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In attesa dell'evento grave, quotidianamente giungono notizie di poliziotti penitenziari che hanno avuto bisogno delle cure dei medici. Il "bollettino" odierno dal carcere informa che ieri sera un nuovo incendio si è scatenato al reparto isolamento.

Di Lamberto Colla Parma 20 febbraio 2020 - Ieri mattina avevamo comunicato dei 10 giorni di prognosi affibbiati a un poliziotto penitenziario, degli istituti di Pena di Parma, a seguito di un pugno ricevuto in pieno volto da un detenuto italiano.

Era l'ennesimo di una sequenza che sembra inasprirsi tutti i giorni (vedi sequenza). Da Parma, Reggio Emilia ma anche da Bologna ogni giorno un custode, quando non sono addirittura 8 come accadde la scorsa settimana, deve ricorrere alle cure dei sanitari del locale pronto soccorso.

La notizia di stamane è che nella serata di ieri, al reparto isolamento MS, da parte dello stesso magrebino che aggredì un medico pochi giorni fa, si è scatenato un incendio. La notizia è giunta in redazione alle primissime ore del mattino con la segnalazione che questa volta sono stati due i poliziotti a essere intossicati dal fumo ai quali sono stati riconosciuti 7 giorni di prognosi.

Fatto sta che il vivace detenuto non è ancora stato trasferito e, nel dare la notizia dei comportamenti recidivi del detenuto, Gianluca Giliberti, segretario regionale del sindacato Sinappe, ha così commentato: "Vanno presi provvedimenti esemplari per punire i detenuti facinorosi e forniti strumenti efficaci di contrasto alle condotte aggressive. La situazione è esplosiva e prima o poi accadrà qualcosa di irreparabile"

Solo a titolo di promemoria elenchiamo gli episodi di cui siamo venuti a conoscenza nel solo mese di febbraio (https://www.gazzettadellemilia.it/component/search/?searchword=carcere&searchphrase=all&Itemid=371)

Non serve un paragnosta per prevedere che, presto o tardi, qualcosa di particolarmente grave potrà accadere per cui urge che vengano presi drastici provvedimenti al riguardo; per l'incolumità dei poliziotti, dei sanitari ma anche dei detenuti stessi.

Segue elenco e buona lettura.

LINK alla ricerca:


1. Carcere di Parma, un altro poliziotto infortunato nel tentativo di sedare una lite tra due detenuti ...
(Cronaca Parma)
... a manifestazione del 14 febbraio 2020 davanti al carcere di Parma)  ...
Creato il 19 Febbraio 2020


2. Carcere di Parma, altri due poliziotti hanno avuto bisogno delle cure del pronto soccorso ...
(Cronaca Parma)
... one del 14 febbraio davanti al carcere di Parma)  ...
Creato il 18 Febbraio 2020


4. Il presidio davanti al carcere di Parma delle organizzazioni sindacali della Polizia penitenziaria ...
(Cronaca Parma)
...  di trasporto. Di Lamberto Colla Parma, 14 febbraio 2020 - Era stato annunciato già da qualche giorno il sit-in delle 3 organizzazioni sindacali della Polizia Penitenziaria, davanti ai cancelli del Carcer ...
Creato il 14 Febbraio 2020


5. Domani dalle 10 alle 12 sit-in davanti all'istituto di pena di Parma
(Cronaca Emilia)
Domani mattina dalle 10 alle 12,00 si svolgerà un Sit-in di protesta davanti al carcere di Parma, organizzato dalle segreterie regionali delle sigle sindacali della Polizia penitenziaria, per sollecitare ...
Creato il 13 Febbraio 2020


6. Istituti di Pena di Reggio Emilia: gravi eventi critici, gli ennesimi
(Cronaca Reggio Emilia)
... del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, perché questa è una soluzione tampone che sposta il problema da un carcere all’altro. L’Amministrazione tutta e la classe politica devono farsi carico ...
Creato il 12 Febbraio 2020


7. Carcere di Parma. Salvini: "incredibile il silenzio e l’immobilismo del Guardasigilli Alfonso Bonafede ...
(Cronaca Parma)
Carcere di Parma, altri tre agenti ricoverati. Salvini: “è ancora colpa dello stesso detenuto, incredibile l’immobilismo di Bonafede” “Aveva mandato otto agenti in ospedale due giorni fa, e oggi ne ha ...
Creato il 06 Febbraio 2020


