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Giovedì, 25 Febbraio 2016 09:14

Arrestato il pusher sulla bici da corsa

Sembrava un normale ciclista amatoriale, con tanto di divisa sportiva e bicicletta costosa. Così un ventottenne spacciatore tunisino "commerciava" indisturbato nella zona di Bomporto. Nonostande il travestimento è stato però fermato dai Carabinieri.

Di Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi

Modena, 25 febbraio 2016

Completo da ciclista e bicicletta da corsa costosa. Così un pusher tunisino di 28 anni, con precedenti specifici e già in prova ai servizi sociali, spacciava eroina e cocaina al dettaglio nella zona di Bomporto e, in particolare, nella frazione di Sorbara, sperando di passare inosservato.
I suoi spostamenti sospetti, però, non sono sfuggiti ai Carabinieri della stazione di Bomporto che, dopo vari appostamenti, lo scorso giovedì lo hanno arrestato, cogliendolo sul fatto. Gli uomini dell'Arma, appostati nei pressi dell'abitazione del tunisino, lo hanno visto scendere di casa. Ad aspettarlo c'era un 50 enne della zona, giunto anch'egli in bicicletta. Dopo una breve conversazione, i due sono saliti sull'auto del pusher, parcheggiata nel giardino in una zona nascosta. La prima parte dell'operazione ha consentito poi di fermare anche l'acquirente di una dose di eroina, che è stato fermato e segnalato alla Prefettura.

pusher arrestato sorbara modena DSC04994

Dopo avere accontentato il "cliente", lo spacciatore è poi uscito di casa in tenuta da ciclista e ha inforcato il velocipede per completare il suo giro di affari. Poche ore dopo, però, è stato fermato dai Carabinieri e la perquisizione ha confermato i sospetti. L'uomo, infatti, nascondeva nella tuta da ciclista 40 dosi di cocaina e 23 di eroina, per un totale di 50 grammi. Nascosti nei calzini, invece, c'erano 2.750 euro in contanti, probabile frutto dell'attività di spaccio. Sono stati sequestrati anche due telefoni cellulari, attraverso i quali il pusher manteneva i contatti con i suoi clienti e che saranno utili per avere un quadro della sua clientela e dei suoi fornitori.
La perquisizione successiva nell'abitazione dell'uomo, invece, ha dato esito negativo. Non è stata trovata altra droga tranne quella che l'uomo aveva addosso, né proventi dello spaccio. Il pusher è stato arrestato.

pusher arrestato sorbara modena

Pubblicato in Cronaca Modena

"La sfida delle mamme" su Facebook è una trappola, avverte la Polizia postale. Bisogna interrompere un gioco che potrebbe rivelarsi un pericolo per i bambini immortalati nelle foto pubblicate...

Parma, 23 febbraio 2016

Quale mamma, in questi giorni, non è stata 'nominata' da un suo contatto di Facebook e invitata ad accettare una sfida a suon di foto con prole?
Quasi nessuna, a giudicare dall'invasione di immagini che vogliono essere la testimonianza dell'orgoglio materno.
Il gioco ha preso la mano, tanto da far intervenire la Polizia postale che ha indagato e ha scoperto che dietro questa catena c'è un reale pericolo: quello della pedofilia.
L'invito è quello di smettere. Non solo perché si devono rispettare i bambini che ora non hanno facoltà di decidere se apparire su un social ma soprattutto perché le foto potrebbero finire in siti pedopornografici.
L'orgoglio di una mamma che espone il proprio figlio potrebbe trasformarsi in un vero e proprio incubo, perché quelle immagini amate potrebbero essere rubate e poi utilizzate per fini loschi.
Il gioco, dietro cui si potrebbe nascondere un orco, è semplice: una mamma posta sul proprio profilo tre foto che la "rendono felice di essere mamma" e poi invita altre amiche a fare altrettanto.
E così è bello che fatto un immenso 'vivaio' da cui attingere immagini di inconsapevoli e innocenti creature. Ed è per questo che sul proprio profilo Facebook la Polizia postale ha invitato alla prudenza. "Se i vostri figli sono la cosa più cara al mondo, non divulgate le loro foto in Internet - si legge nel post -. O, quanto meno, abbiate un minimo di rispetto per il loro diritto di scegliere, quando saranno maggiorenni, quale parte della propria vita privata condividere. Se questo non vi basta, considerate che oltre la metà delle foto contenute nei siti pedopornografici provengono dalle foto condivise da voi".
A pensarci, è roba da far accapponare la pelle e, se le forze dell'ordine prendono posizione rispetto a questo fenomeno, è perché il pericolo è davvero dietro l'angolo, anche quando si ritiene che i bambini siano protetti, lontani anni luce da quello che accade in certi siti.
Qualcuno non ha preso bene l'intervento al punto che la stessa Polizia postale ha in seguito specificato che si trattava di "un consiglio" facendo comunque notare che la loro casella di posta è intasata dai "messaggi di aiuto per il furto di foto".

