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Arrestato nomade per furto aggravato accanto al cinema Vittoria mentre tentava di rubare all'interno di un'auto: è il diciannovesimo provvedimento di polizia nei suoi confronti.

Modena, 25 gennaio 2017

Già da diversi giorni il Questore di Modena, Fassari, ha predisposto mirati servizi di prevenzione nell'area del cinema Victoria anche a seguito di episodi di danneggiamento e furti sulle auto in sosta nei pressi del multisala. Anche nella tarda serata di ieri, con l'ausilio del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, sono stati effettuati controlli nel parcheggio retrostante il cinema.
Alle ore 22.30 circa un equipaggio Reparto Prevenzione Crimine ha notato due giovani che si aggiravano nel parcheggio e con una torcia ispezionavano le autovetture in sosta. Il tempo di intervenire e uno dei due soggetti, utilizzando la torcia, ha sfondato il deflettore di una BMW di un carpigiano per predarne il contenutoAll'arrivo dell'equipaggio uno dei due giovani si è dato alla fuga mentre l'autore del tentato furto è stato bloccato e tratto in arresto per tentato furto aggravato.
Condotto in ufficio l'uomo è risultato essere A.M. ventiseienne un noto nomade che vive in città e con l'arresto di ieri sono diventati 19 i provvedimenti di polizia a suo carico: furto, rapina, danneggiamenti, inosservanza delle norme sugli stranieri ed altro con un'evidente prevalenza di reati contro il patrimonio.
Processato per direttissima, nel corso della mattinata, al termine dell'udienza è stata disposta la custodia cautelare in carcere.

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Martedì, 24 Gennaio 2017 13:04

Federico Pizzarotti si ricandida a sindaco di Parma

Lo ha annunciato nei giorni scorsi: Federico Pizzarotti si ricandida a sindaco di Parma:"Ho deciso di ricandidarmi, per non lasciare un buon lavoro a metà e per rimettermi a disposizione della nostra comunità". Ieri la presentazione al Wopa.

Parma 24 Gennaio 2017 

Lo ha annunciato nei giorni scorsi: Federico Pizzarotti si ricandida a sindaco di Parma.
Ha deciso di riprovarci, ma questa volta, dopo essere uscito dal Movimento 5 Stelle, lo fa senza partito con il solo sostegno del suo gruppo consiliare "Effetto Parma".

Come ormai di consueto, l'annuncio è arrivato attraverso la pagina Facebook del sindaco con un breve video in cui spiega la sua decisione e le motivazioni che lo hanno spinto a questo passo: "Ho deciso di ricandidarmi, per non lasciare un buon lavoro a metà e per rimettermi a disposizione della nostra comunità. E ora, nello stesso giorno di 5 anni fa, ci mettiamo in cammino". Ieri invece è stata la volta della presentazione al Wopa di Via Palermo.

Nel suo discorso sottolinea quanto, al suo arrivo, Parma fosse considerata una città in declino e quali risultati sono stati raggiunti, elencando i successi e i riconoscimenti ottenuti: maggiore chiarezza nei conti, l'elezione di Parma come città della Gastronomia Unesco, lo sviluppo dell'edilizia scolastica, la spinta propulsiva al turismo e la rinascita del Teatro Regio.

Una candidatura, quella di Pizzarotti, che arriva proprio mentre in città lo scenario politico delle prossime amministrative si sta delineando. Durante la conferenza stampa di ieri sono stati spiegati i dettagli del suo programma.

federico pizzarotti candidato sindaco0 

federico pizzarotti candidato sindaco2 

federico pizzarotti candidato sindaco7

Tutte le foto a fondo pagina, ph. Francesca Bocchia

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Dopo cinque giorni dalla valanga che ha travolto l'hotel Rigopiano proseguono le ricerche. Ancora 23 i dispersi. Christian Labanti, Agostino Zini, AlessandroTedeschi e Daniele Nasci il team partito dalla stazione del Soccorso alpino di Rocca di Badolo, nel bolognese, e tra i primi a raggiungere il luogo del disastro. Mobilitati assieme a una squadra di Parma impegnata nell'Alto Abruzzo.