8. Carceri: altro evento critico in serata, questa volta a Reggio Emilia
(Cronaca Reggio Emilia)
Dopo i gravi eventi critici di Parma, un altro episodio di violenza si sarebbe verificato, in serata, stavolta presso il carcere di Reggio Emilia. Un poliziotto intervenuto a dividere due detenuti che ...
Creato il 06 Febbraio 2020


9. Nuovi problemi dal detenuto che mandò in ospedale 8 agenti
(Cronaca Parma)
Parma 5 febbraio 2020 - Il detenuto dei fatti narrati il giorno 3 febbraio continua a creare problemi. Sembrerebbe infatti che il magrebino si sia barricato in altra cella ed appiccato fuoco agli oggetti ... Creato il 05 Febbraio 2020


11. Grave episodio al carcere di via Burla ...
(Cronaca Parma) - Parma 3 febbraio 2020 - Un gravissimo episodio è avvenuto quest'oggi all'interno del carcere di Parma. Un detenuto si è barricato in cella ed ha aggredito i poliziotti intervenuti a ripristinare l'ord ...
Creato il 03 Febbraio 2020


14. Reggio Emilia, detenuto incendia la cella e un agente rimane intossicato
(Cronaca Reggio Emilia)
... parte di alcune Direzioni, tra cui quella del carcere reggiano, che potrebbero, a nostro avviso, concorrere ad aumentare il rischio che simili eventi abbiano conseguenze gravi e difficilmente gestibili. ...
Creato il 31 Gennaio 2020

 

Pubblicato in Cronaca Parma

Il Sindacato non si sente ascoltato e promette nuove iniziative di protesta dopo quella del 14 febbraio scorso. In particolare chiedono "di rivedere la dotazione di strumenti atti a rispondere alle offese dei detenuti (ad esempio, i taser), per evitare il continuo ripetersi di aggressioni ed eventi critici di ogni genere e di tornare ad investire nella formazione del personale."

A seguire l'ultimo comunicato del sindacato

II.PP. DI PARMA: altro Poliziotto infortunato

Parma 18 febbraio 2020 - Non sembra arrestarsi il numero degli infortunati nelle carceri regionali ed in particolar modo nell’Istituto di Parma, ove gli eventi critici si susseguono senza tregua.
Questa mattina, verso le 10:30, in un reparto detentivo a regime aperto della media sicurezza, 2 detenuti italiani sarebbero venuti alle mani, per futili motivi. L’agente di sezione, con grande prontezza e professionalità, sarebbe intervenuto a dividere i due ed a mettere in sicurezza la sezione, garantendo l’incolumità dei contendenti, accompagnando uno dei due nel box agenti presente nel reparto, fino all’arrivo dei rinforzi allertati per i successivi provvedimenti del caso.
Purtroppo, il suddetto Poliziotto sarebbe stato costretto a ricorrere successivamente alle cure dei sanitari del P.S. del nosocomio cittadino, ove gli sarebbe stato diagnosticato un trauma distrattivo cervicale, spalla destra e lombare, guaribile in 10 gg, salvo complicazioni.

Il Sinappe, continua ad esprimere il proprio profondo sconcerto e la propria rabbia per il continuo verificarsi di tali episodi a danno del personale in divisa, che testimoniano come la situazione non sia più sotto controllo, anche a causa del disinteresse dell’Amministrazione e della politica, che nulla stanno mettendo in pratica per garantire la sicurezza del personale di Polizia Penitenziaria.

Ribadiamo, pertanto, l’intenzione di organizzare nuove iniziative di protesta per chiedere l’adozione di immediati provvedimenti che garantiscano il ripristino di condizioni lavorative dignitose e sicure per il personale in divisa.

Si sollecitano, in particolare ed ancora una volta, le richieste di rivedere la dotazione di strumenti atti a rispondere alle offese dei detenuti (ad esempio, i taser), per evitare il continuo ripetersi di aggressioni ed eventi critici di ogni genere e di tornare ad investire nella formazione del personale.