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Martedì, 23 Febbraio 2016 12:25

Tentano di smurare un bancomat con un carro attrezzi

La richiesta di intervento di un cittadino e l'arrivo dei Carabinieri hanno permesso di evitare un colpo ai danni di una filiale di Massa Finalese. Per attuare il furto la banda di ladri si voleva servire del mezzo rubato a Modena.

Modena, 23 febbraio 2016

A Finale Emilia i Carabinieri della locale Stazione sono riusciti a evitare un furto di bancomat, mettendo in fuga i ladri. Verso le 2.00 del mattino di domenica scorsa un cittadino, insospettivo che stesse accadendo qualcosa, ha telefonato al 112 per la presenza di un carro attrezzi nei pressi di una banca a Massa Finalese, dove alcuni malviventi infatti, stavano tentando di abbattere un bancomat per asportarlo, senza riuscirci. L'immediato arrivo della pattuglia in servizio perlustrativo notturno ha messo in fuga la banda che ha lasciato sul posto il carro attrezzi, risultato rubato poco prima a Modena.

Pubblicato in Cronaca Modena

I Carabinieri della stazione di Carpi si sono accorti di un calzino nero sospetto, abbandonato sul ciglio della strada, nelle aree rurali comprese tra Carpi e Limidi. All'interno vi era nascosta la cocaina. I militari si sono appostati in attesa del "proprietario".

Modena, 23 febbraio 2016

Una modalità ben studiata per passare inosservato. Durante un servizio perlustrativo mattutino nelle aree rurali comprese tra Carpi e Limidi, la pattuglia dei Carabinieri si è accorta di un calzino nero abbandonato in un cespuglio sul ciglio della strada. Incuriositi, i Carabinieri lo hanno aperto trovando 20 grammi di cocaina già suddivise in dosi. Avendo intuito che presto qualcuno si sarebbe fatto vivo, lo hanno riposto dove l'avevano trovato e si sono nascosti nell'attesa che il "proprietario" andasse a riprenderlo.

Nel tardo pomeriggio infatti, un magrebino si è fermato in auto nel punto esatto, ha prelevato il calzino e lo ha direttamente messo in tasca, sapendo perfettamente cosa contenesse. I militari sono subito intervenuti e il 36enne è stato immediatamente bloccato e arrestato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Ieri mattina il giudice di Modena ha convalidato l'arresto condannandolo a 1 anno e 2 mesi e 3000 euro di multa.

 

Pubblicato in Cronaca Modena
Martedì, 23 Febbraio 2016 10:31

Evade dai domiciliari per minacciare la ex moglie

Maltrattamenti, minacce e lesioni. L'uomo, 45 anni di Novi di Modena è evaso dai domiciliari per recarsi a casa della donna e minacciarla nuovamente. E' stato rintracciato dai Carabinieri mentre ritornava a casa e arrestato.

