Tra annunci e poi smentite circa l'arrivo di un fronte caldo torrido, nella giornata di giovedi il mercato ha registrato diversi momenti di tensione con segnali che lasciavano intravedere una nuova ripresa di del comparto dei proteici.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 08 luglio 2016 -
Agli iniziali segni di ripresa dei proteici, nella giornata di giovedi, si è al contrario registrato il terzo calo consecutivo.
E' probabile che i fondi abbiano deciso di alleggerire le loro posizioni, anticipando, in parte, quello che ci si sarebbe atteso a cavallo del mese di settembre.
L'estate è comunque ancora lunga e disseminata di pericoli.
Continua a sorprendere il collasso della crusca che a Bologna ha rotto quota 90 attestandosi per la tenera a 86 euro tonnellata, anche se già circolano notizie di "fermi tecnici di produzione", da tener presente che a tali valori la crusca trova facile utilizzo non solo nei biodigestori ma anche come materiale da lettiera. Sul fronte dei cereali prosegue il calo del grano e dell'orzo, nonostante le veementi proteste dei produttori ai quali non resta, come via di salvezza, il conto deposito e la vendita a termine. Questa ondata di cali sta trascinando al ribasso anche il mais che comunque val la pena di ricordare ha davanti a sé ancora due mesi abbondanti di campagna.
Per il settore bioenergetico potrebbe essere il momento opportuno di approfittare del calo dei cruscami di grano sul pronto. Di mais bioenergetico non vi è traccia e le vendite di farina tossinata hanno registrato 190 euro arrivo e 186 euro partenza nord, di fatto come il mais 103 normale.
Indicatori internazionali 07 luglio 2016
l'Indice dei noli è risalito a 699 punti, il petrolio scende a 45,50 $ e l'indice di cambio a 1,10758
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Ancora troppo presto per sostenere con sicurezza la fine della crescita dei proteici. A fare scalpore nelle ultime trattative le flessioni fortemente negative di grano e orzo e di cruscami.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 07 luglio 2016 -
Alla fine è accaduto. Nella serata di ieri (5 luglio ndr) il mercato ha avuto l'atteso calo, spinto dalle piogge nel Mid West ma anche dalla necessità da prese di profitto. Troppo presto per sostenere con certezza che la fase ascendente sia terminata anche in forza dei timori provenienti dalle stime di potenti ondate di caldo che dovrebbero fare la loro comparsa a metà luglio.
Comunque, diversi analisti, stanno ipotizzando di sensibili prese di profitto che potrebbero avvenire a cavallo del mese di Settembre.
In controtendenza ai cali registrati è il grano che era ai minimi storici. Due notizie hanno spinto il frumento: l'informazione circa le prossime aste indette dall'Egitto, che ha tolto lo zero assoluto all'inquinamento da altro cereale, e i fondi che cominciano a avere necessità di ricoprirsi.
Quindi un po' di respiro è arrivato sia alla soia (seme e farina) che a proteici come colza e girasole. Il percorso verso la "convenienza" è ancora lungo ma uno spiraglio si è aperto.
A fare scalpore nelle ultime trattative è il collasso della crusca che a Milano è arrivata a 95 euro alla tonnellata, e il calo del grano e dell'orzo. Le ragioni sono da intercettare sia nelle produzioni abbondanti ma anche dalla bassa propensione all'acquisto a seguito della crisi dei consumi.
Per il settore bioenergetico, potrebbe risultare il momento di approfittare del calo dei cruscami di grano sul pronto, almeno sino a quando non si capovolgerà la tendenza. La scarsità di mais bioenergetico spinge le vendite di farina tossinata a 190 euro arrivo e 186 euro partenza nord, comunque tutte vendite sul pronto o al massimo su luglio. Il maggior problema è la quantità, non certo la richiesta di prodotti.
Indicatori internazionali 05 luglio 2016
l'Indice dei noli è risalito a 692 punti, il petrolio scende a 46,70 $ e l'indice di cambio a 1,10529
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Gli analisti stimavano un aumento delle superfici di semina per la soia in ragione dell'aumentato prezzo mentre i dati USDA hanno smentito la presunzione di un maggior numero d'acri destinato alla preziosa proteica.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 05 luglio 2016 -
Tutti segni e numeri che continuano a sostenere le posizioni dei fondi lunghi su soya e mais e corti sul grano. Una situazione ch e comunque ben difficilmente farà cedere terreno agli speculatori di professione, in parte sostenuti dalle condizioni meteo che, per quanto non come era nelle previsioni, parzialmente giustifica la loro presa di posizione.
In buona sostanza, sui mercati internazionali, la combinazione negativa tra effetto "Brexit" e le stime di raccolto ha causato un'ondata di ribassi che non lascia immaginare nulla di particolarmente positivo per la prossima campagna.
