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Domenica, 03 Luglio 2016 14:12

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 15 - n° 26 3 luglio 2016

Chiuso per elezioni. Cereali, dopo il venerdi nero... lattiero caseario: latte spot in recupero. I benefici degli integratori alimentari. Olio e Antitrust. Export e lotta all'italian sounding. L'effetto Brexit sull'agroalimentare italiano

SOMMARIO Anno 15 - n° 26 03 luglio 2016 (in allegato il pdf scericabile)

1.1 editoriale Chiuso per elezioni
2.1 Cereali Cereali e dintorni. Dopo il venerdi nero i mercati riprendono a salire
3.1 Lattiero Caseario Il latte spot recupera il 17,22% rispetto alla media di maggio
4.1 integratori Integratori alimentari, i benefici vantaggi per tutte le età.
6.1 olio Antitrust: piovono multe sull'olio extravergine ingannevole
6.2 export Parmigiano Reggiano: lotta all'imitazione. Export, in USA continua la crescita
7.1 sport e natura Parmigiano Reggiano HARD RUN, Boves (CN). Il Team Farm Run si fa onore. Tutti sul podio.
8.1 sicurezza Vietata la vendita di alcuni lotti di cozze e ostriche nei Paesi Bassi
8.2 lotta italian sounding Falsa salsa al Parmigiano Reggiano ritirata in Canada
9.1 export e import - brexit L'effetto Brexit sull'agroalimentare italiano
10.1promozioni "vino" e partners
11.1promozioni "birra" e partners

Cibus-26-lug16-COP

I mercati per quanto riguarda la farina di soia, il seme, e il mais sono entrati costantemente in recupero. Diversi i motivi a cui imputare tale reazione.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 30 giugno 2016 -
Il terremoto di borsa che ha fatto seguito al referendum britannico che ha visto la vittoria del Leave, sta riducendo la fase acuta e, almeno per quanto riguarda la farina e il seme di soia, e il mais i prezzi stanno già prendendo quota. Una reazione che può essere interpretata dagli elevati acquisti, ai bollettini meteo contraddittori, ai fondi che non hanno intenzione di lasciare le loro posizioni scommettendo su eventuali danni determinabili da previsioni di una calda estate.

Alcune quotazioni del mercoledi 29 giugno
Prezzi ben tenuti, per le farine proteiche quotavano sul pronto nei porti nord Italia 412/421 con punte a 428€/tonnellata per la farina 44 e la proteica 46,50% il luglio dicembre 417/426 e il 2017 382/391, il girasole proteico sul pronto a 255€ ma anche 265 arrivo, e sul novembre 2016 marzo 2017 a 235€/Ton, la colza a 270 partenza sul pronto e l'agosto dicembre a 265 arrivo e 250 partenza stabilimenti interni.
La farina di soya convenzionale 44 è risalita e 439 euro partenza stabilimenti di produzione e, sempre nella giornata di mercoledi, un luglio-dicembre ha quotato 435 €/Ton nonostante l'effetto calmierante del prossimo raccolto.

Sorprende il collasso della Crusca di grano che, tra l'altro, potrebbe essere in esaurimento, dai valori minimi stimati tra 100 e 105€/ton potrebbe rimbalzare sensibilmente già da aosto.

In netto calo il mais, in gran parte giustificato dall'arrivo del grano che i mulini stanno acquistando voracemente tra i 150 e 165 €/ton arrivo, nel tentativo di mediare gli acquisti più cari e da provenienza estera. Al porto il prezzo continua a aggirarsi sui 190 euro partenza.

Per il settore bioenergetico, potrebbe essere il momento di approfittare del calo dei cruscami di grano sul pronto, mentre per il Luglio Dicembre si parla di 125 euro arrivo. Il corn steep (liquidi di macerazione del mais) sta conquistando fette di mercato della glicerina e la semola umida quegli spazi prima occupati dalle farine e spezzati di mais, ormai introvabili. La più recente transazione di mais per uso bionergetico è stata pari a 165 euro partenza Provenienza Milano in granella, il che significa farina intorno ai 190-200 euro alla tonnellata.

Indicatori internazionali 30 giugno 2016


l'Indice dei noli è risalito a 640 punti, il petrolio sale a 49,40 $ e l'indice di cambio a 1,10939

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia

La Batosta. Flessione per il Parmigiano Reggiano. Biodiversità. Parma e Colonia sempre vi vicine. La Spaccata BREXIT.Cereali e effetto Brexit. La Cina conferma  l'interesse per i prodotti agroalimentari. Giovani imprenditori. Sport e Natura, al via la II edizione di farm Run. Promozioni, Vino, Birra e Partner.

