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Di Mario Vacca (*) Parma, 04 agosto 2024 - Arti e mestieri di una volta che il tempo ha portato via con sé e che adesso pochi ricordano, come la mietitura e la trebbiatura del grano che facevano i nonni.

Pubblicato in Agroalimentare Parma

Dalla donazione di farina alle famiglie in difficoltà alle pizze per gli operatori sanitari dell’Ospedale di Cento, la Holding di Renazzo scende in campo a supporto del proprio territorio.

In questi giorni di straordinaria complessità e di enormi sacrifici che coinvolgono l’intera popolazione si moltiplicano i gesti di solidarietà a sostegno della comunità. La famiglia Pivetti, proprietaria da cinque generazioni della storica azienda Molini Pivetti di Renazzo (Fe) specializzata nella produzione di sfarinati, non poteva essere da meno e ha deciso di mobilitarsi di fronte all’emergenza Covid-19 con tre iniziative solidali rivolte al proprio territorio.

Sono stati donati ieri (martedì 14 aprile) alla Protezione Civile di Cento, 140 sacchetti da 1 kg di farina per Pasta Fresca della linea Every Day Molini Pivetti, che verranno distribuiti nei prossimi giorni a cittadini anziani e alle famiglie bisognose del territorio comunale.

La generosità non si ferma qui. Nei giorni precedenti l’azienda ha donato 880 kg di farina, in collaborazione con l’azienda Smurfit Kappa, ai volontari della Croce Rossa di Finale Emilia (Mo) impegnati nella distribuzione di generi alimentari alle famiglie del territorio in difficoltà. Infine, nel giorno di Pasqua, insieme al Ristorante Pizzeria La Pergola di Renazzo, la Molini Pivetti ha regalato a sei reparti dell’Ospedale SS. Annunziata di Cento, 45 pizze destinate al personale sanitario ospedaliero. Un piccolo gesto per ringraziare tutti coloro che quotidianamente lavorano in prima linea nel contrastare il Coronavirus.

Gianluca Pivetti, AD della Molini Pivetti, esprime così il senso di queste iniziative: “La farina è da sempre un bene rifugio in tempi difficili, lo abbiamo visto con l’assalto agli scaffali. In questi giorni che ci vedono tutti sospesi ci sono persone e famiglie più fragili a cui dobbiamo pensare. Per questo abbiamo deciso, grazie allo straordinario lavoro dei volontari di Protezione Civile e Croce Rossa, di agire concretamente donando la nostra farina alle persone più bisognose e fragili. Ci sembra importante dare testimonianza viva della nostra vicinanza alle comunità, coerentemente con l’impegno quotidiano della nostra azienda, da sempre vicina ai bisogni e alle necessità del nostro territorio. Con la farina si possono realizzare diversi prodotti essenziali, dal pane alla pasta, speriamo che questo piccolo gesto aiuti le persone a sentirsi meno sole. Distanti ma vicini, ce la faremo.

La holding, che ha adottato misure di contenimento del virus fra i suoi lavoratori già a inizio marzo, porta avanti quotidianamente il proprio lavoro dando continuità nel rifornimento del cereale e nella distribuzione di farine, nonostante le difficoltà riscontrate a causa di blocchi e dei provvedimenti messi in atto dagli stati confinanti e in Italia.

Piombo nella Farina BIO di grano duro Senatore Cappelli. Ministero della salute segnala richiamo: "Rischio chimico", riscontrati livelli superiori ai limiti

Il Ministero della salute, ieri ha pubblicato sul sito nella pagina dedicata alle allerte alimentari nella sezione "Avvisi di sicurezza", il richiamo della Farina BIO di grano duro Senatore Cappelli Macinata a pietra da Agricoltura Biologica per la presenza di tenori di piombo oltre i limiti consentiti. Il provvedimento è stato disposto in via precauzionale dall'azienda produttrice, Gorfini Giuliano con sede dello stabilimento ad Anghiari (AR) Loc. San Lorenzo n. 43.