F.to Il Segretario Regionale
Gianluca Giliberti

(Foto di copertina: un momento della manifestazione del 14 febbraio 2020 davanti al carcere di Parma)

Pubblicato in Cronaca Parma

Ancora Poliziotti Penitenziari in ospedale a causa delle intemperanze dello stesso magrebino che alcuni giorni fa aveva già aggredito un medico di servizio all'Istituto.

Parma 17 febbraio 2020 - Nella serata di domenica, altri 2 poliziotti sarebbero stati costretti a recarsi in ospedale, dopo essere intervenuti a spegnere un inizio di incendio, appiccato da un detenuto magrebino, rimanendo intossicati dal fumo generato dagli oggetti bruciati dallo stesso.

Dopo essere stati sottoposti alle cure del caso, i due Poliziotti Penitenziari sarebbero stati dimessi con una prognosi di 2 gg, salvo complicazioni.
Da quanto appreso, il detenuto autore del gesto sarebbe lo stesso resosi responsabile, giorni addietro, di un’aggressione ai danni di un medico in servizio presso l’Istituto ducale.

Dal sindacato Sinappe fanno sapere che "Purtroppo, questi episodi continuano a verificarsi senza che chi di competenza, compresi i superiori uffici dell'Amministrazione Penitenziaria, se ne faccia carico in maniera adeguata e risolutiva, motivo per cui il SiNAPPe, unitamente ad altre OO.SS., ha intrapreso un percorso di sensibilizzazione e denuncia, avviato con il sit-in del 14 febbraio scorso, che ci vedrà protagonisti di ulteriori iniziative, affinché le ataviche problematiche sofferte dall'Istituto di Parma siano, senza più alcun indugio, affrontate e avviate a soluzione."

(Nella foto un momento della manifestazione del 14 febbraio davanti al carcere di Parma)

Pubblicato in Cronaca Parma

Domani mattina dalle 10 alle 12,00 si svolgerà un Sit-in di protesta davanti al carcere di Parma, organizzato dalle segreterie regionali delle sigle sindacali della Polizia penitenziaria, per sollecitare l'Amministrazione Penitenziaria di farsi carico dei problemi degli Istituti di Pena di Parma e emiliani in genere.

 

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Pubblicato in Cronaca Emilia

Reggio Emilia 11 febbraio 2020 - Questa mattina, presso l’Istituto reggiano il personale di Polizia Penitenziaria sarebbe stato costretto ad un surplus di lavoro a causa di svariati eventi critici causati da detenuti che definire intemperanti sta diventando un vero e proprio eufemismo.

Sarebbero stati tre gli eventi di maggior rilievo affrontati con la consueta elevatissima professionalità dal personale in divisa, che continua a sacrificare la propria incolumità fisica pur di portare a termine il mandato istituzionale cui è preposto dal giorno in cui ha giurato fedeltà allo Stato.

Ci risulta, difatti, che altri 3 Poliziotti Penitenziari avrebbero dovuto far ricorso alle cure dei sanitari del nosocomio cittadino, dopo aver affrontato e risolto i suddetti eventi critici, consistiti in un tentativo di impiccagione, in un rifiuto di far rientro nel reparto detentivo di appartenenza dopo l’ora d’aria e, per finire, in una gravissima aggressione perpetrata ai danni del personale in divisa, da parte di un detenuto magrebino che, addirittura, si sarebbe procurato dei tagli per poi schizzare sangue contro i Poliziotti intervenuti a mitigare la sua furia animalesca, finendo per centrarne uno in pieno volto.

Gli uomini in divisa avrebbero vissuto attimi di grande spavento, paura che perdura e cresce a causa delle procedure di profilassi cui, almeno uno di loro, si starebbe sottoponendo presso il pronto soccorso dell’ospedale reggiano a seguito del contatto col sangue del detenuto.

