Editoriale: - Carola sarà ascoltata in Parlamento UE e invece multati i nostri 3 valorosi parlamentari.- Lattiero caseari. Burro in flessione, burro e panna nuovo crollo del prezzo. - Cereali e dintorni. Aperto un nuovo spiraglio sui dazi USA-Cina -Corsi per manutentori impianti pomodoro - Alert, sicurezza alimentare -
SOMMARIO Anno 18 - n° 30 28 luglio 2019
1.1 editoriale
Carola sarà ascoltata in Parlamento UE e invece multati i nostri 3 valorosi parlamentari.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Burro in flessione, burro e panna nuovo crollo del prezzo..
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Aperto un nuovo spiraglio sui dazi USA-Cina
4.1 cereali e dintorni Poche novità sul fronte cereali..
5.1 pomodoro Corsi per manutentori impianti pomodoro
5.2 sicurezza alimentare Avviso per i celiaci
5.3 sicurezza alimentare Alert, sicurezza alimentare
6.1 sicurezza alimentare Rischio Listeria
6.2 pomodoro Campagna del pomodoro, Steriltom avvia i motori: prima in Italia
7.1 economia Distretti emiliani, export in crescita
8.1promozioni “vino” e partners
9.1 promozioni “birra” e partners
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Con l’insediamento dell’Assemblea dei Sindaci inizia da Piacenza il primo fondamentale passo volto a valorizzare i 250 km di un territorio unico. Berselli: “Obiettivi chiari per un’azione efficace”. Guidesi:“ Adesso tocca al territorio cogliere un’opportunità straordinaria”.
PIACENZA –
La neonata Riserva MaB Unesco, denominata PoGrande, è un vero e proprio appuntamento con la Storia da non mancare, un’opportunità ricca di contenuti e valori territoriali, ambientali, economici e sociali da cogliere e soprattutto realizzare con l’impegno di tutti i soggetti che al Salone Gotico di Piazza Cavalli a Piacenza hanno preso parte all’avvio dell’anno zero dell’ambizioso progetto Man and Biosphere.
L’incontro, aperto con il saluto di benvenuto del sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri, ha visto dapprima una sessione istituzionale introdotta dal Segretario Generale dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po Meuccio Berselli, l’ente che ha raccolto le istanze degli 85 comuni che fanno parte di PoGrande e ha presentato e ottenuto con successo la candidatura alla commissione internazionale di Unesco di Parigi solo poche settimane fa. “Realizzare subito un incontro operativo – ha esordito Berselli – è un segno tangibile di volontà e di impegno corale dei partner di PoGrande, partener che ringrazio e che contribuiranno in maniera fondamentale a dare contenuti solidi a questo straordinario contenitore rappresentato dal Mab. L’impegno di tutti segue il monito comune rappresentato dalla sostenibilità del nostro territorio, una sostenibilità nuova che unisca le peculiarità delle diverse aree, cementando una prospettiva unica di biodiversità, miglioramento dei servizi e delle attività economiche legate ad una innovativa idea del fiume più fruibile, troppo spesso sottovalutato e talvolta mal utilizzato in questi 250 km che si distendono in tre regioni Lombardia, Emilia Romagna e Veneto”.
