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Venerdì, 10 Giugno 2016 12:31

Omicidio a Reggio: identificato il colpevole

Aggiornamenti sull'omicidio del tunisino ufficio ieri pomeriggio, intorno alle 18,20, nel centro storico di Reggio Emilia: il responsabile dell'omicidio è stato identificato. "Dora in poi sarà tolleranza zero" commenta il sindaco Luca Vecchi

Reggio Emilia, 10 Giugno 2016 

Ci sono aggiornamenti sull'omicidio del tunisino ucciso ieri pomeriggio, intorno alle 18,20, nel centro storico di Reggio Emilia. Le ultime notizie informano che il responsabile dell'omicidio è stato identificato.

Lo hanno comunicato dalla Questura che ha anche reso pubblica la foto dell'uomo, di origine magrebine, di cui ancora non sono note le generalità. Ad oggi, però, le sue ricerche sono ancora in corso su tutto il territorio e si richiede l'aiuto dei cittadini per segnalazioni e avvistamenti.

Ancora non chiara la ricostruzione dei fatti, ma pare che i due uomini siano entrambi clandestini ed abbiano precedenti penali per spaccio e reati a danni di persone. La vittima, M.S., 41 anni, sarebbe stato ucciso da un solo colpo di coltello all'addome.

Un fatto che ha scatenato la preoccupazione tra i cittadini per la sicurezza delle strade: "D'ora in poi sarà tolleranza zero", ha commentato il sindaco Luca Vecchi al termine del vertice sulla sicurezza tenutosi in Prefettura.
Il Prefetto Raffaele Ruberto: "abbiamo pronto un pacchetto di misure preventive che consisteranno nell'intensificazione delle azioni di vigilanza e nella installazione di nuove telecamere di sorveglianza".

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Racconto di ordinaria violenza sulle donne: arrestato un 36enne di Caserta per maltrattamenti in famiglia aggravati. La compagna ha avuto il coraggio di andare dai carabinieri poi è sparita. Per paura. I militari l'hanno rintracciata, per fortuna...

di Alexa Kuhne

Parma, 10 giugno 2016

Era ossessionato. Tanto da tenerla segregata, serrando perfino le finestre.
La sua gelosia lo accecava, rafforzata dall'abuso di droghe e alcol. E lei, 28 anni, due figli di 5 e 3 anni, avuti dal suo convivente e carnefice, subiva percosse ed umiliazioni. In silenzio, per proteggere i suoi bambini.
Una storia di quelle, purtroppo, ormai frequenti. Però anche una storia finita bene, che dimostra che avere il coraggio di denunciare evita il peggio.
La ragazza, impiegata in una azienda privata a Mezzani, non ha retto più. Pochi giorni fa, sopraffatta dalla disperazione e dalle continue umiliazioni, fisiche e morali, anche in presenza dei figli, ha chiesto aiuto, andando dai carabinieri.
Nel frattempo, convinta di dover fare qualcosa per salvarsi, prima che fosse troppo tardi, si era fatta refertare per una lunga serie di percosse. I militari dell'Arma l'avevano poi cercata ma lei si era negata. Per il terrore di essere scoperta, per l'angoscia che anche i suoi bambini potessero diventare vittime della furia di quell'uomo, irriconoscibile, diverso da quel ragazzo che aveva conosciuto nel 2010 e con cui aveva deciso di costruire una vita.
Un uomo violento, 36 anni, casertano, con precedenti per reati contro il patrimonio. Tanto sospettoso e dispotico da non permetterle di uscire, di frequentare amiche e vicini, da non consentirle di spendere i soldi guadagnati perché glieli sequestrava, imponendole la sua presenza anche quando lei andava a far la spesa.
Per tutti questi motivi, la giovane donna si era in seguito negata ai carabinieri. Fino a quando loro, insospettiti, non l'hanno raggiunta sul posto di lavoro: l'unico dove poteva avere qualche ora di libertà.
La ragazza, confortata e sentitasi al sicuro, ha preso coraggio e ha confermato tutto quanto detto in precedenza, denunciando definitivamente il suo convivente.
La magistratura e i carabinieri hanno lavorato con la massima efficienza riuscendo, in una settimana, a bloccare l'uomo e ad arrestarlo.
Stamane è stato fermato con l'accusa di maltrattamenti in famiglia aggravati, perché commessi in presenza dei bambini.

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Rissa in piazzale della Pace: 20 i coinvolti che si sono presi a bastonate. Quattro gli arrestati per rissa aggravata: due ivoriani, un marocchino e un tunisino...

