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Lunedì, 07 Maggio 2018 14:55

Un caso di tubercolosi polmonare

La Direzione dell'Azienda USL informa che è stato segnalato un caso di tubercolosi polmonare a bassa contagiosità in uno studente di un Istituto di Istruzione Superiore di Castelnovo ne' Monti.
Il ragazzo è in buone condizioni di salute e sta effettuando la terapia antibiotica specifica.
Il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica ha già attivato le procedure previste per l'individuazione dei contatti a rischio, lo svolgimento degli accertamenti sanitari necessari, la sorveglianza sanitaria dei contatti e la comunicazione alle famiglie coinvolte.
La tubercolosi è una malattia infettiva che, nelle forme a localizzazione polmonare, può essere contagiosa e trasmettersi da persona a persona per via respiratoria.
La trasmissione necessita di un contatto stretto e molto prolungato con il malato, in uno spazio chiuso e confinato. La contagiosità quindi è bassa e la trasmissione del germe non avviene con facilità: la tubercolosi non si contrae attraverso contatti all'aria aperta e in luoghi ben aerati; il contagio non avviene attraverso indumenti, oggetti personali o facendo uso di piatti o posate.
Le manifestazioni della malattia sono rappresentate da tosse di lunga durata resistente alle comuni terapie, febbricola persistente, malessere generale, stanchezza, dimagrimento, brividi e sudorazione notturna.
Oggi la tubercolosi è curabile con l'assunzione di una terapia antibiotica adeguata: quando i farmaci vengono assunti in modo corretto e per un periodo di tempo idoneo, il malato va incontro a guarigione.

 

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

"L'Università di Parma, nell'assicurare che saranno effettuati i doverosi accertamenti circa il deplorevole episodio ribadisce e conferma la propria grande attenzione nei confronti dei diritti umani e sociali." si legge nella nota dell'Università a seguito del fatto balzato oggi alle cronache.

Una mamma sarebbe infatti stata allontanata dai locali dell'Ateneo, nello specifico dal chiostro universitario di via D'Azeglio mentre stava allattando al seno il figlio, da una guardia privata perchè atto "sconveniente".  A denunciare il fatto è stata la giovane donna, 27enne infermiera, tramite una lettera inviata alla Gazzetta di Parma.

L'Università ci tiene a chiarire che "l'allattamento al seno è il principale determinante di salute nei primi anni di vita: è doveroso da parte di ognuno, istituzioni in primis, promuoverlo e favorirlo, garantendo il diritto delle mamme di allattare liberamente. Per questo il Comitato Unico di Garanzia (CUG) dell'Ateneo, con il pieno appoggio del Rettore Paolo Andrei, ha strutturato nei mesi scorsi un progetto (il cui testo è qui allegato) per la creazione di 3 spazi all'interno dell'Università dove le studentesse, le dipendenti, ma anche le private cittadine che ne abbiano necessità, potranno allattare e accudire i propri bambini."

Infine l'Ateneo ha colto l'occasione, per porgere le scuse al papà e alla mamma che sono rimasti vittime di questo spiacevole episodio.

Pubblicato in Cronaca Parma

Nella mattinata di ieri, personale della Polizia di Stato ha dato esecuzione al decreto di perquisizione presso il domicilio, emesso dal Sostituto Procuratore della Repubblica, dott.ssa Angela Sighicelli, nell'ambito di un procedimento penale a carico di un cittadino italiano di anni 46.
L'uomo, in qualità di Guardia Particolare Giurata, in servizio presso una ditta di logistica del modenese, si è reso autore di una serie di furti in orario notturno ai danni della stessa azienda.

Le indagini sono state avviate a seguito di denuncia sporta dai titolari dell'azienda, accortisi di svariati ammanchi di merce depositata per lo smistamento e del fatto che il sistema d'allarme veniva spesso inserito in ritardo rispetto all'orario previsto.
Grazie anche alle immagini del sistema di videosorveglianza interno, che si attiva nell'orario di chiusura del magazzino, gli agenti sono risaliti all'autore dei furti, il quale prelevava il materiale dagli scatoloni, sostituendolo a volte con altri oggetti di peso equivalente, per poi richiuderli con nastro adesivo al fine di ripristinare la confezione originale.

