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Un centro da vivere soltanto a piedi o in bici. Il sindaco di Parma Pizzarotti crea un dibattito su fb e innesca la miccia...

Parma, 25 maggio 2015 - di Alexa Kuhne -

Pedonalizzare o non pedonalizzare? Questo è il dilemma.
C'è chi si entusiasma e chi si accende attaccando.
Il dibattito sul social dà del filo da torcere al sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, e mette sul piatto una serie infinita di problemi che stanno colpendo duramente la città. Come quello dei parcheggi costosissimi, delle buche, dei trasporti pubblici insufficienti, della popolazione crescente di extracomunitari irrispettosi delle regole, della ghettizzazione e dello svuotamento del centro storico...
I pareri, insomma, sono tanti, confusi e soprattutto molto contrastanti.

L'immagine di una Parma che, in linea con le altre città europee, si faccia vivere a piedi o in bici, senza stress e senza smog, sembra piuttosto un'utopia. C'è chi si lascia trascinare da questa idea e chi, ha una visione più realistica.
"Creiamo un dibattito? – aveva scritto il Sindaco di Parma qualche giorno fa sul suo profilo fb -. Due anni fa abbiamo incentivato l'uso del trasporto pubblico, aumentato le corsie per gli autobus, realizzate nuove stazioni di bike sharing e riqualificato parte delle nostre piste ciclabili. Ma un grande sogno sarebbe la pedonalizzazione di parte del centro storico, per vivere la città a piedi o in bici, come le più belle ed evolute capitali del nord Europa. Voi cosa ne pensate?".

E il dibattito è stato creato, non solo dai frequentatori del profilo di Pizzarotti, ma è vivace anche tra chi, quotidianamente, il centro lo calpesta, lo vive, lo conosce. Sono i negozianti e i residenti ad avere molte perplessità e a sottolineare che non esistono i presupposti per far essere Parma come altre città dei posti più evoluti del mondo.
Soprattutto per i due grossi nodi da sbrogliare che sono il trasporto pubblico e i parcheggi, questi ultimi troppo costosi e spesso scomodi.

"Si pensa a rendere pedonale il centro e non si pensa ad intensificare il servizio dei trasporti! La periferia è collegata poco e male", dice una studentessa che vive in zona Paradigna.
Anche chi abita nelle zone centrali della città sottolinea il limite di non potersi servire dei mezzi pubblici: "Vivo in centro e mi piacerebbe fosse pedonalizzato. Il problema del trasporto serale e notturno esiste come la necessità di potenziare i servizi navetta. Sarebbe utile poter mollare l'auto ai parcheggi scambiatori se solo fossero più fruibili".
Sara, parmigiana, mamma e abitante del quartiere San Lazzaro auspica la pedonalizzazione ma si unisce al coro di quelli che additano il problema posto auto come uno scoglio al momento insormontabile. Anche secondo lei i parcheggi dovrebbero essere gratuiti nelle vicinanze del centro; e poi lei, che usa la bici come molti, sostiene che bisognerebbe perfezionare il bike sharing, aggiustare le piste ciclabili, visto che ci sono punti pericolosi come all'incrocio via Zarotto/via Emilia Est, migliorare le linee autobus, anche negli orari serali, perché sarebbe più facile accedere in centro anche con i bambini. Quando ci sono loro, ci si arrende all'idea di arrivare nel cuore cittadino e si sceglie il centro commerciale: troppo scomodo, troppo faticoso...E poi, come le altre città del nord Europa, bisognerebbe sistemare prima le buche che ci sono sulle strade della città ed in tangenziale.
"Sarebbe giusto, anche non tutti i giorni" – sostiene Enrico, insegnate. "Il centro è più trafficato della via Emilia tra persone col permesso, autobus, taxi. Ma non capisco come mai i parcheggi, che servono malissimo la città perché carissimi, non siano di più. Si potrebbe pensare di realizzarne altri, per esempio nella zona dell'alveo del fiume, come era già stato prospettato".