Parma, 9 giugno 2016

Hanno staccato pezzi di legno dalle opere di Pistoletto ospitate nello spazio antistante la Pilotta per prendersi a bastonate. La rissa scatenata da 4 cittadini extracomunitari ha finito per coinvolgere altre 16 persone, impaurendo chi si trovava ieri pomeriggio in Piazzale della Pace, un luogo che dovrebbe essere deputato a spazio verde della città per far giocare i bambini e far intrattenere genitori, ragazzi e anziani.
Ieri pomeriggio, sono partite le telefonate a polizia e carabinieri. Perché, è vero che la gente si è quasi abituata alla convivenza, ad ogni ora, con migranti senza dimora, spacciatori e fumatori di sostanze stupefacenti, ma quella maxi rissa ha davvero fatto pensare al peggio.
Quattro uomini, due cittadini ivoriani, un cittadino marocchino e uno tunisino, tutti di età compresa tra i 20 e i 39 anni, sono stati arrestati con l'accusa di rissa aggravata e saranno processati oggi pomeriggio per direttissima. Non è la prima volta che piazzale della Pace fa da scenario a risse a colpi di armi improprie, a volte bottiglie o a volte coltelli, ma questa volta il legno è stato staccato dalle opere di grande valore artistico che fanno bella mostra alla Pilotta. Nessun ferito nel corso dello scontro. A.K.

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Alluvione 2014: il sindaco, Federico Pizzarotti, risponde con una nota affidata al portale istituzionale del Comune di Parma, dopo che, essendo anche responsabile cittadino della Protezione Civile, è stato indagato per disastro colposo...

Parma, 9 giugno 2016

Risponde con una nota, il primo cittadino Federico Pizzarotti, dopo aver appreso di essere stato indagato, in quanto responsabile della Protezione Civile della città, per i danni causati dall'esondazione del torrente Baganza.

A maggio era stato sospeso dal Movimento 5 Stelle per aver tenuto nascosto l'avviso di garanzia per abuso d'ufficio per le nomine del Teatro Regio.
"Apprendo dagli organi di stampa – chiarisce sul portale del Comune Pizzarotti mentre è in Cina per impegni istituzionali - che sarei iscritto, insieme ad altre persone di diverse istituzioni, nel registro degli indagati per l'indagine relativa all'alluvione dell'ottobre 2014".
Per quell'alluvione, la cui violenza è stata paragonata ad un altro evento del genere registratosi cento anni fa, non ci sono state vittime né danni alle persone, ma solo molti danneggiamenti materiali: "Pur non volendo entrare nel merito dell'indagine, di cui non conosco gli sviluppi – dice ancora - , credo doveroso ricordare che, in una circostanza così eccezionale e imprevedibile, l'assenza di vittime si deve anche alla straordinaria risposta della città, in primo luogo della protezione civile, che prontamente ha fatto fronte alla situazione, insieme ai volontari accorsi numerosi".

I quartieri più colpiti dall'alluvione del torrente Baganza sono stati Montanara e Molinetto, che sono tornati a 'vivere' normalmente in una settimana. Grazie alla straordinaria solidarietà e alla efficientissima collaborazione di cittadini, Comune e volontari le strade sono state rese tutte percorribili e le scuole aperte, con la sola eccezione di un asilo nido gravemente danneggiato.
"Attendo gli sviluppi della situazione e mi rendo ovviamente disponibile per dare alla Magistratura tutte le risposte del caso, come responsabile della protezione civile, in quanto sindaco di Parma".

Pizzarotti chiarisce, infine, quanto è emerso in queste ore relativamente a una scorretta comunicazione dello stato di allerta e di emergenza:"Sono fantasiose ricostruzioni: l'attivazione della fase di attenzione (la 144esima dell'anno 2014, una ogni due giorni), pervenuta sabato 11 ottobre, era classificata di tipologia "1" (quella meno grave), che a seguito di questa il servizio di protezione civile ha messo in atto le procedure previste, che l'attivazione del preallarme è pervenuta alla protezione civile comunale alle ore 14,57 di lunedì (un'ora dopo di quanto prevedeva lo stesso documento per l'orario di 'inizio di validità') e che l'attivazione dell'allerta ufficiale è invece pervenuto alla protezione civile comunale solo alle ore 16,59, quando il fenomeno era già in atto in tutta la sua virulenza, il ponte della Navetta era stato chiuso e stava crollando". AK

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La Questura di Parma cerca i legittimi proprietari di due biciclette sequestrate martedì in Viale Vittoria. Gli eventuali proprietari possono presentandosi presso l'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.