Ci siamo persino stancati di invocare il trasferimento di questi soggetti, secondo quanto previsto dalla circolare GDAP 10/10/2018.0316870.U del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, perché questa è una soluzione tampone che sposta il problema da un carcere all’altro. L’Amministrazione tutta e la classe politica devono farsi carico del problema senza più alcun indugio e fornire strumenti (taser?), formazione (altri corpi, ad esempio, partecipano a continui corsi di aggiornamento sulle regole d’ingaggio), adeguate strutture detentive (noi siamo per la creazione di reparti di osservazione psichiatrica per il contenimento e la cura dei detenuti psichiatrici, appurato il fallimento inappellabile delle Rems).

D’ora in avanti grideremo con forza la nostra rabbia ed il nostro risentimento nei confronti di chi potrebbe e dovrebbe intervenire, ma ha scelto di non farlo, a cominciare dal sit-in del 14/02/2020 organizzato unitamente ad altre OO.SS. dinanzi al Carcere di Parma.

F.to Il Segretario Regionale
Gianluca Giliberti

 

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

Parma 5 febbraio 2020 - Il detenuto dei fatti narrati il giorno 3 febbraio continua a creare problemi. Sembrerebbe infatti che il magrebino si sia barricato in altra cella ed appiccato fuoco agli oggetti presenti nella stessa.
Il personale intervenuto sarebbe riuscito a porre temporaneo rimedio alla situazione.

Infatti, spostato in altro reparto, il medesimo detenuto, avrebbe appiccato un incendio anche nella nuova camera di pernottamento, costringendo il personale a fare uso dell'idrante per spegnere l'inizio di incendio.

Quattro poliziotti nel frattempo sono finiti in ospedale per sospetta intossicazione da fumo. 

La situazione, lasciano intendere gli operatori, resta problematica senza che, chi di competenza compresi i superiori uffici dell'Amministrazione Penitenziaria se ne facciano carico in maniera adeguata e risolutiva.

 

Il Comunicato Stampa diramato dal Sindacato  Si.N.A.P.Pe Emilia Romagna - Parma 5/2/2020

II.PP. DI PARMA:

Altri Poliziotti Penitenziari in ospedale

Ennesimo bollettino di guerra presso gli II.PP. di Parma con altri tre Poliziotti condotti al Pronto Soccorso del nosocomio cittadino per presunta intossicazione da fumo.
I fatti: in mattinata il detenuto magrebino, che due giorni fa aveva ferito ben 8 Poliziotti Penitenziari, con prognosi ricomprese tra i 3 e i 7 giorni s.c., sarebbe andato nuovamente in escandescenza, rompendo mobili e suppellettili presenti in cella, per poi provare nuovamente ad ostruirne l’accesso al personale in servizio, oltre a provare a dare fuoco agli oggetti presenti nella stessa. Il personale, intervenuto con grande tempestività, sarebbe riuscito a porre temporaneo rimedio alla situazione ed a trasferire il detenuto in altro reparto.
Purtroppo la furia del detenuto non si placava, tanto che lo stesso avrebbe preso a spaccare ogni cosa anche nella nuova camera di pernottamento ed a dare fuoco ad alcuni oggetti, stavolta nel bagno presente in cella, così da rendere ancora più difficoltoso l’intervento del personale in divisa e ancora più importanti le conseguenze delle sue crescenti intemperanze, tanto che i Poliziotti intervenuti avrebbero dovuto ricorrere all’uso dell’idrante presente in sezione per spegnere l'inizio di incendio, che però aveva già generato un’intensa coltre di fumo, tale da costringere tre agenti a farsi visitare presso il P.S. dell’Ospedale di Parma dove sarebbero tutt’ora in attesa di essere sottoposti alle cure del caso.
La situazione resta problematica, senza che chi di competenza, compresi i superiori uffici dell'Amministrazione Penitenziaria se ne faccia carico in maniera adeguata e risolutiva.
Il SiNAPPe non può che continuare, nell’immediato, a chiedere l’URGENTISSIMO trasferimento del detenuto responsabile dell'evento critico, ai sensi della circolare GDAP 10/10/2018.0316870.U del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e, nel medio termine, una soluzione definitiva del problema, che non può che passare attraverso la riapertura di Istituti per la cura di detenuti psichiatrici che, superando le criticità che hanno portato a chiudere gli OPG, favoriscano il ripristino di condizioni lavorative dignitose e sicure per il personale in divisa.
Si sollecitano, altresì, le richieste di rivedere la dotazione di strumenti atti a rispondere alle offese dei detenuti per evitare il continuo ripetersi di aggressioni ed eventi critici di ogni genere e di tornare ad investire nella formazione del personale.