Chi non è d'accordo sono i residenti e i commercianti, a parte qualche eccezione come Maurizio, che ha un negozio di calzature in Borgo Giacomo Tomasini. Gli esercenti hanno il terrore che il centro muoia, ma non tutti pensano che pedonalizzare sarebbe sbagliato. C'è infatti chi è convinto del contrario. Chi conferma ancora una volta che sarebbe indispensabile creare una serie di parcheggi strategici per permettere ai cittadini che non vivono in centro di raggiungerlo senza stress. "Quando si limita il traffico e si pedonalizza la zona, come è avvenuto qualche giorno, fa grazie a una iniziativa di noi negozianti, si è creata una bellissima movida. La gente era attratta dalla possibilità di camminare per il centro ed era maggiormente incentiva ad acquistare...".

Gli altri, quasi tutti, pensano che sia già sufficiente la porzione di centro pedonalizzata: sarebbe complicato persino tornare a casa, per chi ci vive anche.
Mentre fare una area pedonale sarebbe uguale all'uccisione definitiva di quei negozi che resistono e a rinvigorimento dei centri commerciali, come già è successo con le ZTL. I problemi che hanno la priorità, per i venditori sono altri. "Questa città sta cadendo letteralmente a pezzi – dice Luca -. Si stanno creando zone ghetto e un centro sempre più svuotato. Si ha addirittura paura di vivere Parma a piedi dopo le 20! Si vuole incoraggiare l'uso del trasporto pubblico e non ci si accorge che a servirsi gratuitamente dei bus sono tutti extracomunitari che normalmente non fanno il biglietto perché sono impunibili, mentre la gente che paga si ritrova anche gli aumenti dei prezzi del biglietto ".


"Anche io gestisco un' attivita' in centro storico – interviene un altro parmigiano da generazioni - e ovviamente sono contrario; il commercio e' gia' in ginocchio e questo sarebbe un ulteriore colpo alla gia' difficile situazione dei negozianti, bisognerebbe essere ciechi per non vedere le innumerevoli vetrine chiuse in tante vie del centro storico. Basta passeggiare per via Garibaldi o via xxii luglio, senza parlare delle vie dell'oltretorrente dove sono piu' i negozi chiusi che quelli aperti.... Preferirei, inoltre, un sondaggio circoscritto ai soli parmigiani, non a tutti gli avventori di Fb ".

La 'bomba' è innescata. Il dibattito nel vivo. I problemi da superare sembrano tanti. Riuscirà il Sindaco a portare avanti la proposta trovando il giusto compromesso ?

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L'uomo residente nel Ferrarese si aggirava però nella Bassa modenese per compiere l'attività di spaccio. Nella sua abitazione quasi mezzo chilo di cocaina. -

Modena, 21 maggio 2015 -

I Carabinieri San Prospero lo avevano notato diverse volte in atteggiamenti sospetti insieme ad alcuni tossicodipendenti locali e, sviluppata l'attività investigativa lo hanno identificato accertando che si trattava di un 35enne marocchino che pur aggirandosi nei territori della Bassa di fatto era residente a Bondeno di Ferrara.

Seguiti i movimenti ed effettuati gli appostamenti, i militari lo hanno bloccato martedì pomeriggio proprio nei pressi della sua abitazione. Con la perquisizione domiciliare i militari hanno trovato nascosto sotto il lavello quasi mezzo chilo di cocaina, diversi telefoni cellulari e circa 1.200 euro verosimile provento di spaccio. L'uomo è stato arrestato e condotto presso il carcere di Ferrara per il successivo processo.

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Giovedì, 21 Maggio 2015 09:46

Carpi - Spacciatore arrestato in Piazza Martiri

L'uomo si aggirava spesso tra la piazza e i bar adiacenti per prendere contatti e appuntamenti con giovani carpigiani e stranieri. -

Modena, 21 maggio 2015 -

I Carabinieri della Stazione di Carpi hanno arrestato in Piazza Martiri un algerino 37enne, trovato in possesso di quasi 600 grammi di hashish. I militari già da tempo stavano controllando i movimenti dell'uomo, che spesso si aggirava in Piazza Martiri e tra i locali nelle vicinanze, prendendo contatti e appuntamenti con giovani carpigiani e stranieri.