Nel corso della mattinata le parole d’ordine più ricorrenti sono state quelle che hanno posto l’accento sull’identità di queste zone e sulle modalità progettuali per poter rendere attrattivo e funzionale PoGrande attraverso uno sviluppo più sostenibile e armonico, turismo slow, valorizzazione dei paesaggi e dello straordinario patrimonio colturale e agroalimentare che da lustro all’economia e alle professioni. Stimolato dall’intervento del giornalista RAI Antonio Boschi - che ha moderato gli interventi dei relatori – Meuccio Berselli ha posto l’accento sul “forte sostegno che Ministero Ambiente e Governo e Regioni hanno dato all’iniziativa e che, guardando ai modelli di tutela e valorizzazione dei corsi d’acqua europei questo tratto di Po ha tutte le carte in regola già dai prossimi mesi per darsi obiettivi chiari e raggiungibili per migliorare la qualità della vita delle comunità insediate e per i sempre più numerosi turisti che oggi in modo non coeso raggiungono PoGrande per apprezzarne le peculiarità uniche”. Essenziale, oltre all’attività delle amministrazioni comunali rappresentate nell’occasione dall’Assessore di Guastalla (RE) Ivano Pavesi, è stata l’azione svolta dai partner in questi quattro anni di lavoro sulla candidatura che si sommano all’Autorità Distrettuale del Fiume Po: Legambiente, rappresentata in sala dal responsabile nazionale delle aree protette Antonio Nicoletti e Università degli Studi di Parma intervenuta per bocca del professor Pier Luigi Viaroli del Dipartimento Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale. Intervento conclusivo, di concreta esortazione alla fase progettuale, è stato quello del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Guido Guidesi, uomo di Po, particolarmente interessato alla vita e alle vicende del Grande Fiume e all’occasione imperdibile rappresentata da PoGrande: “La giornata di oggi – ha commentato Guidesi – è un punto di partenza. Tutti coloro che si sono occupati di Po in questi hanno formulato singole proposte progettuali interessanti sia dal punto di vista della auspicabile riqualificazione ambientale sia da quello di un possibile volano per un turismo non occasionale che da quello legato all’indotto economico produttivo. PoGrande vuole essere una leva di sviluppo e non di divieto. Il potenziale c’è e ora serve mettere in campo una pianificazione ordinata, ma fattiva che sia di stimolo per noi e per le nuove generazioni”. Subito dopo la sessione istituzionale si è tenuta la sessione tecnica con l’insediamento dell’Assemblea plenaria dei sindaci della neonata area Mab Unesco.
Il Comune ha attivato “Composharing”: attrezzature e consulenze a domicilio per aiutare chi ricicla i rifiuti organici e verdi. Il Costo? Zero euro.
Parma -
Nel comune di Sala Baganza è attivo un nuovo servizio a costo zero a supporto di chi già pratica il compostaggio domestico o ha intenzione di cominciare a praticarlo nel 2019.
Si tratta di “Composharing”, un’iniziativa che prevede l’utilizzo gratuito di attrezzature come il trituratore e il setaccio meccanico, consulenza a domicilio, la messa a disposizione di integratori e altro ancora.
Composharing rientra all’interno del progetto partecipato ‘Giardini Rifiuti Zero’, realizzato dall’Unione Pedemontana Parmense insieme ai cittadini con il contributo della Regione, ed è cofinanziato da Atersir, l’Agenzia Territoriale dell'Emilia-Romagna per i Servizi Idrici e rifiuti, con i fondi incentivanti della Legge Regionale sull’economia circolare.
Nel comune di Sala Baganza si producono ogni anno diverse centinaia di tonnellate di rifiuti verdi, che possono essere in buona parte riciclati dal compostaggio domestico, con un risparmio in termini di costi ambientali ed economici. Il compostaggio domestico consente di “chiudere il cerchio”, trasformando i rifiuti organici in terriccio di ottima qualità, utile per giardini e orti, evitando così che finiscano nei cassonetti e nei centri di raccolta per essere avviati ad un oneroso smaltimento. Per questo motivo chi pratica il compostaggio può usufruire di uno sconto sulla tariffa rifiuti.
A partire dalle prossime settimane gli utenti che già praticano il compostaggio saranno contattati dagli operatori della Cooperativa Cigno Verde, a cui è affidato il servizio Composharing, per fissare una visita di monitoraggio delle compostiere.
Per prenotare il servizio, anche per una semplice consulenza senza alcun impegno o per essere informati sulle date degli incontri e su altre iniziative riguardanti “Composharing”, occorre rivolgersi alla Cooperativa Cigno Verde (sito https://composharing.it/) telefonando allo 0521 995328, o inviando una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Editoriale: - Il “mercato degli affidamenti”. Lo schifo che era già noto ma “tollerato - Lattiero caseari. Panna in crescita unica novità. - Cereali e dintorni. “Weather Market” - Bonifica Parmense, bilancio ok: avanzo positivo per un milione di euro presto reinvestito sul territorio - Pomodoro - Al via la campagna 2019: l’impegno di Prince -
SOMMARIO Anno 18 - n° 29 21 luglio 2019
1.1 editoriale
Il “mercato degli affidamenti”. Lo schifo che era già noto ma “tollerato”
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Panna in crescita unica novità.