Bologna, 23 gennaio 2017

Non si fermano le ricerche dei dispersi, dopo cinque giorni dalla tragica valanga che ha travolto il 18 gennaio l'Hotel Rigopiano di Farondola, sul versante pescarese del Gran Sasso. Ad oggi, il bilancio attuale è di 11 sopravvissuti, 6 morti e 23 dispersi, e le operazioni di soccorso continuano incessantemente nella spera ancora di trovare in vita qualcuno tra neve, detriti e strutture dell'albergo.

Christian Labanti, Agostino Zini, Alessandro Tedeschi e Daniele Nasci: sono quattro dei volontari arrivati da Bologna che sabato hanno salvato la vita di bambini e altri ospiti dell'hotel. La squadra era stata allertata, insieme ad un'altra di Parma inviata nell'Alto Abruzzo con compiti socio-sanitari, dal coordinamento nazionale della Protezione civile. I quattro, che appartengono alla stazione bolognese di Rocca di Badolo del Soccorso alpino regionale, guidato da Danilo Righi, sono stati tra i primi a raggiungere, in condizioni estremamente difficili, il luogo dove sorgeva l'hotel: sono arrivati la notte, sugli sci, mentre ogni mezzo di soccorso non riusciva ad avanzare, traendo in salvo le due persone che avevano trovato rifugio in auto dal pomeriggio, subito dopo la slavina, e svolgendo i primi rilievi sulla struttura, dove sono riusciti a entrare per pochi metri, dando il là di fatto all'operazione che sta portando al recupero di alcuni fra gli ospiti dell'albergo, fra cui quattro bambini.

"Quando abbiamo estratto la prima bimba di sei anni, non ci potevamo credere- ricorda Christian Labanti, capo della Stazione alpina bolognese-. E' stata un vera linfa vitale. Siamo estremamente orgogliosi dell'impresa fatta e siamo anche preparati mentalmente e fisicamente al peggio, ma ho negli occhi Ludovica che mi chiede i biscotti, l'acqua, e la sua mamma, e questo basta per andare avanti". "Ci siamo subito resi conto che non avremmo potuto utilizzare i mezzi- spiega Labanti, ricordando l'arrivo sul luogo della tragedia-. Con gli sci abbiamo percorso gli 11 chilometri che ci separavano da Rigopiano. Quando siamo arrivati, dopo circa tre ore, ci siamo aggiunti alle squadre locali della stazione di Penne e della Guardia di finanza di Roccaraso".

aggiornamenti valanga soccorsi squadra hotelrigopiano

"Le immagini erano impressionanti- continua Labanti- i quattro piani dell'hotel erano rasi al suolo e spostati di 50 metri, anche la hall era ruotata di 40 gradi: impossibile orientarsi con le mappe catastali che ci avevano fornito. Molti reperti (materassi, divani, macchina del caffè) sono stati trovati a circa 400 metri dall'albergo. Abbiamo iniziato a scavare, c'erano 4/5 metri di neve che coprivano tutto, senza fermarci perché sapevamo che sotto c'erano anche dei bambini e che bisognava agire in fretta anche se nessuno di noi poteva immaginare, in quelle condizioni e dopo 52 ore, un esito così positivo. E ne voglio approfittare per ringraziare tutti per il sostegno che abbiamo avuto".

I quattro fanno parte di una delle sette stazioni dell'Emilia-Romagna con 30 volontari operativi che ha sede a Marzabotto. L'altra squadra di Parma è composta da Stefano Guerra, Sandro Zanardi, Alberto Ebri ed Elia Monica ed è occupata nel portare aiuto alle famiglie isolate nell'alto Abruzzo. Ha contribuito all'evacuazione di 5 nuclei famigliari che sono stati trasportati, anche grazie alle barelle toboga, ai centri di assistenza.