Sviluppata l'attività d'indagine, è stato bloccato proprio all'interno di un bar della centralissima piazza e trovato in possesso di 3 grammi di hashish. Dalla perquisizione della sua abitazione, i militari hanno trovato inoltre nascosto in un portaombrelli ed in alcuni cassetti diverse stecche dello stesso stupefacente per un peso complessivo di quasi 600 grammi e un bilancino di precisione sporco di hashish.

L'uomo è stato arrestato per detenzione di stupefacenti finalizzata allo spaccio e ieri mattina il Giudice di Modena ha convalidato l'arresto, condannato ad un anno di reclusione con pena sospesa.

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A Gualtieri il corso-base, curato dall'associazione Bentivoglio: tra i nuovi 'angeli del soccorso' anche il sindaco di Guastalla, il vice di Gualtieri e due ex primi cittadini. -

Reggio Emilia, 20 maggio 2015 -

Si è concluso sabato a Gualtieri il corso base organizzato dalla scuola di formazione di Protezione civile della Provincia di Reggio Emilia e curato dal tutor Denis Sepali, grazie al quale la Protezione civile della Bassa vanta altri 43 volontari. Oltre ad una prima parte teorica, l'ultima giornata ha previsto la prova pratica, curata dall'associazione Bentivoglio ed in particolare dal coordinatore Vivaldo Malagoli. Al corso hanno infatti preso parte anche il sindaco di Guastalla Camilla Verona e il vice sindaco di Gualtieri Marcello Stecco e gli ex sindaci di Reggiolo e Gualtieri Barbara Bernardelli e Massimiliano Maestri.

Durante la mattina i nuovi volontari, formati per diventare operativi in caso di necessità di intervento di Protezione civile, hanno affrontato diverse operazioni relative principalmente a uno scenario di rischio idraulico. Divisi in squadre, hanno infatti insacchettato sabbia e realizzato una coronella anti-fontanazzo, affrontato una prova pratica di comunicazione radio, utilizzato pompe idrovore, effettuato un controllo arginale in caso di piena ed infine, tutti assieme, hanno montato e smontato una tenda P88, utilizzata dal Dipartimento nazionale per ospitare sinistrati o soccorritori. Le squadre, in questa ultima giornata, sono state coadiuvate nella formazione pratica dai volontari specialisti dell'associazione Bentivoglio, il presidente e il vicepresidente Roberto Soliani e Jaurens Malagoli, Giancarlo Sessi e Davide Pontiroli.

Durante la mattinata sono stati consegnati dal Coordinamento delle organizzazioni di volontariato della Provincia di Reggio Emilia - ad integrazione del materiale in uso per rischio idraulico dell'associazione Bentivoglio, che fa parte della Colonna mobile regionale - una nuova pompa idraulica carellata da 40 l/s , una nuova tuta antitaglio per motoseghe completa di stivali e casco ed un filtro pescante a zero. Con questo materiale la Bentivoglio completa e allarga la propria operatività per ogni situazione di rischio idraulico.
A consegnare le nuove attrezzature sono stati il vicepresidente del Coordinamento Luca Sinisgalli e il coordinatore delle emergenze Marcello Margini, che fin dal primo mattino hanno assistito come osservatori alla prova pratica di fine corso.

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Un programma di eventi aperti a tutta la cittadinanza di assoluto rilievo. In Piazza Garibaldi una mostra con i mezzi dell' Esercito e il passaggio della staffetta con la bandiera italiana. -