Modena, 23 febbraio 2016

Non si dava per vinto all'idea di stare lontano dalla ex moglie: l'uomo 45enne di Novi di Modena è stato arrestato dai Carabinieri nella notte fra sabato e domenica.

Tratto in arresto già tre volte nel 2015 per maltrattamenti, minacce e lesioni verso la donna, benché collocato agli arresti domiciliari, si è allontanato dall'abitazione per recarsi dalla ex compagna, minacciandola nuovamente e dandosi poi alla fugaI militari della Stazione di Novi, allertati dalla vittima, si sono recati presso l'abitazione in cui dimora l'uomo e non avendolo trovato lo hanno aspettato lungo la strada, dove lo hanno intercettato mentre rincasava. Ieri mattina l'arresto è stato convalidato durante la direttissima e l'uomo tradotto direttamente in carcere.

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La Polizia Municipale ha fermato un autotrasportatore ungherese: il trasporto in corso era abusivo. L'autista è stato sanzionato per cabotaggio stradale abusivo e il mezzo è stato scortato al deposito giudiziale per il fermo di tre mesi.

Piacenza, 22 febbraio 2016

Cinquemila euro di multa e fermo del veicolo per tre mesi. È questa la sanzione contestata nei giorni scorsi a un autotrasportatore di nazionalità ungherese, alla guida di un camion in transito lungo via Coppalati e incappato in un posto di controllo sul traffico pesante internazionale attivato da una pattuglia della sezione di Pronto Intervento della Polizia Municipale di Piacenza.
Oltre alle consuete verifiche documentali, gli agenti hanno infatti effettuato controlli anche sul rispetto delle norme che regolano il corretto svolgimento del trasporto su gomma, e in particolare di quelle in materia di cabotaggio stradale (la possibilità per un vettore stabilito in un Paese membro dell'Unione Europea di svolgere, a titolo temporaneo, attività di autotrasporto per conto terzi all'interno di un altro Stato Ue). Grazie a un minuzioso controllo dei documenti e delle risultanze dei viaggi effettuati dal mezzo, la pattuglia ha appurato che il trasporto in corso era abusivo, in quanto la merce caricata nel porto di Genova e diretta a Mantova era trasportata da un veicolo che non rispettava quanto previsto dalla normativa comunitaria. L'autotrasportatore è stato quindi multato e il mezzo è stato scortato al deposito giudiziale per il fermo di tre mesi.

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Il gruppo era stato segnalato per molestie e "alloggiava"in un edificio diroccato nei pressi del nosocomio cittadino. Blitz della Polizia per identificarli. Alcuni di loro erano già destinatari di un provvedimento del foglio di via obbligatorio. 

Di Manuela Fiorini

Modena, 19 febbraio 2016

Di notte alloggiavano in un edificio diroccato situato vicino alla ferrovia che passa nei pressi del Nuovo Ospedale Civile Sant'Agostino Estense di Baggiovara, di giorno si recavano al "lavoro" nel parcheggio del nosocomio, chiedendo l'elemosina e molestando i cittadini che si dimostravano restii a lasciare loro qualche euro.

Il gruppo di questuanti molesti è stato segnalato e, nel pomeriggio di ieri, il personale della Divisione Anticrimine della Questura di Modena ha effettuato un blitz nel parcheggio dell'ospedale.
Gli agenti della Questura, coadiuvati da un equipaggio della Volante, hanno così identificato una decina di persone, tutte di nazionalità rumena. Le successive verifiche hanno fatto emergere che alcuni di loro erano già destinatari di un provvedimento del foglio di via obbligatorio, mentre, per uno di loro, era anche stato emesso un decreto di allontanamento dal territorio nazionale emesso dal Prefetto di Modena.

Gli agenti hanno anche verificato che il gruppo alloggiava abusivamente nel casolare diroccato nei pressi del nosocomio, vicino al luogo dove, l'estate scorsa, era stata smantellata una tendopoli occupata da stranieri dediti all'accattonaggio presso parcheggi e semafori.