La settimana che si è appena conclusa, che di fatto ha dato il via alla nuova campagna di commercializzazione cerealiccola, sarebbe, a detta degli operatori, una delle peggiori dell'ultimo decennio.
Infatti per il frumento tenero e per il frumento duro sono stai registrati prezzi da 10 a 30 €/Ton inferiori alla chiusura della scorsa campagna e, salvo la resistenza dei semi di soia, anche il mais ha segnato in zona negativa.
Per il settore bioenergetico, è il momento di approfittare del calo dei cruscami di grano sul pronto.
Indicatori internazionali 01 luglio 2016
l'Indice dei noli è risalito a 660 punti, il petrolio scende a 48,70 $ e l'indice di cambio a 1,10833
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Chiuso per elezioni. Cereali, dopo il venerdi nero... lattiero caseario: latte spot in recupero. I benefici degli integratori alimentari. Olio e Antitrust. Export e lotta all'italian sounding. L'effetto Brexit sull'agroalimentare italiano
SOMMARIO Anno 15 - n° 26 03 luglio 2016 (in allegato il pdf scericabile)
1.1 editoriale Chiuso per elezioni
2.1 Cereali Cereali e dintorni. Dopo il venerdi nero i mercati riprendono a salire
3.1 Lattiero Caseario Il latte spot recupera il 17,22% rispetto alla media di maggio
4.1 integratori Integratori alimentari, i benefici vantaggi per tutte le età.
6.1 olio Antitrust: piovono multe sull'olio extravergine ingannevole
6.2 export Parmigiano Reggiano: lotta all'imitazione. Export, in USA continua la crescita
7.1 sport e natura Parmigiano Reggiano HARD RUN, Boves (CN). Il Team Farm Run si fa onore. Tutti sul podio.
8.1 sicurezza Vietata la vendita di alcuni lotti di cozze e ostriche nei Paesi Bassi
8.2 lotta italian sounding Falsa salsa al Parmigiano Reggiano ritirata in Canada
9.1 export e import - brexit L'effetto Brexit sull'agroalimentare italiano
10.1promozioni "vino" e partners
11.1promozioni "birra" e partners
I mercati per quanto riguarda la farina di soia, il seme, e il mais sono entrati costantemente in recupero. Diversi i motivi a cui imputare tale reazione.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 30 giugno 2016 -
Il terremoto di borsa che ha fatto seguito al referendum britannico che ha visto la vittoria del Leave, sta riducendo la fase acuta e, almeno per quanto riguarda la farina e il seme di soia, e il mais i prezzi stanno già prendendo quota. Una reazione che può essere interpretata dagli elevati acquisti, ai bollettini meteo contraddittori, ai fondi che non hanno intenzione di lasciare le loro posizioni scommettendo su eventuali danni determinabili da previsioni di una calda estate.
Alcune quotazioni del mercoledi 29 giugno
Prezzi ben tenuti, per le farine proteiche quotavano sul pronto nei porti nord Italia 412/421 con punte a 428€/tonnellata per la farina 44 e la proteica 46,50% il luglio dicembre 417/426 e il 2017 382/391, il girasole proteico sul pronto a 255€ ma anche 265 arrivo, e sul novembre 2016 marzo 2017 a 235€/Ton, la colza a 270 partenza sul pronto e l'agosto dicembre a 265 arrivo e 250 partenza stabilimenti interni.
La farina di soya convenzionale 44 è risalita e 439 euro partenza stabilimenti di produzione e, sempre nella giornata di mercoledi, un luglio-dicembre ha quotato 435 €/Ton nonostante l'effetto calmierante del prossimo raccolto.
Sorprende il collasso della Crusca di grano che, tra l'altro, potrebbe essere in esaurimento, dai valori minimi stimati tra 100 e 105€/ton potrebbe rimbalzare sensibilmente già da aosto.
In netto calo il mais, in gran parte giustificato dall'arrivo del grano che i mulini stanno acquistando voracemente tra i 150 e 165 €/ton arrivo, nel tentativo di mediare gli acquisti più cari e da provenienza estera. Al porto il prezzo continua a aggirarsi sui 190 euro partenza.
Per il settore bioenergetico, potrebbe essere il momento di approfittare del calo dei cruscami di grano sul pronto, mentre per il Luglio Dicembre si parla di 125 euro arrivo. Il corn steep (liquidi di macerazione del mais) sta conquistando fette di mercato della glicerina e la semola umida quegli spazi prima occupati dalle farine e spezzati di mais, ormai introvabili. La più recente transazione di mais per uso bionergetico è stata pari a 165 euro partenza Provenienza Milano in granella, il che significa farina intorno ai 190-200 euro alla tonnellata.