SOMMARIO Anno 15 - n° 25 26 giugno 2016 (Fie pdf scaricabile in allegato)
1.1 editoriale La batosta
3.1 Cereali Cereali e dintorni. Ampie oscillazioni ma verso il positivo
4.1 Lattiero Caseario Parmigiano Reggiano in leggera flessione
5.1 lutto improvviso L'improvvisa scomparsa di Pier Luigi Ferrari.
6.1 cereali Cereali e dintorni. Effetto BREXIT sui mercati
7.1 parmigiano reggiano Fra i 10 marchi più apprezzati al mondo
7.2 BREXIT La spaccata. Brexit, un nuovo corso per l'UE
8.1 export Parma e Colonia sempre più vicine.
8.2 export Brexit, Mercuri (alleanza cooperative): attenzione a riconoscimento denominazione di qualità
8.3 export La Cina conferma l'interesse nei prodotti finiti lattiero-caseari
9.1 Cereali Cereali e dintorni. I fondi danno segni di voler raccogliere
10.1 sport e natura FARM RUN, sport e divertimento: tutte le novità della seconda edizione
11.2 giovani imprenditori "Nuovi Fattori di Successo": aperta la selezione
12.1promozioni "vino" e partners
13.1promozioni "birra" e partners

Cibus-25-COP

Domenica, 26 Giugno 2016 09:55

Cereali e dintorni. Effetto BREXIT sui mercati

Dal crollo delle borse al rafforzamento dell'oro, la risposta alla decisione degli inglesi di uscire dalla Unione Europea è stata violenta e soprattutto inattesa. Infatti il giorno precedente alla chiamata alle urne le borse di tutto il mondo avevano premiato i titoli bancari scommettendo sul Remain. Nel complesso, nonostante un generalizzato cedimento, i mercati dei cereali hanno sostanzialmente tenuto nella prima giornata post Brexit.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 25 giugno 2016 -
La maggioranza degli inglesi ha votato per l'abbandono della UE. Un voto di protesta che potrebbe riservare sorprese dai risvolti inimmaginabili, sia per l'impreparazione degli Stati a una simile e prima scissione sia per le reazioni dei mercati finanziari che potrebbero travolgere le economie più deboli. Ma quello che probabilmente non avevano immaginato gli i sostenitori del LEAVE è la spaccatura generazionale e geografica con la Scozia e l'Irlanda che hanno immediatamente richiesto la indipendenza dal Regno Unito.

Le reazioni delle borse sono state immediate con un -12,48% per Milano (ricordiamo che la borsa italiana fa parte della borsa inglese), quella giapponese stava perdendo il 9% e la sterlina ha perduto circa il 8%.

Nella prima giornata dopo l'esito del voto i prezzi delle materie prime hanno sostanzialmente tenuto: le farine proteiche che quotano sul pronto nei porti nord Italia 396/406 euro tonnellata per la farina 44 e la proteica 46,50% il luglio dicembre 404/413 e il 2017 371/380 il girasole proteico sul pronto a 255 e sul novembre16 marzo 17 a 235 la colza a 275 partenza sul pronto e l'agosto dicembre a 265 arrivo e 250 partenza stabilimenti interni.  Mentre per la farina di soya convenzionale 44 siamo scesi a 426 euro partenza stabilimenti di produzione.

Anche per i cereali sembra subentrare il calo, ma qui a essere maggiormente coinvolto è il frumento, mentre il mais al porto quota ancora 195 euro tonn, e il nazionale in esaurimento anche sulla spinta della perdita registrata giovedi alla borsa di Bologna (-10) e la merce via camion dall'estero è ancora invischiata nei problemi di logistica.

Per il settore bioenergetico, è caccia ai cruscami di grano. Sono stati fatti contratti per 12 mesi a 130 euro resi provincia di Parma, ai residui di trinciati offerti ma non venduti a 55 euro partenza Lombardia.
Dopo la Brexit fare previsioni è ancor più difficile.

Indicatori internazionali 24 giugno 2016


l'Indice dei noli è risalito a 596 punti, il petrolio scende a 47,50 $ e l'indice di cambio vede l'euro indebolirsi a 1,1000 e l'oro a guadagnare sino a 38,16 €/gr.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Le notizie più confortanti relativamente alle previsioni meteo hanno spinto i fondi a tirare i remi in barca e il mercato ha immediatamente reagito al ribasso.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 23 giugno 2016 - Le chiusure di lunedi sera sono il riflesso delle migliorate previsioni meteo.

cereali-21-giu16

I prezzi rimangono comunque ancora sostenuti con le farine proteiche che quotano sul pronto nei porti del nord Italia a 406/415 euro tonnellata per la farina 44 e la proteica a 46,50 i,l luglio dicembre 412/421 e il 2017 375/384 il girasole proteico sul pronto a 255 e sul novembre 2016 marzo 2017 a 235 la colza a 275 partenza sul pronto e l'agosto dicembre a 265 arrivo e 250 partenza stabilimenti interni. La farina di soya convenzionale 44 è discesa a 435 euro partenza stabilimenti di produzione.