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. “Weather Market”.
5.1 bonifica Bonifica Parmense, bilancio ok: avanzo positivo per un milione di euro presto reinvestito sul territorio
5.2 turismo ambientale Anche il BMW club di Como e Varese in visita al Molato
5.3 pomodoro Pomodoro - Al via la campagna 2019: l’impegno di Princes
6.1 ambiente sostenibilità Sostenibilità in ufficio: come ottenerla?
7.1 bracconaggio PO “Boom del biologico sul territorio reggiano”
8.1promozioni “vino” e partners
9.1 promozioni “birra” e partners
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La parola "sostenibilità" richiama subito tematiche ambientali: secondo l'etimologia il termine ha origine dalla parola francese "souvenir", "sostenere o supportare". Ma sostenere chi? E come bisogna farlo? Nel nostro piccolo possiamo fare la differenza. Ecco un decalogo per rendere l'ufficio un luogo più green e sensibilizzare i dipendenti su tematiche ambientali.
Sensibilizzare i dipendenti verso tematiche ambientali e mantenere un ufficio sostenibile rientra oggi nelle responsabilità di un'impresa consapevole, capace di far fronte ai nuovi comportamenti che tale tema necessita per non andare alla deriva. La scelta di applicare comportamenti ecologici e responsabili all'interno del proprio ambiente lavorativo non migliora solo le condizioni ambientali, ma aumenta anche la produttività dell'impresa. Riducendo gli sprechi, si possono ridurre le spese e aiutare l'azienda a diventare più eco-sostenibile.
1. Abbandonare le cattive abitudini
Nonostante si sia portati a pensare il contrario, recenti sondaggi rivelano come i comportamenti ecologici siano socialmente accettati dalla comunità e anche economicamente remunerativi. Il problema si riscontra nelle cattive abitudini, difficili da eliminare. Per questo motivo la prima cosa da fare è valutare quali siano i comportamenti sbagliati e proporne di nuovi.
2. Stampare meno
È bene incoraggiare i colleghi a stampare meno documenti non indispensabili in versione cartacea. Se proprio non ne possono fare a meno, una soluzione può essere quella di acquistare carta riciclata o prodotta in modo sostenibile.
3. Addio plastica monouso
Dal 2021 la plastica monouso verrà definitivamente abolita. Durante il break o la pausa pranzo si possono sostituire bicchieri e piatti di plastica portando le stoviglie di vetro e ceramica da casa.
4. Spazio ai dispositivi digitali per memorizzare appuntamenti
Lo stile di vita moderno è stressante e pieno di impegni, ma bigliettini e post-it non sono sicuramente il modo migliore per ricordarsi delle scadenze. Grazie alla tecnologia, si possono memorizzare nelle agende dei dispositivi digitali tutti gli appuntamenti importanti, risparmiando tantissima carta.
5. Spegnere le apparecchiature
Semplicemente spegnendo le luci e le apparecchiature quando non sono in uso, un'impresa potrebbe risparmiare ogni anno più del 20% in costi energetici.
6. Sostituire le lampadine a incandescenza con quelle a LED
Un altro modo per ridurre il consumo energetico è quello di sostituire le lampadine tradizionali con lampadine e luci a LED. I LED consumano fino a dieci volte meno e durano molto più a lungo.
7. Fare le pulizie utilizzando detergenti ecologici
Sono biodegradabili ed ecosostenibili, i detersivi ecologici aiutano a ridurre gli sprechi con piccoli gesti. Fare le pulizie con detergenti ecosostenibili è una scelta importante per ridurre l'impatto ambientale e rendere l'ufficio ecologico.