Decine di volontari e operatori della Protezione civile regionale sono al lavoro in tante parti delle aree colpite dal sisma per rimuovere la neve da strade e centri abitati. Le operazioni di soccorso proseguono senza sosta, nonostante la pioggia che da ieri continua a cadere sulla zona.

 

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Arrestati due ladri, rumeni, pluripregiudicati sorpresi mentre tentavano il furto di rame alla Centrale Elettrica di Vigheffio. Gli stessi avevano compiuto un furto pochi giorni fa presso la sede IREN S.p.a. di Castelguelfo.

Parma, 21 gennaio 2017

E' accaduto mercoledì sera, alle ore 21,30 quando due pattuglie della Polizia di Stato, in forza alla "Squadra Volante" della Questura di Parma, sono intervenute in strada Tronchi, nella frazione di Vigheffio, a seguito di una chiamata al 113 relativa alla presenza di numero quattro persone sospette. Prontamente sul posto gli Agenti hanno trovato due uomini all'interno della centrale termica della società "TERNA S.p.a." ed altri due all'esterno dell'area.

I quattro, scoperti si sono dati immediatamente alla fuga prendendo direzioni diverse: i due all'interno dell'area, grazie ad un foro eseguito nella recinzione, si sono dileguati a piedi nei campi circostanti, mentre gli altri due sono stati inseguiti e bloccati dai poliziotti.

Dalle immediate indagini gli Agenti hanno scoperto che i quattro si erano prima introdotti in un casolare per rubare, dirigendosi poi alla centrale elettrica ubicata nella stessa via. Sottoposti a perquisizione veniva rinvenuto e sequestrato diverso materiale rubato all'interno dell'abitazione, stipato in alcune borse e sacchi, oltre a provento di furto, in danno della società "IREN S.p.a." dalla sede di Castelguelfo risalente al 9 e 12 gennaio per cui era stata fatta denuncia presso la Stazione Carabinieri di Reggio Emilia, dal responsabile sicurezza.

Oltre al materiale sottratto e ricettato sono stati rinvenuti oggetti per perpetrare furti in abitazioni e nei cantieri, il tutto debitamente sottoposto a sequestro penale, unitamente all'auto utilizzata. Al termine dell'attività d'indagine, di investigazione e di assicurazione delle fonti di prova, i due soggetti rumeni, sono stati tratti in arresto in flagranza di reato per i reati di furto in abitazione pluriaggravato in concorso e tentato furto pluriaggravato in concorso. Venivano contestualmente indagati in stato di libertà per ricettazione aggravata in concorso e porto di armi od oggetti atti ad offendere in concorso.

L'arresto è stato convalidato ieri dal Giudice del Tribunale di Parma ed i due ladri, rumeni, pluripregiudicati trasferiti presso la locale C.C. di via Burla in attesa del processo che si celebrerà il 30 gennaio prossimo.

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E' stato arrestato il ladro che rubava in negozi e su auto in sosta nei viali Fratti e Mentana. E' un moldavo di 26 anni ed è uno scassinatore seriale, pluripregiudicato e tossicodipendente.

