Di Mario Vacca Parma, 28 luglio 2024 - La tecnologia avanza a ritmi vertiginosi e l’intelligenza artificiale (AI) si sta affermando come uno strumento essenziale in molteplici settori, incluso quello dei professionisti e dei controlli dell’Agenzia delle Entrate.
Tra gli strumenti più noti vi è ChatGPT famosissimo modello di linguaggio sviluppato da OpenAI, che rappresenta una rivoluzione nel modo in cui si possono gestire le attività quotidiane.
Al di là di quelli che sono i risvolti sociali del diffondersi di questa tecnologia che potrebbe essere controllata e posta a vincoli ancora da individuare e che non è materia di questo articolo, vi sono vantaggi concreti nell’utilizzo quotidiano per lo studio (ma anche avvocati e professionisti in generale) che, invece di opporsi ad un cambiamento inarrestabile, potrebbero trarne il massimo vantaggio.
Per quanto concerne l’Agenzia delle Entrate, il direttore Ernesto Maria Ruffini, in audizione alla Commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe Tributaria nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla sicurezza delle banche dati ha sottolineato che “la valutazione del rischio di evasione fiscale e le attività dell’Agenzia delle Entrate volte a misurare l’affidabilità dei contribuenti si avvalgono anche di strumenti digitali, quali l’analisi dei big data, anche attraverso algoritmi di intelligenza artificiale”, ed il tutto avverrebbe nel rispetto della privacy dei contribuenti e della riservatezza dei dati.
Da un lato i vantaggi per la gestione dello studio professionale, dall’altro i timori che una realtà automatizzata possa far scattare più controlli di quelli che il buon senso richiederebbe. L’articolo esplora i vantaggi dell’utilizzo della tecnologia, l’importanza di saperlo usare correttamente e la rilevanza dei prompt per ottenere risultati efficaci, per non essere “rimpiazzati” dai robot, ma dominarli ed utilizzarli per entrare nella professione del futuro.
Uno dei principali vantaggi è la capacità di automatizzare compiti ripetitivi e a basso valore aggiunto tra i quali la preparazione di documenti standard, la risposta a domande frequenti dei clienti, la raccolta e l’organizzazione di informazioni finanziarie permettendo ai professionisti di concentrarsi su attività strategiche e consulenziali, aumentando di concerto la produttività complessiva. Un altro aspetto fondamentale è l’utilizzo per ricerche rapide ed analisi preliminari di dati finanziari che grazie alla capacità di elaborare grandi volumi di informazioni, può fornire report sintetici, identificare tendenze e anomalie dei dati stessi suggerendo possibili azioni correttive, particolarmente utile in contesti di due diligence, revisione contabile e pianificazione finanziaria.
Anche il miglioramento della comunicazione con i clienti è un argomento implementabile per rispondere in modo tempestivo e accurato alle richieste e fornendo chiarimenti su questioni fiscali, normative e amministrative, alla stregua di un CRM adattivo.
L’intelligenza artificiale può supportare gli utenti nel loro percorso di formazione continua fornendo risorse educative, aggiornamenti sulle novità legislative e fiscali, e suggerimenti per approfondire specifiche tematiche professionali contribuendo a mantenere elevato il livello di competenza ed aggiornamento.
Per sfruttare al meglio tali potenzialità è fondamentale che imparare ad utilizzarlo in modo efficace. Non si tratta semplicemente di avvalersi di uno strumento tecnologico, ma di integrarlo nelle proprie pratiche professionali in maniera strategica.
Capirne il funzionamento è il primo passo per utilizzarlo al meglio. Nel caso di ChatGPT, questo è un modello di linguaggio basato su reti neurali che elabora il linguaggio naturale. Conoscere le sue capacità e i suoi limiti permette di impostare aspettative realistiche e di utilizzarlo in modo consapevole.
Il Sistema può essere personalizzato per rispondere alle specifiche esigenze dello studio, quali “l’addestramento” con informazioni relative alla legislazione fiscale italiana, alle normative locali ed alle prassi dell’attività. La chiave per ottenere risultati ottimali risiede nella capacità di formulare prompt chiari e specifici. Un prompt ben strutturato guida il modello a fornire risposte pertinenti e precise. Ad esempio, invece di chiedere "Quali sono le novità fiscali?", un prompt più efficace sarebbe "Quali sono le principali novità fiscali introdotte dalla Legge di Bilancio 2024 per le PMI?". La precisione del prompt influisce direttamente sulla qualità della risposta.
Tornando all’audizione del direttore Ernesto Maria Rufini prosegue evidenziando l’intervento umano nell’attività “In tutti i processi di analisi del rischio svolti dall’Agenzia delle Entrate l’intervento umano è sempre garantito sia a monte, sia a valle del procedimento ed i percorsi di analisi sono interamente sviluppati dal personale dell’Agenzia”, magari prevedendo sempre fasi di test.