F.to Il Segretario Regionale
Gianluca Giliberti

 

 

3/2/2020  il comunicato stampa pervenuto dal Sindacato lo scorso lunedi riferito al medesimo soggetto detenuto a Parma: 

II.PP. DI PARMA:

ben 8 Poliziotti Penitenziari finiti in ospedale

Abbiamo appreso che, nel primissimo pomeriggio di oggi, 03/02/2020, un detenuto magrebino, si sarebbe barricato in cella, impedendone l’accesso al personale di Polizia Penitenziaria e tentando di dare fuoco ad alcuni oggetti presenti nella stessa.

A questo punto, il personale sarebbe stato invitato ad intervenire per ristabilire l’ordine e la sicurezza all’interno del reparto ove era ubicato il detenuto.

Durante le operazioni di “sbarricamento”, il personale intervenuto si sarebbe trovato ad affrontare la furia incontrollabile del suddetto detenuto, che ci viene riferito avere un fisico possente ed atletico, il quale si sarebbe scagliato violentemente contro chiunque provasse ad avvicinarsi alla sua camera di pernottamento, nel tentativo di liberarne l’accesso.

Successivamente, il detenuto sarebbe stato condotto presso il reparto isolamento, continuando ad offendere verbalmente e fisicamente gli operatori che lo scortavano verso il predetto reparto.

Il bilancio di questo ennesimo “pomeriggio di fuoco” sarebbe estremamente grave con ben 8 colleghi finiti in ospedale, di cui uno, immobilizzato dalla testa ai piedi, trasportato in ambulanza presso il Pronto Soccorso del nosocomio cittadino: si parla di sospetto trauma cranico e lesioni agli arti inferiori. Ovviamente l’auspicio è che le voci trapelate finora non siano confermate e che il collega possa riprendersi velocemente.

Il SiNAPPe, oltre a sollecitare l’immediato trasferimento del detenuto responsabile dell'evento critico, ai sensi della circolare GDAP 10/10/2018.0316870.U del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, continua a chiedere ai Superiori Uffici di farsi carico della problematica relativa alla gestione dei detenuti facinorosi e/o psichiatrici, ribadendo l’urgenza di predisporre sezioni chiuse presso ogni Istituto della Regione, ove custodire i detenuti più intemperanti, di creare dei circuiti detentivi differenziati per la gestione e la cura dei detenuti psichiatrici che non sia possibile trasferire alle Rems (che costituiscono, a nostro avviso, una delle soluzioni più fallimentari messe in atto dalla nostra Amministrazione), di dotare il personale di Polizia Penitenziaria di strumenti più efficaci per domare l’aggressività di tali detenuti, di avviare specifici percorsi di aggiornamento professionale in merito alle ultime modifiche alle modalità custodiali e quanto altro possa essere messo in atto per sostenere le donne e gli uomini del Corpo in un contesto storico così problematico e rischioso per il personale in divisa.

F.to Il Segretario Regionale              

Gianluca Giliberti

Pubblicato in Cronaca Parma
Lunedì, 03 Febbraio 2020 15:58

Grave episodio al carcere di via Burla

Parma 3 febbraio 2020 - Un gravissimo episodio è avvenuto quest'oggi all'interno del carcere di Parma. Un detenuto si è barricato in cella ed ha aggredito i poliziotti intervenuti a ripristinare l'ordine all'interno del reparto.
Al momento sono 8 i poliziotti che hanno avuto necessità delle cure dell'ospedale.

Le condizioni di uno dei poliziotti però destano particolare preoccupazione, in quanto si è reso necessario l'immobilizzazione per condurlo d'urgenza in ospedale con l'ambulanza.

 

Aggiornamento: A seguire il comunicato stampa pervenuto dal Sindacato:

 

II.PP. DI PARMA:

ben 8 Poliziotti Penitenziari finiti in ospedale

Abbiamo appreso che, nel primissimo pomeriggio di oggi, 03/02/2020, un detenuto magrebino, si sarebbe barricato in cella, impedendone l’accesso al personale di Polizia Penitenziaria e tentando di dare fuoco ad alcuni oggetti presenti nella stessa.