Anche per i cereali sembra subentrare un poco di calma anche se la presenza massiccia di orzo è ancora ininfluente, e per il grano dovrebbe essere questione di giorni. Ormai i sogni di un mais 240€ ton si sono infranti e questo porterà a aprire le porte dei silos per mettere sul mercato il materiale disponibile.

Intanto sul futuro prossimo il mais con garanzie è offerto da novembre a marzo a 195 euro arrivo nord Italia, mentre sul pronto al porto quota a 198/200 partenza e la merce estera arriva tra i 215 e 220 euro la tonnellata ma con enormi problemi logistici (stanno eseguendo in questi giorni le code di maggio)
Per il settore bioenergetico, è caccia ai cruscami di grano e di riso, ai residui di trinciati e grande confusione per quanto riportato sulla gazzetta ufficiale nr 9 del 18/04 e le sue incertezze interpretative. In conclusione è comunque presto per credere in un mercato che possa sgonfiarsi.

Indicatori internazionali 22 giugno 2016

l'Indice dei noli è sceso a 580 punti, il petrolio guadagna a 50,15 $ e l'indice di cambio ruota attorno a 1,12679

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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I fondi restano lunghi su soya e mais e continuano a credere e, forse, a sperare in una estate calda e stressante che sostenga le quotazioni.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 21 giugno 2016 -
Il mercato di Chicago continua a manifestare ampie oscillazioni, che come già abbiamo più volte riscontrato, si compensano nel breve periodo e comunque la tendenza è verso il rialzo dei prezzi.

Cereali-chicago-18giu16

L'incognita BREXIT continua a pesare sulle borse finanziarie sembra premiare le quotazioni delle commodities che assorbono spostamenti di capitali.

Prezzi sostenuti con le farine proteiche che quotano sul pronto nei porti nord Italia 415/424 euro tonnellata per la farina 44 e la proteica 46,50, l'agosto dicembre 420/429 e il 2017 379/393 con punte a 388, il girasole proteico sul pronto a 265 e sul novembre 2016 marzo 2017 a 245 la colza a 275 pta sul pronto e l'agosto dicembre a 270 arrivo e 250 partenza stabilimenti interni.

Nessuna novità di rilievo sui cereali salvo la speranza di una alta pressione che consenta di procedere con le trebbiature nella speranza che questo porti a calmierare i mercati sopratttto per quanto riguarda il mais

Per il settore bioenergetico, è caccia ai cruscami di grano e di riso, ai residui di trinciati.

Indicatori internazionali 20 giugno 2016


l'Indice dei noli è sceso a 587 punti, il petrolio ruota attorno a 48,50 $ e l'indice di cambio si è alzato 1,13390

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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Mutuo Mon Amour. Cereali e Dintorni. Lattiero caseario. Carni e salumi. Export Vino. Suinicoltura. Sicurezza alimentare. Salute e benessere. Prezzi agricoli. Promozioni.

SOMMARIO Anno 15 - n° 24 19 giugno 2016 (In allegato il formato PDF scaricabile)

1.1 editoriale Mutuo mon amour!
3.1 Cereali e dintorni. I dati USDA di giugno
4.1 Lattiero Caseario Latte e derivati in forte ripresa.
5.1 carni e salumi Salumi italiani: produzione (+0,9%) e fatturato (+0,7%) in lieve crescita, trainati dall'export
5.2 export vino L'Export italiano del vino cresce ancora in valore
6.1 suinicoltura Tavolo suinicoltura, Alleanza delle Cooperative: etichettatura d'origine e sostegno all'export per contrastare la crisi
6.2 salute e caffè Il caffè non provoca il tumore
6.3 salute e sicurezza alimentare USA, Kellogg's ritira 23 prodotti diversi
7.1 Cereali e dintorni. Non si attenua la tensione sui mercati delle commodities
8.1 prezzi agricoli Ismea, rallenta a maggio il calo dei prezzi agricoli
9.1promozioni "vino" e partners
10.1promozioni "birra" e partners

Cibus-24-19giu16-COP

L'incognita BREXIT pesa sulle borse finanziarie e sembra premiare le quotazioni delle commodities che assorbono spostamenti di capitali.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 16 giugno 2016 -
Il mercato di Chicago continua a manifestare ampie oscillazioni, ma alla fine chiude con posizioni neutrali o positive, sulla farina, sul seme e sul mais mentre sul grano il peso del raccolto ha fatto sì che il segno sia negativo.

Comunque i fondi restano lunghi sia soya,  sia su mais e continuano a credere in una estate calda e stressante che sostenga le quotazioni.

E l'incognita BREXIT che pesa sulle borse finanziarie sembra premiare le quotazioni delle commodities che assorbono spostamenti di capitali.