di Alexa Kuhne

Parma, 20 gennaio 2017 

Da tempo lo cercavano. Erano in troppi a denunciare furti con scasso e rottura di finestrini nella zona dei viali Fratti e Mentana, vicino al centro.
Non potevano essere azioni di singoli. Doveva essere sempre lo stesso uomo, che si muoveva di notte con destrezza, in silenzio, portando sempre a segno qualche piccolo colpo, a danno di automobili o di negozi.
Perché le dinamiche si ripetevano: stessa ora, stesso modo.
Cosi, la Squadra mobile, sezione antirapine, ha ritenuto si trattasse di un ladro seriale, che ormai agiva indisturbato, sicuro di portare sempre a casa qualcosa e ha iniziato un pattugliamento mirato.
Gli uomini della Mobile hanno raccolto i frutti di un lungo appostamento ieri mattina.
Ad essere caduto nella trappola degli agenti in borghese che si sono serviti di una auto civetta è stato Eduard Ciobanu, moldavo clandestino di 26 anni, risultato poi pluripregiudicato e tossicodipendente.
L'uomo, all'alba di ieri, è comparso, a bordo di una bicicletta nera da donna, con il viso completamente travisato. Ha parcheggiato il suo mezzo accanto alla vetrina della pizzeria 'Pomodoro e basilico' e si è avvicinato all'auto civetta della polizia, cercando all'interno, ma non trovando niente da rubare. E' tornato verso la bicicletta e l'ha usata come scala, ha raggiunto il finestrone del ristorante, forzandolo e poi, per il rumore causato, decidendo di aspettare, appostandosi, per poi ritornare e provare ad intrufolarsi nel locale. Così ha fatto, entrando dalla finestra rotta, nella pizzeria, riuscendo a rubare prodotti e 50 euro dal registratore di cassa. All'uscita c'erano gli uomini della Mobile ad aspettarlo.
Il moldavo aveva effettivamente immagazzinato nel suo domicilio grandi quantitativi di oggetti sottratti nell'ultimo mese su auto in sosta e nei negozi attorno a viale Fratti e viale Mentana.
Dagli accertamenti fatti nella sua abitazione si è risaliti a tre proprietari di parte della merce posta sotto sequestro.

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Rapine in villa. Identikit dei rapinatori che sanno dove e come agire in sicurezza. Arrestati gli altri due componenti della banda di albanesi che aveva svaligiato una villa a Porporano mentre il figlio dei proprietari era in casa.

di Alexa Kuhne

Porporano (Parma) 19 gennaio 2017

Era stato il figlio dei proprietari di casa ad accorgersi della presenza dei rapinatori.
Grazie al ragazzo di 17 anni è stato possibile per la Squadra mobile di Parma ricostruire i fatti ed arrestare anche gli altri due componenti della banda, Ermal Karaj e Arben Reci, albanesi, 24 anni.
La villa, in località Porporano, era stata presa di mira dai tre, professionisti delle rapine, secondo l'identikit che ne ha fatto la polizia. Gente esperta, che sa dove e come colpire, che agisce in sicurezza, quando i proprietari di casa non sono presenti e quando fa buio, ma che è pronta a qualsiasi emergenza e che sa reagire con freddezza e senza scrupoli.
Senza incertezze e timori hanno agito i tre malviventi, il 20 ottobre, quando si sono accorti che qualcuno era in casa al momento della rapina.
La vittima era in bagno, posto al piano superiore della villa, quando, udendo dei rumori provenire dalla cucina, non aveva esitato ad affacciarsi sulla scala.
A quel punto uno dei tre, puntando un coltello contro il minorenne, lo ha obbligato a scendere e a sedersi sui gradini, mentre un complice era andato al primo piano per aprire la cassaforte, tagliandola con un flessibile. Ci sono voluti solo 5 minuti per asportare gioielli per un valore di 5mila euro e per fuggire.
E' stato anche grazie alle telecamere, installate in un'abitazione vicina alla villa, che la Scientifica ha potuto ritrovare la Volkswagen Golf nera utilizzata dalla banda, nella quale sono stati rinvenuti effettivamente gli attrezzi da scasso, la borsa di tela descritta dalla vittima e usata per trasportare il flessibile, anch'esso sequestrato.
Prima Artan Goci e poi, ieri, Ermal Karaj, Arben Reci, sono stati posti in stato di fermo per il reato di ricettazione. Dei tre solo Artan Goci aveva ammesso una sua partecipazione alla rapina. Nella giornata di ieri, invece, grazie all'individuazione fotografica, la vittima ha confermato di riconoscere i tre rapinatori, nonché l'attrezzatura utilizzata.
Per Ermal Karaj e Arben Reci e Artan Goci è stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per rapina aggravata in concorso.