Parma, 20 maggio 2015 - foto in galleria -

Il Comune di Parma, cent'anni dopo, ricorda l'entrata in Guerra dell'Italia con un programma di eventi aperti a tutta la cittadinanza, di assoluto rilievo. Dopo la riflessione sul clima culturale d'inizio Novecento, tenutasi ieri pomeriggio alla Casa della Musica, questa mattina Piazza Garibaldi è stata invasa da mezzi dell'Esercito. Oggi, infatti, a Parma fara' tappa la staffetta "L'Esercito marciava", manifestazione promossa ed organizzata dallo Stato Maggiore dell'Esercito per commemorare su tutto il territorio nazionale il centenario della Prima Guerra Mondiale. Fino alle 20, inoltre, in piazza Garibaldi, il 2° Reggimento Genio Pontieri realizza una mostra schierando il seguente dispositivo: un veicolo tattico Leggero Medio; un'autogrù TCM 400; una macchina movimento terra in particolare una pala caricatrice New Holland W 130; uno stand EOD (i cosiddetti artificieri) con attrezzature e materiali ed in particolare con il robottino Wheelbarrow; un modulo PGM (Ponte Galleggiante Motorizzato) a cui si aggiunge uno stand informativo per far conoscere le opportunità professionali che l'Esercito propone ai giovani.

Alle ore 20, circa, in Piazza Garibaldi, alla presenza delle autorità cittadine, transiterà la staffetta con il passaggio della bandiera italiana dall'ultimo frazionista del 183° Reggimento Paracadutisti al primo del 2° Reggimento Genio Pontieri di Piacenza, che concluderà il proprio precorso a Trieste, meta finale del percorso attraverso tutte le Regioni italiane.

Gli appuntamenti

Venerdì 22 Maggio alle ore 17 presso l' Oratorio Novo della Biblioteca Civica (Vicolo Santa Maria) verrà presentato il libro di memorie "Per un sacco di Grano" di Eleonora Aldani e Carla Sacchi che narra le vicende di un soldato delle retrovie, la storia di una famiglia divisa, una nonna ormai stanca e malata e una nipote bambina, piena di curiosità per cui tutto è un gioco ancora. Un libro costruito sulle lettere di due cuori separati, una storia salvata tra le tante piccole storie con cui la Grande Guerra è entrata nelle famiglie italiane che verrà presentato dall'autrice Eleonora Aldani insieme a Laura Corsini; l'incontro sarà arricchito da letture e proiezione di filmati.
L'appuntamento è stato promosso in collaborazione con l'ISREC di Parma.

Domenica 24 maggio, alle ore 18, si terrà presso la Sala Concerti della Casa della Musica il momento conclusivo delle celebrazioni promosse dal Comune di Parma per ricordare il Centenario dell'entrata del nostro paese nella Prima Guerra Mondiale alla presenza del Presidente del Consiglio del Comune di Parma, Marco Vagnozzi.

A seguire andrà in scena il recital " FIGLIO MIO BELLO ADDIO. Musiche e lettere della Grande Guerra" con Mascia Foschi e al pianoforte Enrico Padovani che racconterà con musiche, parole e immagini un lavoro di tessitura sociale che consentì di salvare i fondamenti della vita.
I due protagonisti andranno immaginati in ufficio postale di un piccolo paese, dove il rumore dei mortai che risuonano in trincea non arriva, ma si sente un altro suono: quello della carta da lettere stropicciata per essere aperta e letta e quella della punta di china che inchiostra in bella grafia parole di affetto e conforto per gli uomini lontani da casa. Il CENTRO STUDI MUSICA E GRANDE GUERRA dedica alle donne questo progetto che apre una finestra significativa sulla tragedia della Grande Guerra.

Tutti gli appuntamenti del programma sono ad ingresso libero e gratuito.

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Francesco Grieco, 53 anni, marito e genero delle vittime, ha confessato di avere ucciso le due donne dopo un lungo interrogatorio. Era stato lui a dare l'allarme per primo, telefonando al 112. -

Modena, 19 maggio 2015 - di Manuela Fiorini -

Era stato proprio lui, Francesco Grieco, 53 anni, ex guardia giurata, a dare l'allarme, ieri mattina alle 7.30, con una telefonata al 112. La moglie, Francesca Marchi, 52, insegnante a Carpi, e la suocera, Irene Tabaroni, pensionata di 93, erano state trovate prive di vita nel loro letto. La prima con evidenti segni di strangolamento, la seconda con la testa sfondata da un oggetto contundente. Grieco aveva detto agli inquirenti di essere in casa, ma di non essersi accorto di nulla, ipotizzando una rapina finita male. Strano. Troppo strano. Soprattutto perché nell'abitazione di via Padella, a Gorghetto di Bomporto, dove Grieco viveva con la moglie e l'anziana suocera, costretta a letto dopo una caduta, non erano stati rilevati segni di effrazione.