8. Introdurre un piano di riciclo
Eliminare correttamente i materiali riciclabili è una pratica essenziale e ormai comunemente diffusa. Spesso però si fa confusione: come smaltire le lattine? Insieme al vetro, oppure insieme alla plastica? Per una corretta raccolta differenziata occorre però avere a disposizione cestini con indicazioni esaustive per aiutare i dipendenti a facilitare la divisione corretta dei rifiuti.
9. Limitare il riscaldamento e l'aria condizionata
Il riscaldamento è una delle principali spese di gestione di un'azienda, e anche una delle principali cause di inquinamento. All'interno di un ufficio ecologico occorre limitare il livello del riscaldamento durante i mesi più freddi: si tratta di un'azione responsabile ed ecologica. Anche l'utilizzo dell'aria condizionata nei mesi più caldi incide notevolmente sul surriscaldamento globale, è importante quindi utilizzarlo con cautela. È consigliabile pulire spesso i filtri e impostare temperature miti tra i 24° e i 26°, senza esagerare.
10. Sensibilizzare e coinvolgere
Una buona comunicazione aziendale interna, ma anche verso l'esterno, è un ottimo strumento per esprimere e trasmettere le potenzialità della propria impresa. Si possono comunicare le nuove disposizioni per il piano ecologico sia direttamente a voce, sia attraverso avvisi e circolari.
La sostenibilità ecologica in Coopservice
Coopservice è una impresa sostenibile, attenta al tema ambientale e all'impatto che le attività produttive esercitano sul pianeta. Ha sviluppato negli anni un vero e proprio approccio "green" per ridurre il consumo di risorse, limitare gli sprechi, ottimizzare i processi di erogazione per garantire ai propri clienti servizi sostenibili da tutti i punti di vista: ambientale, economico e sociale. Non a caso il servizio di pulizia professionale di Coopservice ha conseguito la certificazione EPD (Environmental Product Declaration) che attesta l'impegno alla riduzione delle materie prime, come acqua ed energia, e l'assenza di sostanze pericolose o inquinanti nel proprio processo.
Di Coopservice 27 Maggio 2019 - SCOPRI IL PROGETTO
Bonifica Parmense, bilancio ok: avanzo positivo per un milione di euro presto reinvestito sul territorio.
Una oculata gestione delle risorse unita all'efficienza organizzativa consente al Consorzio di destinare ulteriori fondi alla difesa idraulica dei comprensori di pianura e alla mitigazione del dissesto idrogeologico nelle aree di montagna.
Parma – Un ente in salute, operativo in forma continuativa e strategica nelle diverse aree della nostra provincia e dall'elevato grado di efficienza e affidabilità: è la fotografia del Consorzio della Bonifica Parmense emersa dopo l'approvazione del bilancio consuntivo di esercizio 2018.
Le azioni operate dalla governance consortile consentono di poter contare su un bilancio in linea con i precedenti per quanto concerne l'ammontare dei contributi dei consorziati, con 13 milioni euro. Al netto dei finanziamenti destinati ad investimenti in manutenzioni ordinarie e straordinarie programmate o di emergenza, progettazioni dirette o svolte per conto di altri enti con competenza territoriale e dei relativi costi di esercizio per la realizzazione degli interventi di quotidiana operatività, la Bonifica ha generato un avanzo virtuoso di esercizio di un milione di euro: cifra che sarà subito destinata per interventi in pianura e montagna.
Nell'occasione il Presidente Luigi Spinazzi ed il Direttore Generale Fabrizio Useri sottolineano, dinnanzi i membri del Comitato dell'ente – i vicepresidenti Giacomo Barbuti e Giovanni Grasselli; i consiglieri di Giunta Giovanni Maffei e Marco Tamani, il membro del Collegio sindacale Silvano Mantovani e la dirigente amministrativa Gabriella Olari – come sia fondamentale, in un territorio nel quale i cambiamenti climatici influenzano le nostre vite in maniera ormai conclamata, fornire un costante monitoraggio dei comprensori e rispondere presto e bene alle richieste di chi vi abita e lavora; contesto in cui diventano essenziali i rapporti con le amministrazioni locali del territorio, proficue sinergie da cui non si può prescindere per ottenere risultati apprezzabili a tutela delle comunità.