A questo punto, il personale sarebbe stato invitato ad intervenire per ristabilire l’ordine e la sicurezza all’interno del reparto ove era ubicato il detenuto.

Durante le operazioni di “sbarricamento”, il personale intervenuto si sarebbe trovato ad affrontare la furia incontrollabile del suddetto detenuto, che ci viene riferito avere un fisico possente ed atletico, il quale si sarebbe scagliato violentemente contro chiunque provasse ad avvicinarsi alla sua camera di pernottamento, nel tentativo di liberarne l’accesso.

Successivamente, il detenuto sarebbe stato condotto presso il reparto isolamento, continuando ad offendere verbalmente e fisicamente gli operatori che lo scortavano verso il predetto reparto.

Il bilancio di questo ennesimo “pomeriggio di fuoco” sarebbe estremamente grave con ben 8 colleghi finiti in ospedale, di cui uno, immobilizzato dalla testa ai piedi, trasportato in ambulanza presso il Pronto Soccorso del nosocomio cittadino: si parla di sospetto trauma cranico e lesioni agli arti inferiori. Ovviamente l’auspicio è che le voci trapelate finora non siano confermate e che il collega possa riprendersi velocemente.

Il SiNAPPe, oltre a sollecitare l’immediato trasferimento del detenuto responsabile dell'evento critico, ai sensi della circolare GDAP 10/10/2018.0316870.U del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, continua a chiedere ai Superiori Uffici di farsi carico della problematica relativa alla gestione dei detenuti facinorosi e/o psichiatrici, ribadendo l’urgenza di predisporre sezioni chiuse presso ogni Istituto della Regione, ove custodire i detenuti più intemperanti, di creare dei circuiti detentivi differenziati per la gestione e la cura dei detenuti psichiatrici che non sia possibile trasferire alle Rems (che costituiscono, a nostro avviso, una delle soluzioni più fallimentari messe in atto dalla nostra Amministrazione), di dotare il personale di Polizia Penitenziaria di strumenti più efficaci per domare l’aggressività di tali detenuti, di avviare specifici percorsi di aggiornamento professionale in merito alle ultime modifiche alle modalità custodiali e quanto altro possa essere messo in atto per sostenere le donne e gli uomini del Corpo in un contesto storico così problematico e rischioso per il personale in divisa.

F.to Il Segretario Regionale              

Gianluca Giliberti

Pubblicato in Cronaca Parma

Istituti di Pena di Reggio Emilia: Detenuto incendia la cella, Agente intossicato

Reggio Emilia 30 gennaio 2020 - La scorsa notte un detenuto italiano avrebbe dato fuoco al materasso presente nella sua camera di pernottamento, costringendo il personale di Polizia Penitenziaria presente ad evacuare due reparti reparti detentivi, in quanto la coltre di fumo proveniente dalla suddetta cella rischiava di provocare grave nocumento alla salute dei restanti detenuti.

Purtroppo un Poliziotto Penitenziario, dopo aver salvato la vita del detenuto autore del folle gesto che, restando in cella, avrebbe rischiato seriamente di riportare gravissime conseguenze per l’esposizione diretta al fumo procurato dal materasso che stava bruciando, sarebbe stato successivamente accompagnato presso il pronto soccorso del nosocomio cittadino, da cui, dopo essere stato sottoposto agli accertamenti diagnostici ed alle cure del caso, sarebbe stato dimesso con una prognosi di 5 giorni s.c. ed una diagnosi di intossicazione da fumo.

E pensare che proprio in data di ieri questa Segreteria Regionale aveva inviato una nota al Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per denunciare opinabili scelte organizzative da parte di alcune Direzioni, tra cui quella del carcere reggiano, che potrebbero, a nostro avviso, concorrere ad aumentare il rischio che simili eventi abbiano conseguenze gravi e difficilmente gestibili.

Auspichiamo che il superiore Prap voglia disporre, in via d’urgenza, il trasferimento del detenuto responsabile di quanto innanzi descritto, ai sensi della circolare GDAP 10/10/2018.0316870.U del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, anche al fine di evitare che lo stesso reiteri simili condotte.