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Controlli a tappeto effettuati dal personale del Commissariato di P.S. di Carpi con l'ausilio del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia. Denunciato in stato di libertà, per i reati di ricettazione e porto ingiustificato di armi un 41enne con numerosi precedenti.

Modena, 19 gennaio 2017

Nei giorni scorsi personale del Commissariato di P.S. di Carpi con l'ausilio del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia ha effettuato controlli a tappeto nel comune di competenza con particolare attenzione ai quartieri residenziali. Sono state identificate complessivamente 51 persone, molte delle quali con precedenti di Polizia, e controllati 26 veicoli in transito.

Nella serata di ieri, è stato denunciato in stato di libertà, per i reati di ricettazione e porto ingiustificato di armi, un cittadino italiano residente a Genova di anni 41 con numerosi precedenti di Polizia. L'uomo, che probabilmente si trovava a Carpi in trasferta con l'intento di commettere reati, è stato bloccato dagli agenti, a bordo di una utilitaria, nelle vicinanze di Piazza Costituente, dopo aver tentato di eludere i controlli.

All'interno della autovettura, risultata rubata, sono stati rinvenuti un tubo di ferro di grandi dimensioni, utilizzato presumibilmente quale strumento di effrazione, e un paio di macchine fotografiche di ingente valore commerciale, anch'esse probabile oggetto di furto.
Nei confronti dell'uomo è stato avviato il procedimento amministrativo del Foglio di Via Obbligatorio dal Comune di Carpi.

Nell'ambito dei controlli straordinari, sono state effettuate verifiche anche all'interno dei campi nomadi, procedendo all'identificazione di 15 persone e al controllo di 8 veicoli.

controlli polizia municipale modena

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Fermato durante un controllo della Municipale nel Quartiere Roma gli agenti hanno trovato nascosto nell'auto un coltello a scatto: denunciato per porto abusivo di armi.

Piacenza, 19 gennaio 2017

E' stato fermato per un normale controllo da una pattuglia della Sezione servizi specifici della Polizia Municipale, nel Quartiere Roma, martedì pomeriggio poco dopo le 17. Il conducente del veicolo, una Mazda con targa tedesca, alla vista degli agenti ha cercato con una manovra repentina e pericolosa per la circolazione, di sfuggire agli agenti, svoltando nel parcheggio adiacente alla stazione ferroviaria ma è stato costretto a fermarsi.

La pattuglia, dopo aver intimato l'alt, ha verificato l'identità dell'uomo al volante e del passeggero, entrambi trentenni di nazionalità rumena, residenti in Germania. Durante la fase della richiesta dei documenti, aprendo il vano portaoggetti, gli agenti hanno però notato la presenza di un coltello a scatto, da qui la perquisizione personale del guidatore e dell'auto.
I due uomini sono stati accompagnati al Comando della Polizia Municipale per completare ulteriori controlli e l'atto di denuncia del conducente all'Autorità Giudiziaria, per porto abusivo di armi.

Pubblicato in Cronaca Piacenza
Mercoledì, 18 Gennaio 2017 17:53

Studenti restano chiusi dentro il cimitero di Modena

Dentro il cimitero oltre l'orario di chiusura: liberati dalle telecamere. Il sistema di videosorveglianza con portineria elettronica ha consentito di aprire a studenti di architettura che si erano trattenuti a fotografare il cimitero di Aldo Rossi.

Modena, 18 gennaio 2017

Una bella disavventura, quella capita ad un gruppo di giovani rimasti chiusi all'interno del cimitero di Modena. Sei studenti appassionati di architettura tra cui anche studenti orientali, si sono trattenuti nei giorni scorsi oltre l'orario di chiusura per fotografare il cimitero di Aldo Rossi.