Nell'ambito dell'approvazione del bilancio consortile infine l'Ing. Nico Alberti, Dirigente Area Informatica e Catasto, sottolinea l'altissima percentuale di contribuenza sul territorio (oltre 90%): aspetto che, unito all'assunzione di 10 nuove unità lavorative lo scorso febbraio, consente all'ente un ulteriore innalzamento qualitativo dell'operato consortile e dei molteplici servizi forniti dal Consorzio ai cittadini.
Editoriale: - Forse Trump non è un "Orco".- Lattiero caseari. Stop burro e crema, panna di nuovo in aumento. - Cerealicolo e titolo di studio in Agraria: ecco l'identikit dell'agricoltore 4.0 - Report qualità acque bonifica lab: migliora la qualità dell'acqua per l'agricoltura del parmense -
SOMMARIO Anno 18 - n° 28 14 luglio 2019
1.1 editoriale
Forse Trump non è un "Orco".
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Stop burro e crema, panna di nuovo in aumento.
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercato a guida "meteo".
5.1 maltempo Sospesa l'erogazione dal Brugneto
5.2 cerealicoltura Cerealicolo e titolo di studio in Agraria: ecco l'identikit dell'agricoltore 4.0
6.1 ambiente acque Report qualità acque bonifica lab: migliora la qualità dell'acqua per l'agricoltura del parmense
7.1 bracconaggio PO Bracconaggio nel Po, individuati 166 punti di imbarco lungo tutta asta.,
8.1promozioni "vino" e partners
9.1 promozioni "birra" e partners
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Regioni e Autorità Bacino: lotta serrata a illegalità. collaborazione con Prefetture.
Milano – Proseguono le attività istituzionali di contrasto al bracconaggio nel Fiume Po. Nel 2018 era stato siglato il protocollo d'intesa triennale per il controllo della pesca illegale nel principale fiume italiano tra Regioni Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna, le prefetture di Milano, Torino, Venezia e Bologna e l'Autorità Distrettuale del fiume Po. In attuazione al documento, Regioni e Province coinvolte hanno individuato lungo tutta l'asta 166 potenziali punti di imbarco e sosta degli automezzi utilizzati nell'attività di bracconaggio. Entro la fine di agosto sarà elaborata una mappa interattiva che sarà messa a disposizione delle prefetture per il monitoraggio dei siti.
"Le attività di pesca illegale hanno contribuito a indebolire la biodiversità nel Po e a diminuire il numero di esemplari di specie autoctone, come lo storione e l'anguilla. Per questo vogliamo intervenire con decisione e in maniera coordinata affinché vengano tutelata la fauna e le attività di pesca legale", hanno dichiarato gli assessori regionali con delega alla Pesca di Lombardia ed Emilia-Romagna, Fabio Rolfi e Simona Caselli, presenti questa mattina a Palazzo Lombardia per il tavolo interregionale. "Ora faremo una verifica su questi 166 punti di attracco per capire quali siano già utilizzati e concentrare meglio le energie".
"E' essenziale riuscire a fornire alle Forze dell'Ordine uno strumento innovativo per consentire di intervenire in modo mirato ed efficace. Stiamo ultimando una rilevante attività di analisi nel dettaglio delle necessità e questo diventerà a breve un mezzo prezioso per intervenire. Così chi avrà il compito di vigilare per scongiurare il grave fenomeno del bracconaggio sul Po potrà contare su conoscenze approfodnite del territorio e tecnologie digitali avanzate", ha aggiunto il Segretario Generale dell'Autorità Distrettuale del Fiume Po Meuccio Berselli.
Il piano operativo prevede un potenziamento delle Forze di Polizia provinciale e locale anche con adeguamento delle attrezzature per il controllo notturno e la navigazione.