Parma, 9 giugno 2016

Presso gli uffici della Questura di Parma sono conservate - tra le altre - due biciclette di probabile provenienza furtiva, sequestrate il 7/6/2016 in Viale Vittoria a seguito di una rissa tra cittadini extracomunitari.
Gli eventuali proprietari potranno chiederne la restituzione presentandosi presso l'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico muniti della relativa denuncia.

9916 A bici sequestrata

 

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Mercoledì, 08 Giugno 2016 10:20

I Nas sequestrano 40 tonnellate di prosciutto crudo

Tonnellate di prosciutto crudo e ritagli di prosciutto crudo, per un valore commerciale di oltre 500mila euro sequestrate sequestrate dai Nas di Bologna. Controlli fra Bologna, Modena e Parma.

Parma, 8 giugno 2016

Nel mirino diverse aziende emiliane. I controlli dei carabinieri del Nas di Bologna hanno riguardato le province di Bologna, Modena e Parma.
Scarti di prosciutto venivano messi in commercio come prodotti di prima qualità. Son ben 40 le tonnellate di prosciutto crudo e ritagli di prosciutto crudo, per un valore commerciale di oltre 500mila euro sequestrate.
In particolare, è stato denunciato l'amministratore delegato di una azienda operante nel settore della produzione, lavorazione e commercializzazione di prosciutti nella provincia di Parma. L'uomo è ritenuto responsabile dei reati di frode, vendita di sostanze alimentari non genuine e detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione.

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Martedì, 07 Giugno 2016 16:26

All'Efsa una busta sospetta

A far scattare l'allarme una busta sospetta recapitata in tarda mattinata. Il palazzo resta sorvegliato dai militari dell'Esercito che presidiano la sede dell' Efsa di viale Piacenza. Nella tarda mattina è scattato l'allarme bomba negli uffici dell'Autorità Europea della Sicurezza Alimentare e gli artificieri sono al lavoro. A mezzogiorno una circolare ha avvisato che la mensa era stata chiusa. I dipendenti sono tutti rientrati nell'edificio.

A.K.

Seguiranno gli aggiornamenti.

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Martedì, 07 Giugno 2016 14:17

Efsa: sospetto pacco bomba nella mensa

Il palazzo resta sorvegliato dai militari dell'Esercito che presidiano la sede dell' Efsa di viale Piacenza. Nella tarda mattina è scattato l'allarme bomba negli uffici dell'Autorità Europea della Sicurezza Alimentare e artificieri sono al lavoro. A mezzogiorno una circolare ha avvisato che la mensa era stata chiusa. Probabilmente il presunto pacco bomba è stato rinvenuto all'interno dello spazio adibito alla ristorazione. Per ora i dipendenti sono tutti rientrati nell'edificio.

A.K.

Seguiranno gli aggiornamenti.

Pubblicato in Cronaca Parma
Martedì, 07 Giugno 2016 13:52

Allarme bomba all’Efsa

Artificieri, militari dell'Esercito e Carabinieri stanno effettuando i controlli presso la sede dell'Efsa di viale Piacenza. Nella tarda mattina è scattato l'allarme bomba negli uffici dell'Autorità Europea della Sicurezza Alimentare.

Parma, 7 giugno 2016

Pubblicato in Cronaca Parma

L'auto è stata fermata dalla Polizia Municipale in piazza Duomo. A carico del veicolo 125 verbali da notificare, tutti per ingresso abusivo in Ztl, per un totale di 7.100 euro.

Piacenza, 7 giugno 2016

Ieri pomeriggio, gli agenti della sezione territoriale Centro Est della Polizia Municipale hanno fermato, in piazza Duomo, una Audi A8 con targa della Romania, guidata dalla proprietaria – una giovane donna di 27 anni – con residenza nello stesso Paese.
Effettuato il controllo con l'ufficio Vigile Elettronico, sono risultati a carico del veicolo 125 verbali da notificare, tutti per ingresso abusivo in Ztl, per un totale di 7.100 euro, da pagare in forma ridotta e immediata ai sensi dell'articolo 207 del Codice della Strada.
Poiché la conducente non ha proceduto al pagamento, il veicolo è stato recuperato dalla Polizia Municipale e ricoverato in un deposito autorizzato.

Pubblicato in Cronaca Piacenza
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