La perquisizione ha dato esito positivo, in quanto presso il domicilio della Guardia Giurata e precisamente all'interno di un armadio, sono stati rinvenuti oltre 380 capi di abbigliamento griffati "Maserati" per un valore complessivo di circa 80.000,00 euro.
L'uomo è stata, pertanto, denunciato in stato di libertà per il reato di furto aggravato; tutta la refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario.

Pubblicato in Cronaca Modena

Ieri mattina alle 11 la quiete del centro commerciale è stata interrotta dall'irruzione di un uomo in motocicletta all'interno della galleria del centro commerciale. Dopo attimi di terrore, è stato lo stesso agente in borghese a spiegare la sua irruzione.

MODENA – Una scena da film quella che si è verificata ieri mattina alle 11 al Grandemilia di Modena, quando un uomo ha fatto irruzione nella galleria del centro commerciale a bordo di una moto. Per i tanti clienti che affollavano la struttura sono stati attimi di puro terrore, pensando che, di lì a poco, si sarebbe scatenato l'inferno, come spesso si sente dai telegiornali quando un terrorista comincia a sparare sulla folla o investe deliberatamente tutti coloro che gli capitano a tiro. Qualcuno ha cominciato a urlare, qualche altro a scappare o a nascondersi, il servizio di vigilanza interno, armato, stava per intervenire, finchè...
È stato proprio l'uomo a bordo della moto a spegnere il mezzo, a scendere e a fornire spiegazioni su quella insolita irruzione. Si trattava infatti di un agente in borghese della Polizia Municipale appartenente al Nucleo Problematiche del Territorio, impegnato in un'operazione di controllo.

Ieri mattina, infatti, nella zona attorno alla Fiera erano stati segnalati diversi furti ai danni di auto e degli avventori dei diversi centri commerciali. Attorno alla zona dell'Obi, l'agente in moto e un collega a piedi, entrambi in borghese, hanno notato due stranieri che si aggiravano fra le auto e fermavano i passanti chiedendo l'elemosina e si sono avvicinati per un controllo.
Alla vista dei due agenti in borghese, uno dei due si è dato alla fuga, dirigendosi appunto verso il Grandemilia. Qui ha imboccato un ingresso laterale riservato agli addetti e si è trovato in un magazzino nella zona del Mediaworld. L'agente in moto si è quindi fiondato al suo inseguimento. Lo ha raggiunto prima nel magazzino, poi, quando il fuggitivo ha imboccato una seconda porta, lo ha seguito ancora venendosi a trovare, però, nel mezzo della galleria del centro commerciale, tra clienti e avventori terrorizzati al pensiero di un attentato.
La situazione si è poi tranquillizzata una volta che l'agente ha fornito spiegazioni. Il fuggitivo è stato poi fermato e portato al comando per i controlli di rito. Si tratta di un giovane nigeriano, in regola con il permesso di soggiorno e senza precedenti. Alla vista dell'uomo in moto si era messo a correre in preda al panico, essendo l'agente in borghese.

Pubblicato in Cronaca Modena

Il mezzo ha preso fuoco ieri mattina nei pressi della rotonda del Grappolo a causa della rottura di un manicotto ed è stato completamente distrutto dalle fiamme. Era stato immatricolato nel 2005 e aveva passato la revisione. Nessun ferito tra le otto persone a bordo.