Indicatori internazionali 30 giugno 2016
l'Indice dei noli è risalito a 640 punti, il petrolio sale a 49,40 $ e l'indice di cambio a 1,10939
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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La Batosta. Flessione per il Parmigiano Reggiano. Biodiversità. Parma e Colonia sempre vi vicine. La Spaccata BREXIT.Cereali e effetto Brexit. La Cina conferma l'interesse per i prodotti agroalimentari. Giovani imprenditori. Sport e Natura, al via la II edizione di farm Run. Promozioni, Vino, Birra e Partner.
SOMMARIO Anno 15 - n° 25 26 giugno 2016 (Fie pdf scaricabile in allegato)
1.1 editoriale La batosta
3.1 Cereali Cereali e dintorni. Ampie oscillazioni ma verso il positivo
4.1 Lattiero Caseario Parmigiano Reggiano in leggera flessione
5.1 lutto improvviso L'improvvisa scomparsa di Pier Luigi Ferrari.
6.1 cereali Cereali e dintorni. Effetto BREXIT sui mercati
7.1 parmigiano reggiano Fra i 10 marchi più apprezzati al mondo
7.2 BREXIT La spaccata. Brexit, un nuovo corso per l'UE
8.1 export Parma e Colonia sempre più vicine.
8.2 export Brexit, Mercuri (alleanza cooperative): attenzione a riconoscimento denominazione di qualità
8.3 export La Cina conferma l'interesse nei prodotti finiti lattiero-caseari
9.1 Cereali Cereali e dintorni. I fondi danno segni di voler raccogliere
10.1 sport e natura FARM RUN, sport e divertimento: tutte le novità della seconda edizione
11.2 giovani imprenditori "Nuovi Fattori di Successo": aperta la selezione
12.1promozioni "vino" e partners
13.1promozioni "birra" e partners
Dal crollo delle borse al rafforzamento dell'oro, la risposta alla decisione degli inglesi di uscire dalla Unione Europea è stata violenta e soprattutto inattesa. Infatti il giorno precedente alla chiamata alle urne le borse di tutto il mondo avevano premiato i titoli bancari scommettendo sul Remain. Nel complesso, nonostante un generalizzato cedimento, i mercati dei cereali hanno sostanzialmente tenuto nella prima giornata post Brexit.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 25 giugno 2016 -
La maggioranza degli inglesi ha votato per l'abbandono della UE. Un voto di protesta che potrebbe riservare sorprese dai risvolti inimmaginabili, sia per l'impreparazione degli Stati a una simile e prima scissione sia per le reazioni dei mercati finanziari che potrebbero travolgere le economie più deboli. Ma quello che probabilmente non avevano immaginato gli i sostenitori del LEAVE è la spaccatura generazionale e geografica con la Scozia e l'Irlanda che hanno immediatamente richiesto la indipendenza dal Regno Unito.
Le reazioni delle borse sono state immediate con un -12,48% per Milano (ricordiamo che la borsa italiana fa parte della borsa inglese), quella giapponese stava perdendo il 9% e la sterlina ha perduto circa il 8%.
Nella prima giornata dopo l'esito del voto i prezzi delle materie prime hanno sostanzialmente tenuto: le farine proteiche che quotano sul pronto nei porti nord Italia 396/406 euro tonnellata per la farina 44 e la proteica 46,50% il luglio dicembre 404/413 e il 2017 371/380 il girasole proteico sul pronto a 255 e sul novembre16 marzo 17 a 235 la colza a 275 partenza sul pronto e l'agosto dicembre a 265 arrivo e 250 partenza stabilimenti interni. Mentre per la farina di soya convenzionale 44 siamo scesi a 426 euro partenza stabilimenti di produzione.
Anche per i cereali sembra subentrare il calo, ma qui a essere maggiormente coinvolto è il frumento, mentre il mais al porto quota ancora 195 euro tonn, e il nazionale in esaurimento anche sulla spinta della perdita registrata giovedi alla borsa di Bologna (-10) e la merce via camion dall'estero è ancora invischiata nei problemi di logistica.
Per il settore bioenergetico, è caccia ai cruscami di grano. Sono stati fatti contratti per 12 mesi a 130 euro resi provincia di Parma, ai residui di trinciati offerti ma non venduti a 55 euro partenza Lombardia.
Dopo la Brexit fare previsioni è ancor più difficile.
Indicatori internazionali 24 giugno 2016
l'Indice dei noli è risalito a 596 punti, il petrolio scende a 47,50 $ e l'indice di cambio vede l'euro indebolirsi a 1,1000 e l'oro a guadagnare sino a 38,16 €/gr.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Le notizie più confortanti relativamente alle previsioni meteo hanno spinto i fondi a tirare i remi in barca e il mercato ha immediatamente reagito al ribasso.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 23 giugno 2016 - Le chiusure di lunedi sera sono il riflesso delle migliorate previsioni meteo.