Grazie al sistema interattivo di videosorveglianza di San Cataldo, collegato con le portinerie, sono stati contattati ed è stato loro aperto il cancello. In precedenza due persone si erano introdotte nel cimitero già chiuso per gli ingressi, ma in una fase di mezz'ora che consente l'uscita. Sono stati ripresi dalle telecamere e immediatamente contattati da un operatore della portineria, a cui hanno spiegato di essere giunti in ritardo e di voler comunque portare un saluto a un loro caro. Il sospetto dell'operatore era che cercassero di introdursi, forse per individuare o sottrarre a cimitero chiuso qualcosa da un luogo che conserva anche pregevoli testimonianze d'arte legate al culto dei defunti. Azioni rese più difficili dal nuovo sistema di portineria elettronica e sorveglianza interattivo e multimediale attivato da inizio novembre. Un apparato tecnologico - istallato in accordo con il Comune dalla ditta Dugoni, nuova concessionaria dei servizi cimiteriali - che consta in totale di 36 telecamere che consentono di monitorare l'intera area interna del cimitero, 23 delle quali nelle gallerie pluripiano del cimitero nuovo di Aldo Rossi, in grado di controllare dalla portineria qualsiasi parte dei porticati, e nelle aree esterne, oltre che negli ingressi.

Gli ingressi sono ora dotati di sistemi di portineria virtuale con sbarre automatiche e di quattro videocitofoni (due per gli ingressi al cimitero nuovo di Aldo Rossi, uno per l'ingresso centrale del Cimitero storico del Costa e uno per l'accesso sul lato dei fiorai) che consentono con sistemi touchscreen di attivare una videochiamata all'ufficio cimiteriale collegato. Il sistema funziona 24 ore su 24, 365 giorni su 365 all'anno.

Gli orari di apertura per accesso al pubblico a San Cataldo nel periodo invernale, da ottobre a marzo, sono al mattino dalle 8 alle 12 e al pomeriggio dalle 14 alle 16. La chiusura del cimitero avviene 30 minuti dopo (alle 12.30 e alle 16.30); dopo le 12 e dopo le 16 si può solo uscire.

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Sigaretta elettronica gli esplode in bocca: americano gravemente ferito perde sette denti e resta sfigurato. La denuncia del ragazzo sulla pagina Facebook. 

18 gennaio 2017

E' rimasto gravemente ferito per colpa di una sigaretta elettronica esplosagli in bocca. Questa la terribile esperienza capitata ad Andrew Hall, americano, che a causa dello scoppio della batteria ha riportato dolorose ustioni di secondo grado e la perdita di sette denti. Lo scoppio si è verificato mentre l'uomo si preparava per andare a lavoro: 'Ieri mattina, ha scritto, mi stavo preparando per andare a lavoro quando è accaduto questo. Fumo la sigaretta elettronica da oltre un anno e vi assicuro che non ho mai fatto qualcosa che non dovevo, eppure mi è esplosa in faccia" - si legge sulla pagina Facebook.

esplosione sigarettaelettroncia

E' stata aperta un'inchiesta per determinare se l'esplosione dello strumento è dovuto a una batteria difettosa o ad un uso improprio. Anche se è pur vero che un tale incidente è raro è anche vero che è sempre più diffusa tra gli utenti, soprattutto più giovani, l'aumento volontario della potenza della batteria, finalizzata ad aumentare il volume di inalazione del vapore.

esplosione sigarettaelettroncia inbocca

 

Per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", si tratta dell'ennesimo caso segnalato e rimbalzato alle cronache circa i rischi connessi all'uso della sigaretta elettronica che è diventata una valida alleata per i fumatori incalliti. Il Tirreno riporta di un altro caso, questa volta italiano, avvenuto ieri a Prato di un ragazzo a cui la sigaretta elettronica è esplosa in tasca

 

Pubblicato in Cronaca Emilia
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