L'ex guardia giurata, in serata, era stato accompagnato in Procura e sentito dai Carabinieri, coordinati dal Sostituto Procuratore di Modena Claudia Ferretti. Qui, dopo un lungo e pressante interrogatorio, la confessione. "Sono stato io. Le ho uccise in un raptus". Francesco Grieco avrebbe anche detto agli inquirenti di avere pensato al suicidio, una volta resosi conto di quello che aveva fatto, ma di non averne avuto il coraggio. Alla base del duplice omicidio ci sarebbe la prolungata situazione di stress a cui il cinquantatreenne era sottoposto per problemi lavorativi e tensioni familiari. L'uomo è in stato di fermo.

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Rodriguez, Gilardino e Salah puniscono i crociati. Ora la base per l'asta è di circa 8 milioni. -

Parma, 19 maggio 2015 – di Maria Caterina Viscomi -

E' un Parma a due facce quello a cui ci hanno abituati i gialloblù in questa stagione: uno orgoglioso e sfrontato, capace di affrontare a testa alta le big italiane, e uno debole e totalmente assente che spiega la retrocessione nella serie cadetta. Ieri allo stadio Artemio Franchi, nel posticipo delle 19, è sceso in campo il Parma da ultimo della classe: forse perché, fresca di eliminazione dall'Europa League, la Fiorentina ha sfogato tutta la sua rabbia e la sua voglia di riscatto per continuare a sognare la competizione continentale per la stagione successiva, riuscendo a conquistare tre punti preziosi con i quali i viola allungano di 4 distanze sulla Sampdoria e di 6 sull'Inter. Tre punti e tre reti che permettono a Montella di limitare gli screzi con la tifoseria toscana dopo la gara di giovedì contro il Siviglia. 
Nonostante i ducali abbiano provato ad onorare sino alla fine la stagione, i padroni di casa si sono rivelati più motivati e sono riusciti ad arginare e travolgere i ragazzi di Donadoni. Ad aprire le danze prima del quarto d'ora è Gonzalo Rodriguez con un bel colpo di testa su un cross di Ilicic deviato da Lucarelli che, di fatto, serve l'avversario. Dopo la rete del vantaggio, i viola diventano ancora più straripanti con gli arrembanti Pasqual e Ilicic che più volte mettono in difficoltà Mirante. A batterlo per il goal del 2-0 è Gilardino su azione sviluppata da calcio d'angolo. Nei primi 45 minuti la reazione del Parma è timida, tanto da non impensierire mai seriamente Neto, chiamato invece in causa nella ripresa da Palladino (49') e Ghezzal (62') che fanno letteralmente tremare la sua porta. Chiude la partita il solito Salah che brucia Jorquera con un tiro nell'angolino. Nel finale l'ex Bologna Diamanti sfiora il poker e in pieno recupero viene annullato un goal a Gilardino.

DESERTA ANCHE LA TERZA ASTA 

Sempre ieri è arrivata un'altra notizia negativa per il club ducale: anche l'asta numero tre, infatti, si è conclusa senza offerte. Il prezzo base si aggirava intorno agli 11 milioni di euro che scendono ora a 8,43 a cui va però sommato il debito sportivo. La prossima scadenza per farsi avanti è venerdì 22 maggio, data entro la quale i curatori fallimentari faranno di tutto per ridurre ulteriormente il debito accordandosi con i tesserati non in rosa.