I prezzi rimangono comunque ancora sostenuti con le farine proteiche che quotano sul pronto nei porti del nord Italia a 406/415 euro tonnellata per la farina 44 e la proteica a 46,50 i,l luglio dicembre 412/421 e il 2017 375/384 il girasole proteico sul pronto a 255 e sul novembre 2016 marzo 2017 a 235 la colza a 275 partenza sul pronto e l'agosto dicembre a 265 arrivo e 250 partenza stabilimenti interni. La farina di soya convenzionale 44 è discesa a 435 euro partenza stabilimenti di produzione.
Anche per i cereali sembra subentrare un poco di calma anche se la presenza massiccia di orzo è ancora ininfluente, e per il grano dovrebbe essere questione di giorni. Ormai i sogni di un mais 240€ ton si sono infranti e questo porterà a aprire le porte dei silos per mettere sul mercato il materiale disponibile.
Intanto sul futuro prossimo il mais con garanzie è offerto da novembre a marzo a 195 euro arrivo nord Italia, mentre sul pronto al porto quota a 198/200 partenza e la merce estera arriva tra i 215 e 220 euro la tonnellata ma con enormi problemi logistici (stanno eseguendo in questi giorni le code di maggio)
Per il settore bioenergetico, è caccia ai cruscami di grano e di riso, ai residui di trinciati e grande confusione per quanto riportato sulla gazzetta ufficiale nr 9 del 18/04 e le sue incertezze interpretative. In conclusione è comunque presto per credere in un mercato che possa sgonfiarsi.
Indicatori internazionali 22 giugno 2016
l'Indice dei noli è sceso a 580 punti, il petrolio guadagna a 50,15 $ e l'indice di cambio ruota attorno a 1,12679
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
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I fondi restano lunghi su soya e mais e continuano a credere e, forse, a sperare in una estate calda e stressante che sostenga le quotazioni.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 21 giugno 2016 -
Il mercato di Chicago continua a manifestare ampie oscillazioni, che come già abbiamo più volte riscontrato, si compensano nel breve periodo e comunque la tendenza è verso il rialzo dei prezzi.
L'incognita BREXIT continua a pesare sulle borse finanziarie sembra premiare le quotazioni delle commodities che assorbono spostamenti di capitali.
Prezzi sostenuti con le farine proteiche che quotano sul pronto nei porti nord Italia 415/424 euro tonnellata per la farina 44 e la proteica 46,50, l'agosto dicembre 420/429 e il 2017 379/393 con punte a 388, il girasole proteico sul pronto a 265 e sul novembre 2016 marzo 2017 a 245 la colza a 275 pta sul pronto e l'agosto dicembre a 270 arrivo e 250 partenza stabilimenti interni.
Nessuna novità di rilievo sui cereali salvo la speranza di una alta pressione che consenta di procedere con le trebbiature nella speranza che questo porti a calmierare i mercati sopratttto per quanto riguarda il mais
Per il settore bioenergetico, è caccia ai cruscami di grano e di riso, ai residui di trinciati.
Indicatori internazionali 20 giugno 2016
l'Indice dei noli è sceso a 587 punti, il petrolio ruota attorno a 48,50 $ e l'indice di cambio si è alzato 1,13390
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Mutuo Mon Amour. Cereali e Dintorni. Lattiero caseario. Carni e salumi. Export Vino. Suinicoltura. Sicurezza alimentare. Salute e benessere. Prezzi agricoli. Promozioni.
SOMMARIO Anno 15 - n° 24 19 giugno 2016 (In allegato il formato PDF scaricabile)
1.1 editoriale Mutuo mon amour!
3.1 Cereali e dintorni. I dati USDA di giugno
4.1 Lattiero Caseario Latte e derivati in forte ripresa.
5.1 carni e salumi Salumi italiani: produzione (+0,9%) e fatturato (+0,7%) in lieve crescita, trainati dall'export
5.2 export vino L'Export italiano del vino cresce ancora in valore
6.1 suinicoltura Tavolo suinicoltura, Alleanza delle Cooperative: etichettatura d'origine e sostegno all'export per contrastare la crisi
6.2 salute e caffè Il caffè non provoca il tumore
6.3 salute e sicurezza alimentare USA, Kellogg's ritira 23 prodotti diversi
7.1 Cereali e dintorni. Non si attenua la tensione sui mercati delle commodities
8.1 prezzi agricoli Ismea, rallenta a maggio il calo dei prezzi agricoli
9.1promozioni "vino" e partners
10.1promozioni "birra" e partners