La farina coinvolta dal richiamo è venduta nella confezioni da 1 kg e fa parte del lotto con scadenza 10 luglio 2018. Si raccomanda di non consumare il prodotto e di restituirlo al punto vendita dove è stato acquistato, che provvederà al rimborso. L'assorbimento di piombo, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", può costituire un grave rischio sanitario, può ostacolare lo sviluppo del processo cognitivo e delle prestazioni intellettuali nei bambini, nonché aumentare la pressione sanguigna e le patologie cardiovascolari negli adulti.

(4 dicembre 2018)

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Le Sinfonie di Agugiaro&Figna Molini presentano Auxilium, Mora e V-Egg, tre nuovi prodotti per l'arte dolciaria in esclusiva a Sigep padiglione B5 stand 34, presso il quale i Maestri Pasticceri proporranno un laboratorio interattivo, animato dalle applicazioni dolciarie dei nuovi prodotti e relative degustazione. 

Parma, 19 gennaio 2017 

Quest'anno le ricerche scientifiche dell'azienda vertono sulla caratterizzazione e l'individuazione nelle farine di eventuali aspetti nutrizionali lavorando su applicazioni innovative e migliorando caratteristiche già presenti nei cereali.
Le Sinfonie è la linea interamente dedicata alla produzione artigianale di pasticceria. Ad oggi si articola in sette referenze di frumento delle migliori qualità e sei varianti di semilavorati per soddisfare al meglio qualsiasi tipo di lavorazione che l'arte dolciaria prevede.
Il 2017 per Agugiaro & Figna e le sue SINFONIE si presenta come un anno di svolta: nuove referenze integrano con un'offerta innovativa e contemporanea l'intera gamma.

AUXILIUM un integratore multivitaminico per pasta madre viva, un complesso in miscela con farina di frumento; MORA una farina integrale da macinazione extravergine che mantiene il germe vitale e le frazioni esterne più nobili e vitali del chicco di grano e V-EGG una speciale miscela per produzioni vegane, un complesso di ingredienti selezionati e miscelati, a base di lecitina di girasole e farina di ceci. Questi i nuovi prodotti, frutto del costante impegno e degli investimenti in ricerca a tutela della tradizione e la sua aderenza ai nuovi stili alimentari di produzione e consumo.

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Con un'esperienza nell'arte molitoria secolare, oggi come allora l'azienda Agugiaro&Figna punta all'eccellenza sia nelle materie prime utilizzate sia in tutta la filiera del processo produttivo. Solo grani pregiati provenienti dalle migliori coltivazioni di tutto il mondo. Dopo una sapiente miscelazione dei grani si procede ad un'attenta macinazione per aver cura di non danneggiare le caratteristiche organolettiche.

AUXILIUM, MORA E V-EGG saranno presentatI a Sigep all'interno del padiglione B5 stand 04 presso il quale i Maestri Pasticceri del Mulino di Agugiaro&Figna proporranno un laboratorio interattivo, animato dalle applicazioni dolciarie dei nuovi prodotti e relative degustazione.


#lesinfonie #storiedifarina

SIGEP 21-25 gennaio Stand Agugiaro& Figna

Di seguito il programma completo delle attività previste:
Ore 10.00-11.00: Alla scoperta della colazione buona e salutare - Degustazione di croissant vegani e croissant rustici.
Ore 11.00: Il rinfresco della salute al lievito madre. Come rinfrescare e mantenere sano il proprio lievito madre. Gli interessati riceveranno una porzione di lievito madre e una dose di Auxilium, il nuovo integratore vitaminico firmato Agugiaro & Figna in collaborazione con l'Università di Parma.
Ore 12.00-14.00: Gusto, leggerezza e salute a pranzo – Degustazione di pane e focaccia con Mora, la nuova farina integrale a macinazione extra vergine Agugiaro & Figna.
Ore 15.00 : Il rinfresco della salute al lievito madre. Come rinfrescare e mantenere sano il proprio lievito madre. Gli interessati riceveranno una porzione di lievito madre e una dose di Auxilium, il nuovo integratore vitaminico firmato Agugiaro & Figna in collaborazione con l'Università di Parma.
Ore 16.00: La Pasqua vegana e la Pasqua integrale – Degustazione di lievitati di pasticceria a base V.egg e Mora, i nuovi prodotti 2017 Agugiaro & Figna secondo gli stili alimentari contemporanei.
Tutto il giorno: Gallette dolci e biscotti da caffè vegani, buoni e rispettosi per la vita sotto ogni punti di vista.