MODENA - Un autobus di Seta è stato completamente distrutto dalle fiamme mentre era in servizio. Il mezzo, in servizio sulla Linea 2, ieri mattina attorno alle 10.50, nei pressi della rotonda del Grappolo ha improvvisamente preso fuoco mentre percorreva via Vignolese in direzione di San Damaso.
L'autista ha immediatamente fatto scendere le otto persone a bordo, mettendole in sicurezza. Poi ha impugnato l'estintore in dotazione su tutti i mezzi pubblici per tentare di contenere le fiamme. L'incendio, tuttavia, si era già propagato ed era arrivato a lambire perfino la palina della fermata accanto alla quale si era fermato l'autobus. L'autista ha quindi informato Seta di quello che stava accadendo. L'azienda ha quindi richiesto il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco che, giunti sul posto, hanno domato le fiamme. Il mezzo tuttavia è andato completamente distrutto, mentre nessuno dei passeggeri a bordo ha dovuto ricorrere alle cure dei sanitari.
All'origine dell'incendio di sarebbe stata la rottura di un manicotto contenente olio o altro lubrificante, che sarebbe entrato in contatto con le parti calde del motore, dando origine alle fiamme.
L'autobus, un modello Citaro della Mercedes, era stato immatricolato nel dicembre del 2005 ed era stato regolarmente sottoposto al programma di manutenzione ordinaria e aveva superato l'obbligatoria revisione annuale da parte degli ispettori della Motorizzazione Civile.
Si tratta del terzo mezzo Seta a prendere fuoco nel giro di una decina di giorni e le polemiche sull'anzianità degli autobus utilizzati dall'azienda e sulla loro sicurezza sono immancabili.
"Questo episodio ha coinvolto un bus la cui età è in linea con la media aziendale, quindi inferiore a quella nazionale", ha commentato il presidente di Seta Vanni Bulgarelli, "ma si conferma comunque la necessità di proseguire nell'opera di rinnovamento della nostra flotta".
Nel triennio 2016-2018 Seta ha destinato al rinnovo dei mezzi quasi 30 milioni di euro per garantire un adeguato livello di sicurezza generale. È però "necessario un intervento massivo e strutturale, possibile solo in un quadro di certezze future sull'affidamento del servizio", ha continuato Bulgarelli. In attesa delle prossime gare.

Pubblicato in Cronaca Modena

Nel pomeriggio di ieri, personale della Squadra Volante ha arrestato un cittadino tunisino di anni 33, clandestino, per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali aggravate.

Durante il servizio di controllo del territorio, gli agenti, che transitavano in via Tamburini, hanno intimato l'ALT al tunisino, noto alle forze dell'ordine, che si trovava in sella ad una bicicletta, per procedere ad un controllo dello stesso. Per tutta risposta lo straniero, anziché fermarsi, ha investito uno degli operatori, che nel frattempo era sceso dall'autovettura di servizio, colpendolo al ginocchio sinistro.
Tra i due è nata una colluttazione e il tunisino per guadagnarsi la fuga, ha cercato di estrarre un coltello dalla cintura dei pantaloni. L'intervento in ausilio dell'altro agente ha consentito di disarmare e bloccare lo straniero.
Il coltello da cucina, dotato di filo e punta con lama fissa di cm. 8, è stato sottoposto a sequestro.
Il tunisino, che annovera precedenti penali e di Polizia per reati contro il patrimonio e la persona, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza, come disposto dal Magistrato di turno, in attesa del processo con rito direttissimo.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, che hanno medicato l'agente ferito e lo hanno trasportato presso il locale Pronto Soccorso, ove gli è stato diagnosticato un trauma contusivo al ginocchio sinistro con prognosi di 10 giorni.
Subito dopo il processo, che si è svolto questa mattina, in occasione del quale è stata disposta dal giudice la custodia cautelare in carcere, il Questore Santarelli, ha voluto incontrare personalmente i due agenti per assicurarsi sul loro stato di salute ed esprimere loro il proprio apprezzamento per l'arresto portato a termine con coraggio e determinazione.

Pubblicato in Cronaca Modena
Lunedì, 23 Aprile 2018 16:01

Fuga di gas in strada dei Mercati

Tempestivo intervento di tamponamento di una perdita di gas in zona Mercati. Sul posto, oltre ai tecnici di Ireti, anche i Vigili del Fuoco e le forze dell'ordine: evacuati due edifici.