F.to Il Segretario Regionale
Gianluca Giliberti

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

La cultura arriva fino ai luoghi più lontani dal centro con “Sulla Linea della Cultura: Fermate per tutti”. Sabato e domenica Verdi Off ed il Teatro Regio portano la musica, energia e creatività sulle linee degli autobus cittadini, all’Ospedale dei Bambini, negli Istituti Penitenziari di Parma, nelle Case per Anziani e nei dormitori della città.

foto di Francesca Bocchia

Pubblicato in Cronaca Parma

A Parma un'aggressione a un agente e ad un ispettore.


“Bisogna smetterla con le continue aggressioni alla Polizia Penitenziaria, il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede intervenga prima che sia troppo tardi” è quanto invoca Giuseppe Moretti, Presidente dell’Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria (U.S.P.P.) in riferimento all’ennesimo episodio di deliberata violenza stavolta accaduto nel carcere di Parma messo in atto da un detenuto nei confronti di un ispettore e di un agente per futili motivi.


“Un atto che destabilizza l’intero personale del Corpo e non solo dell’istituto emiliano” tuona il sindacalista che ammette che “prendere a schiaffi e aggredire se non beffeggiare il personale di Polizia Penitenziaria sembra sia diventato ormai lo sport preferito dalla popolazione detenuta e il nostro personale è stanco di subire passivamente situazioni del genere”.


“L’USPP da lungo tempo ormai sta denunciando la deriva delle aggressioni” prosegue Moretti, che invoca al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria soluzioni non più rinviabili, misure tangibili che devono essere adottate prima che accada l’irreparabile o che qualche collega venga accusato ingiustamente di reazioni necessarie a sedare comportamenti altrimenti non gestibili”.


In conclusione per il rappresentante dell’USPP “occorre definire protocollo operativi omogenei di intervento, trovare una collocazione idonea per i detenuti con problemi psichiatrici, dotare la Polizia Penitenziaria di strumenti adeguati a contrastare comportamenti illegali che spesso restano impuniti se non sotto l’aspetto disciplinare con esiti in questo caso del tutto ininfluenti rispetto al livello delinquenziale espresso da chi li commette”.


È con la piena solidarietà ai colleghi colpiti cui l’USPP augura una pronta guarigione che si conclude il comunicato stampa dell'organizzazione sindacale.

L'ennesimo e obiettivamente troppo frequente, episodio di aggressione è stato denunciato ieri dal sindacato nazionale degli agenti di polizia penitenziaria (Si,N.A.P.Pe.):

"Nella mattinata di oggi, 11/11/19, un detenuto italiano, del circuito Alta Sicurezza, mentre si recava al passeggio avrebbe sferrato un violento schiaffo all'agente di Reparto, che a seguito dell'aggressione veniva condotto al pronto soccorso del nosocomio cittadino per le cure del caso.
Il detenuto sarebbe stato successivamente accompagnato nella sua camera di pernottamento dove, in preda alla rabbia, avrebbe distrutto i sanitari presenti nel bagno.
Successivamente sarebbe stato condotto ad udienza dal responsabile dell'Unità Operativa Alta Sicurezza, ove avrebbe dato ulteriori segni di squilibrio, rompendo con un pugno il PC in dotazione all'ufficio. Per fermare la furia del detenuto sarebbe intervenuto personale ivi presente, tra cui un ispettore che subiva un trauma alla schiena, giudicato guaribile in 5 giorni s.c. dal personale medico del pronto soccorso dell’Ospedale Maggiore.
Solo una settimana fa avevamo denunciato una nuova aggressione al personale da parte dei detenuti del carcere ducale; crediamo che la situazione debba essere affrontata senza più indugi per evitare che possa degenerare ed avere conseguenze irrimediabili.
Il SiNAPPe, chiede inoltre l’immediato trasferimento del detenuto responsabile dell'evento critico, ai sensi della circolare GDAP 10/10/2018.0316870.U del DAP.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.

Il Segreterio Nazionale Si.N.A.P.Pe
Antonio FELLONE"

 

 

Pubblicato in Cronaca Emilia
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