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I corpi di Irene Tabaroni, 93 anni, e della figlia Francesca Marchi, 52 anni, sono stati trovati in casa dal genero Francesco. Secondo i primi rilievi, la madre sarebbe stata colpita alla testa, la figlia strangolata. Si cerca l'arma del delitto. -

Modena, 18 maggio 2015 - Di Manuela Fiorini – 

Sono di Irene Tabaroni, 93 anni, e della figlia Francesca Marchi, insegnante di 52, i corpi rinvenuti questa mattina in via Padella, a Gorghetto di Bomporto, nella casa dove le due donne vivevano insieme al genero Francesco. Sarebbe stato proprio lui a dare l'allarme, questa mattina alle 7.30, dopo aver fatto la macabra scoperta. I cadaveri di madre e figlia sono stati ritrovati su due piani diversi della casa. Irene Tabaroni, da qualche tempo inferma per i postumi di un infortunio al femore, era nel suo letto e sarebbe morta in seguito a un colpo alla testa con un oggetto contundente. Anche Francesca Marchi è stata ritrovata morta nella sua camera. Sul suo corpo ci sarebbero evidenti segni di strangolamento.

Le indagini sono affidate al Pubblico Ministero Claudia Ferretti, che ipotizza il duplice omicidio. L'immobile e l'auto di famiglia, una Renault Modus nera, sono state poste sotto sequestro. Intanto, i Carabinieri stanno ancora cercando l'arma del delitto, passando al setaccio i cassonetti della zona, e le aree circostanti tra la campagna e il fiume. Gli addetti comunali stanno anche tagliando l'erba per facilitare il lavoro alle Forze dell'Ordine. Per ora non ci sarebbero indagati. Il marito di Francesca Marchi, che per primo ha chiamato il 112, è stato accompagnato in Procura per essere interrogato dal Magistrato. Si attendono sviluppi.

omicidio bomporto In pagina rid

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Dopo aver preso l'auto ha provocato un incidente in via XXI Aprile: denunciato per furto e guida senza patente. -

Piacenza, 18 maggio 2015 -

Un 44enne piacentino si trovava solo a casa di un'amica per alcuni lavori di manutenzione e viste le chiavi dell'auto parcheggiata in cortile le ha prese per fare un giro in macchina, senza considerare che la sua patente era stata ritirata più di dieci anni fa.

Al volante della Toyota Yaris dell'amica, giunto in via XXI Aprile dopo una manovra di sorpasso si è scontrato con una Mini che procedeva nel senso opposto di marcia. Entrambi i conducenti delle auto coinvolte nell'incidente sono stati soccorsi e trasportati all'ospedale.
All'esito dei rilievi, l'uomo è stato denunciato all'Autorità Giudiziaria furto aggravato e guida senza patente.

Pubblicato in Cronaca Piacenza

La donna dopo l'ennesima violenza domestica ha chiesto aiuto ai Carabinieri. Maltrattata davanti al figlio di dieci anni. -

Modena, 18 maggio 2015 -

Venerdì sera l'intervento dei Carabinieri della Stazione di Mirandola, una donna è stata strappata dai soprusi del marito. La richiesta d'aiuto per le percosse subite arrivava dalla moglie, italiana di 40anni che, piangendo, ha chiesto aiuto perché il marito la stava picchiando. Giunti immediatamente sul posto, i militari della locale Stazione Carabinieri hanno accertato la presenza in casa anche del figlio di 10 anni. Raccolta la denuncia, è emerso che già in passato, in diverse altre occasioni, l'uomo l'aveva percossa, cagionandole lesioni guaribili in alcuni giorni.

Quella sera in particolare, l'uomo l'aveva colpita con dei pugni sul volto provocandole un trauma contusivo facciale giudicato guaribile in 15 giorni presso il pronto soccorso di Mirandola dove era stata accompagnata dai Carabinieri.

Al termine degli accertamenti i Carabinieri hanno arrestato il marito violento (italiano, 45enne, muratore) per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali e sabato mattina il giudice ha convalidato l'arresto disponendo il divieto di avvicinamento alla donna fino al dibattimento in giudizio, che si avrà a fine mese.

Pubblicato in Cronaca Modena
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