Quali sono le differenze tra farina comune e grani antichi? Lo spiegano Domenico Privitera e Fabio Tacchella della Fic, Federazione italiana cuochi. La Sicilia, intanto, si fa promotrice della riscoperta dei chicchi tradizionali.

di Alexa Kuhne

Parma, 23 Luglio 2016

Mode a parte, la riscoperta di alimenti 'alternativi' per regalarci benessere sta diventando un vero credo.
Se prima erano gli esperti, nutrizionisti e dietologi, a farsi promotori del mangiare corretto attraverso l'utilizzo di cibi sani, ora, più che mai, la proposta dell'alimento che fa bene e che non è solo buono e bello parte proprio dai 'fantasisti' della tavola: gli chef.
A cominciare dal nutrimento più amato, quello mediterraneo, gustoso, versatile: il pane.
Al giorno d'oggi siamo tutti abituati a consumare la tradizionale farina di grano tenero, con la quale si preparano anche pane, pizza e dolci.
Questa farina è il risultato di un grano selezionato, modificato e incrociato nel corso dei secoli per favorire la coltivazione intensiva e la produzione su larga scala, a scapito del potere nutritivo degli alimenti. Per questo oggi si stanno sempre più riscoprendo i grani antichi, soprattutto in una regione come la Sicilia. Per "grani antichi" si intendono varietà di grano rimaste genuine e autentiche come erano in origine, che non hanno subito alcuna modificazione da parte dell'uomo.

«I grani antichi - spiega Domenico Privitera, presidente Fic Regione Sicilia - stanno vivendo una nuova primavera, grazie alle caratteristiche e alle proprietà nutrizionali che li differenziano. Io li sto riscoprendo ultimamente, e già me ne sto innamorando. Sono stato abituato per più di 30 anni a cucinare con le farine più comuni, perché in grado di rendere le brioches leggere, e il pane soffice e alto, mentre un pane preparato con farina derivata da grano antico lievita in larghezza più che in altezza. Tuttavia, anche se diverso da come siamo abituati, un prodotto preparato con farina integrale derivata da grani antichi come i nostri, quelli siciliani, cucinato in forno a legna, non solo è più salutare, ma riprende una tradizione che è radicata nella nostra terra e nei nostri ricordi».

È giusto e importante riscoprire i grani antichi perchè fanno parte della nostra tradizione. In Italia ve ne sono diverse varietà, che tuttavia in molti casi sono andate perse.
Recuperarle significa conoscerle, prediligerle magari ad altri grani coltivati all'estero, dei quali molto spesso non sappiamo nulla, dai metodi di coltivazione ai controlli effettuati.
Ogni grano antico ha proprie peculiarità, proprie caratteristiche nutrizionali, che si adattano più o meno bene a seconda della preparazione che si è scelto di fare. "Se ad esempio una cottura - sostiene Fabio Tacchella, consigliere Fic Promotion - a 180°C rischia di vanificare le proprietà di un determinato grano, dovrò sostituirlo. Ecco perché è importante non solo il recupero, ma anche la conoscenza, e per conoscere è sempre necessario divulgare e promuovere una tradizione che, in questo caso, ci appartiene storicamente, e che dev'essere rivalorizzata per garantire al consumatore un prodotto migliore, tenendo sempre un occhio di riguardo alla salute».

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
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