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Giovedì, 18 Febbraio 2016 17:49

E' morto il senatore parmigiano Giampaolo Mora

All’età di 88 anni è deceduto Giampaolo Mora, noto avvocato e parlamentare parmigiano, attivo nella Democrazia Cristiana per cinque legislature dal 1976 al 1994. La città di Parma lo ricorda come uno stimato professionista ed un uomo di alto livello.

Parma, 18 Febbraio 2016 -

Una perdita importante per il mondo della politica parmigiana, quella storica. Giampaolo Mora, noto avvocato e parlamentare della Democrazia Cristiana per cinque legislature dal 1976 al 1994, è morto all'età di 88 anni.

Una lunga carriera alle spalle, prima come deputato e poi come senatore, ma anche come membro della Commissione Parlamentare che si è occupata dell’inchiesta sulla P2.

Una vita incentrata sulla legislatura, è lui lo storico fondatore dell'omonimo studio legale di via Farini a partire dagli anni ’50, attività che ha condiviso con il figlio Andrea Mora, avvocato e docente di Diritto a Milano e all'università di Modena e Reggio Emilia.

Un vero professionista, un uomo di altri tempi. Specializzato nel settore del diritto alimentare, dei consorzi di tutela, nonché del diritto societario e cooperativo, per oltre vent’anni è stato parte del
Consorzio di Tutela del Parmigiano Reggiano e di organismi internazionali anche

in qualità di Presidente della International Dairy Federation - Federazione Internazionale del latte (IDF - FIL) - (Sezione italiana con sede a Milano).

Ma le cariche ricoperte, cariche importanti, sono state tante. Ricordiamo la sua nomina a Consigliere di amministrazione di Barilla S.p.A., a Vice Presidente della Cassa di Risparmio di La Spezia, e poi ancora come membro del Consiglio di Amministrazione dell’Università di Parma, e Presidente dell’Associazione “Musei del cibo” della Provincia di Parma.

Ruoli di rilievo ai quali ha affiancato una passione, ovvero una costante attività negli Scout che portava avanti dal1941: era suo il soprannome di "Daino" nel gruppo delle "Aquile Randagie".

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Giovedì, 18 Febbraio 2016 15:49

Centri estetici a luci rosse

Due sequestri preventivi di centri massaggi a Parma e a Fiorenzuola d'Arda per sfruttamento della prostituzione. Nei centri si offrivano massaggi orientali e altri servizi sotto forma di prestazioni sessuali di diverso tipo.

Parma, 18 febbraio 2016

A gestire il giro di prostitute era una coppia di cinesi senza permesso di soggiorno che si serviva di due centri estetici. Sono scattate le manette per i due e sequestrati preventivamente i locali di Baganzola e di Fiorenzuola d'Arda.

Nei centri, previa telefonata che da un numero di annunci erotici online veniva deviata ai responsabili delle attività, si offrivano massaggi orientali e altri servizi sotto forma di prestazioni sessuali di diverso tipo. Le ragazze si prostituivano a turni di due alla volta e chiedevano dai 50 ai 100 euro.

Pubblicato in Cronaca Emilia

Si fingono dipendenti dell'Azienda sanitaria e si presentano presso i negozi di Parma chiedendo soldi con la scusa di aggiornamenti normativi. L' Ausl invita a prestare la massima attenzione poiché non sono persone autorizzate.

Parma, 18 febbraio 2016

L' Azienda USL è venuta a conoscenza, tramite segnalazioni, di falsi operatori che hanno chiesto soldi a diversi negozi di Parma. L'Azienda richiama l'attenzione in particolare dei negozianti del settore alimentare (produzione e commercio), informando che queste persone chiedendo soldi in cambio di aggiornamenti normativi in materia di igiene degli alimenti.
Dette persone non sono dipendenti dell'Azienda sanitaria e non sono autorizzate dalla stessa a svolgere alcuna attività.

 

Pubblicato in Cronaca Parma
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