Parma, 23 Aprile 2018

Questa mattina, verso le 9.00, un escavatore che stava effettuando lavori in zona mercati per la riparazione di una condotta idrica ha urtato una condotta a media pressione del gas, danneggiandola. Il metano è fuoriuscito, ed un forte odore si è avvertito nella zona. Subito intervenute sul posto, le squadre di tecnici di Ireti hanno immediatamente chiuso la valvola in prossimità dell'interruzione, ed hanno applicato alla condotta danneggiata una fascia tamponatrice di emergenza. Una volta interrotta la perdita, si è proceduto a scavare lungo il percorso della condotta applicandovi una tamponatrice, al fine di non interrompere il flusso di gas alle industrie che operano nella zona. Le operazioni proseguiranno quindi con la riparazione del tratto di condotta danneggiata e la rimessa in esercizio della tubazione a media pressione.

Sul posto sono intervenuti, oltre ai tecnici di Ireti, anche i Vigili del Fuoco e le forze dell'ordine, che a scopo precauzionale hanno fatto evacuare due edifici in prossimità della perdita. L'allarme è presto rientrato: in questo momento la situazione è sotto controllo e le operazioni di riparazione stanno procedendo come previsto. Grazie alla tempestività dell'intervento ed alle manovre di tamponamento attuate, non si sono verificate interruzioni nell'erogazione del gas alle utenze sia industriali che civili.

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La giovane, una 21 enne di Novi di Modena, non si era mai ripresa dalla tragica scomparsa del fidanzato, lo scorso febbraio. A trovarla in casa priva di vita è stata la mamma

NOVI DI MODENA – Un amore forte e intenso come lo si può vivere solo a vent'anni. Ma quella storia così piena di sentimenti, emozioni e speranze si era purtroppo interrotta in modo tragico, lo scorso febbraio, quando il suo fidanzato, dopo averla accompagnata a casa, ha perso la vita in un incidente stradale. E lei, una 21 enne di Novi di Modena, non ce l'ha fatta ad andare avanti senza lui.

Ieri ha deciso di farla finita, togliendosi la vita nella sua abitazione. A trovarla è stata la mamma, che si è trovata davanti al corpo senza vita della figlia, che ha tentato inutilmente di rianimare. La donna ha chiamato i soccorsi e sul posto sono intervenuti, oltre a un'ambulanza del 118 e a un'auto medica, anche due pattuglie dei Carabinieri. Per la giovane, tuttavia, non c'è stato nulla da fare.

La ragazza non ha lasciato scritto nessun biglietto, ma da diversi post che aveva pubblicato su Facebook emergeva tutta la sua sofferenza per la tragica perdita del fidanzato, che il tempo non era riuscito a lenire. L'incidente in cui ha perduto la vita il ragazzo era accaduto lo scorso febbraio. I due erano usciti a cena insieme, poi, come di consueto, il giovane aveva accompagnato a casa la fidanzata. La 21 enne aveva atteso invano il messaggio rassicurante che il compagno era solito mandarle per augurarle la buonanotte e per rassicurarla che fosse a sua volta rientrato a casa.

Dopo avere tentato invano di mettersi in contatto con lui, aveva appreso dell'incidente che le aveva portato via l'amore della sua vita. Una perdita talmente grande da rendere impossibile per la giovane andare avanti senza la persona di cui era profondamente innamorata e con cui pensa

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Il Parma Calcio a sostegno di LotteriAmo, la lotteria benefica a favore della Parrocchia di Palanzano. Sabato 21 aprile dalle 14.00 vendita dei biglietti di fronte al Tardini.

 

Sabato 21 aprile in occasione della partita in casa del Parma a partire dalle ore 14.00 allo Stadio Tardini saranno venduti i biglietti della lotteria benefica LotteriAmo, organizzata dalla parrocchia di Palanzano e il cui ricavato servirà per ristrutturare l'oratorio destinato alle attività di giovani e bambini.