Nel mercato interno continua la crisi delle filiere zootecniche schiacciate da costi elevati delle commodities e da prezzi dei prodotti non in grado di sostenere una redditività utile con conseguente aggravio di liquidità.

Il mercato globale è cinico e perciò segue gli andamenti internazionali mantenendo elevati i prezzi. Le farine proteiche infatti quotano sul pronto nei porti nord Italia 421/432 euro tonnellata per la farina 44 e la proteica 46,50, l'agosto dicembre 430/440 e il 2017 385/395, il girasole proteico sul pronto a 265 e sul novembre16 marzo 17 a 245 la colza a 275 partenza sul pronto e l'agosto dicembre a 250 partenza stabilimenti interni.

I cereali risentono del ritardo del raccolto dell'orzo e del grano. Inoltre, causa l'ingresso di pochi camion dall'estero e nessun treno dalla Francia, i silos sono in crisi di materiali. Un mix di condizioni che contribuisce a sostenere il prezzo del mais ormai stabile oltre i 200 euro e con punte, sui mesi estivi, anche di 225 euro alla tonnellata. Una situazione, come ovvio, condiziona anche l'offerta dall'estero con valori di 195/197 euro ton da ottobre a marzo resi sino a Brescia. Rincari sono registrati anche sul pronto di orzo e grano dall'estero, smorzando perciò le aspettative di coloro che intravedevano una campagna cerealicola a prezzi più contenuti. A ciò si aggiunga il fattore meteo che potrebbe inasprire ulteriormente le tensioni di mercato.

Per il settore bioenergetico è caccia ai cruscami di grano e di riso, ai residui di trinciati e si sta tentando anche una importazione di manioca ad uso bioenergetico a patto che non sorgano problemi connessi alle procedure doganali e sanitarie.

Indicatori internazionali 16 giugno 2016


l'Indice dei noli è sceso a 608 punti, il petrolio perde qualcosa e segna 47,80 $ e l'indice di cambio si è ribassato leggermente 1,12258

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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Martedì, 14 Giugno 2016 12:32

Cereali e dintorni. I dati USDA di giugno

I dati pubblicati da USDA lo scorso 10 giugno non hanno prodotto il terremoto che alcuni temevano. Non sussiste scarsità di merce ma le voci sui rischi climatici persistono.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 14 giugno 2016 -
L'atteso terremoto a seguito della pubblicazione dei dati USDA non si è avverato ma rimangono ancora intatte le incertezze riguardo l'andamento climatico della campagna cerealicola.

Report USDA-10giu16

L'incremento dei valori delle materie prime, registrato in questi ultimi due mesi, potrebbe ora trasferirsi dai contratti a breve a quelli a medio termine come segnalano le quotazioni della chiusure della scorsa settimana.

E' certo che di merce sul mercato non ne manca così come pure di speculazione.

Venerdì 10 / 6 / 2016 chiusure
Semi luglio 1178,20 (+2,2) agosto 1177,60 (+5,6) nov 1162,60 (+10)
Farina luglio 414,00 (+0,5) agosto 412,30 (+3,3) dic 409,30 (+5,3)
Corn luglio 426,40 (-4,6) settembre 430,40 (-4,2)
Grano luglio 510,20 (-9,2) settembre 521,40 (-9) dic 539,40 (-8,6)

Indicatori internazionali 14 giugno 2016


l'Indice dei noli si è fermato a 610 punti, il petrolio ruota attorno a 49.55 $ e l'indice di cambio si è ribassato leggermente 1,12593

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare:
Elezioni, ecco perché il sorpasso è plausibile. cereali e dintorni, la dimostrazione di forza dei fondi. Derivati del latte in forte ripresa. Accolto il concordato, Parmacotto non è più Rosi. Xylella. Parmigiano Reggiano, adesioni al piano produttivo 2017-2019. Nuove tecnologie, l'Emilia -Romagna regione dell'innovazione. Promozioni: Vino, Birra e partners


SOMMARIO Anno 15 - n° 23 12 giugno 2016 (Formato pdf scericabile in allegato)
1.1 Editoriale Ecco perché il sorpasso è plausibile.
3.1 Cereali Cereali e dintorni. La dimostrazione di forza dei fondi.
4.1 Lattiero Caseario Derivati del Latte in forte ripresa.
5.1 Crisi  Accolto il concordato. Parmacotto non è più Rosi.
5.2 Olivicoltura - Xylella Il "massacro controllato" degli ulivi in Puglia.
5.3 Parmigiano Reggiano Parmigiano Reggiano, 3.200 allevatori aderiscono al piano produttivo 2017/19
6.1 Innovazione Emilia-Romagna regione dell'innovazione
7.1 Promozioni "vino" e partners
8.1 Promozioni "birra" e partners

 

Cibus-23-2016-COP

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