“Gli output delle attività di analisi del rischio non sono utilizzati per creare dei provvedimenti impositivi, ma vengono trasmessi alle strutture di controllo che, dopo un’ulteriore valutazione, decidono verso quali soggetti avviare un’attività istruttoria, che viene svolta nel pieno rispetto del principio del contraddittorio (che come sappiamo è stato recentemente potenziato dall’articolo 6-bis dello Statuto dei diritti del contribuente)”. Gli algoritmi utilizzati dall’Agenzia delle Entrate sono sempre spiegabili (sono chiare le variabili che portano ad un determinato risultato), non discriminatori (sviluppati per scongiurare il pericolo di decisioni prese in base a dati non pertinenti rispetto al contesto specifico) e trasparenti. C’è una sola articolazione organizzativa che può implementare algoritmi predittivi, in cui lavora personale in possesso di particolari qualificazioni professionali in ambito ingegneristico, econometrico, statistico e fisico.
L’integrazione dell’intelligenza artificiale prepara gli utenti ad affrontare le sfide future del settore. La capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti normativi, tecnologici e di mercato diventa un elemento fondamentale per mantenere la competitività a lungo termine.
Investire nell’adozione e nell’ottimizzazione di tali tecnologie significa abbracciare un futuro di efficienza, qualità ed innovazione, garantendo un vantaggio competitivo duraturo in un mercato sempre più dinamico e complesso, difendendo clienti e studio dall’avanzata di controllori sempre più esigenti e dei competitors.
(*) La Bussola d'Impresa - Mario Vacca
“Mi presento, sono nato a Capri nel 1973, la mia carriera è iniziata nell’impresa di famiglia, dove ho acquisito la cultura aziendale ed ho potuto specializzarmi nel management dell’impresa e contestualmente ho maturato esperienza in Ascom Confcommercio per 12 anni ricoprendo diverse attività sino al ruolo di vice presidente.
Per migliorare la mia conoscenza e professionalità ho accettato di fare esperienza in un gruppo finanziario inglese e, provatane l’efficacia ne ho voluta fare una anche in Svizzera.
Le competenze acquisite mi hanno portato a collaborare con diversi studi di consulenza in qualità di Manager al servizio delle aziende per pianificare crescite aziendali o per risolvere crisi aziendali e riorganizzare gli assetti societari efficientando il controllo di gestione e la finanza d’impresa.
Un iter professionale che mi ha consentito di sviluppare negli anni competenze in vari ambiti, dalla sfera Finanziaria, Amministrativa e Gestionale, alle dinamiche fiscali, passando attraverso esperienze di "start-up", M&A e Turnaround, con un occhio vigile e sempre attento alla prevenzione del rischio d’impresa.
Un percorso arricchito da anni di esperienza nella gestione di Risorse Umane e Finanziarie, nella Contrattualistica, nella gestione dei rapporti diretti con Clienti e Fornitori, nella gestione delle dinamiche di Gruppo con soci e loro consulenti.
Nel corso degli anni le esperienze aziendali unite alle attitudini personali mi hanno permesso di sviluppare la capacità di anticipare e nel contempo essere un buon risolutore dei problemi ordinari e straordinari delle attività.
Il mio agire è sempre stato caratterizzato da entusiasmo e passione in tutto quello che ho fatto e continuo a fare sia in ambito professionale che extra-professionale, sempre alla ricerca dell'innovazione e della differenziazione come caratteristica vincente.
La passione per la cultura mi ha portato ad iscrivermi all’Ordine dei Giornalisti ed a scrivere articoli di economia pubblicati nella rubrica “La Bussola d’Impresa” edita dalla Gazzetta dell’Emilia ed a collaborare saltuariamente con altre testate.
La stessa passione mi porta a pianificare ed organizzare eventi non profit volti al raggiungimento di obiettivi filantropici legati alla carità ed alla fratellanza anche attraverso club ed associazioni locali.
Mi piace lavorare in squadra, mi piace curare le pubbliche relazioni e, sono convinto che l’unione delle professionalità tra due singoli, non le somma ma, le moltiplica.
Il mio impegno è lavorare sodo con etica, lealtà ed armonia.”
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Le Disposizioni previste dalla Legge di Bilancio 2024 in materia di compensazione fiscale di crediti contributivi inizialmente previsti in vigora dal primo luglio il cui riferimento normativo è l’articolo 1, comma 97, lettera a), della legge 30 dicembre 2023, n. 213, non sono ancora applicabili a causa della mancanza dei provvedimenti attuativi.
Di Mario Vacca Parma, 14 luglio 2024 - Più volte in questa rubrica si è commentato l’articolo 2086 comma 2 c.c. che introduce l’ obbligo per gli imprenditori di stabilire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato a garantire una gestione efficace dell’impresa, che sia in grado di prevenire e gestire tempestivamente eventuali crisi aziendali con l’evidente intento sia della tutela dei creditori sia di garantire la sicurezza negli affari.
Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale della legge del 29 aprile 2024 n. 56 la disciplina della cosiddetta “patente a punti” è stata profondamente modificata.
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Di Mario Vacca Parma, 29 giugno 2024 - Non più tardi dell’autunno 2022 quei 4 amici al bar tanto cari al nostro famosissimo cantautore sul finire dell’ottima bottiglia di vino scelta discutevano sulla passione per il vino e del fatto di aver pagato per decenni per bere buone bottiglie giungendo alla conclusione che sarebbe giunta l’ora di invertire il processo.