Tra gli sponsor dell'iniziativa anche il Parma Calcio 1913 che ha messo a disposizione una maglia autografata del capitano Alessandro Lucarelli e autorizzato la vendita dei biglietti della lotteria in occasione della partita contro il Carpi.
Numerosi – ben 65 - e importanti i premi che saranno assegnati al momento dell'estrazione – che si terrà il prossimo 26 maggio – tra i tanti uno scooter, un televisore maxi schermo Samsung, prosciutti di Parma e come detto la maglia autografata del capitano Lucarelli, solo per citarne alcuni.

"Questa iniziativa – sottolinea Sara Araldi, volontaria del gruppo parrocchiale di Palanzano - è un'ulteriore dimostrazione che il Parma Calcio 1913 e i suoi supporter sono sensibili alle iniziative benefiche e vicine ai valori della solidarietà e dell'aiuto al prossimo, in particolare ai bambini visto che il ricavato della vendita va interamente per la ristrutturazione e la messa a norma dell'oratorio di un piccolo comune montano, come quello di Palanzano".

Anche il Centro di Coordinamento Parma Clubs, l'Associazione Polizia di Stato e i City Angels sabato pomeriggio aiuteranno i volontari della parrocchia nella vendita dei biglietti e per l'occasione il rapper Nicola Comparato ha composto e interpretato un inno per omaggiare il Parma Calcio e questa lodevole iniziativa benefica, registrata grazie alla disponibilità dello studio Valbaganza e pubblicizzata grazie a Marco Caviola di Ctrl Print che ha sponsorizzato roll up e poster dell'evento.

La vendita dei biglietti – al costo di € 2,5 ciascuno - proseguirà anche nei tanti punti convenzionati di Parma e provincia disponibili sulla pagina facebook https://www.facebook.com/ParrocchiadiPalanzano 

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Pubblicato in Cronaca Parma

Alle prime di ore di questa mattina gli uomini della Polizia di Stato delle questure di Modena, Verona e Reggio Emilia hanno eseguito sette provvedimenti di fermo del P.M. emessi nei confronti di altrettanti cittadini nigeriani dediti allo spaccio di stupefacente del tipo shaboo.

I provvedimenti, disposti dal P.M. dott.ssa Graziano, della Procura della Repubblica di Modena hanno consentito di disarticolare un gruppo criminale, che operava tra le provincie di Modena, Verona e Reggio Emilia, specializzato nello spaccio della pericolosissima sostanza stupefacente sintetica shaboo.

I soggetti coinvolti sono stati rintracciati a Modena, nel veronese e nel reggiano. Si tratta di T.I.I. di anni 42, E.E. di anni 42, P.M. di anni 39, S.O. di anni 37 sono stati bloccati nel veronese; T.U. di anni 38 a Modena; C.A. di anni 35 a Reggio Emilia e M.O. di anni 38 a Terni.
Presso l'abitazione di T.I.I., grazie all'ausilio di un'unità cinofila antidroga, è stato rinvenuto e sequestrato un ingente quantitativo di shaboo per kg. 2,5.
Complessivamente, nel corso delle attività investigative, sono stati sottoposti a sequestro 5,5 kg di shaboo.

shaboo-spaccio-droga.jpg

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Modena, hanno avuto inizio a seguito dei servizi straordinari di controllo del territorio effettuati negli ultimi mesi preso il parco XXII aprile del capoluogo – quartiere Sacca da cui il nome dell'operazione - dove le attività di spaccio dello shaboo erano presenti e le investigazioni, effettuate dagli operatori della Squadra Mobile di Modena, hanno consentito di ricostruire tutte le varie fasi di spaccio.
Lo stupefacente, infatti, proveniente dalla Nigeria giungeva nel veronese e da lì i pusher provvedevano ad alimentare le piazze emiliane.
Tutti gli arrestati sono stati associati presso le case circondariali di Verona, Reggio Emilia e Modena.

Pubblicato in Cronaca Modena
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