PUNTI DI IMBARCO PESCA, SBARCO E SOSTA DEGLI AUTOMEZZI DI APPOGGIO UTILI ED UTILIZZATI NELL'ATTIVITÀ DI BRACCONAGGIO PER OGNI PROVINCIA:
Ferrara: 8
Parma: 14
Piacenza: 16
Reggio Emilia: 11
Lodi: 46
Mantova: 13
Cremona: 7
Pavia: 42
Rovigo: 9
TOTALE: 166
Ambiente. L'assessore Gazzolo: "All'impianto di termovalorizzazione di Coriano, in provincia di Rimini, non arriverà alcun nuovo rifiuto da smaltire. L'ipotesi che circola è totalmente infondata, non verrà mai utilizzato nemmeno in futuro per smaltire quote di rifiuti attualmente trattate in quello di Ravenna, che abbiamo deciso di chiudere a fine anno. Una linea, quella dell'Emilia-Romagna, che continuerà a mettere al riparo tutti i nostri territori, da Piacenza a Rimini, dalle drammatiche emergenze rifiuti che continuiamo a vedere in altre aree del Paese, sviluppando un vero modello di economia circolare".
Bologna –
“All’impianto di termovalorizzazione di Coriano, in provincia di Rimini, non arriverà alcun nuovo rifiuto da smaltire. L’ipotesi che circola è totalmente infondata. E l’impianto riminese non verrà mai utilizzato nemmeno in futuro per smaltire quote di rifiuti attualmente trattate in quello di Ravenna, che abbiamo deciso di chiudere a fine anno grazie all’efficacia della programmazione definita nel Piano regionale rifiuti approvato nel 2016 e all’aumento della raccolta differenziata, arrivata al 68% in Emilia-Romagna”.
Così l’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo, che prosegue: “Ribadisco ancora una volta che fra la linea della Lega, che vorrebbe un inceneritore in ogni provincia, e quella dei 5 Stelle, per i quali non bisognerebbe realizzare impianti a prescindere, preferiamo la strada scelta dall’Emilia-Romagna, basata appunto sulla raccolta differenziata e una programmazione regionale che ci permette di iniziare a chiuderli gli inceneritori, come succederà a Ravenna, smaltendo le quote di rifiuti di quell'impianto utilizzando l'attuale capacità di smaltimento autorizzata, quindi senza alcun aumento di tale capacità. Qui possiamo permetterci di chiudere gli impianti progressivamente quando non servono più perché stiamo sviluppando un modello di economia circolare dove i rifiuti diventano una risorsa, la raccolta differenziata consente di fare impresa del riciclo, quindi nuovi posti di lavoro autenticamente green. Una linea- chiude Gazzolo- che continuerà a mettere al riparo l’Emilia-Romagna e tutti i suoi territori, da Piacenza a Rimini, dalle drammatiche emergenze rifiuti che continuiamo a vedere in altre aree del Paese”.
Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 18 - n° 27 7 luglio 2019 -
Editoriale: - La nuova "resistenza". Sovranisti per necessità! - Latte scremato pastorizzato estero, crema e panna in stallo. - Cereali e dintorni. Un tonfo assolutamente imprevedibile - Focus sul caso aceto balsamico – lo stato dell'arte - Qualità, EIMA alla pari di Hannover -
SOMMARIO Anno 18 - n° 27 7 luglio 2019
1.1 editoriale
La nuova "resistenza". Sovranisti per necessità!
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Latte scremato pastorizzato estero, crema e panna in stallo.
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Un tonfo assolutamente imprevedibile.
7.1 vino e degustazioni Aperitivi formativi al "Marcello Experience Parma"
7.2 rifiuti speciali Rifiuti speciali: facciamo chiarezza. Definizioni, informazioni e dati
8.2 aceto balsamico Focus sul caso aceto balsamico – lo stato dell'arte
9.1 eventi Villaggio Coldiretti: Il Consorzio Parmigiano Reggiano è partner dell'evento che si terrà a Milano dal 5 al 7 Luglio
9.2 sicurezza alimentare Il Ministero richiama tranci surgelati di Verdesca, rischio contaminazione chimica
10.1 meccanizzazione Qualità, EIMA alla pari di Hannover
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners
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