Vinitaly guardando all'expo
7.3 aspettando vinitaly Vinitaly 2015: la 49^ edizione
8.1 aspettando vinitaly 112 aziende e 210 etichette dalle Marche al Vinitaly
9.1 agricoltura produzioni "AgrOsserva" Speciale Bilancio 2014
9.2 acqua Paesaggi mozzafiato dell'Emilia Romagna dove l'acqua, con la sua bellezza e la sua forza, è regina incontrastata
10.1 Aspettando vinitaly Donelli Vini celebra i 100 anni
11.1 promozioni e Partner Per Bacco che vantaggi con le Card Sconti di Stepa!

Se dal 1 aprile si chiuderà il controverso capitolo delle Quote latte comunitarie, in queste settimane si è scatenata una vera corsa contro il tempo degli allevatori della filiera del Parmigiano Reggiano per aderire alle quote stabilite dal nuovo Piano regolazione offerta proposto dal Consorzio entro la scadenza del 31 marzo 2015

Reggio Emilia - Si susseguono a ritmo intenso le adesioni degli allevatori della filiera Parmigiano Reggiano alle quote latte da destinare alla trasformazione in formaggio Dop, istituite dal Consorzio di tutela nel novembre scorso in attuazione del Piano regolazione offerta 2014-2016.

Le adesioni giungono ora al ritmo di 100 al giorno, e a due settimane dalla scadenza (31 marzo) hanno già superato le 2.400 unità, corrispondenti ad oltre il 70% degli allevamenti interessati.

"In un momento di grande riflessione e di preoccupazione per lo smantellamento del regime delle quote latte comunitarie – osserva il Consorzio – l'istituzione delle quote latte per il Parmigiano Reggiano si conferma così una risposta concreta ed apprezzata dagli allevatori per dare nuovo valore al loro lavoro, grazie ad un valore reale di cui entrano in possesso".

"Il Consorzio del Parmigiano Reggiano – prosegue l'Ente di tutela - ha deciso di mettere al centro della filiera gli allevatori, attribuendo direttamente ad essi le quote latte per la trasformazione nella nostra Dop: la grande adesione riscontrata in queste settimane dimostra che la scelta fatta viene ritenuta indispensabile per rinsaldare il rapporto con il territorio e con i produttori storici, che sono i tratti distintivi di una dop eccellente".

"Con l'accettazione delle quote – spiega il Consorzio - diventa operativo lo strumento di regolazione dell'offerta, e attraverso la gestione attenta del potenziale in base alle condizioni di mercato sarà ora possibile operare affinché gli obiettivi di crescita non si trasformino in squilibri di mercato".

"Le sfide del comparto – conclude l'Ente - non finiscono, ovviamente, con l'assegnazione e l'accettazione della quota agli allevatori e l'adesione al Piano di regolazione dell'offerta, ma è su questa base di concreta coesione di filiera che si compie un vero balzo in avanti per costruire il futuro del nostro prodotto".

(Consorzio Parmigiano Reggiano 18 marzo 2015)


Si arresta la poderosa ascesa del Burro. Grana Padano stazionario alle quotazioni di inizio anno. Latte spot mostra piccoli segnali positivi.

di Virgilio, 18 marzo 2015 -
LATTE SPOT Deboli segnali di ripresa per il latte spot. Leggermente più sensibile l'incremento, registrato a Verona, relativamente al latte intero pastorizzato di provenienza estera che registra un incremento del 1,54% collocandosi nell'intervallo tra 33,51 e 34,54€/100 litri di latte rispetto al crudo nazionale che guadagna solo lo 0,71% (36,90-37,12€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Dopo la sequenza di incrementi fatti registrare dal 26 gennaio scorso il burro staziona alle quotazioni della 11esima settimana. Nello specifico il burro CEE replica i 3,10€/kg, 3,30€/kg per il burro di centrifuga, 2,30€/kg per il pastorizzato e 2,10 per lo zangolato. Fermo a 1,70€/kg anche il burro zangolato quotato a Parma lo scorso 13 marzo e si presume che rimarrà tale anche nella seduta del prossimo venerdì essendo giunta conferma da Reggio Emilia (17/3) della medesima quotazione.
Dopo due settimane di caduta delle quotazioni, anche li listini della crema a uso alimentare quotata a Milano si arrestano al valore di 1,66€/kg. E' sopraggiunto invece il momento del riallineamento delle quotazioni veronesi della panna a uso alimentare che cede 5 centesimi (1,60-1,65€/kg).

GRANA PADANO Nessuna variazione è invece intervenuta sulla piazza milanese riguardo ai listini del Grana Padano, stazionario dall'inizio dell'anno. Tra 6,35 e 6,45€/kg quindi la forbice all'interno della quale si è assestato il prezzo all'ingrosso del 9 mesi di stagionatura e tra 7,05 e 7,70€/kg l'intervallo di prezzo del 15 mesi e oltre rilevati a Milano.

PARMIGIANO REGGIANO Iniziano a manifestarsi i primi, seppur deboli, segnali di ripresa a seguito della introduzione delle azioni correttive apportate dal Consorzio del Parmigiano Reggiano destinate alla regolamentazione delle produzioni. Anche nella 11 settimana, alla borsa merci comprensoriale di Parma, il 12 mesi di stagionatura ha recuperato altri 5 centesimi portando le quotazioni tra 7,45 e 7,85€/kg. Un effetto che, come è ovvio, non ha coinvolto il 24 mesi di stagionatura le cui quotazioni sono ancorate tra 8,75 e 9,10€/kg dal 23 gennaio.

(Grafici in galleria immagini)

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
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